LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

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kubik
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda kubik » 30 ott 2015 12:33

chris715 ha scritto:ieri sera MONTEVERTINE 2010 MONTEVERTINE

L'ultima annata che ho bevuto di questo vino è la 2006 e 2007 . Lo ricordo come un ottimo vino , perfetto nella sua semplicità paragonabile al PERGOLE 2000 ( annata che amo ) .
Questa 2010 ( è già la 3za bottiglia che bevo ) invece non mi piace proprio .
Credo che sia proprio l'annata che per me non ha funzionato a RADDA perché ho una discreta esperienza con questo vino .
Scuro più delle altre annate bevute , molto vinoso al naso poco complesso , in bocca molto molto tannico e quasi "ruspante" .

Potrebbe essere una fase di chiusura scorbutica? Mi pare di ricordare all'uscita quanto fosse radioso e di grande prospettiva x la bella " cattiveria " che mostrò..
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda AmoSlade » 30 ott 2015 12:39

Ieri sera bevuti:
Rosso di Valtellina 2012 di Ar.Pe.Pe., rispetto alla recente bevuta del 2011, questo mi è piaciuto un po' meno, avendolo trovato più acerbo. Non so se sia l'anno in meno in bottiglia, o l'annata, o entrambe le cose. Rimane sempre però un bel bere, per gli amanti dello stile sottile e fresco di Ar.Pe.Pe.

Etna Rosso A' Rina di Girolamo Russo: non che mi aspettassi scintille ma, da quello che avevo letto, qualcosa di più sì. Naso delicato in cui un lontanamente si percepisce la terrosità dell'etna e una leggera nota fumé, ma io ci sentivo un legnetto/speziatura che mi infastidiva non poco.
In bocca comunque è fresco e anche abbastanza profondo, con tannini già piuttosto morbidi.

Comunque, comincio a credere di essere proprio allergico alle speziature del legno nei vini :( appena sento qualcosa che mi ricorda vaniglia, caffè o cose del genere mi viene da storcere il naso...secondo voi sono io esagerato o è una cosa piuttosto comune?
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda zampaflex » 30 ott 2015 13:17

kubik ha scritto:Potrebbe essere una fase di chiusura scorbutica? Mi pare di ricordare all'uscita quanto fosse radioso e di grande prospettiva x la bella " cattiveria " che mostrò..


che l'annata 2010 si riveli un'altra 1996? 8)
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Wineduck
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda Wineduck » 30 ott 2015 14:59

darmagi90 ha scritto:
Wineduck ha scritto:
darmagi90 ha scritto:la longevità dei vini rossi è mediamente molto superiore a quella dei vini bianchi.


Vero nei dati consuntivi, per ragioni di cultura e quindi di modalità di consumo e conservazione delle bottiglie, non perchè non esista la medesima potenzialità di partenza. Le bucce aggiungono polifenoli che non influenzano la capacità di invecchiamento a contribuisce decisamente di più l'acidità totale. Alla maggioranza dei vitigni bianchi in certi territori non mancherebbe certo la potenzialità. Sono poi i produttori a scegliere tecniche di vinificazione ed affinamento che consentono di rendere i vini bianchi subito approcciabili e quindi tendenzialmente meno longevi. Se ad esempio non facessero fare la malolattica a certi vini (ed anche in barrique come fanno molti), i risultati in termini di longevità sarebbero completamente diversi. Basta assaggiare i friulani degli anni '80 o primissimi anni '90 per rendersene conto.


Ho scritto "mediamente" apposta...

Sei sicuro che la frazione tannica dei plifenoli non abbia alcuna influenza sulla capacità di invecchiare bene?


Premesso che non faccio né l'enologo, né l'enotecnico, ho partecipato a 2-3 dibattiti fra tecnici su questo argomento che si sono sostanzialmente tutti chiusi con la tesi che ti ho esposto. La componente polifenolica nella fase di terziarizzazione può apportare grande valore al vino che la possiede (basta pensare ai vitigni autoctoni bordolesi): ciò nonostante molti sostenengono che non deve essere confusa la piacevolezza della corretta terziarizzazione (data appunto dalla componente polifenolica) con i fattori che portano il vino a mantenere la sua integrità nel tempo (prevalentemente l'acidità e l'equilibrio fra parti dure e parti morbide).
La tesi mi convince abbastanza alla luce delle mie esperienze. Parlando di vini rossi e mettendo agli estremi opposti Borgogna e Bordeaux, il Rodano (nord) lo vedo come il punto di equilibrio fra la "densità" e la "affilatezza", dimostrando che quando c'è acidità ed equilibrio, l'integrità e la piacevolezza di un vino raggiungono vette (per il mio gusto) difficilmente raggiungibili (nella stessa estensione di etichette) dagli altri due territori.
Mi sembra anche che lo dimostri il fatto che a Bordeaux i vini sono grandi quando riescono ad essere più "sfilati" (eleganti), mentre in Borgogna per salire sull'olimpo hanno bisogno di "materia" (da cui la pratica della chaptalisation) che rimpolpi le componenti morbide visto che normalmente non mancano di parti dure.

Credo che abbiamo fatto tutti l'esperienza di bere vini invecchiati male pur essendo dotati di un bel corredo polifenolico (le Langhe sono inondate di vini di qusto tipo).

Concordi? :wink:
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda il chiaro » 30 ott 2015 15:21

zarlingo ha scritto:
landmax ha scritto:
zarlingo ha scritto:Damijan Podversic Malvasia 2010.
A mio parere i vini di questo produttore sono sempre incisivi e memorabili. Tagliente appena stappato, stabilizzandosi le note leggermente affumicate lasciano spazio alla frutta matura. In bocca è spettacolare, acidità e frutta sono in equilibrio perfetto. Persistenza ottima.
Degustato con un piatto tipicamente catalano: il suquet de peix, potente zuppa di pesce, con ricetta tradizionalissima. Per me, combinazione azzeccata!


Pensavo proprio oggi alla malvasia di Podversic (bevute di recente la 2007 e 2009) bevendo un bicchiere di Malvasia 2012 di Zidarich: eccellente nei profumi, molto simile a quella di Damijan, ma meno incisiva in bocca e con un finale un pò amarognolo. Mica male, per carità, ma quella di Podversic è un'altra cosa...


sottoscrivo in pieno


Podversic è in assoluto il numero 1 tra chi fa bianchi macerati. Non c'è Gravner o Radikon che tengano. Più bevo i suoi vini e più me ne convinco.
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda darmagi90 » 30 ott 2015 15:32

Wineduck ha scritto:Premesso che non faccio né l'enologo, né l'enotecnico, ho partecipato a 2-3 dibattiti fra tecnici su questo argomento che si sono sostanzialmente tutti chiusi con la tesi che ti ho esposto. La componente polifenolica nella fase di terziarizzazione può apportare grande valore al vino che la possiede (basta pensare ai vitigni autoctoni bordolesi): ciò nonostante molti sostenengono che non deve essere confusa la piacevolezza della corretta terziarizzazione (data appunto dalla componente polifenolica) con i fattori che portano il vino a mantenere la sua integrità nel tempo (prevalentemente l'acidità e l'equilibrio fra parti dure e parti morbide).
La tesi mi convince abbastanza alla luce delle mie esperienze. Parlando di vini rossi e mettendo agli estremi opposti Borgogna e Bordeaux, il Rodano (nord) lo vedo come il punto di equilibrio fra la "densità" e la "affilatezza", dimostrando che quando c'è acidità ed equilibrio, l'integrità e la piacevolezza di un vino raggiungono vette (per il mio gusto) difficilmente raggiungibili (nella stessa estensione di etichette) dagli altri due territori.
Mi sembra anche che lo dimostri il fatto che a Bordeaux i vini sono grandi quando riescono ad essere più "sfilati" (eleganti), mentre in Borgogna per salire sull'olimpo hanno bisogno di "materia" (da cui la pratica della chaptalisation) che rimpolpi le componenti morbide visto che normalmente non mancano di parti dure.

Credo che abbiamo fatto tutti l'esperienza di bere vini invecchiati male pur essendo dotati di un bel corredo polifenolico (le Langhe sono inondate di vini di qusto tipo).

Concordi? :wink:


Nemmeno io, ovviamente, sono un enologo.
Le tesi che hai esposto sono interessanti.
Anche quanto meno verosimili.

Certo che concordo sul fatto che in Langa ci siano parecchi vini con corredo polifenolico elevato ma che invecchiano male.
In quesi casi, tuttavia, ho spesso avuto la sensazione che si trattasse di problemi derivanti da pratiche precedenti l'imbottigliamento.
Non solo quindi ad un problema di scarso equilibrio fra componenti dure e morbide.
Farò attenzione a questo aspetto in futuro, penso che potrebbe esserci molto di vero in quello che hai riportato.
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda chris715 » 30 ott 2015 16:06

darmagi90 ha scritto:
chris715 ha scritto:ieri sera MONTEVERTINE 2010 MONTEVERTINE

L'ultima annata che ho bevuto di questo vino è la 2006 e 2007 . Lo ricordo come un ottimo vino , perfetto nella sua semplicità paragonabile al PERGOLE 2000 ( annata che amo ) .
Questa 2010 ( è già la 3za bottiglia che bevo ) invece non mi piace proprio .
Credo che sia proprio l'annata che per me non ha funzionato a RADDA perché ho una discreta esperienza con questo vino .
Scuro più delle altre annate bevute , molto vinoso al naso poco complesso , in bocca molto molto tannico e quasi "ruspante" .


Da quello che scrivi non ti aspetti nemmno miglioramenti significativi con qualche anno in più di bottiglia?


infatti ho blindato le altre 4 bottiglie in cantina, aspettiamo.
Ciao ,
Chris .
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda chris715 » 30 ott 2015 16:08

Wineduck ha scritto:
darmagi90 ha scritto:
Wineduck ha scritto:
darmagi90 ha scritto:la longevità dei vini rossi è mediamente molto superiore a quella dei vini bianchi.


Vero nei dati consuntivi, per ragioni di cultura e quindi di modalità di consumo e conservazione delle bottiglie, non perchè non esista la medesima potenzialità di partenza. Le bucce aggiungono polifenoli che non influenzano la capacità di invecchiamento a contribuisce decisamente di più l'acidità totale. Alla maggioranza dei vitigni bianchi in certi territori non mancherebbe certo la potenzialità. Sono poi i produttori a scegliere tecniche di vinificazione ed affinamento che consentono di rendere i vini bianchi subito approcciabili e quindi tendenzialmente meno longevi. Se ad esempio non facessero fare la malolattica a certi vini (ed anche in barrique come fanno molti), i risultati in termini di longevità sarebbero completamente diversi. Basta assaggiare i friulani degli anni '80 o primissimi anni '90 per rendersene conto.


Ho scritto "mediamente" apposta...

Sei sicuro che la frazione tannica dei plifenoli non abbia alcuna influenza sulla capacità di invecchiare bene?


Premesso che non faccio né l'enologo, né l'enotecnico, ho partecipato a 2-3 dibattiti fra tecnici su questo argomento che si sono sostanzialmente tutti chiusi con la tesi che ti ho esposto. La componente polifenolica nella fase di terziarizzazione può apportare grande valore al vino che la possiede (basta pensare ai vitigni autoctoni bordolesi): ciò nonostante molti sostenengono che non deve essere confusa la piacevolezza della corretta terziarizzazione (data appunto dalla componente polifenolica) con i fattori che portano il vino a mantenere la sua integrità nel tempo (prevalentemente l'acidità e l'equilibrio fra parti dure e parti morbide).
La tesi mi convince abbastanza alla luce delle mie esperienze. Parlando di vini rossi e mettendo agli estremi opposti Borgogna e Bordeaux, il Rodano (nord) lo vedo come il punto di equilibrio fra la "densità" e la "affilatezza", dimostrando che quando c'è acidità ed equilibrio, l'integrità e la piacevolezza di un vino raggiungono vette (per il mio gusto) difficilmente raggiungibili (nella stessa estensione di etichette) dagli altri due territori.
Mi sembra anche che lo dimostri il fatto che a Bordeaux i vini sono grandi quando riescono ad essere più "sfilati" (eleganti), mentre in Borgogna per salire sull'olimpo hanno bisogno di "materia" (da cui la pratica della chaptalisation) che rimpolpi le componenti morbide visto che normalmente non mancano di parti dure.

Credo che abbiamo fatto tutti l'esperienza di bere vini invecchiati male pur essendo dotati di un bel corredo polifenolico (le Langhe sono inondate di vini di qusto tipo).

Concordi? :wink:


e il sangiovese ?
Ciao ,

Chris .
Nebbiolino
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda Nebbiolino » 30 ott 2015 17:36

il chiaro ha scritto:
zarlingo ha scritto:
landmax ha scritto:
zarlingo ha scritto:Damijan Podversic Malvasia 2010.
A mio parere i vini di questo produttore sono sempre incisivi e memorabili. Tagliente appena stappato, stabilizzandosi le note leggermente affumicate lasciano spazio alla frutta matura. In bocca è spettacolare, acidità e frutta sono in equilibrio perfetto. Persistenza ottima.
Degustato con un piatto tipicamente catalano: il suquet de peix, potente zuppa di pesce, con ricetta tradizionalissima. Per me, combinazione azzeccata!


Pensavo proprio oggi alla malvasia di Podversic (bevute di recente la 2007 e 2009) bevendo un bicchiere di Malvasia 2012 di Zidarich: eccellente nei profumi, molto simile a quella di Damijan, ma meno incisiva in bocca e con un finale un pò amarognolo. Mica male, per carità, ma quella di Podversic è un'altra cosa...


sottoscrivo in pieno


Podversic è in assoluto il numero 1 tra chi fa bianchi macerati. Non c'è Gravner o Radikon che tengano. Più bevo i suoi vini e più me ne convinco.


Addirittura? Su Radikon ti seguo senza troppa fatica, vista la variabilità. Su Gravner... molto meno.
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda and.car » 30 ott 2015 18:26

Miani: Friluano Buri 2007
aaaaah che spettacolooooo!!!
il bianco italico che vorrei sempre bere....evolve sempre nel bicchiere, ma sempre: pirico, folreale e fruttato...e che freschezza...fiori bianchi macerati, frutta esotica,ventagliata di zolfo, pietra bagnata, salvia...in bocca quasi un carroarmato per intensità e persistenza....e che concentrazione supportati dall'acidità!!
promosso a super pieni voti!!! :mrgreen:
Lo spreco della vita si trova nell’amore che non si è saputo dare, nel potere che non si è saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità. [Oscar Wilde]
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda alì65 » 30 ott 2015 21:00

Nebbiolino ha scritto:
il chiaro ha scritto:
zarlingo ha scritto:
landmax ha scritto:
zarlingo ha scritto:Damijan Podversic Malvasia 2010.
A mio parere i vini di questo produttore sono sempre incisivi e memorabili. Tagliente appena stappato, stabilizzandosi le note leggermente affumicate lasciano spazio alla frutta matura. In bocca è spettacolare, acidità e frutta sono in equilibrio perfetto. Persistenza ottima.
Degustato con un piatto tipicamente catalano: il suquet de peix, potente zuppa di pesce, con ricetta tradizionalissima. Per me, combinazione azzeccata!


Pensavo proprio oggi alla malvasia di Podversic (bevute di recente la 2007 e 2009) bevendo un bicchiere di Malvasia 2012 di Zidarich: eccellente nei profumi, molto simile a quella di Damijan, ma meno incisiva in bocca e con un finale un pò amarognolo. Mica male, per carità, ma quella di Podversic è un'altra cosa...


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Podversic è in assoluto il numero 1 tra chi fa bianchi macerati. Non c'è Gravner o Radikon che tengano. Più bevo i suoi vini e più me ne convinco.


Addirittura? Su Radikon ti seguo senza troppa fatica, vista la variabilità. Su Gravner... molto meno.


... e pensare di non berli i macerati??? mi piacerebbe ci fosse qualche bravo ragazzo che mi facesse cambiare idea su questo filone di vini che ritengo più una forzatura commerciale che altro, nel senso, sono nel Carso, che vino faccio?
si vende il macerato, Gravner, in particolare, è ben visto, vende, i suoi vini costano cari in enoteca, perchè no.....faccio il macerato anch'io!!
ok, via alla lapidazione... :D
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda AmoSlade » 30 ott 2015 21:10

alì65 ha scritto:
... e pensare di non berli i macerati??? mi piacerebbe ci fosse qualche bravo ragazzo che mi facesse cambiare idea su questo filone di vini che ritengo più una forzatura commerciale che altro, nel senso, sono nel Carso, che vino faccio?
si vende il macerato, Gravner, in particolare, è ben visto, vende, i suoi vini costano cari in enoteca, perchè no.....faccio il macerato anch'io!!
ok, via alla lapidazione... :D


Sicuramente qualcuno che ha fatto questo ragionamento c'è, ma per la pochissima esperienza che ho non posso dire che non ci siano dei vini molto buoni fra i macerati, almeno per i miei gusti...
Mike76
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda Mike76 » 30 ott 2015 21:59

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Dettori Bianco 2007
Per essere un orange wine, arancione lo è davvero.
Ma non solo nel colore.
Profuma di papaya e albicocca essiccata.
In bocca è caldo e glicerico, quasi un brandy.
Se mi avessero bendato, al naso avrei detto rosso...certo non un vino per tutti, ma stasera con delle alici al forno è andato alla grande.
ZEL WINE
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda ZEL WINE » 30 ott 2015 23:40

il chiaro ha scritto:
zarlingo ha scritto:
landmax ha scritto:
zarlingo ha scritto:Damijan Podversic Malvasia 2010.
A mio parere i vini di questo produttore sono sempre incisivi e memorabili. Tagliente appena stappato, stabilizzandosi le note leggermente affumicate lasciano spazio alla frutta matura. In bocca è spettacolare, acidità e frutta sono in equilibrio perfetto. Persistenza ottima.
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Pensavo proprio oggi alla malvasia di Podversic (bevute di recente la 2007 e 2009) bevendo un bicchiere di Malvasia 2012 di Zidarich: eccellente nei profumi, molto simile a quella di Damijan, ma meno incisiva in bocca e con un finale un pò amarognolo. Mica male, per carità, ma quella di Podversic è un'altra cosa...


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Podversic è in assoluto il numero 1 tra chi fa bianchi macerati. Non c'è Gravner o Radikon che tengano. Più bevo i suoi vini e più me ne convinco.


BUMMM
fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda Alberto » 31 ott 2015 08:42

alì65 ha scritto: sono nel Carso, che vino faccio?
si vende il macerato, Gravner, in particolare, è ben visto, vende, i suoi vini costano cari in enoteca, perchè no.....faccio il macerato anch'io!!

Oppure faccio grandi vini non macerati, intensi, varietali, che sopportano magnificamente gli affinamenti in legno per dimostrarsi nel tempo complessi e longevi, come da sempre fa il caposcuola ed il produttore ancora per me #1 della zona. :wink:
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda alì65 » 31 ott 2015 08:59

Alberto ha scritto:
alì65 ha scritto: sono nel Carso, che vino faccio?
si vende il macerato, Gravner, in particolare, è ben visto, vende, i suoi vini costano cari in enoteca, perchè no.....faccio il macerato anch'io!!

Oppure faccio grandi vini non macerati, intensi, varietali, che sopportano magnificamente gli affinamenti in legno per dimostrarsi nel tempo complessi e longevi, come da sempre fa il caposcuola ed il produttore ancora per me #1 della zona. :wink:


sarebbe....
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda Alberto » 31 ott 2015 09:06

alì65 ha scritto:sarebbe....

Sarebbe Edi Kante.
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda littlewood » 31 ott 2015 09:47

Alberto psrmetti di dossentire assolutamente! Li i macerati si fanno x tradizione da SEMPRE visto che e' il sistema cche storicamente si fa il vino bianco. La vinificazione in bianco e' una tecnica"moderna,,Li non si fa x moda ma di qua e di la del confine ome ben sai ci sono le massime espressioni mondiali della tipologia! Grazie anche al fatto che hanno vitigni che si prestano molto allo scopo. Forse amzicheno' e proprio Edy che e' fuori tipologia e poi ultimamente non e' che i suoi vini siano cosi' espressivi! E dissento anche su chi dice che Podversic e' il n 1...pur essendo Damijan un caro amico e' mooolto lontano anche per sua ammissione dai massimi livelli del suo grande Maestro!
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda miccel » 31 ott 2015 10:59

landmax ha scritto:
miccel ha scritto: Anche io avevo avuto una bella impressione del Sangiovese 2013, tanto che ho preso anche il Godenza 2013.
E’ consigliabile quindi aspettarlo, quest’ultimo? Un paio d’anni? Io fretta non ne ho.


Il Godenza 2013 è buono già ora, intendiamoci, ma secondo me un paio di anni gli faranno certamente bene per distendersi al meglio. Penso comunque che possa reggere tranquillamente anche qualche anno in più (anche se non c'è uno storico, trattandosi della prima annata prodotta).

Grazie. Avevo anche letto quella curiosa cosa, che il tipo di animale disegnato sull’etichetta indica il diverso potenziale di invecchiamento. QUANTO, giustamente, non si può sapere. In ogni modo a me non interessa tenerlo lì per molto, ma solo aspettare il momento in cui sia pienamente godibile (nei limiti del prevedibile). Da questo punto di vista mi ritengo un bevitore “medio”.
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda vinogodi » 31 ott 2015 13:38

...ieri sera, con alcuni amici trentini in trasferta (Carlo e Massif che in tanti conoscono):
- [IMG]http://i63.tinypic.com/oszxhk.
- Immagine
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
Nebbiolino
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda Nebbiolino » 31 ott 2015 13:56

alì65 ha scritto:
... e pensare di non berli i macerati??? mi piacerebbe ci fosse qualche bravo ragazzo che mi facesse cambiare idea su questo filone di vini che ritengo più una forzatura commerciale che altro, nel senso, sono nel Carso, che vino faccio?
si vende il macerato, Gravner, in particolare, è ben visto, vende, i suoi vini costano cari in enoteca, perchè no.....faccio il macerato anch'io!!
ok, via alla lapidazione... :D


E perchè mai dovrei avere questi brutti pensieri? :D I macerati a me piacciono tanto, e trovo siano vini unici per spettro olfattivo e caratteristiche, perfetti da abbinare con zuppe o piatti abbastanza speziati.
Detto questo, chiaro e legittimo che possano non piacere.
Ed è ben vero quanto dici, in diversi casi, soprattutto ultimamente, sono effetto di scelte commerciali sull'onda di mode.
Però Claudio, non è così per tutti, eh... C'è chi li fa da tanto tempo, quando nessuno se li filava, e li fa molto bene. Gravner ma non solo. E non solo nella regione giuliana.
Non troppo tempo fa ho bevuto l'ultima bottiglia di Ageno 2005, ed è stata una meraviglia, caratterizzata da bocca sapida, naso caleidoscopico e beva compulsiva.
Non scordarti, inoltre, che ci sono in circolazione bianchi macerati (dalle brevi macerazioni) di cui in pochi sanno essere tali, ma che in molti bevono... Per dire, spessissimo i Cinqueterre fanno un giorno o due di macerazione.
Altro aspetto positivo della categoria: l'auto selezione. :mrgreen: Nel senso che per fare bianchi macerati, bisogna essere bravi e lavorare bene. Altrimenti escono robe terribili zeppe di difetti.
Lascia che la selezione faccia il suo corso, poi vedrai che troverai cose che piacciono pure a te.
alì65
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda alì65 » 31 ott 2015 14:56

Nebbiolino ha scritto:
alì65 ha scritto:
... e pensare di non berli i macerati??? mi piacerebbe ci fosse qualche bravo ragazzo che mi facesse cambiare idea su questo filone di vini che ritengo più una forzatura commerciale che altro, nel senso, sono nel Carso, che vino faccio?
si vende il macerato, Gravner, in particolare, è ben visto, vende, i suoi vini costano cari in enoteca, perchè no.....faccio il macerato anch'io!!
ok, via alla lapidazione... :D


E perchè mai dovrei avere questi brutti pensieri? :D I macerati a me piacciono tanto, e trovo siano vini unici per spettro olfattivo e caratteristiche, perfetti da abbinare con zuppe o piatti abbastanza speziati.
Detto questo, chiaro e legittimo che possano non piacere.
Ed è ben vero quanto dici, in diversi casi, soprattutto ultimamente, sono effetto di scelte commerciali sull'onda di mode.
Però Claudio, non è così per tutti, eh... C'è chi li fa da tanto tempo, quando nessuno se li filava, e li fa molto bene. Gravner ma non solo. E non solo nella regione giuliana.
Non troppo tempo fa ho bevuto l'ultima bottiglia di Ageno 2005, ed è stata una meraviglia, caratterizzata da bocca sapida, naso caleidoscopico e beva compulsiva.
Non scordarti, inoltre, che ci sono in circolazione bianchi macerati (dalle brevi macerazioni) di cui in pochi sanno essere tali, ma che in molti bevono... Per dire, spessissimo i Cinqueterre fanno un giorno o due di macerazione.
Altro aspetto positivo della categoria: l'auto selezione. :mrgreen: Nel senso che per fare bianchi macerati, bisogna essere bravi e lavorare bene. Altrimenti escono robe terribili zeppe di difetti.
Lascia che la selezione faccia il suo corso, poi vedrai che troverai cose che piacciono pure a te.


io non ho escluso a priori questi vini, sono stato da Gravner e Radikon nel lontano 2000/01 (non ricordo bene) e ho sentito cose che voi umani...... :)
da Radikon assaggiammo, da tino aperto, una Malva istriana, blendata da non ricordo bene cosa, in macerazione da 6 mesi (così disse)
ora ok le macerazioni lunghe, va bene la tradizione, va bene tutto ma questa era e rimarrà un'esagerazione (confermata dallo stesso) con tutta soddisfazione pensando di avere un prodotto unico......meglio un'aceto unico, questo sicuramente
ora spero le pulizia di cantina siano migliori di allora perchè tra merde di polli, fango, tubi maleodoranti e insetti vari non era proprio la loro forza
anche se veloce e poco ospitale Gravner era molto meglio, con già le anfore in pieno utilizzo
poi ho assaggiato negli anni per capire e sono arrivato ad una conclusione; come dici tu ci sono quelli bravi e quelli che ci fanno con le macerazioni e che non sono assolutamente i miei vini
mi ricordano molto quelli che facevo con papà con sistemi empirici, non proprio da vignaiolo
sull'Ageno trovo solo una cosa bella, la proprietaria!! :mrgreen:
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda zampaflex » 31 ott 2015 17:09

Io in vita mia ho lavandinato due soli vini che non fossero chiaramente difettati, ma solo perchè brutti forte: due Radikon.
Im-be-vi-bi-li. :|
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda mofise » 31 ott 2015 17:17

chris715 ha scritto:ieri sera MONTEVERTINE 2010 MONTEVERTINE

L'ultima annata che ho bevuto di questo vino è la 2006 e 2007 . Lo ricordo come un ottimo vino , perfetto nella sua semplicità paragonabile al PERGOLE 2000 ( annata che amo ) .
Questa 2010 ( è già la 3za bottiglia che bevo ) invece non mi piace proprio .
Credo che sia proprio l'annata che per me non ha funzionato a RADDA perché ho una discreta esperienza con questo vino .
Scuro più delle altre annate bevute , molto vinoso al naso poco complesso , in bocca molto molto tannico e quasi "ruspante" .

No, no ...l'annata ha funzionato...solo che, piaccia o non piaccia, i 2010 son così...profili aromatici scuri/minerali e acidità taglienti (occhio....più che tannino li c'è acidità....) e se non c'è la ciccia di montalcino l'effetto è quello che hai avuto tu con montevertine 2010, un bellissimo effetto per me, un cazzotto sui denti a te :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI OTTOBRE 2015

Messaggioda mofise » 31 ott 2015 17:35

Aggiungo...in alto chianti classico rimane sicuramente una grande annata, ma particolare, di non facilissima interpretazione. Alcuni questi profili scuri li associano addirittura a teriziarizzazioni precoci, tu invece a vinosità semplici/primarie.
Per dirne una...Galloni ha cannato clamorosamente il Baron'ugo 2010 trovandolo ai limiti dell'ossidazione...Questo è un errore clamoroso, ma la dice tutta su com'è difficile trovare un'interpretazione univoca di quest'annata a queste latidudini.
Di certo non bisogna aspettarsi che magicamente col tempo questi vini diventino che ne so un "dolce 2007" o un "caldo 2006".... L'errore grosso che fanno tutti e sperare nelle capriole o nei miracoli in bottiglia, nessuna delle due cose avvengono praticamente mai....Montevertine 2010 è questo e sarà questo, è un'annata IMHO che sarà molto di "tenuta" ed evolverà poco sulle classiche speziature dolci montevertiniane, piuttosto tirerà fuori qualche bella nota ferrosa/minerale anche questa tipica.
Per dirla in fotografia, Montevertine 2010 è un bianco e nero molto contrastato.
A me piace, parecchio.
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