LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

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paperofranco
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda paperofranco » 17 dic 2015 20:35

marcolanc ha scritto:
alì65 ha scritto:
marcolanc ha scritto:Poggio di Sotto - Brunello di Montalcino 2004: lo metto per primo in elenco, anche se abbiamo versato i rossi assieme (ma in bicchieri diversi! :D). Non è da fuochi artificiali al naso, com'è normale che sia in un Brunello, ma poi in bocca rivela una freschezza che non fa certo pensare ad un'annata calda, un tannino pimpante ma già piacevolissimo, una splendida evoluzione nei minuti successivi. Insomma, un grande vino! :D :D :D :D


il passaggio sottolineato non l'ho molto compreso; perchè scrivi che un Brunello non è da fuochi artificiali al naso????

e poi metti il nome del ristoro, se merita passando di li ci si potrebbe fermare... :wink:

Ciao Claudio!
Il ristorante si chiama proprio Centro Storico: c'ero già stato tempo fa su consiglio di Landmax (che ci ha aperto anche un topic nella sezione ristoranti). ;)

Riguardo quel passaggio, c'è un mio errore (l'ho scritto alle due di notte, dopo una giornataccia, chiedo venia... :)): volevo dire "questo" brunello, intendendo che per la mia piccola esperienza il pds non mi ha mai sconvolto al naso, quanto piuttosto in bocca. E così mi sono fatto l'idea che in un brunello pds non ci sia da aspettarsi i "fuochi d'artificio" al naso. Per esempio, tra i quattro rossi bevuti sabato, per me questo era il più sussurrato dal punto di vista olfattivo. Ma la mia esperienza si riduce a 6/7 annate di Pds (se ripenso alla tua cantina mi vengono ancora i brividi...), per cui non mi meraviglierei di avere preso una cantonata.


Io rilancio. Penso non sia in discussione quanto ami il sangiovese, prima il Chianti e poi Montalcino, ma penso che in generale non siano vini "da fuochi d'artificio al naso", per dirla con marcolanc, mentre quando si tratta di bere e mangiare non ce n'è per nessuno. Il sangiovese non è il nebbiolo e non è il pinot nero, per capirsi.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda landmax » 17 dic 2015 20:45

paperofranco ha scritto:
marcolanc ha scritto:
alì65 ha scritto:
marcolanc ha scritto:Poggio di Sotto - Brunello di Montalcino 2004: lo metto per primo in elenco, anche se abbiamo versato i rossi assieme (ma in bicchieri diversi! :D). Non è da fuochi artificiali al naso, com'è normale che sia in un Brunello, ma poi in bocca rivela una freschezza che non fa certo pensare ad un'annata calda, un tannino pimpante ma già piacevolissimo, una splendida evoluzione nei minuti successivi. Insomma, un grande vino! :D :D :D :D


il passaggio sottolineato non l'ho molto compreso; perchè scrivi che un Brunello non è da fuochi artificiali al naso????

e poi metti il nome del ristoro, se merita passando di li ci si potrebbe fermare... :wink:

Ciao Claudio!
Il ristorante si chiama proprio Centro Storico: c'ero già stato tempo fa su consiglio di Landmax (che ci ha aperto anche un topic nella sezione ristoranti). ;)

Riguardo quel passaggio, c'è un mio errore (l'ho scritto alle due di notte, dopo una giornataccia, chiedo venia... :)): volevo dire "questo" brunello, intendendo che per la mia piccola esperienza il pds non mi ha mai sconvolto al naso, quanto piuttosto in bocca. E così mi sono fatto l'idea che in un brunello pds non ci sia da aspettarsi i "fuochi d'artificio" al naso. Per esempio, tra i quattro rossi bevuti sabato, per me questo era il più sussurrato dal punto di vista olfattivo. Ma la mia esperienza si riduce a 6/7 annate di Pds (se ripenso alla tua cantina mi vengono ancora i brividi...), per cui non mi meraviglierei di avere preso una cantonata.


Io rilancio. Penso non sia in discussione quanto ami il sangiovese, prima il Chianti e poi Montalcino, ma penso che in generale non siano vini "da fuochi d'artificio al naso", per dirla con marcolanc, mentre quando si tratta di bere e mangiare non ce n'è per nessuno. Il sangiovese non è il nebbiolo e non è il pinot nero, per capirsi.


Marcolanc è sin troppo timido, ma di vino vi assicuro ci capisce... :wink:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda marcolanc » 17 dic 2015 20:45

Non me la sono sentita di allargare il discorso a tutti i brunelli, perché non ho un'esperienza neppure lontanamente paragonabile alla vostra.
Fatto sta che anche il Biondi Santi Riserva 1999 bevuto 10 giorni fa da Vinogodi, di fianco a Clos de Tart e Monfortino, al naso, a mio avviso era molto meno "appariscente".
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Nelle Nuvole » 17 dic 2015 21:34

Qualche giorno fa, con una casseruolata di coniglio e sformato di finocchio, ho/abbiamo tracannato
SALTNER - Pinot nero 2013 - Kellerei Kaltner

Lo scrivo qui, ma avrei potuto anche farlo sul thread relativo proprio a questo vitigno. Non sono un' espertona, e nemmeno un' espertina, in generale e sul pinot nero in particolare, ma codesto vino mi ha confermato nell'idea che esistono zone al mondo in cui si può e, dirò di più, si deve continuare a coltivare e vinificare l'uva che è la colonna portante dei vini più costosi al mondo.
Basta non misurarsi con la Borgogna. In alta Toscana, in Alto Adige, in qualche frangia trentina e lombarda, si sta consolidando uno stile che non è quello borgognotto, ma è comunque ottimo ed interessante.
Lo stesso dicasi di alcune zone neozelandesi e/o situate fra l'Oregon e lo stato di Washington.

Tornando al vino in oggetto:
colore meravigliosamente rubino trasparente, quasi più una tormalina rosa intensa (ma che lo scrivo a fa' che quasi nessuno sa cosa sia una tormalina rosa)
Naso di lampone selvatico e fragoline di bosco, più un tocco alpino di roccia e quarzo. Appena chiuso, leggermente timido, nessuna apertura terrosa, solo fiori e frutti puri di montagna.
Bocca lunga e frustante, ma serrata le prime ore. Poi si è aperta come una ventata primaverile in cui ci si può trovare del fieno ed arnica montana, se proprio vogliamo essere spizzichi.

Nell'insieme un punto di riferimento, per niente costoso, dello stile di cui ho scritto all'inizio.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda AedesLaterani2012 » 17 dic 2015 23:13

Nelle Nuvole ha scritto:colore meravigliosamente rubino trasparente, quasi più una tormalina rosa intensa (ma che lo scrivo a fa' che quasi nessuno sa cosa sia una tormalina rosa)


Beh, forse ti riferisci alla tormalina rubellite che evidenzia i rossi primari intensi in combinazione con i porpora (o i rosa secondari con una punta di marrone!); restiamo sul 'canonico' rubino sangue di piccione, tanto per fare i maestrini da corso AIS, e vedrai che non facciamo torto alcuno alla scala cromatica! :wink:

Nelle Nuvole ha scritto:Bocca lunga e frustante, ma serrata le prime ore. Poi si è aperta come una ventata primaverile in cui ci si può trovare del fieno ed arnica montana :shock: , se proprio vogliamo essere spizzichi.


In quanto al descrittore 'arnica montana' è una pianta talmente rara e protetta che fiorisce solo sui prati e pascoli, in particolare tra Bolzano e Dobbiaco (in Val Pusteria e su in cima nella Val Fiscalina); in vent'anni che frequento l'Alto Adige l'avrò incontrata cinque o sei volte (e sono uno che cammina ore ed ore su sentieri anche non battuti! :wink: ). Dubito che sia presente all'altitudine dei vigneti (mediamente intorno ai 500 metri) sui quali matura l'uva del Saltner, prossimi al lago di Caldaro! :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda lloyd142 » 18 dic 2015 00:01

AedesLaterani2012 ha scritto:
In quanto al descrittore 'arnica montana' è una pianta talmente rara e protetta che fiorisce solo sui prati e pascoli, in particolare tra Bolzano e Dobbiaco (in Val Pusteria e su in cima nella Val Fiscalina); in vent'anni che frequento l'Alto Adige l'avrò incontrata cinque o sei volte :


Immagine

Bah.... se vieni in Valtellina, al di sopra dei 1500 metri la trovi ovunque....
Io la raccolgo tutti gli anni per farci il classico infuso a base alcool che serve per lenire dolori articolari e quelli derivanti da traumi.
Non mi sembra cosi' rara. Per raccogliere i 50 fiori che mi servono tutti gli anni ci metto meno di 10 minuti....
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda AedesLaterani2012 » 18 dic 2015 06:47

lloyd142 ha scritto:
AedesLaterani2012 ha scritto:
In quanto al descrittore 'arnica montana' è una pianta talmente rara e protetta che fiorisce solo sui prati e pascoli, in particolare tra Bolzano e Dobbiaco (in Val Pusteria e su in cima nella Val Fiscalina); in vent'anni che frequento l'Alto Adige l'avrò incontrata cinque o sei volte :


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Bah.... se vieni in Valtellina, al di sopra dei 1500 metri la trovi ovunque....
Io la raccolgo tutti gli anni per farci il classico infuso a base alcool che serve per lenire dolori articolari e quelli derivanti da traumi.
Non mi sembra cosi' rara. Per raccogliere i 50 fiori che mi servono tutti gli anni ci metto meno di 10 minuti....


Perché "bah", scusa? Ti sei risposto da solo: sei in Lombardia e sopra i 1.500 metri; qui siamo a Caldaro intorno ai 500 metri... Ad ogni modo ricorda che l'arnica montana appartiene alla flora protetta: qualcosa le guide alpine alto-atesine mi hanno insegnato! :wink:
Classico infuso a base alcolica? :shock: Forse intendi 'la tintura madre di arnica', che è un estratto idroalcolico: quella sì che va bene in fitoterapia per uso esterno! L'arnica era utilizzata come un veleno, perché è tossica! In infusione non puoi farci proprio nulla di potabile con l'arnica, tantomeno con i fiori freschi, visto che parli di "classico infuso"! :wink:

Comunque, al di là della polemica botanica e fitofarmaceutica tra noi due, il punto è che l'intenso odore aromatico di medicinale, proprio dell'arnica montana, ed in particolare delle foglie (che, se sfregate fra le dita, ti fanno starnutire e ti lasciano un sapore amarognolo ed acre), non lo trovo un descrittore "gradevole" per il blauburgunder della Cantina di Caldaro. Posso arrivare anche a sentirci note di rabarbaro e rose appassite nel Saltner, se vogliamo fare i fighi, ma l'arnica montana decisamente no... :cry:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Nelle Nuvole » 18 dic 2015 08:28

Hai presente cosa trovi durante una delle tue copiose passeggiate alpine in primavera e prima estate? Prati e campi con il fieno appena falciato e qua e là fiori diversi fra cui l'arnica. Tutte le volte che sono stata in AA l'ho incontrata, la sora Arnica. Sembrerebbe sufficiente per farci bagni di fieno antireumatici.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda AedesLaterani2012 » 18 dic 2015 08:39

Nelle Nuvole ha scritto:Hai presente cosa trovi durante una delle tue copiose passeggiate alpine in primavera e prima estate? Prati e campi con il fieno appena falciato e qua e là fiori diversi fra cui l'arnica. Tutte le volte che sono stata in AA l'ho incontrata, la sora Arnica. Sembrerebbe sufficiente per farci bagni di fieno antireumatici.


Il fieno si falcia a metà/fine luglio e metà settembre, solitamente; non direi prima estate. So bene di cosa parli, ma non vorrei ti confondessi con anemoni, margherite gialle e ranuncoli... e comunque non siamo tra i filari, lo sai bene anche tu! :D
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Kalosartipos » 18 dic 2015 09:55

AedesLaterani2012 ha scritto:Il fieno si falcia a metà/fine luglio e metà settembre, solitamente; non direi prima estate

Nella pianura padana, il fieno si taglia molte più volte, a partire da inizio primavera se si tratta di "marcite"..
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda paperofranco » 18 dic 2015 12:03

Barolo Brunate-Le Coste 2004 Giuseppe Rinaldi
Colore classico di una tonalità molto viva. Naso di notevole intensità aromatica, che quasi sconfina nella pungenza, rimanendo però su un piano di aristocrazia nebbiolesca direi esemplare. In bocca è ancora scalpitante, classico barolo dal fiato lungo, ma non lo chiamerei un “barolaccio”, come ama definirlo con affetto il suo autore, qui c’è anche un bel ricamo tannico, tanta energia e ritmo, non riesce a distendersi del tutto e l’unico neo può essere questo, che non arriva la souplesse, ma è solo questione di tempo. Gran boccia.

Brunello di Montalcino 2000 Biondi Santi
Si presenta con un colore insolitamente scuro, poco tipico. Al naso invece è una sequenza didascalica di terziari belli del sangiovese: cuoio, tabacco dolce da pipa, catrame, sottobosco solo lievemente accennato, solo foglie e terra, senza note fungine. Il tutto perfettamente armonico. Bocca setosa, di tannini risolti, morbido con la giusta freschezza. Anche qui tanta eleganza e taglio aristocratico, è solo un po’ decadente. Non un grande, ma un bel bere.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda hansen » 18 dic 2015 14:06

paperofranco ha scritto:
Brunello di Montalcino 2000 Biondi Santi
Si presenta con un colore insolitamente scuro, poco tipico. Al naso invece è una sequenza didascalica di terziari belli del sangiovese: cuoio, tabacco dolce da pipa, catrame, sottobosco solo lievemente accennato, solo foglie e terra, senza note fungine. Il tutto perfettamente armonico. Bocca setosa, di tannini risolti, morbido con la giusta freschezza. Anche qui tanta eleganza e taglio aristocratico, è solo un po’ decadente. Non un grande, ma un bel bere.


io ieri sera BS 97 anche questo non grande forse una delle 97 più performanti provate ad oggi..molto sul ferroso tendente allo scarno/crudo ma non sul decadente,colori ed acidità classica nel complesso come dici tu è sempre un bel bere :D
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda hansen » 18 dic 2015 14:09

poi bevute altre dieci dodici cose ma non ho il tempo per buttare giù le note :oops:

un Bartolo 01 ossidato marcio x la cronaca :evil:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda AedesLaterani2012 » 18 dic 2015 15:34

Kalosartipos ha scritto:
AedesLaterani2012 ha scritto:Il fieno si falcia a metà/fine luglio e metà settembre, solitamente; non direi prima estate

Nella pianura padana, il fieno si taglia molte più volte, a partire da inizio primavera se si tratta di "marcite"..


Sì, anche in Umbria il 'calendario' è differente (ce lo avete insegnato voi, storicamente e tecnicamente parlando): maggio/fine giugno/primi di agosto/metà settembre. Verissimo e grazie della precisazione! :wink:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda videodrome » 18 dic 2015 16:50

Grandissima pagina del forum!
Me tapino che per descrivere un vino arrivo a definirlo al max come bboonno, no bbbono :oops:
Mi sento tanto......
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda lloyd142 » 18 dic 2015 19:31

AedesLaterani2012 ha scritto:
lloyd142 ha scritto:
AedesLaterani2012 ha scritto:
In quanto al descrittore 'arnica montana' è una pianta talmente rara e protetta che fiorisce solo sui prati e pascoli, in particolare tra Bolzano e Dobbiaco (in Val Pusteria e su in cima nella Val Fiscalina); in vent'anni che frequento l'Alto Adige l'avrò incontrata cinque o sei volte :




Bah.... se vieni in Valtellina, al di sopra dei 1500 metri la trovi ovunque....
Io la raccolgo tutti gli anni per farci il classico infuso a base alcool che serve per lenire dolori articolari e quelli derivanti da traumi.
Non mi sembra cosi' rara. Per raccogliere i 50 fiori che mi servono tutti gli anni ci metto meno di 10 minuti....


Perché "bah", scusa? Ti sei risposto da solo: sei in Lombardia e sopra i 1.500 metri; qui siamo a Caldaro intorno ai 500 metri... Ad ogni modo ricorda che l'arnica montana appartiene alla flora protetta: qualcosa le guide alpine alto-atesine mi hanno insegnato! :wink:
Classico infuso a base alcolica? :shock: Forse intendi 'la tintura madre di arnica', che è un estratto idroalcolico: quella sì che va bene in fitoterapia per uso esterno! L'arnica era utilizzata come un veleno, perché è tossica! In infusione non puoi farci proprio nulla di potabile con l'arnica, tantomeno con i fiori freschi, visto che parli di "classico infuso"! :wink:

Comunque, al di là della polemica botanica e fitofarmaceutica tra noi due, il punto è che l'intenso odore aromatico di medicinale, proprio dell'arnica montana, ed in particolare delle foglie (che, se sfregate fra le dita, ti fanno starnutire e ti lasciano un sapore amarognolo ed acre), non lo trovo un descrittore "gradevole" per il blauburgunder della Cantina di Caldaro. Posso arrivare anche a sentirci note di rabarbaro e rose appassite nel Saltner, se vogliamo fare i fighi, ma l'arnica montana decisamente no... :cry:


Ho l'impressione che tu abbia le idee un po' confuse....
Il "bah" era riferito alla tua affermazione sulla rarità dell'arnica.
Poi , se nei luoghi che tu frequenti non c'e'....e' ovvio che tu la ritenga rara ,ma ti garantisco che in Valtellina e' assolutamente comune.
E l'infuso di cui parlavo, e' fatto con il comune alcool ..quello per disinfettare le ferite tanto per intenderci e non quello con cui ci si fa il limoncello. E ovviamente non e' assolutamente potabile.
Dopo averci lasciato macerare i fiori per circa un mese con la boccia esposta al sole , si filtra il liquido ottenuto e lo si usa per frizionare giunture e articolazioni doloranti o che hanno subito traumi....Mica lo si beve... 8) 8)
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda alì65 » 18 dic 2015 19:43

discussione interessante per un forum di agricoli, non certo per bevitori di vino... :shock:
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda AedesLaterani2012 » 18 dic 2015 19:47

lloyd142 ha scritto:
AedesLaterani2012 ha scritto:
lloyd142 ha scritto:
AedesLaterani2012 ha scritto:
In quanto al descrittore 'arnica montana' è una pianta talmente rara e protetta che fiorisce solo sui prati e pascoli, in particolare tra Bolzano e Dobbiaco (in Val Pusteria e su in cima nella Val Fiscalina); in vent'anni che frequento l'Alto Adige l'avrò incontrata cinque o sei volte :




Bah.... se vieni in Valtellina, al di sopra dei 1500 metri la trovi ovunque....
Io la raccolgo tutti gli anni per farci il classico infuso a base alcool che serve per lenire dolori articolari e quelli derivanti da traumi.
Non mi sembra cosi' rara. Per raccogliere i 50 fiori che mi servono tutti gli anni ci metto meno di 10 minuti....


Perché "bah", scusa? Ti sei risposto da solo: sei in Lombardia e sopra i 1.500 metri; qui siamo a Caldaro intorno ai 500 metri... Ad ogni modo ricorda che l'arnica montana appartiene alla flora protetta: qualcosa le guide alpine alto-atesine mi hanno insegnato! :wink:
Classico infuso a base alcolica? :shock: Forse intendi 'la tintura madre di arnica', che è un estratto idroalcolico: quella sì che va bene in fitoterapia per uso esterno! L'arnica era utilizzata come un veleno, perché è tossica! In infusione non puoi farci proprio nulla di potabile con l'arnica, tantomeno con i fiori freschi, visto che parli di "classico infuso"! :wink:

Comunque, al di là della polemica botanica e fitofarmaceutica tra noi due, il punto è che l'intenso odore aromatico di medicinale, proprio dell'arnica montana, ed in particolare delle foglie (che, se sfregate fra le dita, ti fanno starnutire e ti lasciano un sapore amarognolo ed acre), non lo trovo un descrittore "gradevole" per il blauburgunder della Cantina di Caldaro. Posso arrivare anche a sentirci note di rabarbaro e rose appassite nel Saltner, se vogliamo fare i fighi, ma l'arnica montana decisamente no... :cry:


Ho l'impressione che tu abbia le idee un po' confuse....
Il "bah" era riferito alla tua affermazione sulla rarità dell'arnica.
Poi , se nei luoghi che tu frequenti non c'e'....e' ovvio che tu la ritenga rara ,ma ti garantisco che in Valtellina e' assolutamente comune.
E l'infuso di cui parlavo, e' fatto con il comune alcool ..quello per disinfettare le ferite tanto per intenderci e non quello con cui ci si fa il limoncello. E ovviamente non e' assolutamente potabile.
Dopo averci lasciato macerare i fiori per circa un mese con la boccia esposta al sole , si filtra il liquido ottenuto e lo si usa per frizionare giunture e articolazioni doloranti o che hanno subito traumi....Mica lo si beve... 8) 8)


Non avevo dubbi che lo sapessi e, al riguardo, ti assicuro che le mie idee sono molto molto chiare; dunque frena la baldanza e non partire con la lancia in resta! :lol: Pensavo avessi colto la mia ironia tesa a sottolineare l'uso improprio di "infuso" con cui normalmente s'intende qualcosa di potabile, insieme ai lemmi 'tisana' e 'decotto'... :wink: Sappiamo benissimo entrambi che si tratta di 'tintura madre di arnica' la tua, ovvero di un estratto idroalcolico ottenuto col procedimento che tu hai ben descritto per esclusivo uso esterno... 8)
Non intendevo dire che ti fai in casa "l'arnichello", né "l'arnichino" al lume di candela per offrirlo a fine pasto... :lol:

La Valtellina deve essere un luogo meraviglioso in cui, effettivamente, non sono mai stato! Ti ringrazio dell'informazione perché da quanto appreso nel corso delle mie escursioni l'arnica montana mi è stata presentata come una pianta officinale piuttosto rara (e protetta) in AA, presente in poche valli tra Bolzano e Dobbiaco.

Ad ogni modo fine della diatriba botanica e fitofarmaceutica. Penso che siamo almeno d'accordo sul fatto che come descrittore non sia proprio il massimo della vita per un blauburgunder... 8)
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda AedesLaterani2012 » 18 dic 2015 19:50

alì65 ha scritto:discussione interessante per un forum di agricoli, non certo per bevitori di vino... :shock:


E pure te hai ragione, Cla'... :roll:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda paperofranco » 18 dic 2015 20:02

Scusate se m'intrometto, ma io fino ad oggi l'ho sempre bevuto l'infuso di arnica, nessuno mi aveva detto che era per uso esterno :roll:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda AedesLaterani2012 » 18 dic 2015 20:07

paperofranco ha scritto:Scusate se m'intrometto, ma io fino ad oggi l'ho sempre bevuto l'infuso di arnica, nessuno mi aveva detto che era per uso esterno :roll:


Quella è la tisana di arnica, con i fiori secchi in infusione... :wink:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda paperofranco » 18 dic 2015 20:13

AedesLaterani2012 ha scritto:
paperofranco ha scritto:Scusate se m'intrometto, ma io fino ad oggi l'ho sempre bevuto l'infuso di arnica, nessuno mi aveva detto che era per uso esterno :roll:


Quella è la tisana di arnica, con i fiori secchi in infusione... :wink:


Meno male, anche se devo dire che di tanto in tanto mi sento un po' strano, forse sarà meglio non abusarne, comunque.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda AedesLaterani2012 » 18 dic 2015 20:23

paperofranco ha scritto:
AedesLaterani2012 ha scritto:
paperofranco ha scritto:Scusate se m'intrometto, ma io fino ad oggi l'ho sempre bevuto l'infuso di arnica, nessuno mi aveva detto che era per uso esterno :roll:


Quella è la tisana di arnica, con i fiori secchi in infusione... :wink:


Meno male, anche se devo dire che di tanto in tanto mi sento un po' strano, forse sarà meglio non abusarne, comunque.


:lol: :lol: :lol: solo per il mal di gola; almeno così mi spiegò un'erborista di Vigo di Fassa :wink:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda alleg » 18 dic 2015 23:30

Carema 2012 produttori di carema

Pagato 9.30 € :D e grande risultato. Sottile, ferroso, minerale con arancia come frutto di sottofondo. Di solito e la componente fruttata in primo piano e le sensazioni acide e minerali a bilanciare, qui sembra il contrario. Molto buono comunque, ma che ve lo dico a fare...
alleg
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda alleg » 19 dic 2015 01:22

Sylvaner2010 Zohlhof

Tappaccio... Ma dovevo aspettarmelo pagato 5€ nel reparto offerte di una nota enoteca cittadina...

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