LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Spectator » 06 dic 2015 12:01

Chianti Rufina 2005,Il Lago.Rosso brillante diluito ,naso..raffreddato : nessun odore :( ,solo un po' di ciliegia in sottofondo;meglio in bocca dove una decente freschezza ne ha reso facile e agile la beva. Scarsa persistenza x un vino base, che avra' sicuramente visto tempi migliori in termini d'eleganza e carattere.
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Mike76
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Mike76 » 06 dic 2015 13:54

vinotec ha scritto:Ieri sera:
- GIULIO FERRARI RIS. FOND. 2004: delusione quasi totale... io spero sia perchè è ancora giovanissimo e dovrà affinarsi ancora il bottiglia, ma la voglia di provarlo è stata tropo forte: consiglio a chi ne ha comperato di non aprirlo se non tra qualche anno; ho notato, forse è una mia impressione, che il G.F., ha una vita media non paragonabile agli champagne...devi coglierlo al momento giusto in un arco temporale di un lustro...ora è splendido il 2002, ma se vai più giù con i vintage, è come avventurarsi in terreni sconosciuti... :D :D


Secondo te ha solo bisogno di tempo o è una versione infelice?
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Mike76 » 06 dic 2015 14:03

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Il Borgogno era rubino cromaticamente intenso, il Cavallotto più granato tradizionale.
Al naso componente fruttata più marcata del primo, componente speziato-radicosa più nel secondo.
Bocca migliore quella di Cavallotto, per un maggiore grip e carica tannica, l'altro più facile e corto.
Nessuno dei due mi ha convinto, considerando anche la buona annata.
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vinotec
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda vinotec » 06 dic 2015 16:06

ilvinaio ha scritto:
vinotec ha scritto:Ieri sera:
- CHAMPAGNE LAMIABLE EXTRA BRUT: concordo con Kalos sul giudizio...perlage fine e persistente, naso bello pulito con sentori di pane appena sfornato, in bocca scivola giù che è un piacere...da provare per credere: :D :D :D :D
- GIULIO FERRARI RIS. FOND. 2004: delusione quasi totale... io spero sia perchè è ancora giovanissimo e dovrà affinarsi ancora il bottiglia, ma la voglia di provarlo è stata tropo forte: consiglio a chi ne ha comperato di non aprirlo se non tra qualche anno; ho notato, forse è una mia impressione, che il G.F., ha una vita media non paragonabile agli champagne...devi coglierlo al momento giusto in un arco temporale di un lustro...ora è splendido il 2002, ma se vai più giù con i vintage, è come avventurarsi in terreni sconosciuti... :D :D
- PECORINO DI CUI NON RICORDO IL PRODUTTORE: vino che nonostante i 13,5 gradi va giù che è un piacere: :D :D :D
- PERCARLO 2004: qui si che ci siamo e alla grande; appena stappato era un po' chiuso, ma con il passare del tempo si è aperto a coda di pavone facendo risaltare tutti i suoi pregi: naso favoloso e bocca turgida ed intensa: :D :D :D :D :D
...ne avevo messo una bottiglia in vendita, ma ora la vado a togliere subito :wink:



Scusa giusto per capire meglio il Giulio lo avete bevuto dopo lo champagne ?

...si...
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda vinotec » 06 dic 2015 16:09

Mike76 ha scritto:
vinotec ha scritto:Ieri sera:
- GIULIO FERRARI RIS. FOND. 2004: delusione quasi totale... io spero sia perchè è ancora giovanissimo e dovrà affinarsi ancora il bottiglia, ma la voglia di provarlo è stata tropo forte: consiglio a chi ne ha comperato di non aprirlo se non tra qualche anno; ho notato, forse è una mia impressione, che il G.F., ha una vita media non paragonabile agli champagne...devi coglierlo al momento giusto in un arco temporale di un lustro...ora è splendido il 2002, ma se vai più giù con i vintage, è come avventurarsi in terreni sconosciuti... :D :D


Secondo te ha solo bisogno di tempo o è una versione infelice?


...io spero che abbia solo bisogno di tempo...direi sicuramente è così, ma non credo che sarà una versione paragonabile alla 2002 o 2001.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Sisifo » 06 dic 2015 19:30

Qualche stappo recente

Graacher Domprobst Riesling Kabinett 2012 Willi Schaefer - Buon kabinett, me lo aspettavo più teso, invece già pienamente godibile. Idrocarburi dominanti, agrumi e qualche nota vegetale.

Forster Ungeheurer Spätlese 2004 Werlé Erben. Oro brillante. Naso piuttosto espressivo: mela cotogna, miele, foglie di limone, albicocca secca, idrocarburi quasi assenti. Bocca sapido-agrumata, residuo zuccherino ben presente. Riesling non male ma più molle delle attese. Ottimo l'abbinamento con il Fatulì di Valle di Saviore.

Passopisciaro 2004 - In discreta forma. Naso mobile: frutti scuri, agrumi, pietra focaia, zagara, origano, note iodate. In bocca prevale l'arancia rossa, manca forse un po' di guizzo e chiude leggermente amaro. Gli ultimi sorsi risultano un po' stanchi. Buona complessità ma continuo a preferire altri vini etnei.

Pinot nero (base) 2009 Terlan - Non mi aspettavo molto, ne avevo stappata una un paio di anni fa e mi era sembrato un pn un po' muto. Invece devo dire che mi ha convinto nella sua semplicità. Appena stappato sentore di pollaio, poi si apre sui frutti rossi, lievi note speziate, liquirizia. Bocca croccante e liquiriziosa. Cortino ma alla cieca avrei detto un piccolo piccolo village. L'ho preferito a tutti i Montigl stappati in passato, non c'è dubbio che la materia della riserva sia tutt'altra, ma anche il legno purtroppo. Penso che se gli risparmiassero quel 50% in barrique farebbero un vino migliore.


Amarone 2009 Movano - Bottiglia n. 1 tappo! Bottiglia n. 2 capisco che il tappo della precedente era un avvertimento, come il colore della rana dorata per dissuadere i predatori. C'era da aspettarsi ben poco, ma questo non è un amarone e nemmeno un vino. Lavandino e risciacquo.

Vigna Rionda 1997 - Massolino - Rubino con riflessi granati. Viola, eucalipto, menta, marasca, arancia e tanta liquirizia. In bocca corrisponde, ancora energico, tannino un po' cioccolatoso. Ottima persistenza. Bella interpretazione di un'annata certamente calda, barolo più sensoriale che cerebrale ma mi ha convinto più della '96 stappata un mesetto fa, (ancora) poco espressiva. Ripongo flebili speranze nell'(ancora), visto che ce ne sono ancora tre bottiglie sdraiate in cantina.

Champagne Gran Resérve Extra Brut Erick Schreiber. Bella sorpresa questo champagne biodinamico 85% pn 15% chard. Bolla fine e integrata. Gesso e albicocca al naso. C'è un lieve sentore fungino che qualcuno potrebbe non apprezzare, ma non mi ha infastidito. Bocca fine, tesa e appagante. Buon rapporto q/p.

Extra brut riserva 2004 Sebastian Stocker - Sboccatura fine 2011. Oro carico. Bellissimo perlage, fine, fitto e carezzevole. Pan di spagna,sbuffate iodate, cedro, mela renetta, pesca e pietra focaia. Lieve nota pirazinica che non mi disturba: del resto 1/3 è sauvignon blanc. Bocca impressionante, quasi grassa, sapida e lievemente tannica. Ottima persistenza. Bottiglia secondo me presa al momento giusto, quantomeno per chi ama la bollicina matura, molto più godibile di qualche anno fa. Secondo me se ben conservato questo spumante dà il meglio dopo qualche anno, anche se il mitico Stocker sconsiglia di tenere in cantina a lungo dopo la sboccatura. So che le bolle di Stocker sono "divisive" e sto nel campo di quelli che le amano.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda paperofranco » 07 dic 2015 10:53

Inverno, tempo di nebbiolo e di Langhe. Alcune piacevoli bevute.

Langhe Nebbiolo 2013 Mascarello Giuseppe e figlio
Chiarissimo, quasi un rosato, ma per esperienza confido che prenderà colore con il tempo, se questa può essere una discriminante per farsi piacere un vino o meno. Profumi floreali freschissimi, spina acida sostenuta e grana tannica sottilissima. Da sempre la perfetta introduzione ai nebbioli di quest’azienda, nonché il miglior langhe nebbiolo possibile, da cogliere subito nella sua espressione più fragrante, ma volendo lo si può attendere senza patemi.

Barolo Brunate 2011 Giuseppe Rinaldi
Non ricordo un barolo appena uscito di Rinaldi così fruibile. Penso che non andrà lontanissimo, ma trovo che sia semplicemente godurioso adesso. Profumi definiti ed eleganti, senza la benché minima screziatura; bocca succosa, calda, tannini morbidi, quasi “ruffiano”, ma nel senso buono, perché il carattere e l’espressività sono quelli di sempre, solo con un approccio più solare, confidenziale direi, che t’invita a sederti a tavola. Un barolo amichevole.

Barolo Brunate 2011 Marcarini
Altro barolo “de plaisir”. Naso floreale finissimo, bocca addirittura setosa, tannino quasi impercettibile. Pronto, da bere ora con grande soddisfazione, magari da risentire nei prossimi cinque anni, nell’arco dei quali darà il suo meglio, a mio modesto parere. Questo può essere considerato un punto debole, se uno beve per dare punteggi, ma se uno beve per stare bene troverà grande piacere nella raffinata eleganza della sua trama, sia olfattiva che gustativa. Emblematico del miglior “stile Marcarini” in annata media.

Barbaresco Montestefano 2010 Rivella Teobaldo
Non lo sentivo da tempo, ed è un grandissimo piacere ritrovarlo in forma smagliante. Parte molto ridotto al naso, e ci mette una buona mezz’ora a scrollarsi questa zavorra di dosso, ma poi prende letteralmente il volo. Naso di freschezza e fragranza non usuali nella storia di questa etichetta, almeno per quello che mi ricordo, forse la 2004 aveva caratteristiche simili, si ferma giusto prima delle note mentolate che lo avrebbero reso addirittura esagerato, ma confido che evolverà proprio in quella direzione. Solita bocca grintosa da Montestefano, per me il più baroleggiante dei cru di Barbaresco, ma è tutto giocato sul ritmo e sul dinamismo, senza mai essere squadrato, tannini perfetti.
Un gran vino.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Ludi » 07 dic 2015 11:01

Ca' del Bosco, Brut Zero 2008: abbastanza banale, con un finale decisamente ammandorlato. Trascurabile.
Marc Colin, Chassagne Montrachet Les Encegnieres 2009: non un mostro di complessità, ma fa il suo dovere in maniera egregia. Piuttosto verticale e delicato, gioca sull'eleganza le sue carte migliori.
G. Mascarello, Freisa Toetto 2006: ancora perfettamente intatto, con decise note animali ma anche frutti di bosco in sottofondo. Decisamente buono.
Chateau Simone Rouge 2006: note animali anche qui, specie all'incipit, poi la garrigue, la rosa e persino la fragolina di bosco prendono il sopravvento. Il loro bianco è su un altro pianeta, ma anche questo mi è piaciuto.
Pepe, Cerasuolo 2014: buonissimo. Un rosso, più che un rosato, tanto che ho aspettato andasse a temperatura ambiente prima di chiudere le note. Le componenti fruttate si intersecano con note di pellame e di rosa canina, con una incredibile vena fresca che richiama anche il chinotto. Godurioso.
Pepe, Montepulciano 2004: mai muscolare, piuttosto giocato sulla complessità speziata, con un sottofondo scuro, quasi austero. Vino cerebrale, a mio avviso eccellente, ma che potrebbe lasciare interdetti
Valle Reale, Montepulciano S. Callisto 2010: inevitabilmente deludente, dopo ciò che l'ha preceduto. Per carità, fatto benissimo, ma tutto quel profluvio di frutticini e cioccolato dopo Pepe sembrava davvero fuori luogo.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda gianni femminella » 07 dic 2015 11:55

Sisifo ha scritto:Extra brut riserva 2004 Sebastian Stocker - Sboccatura fine 2011. Oro carico. Bellissimo perlage, fine, fitto e carezzevole. Pan di spagna,sbuffate iodate, cedro, mela renetta, pesca e pietra focaia. Lieve nota pirazinica che non mi disturba: del resto 1/3 è sauvignon blanc. Bocca impressionante, quasi grassa, sapida e lievemente tannica. Ottima persistenza. Bottiglia secondo me presa al momento giusto, quantomeno per chi ama la bollicina matura, molto più godibile di qualche anno fa. Secondo me se ben conservato questo spumante dà il meglio dopo qualche anno, anche se il mitico Stocker sconsiglia di tenere in cantina a lungo dopo la sboccatura. So che le bolle di Stocker sono "divisive" e sto nel campo di quelli che le amano.


E' un po' che ripenso a Stoker. Ne ho bevute alcune bottiglie tre anni fa e, pur certo della qualità del prodotto, non sono riuscito a "capirlo" e a farmelo piacere del tutto. Da allora mi è sempre rimasto il forte dubbio che, se avessi lasciato quelle bottiglie in cantina per qualche anno, si sarebbero espresse molto meglio ( nonostante quello che dice Stocker stesso ).
Vedo che confermi l'idea che mi ero fatto.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Alberto » 07 dic 2015 12:02

Ludi ha scritto:Torre dei Beati, Montepulciano S. Callisto 2010: inevitabilmente deludente, dopo ciò che l'ha preceduto. Per carità, fatto benissimo, ma tutto quel profluvio di frutticini e cioccolato dopo Pepe sembrava davvero fuori luogo.

Torre dei Beati nel frattempo si è comprata Valle Reale? :roll: Non lo sapevo... :wink: :mrgreen:

(magari il contrario non sarebbe sorprendente, però...)
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Ludi » 07 dic 2015 12:05

Alberto ha scritto:
Ludi ha scritto:Torre dei Beati, Montepulciano S. Callisto 2010: inevitabilmente deludente, dopo ciò che l'ha preceduto. Per carità, fatto benissimo, ma tutto quel profluvio di frutticini e cioccolato dopo Pepe sembrava davvero fuori luogo.

Torre dei Beati nel frattempo si è comprata Valle Reale? :roll: Non lo sapevo... :wink: :mrgreen:

(magari il contrario non sarebbe sorprendente, però...)

:oops: :oops: :oops:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda xoan » 07 dic 2015 14:20

Alberto ha scritto:
Ludi ha scritto:Torre dei Beati, Montepulciano S. Callisto 2010: inevitabilmente deludente, dopo ciò che l'ha preceduto. Per carità, fatto benissimo, ma tutto quel profluvio di frutticini e cioccolato dopo Pepe sembrava davvero fuori luogo.

Torre dei Beati nel frattempo si è comprata Valle Reale? :roll: Non lo sapevo... :wink: :mrgreen:

(magari il contrario non sarebbe sorprendente, però...)


giammai!!!
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Sisifo » 07 dic 2015 17:09

gianni femminella ha scritto:
Sisifo ha scritto:Extra brut riserva 2004 Sebastian Stocker - Sboccatura fine 2011. Oro carico. Bellissimo perlage, fine, fitto e carezzevole. Pan di spagna,sbuffate iodate, cedro, mela renetta, pesca e pietra focaia. Lieve nota pirazinica che non mi disturba: del resto 1/3 è sauvignon blanc. Bocca impressionante, quasi grassa, sapida e lievemente tannica. Ottima persistenza. Bottiglia secondo me presa al momento giusto, quantomeno per chi ama la bollicina matura, molto più godibile di qualche anno fa. Secondo me se ben conservato questo spumante dà il meglio dopo qualche anno, anche se il mitico Stocker sconsiglia di tenere in cantina a lungo dopo la sboccatura. So che le bolle di Stocker sono "divisive" e sto nel campo di quelli che le amano.


E' un po' che ripenso a Stoker. Ne ho bevute alcune bottiglie tre anni fa e, pur certo della qualità del prodotto, non sono riuscito a "capirlo" e a farmelo piacere del tutto. Da allora mi è sempre rimasto il forte dubbio che, se avessi lasciato quelle bottiglie in cantina per qualche anno, si sarebbero espresse molto meglio ( nonostante quello che dice Stocker stesso ).
Vedo che confermi l'idea che mi ero fatto.


Ti dirò che io lo lascio sempre riposare un po', anche il nature, poi c'è anche la questione della temperatura di servizio che, soprattutto per i suoi spumanti sboccati da poco credo debba essere un po' più alta del solito; diciamo più da bianco fermo. Poi quando invecchiano un po' si può andare con la solita temperatura da bolle. L'ideale, secondo la mia modesta esperienza, è anche stappare almeno 15-20 minuti prima. Ma sono conclusioni fondate solo sulla mia esperienza personale.
Poi ripeto, soprattutto Sigmar sconsiglia l'invecchiamento, ma credo che tutto derivi da un'esperienza negativa: un ristoratore loro cliente ha stappato alla sua presenza un paio di vecchie riserve e sono risultate non a posto. Però io, che le bottiglie le tengo in cantina non climatizzata, non ho mai avuto problemi, magari il suddetto ristoratore le mette sotto il faretto per migliorare la conservazione.
Mi sono capitate un paio di bottiglie giovani tappate: un'incidenza del 4-5% sul numero di stappi accumulati negli anni, tra l'altro su questo fattore l'invecchiamento non incide.
Sarei veramente curioso di sboccare una delle vecchie bottiglie che riposano ancora sui lieviti nella cantina Stocker fin dai primi esperimenti di spumantizzazione di Sebastian: l'ultima volta che sono stato da loro mi ha detto che hanno aperto un anni settanta (mi pare '72) eccezionale.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Nebbiolino » 07 dic 2015 18:27

paperofranco ha scritto:
Barolo Brunate 2011 Giuseppe Rinaldi
Non ricordo un barolo appena uscito di Rinaldi così fruibile. Penso che non andrà lontanissimo, ma trovo che sia semplicemente godurioso adesso. Profumi definiti ed eleganti, senza la benché minima screziatura; bocca succosa, calda, tannini morbidi, quasi “ruffiano”, ma nel senso buono, perché il carattere e l’espressività sono quelli di sempre, solo con un approccio più solare, confidenziale direi, che t’invita a sederti a tavola. Un barolo amichevole.



Amen!
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda littlewood » 07 dic 2015 23:03

Ieri sera in trasferta in quel di Cortona in compagnia di un notissimo produttore locale e i suoi compari presso la mitica osteria "pane e vino,, dopo una serie di vini un po' banalucci e sporcucci a parte un vino prodotto da un giapponese (sich!) a cornas ma niente di trascendentale e' arrivato lui quello che Toto' chiamava a' livella Alzero '94 Giuseppe Quintarelli e fra lo strabuzzar degli occhi dei miei commensali compreso il mitico Armando non ce n'e' piu' stato x nessuno!! Anche se aperto con colpevole (mio) ritardo alla prima snasata ti avvolge con sentori potentissimi di mon cheri e cioccolato fondente prendendoti il naso neanche fosse un pugno di mike tyson! In bocca r' potente quasi solido da quanta materia e' composto! Ti avvolge la bocca in un finale lunghissimo che ti resta sino all'ora di andare a letto . E niente hanno potuto ne' i pici alle molliche ne' il tagliere di formaggi veramente sontuosi! Stasera son tornato per finire il resto e lui come niente fosse ti accoglie al primo bicchiere con una rosa elegantissima e poi ancora ciliege sotto spirito e ciccolato e cannella e spezie varie.. E ci sta' bene sia con gli gnocchi di castagne al tartufo che col brasato di chianina sino al dolce di cioccolato fondente! Dio benedica il Bepi e il suo genio enoico!!!
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda Smarco » 08 dic 2015 01:46

Kalosartipos ha scritto:La classica batteria di bianchi abruzzesi: VALENTINI buono, ma non eccelso, PEPE troppo evoluto, MASCIARELLI assai legnoso.
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Non sono appassionato di Pepe, ma trovare un 2008 evoluto mi fa pensare a una bottiglia difettata o per quel poco mal conservata, riguardo Masciarelli invece Niente di nuovo...
Acquisto: solo da persone con feed o conosciute
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda alì65 » 08 dic 2015 09:59

Smarco ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:La classica batteria di bianchi abruzzesi: VALENTINI buono, ma non eccelso, PEPE troppo evoluto, MASCIARELLI assai legnoso.
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Non sono appassionato di Pepe, ma trovare un 2008 evoluto mi fa pensare a una bottiglia difettata o per quel poco mal conservata, riguardo Masciarelli invece Niente di nuovo...


Trovare vini difettati eo evoluti in Pepe non è una novità
Anche nei banchetti che in bevute varie una sola volta trovai una bt buona, solo buona, niente di entusiasmante, mi sembra di ricordare 75 o giù di lì

Adesso mi tirerò addosso qualche offesa gratuita ma il Trebbiano è Trebbiano e non riesco a trovarci niente dì entusiasmante
Ho provato varie aziende e per tante volte ma niente da fare se solo un vino medio
Ho bevuto tante bt del Valentini e anche mature ma non ho mai pensato di ricomprare qualche bt, anzi, sono più quelle cedute negli ultimi che quelle acquistate
Gusto mio ma trovo molto più interessante la zona di Soave
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda AmoSlade » 08 dic 2015 11:41

Vitovska 2012 - Zidarich: ho letto sul forum che esistono versioni migliori di questo vitigno, ma a me è piaciuta molto anche questa. Colore giallo oro, aromi intensi di frutti e spezie, mi ricorda un po' la mostarda di albicocche, pesche e agrumi che faceva una mia zia :D il tutto percorso da una sottile nota affumicata. Anche in bocca ho trovato un buon equilibrio tra acidità e sapidità, e una buona bevibilità.

Ghemme Collis Carellae 2008 - Antichi Vigneti di Cantalupo: un vino con un profilo decisamente e dolcemente fruttato, a cui fa da contrappunto una marcata mineralità pietrosa. Buona presa tannica e corrispondenza in bocca, con finale di liquirizia. Buono, ma mi aspettavo qualcosa di più, non ho trovato quello slancio fatto di freschezza ed eleganza che speravo.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda egio » 08 dic 2015 12:29

Serata in clima prefestivo ieri a Brisighella, in cui mi è stato concesso di sfruttare la splendida cucina a isola del Bed&Wine più accogliente di Romagna nel tentativo di divulgare il verbo risottaro al di sotto del confine invalicabile del grande fiume, in lande dove tempi e tecniche di cottura, tostature e mantecature suonano come parolacce…
Per avvinare i cucinieri, un piacevolissimo Aubry Premier Cru che col passare dei minuti acquista in dimensione e profondità. Ha una gran bella bocca. Si gioca con salame polesano del contadino, mortadella del duo Pasquini/Zivieri di mora romagnola, schiacciatine mantovane di Morelli e radio Swiss Jazz a palla in sottofondo. Bello cucinare così.

Con la carne cruda all’albese, battuta al coltello di Fassona sempre di Zivieri, con prima aspersione per chi gradisce del magico "tartufon" da un etto gettato con nonchalance sul tavolo da Ivo, il Barbaresco Rabajà 2010 di Cortese ci teletrasporta in Langa. Avevo trovato le bottiglie precedenti pur eccellenti ma più dure e spigolose, questa finalmente si lascia avvicinare molto più docilmente (complice forse anche una apertura più anticipata) e lascia piacevolmente interdetto chi al tavolo non lo conosceva e pensava che il Barbaresco fosse solo quello di Gaja. Certo, se si parte dal presupposto che qualunque vino che abbia una concentrazione inferiore alle riserve di Dal Forno è anoressico…vero Ivo???

Intramezzo di deliziosi crostini di porri e gorgonzola, in realtà delicatissimi nonostante quel che possa sembrare dal nome, su cui pertanto il Bollinger Grand Année 2002 non vacilla di un millimetro. Questo champagne mi piace ogni volta di più. Fantastico, e oltretutto a prezzo centrato.

Scatta il momento del risotto al tartufo, che viene affettato senza ritegno su un risotto tirato alla perfezione…nonostante le ansie da prestazione dopo tante vanterie passate... Qui mi gioco l’abbinamento strampalato, che però ha suscitato entusiasmo in chi l’ha affrontato da una posizione mentale che non fosse “se non è rosso e ciccione, fa cagare”. Ossia da tutti tranne il solito Ivo… ;-) E in realtà, il Saumur Brèzé 2007 di Clos Rougeard è in una forma spettacolare, la migliore delle bottiglie da me bevute, estremamente giovane, un colore quasi fluorescente, un naso che non si lascia intimidire dagli effluvi stordenti che emanano dai piatti, coi suoi sbuffi di zolfanello sfacciati ma con sotto tanto di tutto, una bocca imponente ma non grassa o opulenta, un finale…senza fine.

Arrivano gli arrosti, piccioni, spalle d’agnello, filetti e fegatelli di maiale, cotti magistralmente dal padrone di casa. E qui entra in scena con la sua solita maestosa autorità un gran bel Solaia, nell’annata 2005 che mai prima avevo bevuto. Davvero bella, nonostante le diffidenze iniziali. Colore bellissimo, impenetrabile, giovane, senza un cedimento. Al naso solo un poco meno frutto di altre volte, sotto alla consueta veste austera e elegante di grafite e cuoio. Bocca di totale soddisfazione, sempre validissimo!

Con la torta di robiola, mi è sfuggito il nome della vendemmia tardiva ungherese, comunque assai piacevole. Mi ero concentrato su uno strabiliante Caluso Passito 1974 imbottigliato dal dott. Corrado Gnavi, commovente e ammaliante. Il colore è quello scuro del caramello ben cotto di qualche rum vecchissimo. Il naso iodato, salmastro e dolce insieme, di rabarbaro, miele amaro, chinotto, cedro candito. In bocca non cede a ossidazioni o segni di vecchiaia incipiente ma al contrario è teso e vibrante, di una dolcezza mai prevaricante né tantomeno stucchevole e comunque supportata da una acidità che dà freschezza al sorso e invoglia a quello successivo. Bella storia!
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vinotec
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda vinotec » 08 dic 2015 15:43

...lo sai Lorenzo che sono un po' settario...a parte che quando sono arrivato, con congruo anticipo, in due vi eravate fatto fuori l'Aubry :twisted: del quale ho potuto solo gustare la tua descrizione, il proseguo dell'incontro conviviale a 5, con mio fratello che non fa testo perchè a lui tranne il Veuve Clicquot, che ti sei dimenticato di citare, altro non beve, è stato una cosa favolosamente splendida sia nel mangiare, quello splendido risotto fatto magistralmente da te e gli arrosti di Andrea, che nel bere...tranne, per me, il Saumur Brèzé 2007 di Clos Rougeard, del quale, non avendolo mai bevuto, non sono riuscito a sopportare il "puzzo" di fluimucil fiale per aereosol, che emanava dal bicchiere...quando poi ti è scappato detto che in macchina avevi un bianco di leflaive e che avevi preferito il Saumur, ti avrei sparato :lol:
Comunque davanti a cotanta roba ed una palla da un etto di tartufo bianco, si diventa tutti più buoni e docili...
Il barbaresco subito mi è piaciuto poco, ma dopo 3 ore sembrava un altro vino...in meglio; sarà perchè io bevo anche con gli occhi, il colore granato brillante non mi fa una bella impressione.
Il solaia anche se in annata non splendida, è sempre un vino mostruosamente elegante e potente al tempo stesso...io ci navigherei dentro :D :D :D :D :D
Grazie a tutti voi ed alla prossima :wink:
UBI MAIOR, MINOR CESSAT !
romanee'
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda romanee' » 08 dic 2015 20:09

direi solo....
bravi...bravissimi.... :wink:
SPEDISCO SOLITAMENTE DOPO 1 O 2 GIORNI DAL PAGAMENTO...MA A MOLTI HO SPEDITO E SPEDIRO' ANCOR PRIMA.. :D :wink:
marcolanc
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda marcolanc » 08 dic 2015 20:45

Vedo che a Brisighella si continua a mangiare e bere splendidamente! Complimenti! :D
romanee'
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda romanee' » 08 dic 2015 20:50

e' uno di quei posti ,che un amante del vino e cibo ,non puo' non avere in rubrica.. :D
SPEDISCO SOLITAMENTE DOPO 1 O 2 GIORNI DAL PAGAMENTO...MA A MOLTI HO SPEDITO E SPEDIRO' ANCOR PRIMA.. :D :wink:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda AedesLaterani2012 » 08 dic 2015 22:21

romanee' ha scritto:e' uno di quei posti ,che un amante del vino e cibo ,non puo' non avere in rubrica.. :D


Verissimo! :wink:
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la_crota1925
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2015

Messaggioda la_crota1925 » 09 dic 2015 14:14

Dom Perignon 2003 - nonostante sia stata un' annata abbastanza difficile in champagne, si è comportato meglio di quanto mi aspettassi. Bollicina fine e continua. Naso con leggera mineralità ben integrata a note di pasticceria (croisant) e a una freschezza agrumata. In bocca è sapido, cremoso e ben sopportato dall' acidità che lo rende armonico e pulito. Ottima la persistenza.
Hermitage La Chapelle 2003 Jaboulet - colore rubino molto carico, poco limpido. Al naso cassis, frutta matura e una leggera nota di liquirizia. In bocca è avvolgente, rotondo, corposo, il tutto sopportato da una buona freschezza. Alcool 15° ben equilibrato. Bevuta sua sorella un'anno e mezzo fà ed ho notato che questa volta sul fondo della bottiglia si era formata una camicia di fondo.
St. Emilion Chateau La Gaffeliere 1988 - bottiglia ormai verso la via del declino. Frutta matura sopportata a malapena da una leggera acidità. In bocca è corto e sfuggente.
Margaux Chateau Bran Cantenac 1983 - bellissima sorpresa, ottimo naso di frutti rossi e pellame. Buona acidità nel finale, tannini ben assorbiti.
Sautern Chateau Rieussec 2005 - bel naso di vaniglia, miele, albicocca e leggero zafferano. In bocca è pieno e denso, si ritrova l' albicocca. Buona acidità molto equilibrata (mi ricorda il 2001).
spedizione al ricevimento del pagamento.

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