Riprendo questo post di Ludi per aggiungere anche le mie impressioni visto che sono tornato da due settimane in Portogallo.
Ludi ha scritto:Giretto del finesettimana nel Douro....
Aziende visitate: Quinta Nova, Quinta do Portal, Wine & Soul. Emozione solo con quest'ultima, con un Manoella Velhas Vinhas da urlo, verticale e borgognone come pochi. Sandra Tavares da Silva è bravissima (e bellissima), ma anche gentile e disponibile.
In generale, i bianchi sono interessanti e dalla suadente mineralita', i rossi (tranne appunto quelli di Wine & Soul) un po' esagerati nel legno.
Chiusura a Porto al ristorante di Yeatman (eccellente). Principal Grande Reserva 2009 straordinario, ricordava un Pomerol di eccellenza. Commovente il Porto Taylors Vintage 1965.
A parte il vino, paesaggi da sogno, tra i più belli mai visti.
Io sono stato a Quinta de la Rosa e Quinta do Passadouro.
Nella prima speravo fosse disponibile l'enologo ( che e' anche proprietario di un altra Quinta, Poeira) e nel caso avrebbe potuto presentare tutte e due le Quinte (incluso il progetto Passagem, un altra proprieta' in joint venture fra enologo e Quinta de la Rosa). Invece purtroppo non e' stato possibile e mi sono dovuto accontentare della degustazione guidata, che a dir la verita' e' approssimativa e poco per appassionati (hanno usato i bicchieri del Porto per tutta la degustazione e i vini erano, a parte i Porto e il Rose', a temperatura ambiente). Interessante il Passagem Reserva 2012(anche nel costo, 12 euro), come molto interessante e' stata la Reserva 2010 di Quinta de la Rosa, degustata pero' a Lisbona a temperatura giusta (BA Wine Bar, consigliatissimo se qualcuno passasse da quelle parti).
Quinta do Passadouro invece e' stata molto piu' professionale, facendoci fare una carrellata di tutta la gamma prodotta. Colpito in particolar modo dalla Reserva 2013, gran prodotto, con legno abbastanza assimilato e un finale molto lungo.
L'enologa e' la stessa di Wine & Soul (spartiscono anche alcuni dipendenti) per cui visto quanto scritto da Ludi non mi sorprende per niente.
In centro a Porto invece abbiamo fatto tre degustazioni diverse, alla Quinta do Noval, Tawny 10 e 20 anni e Colheita 2000, col 20 anni che sopravanzava tutti, non solo per l'eta'. Al wine bar Vinoteca degustazione dei Porto di Niepoort, di cui tutta la gamma e' sembrata molto interessante. Niepoort e' una fucina di idee soprattutto nei vini fermi, purtroppo si e' potuto assaggiare poco.
Una terza degustazione invece fatta all'All In Porto, stavolta di rossi fermi sia del Douro ma anche de Dao e dell'Alentejo, che non ha fatto altro che confermare l'impressione che la qualita' media e' senza dubbio abbastanza alta, forse senza raggiungere picchi di eccellenza al di fuori del Douro, ma senza dubbio con q/p interessanti. Chicca Alentejana, un Grande Reserva 2006 di Julian Reynolds, fra i 15 e i 20 euro
Nota stonata e' che quasi ovunque la concervazione lascia a desiderare o addirittura e' pessima. 30 gradi fuori e porte aperte nelle enoteche, ti servono i vini direttamente a temperatura ambiente. Poi come ha detto Ludi puntano veramente tanto sulle barrique nuove o seminuove, e alla mia domanda classica "perche' non provate con le botti grandi?" mi rispondono sempre che l'enologo vuole solo barrique.
Poi certo, il Douro e' un posto stupendo, da favola, e Porto e' una citta' molto affascinante (soprattutto per chi ama il vino
) anche se mal conservata, quasi disabitata nelle zone centrali.