zampaflex ha scritto:Diego_echezeaux ha scritto:Salve ragazzi, vorrei sapere secondo voi quali siano,AD OGGI, i migliori vini del Lazio.
Ci vorrebbe Aramis a risponderti. Butto lì qualche nome che mi fece un paio di anni fa: Coletti Conti, Macciocca, Casale della Ioria, la Visciola, Le Quinte, Tre Botti.
Luciano, i vari 'Canestraro', 'Trecciole', 'Orchidea' e 'Virtù romane' di Tenuta le Quinte (Elio Papi) si sono abbastanza "standardizzati", nel senso che da almeno un lustro a questa parte non colgo più quella tipicità varietale che dovrebbe rappresentare l'identità del territorio e differenziare un'annata dall'altra.
Aggiungerei, invece, al 'Romanico' di Antonello Coletti Conti e al 'Torre del Piano' di Casale della Ioria, il Cesanese del Piglio "L'Onda" di Maria Ernesta Berucci e quello dell'Azienda "Pileum". Fra i bianchi da uve Grechetto affinati in acciaio sempre valido il "Poggio della Costa" di Sergio Mottura [rimarchevole il Brut millesimato metodo classico] e, restando nel viterbese, non si possono non citare i vini di Roberto e Paolo Trappolini e di Paolo e Noemia D'Amico.
Aggiungerei alla lista [buttata giù su due piedi] il Nero buono di Marco Carpineti, procedendo verso Cori (LT) e non lontano, restando nel comprensorio di Velletri, i vini di Matteo Ceracchi ("La Piana dei Castelli"): uno su tutti, bevuto di recente, l' 'OUT', uvaggio di Montepulciano (50&50) e Cesanese, allevati su terreni tufacei e vinificati in bianco in fusti d'acciaio ed elevati sulle fecce fini per 10 mesi...