Che si beve a GENNAIO 2016

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gianni femminella
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda gianni femminella » 07 gen 2016 12:14

paperofranco ha scritto:Brunello di Montalcino 2010 Fattoria il Pino
Piccola start up, alla sua prima annata di produzione, o almeno è sicuramente la prima del brunello, non sono sicuro del rosso.
Colore scuretto. Al naso apre in riduzione e con una leggera pungenza alcolica, si pulisce con l’aria, ma la spolverata di rovere fresco un po’ resinoso resta abbastanza ingombrante. Il sorso è morbido in ingresso, per poi allargarsi e sedersi rapidamente, in debito di acidità e spinta. Tenuto conto anche dell’annata, direi che non ci siamo.

Brunello di Montalcino 2010 Le Chiuse
Tutt’altra musica. Colore decisamente più “classico”; anche qui una lieve riduzione olfattiva iniziale, ma poi esce il varietale pulito, se pure ancora un po’ compresso. Il sorso è più giocato sulla progressione e l’allungo che non sull’impatto o sul volume, bella in particolare la sensazione di energia ancora da svolgere, che fa guardare avanti con molta fiducia. Un Sig. Brunello.


Lo spieghi tu ai miei compari dei bevitori di Maremma che il Brunello 2010 si può già stappare? :P
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egio
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda egio » 07 gen 2016 12:16

Un paio di bottiglie di inizio anno:

Ca' Rugate - Soave Monte Fiorentine 2010: Da magnum, ancora qualche segno di gioventù ma sulla via dell'armonia complessiva. Un bel bianco davvero, certo non anoressico.

Domaine Leflaive - Puligny-Montrachet Les Folatieres 2009: Qui apro una questione lasciando poi spazio ai capiscitori massimi di Borgogna, quale io per scarsa (ahimè) frequentazione purtroppo non posso essere. Questa bottiglia è essenzialmente quel che io cerco quando penso a una buona Borgogna bianca. Leggo però qui e in giro, e di questa annata sento parlare come la parente gentile, un po' sfigata ma che non dà fastidio, comunque se possibile da evitare. Troppo morbida, troppo burrosa, troppo pronta (secondo me la bottiglia di ieri ad esempio ha ancora ampi margini) poco affilata, poco tagliente, troppo troppo e troppo poco. Poi vado a leggere quel che ne pensano i cari franzosi, e vedo che la ritengono una annata e una bottiglia assolutamente e meravigliosamente rappresentative del territorio e dell'archetipo del bianco di Borgogna. Son loro che si contentano di poco o siamo noi che cerchiamo in posti sbagliati? Boh, non mi pronuncio, so solo che mi è piaciuto taaaaaanto!!! Niente affatto seduta, anzi, con un naso meraviglioso, bocca completissima e tutto in magico equilibrio. Gran godimento.
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda vinogodi » 07 gen 2016 13:46

egio ha scritto:Un paio di bottiglie di inizio anno:


Domaine Leflaive - Puligny-Montrachet Les Folatieres 2009: Qui apro una questione lasciando poi spazio ai capiscitori massimi di Borgogna, quale io per scarsa (ahimè) frequentazione purtroppo non posso essere. Questa bottiglia è essenzialmente quel che io cerco quando penso a una buona Borgogna bianca. Leggo però qui e in giro, e di questa annata sento parlare come la parente gentile, un po' sfigata ma che non dà fastidio, comunque se possibile da evitare. Troppo morbida, troppo burrosa, troppo pronta (secondo me la bottiglia di ieri ad esempio ha ancora ampi margini) poco affilata, poco tagliente, troppo troppo e troppo poco. Poi vado a leggere quel che ne pensano i cari franzosi, e vedo che la ritengono una annata e una bottiglia assolutamente e meravigliosamente rappresentative del territorio e dell'archetipo del bianco di Borgogna. Son loro che si contentano di poco o siamo noi che cerchiamo in posti sbagliati? Boh, non mi pronuncio, so solo che mi è piaciuto taaaaaanto!!! Niente affatto seduta, anzi, con un naso meraviglioso, bocca completissima e tutto in magico equilibrio. Gran godimento.
...tranquillo: frequentare il forum e sparare str****te.. ahem , giudizi "senza appello" non sempre coincide con intendersene di vino. Non voglio dire che c'è gente che non capisce un cazzo di vino, anzi, solo che in sede di analisi di ciò che è nel bicchiere, soprattutto per certe categorie di vino, rimane ancorata a qualche preconcetto e ad un gusto personale non sempre generalizzabile ma che si tende a "oggettivizzare" in termini di giudizio ... pregiudizievole . La 2009 è una grande annata , diversa per caratteristiche ad una 2007 o 2010 , sia chiaro, ma tutt'altro che bolsa oppure priva di caratteristiche strutturali/sensoriali . Ricordati che alcuni, se non vedono sanguinare la lingua dopo il sorso, ritengono alcuni vini seduti o privi di mordente... 8)
PS: bevuto un sacco di 2009 di Borgogna e tutto buonissimo.
PPS: poi è facile, proprio per restare sulle proprie posizioni, che qualcuno intervenga per partito preso dicendo che è merda ciò che si è bevuto, d'altronde affermazioni incontestabili perché , purtroppo, nel vino la teoria del tutto e contrario di tutto fa parte del concetto di empirismo soggettivo incontestabile...
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda zampaflex » 07 gen 2016 13:56

Ludi ha scritto:
zampaflex ha scritto:Antoniotti - Bramaterra 2011
Altro esempio di nebbiolo piemontese ruffianesco anzichenò in questa annata. Non completissimo ma gioviale, sul frutto rosso con contorno di chiodo di garofano e spezie varie; caldino ma senza sbracare, tannino morbidissimo, freschezza q.b.
Non impaccia, non strafà. Bene. 85/100


assaggiata proprio da Odilio e Mattia la 2010, un paio di anni fa. Mi piacque moltissimo, ma era la 2010.... :D


E qua ci scappa proprio un orco dìghel :D perché era esattamente il 2010 che avevo ordinato tramite un venditore, poi in cantina non so se l'avessero finito o abbiano fatto casino, fatto sta che mi sono trovato il 2011 e... me lo sono fatto piacere. :)
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda miccel » 07 gen 2016 13:59

gianni femminella ha scritto:
paperofranco ha scritto:Brunello di Montalcino 2010 Fattoria il Pino
Piccola start up, alla sua prima annata di produzione, o almeno è sicuramente la prima del brunello, non sono sicuro del rosso.
Colore scuretto. Al naso apre in riduzione e con una leggera pungenza alcolica, si pulisce con l’aria, ma la spolverata di rovere fresco un po’ resinoso resta abbastanza ingombrante. Il sorso è morbido in ingresso, per poi allargarsi e sedersi rapidamente, in debito di acidità e spinta. Tenuto conto anche dell’annata, direi che non ci siamo.

Brunello di Montalcino 2010 Le Chiuse
Tutt’altra musica. Colore decisamente più “classico”; anche qui una lieve riduzione olfattiva iniziale, ma poi esce il varietale pulito, se pure ancora un po’ compresso. Il sorso è più giocato sulla progressione e l’allungo che non sull’impatto o sul volume, bella in particolare la sensazione di energia ancora da svolgere, che fa guardare avanti con molta fiducia. Un Sig. Brunello.


Lo spieghi tu ai miei compari dei bevitori di Maremma che il Brunello 2010 si può già stappare? :P

Confesso che il bevitore di Maremma indicato da Gianni sono io :roll:, però non ho mai detto che NON SI POSSONO bere i brunelli 2010, ma che, PERSONALMENTE, preferisco attendere l’intervallo di beva “scolastico” (secondo il tipo, l’annata, ecc.). Un intervallo che per il brunello non comprende, in generale, il quinto – sesto anno.
Nel caso specifico avrei potuto provare il Fattoria del Pino ma avrei sicuramente aspettato il Le Chiuse.
Gianni, comunque se si fa un altro incontro mi sacrifico e mi dichiaro disposto a bere almeno un Brunello 2010. :lol:

Visto che ci sono aggiungo: della Fattoria del Pino avevo bevuto il rosso (2012) e mi era piaciuto, un vino sicuramente di impatto e di frutto, ma non privo di dinamica e senza invadenza del legno, molto gustoso. Se qualcuno lo ha provato mi interesserebbe il suo giudizio.
Nelle Nuvole
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda Nelle Nuvole » 07 gen 2016 14:13

miccel ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
paperofranco ha scritto:Brunello di Montalcino 2010 Fattoria il Pino
Piccola start up, alla sua prima annata di produzione, o almeno è sicuramente la prima del brunello, non sono sicuro del rosso.
Colore scuretto. Al naso apre in riduzione e con una leggera pungenza alcolica, si pulisce con l’aria, ma la spolverata di rovere fresco un po’ resinoso resta abbastanza ingombrante. Il sorso è morbido in ingresso, per poi allargarsi e sedersi rapidamente, in debito di acidità e spinta. Tenuto conto anche dell’annata, direi che non ci siamo.

Brunello di Montalcino 2010 Le Chiuse
Tutt’altra musica. Colore decisamente più “classico”; anche qui una lieve riduzione olfattiva iniziale, ma poi esce il varietale pulito, se pure ancora un po’ compresso. Il sorso è più giocato sulla progressione e l’allungo che non sull’impatto o sul volume, bella in particolare la sensazione di energia ancora da svolgere, che fa guardare avanti con molta fiducia. Un Sig. Brunello.


Lo spieghi tu ai miei compari dei bevitori di Maremma che il Brunello 2010 si può già stappare? :P

Confesso che il bevitore di Maremma indicato da Gianni sono io :roll:, però non ho mai detto che NON SI POSSONO bere i brunelli 2010, ma che, PERSONALMENTE, preferisco attendere l’intervallo di beva “scolastico” (secondo il tipo, l’annata, ecc.). Un intervallo che per il brunello non comprende, in generale, il quinto – sesto anno.
Nel caso specifico avrei potuto provare il Fattoria del Pino ma avrei sicuramente aspettato il Le Chiuse.
Gianni, comunque se si fa un altro incontro mi sacrifico e mi dichiaro disposto a bere almeno un Brunello 2010. :lol:

Visto che ci sono aggiungo: della Fattoria del Pino avevo bevuto il rosso (2012) e mi era piaciuto, un vino sicuramente di impatto e di frutto, ma non privo di dinamica e senza invadenza del legno, molto gustoso. Se qualcuno lo ha provato mi interesserebbe il suo giudizio.


La Fattoria Il Pino deve ancora mettere a fuoco il proprio Brunello. Probabilmente hanno botti troppo nuove e vigne troppo giovani. Per questo è meglio il Rosso dM, che ha meno permanenza nel legno e quindi è più "libero" e scattante:

Riguardo a quando bere il Brunello di Montalcino in senso lato, sicuramente almeno due o tre anni di permanenza in bottiglia giovano. Tanto più per la 2010. Dopo 2 o 3 anni non si può più bleffare, i vini si cominciano a spogliare da certi eccessi legnosi, se mai li hanno avuti e mantengono quel bel frutto rosso scattante, la balsamicità e la vibrantezza del Sangiovese di qua.
Certo parlo di chi ha saputo comprendere lo spirito ed il senso del Brunello di Montalcino. Oggidì, anzi già da diversi anni, si cerca di produrre un Brunello dM che sia già piacevole, se non pronto, per essere bevuto anche dopo pochi mesi dalla sua messa in commercio. Bevuto e ricomprato, questa è la nostra sfida commerciale. Purtroppo - o per fortuna - il 90% del Brunello dM viene bevuto entro 6-12 mesi dall'acquisto.
Ma in codesto forum tutto ciò non ha un gran senso, per cui io consiglierei di comprare il 2010 e metterlo da parte. Al momento si bevono molto bene i Brunello del 2005 e 2009, parlando in generale e relativamente alle cantine che hanno il manico giusto.
[Il giorno della mia nascita mi venne consegnato un certificato di Non-Idoneità
(F.U. Hoff)]
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda landmax » 07 gen 2016 14:36

egio ha scritto:Domaine Leflaive - Puligny-Montrachet Les Folatieres 2009: Qui apro una questione lasciando poi spazio ai capiscitori massimi di Borgogna, quale io per scarsa (ahimè) frequentazione purtroppo non posso essere. Questa bottiglia è essenzialmente quel che io cerco quando penso a una buona Borgogna bianca. Leggo però qui e in giro, e di questa annata sento parlare come la parente gentile, un po' sfigata ma che non dà fastidio, comunque se possibile da evitare. Troppo morbida, troppo burrosa, troppo pronta (secondo me la bottiglia di ieri ad esempio ha ancora ampi margini) poco affilata, poco tagliente, troppo troppo e troppo poco. Poi vado a leggere quel che ne pensano i cari franzosi, e vedo che la ritengono una annata e una bottiglia assolutamente e meravigliosamente rappresentative del territorio e dell'archetipo del bianco di Borgogna. Son loro che si contentano di poco o siamo noi che cerchiamo in posti sbagliati? Boh, non mi pronuncio, so solo che mi è piaciuto taaaaaanto!!! Niente affatto seduta, anzi, con un naso meraviglioso, bocca completissima e tutto in magico equilibrio. Gran godimento.


Caro Lorenzo, per quel poco di Borgogna bianca che ho bevuto in questi ultimi anni, anche talvolta con verticali dello stesso vino (da ultimo, ad es., una verticale dello chablis v.v. di Gilbert Pic), la 2009 è sempre stata inferiore, per i miei gusti personali ovviamente, sia all'annata che lo precede (2008) che a quella che lo segue (2010). Sarebbe interessante confrontare lo stesso vino che hai bevuto in una delle due annate limitrofe per vedere che effetto ti farebbe. Poi Leflaive è sempre Leflaive e la Borgogna è sempre la Borgogna, per cui l'acidità ovviamente non manca, ma la 2009 è stata annata calda e un pò si sente nel bicchiere, con vini più pieni e approcciabili (il che non è un difetto ovviamente), ma a mio parere privi della spinta propulsiva che è propria delle migliori annate. E comunque non tutti, anche in Francia, apprezzano incondizionatamente la 2009 in Borgogna: se non vado errato (ma non ho la guida in questo momento sotto mano), la guida Bettane+Desseauve non magnifica la 2009 bianca in Borgogna, anzi.

Detto ciò, sono certo che il vino sarà stato buonissimo (e ci mancherebbe!), la prossima volta invitami a vedere se cambio idea!!! :wink:
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda gabriele succi » 07 gen 2016 15:12

egio ha scritto:Un paio di bottiglie di inizio anno:
....
Domaine Leflaive - Puligny-Montrachet Les Folatieres 2009: Qui apro una questione lasciando poi spazio ai capiscitori massimi di Borgogna, quale io per scarsa (ahimè) frequentazione purtroppo non posso essere. Questa bottiglia è essenzialmente quel che io cerco quando penso a una buona Borgogna bianca. Leggo però qui e in giro, e di questa annata sento parlare come la parente gentile, un po' sfigata ma che non dà fastidio, comunque se possibile da evitare. Troppo morbida, troppo burrosa, troppo pronta (secondo me la bottiglia di ieri ad esempio ha ancora ampi margini) poco affilata, poco tagliente, troppo troppo e troppo poco...
...

Il problema non è la 2009...
il problema sono tutte le annate di borgogna bianca...

:wink:
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda vinogodi » 07 gen 2016 15:23

gabriele succi ha scritto:
egio ha scritto:Un paio di bottiglie di inizio anno:
....
Domaine Leflaive - Puligny-Montrachet Les Folatieres 2009: Qui apro una questione lasciando poi spazio ai capiscitori massimi di Borgogna, quale io per scarsa (ahimè) frequentazione purtroppo non posso essere. Questa bottiglia è essenzialmente quel che io cerco quando penso a una buona Borgogna bianca. Leggo però qui e in giro, e di questa annata sento parlare come la parente gentile, un po' sfigata ma che non dà fastidio, comunque se possibile da evitare. Troppo morbida, troppo burrosa, troppo pronta (secondo me la bottiglia di ieri ad esempio ha ancora ampi margini) poco affilata, poco tagliente, troppo troppo e troppo poco...
...

Il problema non è la 2009...
il problema sono tutte le annate di borgogna bianca...

:wink:
...ah , ecco , adesso si... :lol:
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda paperofranco » 07 gen 2016 15:43

vinogodi ha scritto:
egio ha scritto:Un paio di bottiglie di inizio anno:


Domaine Leflaive - Puligny-Montrachet Les Folatieres 2009: Qui apro una questione lasciando poi spazio ai capiscitori massimi di Borgogna, quale io per scarsa (ahimè) frequentazione purtroppo non posso essere. Questa bottiglia è essenzialmente quel che io cerco quando penso a una buona Borgogna bianca. Leggo però qui e in giro, e di questa annata sento parlare come la parente gentile, un po' sfigata ma che non dà fastidio, comunque se possibile da evitare. Troppo morbida, troppo burrosa, troppo pronta (secondo me la bottiglia di ieri ad esempio ha ancora ampi margini) poco affilata, poco tagliente, troppo troppo e troppo poco. Poi vado a leggere quel che ne pensano i cari franzosi, e vedo che la ritengono una annata e una bottiglia assolutamente e meravigliosamente rappresentative del territorio e dell'archetipo del bianco di Borgogna. Son loro che si contentano di poco o siamo noi che cerchiamo in posti sbagliati? Boh, non mi pronuncio, so solo che mi è piaciuto taaaaaanto!!! Niente affatto seduta, anzi, con un naso meraviglioso, bocca completissima e tutto in magico equilibrio. Gran godimento.
...tranquillo: frequentare il forum e sparare str****te.. ahem , giudizi "senza appello" non sempre coincide con intendersene di vino. Non voglio dire che c'è gente che non capisce un cazzo di vino, anzi, solo che in sede di analisi di ciò che è nel bicchiere, soprattutto per certe categorie di vino, rimane ancorata a qualche preconcetto e ad un gusto personale non sempre generalizzabile ma che si tende a "oggettivizzare" in termini di giudizio ... pregiudizievole . La 2009 è una grande annata , diversa per caratteristiche ad una 2007 o 2010 , sia chiaro, ma tutt'altro che bolsa oppure priva di caratteristiche strutturali/sensoriali . Ricordati che alcuni, se non vedono sanguinare la lingua dopo il sorso, ritengono alcuni vini seduti o privi di mordente... 8)
PS: bevuto un sacco di 2009 di Borgogna e tutto buonissimo.
PPS: poi è facile, proprio per restare sulle proprie posizioni, che qualcuno intervenga per partito preso dicendo che è merda ciò che si è bevuto, d'altronde affermazioni incontestabili perché , purtroppo, nel vino la teoria del tutto e contrario di tutto fa parte del concetto di empirismo soggettivo incontestabile...


Prendo spunto da questo per una riflessione.
Di puttanate se ne sono sempre sparate tante, almeno da quando frequento il forum, e anche adesso mi sembra che non ci si faccia mancare niente. Le differenza che invece noto negli ultimi tempi, rispetto a quando ho cominciato, è che più le puttanate sono grosse e più chi le spara si prende sul serio. E allora è veramente dura...............
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda vinogodi » 07 gen 2016 17:12

paperofranco ha scritto:
vinogodi ha scritto:
egio ha scritto:Un paio di bottiglie di inizio anno:


Domaine Leflaive - Puligny-Montrachet Les Folatieres 2009: Qui apro una questione lasciando poi spazio ai capiscitori massimi di Borgogna, quale io per scarsa (ahimè) frequentazione purtroppo non posso essere. Questa bottiglia è essenzialmente quel che io cerco quando penso a una buona Borgogna bianca. Leggo però qui e in giro, e di questa annata sento parlare come la parente gentile, un po' sfigata ma che non dà fastidio, comunque se possibile da evitare. Troppo morbida, troppo burrosa, troppo pronta (secondo me la bottiglia di ieri ad esempio ha ancora ampi margini) poco affilata, poco tagliente, troppo troppo e troppo poco. Poi vado a leggere quel che ne pensano i cari franzosi, e vedo che la ritengono una annata e una bottiglia assolutamente e meravigliosamente rappresentative del territorio e dell'archetipo del bianco di Borgogna. Son loro che si contentano di poco o siamo noi che cerchiamo in posti sbagliati? Boh, non mi pronuncio, so solo che mi è piaciuto taaaaaanto!!! Niente affatto seduta, anzi, con un naso meraviglioso, bocca completissima e tutto in magico equilibrio. Gran godimento.
...tranquillo: frequentare il forum e sparare str****te.. ahem , giudizi "senza appello" non sempre coincide con intendersene di vino. Non voglio dire che c'è gente che non capisce un cazzo di vino, anzi, solo che in sede di analisi di ciò che è nel bicchiere, soprattutto per certe categorie di vino, rimane ancorata a qualche preconcetto e ad un gusto personale non sempre generalizzabile ma che si tende a "oggettivizzare" in termini di giudizio ... pregiudizievole . La 2009 è una grande annata , diversa per caratteristiche ad una 2007 o 2010 , sia chiaro, ma tutt'altro che bolsa oppure priva di caratteristiche strutturali/sensoriali . Ricordati che alcuni, se non vedono sanguinare la lingua dopo il sorso, ritengono alcuni vini seduti o privi di mordente... 8)
PS: bevuto un sacco di 2009 di Borgogna e tutto buonissimo.
PPS: poi è facile, proprio per restare sulle proprie posizioni, che qualcuno intervenga per partito preso dicendo che è merda ciò che si è bevuto, d'altronde affermazioni incontestabili perché , purtroppo, nel vino la teoria del tutto e contrario di tutto fa parte del concetto di empirismo soggettivo incontestabile...


Prendo spunto da questo per una riflessione.
Di puttanate se ne sono sempre sparate tante, almeno da quando frequento il forum, e anche adesso mi sembra che non ci si faccia mancare niente. Le differenza che invece noto negli ultimi tempi, rispetto a quando ho cominciato, è che più le puttanate sono grosse e più chi le spara si prende sul serio. E allora è veramente dura...............
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda alexer3b » 07 gen 2016 17:24

egio ha scritto:Domaine Leflaive - Puligny-Montrachet Les Folatieres 2009: Qui apro una questione lasciando poi spazio ai capiscitori massimi di Borgogna, quale io per scarsa (ahimè) frequentazione purtroppo non posso essere. Questa bottiglia è essenzialmente quel che io cerco quando penso a una buona Borgogna bianca. Leggo però qui e in giro, e di questa annata sento parlare come la parente gentile, un po' sfigata ma che non dà fastidio, comunque se possibile da evitare. Troppo morbida, troppo burrosa, troppo pronta (secondo me la bottiglia di ieri ad esempio ha ancora ampi margini) poco affilata, poco tagliente, troppo troppo e troppo poco. Poi vado a leggere quel che ne pensano i cari franzosi, e vedo che la ritengono una annata e una bottiglia assolutamente e meravigliosamente rappresentative del territorio e dell'archetipo del bianco di Borgogna. Son loro che si contentano di poco o siamo noi che cerchiamo in posti sbagliati? Boh, non mi pronuncio, so solo che mi è piaciuto taaaaaanto!!! Niente affatto seduta, anzi, con un naso meraviglioso, bocca completissima e tutto in magico equilibrio. Gran godimento.

Domanda: in una regione vinicola dove il problema è avere la "ciccia" nei vini e l'ultimo dei problemi è l'acidità, secondo te cosa apprezzererebbero di più tra un'annata affilata e una inaspettatamente polputa?

Alex
Oggi, in latino...l'ha pijata ar culo. (Romano ad honorem 08-10-2008)

... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda vinogodi » 07 gen 2016 17:36

alexer3b ha scritto:
egio ha scritto:Domaine Leflaive - Puligny-Montrachet Les Folatieres 2009: Qui apro una questione lasciando poi spazio ai capiscitori massimi di Borgogna, quale io per scarsa (ahimè) frequentazione purtroppo non posso essere. Questa bottiglia è essenzialmente quel che io cerco quando penso a una buona Borgogna bianca. Leggo però qui e in giro, e di questa annata sento parlare come la parente gentile, un po' sfigata ma che non dà fastidio, comunque se possibile da evitare. Troppo morbida, troppo burrosa, troppo pronta (secondo me la bottiglia di ieri ad esempio ha ancora ampi margini) poco affilata, poco tagliente, troppo troppo e troppo poco. Poi vado a leggere quel che ne pensano i cari franzosi, e vedo che la ritengono una annata e una bottiglia assolutamente e meravigliosamente rappresentative del territorio e dell'archetipo del bianco di Borgogna. Son loro che si contentano di poco o siamo noi che cerchiamo in posti sbagliati? Boh, non mi pronuncio, so solo che mi è piaciuto taaaaaanto!!! Niente affatto seduta, anzi, con un naso meraviglioso, bocca completissima e tutto in magico equilibrio. Gran godimento.

Domanda: in una regione vinicola dove il problema è avere la "ciccia" nei vini e l'ultimo dei problemi è l'acidità, secondo te cosa apprezzererebbero di più tra un'annata affilata e una inaspettatamente polputa?

Alex
... una "quinta" io non la butterei mai via... 8)
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda alexer3b » 07 gen 2016 17:45

vinogodi ha scritto:
alexer3b ha scritto:
egio ha scritto:Domaine Leflaive - Puligny-Montrachet Les Folatieres 2009: Qui apro una questione lasciando poi spazio ai capiscitori massimi di Borgogna, quale io per scarsa (ahimè) frequentazione purtroppo non posso essere. Questa bottiglia è essenzialmente quel che io cerco quando penso a una buona Borgogna bianca. Leggo però qui e in giro, e di questa annata sento parlare come la parente gentile, un po' sfigata ma che non dà fastidio, comunque se possibile da evitare. Troppo morbida, troppo burrosa, troppo pronta (secondo me la bottiglia di ieri ad esempio ha ancora ampi margini) poco affilata, poco tagliente, troppo troppo e troppo poco. Poi vado a leggere quel che ne pensano i cari franzosi, e vedo che la ritengono una annata e una bottiglia assolutamente e meravigliosamente rappresentative del territorio e dell'archetipo del bianco di Borgogna. Son loro che si contentano di poco o siamo noi che cerchiamo in posti sbagliati? Boh, non mi pronuncio, so solo che mi è piaciuto taaaaaanto!!! Niente affatto seduta, anzi, con un naso meraviglioso, bocca completissima e tutto in magico equilibrio. Gran godimento.

Domanda: in una regione vinicola dove il problema è avere la "ciccia" nei vini e l'ultimo dei problemi è l'acidità, secondo te cosa apprezzererebbero di più tra un'annata affilata e una inaspettatamente polputa?

Alex
... una "quinta" io non la butterei mai via... 8)

Manco io! Però non è casuale la cosa e ne parlavamo proprio con chi la Borgogna la conosce un po'. Anche la 2006 bianca in Francia non è dispiaciuta per esempio, qui ha trovato meno consensi. E non è un caso che anche nei rossi molte volte le annate calde siano ben viste da parte della critica francese. :)

Alex
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda arnaldo » 07 gen 2016 18:18

egio ha scritto:Troppo morbida, troppo burrosa, troppo pronta (secondo me la bottiglia di ieri ad esempio ha ancora ampi margini) poco affilata, poco tagliente, troppo troppo e troppo poco. Poi vado a leggere quel che ne pensano i cari franzosi, e vedo che la ritengono una annata e una bottiglia assolutamente e meravigliosamente rappresentative del territorio e dell'archetipo del bianco di Borgogna. Son loro che si contentano di poco o siamo noi che cerchiamo in posti sbagliati


No, stai tranquillo. siamo noi che cerchiamo sempre e comunque l'acidita' a bancali, a volte pure solo quella.. :D :D invece in Francia tantopiu' in Borgogna una bottiglia come questa è l'apoteosi......e poi non credo sia troppo morbida e burrosa....ma il giusto di grassezza che ci vuole in una bottiglia di quel livello/spessore ...immagino che hai TANTO goduto.... 8) 8)
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda paperofranco » 07 gen 2016 19:42

arnaldo ha scritto:
egio ha scritto:Troppo morbida, troppo burrosa, troppo pronta (secondo me la bottiglia di ieri ad esempio ha ancora ampi margini) poco affilata, poco tagliente, troppo troppo e troppo poco. Poi vado a leggere quel che ne pensano i cari franzosi, e vedo che la ritengono una annata e una bottiglia assolutamente e meravigliosamente rappresentative del territorio e dell'archetipo del bianco di Borgogna. Son loro che si contentano di poco o siamo noi che cerchiamo in posti sbagliati


No, stai tranquillo. siamo noi che cerchiamo sempre e comunque l'acidita' a bancali, a volte pure solo quella.. :D :D invece in Francia tantopiu' in Borgogna una bottiglia come questa è l'apoteosi......e poi non credo sia troppo morbida e burrosa....ma il giusto di grassezza che ci vuole in una bottiglia di quel livello/spessore ...immagino che hai TANTO goduto.... 8) 8)


Sgombriamo il campo una volta per tutte da dicerie assurde e luoghi comuni privi di fondamento: qui sul forum ci sono fior di bevitori che amano i vini "grassi" e sono tanti almeno quanti amano i vini affilati. Quindi non ci prendiamo per il culo, o meglio, prendiamoci tranquillamente per il culo, ma senza cercare spiegazioni che non ci sono. E' una questione di gusti e sono tutti legittimi,basta non voler indottrinare il prossimo. Punto.

Sulla Borgogna bianca 2006, citata da Alex, per la mia esperienza ha dato vini che non valgono nulla.
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda gianni femminella » 07 gen 2016 19:53

Nelle Nuvole ha scritto:
miccel ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
paperofranco ha scritto:

Brunello di Montalcino 2010 Le Chiuse



Lo spieghi tu ai miei compari dei bevitori di Maremma che il Brunello 2010 si può già stappare? :P

Confesso che il bevitore di Maremma indicato da Gianni sono io :roll:, però non ho mai detto che NON SI POSSONO bere i brunelli 2010, ma che, PERSONALMENTE, preferisco attendere l’intervallo di beva “scolastico” (secondo il tipo, l’annata, ecc.). Un intervallo che per il brunello non comprende, in generale, il quinto – sesto anno.
Nel caso specifico avrei potuto provare il Fattoria del Pino ma avrei sicuramente aspettato il Le Chiuse.
Gianni, comunque se si fa un altro incontro mi sacrifico e mi dichiaro disposto a bere almeno un Brunello 2010. :lol:


Riguardo a quando bere il Brunello di Montalcino in senso lato, sicuramente almeno due o tre anni di permanenza in bottiglia giovano. Tanto più per la 2010. Dopo 2 o 3 anni non si può più bleffare, i vini si cominciano a spogliare da certi eccessi legnosi, se mai li hanno avuti e mantengono quel bel frutto rosso scattante, la balsamicità e la vibrantezza del Sangiovese di qua.
Certo parlo di chi ha saputo comprendere lo spirito ed il senso del Brunello di Montalcino. Oggidì, anzi già da diversi anni, si cerca di produrre un Brunello dM che sia già piacevole, se non pronto, per essere bevuto anche dopo pochi mesi dalla sua messa in commercio. Bevuto e ricomprato, questa è la nostra sfida commerciale. Purtroppo - o per fortuna - il 90% del Brunello dM viene bevuto entro 6-12 mesi dall'acquisto.
Ma in codesto forum tutto ciò non ha un gran senso, per cui io consiglierei di comprare il 2010 e metterlo da parte. Al momento si bevono molto bene i Brunello del 2005 e 2009, parlando in generale e relativamente alle cantine che hanno il manico giusto.


Il senso, che per ovvie ragioni manca a chi non è "Bevitore Maremmano" e non può conoscere l'antefatto, fa in realtà riferimento a una presa in giro tra di noi. Ovvero a un confronto tra chi preferisce vini giovani e chi maturi.
Nella fase attuale sono passato dalla parte della barricata di chi li preferisce giovani e nervosi e non vecchi e già un po' stanchi, come ho fatto in passato.
Insomma il gioco tra di noi non era propriamente quello di stabilire se la 2010 sia già pronta o no, ma, per l'appunto, una discussione più ampia e assai goliardica, sul momento più appropriato per stappare un Brunello ( con tutte le variabili del caso ).

Gioco che ha subito una traslazione verso la curiosità di aprire almeno una bottiglia di questo celebrato 2010, esperimento che, nel mio caso, non ha avuto successo, per colpa però, a mio avviso, più dell'Argiano in questione che non della maturità del vino propriamente parlando.

Non per dare ragione a Miccel, che di vino non ne capisce nulla, ma un Le Ragnaie 2008 bevuto a ottobre era meraviglioso ( la stessa annata bevuta a febbraio 2014 non aveva avuto lo stesso risultato ).
P.s. Michele un 2010 la prossima volta te lo becchi d'ufficio.
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda vinogodi » 07 gen 2016 20:34

paperofranco ha scritto:
arnaldo ha scritto:
egio ha scritto:Troppo morbida, troppo burrosa, troppo pronta (secondo me la bottiglia di ieri ad esempio ha ancora ampi margini) poco affilata, poco tagliente, troppo troppo e troppo poco. Poi vado a leggere quel che ne pensano i cari franzosi, e vedo che la ritengono una annata e una bottiglia assolutamente e meravigliosamente rappresentative del territorio e dell'archetipo del bianco di Borgogna. Son loro che si contentano di poco o siamo noi che cerchiamo in posti sbagliati


No, stai tranquillo. siamo noi che cerchiamo sempre e comunque l'acidita' a bancali, a volte pure solo quella.. :D :D invece in Francia tantopiu' in Borgogna una bottiglia come questa è l'apoteosi......e poi non credo sia troppo morbida e burrosa....ma il giusto di grassezza che ci vuole in una bottiglia di quel livello/spessore ...immagino che hai TANTO goduto.... 8) 8)


Sgombriamo il campo una volta per tutte da dicerie assurde e luoghi comuni privi di fondamento: qui sul forum ci sono fior di bevitori che amano i vini "grassi" e sono tanti almeno quanti amano i vini affilati. Quindi non ci prendiamo per il culo, o meglio, prendiamoci tranquillamente per il culo, ma senza cercare spiegazioni che non ci sono. E' una questione di gusti e sono tutti legittimi,basta non voler indottrinare il prossimo. Punto.

Sulla Borgogna bianca 2006, citata da Alex, per la mia esperienza ha dato vini che non valgono nulla.
...secondo me si crea l'equivoco sia nel modo di porsi e, forse, nel numero di bevute così come nell'interpretazione di quel che si vuole comunicare. Mi spiego, Papero: anche se "sembra" solo un tuo gusto personale, chi ti legge sembra proprio che in base alle tue bevute, l'annata 2006 (bianca) in Borgogna abbia fatto cagare a prescindere, perchè le tue bevute o sono estremamente e quantitativamente significative da poter generalizzare a tutto un sistema ed area geoenoica , oppure perchè , comunque , l'insieme del tuo gusto sommato alle tue bevute ti hanno permesso un giudizio esteso alla Borgogna (bianca) . Essendo un territorio di discussione , si mettono insieme le varie esperienze, ma almeno il beneficio del dubbio dovrebbe venire, in un contesto dialettico, se altri apportano contributo di segno diverso. Per quel che mi concerne personalmente (e qui scatta il celodurismo più bieco che mi riconoscono plebiscitariamente) ho apprezzato "quasi" incondizionatamente alcune interpretazioni di alcuni produttori ed ho condannato quasi da linciaggio alcune versioni anche di produttori mito. Purtroppo avendo bevuto piccoli capolavori di 2006 ( Nomi? Sauzet, quasi tutta la gamma, Coche Dury quasi tutto,di Ramonet almeno tutti i Grands Cru, compreso Montrachet, alcune cose di Prieur , anche recentissime alla Scottina, con uno Chevaliers Montrachet da lacrime, ma tante altre cosine ...) non posso dire che è stata un'annata fantastica ma , avendo bevuto anche vini problematici , con valori di ossidazione avanzati quasi da subito ( senza fare nomi : tutto o quasi Leflaive, che ha interpretato da cani l'annata, qualcosa dello stesso Prieur, Colin, Fontaine Gagnard,Morey, Bernard ... e anche tanto Chablis, ma per altri motivi) , cerco di fare la giusta analisi senza un perentorio " i vini bianchi di Borgogna 2006 non valgono nulla!" perchè semplicemente un'affermazione non vera...indipendentemente dai gusti "francesi" , di cui me ne frega poco ...
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda fabiotatiana » 07 gen 2016 21:13

Brunello di Montalcino Pietroso 2006
Ultima di tre bottiglie acquistate all'uscita. Le prime, bevute tempo fa, non mi avevano convinto. Mi era parso un vino troppo " educato" per i miei gusti.
Ieri sera invece mi è piaciuto molto.
Colore rubino classico , unghia mattone. Naso pulito e intenso di sigaro toscano ,marmellata di frutti rossi . Alla bevuta bella finezza e trasparenza con tannini levigati. Acidità controllata. Per me va avanti ancora un bel pò e dovrebbe ancora diventare più intenso e lungo.
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda landmax » 07 gen 2016 22:17

landmax ha scritto:se non vado errato (ma non ho la guida in questo momento sotto mano), la guida Bettane+Desseauve non magnifica la 2009 bianca in Borgogna, anzi.


... andavo errato... :oops:

In effetti chi non apprezza l'annata 2009 della Borgogna bianca non è la guida Bettane+Desseauve, che attribuisce un dignitoso 16/20, pari alla 2008 (la qual cosa non mi trova per nulla d'accordo; per la cronaca, 18/20 alla 2010), ma la guide de La Revue du Vin de France, che attribuisce all'annata 2009 un (abbastanza) modesto 15/20, ben distante dai 17/20 dell'annata 2008 e dai 16,5/20 dell'annata 2010.
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda Ziliovino » 07 gen 2016 22:37

Champagne Brut Nature – Guy Charlemagne. Sboccatura di 4 o 5 anni fa, fa perfettamente il suo lavoro di aperitivo, fresco e teso, naso facile di panetteria e frutta.

Burgenland Gelber Muskateller 2014 – Tschida. Non assaggiato in visita da lui, ce ne ha regalate alcune bottiglie per una serie di vicessitudini… naso didascalico e dall’aromaticità intensa, bocca invece decisamente secca e sapida. Facile e piacevole.

Soave Classico La Froscà 2008 – Gini. Colore dorato, profilo parecchio maturo, senza ossidazioni, ma decisamente sulla frutta matura e stramatura, propoli e accenni di miele, bocca equilibrata, c’è una certa struttura e grassezza, meglio bevuto qualche anno fa. Non pensavo di trovarlo così in là, dovrei comunque avere un’altra bottiglia come contro-test, vedremo.

Dolcetto d’Alba Vughera 2010 – Schiavenza. Lasciato a riposare qualche anno visto il tannino assassino, è ancora bello pimpante sulla frutta scura, dolcetto di struttura e di carattere, dove il tannino si fa ancora sentire, ma forse mi è piaciuto proprio per quello.

Sangiovese di Romagna Sup. Il Sangiovese 2013 – Noelia Ricci. Interessante rosso romagnolo, giocato più sulla florealità e tensione, si lascia bere molto bene.

Brunello di Montalcino 1983 – Villa Banfi. Tappo problematico, più di qua che di là, anche se non defunto.

Brunello di Montalcino 1998 – Le Presi. Azienda a me sconosciuta, mediocre brunello, meglio in bocca, da serio sangiovese, naso più sui terziari e poco espressivo.

Barolo Marcenasco 1996 – Ratti. Colore mattonato e concentrato, tutte le tonalità della liquirizia: radice, rotella, purissima… e spezie. Frutto non pervenuto, probabilmente era meglio qualche anno fa, bocca senza grande slancio.
Ultima modifica di Ziliovino il 07 gen 2016 22:51, modificato 1 volta in totale.
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda Ziliovino » 07 gen 2016 22:44

alexer3b ha scritto:
vinogodi ha scritto:
alexer3b ha scritto:Domanda: in una regione vinicola dove il problema è avere la "ciccia" nei vini e l'ultimo dei problemi è l'acidità, secondo te cosa apprezzererebbero di più tra un'annata affilata e una inaspettatamente polputa?

Alex
... una "quinta" io non la butterei mai via... 8)

Manco io! Però non è casuale la cosa e ne parlavamo proprio con chi la Borgogna la conosce un po'. Anche la 2006 bianca in Francia non è dispiaciuta per esempio, qui ha trovato meno consensi. E non è un caso che anche nei rossi molte volte le annate calde siano ben viste da parte della critica francese. :)

Alex


Ho avuto la stessa impressione parlando con i produttori. Anche in Champagne. Le annate calde sono molto più ben viste e considerate...
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda vinogodi » 07 gen 2016 22:50

...stasera Il Cantante Nero D'Avola 2005 (segnalo il vino quotidiano solo se ne vale la pena... il mio bicchiere a pasto non manca mai) con bella , bellissima pollastra di cortile aperta a metà e fatta sulla piastra , da leccarsi i baffi... ma anche il vino è veramente interessante. Rosso ancora vivissimo, senza cedimento alcuno, quindi grande conservazione e ottima resistenza all'insulto del tempo, anzi. Visciola e ciliegia, note prime di terziarizzazione di corteccia , molto gradevole. Bocca vivace , vigorosa, concreta. Mezza bottiglia seccata e sto davvero bene ... :D :D :D :)
PS: una bevuta l'anno scorso, sempre stessa annata , meno convincente di quella di stasera ...
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda alexer3b » 07 gen 2016 23:12

vinogodi ha scritto:...secondo me si crea l'equivoco sia nel modo di porsi e, forse, nel numero di bevute così come nell'interpretazione di quel che si vuole comunicare. Mi spiego, Papero: anche se "sembra" solo un tuo gusto personale, chi ti legge sembra proprio che in base alle tue bevute, l'annata 2006 (bianca) in Borgogna abbia fatto cagare a prescindere, perchè le tue bevute o sono estremamente e quantitativamente significative da poter generalizzare a tutto un sistema ed area geoenoica , oppure perchè , comunque , l'insieme del tuo gusto sommato alle tue bevute ti hanno permesso un giudizio esteso alla Borgogna (bianca) . Essendo un territorio di discussione , si mettono insieme le varie esperienze, ma almeno il beneficio del dubbio dovrebbe venire, in un contesto dialettico, se altri apportano contributo di segno diverso. Per quel che mi concerne personalmente (e qui scatta il celodurismo più bieco che mi riconoscono plebiscitariamente) ho apprezzato "quasi" incondizionatamente alcune interpretazioni di alcuni produttori ed ho condannato quasi da linciaggio alcune versioni anche di produttori mito. Purtroppo avendo bevuto piccoli capolavori di 2006 ( Nomi? Sauzet, quasi tutta la gamma, Coche Dury quasi tutto,di Ramonet almeno tutti i Grands Cru, compreso Montrachet, alcune cose di Prieur , anche recentissime alla Scottina, con uno Chevaliers Montrachet da lacrime, ma tante altre cosine ...) non posso dire che è stata un'annata fantastica ma , avendo bevuto anche vini problematici , con valori di ossidazione avanzati quasi da subito ( senza fare nomi : tutto o quasi Leflaive, che ha interpretato da cani l'annata, qualcosa dello stesso Prieur, Colin, Fontaine Gagnard,Morey, Bernard ... e anche tanto Chablis, ma per altri motivi) , cerco di fare la giusta analisi senza un perentorio " i vini bianchi di Borgogna 2006 non valgono nulla!" perchè semplicemente un'affermazione non vera...indipendentemente dai gusti "francesi" , di cui me ne frega poco ...

Marco ovviamente ognuno esprime un proprio parere fondato sugli assaggi, lo ha specificato chiaramente anche papero. Di mio non ho moltissimo ma, quello che ho, per me è abbastanza e mi ha consigliato di stare alla larga dall'annata. Perchè avrei dovuto investire fior fior di quattrini per approfondire un argomento (bianchi borgognoni 2006) che mi è parso non nelle mie corde sin dai village? Eppure non sono uno che cerca gli acidi delle batterie ma se compro Borgogna lo faccio per determinate caratteristiche, altrimenti resto in Italia con buona pace del portafogli. Poi magari ho altri amici che in quei vini belli paciocconi (perchè per la maggior parte dei miei assaggi erano tutt'altro che slanciati) ci si farebbero il bagno e quindi per loro viva i 2006. :)

Alex
Oggi, in latino...l'ha pijata ar culo. (Romano ad honorem 08-10-2008)

... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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Re: Che si beve a GENNAIO 2016

Messaggioda vinogodi » 08 gen 2016 09:57

alexer3b ha scritto:
vinogodi ha scritto:...secondo me si crea l'equivoco sia nel modo di porsi e, forse, nel numero di bevute così come nell'interpretazione di quel che si vuole comunicare. Mi spiego, Papero: anche se "sembra" solo un tuo gusto personale, chi ti legge sembra proprio che in base alle tue bevute, l'annata 2006 (bianca) in Borgogna abbia fatto cagare a prescindere, perchè le tue bevute o sono estremamente e quantitativamente significative da poter generalizzare a tutto un sistema ed area geoenoica , oppure perchè , comunque , l'insieme del tuo gusto sommato alle tue bevute ti hanno permesso un giudizio esteso alla Borgogna (bianca) . Essendo un territorio di discussione , si mettono insieme le varie esperienze, ma almeno il beneficio del dubbio dovrebbe venire, in un contesto dialettico, se altri apportano contributo di segno diverso. Per quel che mi concerne personalmente (e qui scatta il celodurismo più bieco che mi riconoscono plebiscitariamente) ho apprezzato "quasi" incondizionatamente alcune interpretazioni di alcuni produttori ed ho condannato quasi da linciaggio alcune versioni anche di produttori mito. Purtroppo avendo bevuto piccoli capolavori di 2006 ( Nomi? Sauzet, quasi tutta la gamma, Coche Dury quasi tutto,di Ramonet almeno tutti i Grands Cru, compreso Montrachet, alcune cose di Prieur , anche recentissime alla Scottina, con uno Chevaliers Montrachet da lacrime, ma tante altre cosine ...) non posso dire che è stata un'annata fantastica ma , avendo bevuto anche vini problematici , con valori di ossidazione avanzati quasi da subito ( senza fare nomi : tutto o quasi Leflaive, che ha interpretato da cani l'annata, qualcosa dello stesso Prieur, Colin, Fontaine Gagnard,Morey, Bernard ... e anche tanto Chablis, ma per altri motivi) , cerco di fare la giusta analisi senza un perentorio " i vini bianchi di Borgogna 2006 non valgono nulla!" perchè semplicemente un'affermazione non vera...indipendentemente dai gusti "francesi" , di cui me ne frega poco ...

Marco ovviamente ognuno esprime un proprio parere fondato sugli assaggi, lo ha specificato chiaramente anche papero. Di mio non ho moltissimo ma, quello che ho, per me è abbastanza e mi ha consigliato di stare alla larga dall'annata. Perchè avrei dovuto investire fior fior di quattrini per approfondire un argomento (bianchi borgognoni 2006) che mi è parso non nelle mie corde sin dai village? Eppure non sono uno che cerca gli acidi delle batterie ma se compro Borgogna lo faccio per determinate caratteristiche, altrimenti resto in Italia con buona pace del portafogli. Poi magari ho altri amici che in quei vini belli paciocconi (perchè per la maggior parte dei miei assaggi erano tutt'altro che slanciati) ci si farebbero il bagno e quindi per loro viva i 2006. :)

Alex
... chiariamoci, stiamo dicendo le stesse cose: l'annata 2006 in Borgogna (bianca) più che determinate "caratteristiche" ha avuto molteplici interpretazioni . Il vino è un prodotto dell'uomo, non solo della natura, per cui il vigneron riesce ad estrarne le cose migliori ... o peggiori a seconda della sua capacità tecnica e , diciamolo pure , un po' di culo nell'osare anche quando le evidenze sembrerebbero dover agire in maniera diversa. Che , oggettivamente, la 2006 fosse stata annata anomala termicamente ma non abbastanza per prendere certe decisioni vendemmiali (come la 2003) è un dato di fatto e i risultati, a macchia di leopardo, lo testimoniano . Se però nella 2003 in tanti si erano premuniti , dato l'andamento epocale di caldo, qualcuno nel 2006 si è lasciato prendere la mano assecondando troppo "la speranza di annata del secolo" facendo vini di un certo tipo ciò indipendentemente dal "gusto francese" più portato alla pinguedine anche nei vini doverosamente tesi per caratteristiche proprie . Sta di fatto che la discussione non verte sulla grandezza assoluta di un'annata (la 2006 in oggetto) rispetto ad uno storico quanto ad una assolutizzazione , in questo caso negativissima, di un'intera area/annata e generalizzata: semplicemente perché non è vero; poi, come giustamente sottolinei, dati i costi dei vini di quell'area, spendere tanto solo per avere "una visione più chiara" del fenomeno è un rischio che non tutti vogliono correre (io ho voluto correrlo per cultura personale, scienza e conoscenza e perché in quel periodo avevo le risorse per potermelo permettere). Ma proprio per questo è una cosa non buona e giusta, soprattutto per chi legge e , soprattutto , per chi sta creandosi un senso critico, bollare come annata di merda quella'annata dove invece alcune interpretazioni sono state magistrali. Quindi non metto in dubbio né la capacità bevitoria di nessun forumista né i gusti personali, ma solo contesto un'affermazione che ritengo non vera basata su esperienze concrete e non su generalizzazioni. Se poi , anche di quei produttori top che si sono espressi benissimo nel 2006 preferisco , degli stessi produttori, io stesso altre annate , è vero e non ci fa una piega (io adoro la 2004 - 2007 e 2010 , ad esempio nei bianchi di Borgogna. Tutto qui.
PS: chiaramente con la leggerezza che sempre si dovrebbe avere in una discussione sul vino e su questo concordo in toto con il Papero ...
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