Alberto ha scritto:Primo test (positivo sotto il profilo della tenuta) su uno dei "vecchietti" presi dall'ultima lista dell'inossidabile Borgogno:
Il Breganze Cabernet Vigneto Fratta, Maculan, 1991 è testimonianza di un tempo che fu, con vini a 12,5% tutti in verticale, nemmeno eccessivamente erbacei, ma con tanta grafite, fuliggine ed asfalto al naso, dall'acidità quasi sferzante in bocca, severi e un po' graffianti nei tannini sul finale; il frutto rosso è ancora discretamente vivace, c'è anche del bel cuoio "nobile"...il vino è buono ed integerrimo, ma la scintilla è ben lontana dallo scattare.
Abbinato ad una tagliata al pepe di Sichuan con contorno di melanzane ripiene, c'è stato bene.
Ieri, a casa di mio Papà, potendo scegliere un vino da accompagnare un filetto in crosta, ho preso un
Fratta 95 e l'ho trovato molto simile, solo qualche nota "internazionale" in più avvertita principalmente al naso, con sentori balsamici e di tostato in evidenza. Anche questo 12,5%. Colore ancora molto vivo. Il vino complessivamente è stato molto piacevole, per quanto io non disdegni neppure alcune uscite più recenti, tipo 2001, quando ho voglia di un vino del genere.
Già che ci siamo. Subito dopo mio Papà ha aperto un
Goldmuskateller 1990 di
Hofstatter perché non si ricordava se fosse dolce o meno (non lo era!). In compenso, già dal colore oro, il vino si dimostrava integro. Al naso inizialmente si avvertivano sentori minerali, poi zenzero, erba medica, agrumi come pompelmo, lime e limone, molto intenso e molto complesso. Dopo mezz'ora il naso era cedro puro. In bocca era equilibratissimo, leggermente abboccato ma soprattutto lunghissimo. Una persistenza notevole. Questo vino è stata una vera sorpresa, una bomba. Incredibile, ma una delle migliori bevute dell'anno.