qual è il giusto prezzo di una bottiglia?

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Unodimille
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qual è il giusto prezzo di una bottiglia?

Messaggioda Unodimille » 05 dic 2015 10:01

...scusate la banalità del post, ma sono curioso di sentire le vostre opinioni a riguardo: sempre più spesso, in fase di vendita o confronto in questo forum, sento disquisire sul prezzo di una bottiglia che, nonostante il prestigio ed il prezzo in uscita dalla maison, viene definito alto giustificandolo dicendo che qualche mese fa' girava sul forum una bottiglia a tot cifra. Facciamo un esempio: domani ho una disgrazia (mi sto toccando :mrgreen: ) e mi trovo costretto a vendere parte della mia cantiva alla svelta e decido così di vendere 6 bott di Solaia a 70 € cadauna. Poi arriva dopo un paio di mesi Vinotec (uno a caso) che giustamente prova a vendere sempre Solaia, provenienti dalla sua cantina meravigliosa, al giusto prezzo, ovvero € 130 cad
Ora mi spiegate perchè devo dire a Vinotec che è completamente impazzito dal momento che solo poco tempo fa' un folle le ha vendute a 70??
Ma il prezzo giusto di una bottiglia è il prezzo più basso che è stata venduta sul forum?
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Wineduck
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Re: qual è il giusto prezzo di una bottiglia?

Messaggioda Wineduck » 05 dic 2015 10:51

L'argomento è stato trattato varie volte ma una rinfrescatina fa sempre bene.
Il prezzo è il risultato dell'incontro fra domanda e offerta. Chi vende è autorizzato a chiedere qualunque cifra tanto quello non è il prezzo ma il valore che il venditore intende realizzare. Senza qualcuno che paghi "sonoramente" non si forma alcun prezzo. Fatta questa sempre doverosa premessa, possiamo aggiungere che il mercato del vino, come qualunque altro mercato, ha la sua bella volatilità: i prezzi possono scendere o salire improvisamente a causa di mille fattori, interni o esterni al mercato stesso. Non parliamo poi delle singole bottiglie o dei singoli produttori che possono essere oggetto di speculazioni come pure di "saldi" occasionali. Non è un caso se in altri mercati piu maturi si parli di prezzo medio o prezzo di picco o di fondo. Chi acquista prova sempre a farlo al prezzo minimo (che ha visto oppure che "immagina" di aver visto...) mentre chi vende cercherà di fare esattamente il contrario. È l'eterna lotta dei diversi ruoli che si hanno sul grande palcoscenico del mercato.
A mio parere quello che è accaduto sul forum negli ultimi anni è frutto della normale maturazione di ogni mercato: fino a qualche anno or sono c'era una grande presenza di compratori curiosi e desiderosi di mettere bottiglie in cantina. La rotazione periodica del contenuto di queste cantine era assicurato dalla comparsa abbastanza regolare di nuovi appassionati che applicavano lo stesso schema: prima qualche acquisto timido, poi la scoperta di una passione, quindi un significativo investimento basato sia su bottgilie nuove (per la felicità dei venditori professionisti), sia del vintage proveniente dalle cantine dei "veci". Da 2-3 anni questo meccanismo non funziona piu, non perchè non ci siano più nuovi appassionati ma perchè le loro abitudini di acquisto sono radicalmente diverse: molti hanno una disponibilità di spesa decisamente più ridotta a causa dell'impoverimento della classe media italiana, altri potrebbero spendere ma preferiscono essere molto cauti avendo molto timore degli scenari economici futuri, altri ancora preferiscono concentrare gli acquisti sulle "blu chips" dal rendimento (anche degustativo) decisamente piu alto. Come in molti altri mercati si assiste ad una forte polarizzazione fra prodotti agli antipodi: o decisamente in saldo (da cui il fenomeno dei "blocchisti" del vino) dai venditori "outlet" oppure vini iper speculativi che dovrebbero garantire alti margini oppure un alto godimento (forse).
L'offerta è talmente cresciuta che chi ha in cantina un vino un pelino "normale" si trova nel dilemma tra svenderlo o berselo perchè quasi nessuno è più ingolosito da una buona bottiglia perfettamente conservata ma non proposta ad un valore fortemente ridotto rispetto al prezzo pagato solo 2-3 anni or sono. Quindi preferisce bersela o piuttosto regalarla per Natale agli amici.
Daltronde questo è il mercato e nesuno di noi può farci niente....bellezze! :wink:
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vinogodi
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Re: qual è il giusto prezzo di una bottiglia?

Messaggioda vinogodi » 05 dic 2015 11:13

... come dice benissimo Alessandro, il costo di un bene volatile e molto legato all'immaginario collettivo , lo stabilisce il mercato e basta , senza apparente logica di costi di produzione. Se dovessimo esclusivamente prendere in considerazione un ipotetico "CIV" , ogni bottiglia, nella peggiore delle ipotesi , non dovrebbe superare i 15 Euro , che sia DRC oppure Latour oppure Monfortino . Escludendo , dunque, l'aspetto legato ad un concetto di "intangibile" assai pertinente nel mercato del vino e condizionante assai il prezzo finale, a stabilire questi Costi Industriali (e agricoli , in caso del bene "vino") Variabili dobbiamo aggiungere aspetti colturali assolutamente incongrui da produttore a produttore (rese, raccolta, cura della vigna) e di ROY non indifferenti in termini di struttura edile (c'è chi ha poco più di garage come cantina e altri cattedrali progettate da architetti di grido) e tecnologica (chi ha il troncoconico di cinquant'anni con una pala in legno per i rimontaggi e chi ha strutture di trasformazione che sembrano studiate da progettisti aerospaziali, sia in termini di materiali che tecnologici). Poi c'è l'area di produzione , in termini proprio di valorizzazione del terreno agricolo, dove l'appezzamento di terreno nella bassa romagnola non ha certo la valorizzazione di Cannubi o Cros Parantoux. Sta di fatto che, nonostante tutte queste variabili , la quotaparte di tutto ciò nella valorizzazione della bottiglia è addirittura ... relativo, perchè alla fine, democraticamente , è la qualità assoluta di ciò che sta nel bicchiere e quanto il mercato è disposto a pagarla associata, appunto, all'"intangibile" economico che è quella forma di nevrosi collettiva e del valore immateriale che si dà a quel bene, a volte assolutamente inconcepibile per un non addetto ai lavori (leggi appassionato enomaniaco, nel nostro caso) sconfinando nel più delle volte in puro collezionismo per cui è la rarità a diventare discriminante e non più la qualità...
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Re: qual è il giusto prezzo di una bottiglia?

Messaggioda il labronico » 05 dic 2015 23:47

vinogodi ha scritto:... come dice benissimo Alessandro, il costo di un bene volatile e molto legato all'immaginario collettivo , lo stabilisce il mercato e basta , senza apparente logica di costi di produzione. Se dovessimo esclusivamente prendere in considerazione un ipotetico "CIV" , ogni bottiglia, nella peggiore delle ipotesi , non dovrebbe superare i 15 Euro , che sia DRC oppure Latour oppure Monfortino . Escludendo , dunque, l'aspetto legato ad un concetto di "intangibile" assai pertinente nel mercato del vino e condizionante assai il prezzo finale, a stabilire questi Costi Industriali (e agricoli , in caso del bene "vino") Variabili dobbiamo aggiungere aspetti colturali assolutamente incongrui da produttore a produttore (rese, raccolta, cura della vigna) e di ROY non indifferenti in termini di struttura edile (c'è chi ha poco più di garage come cantina e altri cattedrali progettate da architetti di grido) e tecnologica (chi ha il troncoconico di cinquant'anni con una pala in legno per i rimontaggi e chi ha strutture di trasformazione che sembrano studiate da progettisti aerospaziali, sia in termini di materiali che tecnologici). Poi c'è l'area di produzione , in termini proprio di valorizzazione del terreno agricolo, dove l'appezzamento di terreno nella bassa romagnola non ha certo la valorizzazione di Cannubi o Cros Parantoux. Sta di fatto che, nonostante tutte queste variabili , la quotaparte di tutto ciò nella valorizzazione della bottiglia è addirittura ... relativo, perchè alla fine, democraticamente , è la qualità assoluta di ciò che sta nel bicchiere e quanto il mercato è disposto a pagarla associata, appunto, all'"intangibile" economico che è quella forma di nevrosi collettiva e del valore immateriale che si dà a quel bene, a volte assolutamente inconcepibile per un non addetto ai lavori (leggi appassionato enomaniaco, nel nostro caso) sconfinando nel più delle volte in puro collezionismo per cui è la rarità a diventare discriminante e non più la qualità...
Wineduck ha scritto:L'argomento è stato trattato varie volte ma una rinfrescatina fa sempre bene.
Il prezzo è il risultato dell'incontro fra domanda e offerta. Chi vende è autorizzato a chiedere qualunque cifra tanto quello non è il prezzo ma il valore che il venditore intende realizzare. Senza qualcuno che paghi "sonoramente" non si forma alcun prezzo. Fatta questa sempre doverosa premessa, possiamo aggiungere che il mercato del vino, come qualunque altro mercato, ha la sua bella volatilità: i prezzi possono scendere o salire improvisamente a causa di mille fattori, interni o esterni al mercato stesso. Non parliamo poi delle singole bottiglie o dei singoli produttori che possono essere oggetto di speculazioni come pure di "saldi" occasionali. Non è un caso se in altri mercati piu maturi si parli di prezzo medio o prezzo di picco o di fondo. Chi acquista prova sempre a farlo al prezzo minimo (che ha visto oppure che "immagina" di aver visto...) mentre chi vende cercherà di fare esattamente il contrario. È l'eterna lotta dei diversi ruoli che si hanno sul grande palcoscenico del mercato.
A mio parere quello che è accaduto sul forum negli ultimi anni è frutto della normale maturazione di ogni mercato: fino a qualche anno or sono c'era una grande presenza di compratori curiosi e desiderosi di mettere bottiglie in cantina. La rotazione periodica del contenuto di queste cantine era assicurato dalla comparsa abbastanza regolare di nuovi appassionati che applicavano lo stesso schema: prima qualche acquisto timido, poi la scoperta di una passione, quindi un significativo investimento basato sia su bottgilie nuove (per la felicità dei venditori professionisti), sia del vintage proveniente dalle cantine dei "veci". Da 2-3 anni questo meccanismo non funziona piu, non perchè non ci siano più nuovi appassionati ma perchè le loro abitudini di acquisto sono radicalmente diverse: molti hanno una disponibilità di spesa decisamente più ridotta a causa dell'impoverimento della classe media italiana, altri potrebbero spendere ma preferiscono essere molto cauti avendo molto timore degli scenari economici futuri, altri ancora preferiscono concentrare gli acquisti sulle "blu chips" dal rendimento (anche degustativo) decisamente piu alto. Come in molti altri mercati si assiste ad una forte polarizzazione fra prodotti agli antipodi: o decisamente in saldo (da cui il fenomeno dei "blocchisti" del vino) dai venditori "outlet" oppure vini iper speculativi che dovrebbero garantire alti margini oppure un alto godimento (forse).
L'offerta è talmente cresciuta che chi ha in cantina un vino un pelino "normale" si trova nel dilemma tra svenderlo o berselo perchè quasi nessuno è più ingolosito da una buona bottiglia perfettamente conservata ma non proposta ad un valore fortemente ridotto rispetto al prezzo pagato solo 2-3 anni or sono. Quindi preferisce bersela o piuttosto regalarla per Natale agli amici.
Daltronde questo è il mercato e nesuno di noi può farci niente....bellezze! :wink:

desamina cinica di entrambi, ma puramente reale da condividere pienamente.
vinót
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Re: qual è il giusto prezzo di una bottiglia?

Messaggioda vinót » 06 dic 2015 16:14

Unodimille ha scritto:...scusate la banalità del post, ma sono curioso di sentire le vostre opinioni a riguardo: sempre più spesso, in fase di vendita o confronto in questo forum, sento disquisire sul prezzo di una bottiglia che, nonostante il prestigio ed il prezzo in uscita dalla maison, viene definito alto giustificandolo dicendo che qualche mese fa' girava sul forum una bottiglia a tot cifra. Facciamo un esempio: domani ho una disgrazia (mi sto toccando :mrgreen: ) e mi trovo costretto a vendere parte della mia cantiva alla svelta e decido così di vendere 6 bott di Solaia a 70 € cadauna. Poi arriva dopo un paio di mesi Vinotec (uno a caso) che giustamente prova a vendere sempre Solaia, provenienti dalla sua cantina meravigliosa, al giusto prezzo, ovvero € 130 cad
Ora mi spiegate perchè devo dire a Vinotec che è completamente impazzito dal momento che solo poco tempo fa' un folle le ha vendute a 70??
Ma il prezzo giusto di una bottiglia è il prezzo più basso che è stata venduta sul forum?


Difficile non concordare che il prezzo si formi in quel punto P (o era G ...?) all'incrocio tra domanda e offerta, ricordo comunque a me stesso che il marketing è una scienza umana non esatta ma utile.
Si badi: utile a chi deve vendere non a chi compra :mrgreen:
Chi più sa, più dubita. Enea Silvio Piccolomini
gpetrus
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Re: qual è il giusto prezzo di una bottiglia?

Messaggioda gpetrus » 06 dic 2015 17:45

Oggettivamente è già stato risposto .....ma io pensò che il giusto prezzo è solo quello che decidi tu in quel dato momento della tua vita

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