LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

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zampaflex
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda zampaflex » 10 dic 2015 16:58

vinogodi ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Ludi ha scritto:
Andyele ha scritto:
Ma sopratutto siamo sicuri che l'annata 1996 a Bordeaux abbia tutti questi limiti? :roll:

...a parte questo cmq bravo Zampa bellissima bevuta e belle e chiare note. :wink:


mi associo ai complimenti a Zampa, come al solito preciso ed evocativo, ma concordo sul fatto che la 1996 a Bordeaux sia una bella annata.


Grazie ad ambedue per i sempre poco meritati complimenti, che peraltro spetterebbero anche a voi quando è il vostro turno :wink:
Prendo nota per la 96, da quel poco che sapevo la ritenevo annata media. Bordeaux è terra poco frequentata a Milano :mrgreen:
...tranquillo e ricrediti senza riserve: la 1996 è stata , dopo la 1990 , la più grande annata del decennio, per Bordeaux (Rive Droite qualcosa in meno, Rive Gauche qualcosa in più...)...


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videodrome
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda videodrome » 10 dic 2015 17:42

zampaflex ha scritto:Ieri sera bevutINA prenatalizia :wink:


Giacomo Conterno – Barolo Cascina Francia 2005 vaso di coccio in mezzo alle altre due bottiglie della batteria, viene premiato più per l’olfazione mobile e progressiva, alla fine marcata da bei toni balsamici e di golia, che emergono su un fondo più “scuro” del consueto e dove la frutta (anguria inclusa) sembra coperta da una mano di inchiostro. Al contrario del naso, in bocca il percorso è in discesa, da una spinta iniziale dotata di forza e completezza lentamente le componenti smettono di dialogare, l’acidità se ne va un po’ per i fatti suoi e la beva si appesantisce. 88/100

Ennnò dai, l'avevano già chiarito gli Avuerrini che l'anguria in Conterno non si sente! :D
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Andyele » 10 dic 2015 18:18

zampaflex ha scritto:
vinogodi ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Ludi ha scritto:
Andyele ha scritto:
Ma sopratutto siamo sicuri che l'annata 1996 a Bordeaux abbia tutti questi limiti? :roll:

...a parte questo cmq bravo Zampa bellissima bevuta e belle e chiare note. :wink:


mi associo ai complimenti a Zampa, come al solito preciso ed evocativo, ma concordo sul fatto che la 1996 a Bordeaux sia una bella annata.


Grazie ad ambedue per i sempre poco meritati complimenti, che peraltro spetterebbero anche a voi quando è il vostro turno :wink:
Prendo nota per la 96, da quel poco che sapevo la ritenevo annata media. Bordeaux è terra poco frequentata a Milano :mrgreen:
...tranquillo e ricrediti senza riserve: la 1996 è stata , dopo la 1990 , la più grande annata del decennio, per Bordeaux (Rive Droite qualcosa in meno, Rive Gauche qualcosa in più...)...


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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda ilvinaio » 10 dic 2015 19:13

gabresso ha scritto:oddio cosa mi sono perso :shock: :shock: :shock: :shock: :shock:
zampaflex ha scritto:Ieri sera bevutINA prenatalizia :wink:

Bolla di apertura, uno splendido Duval-Leroy, Femme de Champagne 1996 che ha saputo mescolare sapientemente i toni da champagne classico maturo (rancio, pompelmo, frutta secca, caffé) con delicati toni floreali e fruttati come mela, caprifoglio, susina. Telaio forte, con bolla oramai evanescente eppure ben vivace sul palato, pulito da una acidità un po’ grezza e animato da una forte sapidità. Grande persistenza. 93/100

Prima batteria di rossi.

Chateau Mouton-Rothschild 1996 emblematico dell’eleganza del terroir bordolese, naso mobile, affascina per la prima ora, spaziando nel consueto repertorio tra pirazine, cenere, cipria, un fruttino dolce e delicato, del cassis. In bocca è velluto, accarezza e solletica. Il limite dell’annata si legge nella limitata potenza, nello sfinarsi più del lecito a centro bocca, nel mantenere la PAI su proporzioni omeopatiche. Ma nel complesso della bevuta è stata una digressione molto ben gradita. 91/100

Giacomo Conterno – Barolo Cascina Francia 2005 vaso di coccio in mezzo alle altre due bottiglie della batteria, viene premiato più per l’olfazione mobile e progressiva, alla fine marcata da bei toni balsamici e di golia, che emergono su un fondo più “scuro” del consueto e dove la frutta (anguria inclusa) sembra coperta da una mano di inchiostro. Al contrario del naso, in bocca il percorso è in discesa, da una spinta iniziale dotata di forza e completezza lentamente le componenti smettono di dialogare, l’acidità se ne va un po’ per i fatti suoi e la beva si appesantisce. 88/100

Soldera – Brunello riserva 2006 (no lotto, sorry). Eh, che spettacolo. Grande interpretazione di una grande annata. Reticente al naso dove si concede gradatamente ma senza mai esplodere, è in bocca dove dimostra di che pasta è fatto. Frutto talmente chiaro all’inizio da ricordare arancia e melograno, si estende progressivamente fino a marcare il finale con il contrappunto di una ciliegia candita squisita. Charmant, vigoroso eppure lieve come un merletto, eleganza da campagna inglese. 94/100

Seconda batteria di rossi.

Giuseppe Mascarello – Barolo Monprivato 2010 la maledizione di famiglia imperversa, la bottiglia appare sofferente per un mix di volatile, carne cruda, toffee, e un po’ di straccio bagnato. Peccato perché si sente che la materia c’è, la bocca è tonica anche se un po’ rustica (giovanerrima) e che sia scomposta si vede da una didascalica chiusura sul sapore dell’alcool buongusto (primo corso AIS docet :D ). NG

Rousseau – Gevrey Chambertin Clos 1er cru St. Jacques 1999. Vincitore della serata, forse anche perché preso in un momento di grande fulgore e facilità di beva disarmante. Naso variegato e luminoso: ribes, fiori, arancia tarocco, thé alla pesca, china, ginger, rosa canina. Bocca armoniosa, molto lunga, animata da una freschezza fin troppo pimpante che ne scandisce il confine alla crescita. La RVF gli diede 15/20, fu una cantonata? Si direbbe. 95/100 per il piacere di lasciarsi cullare dalla semplice emozione, anche se tecnicamente e razionalmente (scheda di valutazione alla mano diciamo) ne varrebbe di meno, direi 92.

Roagna – Barbaresco Asili V.V. 2008 Una bombetta in divenire, giovane e compresso come una molla, tipico per il suo essere il fratello minore della Langa, già dal colore più scarico, e con una base aromatica più minerale e vegetale; ma con una trama piena, carnosa, completa, robusta. 91/100

Chiusura con il Moscato di Ca d’Gal, sempre molto buono, e una a quel punto incongrua boccia di Selosse Extra Brut 1996 che il padrone di casa ha stappato preso da fregola natalizia, e che si è dovuta purtroppamente districare tra panettone, torta Barozzi e cuneesi al (tanto) rum, ma che ha però mostrato degli inaspettati limiti caratteriali sfociati in un eccesso di acidità e troppa poca ciccia a bilanciarla.



Il Selosse 96 bevuto almeno sei volte ed è una grandissima bottiglia però è questione di gusti ma quello che mi stupisce veramente è la capacità di dare un giudizio sereno e adeguato dopo quello che è stato bevuto prima :wink: :shock:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda zampaflex » 10 dic 2015 19:16

ilvinaio ha scritto:Il Selosse 96 bevuto almeno sei volte ed è una grandissima bottiglia però è questione di gusti ma quello che mi stupisce veramente è la capacità di dare un giudizio sereno e adeguato dopo quello che è stato bevuto prima :wink: :shock:


:D
Francesco, non ti nascondo che eravamo un po' provati, e ho detto chiaramente che è arrivato al momento sbagliato, ma il resoconto su Selosse è condiviso...sai a chi chiedere :wink:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda zampaflex » 10 dic 2015 19:17

videodrome ha scritto:
zampaflex ha scritto:Ieri sera bevutINA prenatalizia :wink:


Giacomo Conterno – Barolo Cascina Francia 2005 vaso di coccio in mezzo alle altre due bottiglie della batteria, viene premiato più per l’olfazione mobile e progressiva, alla fine marcata da bei toni balsamici e di golia, che emergono su un fondo più “scuro” del consueto e dove la frutta (anguria inclusa) sembra coperta da una mano di inchiostro. Al contrario del naso, in bocca il percorso è in discesa, da una spinta iniziale dotata di forza e completezza lentamente le componenti smettono di dialogare, l’acidità se ne va un po’ per i fatti suoi e la beva si appesantisce. 88/100


Ennnò dai, l'avevano già chiarito gli Avuerrini che l'anguria in Conterno non si sente! :D


No, è Conterno che si incazza se glielo dici! :mrgreen:
Mi sa che se cerco "anguria" nel thread trovo paginate e paginate :lol:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Kalosartipos » 10 dic 2015 19:31

darmagi90 ha scritto:Mosel Riesling trocken 2014 – Doennhof 11,5%:


DÖNNHOFF è Nahe, a meno che abbia acquisito recentemente delle parcelle in Mosella senza avvisarmi... :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda esorciccio79 » 10 dic 2015 19:55

"Zampaflex:
Giuseppe Mascarello – Barolo Monprivato 2010 la maledizione di famiglia imperversa, la bottiglia appare sofferente per un mix di volatile, carne cruda, toffee, e un po’ di straccio bagnato. Peccato perché si sente che la materia c’è, la bocca è tonica anche se un po’ rustica (giovanerrima) e che sia scomposta si vede da una didascalica chiusura sul sapore dell’alcool buongusto (primo corso AIS docet :D ). NG"

oooooooooooooooooooooooh leggere di una bottiglia problematica di Monprivato mi riconcilia col mondo ed è rassicurante...una delle poche certezze rimaste :shock: :mrgreen:
"Siamo tutti mortali fino al primo bacio e al secondo bicchiere di vino"(E.Galeano)
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda zampaflex » 10 dic 2015 23:47

esorciccio79 ha scritto:"Zampaflex:
Giuseppe Mascarello – Barolo Monprivato 2010 la maledizione di famiglia imperversa, la bottiglia appare sofferente per un mix di volatile, carne cruda, toffee, e un po’ di straccio bagnato. Peccato perché si sente che la materia c’è, la bocca è tonica anche se un po’ rustica (giovanerrima) e che sia scomposta si vede da una didascalica chiusura sul sapore dell’alcool buongusto (primo corso AIS docet :D ). NG"

oooooooooooooooooooooooh leggere di una bottiglia problematica di Monprivato mi riconcilia col mondo ed è rassicurante...una delle poche certezze rimaste :shock: :mrgreen:


Se Mark Twain avesse vissuto in questi giorni avrebbe aggiornato il suo famoso detto... :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda darmagi90 » 11 dic 2015 12:26

Kalosartipos ha scritto:
darmagi90 ha scritto:Mosel Riesling trocken 2014 – Doennhof 11,5%:


DÖNNHOFF è Nahe, a meno che abbia acquisito recentemente delle parcelle in Mosella senza avvisarmi... :mrgreen:


Hai ragione, Marco.
Doenhoff è nella regione del Nahe, forse una cinquantina di km ad est della Mosella.
In effetti in quest'area che attraversa due stati della Federazione Tedesca ci sono diverse zone vinicole.
Mosel ( o Mosel-Saar-Ruwer) è forse la più famosa e prestigiosa.
Nahe penso sia la più piccola ma ci sono anche Rheingau, Rheinhessen, Pfalz e Mittelrhein.
Considerando l'estensione della germania, rientrano in una zona piuttosto piccola, anche se ricadente in due Stati, Rheinland-Pfalz e Nordrhein-Wesfalen.
Anzi, se non sbaglio, tutte le aree vitiviniclìole della zona dovrebbero rientrare nello Stato del Rheinland-Pfalz e solo parte della denominazione Mittelrhein dovrebbe essere nel territorio del Nordrhein-Westfalen.
Contrariamente al nome, infatti, la zona Rheinhessen non si trova nello Stato dell'Assia (Hessen in tedesco), ma del Rheinland Pfalz (direi dopo la seconda guerra mondiale).
Oh, per quello che mi pagano qui qualche cagatina potrò anche scriverla, o no?
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Alberto » 11 dic 2015 16:53

Ieri sera ritrovo di un piccolo drappello veneto all'ottimo Agriturismo Porcaloca di Casale sul Sile (TV), in cui si è stappato nell'ordine:

Champagne Brut Blanc de Blancs, Pascal Cheminon, SA
BdB sicuramente giovane, prima floreale e poi leggermente nocciolato, ha un limite nella carbonica poco persistente, ma per il resto fa il suo compito di sgrassare gli antipasti con una lama adeguata. Bevibilità ovviamente "pericolosa".

Fiano di Avellino, Guido Marsella, 2005
Giro di applausi, doveroso: un fantastico bianco italico decenne, composto, coeso, compiuto, prima al naso dove oltre al fumé c'è anche un idrocarburo sottile, eppoi in un una bocca grintosissima, lunga, dalla gran presa salina, col frutto giallo che guadagna in intensità nel tempo, segno che il vino ne ha ancora nella sua parabola di ascesa. Bravo Guido.

Veneto Moscato Sirio, Vignalta, 2001
Altro giro di applausi, per questo antesignano dei moscati secchi euganei: eccezionale per integrità e freschezza, con un naso che è un vero manuale del moscato giallo maturo, fiori e agrumi di tutti i tipi con una piccola vena speziata-piccante (un filino di botrite?), bocca sottile ed oggettivamente non all'altezza del precedente, ma senza ossidazioni o affaticamenti, solo leggermente amara-terpenica sul finale.

Trebbiano d'Abruzzo, Valentini, 1997
Annata già sentita più volte in occasioni precedenti, posso dire che si è trattato di una bottiglia sicuramente non performante al 100%, e forse neanche al 70%. Bellissimo il colore oro chiaro brillante, fascinoso il naso, con cera e nougat e terra scura, ma in bocca segna un po' il passo con note di zabaione leggermente ossidative, e senza mostrare il solito grip in progressione. Il Maestro ti dà, il Maestro ti toglie!

Barolo Vigna Liste, Borgogno, 2005
"Barolaccio" come forse se ne facevano 40 anni fa e più, complice l'annata avara di frutto e rigida nei tannini; qui effettivamente le durezze sono preponderanti senza mezzi termini, ed il naso timidino con solo un po' di frutto rosso ed una violetta tenue tenue non ne aumenta la comunicatività. Praticamente identico oggi a pranzo. Da attendere 10-15 anni ancora...ma per poi correre il rischio di trovarlo brodoso?

Langhe Rosso Arborina, Elio Altare, 2005
Vino d'Autore nel senso migliore del termine, assieme atipico nei presupposti e nella ratio, e tipico invece negli esiti, col frutto rosso in cui emergono limpidi i tratti del nebbiolo, ed una florealità che si fonde ad una balsamicità leggera, segno che il legno è ormai ben integrato al tutto. Nettamente oltre i limiti dell'annata, un'interpretazione di grande sensibilità da parte di Altare.

Vigneti delle Dolomiti Rosso (Merlot) Pivier, Cesconi, 2003
Molta (troppa?) oliva nera al naso, bocca non male, sicuramente non un mollaccione, ma risentendolo oggi a pranzo aleggia comunque un sospetto di tappino...perciò propendo per un salomonico NG.

Colli Piacentini Cabernet Sauvignon Stoppa, La Stoppa, 2003
Partenza con dello straccio bagnato al naso, piuttosto prevedibile, ma ha dalla sua la mobilità e perciò presto se ne libera, facendo uscire un frutto di bosco concentrato, che ritrovi poi in una bocca larghissima e saturante...a stagnola su i più dicono addirittura Amarone! Naso se vogliamo mancante dello scatto di complessità superiore, ma che bocca ragazzi...davvero un cerchio di fuoco...

Venegazzù Rosso Riserva di Casa, Loredan-Gasparini, SA (presumibilmente seconda metà-fine anni '60)
Tappo. Peccato perché il vino sembrava esserci tutto quanto, e tutto con un'integrità notevole.

Montefalco Rosso Riserva Pipparello, Paolo Bea, 2004
Credo uno dei peggiori vini di cui abbia personale memoria di assaggio. Naso che parte con una nota d'incenso che farebbe anche ben sperare, ma poi escono anche toni animali piuttosto grevi, bocca letteralmente impazzita con un'acetica raggelante e tannini verdissimi. Boh.

Sicilia Rosso Magma 5R, Frank Cornelissen, 2006
Qui per fortuna ci si risolleva alla stragrande. Per chi gode di un bicchiere pulito dal fondo (abbondantissimo), si è rivelata una bottiglia per me in stato di grazia e un GRANDE rosso mediterraneo, di viscere e cervello assieme, naso con mille note speziate e balsamiche, bocca dal calore vulcanico trascinante, lunga, vibrante, appagante. Ci credevo molto, e di certo non sono rimasto deluso!

Albana di Romagna Passito Arrocco, Fattoria Zerbina, 2003
TCA sesquipedale. Ri-peccato, perché oltre a ragioni sentimentali private, nelle bevute precedenti si è sempre dimostrato una bottiglia assolutamente non in tono minore rispetto al fratellone Scacco Matto, di bella freschezza ed eleganza nonostante l'annata calda.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Francvino » 11 dic 2015 19:49

Alberto ha scritto:Montefalco Rosso Riserva Pipparello, Paolo Bea, 2004
Credo uno dei peggiori vini di cui abbia personale memoria di assaggio. Naso che parte con una nota d'incenso che farebbe anche ben sperare, ma poi escono anche toni animali piuttosto grevi, bocca letteralmente impazzita con un'acetica raggelante e tannini verdissimi. Boh.


C, br.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda alì65 » 11 dic 2015 20:44

Alberto ha scritto:Colli Piacentini Cabernet Sauvignon Stoppa, La Stoppa, 2003
Partenza con dello straccio bagnato al naso, piuttosto prevedibile, ma ha dalla sua la mobilità e perciò presto se ne libera, facendo uscire un frutto di bosco concentrato, che ritrovi poi in una bocca larghissima e saturante...a stagnola su i più dicono addirittura Amarone! Naso se vogliamo mancante dello scatto di complessità superiore, ma che bocca ragazzi...davvero un cerchio di fuoco...



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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda lloyd142 » 11 dic 2015 21:54

Immagine

Travaglini Gattinara Riserva 2005
Subito note di fiori appassiti, pellame e spezie. Poi arriva una bella nota balsamica e il minerale.
La bocca e' ampia e potente . Tannino ancora un filo ruvido ma rispetto all'ultima volta che l'avevo assaggiato, si e' affinato mica male. Freschezza a palate , che mi fa pensare che sara' ancora meglio tra 10 anni.
Cazzarola...io ne ho 61...spero che il fegato regga almeno fino ai 70.....
Comunque, piaciuto anche adesso 8) 8)
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Alberto » 12 dic 2015 08:48

alì65 ha scritto:
Alberto ha scritto:Colli Piacentini Cabernet Sauvignon Stoppa, La Stoppa, 2003
Partenza con dello straccio bagnato al naso, piuttosto prevedibile, ma ha dalla sua la mobilità e perciò presto se ne libera, facendo uscire un frutto di bosco concentrato, che ritrovi poi in una bocca larghissima e saturante...a stagnola su i più dicono addirittura Amarone! Naso se vogliamo mancante dello scatto di complessità superiore, ma che bocca ragazzi...davvero un cerchio di fuoco...



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Se ce l'hai, provala...uno Stoppa molto più potente he elegante, pienamente figlio dell'annata, a me nella sua potenza è piaciuto.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Alberto » 12 dic 2015 08:51

Francvino ha scritto:
Alberto ha scritto:Montefalco Rosso Riserva Pipparello, Paolo Bea, 2004
Credo uno dei peggiori vini di cui abbia personale memoria di assaggio. Naso che parte con una nota d'incenso che farebbe anche ben sperare, ma poi escono anche toni animali piuttosto grevi, bocca letteralmente impazzita con un'acetica raggelante e tannini verdissimi. Boh.


C, br.
Però ammò arriva Ludi e sono cavoli amari.... :D

Pierpaolo, percarità...parliamo sempre di specifiche bottiglie e non di vini tout-court; era una bottiglia su cui speravo parecchio, ma ci ha lasciati di sasso tutti quanti.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Francvino » 12 dic 2015 09:13

Alberto ha scritto:
Francvino ha scritto:
Alberto ha scritto:Montefalco Rosso Riserva Pipparello, Paolo Bea, 2004
Credo uno dei peggiori vini di cui abbia personale memoria di assaggio. Naso che parte con una nota d'incenso che farebbe anche ben sperare, ma poi escono anche toni animali piuttosto grevi, bocca letteralmente impazzita con un'acetica raggelante e tannini verdissimi. Boh.


C, br.
Però ammò arriva Ludi e sono cavoli amari.... :D

Pierpaolo, percarità...parliamo sempre di specifiche bottiglie e non di vini tout-court; era una bottiglia su cui speravo parecchio, ma ci ha lasciati di sasso tutti quanti.


Ma si, Alberto. Mi limitivo a ricordare la passione trascinante di Ludi, tra i forumisti più competenti e appassionati, per il vigneron umbro.
In verità le mie (poche) esperienze con Bea vanno più verso la tua riva che che non verso quella di Ludi.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda alì65 » 12 dic 2015 13:12

Alberto ha scritto:
alì65 ha scritto:
Alberto ha scritto:Colli Piacentini Cabernet Sauvignon Stoppa, La Stoppa, 2003
Partenza con dello straccio bagnato al naso, piuttosto prevedibile, ma ha dalla sua la mobilità e perciò presto se ne libera, facendo uscire un frutto di bosco concentrato, che ritrovi poi in una bocca larghissima e saturante...a stagnola su i più dicono addirittura Amarone! Naso se vogliamo mancante dello scatto di complessità superiore, ma che bocca ragazzi...davvero un cerchio di fuoco...



m'hai fatto venire la voglia di aprirne una....

Se ce l'hai, provala...uno Stoppa molto più potente he elegante, pienamente figlio dell'annata, a me nella sua potenza è piaciuto.


ho optato per una 98; direi che ha ancora molto potenziale da esprimere e da sistemare
per ora è "solo" interessante, mi aspetto belle cose nei prossimi anni
ora è nella fase tipo Pauillac St Emilion vecchio stampo di fascia media/bassa
per un vino dei colli piacentini mica male
ricordo un 85 e 88? di qualche anno fa molto interessanti
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Ludi » 13 dic 2015 00:05

Alberto ha scritto:
Francvino ha scritto:
Alberto ha scritto:Montefalco Rosso Riserva Pipparello, Paolo Bea, 2004
Credo uno dei peggiori vini di cui abbia personale memoria di assaggio. Naso che parte con una nota d'incenso che farebbe anche ben sperare, ma poi escono anche toni animali piuttosto grevi, bocca letteralmente impazzita con un'acetica raggelante e tannini verdissimi. Boh.


C, br.
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Pierpaolo, percarità...parliamo sempre di specifiche bottiglie e non di vini tout-court; era una bottiglia su cui speravo parecchio, ma ci ha lasciati di sasso tutti quanti.


Ludi spiazza tutti e concorda sul fatto che Bea regala spesso amarissime sorprese. 8)
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Francvino » 13 dic 2015 00:13

Ludi ha scritto:
Alberto ha scritto:
Francvino ha scritto:
Alberto ha scritto:Montefalco Rosso Riserva Pipparello, Paolo Bea, 2004
Credo uno dei peggiori vini di cui abbia personale memoria di assaggio. Naso che parte con una nota d'incenso che farebbe anche ben sperare, ma poi escono anche toni animali piuttosto grevi, bocca letteralmente impazzita con un'acetica raggelante e tannini verdissimi. Boh.


C, br.
Però ammò arriva Ludi e sono cavoli amari.... :D

Pierpaolo, percarità...parliamo sempre di specifiche bottiglie e non di vini tout-court; era una bottiglia su cui speravo parecchio, ma ci ha lasciati di sasso tutti quanti.


Ludi spiazza tutti e concorda sul fatto che Bea regala spesso amarissime sorprese. 8)


Ludi spiazza Ludi. :D
La tradizione è la custodia del fuoco, non l'adorazione della cenere. [Gustav Mahler]
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda AmoSlade » 13 dic 2015 14:25

Nerello mascalese Vigne Vecchie 2005 - Calabretta: colore granato con unghia scarica. Naso inizialmente cinereo, di terra e braci spente. In bocca tannini a grana fine, spiccata acidità, frutto scuro. Alla fine anche al naso si fa strada un frutto scuro un po' più nitido. Io personalmente amo il profilo serio e austero che spesso trovo in Calabretta, ma in questo oggettivamente mancava un po' di pulizia e luminosità. Faccio mea culpa per non averlo aperto con n po' di anticipo.

Barolo 2011 - Michele Reverdito: barolo base di questa azienda. Profumi floreali, abbastanza leggero e già pronto, sicuramente non molto complesso, ma per quel che costa secondo me ha un ottimo q/p.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda arnaldo » 14 dic 2015 09:18

Venerdi' sera qualche bottiglia interessante.....si comincia con

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Extra Brut millesime 2004 Robert Fleury.....bella bottiglietta. elaborato con l'affinamento è ben mixato nelle sue componenti. Non è la bolla anoressica tutta agrumi e acidi,anzi....ha discreta grassezza,fine apporto del legno,diciamo che chiama la cucina,ed è pervasa da vibrante acidita' che prolunga la persistenza....niente niente male.....
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda arnaldo » 14 dic 2015 09:22

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Udite,udite....alzi la mano chi ha bevuto recentemente un Terre Alte di Livio felluga.......credo nessuno su queste bande......tantopiu' un 1997..... :shock: :shock: Dimenticato sotto una coltre di circa 6000 bt :D :D alla fine spunta fuori questo vivo e vegeto Terre Alte dal netto timbro del sauvignon stagionato. dove la sensazione erbaceo selvatica è diventata affumicata e vagamente aromatica (pareva un vecchio Silex al naso, giuro).....bocca morbida,salina,commovente nel suo svolgere senza grossi sussulti ma dalla beva coinvolgente......chapeau......
Ultima modifica di arnaldo il 14 dic 2015 09:35, modificato 1 volta in totale.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda arnaldo » 14 dic 2015 09:25

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Si prosegue con questo Pavillion Rouge 1988 di Margaux finissimo,che mettendolo al naso mi ricorda un vecchio brunello del Palmucci dai tratti terrosi e fruttati.....eh si,ultimamente ci azzecco tanto ... :D :D dopo sommo godimento del Padrone di casa.....i tratti fruttati via via sfumano sulle spezie delicate, la beva è fresca, sinuosa,marcata vena minerale e bella persistenza.....
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda arnaldo » 14 dic 2015 09:29

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Azz...questa purtroppo era l'ultima.....invece ce ne sarebbe voluto un altro cartone.....Ronco dei Roseti 1990.....Abbazia di Rosazzo......sara' la quarta volta che lo bevo a distanza di anni ???? E' sempre uguale. Splendido!!! Naso da bordeaux importante. Ampio,variegato,spazia dai fiori (rosa e viole) alle spezie, alla frutta rossa matura,a tabacco biondo.....un poutpourri che ti ricaccia sempre dentro il naso......sorso meraviglioso,ampio,coinvolgente,bel mix frutto spezie, maturita' pervasa ancora da sale e freschezza.....beh che dire.....averne ancora mannaggia che vini facevano un volta..... :D :D disgraziati..... :lol: :lol: :shock: :shock:
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