Il forum che fu.....

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zampaflex
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda zampaflex » 26 ott 2015 13:29

il chiaro ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Direi che l'ha spiegato perfettamente Davide: i professionisti hanno dei costi (gestione amministrativa, stoccaggio, personale.....) che il privato che scambia qualche boccia dal garage non ha, per forza di cose.
Inoltre il professionista sul guadagno ci paga le tasse e sul ricavo versa l'IVA, mentre il privato queste due cose non le fa.
Per cui, volere chiedere due prezzi diversi alle due categorie di operatori è legittimo. Ottenerli, è un altro paio di maniche... :lol:


Luciano, tutto ok, ma parti da un'idea sbagliata: il privato NON dovrebbe avere accesso a bottiglie a prezzi uguali di quelli dell'operatore.
È un errore delle aziende quello di avere listini operatori e privati identici o quasi. Per come la vedo io il prezzo di una bottiglia dovrebbe uscire dalla cantina uniforme per tutti gli operatori del mondo (importatori americani, giapponesi, trattorie, enoteche, distributori....) e decisamente superiore per il privato che è quello che oltre a bere le bottiglie crea pure la speculazione.

Quando vedo privati che vendono 3 bottiglie del vino X a un prezzo che l'enoteca non può praticare penso sempre: questo ha preso un cartone in cantina, 3 bottiglie se le beve e con le altre cerca di abbassare il costo medio delle 3 bottiglie. Tutto lecito, ma abbastanza squallido. E la colpa è della cantina.
Quando sento la Marta che si lamenta della speculazione sulle bottiglie che lei stessa vende ai privati un po' mi girano. Poi sento dei clienti che comprano le bottiglie del citrico e che si lamentano che ogni anno ne riescono ad avere di meno e allora mi girano ancora di più.

Adesso arriverà qualcuno a parlare di rendita di posizione e altre amenità: lo mando a cagare in anteprima: mantenere un mandato non è facile, bisogna sbattersi, vendere tutte le assegnazioni e portare a casa i pagamenti in modo puntuale e sentirsi dire che il vino va posizionato meglio e altre amenità.


Marco, non parto da una idea sbagliata ma da un dato di fatto: sul mercato ci sono bottiglie vendute da privati che le hanno comprate in cantina.

Sta alle aziende scegliere se continuare a servire questo canale o limitarsi a fare degustare i privati in cantina senza poi vendere nulla (tanto per fare un esempio, miei amici erano da Selosse questo weekend e non hanno potuto comprare niente). Un simile comportamento renderebbe il mercato parallelo più difficile e semplificherebbe la vita della filiera "regolare". In questo, siamo d'accordo.

Di certo, non farebbe piacere ai clienti privati che a volte hanno assegnazioni che risalgono a decenni fa e che in annate meno buone, vuoi per qualità del vino o perché il tal produttore è passato di moda, consentono alla cantina di potere contare su uno zoccolo duro di compratori.
Quindi la brava Marta dovrebbe agire di conseguenza, invece di lamentarsi. :wink:
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda il chiaro » 26 ott 2015 13:33

vinogodi ha scritto: ....mestiere durissimo ... ma chi te lo fa fare?... :lol:


Come tutti i lavori ci sono pro e contro :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda il chiaro » 26 ott 2015 13:42

zampaflex ha scritto:
Marco, non parto da una idea sbagliata ma da un dato di fatto: sul mercato ci sono bottiglie vendute da privati che le hanno comprate in cantina.

Sta alle aziende scegliere se continuare a servire questo canale o limitarsi a fare degustare i privati in cantina senza poi vendere nulla (tanto per fare un esempio, miei amici erano da Selosse questo weekend e non hanno potuto comprare niente). Un simile comportamento renderebbe il mercato parallelo più difficile e semplificherebbe la vita della filiera "regolare". In questo, siamo d'accordo.

Di certo, non farebbe piacere ai clienti privati che a volte hanno assegnazioni che risalgono a decenni fa e che in annate meno buone, vuoi per qualità del vino o perché il tal produttore è passato di moda, consentono alla cantina di potere contare su uno zoccolo duro di compratori.
Quindi la brava Marta dovrebbe agire di conseguenza, invece di lamentarsi. :wink:


Infatti: la Marta è la causa stessa della speculazione di cui si lamenta.
Io dicevo che l'idea sbagliata (non tua, ma quella da cui parte questo thread) è quella di avere un diritto divino di poter acquistare quel caxxo che si vuole a cifre non permesse agli operatori di settore (una delle motivazioni piu divertenti è quella che si è appassionati e che si son fatti mille mila km per visitare l'azienda: quindi se vado in Sicilia da De Bartoli deve regalarmi tutti i Vecchio Samperi che ha perchè sono appassionato e mi scarrozzo piu di mile km :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: )
Ogni cosa va guardata sotto diverse angolazioni: se questo forum avesse avuto un mercato fatto da prezzi buoni, ma non "così buoni" adesso si potrebbe ancora comprare qualcosa in modo vantaggioso, ma non abbastanza da permettere certi traffici e da non essere appetibile da qualsiasi venditore. La ciccia l'abbiamo mangiata e gustata, adesso restano gli ossi e ci si lamenta che non sono cosi appetibili come la carne. Tutto qua.
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda ZEL WINE » 26 ott 2015 14:30

il chiaro ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Marco, non parto da una idea sbagliata ma da un dato di fatto: sul mercato ci sono bottiglie vendute da privati che le hanno comprate in cantina.

Sta alle aziende scegliere se continuare a servire questo canale o limitarsi a fare degustare i privati in cantina senza poi vendere nulla (tanto per fare un esempio, miei amici erano da Selosse questo weekend e non hanno potuto comprare niente). Un simile comportamento renderebbe il mercato parallelo più difficile e semplificherebbe la vita della filiera "regolare". In questo, siamo d'accordo.

Di certo, non farebbe piacere ai clienti privati che a volte hanno assegnazioni che risalgono a decenni fa e che in annate meno buone, vuoi per qualità del vino o perché il tal produttore è passato di moda, consentono alla cantina di potere contare su uno zoccolo duro di compratori.
Quindi la brava Marta dovrebbe agire di conseguenza, invece di lamentarsi. :wink:


Infatti: la Marta è la causa stessa della speculazione di cui si lamenta.
Io dicevo che l'idea sbagliata (non tua, ma quella da cui parte questo thread) è quella di avere un diritto divino di poter acquistare quel caxxo che si vuole a cifre non permesse agli operatori di settore (una delle motivazioni piu divertenti è quella che si è appassionati e che si son fatti mille mila km per visitare l'azienda: quindi se vado in Sicilia da De Bartoli deve regalarmi tutti i Vecchio Samperi che ha perchè sono appassionato e mi scarrozzo piu di mile km :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: )
Ogni cosa va guardata sotto diverse angolazioni: se questo forum avesse avuto un mercato fatto da prezzi buoni, ma non "così buoni" adesso si potrebbe ancora comprare qualcosa in modo vantaggioso, ma non abbastanza da permettere certi traffici e da non essere appetibile da qualsiasi venditore. La ciccia l'abbiamo mangiata e gustata, adesso restano gli ossi e ci si lamenta che non sono cosi appetibili come la carne. Tutto qua.


A volte dici cose giuste ( :mrgreen: ), ma mai come in questo caso la platea e' sbagliata. Si parte da ipotesi perlopiu' zelighiane.
Concettualmente parificare la capacita' d'acquisto di un operatore professionale e di un semplice privato porta la discussione, come si vede sopra, a conclusioni soprannaturali rispetto ad ogni logica di mercato.
fama di loro il mondo esser non lassa;
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda Nebbiolino » 26 ott 2015 14:37

il chiaro ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Marco, non parto da una idea sbagliata ma da un dato di fatto: sul mercato ci sono bottiglie vendute da privati che le hanno comprate in cantina.

Sta alle aziende scegliere se continuare a servire questo canale o limitarsi a fare degustare i privati in cantina senza poi vendere nulla (tanto per fare un esempio, miei amici erano da Selosse questo weekend e non hanno potuto comprare niente). Un simile comportamento renderebbe il mercato parallelo più difficile e semplificherebbe la vita della filiera "regolare". In questo, siamo d'accordo.

Di certo, non farebbe piacere ai clienti privati che a volte hanno assegnazioni che risalgono a decenni fa e che in annate meno buone, vuoi per qualità del vino o perché il tal produttore è passato di moda, consentono alla cantina di potere contare su uno zoccolo duro di compratori.
Quindi la brava Marta dovrebbe agire di conseguenza, invece di lamentarsi. :wink:


Infatti: la Marta è la causa stessa della speculazione di cui si lamenta.
Io dicevo che l'idea sbagliata (non tua, ma quella da cui parte questo thread) è quella di avere un diritto divino di poter acquistare quel caxxo che si vuole a cifre non permesse agli operatori di settore (una delle motivazioni piu divertenti è quella che si è appassionati e che si son fatti mille mila km per visitare l'azienda: quindi se vado in Sicilia da De Bartoli deve regalarmi tutti i Vecchio Samperi che ha perchè sono appassionato e mi scarrozzo piu di mile km :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: )
Ogni cosa va guardata sotto diverse angolazioni: se questo forum avesse avuto un mercato fatto da prezzi buoni, ma non "così buoni" adesso si potrebbe ancora comprare qualcosa in modo vantaggioso, ma non abbastanza da permettere certi traffici e da non essere appetibile da qualsiasi venditore. La ciccia l'abbiamo mangiata e gustata, adesso restano gli ossi e ci si lamenta che non sono cosi appetibili come la carne. Tutto qua.


Capisco che ognuno tiri acqua al proprio mulino, è naturale.
Ma i bei discorsi che state facendo sembrano partire dal presupposto di fatto che i canali "regolari" non facciano speculazione, e che questa nasca solo grazie alle bottiglie rivendute dai privati...
Perdonatemi, ma in questi anni mi sono visto proporre prezzi assurdi tanto dai privati, quanto dagli operatori - enoteche in testa.
Poi fa un pò sorridere leggere che, secondo voi, il mercato è falsato dalle assegnazioni ai privati, visti i numeri di cui parliamo, assolutamente residuali... e considerata la minoranza di questi privati che poi effettivamente rivende (grazie al cielo c'è ancora chi se le beve, le bottiglie). Perchè di questo parliamo: numeri risibili.

A me fa molto più pensare, per dire, che un Rosso ha venduto in anteprima tutte le bottiglie di Vigna Rionda 2010 ad un singolo operatore straniero, il quale sì, in questo caso, sarà libero di fissare un prezzo assolutamente arbitrario e speculativo.
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda ZEL WINE » 26 ott 2015 14:44

zampaflex ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:
zampaflex ha scritto:Sul principale forum francese la sezione del mercatino non è molto sviluppata ma se qualcuno si azzarda a sparare cifre sopra la regola non scritta (idealwine meno 20%) glielo fanno subito notare e gli chiedono di adeguarsi.
Il senso che ci leggo è : mercato fra privati. Se fai il professional accomodati altrove o adegua i prezzi.
E il riferimento di mercato è chiarissimo vista la movimentazione di Idealwine.
Comunque per me americani ed asiatici si stancheranno prima o poi del citrico o di Maria Teresa a 120 euro e rivedremo le bocce a prezzi più ragionevoli. Ho detto apposta ragionevoli invece che corretti perché il mercato, ahinoi, è RE.

Mi spiegheresti la differenza di prezzi tra privati e professionisti. E dove e perche' sono piu' "bassi"?


Direi che l'ha spiegato perfettamente Davide: i professionisti hanno dei costi (gestione amministrativa, stoccaggio, personale.....) che il privato che scambia qualche boccia dal garage non ha, per forza di cose.
Inoltre il professionista sul guadagno ci paga le tasse e sul ricavo versa l'IVA, mentre il privato queste due cose non le fa.
Per cui, volere chiedere due prezzi diversi alle due categorie di operatori è legittimo. Ottenerli, è un altro paio di maniche... :lol:


come scrivevo sopra il postulo ha una base piuttosto debole, il prezzo d'acquisto del professionista e del privato in un mercato "sano" non sono uguali, MAI.
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda il chiaro » 26 ott 2015 14:52

ZEL WINE ha scritto:
zampaflex ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:
zampaflex ha scritto:Sul principale forum francese la sezione del mercatino non è molto sviluppata ma se qualcuno si azzarda a sparare cifre sopra la regola non scritta (idealwine meno 20%) glielo fanno subito notare e gli chiedono di adeguarsi.
Il senso che ci leggo è : mercato fra privati. Se fai il professional accomodati altrove o adegua i prezzi.
E il riferimento di mercato è chiarissimo vista la movimentazione di Idealwine.
Comunque per me americani ed asiatici si stancheranno prima o poi del citrico o di Maria Teresa a 120 euro e rivedremo le bocce a prezzi più ragionevoli. Ho detto apposta ragionevoli invece che corretti perché il mercato, ahinoi, è RE.

Mi spiegheresti la differenza di prezzi tra privati e professionisti. E dove e perche' sono piu' "bassi"?


Direi che l'ha spiegato perfettamente Davide: i professionisti hanno dei costi (gestione amministrativa, stoccaggio, personale.....) che il privato che scambia qualche boccia dal garage non ha, per forza di cose.
Inoltre il professionista sul guadagno ci paga le tasse e sul ricavo versa l'IVA, mentre il privato queste due cose non le fa.
Per cui, volere chiedere due prezzi diversi alle due categorie di operatori è legittimo. Ottenerli, è un altro paio di maniche... :lol:


come scrivevo sopra il postulo ha una base piuttosto debole, il prezzo d'acquisto del professionista e del privato in un mercato "sano" non sono uguali, MAI.


Bravo: in un mercato sano!
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda il chiaro » 26 ott 2015 14:56

Nebbiolino ha scritto:
il chiaro ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Marco, non parto da una idea sbagliata ma da un dato di fatto: sul mercato ci sono bottiglie vendute da privati che le hanno comprate in cantina.

Sta alle aziende scegliere se continuare a servire questo canale o limitarsi a fare degustare i privati in cantina senza poi vendere nulla (tanto per fare un esempio, miei amici erano da Selosse questo weekend e non hanno potuto comprare niente). Un simile comportamento renderebbe il mercato parallelo più difficile e semplificherebbe la vita della filiera "regolare". In questo, siamo d'accordo.

Di certo, non farebbe piacere ai clienti privati che a volte hanno assegnazioni che risalgono a decenni fa e che in annate meno buone, vuoi per qualità del vino o perché il tal produttore è passato di moda, consentono alla cantina di potere contare su uno zoccolo duro di compratori.
Quindi la brava Marta dovrebbe agire di conseguenza, invece di lamentarsi. :wink:


Infatti: la Marta è la causa stessa della speculazione di cui si lamenta.
Io dicevo che l'idea sbagliata (non tua, ma quella da cui parte questo thread) è quella di avere un diritto divino di poter acquistare quel caxxo che si vuole a cifre non permesse agli operatori di settore (una delle motivazioni piu divertenti è quella che si è appassionati e che si son fatti mille mila km per visitare l'azienda: quindi se vado in Sicilia da De Bartoli deve regalarmi tutti i Vecchio Samperi che ha perchè sono appassionato e mi scarrozzo piu di mile km :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: )
Ogni cosa va guardata sotto diverse angolazioni: se questo forum avesse avuto un mercato fatto da prezzi buoni, ma non "così buoni" adesso si potrebbe ancora comprare qualcosa in modo vantaggioso, ma non abbastanza da permettere certi traffici e da non essere appetibile da qualsiasi venditore. La ciccia l'abbiamo mangiata e gustata, adesso restano gli ossi e ci si lamenta che non sono cosi appetibili come la carne. Tutto qua.


Capisco che ognuno tiri acqua al proprio mulino, è naturale.
Ma i bei discorsi che state facendo sembrano partire dal presupposto di fatto che i canali "regolari" non facciano speculazione, e che questa nasca solo grazie alle bottiglie rivendute dai privati...
Perdonatemi, ma in questi anni mi sono visto proporre prezzi assurdi tanto dai privati, quanto dagli operatori - enoteche in testa.
Poi fa un pò sorridere leggere che, secondo voi, il mercato è falsato dalle assegnazioni ai privati, visti i numeri di cui parliamo, assolutamente residuali... e considerata la minoranza di questi privati che poi effettivamente rivende (grazie al cielo c'è ancora chi se le beve, le bottiglie). Perchè di questo parliamo: numeri risibili.

A me fa molto più pensare, per dire, che un Rosso ha venduto in anteprima tutte le bottiglie di Vigna Rionda 2010 ad un singolo operatore straniero, il quale sì, in questo caso, sarà libero di fissare un prezzo assolutamente arbitrario e speculativo.


Marzio non si tratta di tirare acqua al proprio mulino: domani sarò in Langa e visiterò anche aziende con le quali non lavoro e i cui vini mi piacciono, ma non mi sognerei mai di pretendere prezzi "friendly"

In quanto ai numeri risibili, se lo fossero perchè allora non mollare il privato?
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda littlewood » 26 ott 2015 15:02

Pwrche' esistono rapporti di amicizia che vanno oltre il commercio caro il mio chiaro e tra laltro MAI io mi sognerei di vendere una bt che un amico mi ha venduto a ottimo prezzo! E' una questione anche di correttezza nei suoi confronti!
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda zampaflex » 26 ott 2015 15:08

Nebbiolino ha scritto:
A me fa molto più pensare, per dire, che un Rosso ha venduto in anteprima tutte le bottiglie di Vigna Rionda 2010 ad un singolo operatore straniero, il quale sì, in questo caso, sarà libero di fissare un prezzo assolutamente arbitrario e speculativo.


...i sacramentoni che si deve essere tirato addosso con questa decisione...!!! :evil:
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda darmagi90 » 26 ott 2015 15:18

il chiaro ha scritto:La ciccia l'abbiamo mangiata e gustata, adesso restano gli ossi e ci si lamenta che non sono cosi appetibili come la carne. Tutto qua.


A dire il vero, spesso la carne vicino all'osso è anche più buona.
Solo che è poca....
:twisted:
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda Klaus81 » 26 ott 2015 16:43

Nella mia misera esperienza, nelle cantine del veronese è praticamente impossibile riuscire a comprare a prezzi inferiori rispetto alle enoteche "oneste". E anche fuori regione ho sempre speso più di quello che avrei speso su internet.
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda il chiaro » 26 ott 2015 19:11

zampaflex ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:
A me fa molto più pensare, per dire, che un Rosso ha venduto in anteprima tutte le bottiglie di Vigna Rionda 2010 ad un singolo operatore straniero, il quale sì, in questo caso, sarà libero di fissare un prezzo assolutamente arbitrario e speculativo.


...i sacramentoni che si deve essere tirato addosso con questa decisione...!!! :evil:


L'importatore rischia sulla sua pelle e se sbaglia prezzo il vigna rionda se lo tiene in magazzino. Se invece lo vende tutto a prezzo "speculativo" allora il prezzo non è speculativo, ma giusto
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda Nebbiolino » 26 ott 2015 20:46

il chiaro ha scritto:
Marzio non si tratta di tirare acqua al proprio mulino: domani sarò in Langa e visiterò anche aziende con le quali non lavoro e i cui vini mi piacciono, ma non mi sognerei mai di pretendere prezzi "friendly"

In quanto ai numeri risibili, se lo fossero perchè allora non mollare il privato?


Marco, è sacrosanto chiedere ai produttori che il prezzo praticato all'operatore sia inferiore rispetto a quello praticato al privato che passa in cantina, e se questo non avviene chiaramente il produttore qualche errore di ragionamento lo fa.
Altro è pretendere che al privato non venga venduto nulla, visto che il ragionamento dietro questa logica è quello di avere il monopolio di un certo vino e farne il prezzo che si vuole.

Sui numeri risibili: il totale del venduto al privato potrà anche essere importante, ma singolarmente? Io non ho mai visto privati, da un Rinaldi o da una Mascarello, uscire dalla cantina con 200 bottiglie... eddai...
E di tutti i privati che acquistano, quanti rivendono? Pochi.
Quindi sì, i numeri sono risibili, per quanto riguarda l'influenza che le "rivendite da privato" possono avere sul mercato.

Poi: ma di che parliamo? Di produttori che faranno in totale (compresi le barbere, i dolcetti, le freise, ecc...) 40/50 mila bottiglie... L'operatore che vuole comprare da un Rinaldi non deve certo fare grossi numeri, nè accollarsi pesi morti infiniti - quello semmai capita quando una certa cantina è in mano ad un determinato distributore (giusto per dire di quanto funzioni bene il mercato degli operatori...). No, l'operatore che compra da un Rinaldi o da una Mascarello (e molti altri del genere) spera di comprare il più possibile, e si sogna di averne di più (magari proibendo le vendite al privato...) perchè sa che quei vini li rivende in fretta e con ampi margini.
Punto.

Quindi ti prego, lascia stare certi discorsi pieni di morale da "giusto" mercato... Stessimo parlando di produttori da un milione di bottiglie all'anno, che per darti il vino di punta ti riempie di fango (e tu sai chi sono, queste realtà), potrei capirti. Ma non è certo questo il caso, eh.

Ps: a proposito, parli sempre di vendere ma poi non ti fai più sentire... :wink:
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda vinogodi » 26 ott 2015 21:17

...io dico che i ragionamenti non vanno estremizzati, né da una parte , né dall'altra. La vendita al privato molte volte è data da buoni o storici rapporti personali, non sempre al primo che capita il produttore allunga innumerevoli o quantitativi sconsiderati di bottiglie di vino solo per fare cassa, perchè sarebbe stolto ... e , se così fosse, sempre a prezzo non in competizione con le enoteche attorno a casa , sarebbe un coglione. Stolto è pure pensare che un produttore non debba vendere ai privati: la rinascita del paese passa dalla valorizzazione del territorio, dal connubio cultura e savoir vivre, dal turismo enogastronomico. Se vogliamo estremizzare i discorsi, il futuro è dato dalla vendita diretta e dalla vendita web, dove la fonte si porta a casa la catena del valore e il turismo è il vero cliente appetito. Questo dicono gli studi di settore... c'è da crederci fideisticamente? No , proprio perchè come non generalizzo sulla stolta pretesa che il commerciante intermediario del valore debba avere la jus prime noctis commerciale con tutti i diritti annessi, così ancora oggi questa figura può far comodo e quindi lasciamoli sopravvivere... 8)
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda il chiaro » 26 ott 2015 21:34

Nebbiolino ha scritto:
il chiaro ha scritto:
Marzio non si tratta di tirare acqua al proprio mulino: domani sarò in Langa e visiterò anche aziende con le quali non lavoro e i cui vini mi piacciono, ma non mi sognerei mai di pretendere prezzi "friendly"

In quanto ai numeri risibili, se lo fossero perchè allora non mollare il privato?


Marco, è sacrosanto chiedere ai produttori che il prezzo praticato all'operatore sia inferiore rispetto a quello praticato al privato che passa in cantina, e se questo non avviene chiaramente il produttore qualche errore di ragionamento lo fa.
Altro è pretendere che al privato non venga venduto nulla, visto che il ragionamento dietro questa logica è quello di avere il monopolio di un certo vino e farne il prezzo che si vuole.

Sui numeri risibili: il totale del venduto al privato potrà anche essere importante, ma singolarmente? Io non ho mai visto privati, da un Rinaldi o da una Mascarello, uscire dalla cantina con 200 bottiglie... eddai...
E di tutti i privati che acquistano, quanti rivendono? Pochi.
Quindi sì, i numeri sono risibili, per quanto riguarda l'influenza che le "rivendite da privato" possono avere sul mercato.

Poi: ma di che parliamo? Di produttori che faranno in totale (compresi le barbere, i dolcetti, le freise, ecc...) 40/50 mila bottiglie... L'operatore che vuole comprare da un Rinaldi non deve certo fare grossi numeri, nè accollarsi pesi morti infiniti - quello semmai capita quando una certa cantina è in mano ad un determinato distributore (giusto per dire di quanto funzioni bene il mercato degli operatori...). No, l'operatore che compra da un Rinaldi o da una Mascarello (e molti altri del genere) spera di comprare il più possibile, e si sogna di averne di più (magari proibendo le vendite al privato...) perchè sa che quei vini li rivende in fretta e con ampi margini.
Punto.

Quindi ti prego, lascia stare certi discorsi pieni di morale da "giusto" mercato... Stessimo parlando di produttori da un milione di bottiglie all'anno, che per darti il vino di punta ti riempie di fango (e tu sai chi sono, queste realtà), potrei capirti. Ma non è certo questo il caso, eh.

Ps: a proposito, parli sempre di vendere ma poi non ti fai più sentire... :wink:


Guarda Marzio che una cantina non va "in mano ad un determinato distributore", ma fa un accordo dove nessuno lo obbliga a firmare clausole capestro o altre amenità.

Nessun discorso morale sul mercato "giusto", solo considerazioni.

Ma accidenti a me che tutte le volte che parte questo tipo di argomento mi metto a scriverne.
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda Nebbiolino » 26 ott 2015 21:45

il chiaro ha scritto:
Guarda Marzio che una cantina non va "in mano ad un determinato distributore", ma fa un accordo dove nessuno lo obbliga a firmare clausole capestro o altre amenità.



Beh Marco, ma questo è ovvio. Nessuno viene obbligato. :)
Il risultato, però, non cambia.
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda videodrome » 26 ott 2015 21:59

Nebbiolino ha scritto:
il chiaro ha scritto:
Marzio non si tratta di tirare acqua al proprio mulino: domani sarò in Langa e visiterò anche aziende con le quali non lavoro e i cui vini mi piacciono, ma non mi sognerei mai di pretendere prezzi "friendly"

In quanto ai numeri risibili, se lo fossero perchè allora non mollare il privato?


Marco, è sacrosanto chiedere ai produttori che il prezzo praticato all'operatore sia inferiore rispetto a quello praticato al privato che passa in cantina, e se questo non avviene chiaramente il produttore qualche errore di ragionamento lo fa.
Altro è pretendere che al privato non venga venduto nulla, visto che il ragionamento dietro questa logica è quello di avere il monopolio di un certo vino e farne il prezzo che si vuole.

Sui numeri risibili: il totale del venduto al privato potrà anche essere importante, ma singolarmente? Io non ho mai visto privati, da un Rinaldi o da una Mascarello, uscire dalla cantina con 200 bottiglie... eddai...
E di tutti i privati che acquistano, quanti rivendono? Pochi.
Quindi sì, i numeri sono risibili, per quanto riguarda l'influenza che le "rivendite da privato" possono avere sul mercato.

Poi: ma di che parliamo? Di produttori che faranno in totale (compresi le barbere, i dolcetti, le freise, ecc...) 40/50 mila bottiglie... L'operatore che vuole comprare da un Rinaldi non deve certo fare grossi numeri, nè accollarsi pesi morti infiniti - quello semmai capita quando una certa cantina è in mano ad un determinato distributore (giusto per dire di quanto funzioni bene il mercato degli operatori...). No, l'operatore che compra da un Rinaldi o da una Mascarello (e molti altri del genere) spera di comprare il più possibile, e si sogna di averne di più (magari proibendo le vendite al privato...) perchè sa che quei vini li rivende in fretta e con ampi margini.
Punto.

Quindi ti prego, lascia stare certi discorsi pieni di morale da "giusto" mercato... Stessimo parlando di produttori da un milione di bottiglie all'anno, che per darti il vino di punta ti riempie di fango (e tu sai chi sono, queste realtà), potrei capirti. Ma non è certo questo il caso, eh.

Ps: a proposito, parli sempre di vendere ma poi non ti fai più sentire... :wink:

Come Fantozzi dopo aver commentato il film La Corazzata Potemkin"15 minuti di applausi" :D
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videodrome
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda videodrome » 26 ott 2015 22:03

il chiaro ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:
il chiaro ha scritto:
Marzio non si tratta di tirare acqua al proprio mulino: domani sarò in Langa e visiterò anche aziende con le quali non lavoro e i cui vini mi piacciono, ma non mi sognerei mai di pretendere prezzi "friendly"

In quanto ai numeri risibili, se lo fossero perchè allora non mollare il privato?


Marco, è sacrosanto chiedere ai produttori che il prezzo praticato all'operatore sia inferiore rispetto a quello praticato al privato che passa in cantina, e se questo non avviene chiaramente il produttore qualche errore di ragionamento lo fa.
Altro è pretendere che al privato non venga venduto nulla, visto che il ragionamento dietro questa logica è quello di avere il monopolio di un certo vino e farne il prezzo che si vuole.

Sui numeri risibili: il totale del venduto al privato potrà anche essere importante, ma singolarmente? Io non ho mai visto privati, da un Rinaldi o da una Mascarello, uscire dalla cantina con 200 bottiglie... eddai...
E di tutti i privati che acquistano, quanti rivendono? Pochi.
Quindi sì, i numeri sono risibili, per quanto riguarda l'influenza che le "rivendite da privato" possono avere sul mercato.

Poi: ma di che parliamo? Di produttori che faranno in totale (compresi le barbere, i dolcetti, le freise, ecc...) 40/50 mila bottiglie... L'operatore che vuole comprare da un Rinaldi non deve certo fare grossi numeri, nè accollarsi pesi morti infiniti - quello semmai capita quando una certa cantina è in mano ad un determinato distributore (giusto per dire di quanto funzioni bene il mercato degli operatori...). No, l'operatore che compra da un Rinaldi o da una Mascarello (e molti altri del genere) spera di comprare il più possibile, e si sogna di averne di più (magari proibendo le vendite al privato...) perchè sa che quei vini li rivende in fretta e con ampi margini.
Punto.

Quindi ti prego, lascia stare certi discorsi pieni di morale da "giusto" mercato... Stessimo parlando di produttori da un milione di bottiglie all'anno, che per darti il vino di punta ti riempie di fango (e tu sai chi sono, queste realtà), potrei capirti. Ma non è certo questo il caso, eh.

Ps: a proposito, parli sempre di vendere ma poi non ti fai più sentire... :wink:



Ma accidenti a me che tutte le volte che parte questo tipo di argomento mi metto a scriverne.

Ti ho fatto il trappolone come Marquez a Valentino Rossi. :D
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda SommelierSardo » 27 ott 2015 09:56

...vedi Meregalli... se desideri alcuni vini di punta, devi accollarti fiumi di fango, come lo ha ben definito qualcuno!
O chi voleva alcuni Brunelli 2010, era obbligato a prendere anche i 2009.
Ancora peggio chi ha acquistato sempre tutte le annate dello stesso Brunello, anche le più misere, per poi sentirsi dire, arrivata l'annata top, che è tutto venduto... o peggio proposto ad un prezzo raddoppiato.
Va bene, il mercato... ma in questo settore la fidelizzazione del cliente lascia un poco a desiderare. E purtroppo da appassionato, anche sforzandomi, ho difficoltà a vedere il vino solo come un prodotto commerciale... mio limite...
Tornando al discorso vendita diretta in cantina, sono d'accordo che il produttore non debba vendere a prezzi stracciati al privato che va in visita, ma neppure arrivare all'eccesso opposto, e proporre prezzi parecchio più alti anche rispetto a siti internet come vino.it, tannico, vino75, ecc. ecc.
Senza dimenticare che ormai qualche cantina esagera, proponendo prezzi visita+degustazione ai limiti del furto, spesso con personale poco qualificato (che tristezza!)
Comunque, diatribe e accesi dibattiti, opinioni diverse e contrastanti, punti di vista totalmente differenti, mi sento di dire: W il forum! :wink:
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda Andyele » 27 ott 2015 12:27

il chiaro ha scritto:Quando vedo privati che vendono 3 bottiglie del vino X a un prezzo che l'enoteca non può praticare penso sempre: questo ha preso un cartone in cantina, 3 bottiglie se le beve e con le altre cerca di abbassare il costo medio delle 3 bottiglie. Tutto lecito, ma abbastanza squallido.


Esiste davvero della gentaccia così??...squallidi al pari di stupratori di bambini!!! andrebbero messi in prigione...o per rimanere in tema Fantozzi fustigati in sala mensa :lol: :mrgreen:
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda darmagi90 » 27 ott 2015 13:16

il chiaro ha scritto:Quando vedo privati che vendono 3 bottiglie del vino X a un prezzo che l'enoteca non può praticare penso sempre: questo ha preso un cartone in cantina, 3 bottiglie se le beve e con le altre cerca di abbassare il costo medio delle 3 bottiglie. Tutto lecito, ma abbastanza squallido.


Chiedo scusa ma non ho capito la dinamica.
Per fare questo giochino uno le 6 bottiglie le deve comunque avere pagate un prezzo inferiore a quello dell'enoteca, altrimenti non funziona.
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda beppe1907 » 27 ott 2015 19:09

Piccola riflessione sui prezzi;
non solo sul forum si trovano doffrenze inspiegabili e, a volte, abissali.... :D

http://www.vinoalvino.org/blog/2015/10/ ... arolo.html
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda vinotec » 27 ott 2015 19:20

SommelierSardo ha scritto:...vedi Meregalli... se desideri alcuni vini di punta, devi accollarti fiumi di fango, come lo ha ben definito qualcuno!
O chi voleva alcuni Brunelli 2010, era obbligato a prendere anche i 2009.
Ancora peggio chi ha acquistato sempre tutte le annate dello stesso Brunello, anche le più misere, per poi sentirsi dire, arrivata l'annata top, che è tutto venduto... o peggio proposto ad un prezzo raddoppiato.
Va bene, il mercato... ma in questo settore la fidelizzazione del cliente lascia un poco a desiderare. E purtroppo da appassionato, anche sforzandomi, ho difficoltà a vedere il vino solo come un prodotto commerciale... mio limite...
Tornando al discorso vendita diretta in cantina, sono d'accordo che il produttore non debba vendere a prezzi stracciati al privato che va in visita, ma neppure arrivare all'eccesso opposto, e proporre prezzi parecchio più alti anche rispetto a siti internet come vino.it, tannico, vino75, ecc. ecc.
Senza dimenticare che ormai qualche cantina esagera, proponendo prezzi visita+degustazione ai limiti del furto, spesso con personale poco qualificato (che tristezza!)
Comunque, diatribe e accesi dibattiti, opinioni diverse e contrastanti, punti di vista totalmente differenti, mi sento di dire: W il forum! :wink:


...è capitato a mio figlio in visita alla cantina di Val delle Corti...gentilissimo il padrone che non ha fatto pagare la degustazione a lui ed ai suoi 8 amici, ma quando ha comperato, per farmi un regalo, un cartone da 6 di chianti riserva 2011, gli ha fatto pagare le bottiglie 28,00euro l'una :shock: ...mentre sul forum girano a poco più di 20,00euro...
UBI MAIOR, MINOR CESSAT !
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda Nebbiolino » 27 ott 2015 22:56

vinotec ha scritto:
SommelierSardo ha scritto:...vedi Meregalli... se desideri alcuni vini di punta, devi accollarti fiumi di fango, come lo ha ben definito qualcuno!
O chi voleva alcuni Brunelli 2010, era obbligato a prendere anche i 2009.
Ancora peggio chi ha acquistato sempre tutte le annate dello stesso Brunello, anche le più misere, per poi sentirsi dire, arrivata l'annata top, che è tutto venduto... o peggio proposto ad un prezzo raddoppiato.
Va bene, il mercato... ma in questo settore la fidelizzazione del cliente lascia un poco a desiderare. E purtroppo da appassionato, anche sforzandomi, ho difficoltà a vedere il vino solo come un prodotto commerciale... mio limite...
Tornando al discorso vendita diretta in cantina, sono d'accordo che il produttore non debba vendere a prezzi stracciati al privato che va in visita, ma neppure arrivare all'eccesso opposto, e proporre prezzi parecchio più alti anche rispetto a siti internet come vino.it, tannico, vino75, ecc. ecc.
Senza dimenticare che ormai qualche cantina esagera, proponendo prezzi visita+degustazione ai limiti del furto, spesso con personale poco qualificato (che tristezza!)
Comunque, diatribe e accesi dibattiti, opinioni diverse e contrastanti, punti di vista totalmente differenti, mi sento di dire: W il forum! :wink:


...è capitato a mio figlio in visita alla cantina di Val delle Corti...gentilissimo il padrone che non ha fatto pagare la degustazione a lui ed ai suoi 8 amici, ma quando ha comperato, per farmi un regalo, un cartone da 6 di chianti riserva 2011, gli ha fatto pagare le bottiglie 28,00euro l'una :shock: ...mentre sul forum girano a poco più di 20,00euro...



Ma non è così strano.
In langa, giusto per fare tre esempi, si compra "peggio" direttamente in cantine come Burlotto, Cortese o Principiano rispetto al prezzo praticato da gente del mestiere (enoteche che fanno scontrino e hanno spese di gestione, eh!) qui sul forum.
Certo che se si prende come termine di paragone i prezzi speculativi praticati da certi operatori, i conti non torneranno mai.
Altro esempio, dopo i 160 euro a bottiglia per un Bartolo 2010 (enoteca di Cherasco)? Enoteca in centro a Barolo, a maggio di quest'anno, che in vetrina aveva un Brunate 2011 di Rinaldi a 120 €...
Ma il problema, si capisce, è la Marta che vende ai privati, spregiudicati corsari. :mrgreen:

Mi permetto un'altra piccola considerazione: quando i vini di Rinaldi si trovavano in enoteca (o altri operatori del settore) a prezzi corretti, io non mi ponevo problemi a prenderne. Non per altro, è che fra 35 euro in cantina da Rinaldi, o 50/55 presso un operatore, la differenza non era affatto molta... Perchè quando vado in Langa mi sparo quasi 500 km fra andata e ritorno, con costi di carburante e autostrada.
Oggi che per un Brunate, le stesse enoteche che fino ad un paio di anni fa mi chiedevano 55 euro, me ne chiedono 120... la questione cambia un poco.

Ecco, ribadendo che trovo solo giusto e doveroso che chi ha un'attività commerciale copra i costi e realizzi un profitto - ribadendo tutto ciò, spero che quanto sopra possa far nascere anche qualche piccola riflessione, oltre che ad anatemi inferociti.

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