Consigli Rodano Centro e Nord (più Bandol e Camargue)

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kubik
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Re: Consigli su Camargue, Bandol e Rodano Nord

Messaggioda kubik » 04 set 2015 10:23

Ringraziandovi ancora delle info ricevute,
con un pò di ritardo riporto anche io qualche nota sul week end lungo nel rodano (alto), la prima volta per me, terroir di grande suggestione e bellezza, sarà tappa fissa speriamo..

Purtroppo periodo meno adatto per visitare i produttori, quasi tutti
in ferie.
Non ho note precise degli assaggi, vado a memoria.

1° giorno
Ad Ampuis, venerdì mattina cominciamo con Rostaing dove Renè ci ha accolto sorridente con grande disponibilità e cortesia, assaggiati:
Côte Rôtie Cuvée Classique Ampodium 2011, Côte Rôtie La Landonne 2012,
(Côte Rôtie Côte Blonde finito e non assaggiato), Condrieu La Bonnette 2013 o 14 non ricordo (non etichettato, come tutti), Coteaux du Languedoc Puech Noble rouge 2011.
Tutto molto buono, La Landonne di bella finezza, io ho apprezzato molto anche il Puech Noble, molta materia compressa ma con quel grip che permetterà una bella prospettiva.

Guigual chiuso, Jamet irrintracciabile, anche Fleury (ma che cantina faraonica ?), più giù anche Vernay chiuso...
avevamo fissato forunatamente da Cuilleron a Verlieu, linea vasta, un pò tutte le denominazioni del nord tranne hermitage, sul modello dei big rodaneschi (ma questi non si battono :shock: ).
Tutto molto pulito e corretto, interessante il Saint Joseph blanc Le Lombard 2014, il condrieu Les Chaillets 13, il Crozes Hermitage Les Deux Terrasses 12, uno dei due Côte Rôtie che non ricordo quale e il Cornas Les Vires mi pare.

Tornati ad Ampuis, salto da Barge sulla piazzetta, ma almeno i base ci hanno fatto scappare con una certa nonchalance :mrgreen:

Trovata all'ultimo la signora Jasmin (insegna della cantina dopo la ferrovia impresentabile .. ma sono dettagli su :mrgreen: ) dopo un iniziale stralunamento è stata gentile e molto simpatica: producono solo un rose, un colline rodanesche e il cote rotie, che devo dirvi mi è piaciuto, annata 2012 se ricordo bene, nitido e netto, vedremo con un pò di bottiglia, preso anche un 2010 a forza d'insistere..

Ho visto delle pendenze incredibili li sulla collina di Ampuis, impressionanti e non oso immaginare come fanno anche solo a trattare nei punti senza terrazzamenti e con quel terreno friabile e franoso, pazzesco.

2° giorno
Giorno dopo discesa verso Hermitage, attraversato a pie pari subito per andare da Bernard Gripa a Mauves, c'era solo il padre, un orso di poche parole,
assaggio in cantina delle ultime annate del S.Joseph sia bianco che rosso e del S. Peray, precisi senza sussulti in questa fase, primari i bianchi e compresso il rosso, vedremo con un po di bottiglia

Tornati a Tain, salto da La Compagnie de l'Hermitage in piazza (era aperto e siamo passati di li d'altronde), il tipo era solare e disponibile, più italiano che francese, un personaggio davvero che come tale si è fatto perdonare anche diverse sparate alla quali non ho ribattuto per non padronanza alcuna della lingua. Non ho capito alla fine se trattasi di un enoteca o qualcosa di più .. boh!

Per questa denominazione non abbiamo trovato quasi nessuno se non il punto vendita di Chapoutier, (sempre aperto, un altro po anche di notte!),
gentilissimi e cortesi, assaggi (gratuiti) di tutto tranne i big ( l'Hermitage rouge Sizeranne 2011 non male, anche il Cornas Les Arènes '12).
Sosta al ristorante di Jaboulet, dove non si sta male per niente, un cameriere tra l'altro è stato molto gentile e loquace da amante dell'Italia e dei nostri vini: bevuto al calice Condrieu Les Cassines 2010 e l'Hermitage blanc 2012 Le chevalier de Steriberg, corretti, mentre brutto l' Hermitage La Chapelle 2001, stanco e seduto.

Via corsa da Vincet Paris a Cornas nel pomeriggio.
Ha detto tutto Zilio, aggiungo che Vincent mi è piaciuto molto, umile e semplice come difficilmente mi sarei aspettato visto la visibilità che ha gia raggiunto.

3° giorno, Domenica
niente da segnalare, giorno di rientro, se non il pellegrinaggio
sulla collina a Tain alla chapelle :wink:


Direi che nel 2017 l'evento biennale della presentazione dei vini del Rodano non me lo farò scappare.. nel frattempo urge progettare una trasferta in periodo migliore,
da marzo a maggio 2016 direi.
Ultima modifica di kubik il 04 set 2015 17:09, modificato 1 volta in totale.
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Re: Consigli su Camargue, Bandol e Rodano Nord

Messaggioda Ludi » 04 set 2015 11:37

Roland ha scritto:Qualcuno conosce i vini di Domaine Lionnet ?


aggiornamento: ribevuto lo scorso we il 2012. Si è evoluto bene, grande gradevolezza di beva, non è Allemand nè Clape ma visto il prezzo ci si può stare.
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Re: Consigli su Camargue, Bandol e Rodano Nord

Messaggioda AmoSlade » 10 set 2015 22:19

Mi stavo documentando un po' sui vini di questa zona per me sconosciuta ed è saltato fuori il nome di Vincent Paris...In internet si trovano molte informazione sui suoi vini di punta, sapete dirmi se lavora bene anche sui base?
Per esempio, il S. Joseph Les Cotes 2013 qualcuno l'ha assaggiato? Vi chiedo di questo perchè è l'unico che potrei avere sotto mano facilmente...
Grazie
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Re: Consigli su Camargue, Bandol e Rodano Nord

Messaggioda Ziliovino » 10 set 2015 23:07

AmoSlade ha scritto:Mi stavo documentando un po' sui vini di questa zona per me sconosciuta ed è saltato fuori il nome di Vincent Paris...In internet si trovano molte informazione sui suoi vini di punta, sapete dirmi se lavora bene anche sui base?
Per esempio, il S. Joseph Les Cotes 2013 qualcuno l'ha assaggiato? Vi chiedo di questo perchè è l'unico che potrei avere sotto mano facilmente...
Grazie
AmoSlade


Sicuramente è fatto bene, se è ha buon prezzo lo prenderei, anche solo per capire come lavora, le selezioni di Cornas però sono ben altra cosa...

Parlando più in generale, mi sembra che la denominazione st. Joseph sia spesso destinata a vini un po' sfigatelli. Degli assaggi fatti fino ad oggi (non moltissimi a dire la verità) nessuno è stato pienamente convincente.
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Re: Consigli su Camargue, Bandol e Rodano Nord

Messaggioda AmoSlade » 11 set 2015 09:39

Ziliovino ha scritto:
AmoSlade ha scritto:Mi stavo documentando un po' sui vini di questa zona per me sconosciuta ed è saltato fuori il nome di Vincent Paris...In internet si trovano molte informazione sui suoi vini di punta, sapete dirmi se lavora bene anche sui base?
Per esempio, il S. Joseph Les Cotes 2013 qualcuno l'ha assaggiato? Vi chiedo di questo perchè è l'unico che potrei avere sotto mano facilmente...
Grazie
AmoSlade


Sicuramente è fatto bene, se è ha buon prezzo lo prenderei, anche solo per capire come lavora, le selezioni di Cornas però sono ben altra cosa...

Parlando più in generale, mi sembra che la denominazione st. Joseph sia spesso destinata a vini un po' sfigatelli. Degli assaggi fatti fino ad oggi (non moltissimi a dire la verità) nessuno è stato pienamente convincente.[/quo
te]

Grazie mille, mi sa che lo proverò, senza aspettarmi cose eccezionali ma sperando cheabbia comunque qualcosa da dire sul territorio da cui proviene...
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Re: Consigli su Camargue, Bandol e Rodano Nord

Messaggioda Ludi » 11 set 2015 10:15

Ziliovino ha scritto:
Parlando più in generale, mi sembra che la denominazione st. Joseph sia spesso destinata a vini un po' sfigatelli. Degli assaggi fatti fino ad oggi (non moltissimi a dire la verità) nessuno è stato pienamente convincente.


in generale si, ma il Vignes de l'Hospices di Guigal ed il Les Granits di Chapoutier (sia rosso che bianco) sono fantastici. Il problema è che costano quanto un Hermitage....o poco meno.
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Re: Consigli su Camargue, Bandol e Rodano Nord

Messaggioda zampaflex » 11 set 2015 10:34

kubik ha scritto:
Sosta al ristorante di Jaboulet ... brutto l' Hermitage La Chapelle 2001, stanco e seduto.



Leggo in ritardo, e spiego.

Il domaine Jaboulet negli anni tra fine 90 e metà 2000 ha avuto un forte appannamento dovuto alle vicissitudini della proprietà: morte nel 97 di Gérard Jaboulet e incapacità degli eredi di pensare al vino invece che all'incasso, con la produzione andata fuori controllo...
Nel 2006 il domaine è stato acquisito dalla famiglia Frey che lo sta riportando pian piano a livelli più consoni al suo blasone.
Quindi se bevi un vino uscito da una vendemmia di quel periodo di interregno è facile che ti possa deludere.
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Re: Consigli su Camargue, Bandol e Rodano Nord

Messaggioda Ludi » 11 set 2015 10:40

zampaflex ha scritto:Leggo in ritardo, e spiego.

Il domaine Jaboulet negli anni tra fine 90 e metà 2000 ha avuto un forte appannamento dovuto alle vicissitudini della proprietà: morte nel 97 di Gérard Jaboulet e incapacità degli eredi di pensare al vino invece che all'incasso, con la produzione andata fuori controllo...
Nel 2006 il domaine è stato acquisito dalla famiglia Frey che lo sta riportando pian piano a livelli più consoni al suo blasone.
Quindi se bevi un vino uscito da una vendemmia di quel periodo di interregno è facile che ti possa deludere.


tu quoto, e aggiungo anche la mia esperienza di un 1997 stanco e poco espressivo (ed era pure una magnum).
Con la Frey (tra l'altro, bellissima ragazza) le cose per fortuna stanno decisamente cambiando.
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Re: Consigli Rodano Centro e Nord (più Bandol e Camargue)

Messaggioda Ziliovino » 04 gen 2018 15:39

Visto che esiste ancora riesumo il thread...

A breve tornerò in Rodano, soprattutto Cote-Rotie, ma anche Cornas e Hermitage.
Necessito consigli:
- sapete se c'è qualche produttore che apre di domenica? ancor meglio se produce anche Hermitage?
- qualche posto tipico dove mangiare? il rist. di jaboulet è valido?

Grazie
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Re: Consigli Rodano Centro e Nord (più Bandol e Camargue)

Messaggioda Ziliovino » 01 feb 2018 15:32

Ecco il nostro raid nella vallée du Rhone Nord:

Dopo aver sistemato un paio di appuntamenti in extremis, in quanto il giorno prima di partire Gerin ci ha quasi annullato l'appuntamento già fissato da solamente due mesi, si parte in piena notte con destinazione Côte-Rôtie.

Alle 10 siamo già al Domaine Garon, poco fuori dal centro (sicuramente non idilliaco) di Ampuis. Gli scoscesissimi vigneti cominciano subito alle spalle della cantina, siamo a sud della faglia che divide Cote Blonde da Cote Brune, non lontani da La Mouline. Ovviamente ci spiega la differenza tra i due principali tipi di suoli: terreno più argilloso, con ossidi di ferro a dare il colore più scuro alla terra in Cote Brune (in genere vini con più corpo/più vigore), mentre in Cote Blonde abbiamo più granito per vini, in genere, più eleganti). E' un piccolo Domaine da 40.000 bott., il motto è che il vino si fa in vigna, e gli affinamenti in legno, come per più o meno tutti i produttori visitati, sono piuttosto brevi (12/18 mesi, e molti stanno passando ai tonneaux, più spesso chiamato demì muid).
Dei diversi assaggi segnalo il Syrah base 2016, fruttato e pepatissimo, astenersi per i non amanti dello yogurt ai mirtilli. I due cru di Côte-Rôtie 2015 sono esauriti, assaggiamo quindi da botte Triotes 2016 elegante e profondo, e Les Rochines 2016 (Cote Brune) di gran bella tensione ed energia. Il Côte-Rôtie La Sibaryne 2015 è ben fatto, proviene dalle vigne della costa bassa, e lo stacco con i cru si sente.

...continua...
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Re: Consigli Rodano Centro e Nord (più Bandol e Camargue)

Messaggioda arnaldo » 01 feb 2018 19:43

Ziliovino ha scritto:Gerin ci ha quasi annullato l'appuntamento già fissato da solamente due mesi
...continua...


Gerin ha la sala degustazione/acquisti comoda comoda....basta andar li' e suonare il campanello.......
per quanto riguarda GARON devono aver fatto il pienone di vendite al mercato.....quando eravamo li' abbiamo comprato i 15 di rochins e triotes......e sybarine 16....in piu' avevano Lancement 15...... :shock: :shock:
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Re: Consigli Rodano Centro e Nord (più Bandol e Camargue)

Messaggioda Ziliovino » 02 feb 2018 10:48

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La Mouline

Prima della successiva visita, nonostante la pioggia battente (in zona cantina Jamet nevicava piuttosto bene) decidiamo di inerpicarci con la macchina su per la collina ed i vigneti, passiamo casualmente davanti al cartello Domaine Jean-Marc Burgaud, contattato via mail non ci aveva cacato, ma una suonata di campanello e siamo in cantina...
Produce un solo vino, Côte-Rôtie, per 15/20.000 bott. l'anno, assemblaggio di più parcelle di entrambe le coste. Lo stile è molto rustico, ma con tutte le accezioni positive del termine, per un vino sanguigno, ricco e polposo. Direi prima sorpresa del tour...
Anche il 2014 non è male, pepe e liquirizia ed una bocca in cerca di equilibrio.



Pranzo veloce a De l'Or en Côte-Rôtie, sulla strada che attraversa Ampuis, è un enoteca-Bar à Vin, e tutto quello che è esposto può essere bevuto (con un droit de bouchon) con taglieri vari. Assaggiato Gangloff Côte-Rôtie La Barbarine 2015, molto chiuso, si aprirà solo quando ormai la bottiglia era finita, devo dire però che ha una gran bella bocca elegante. Da riassaggiare.


Domaine Jean Michel Gerin
I 15 ettari del Domaine collocano il produttore tra i medio-grandi della denominazione: se non sbaglio solamente 150/200 ettari in totale, tutti zeppi di viti, tantè che chi più, chi meno, ha vigne anche nel igp Colline Rhodanienne e St. Joseph.
Qui troviamo anche dei Condrieu interessanti, in particolare il Les Eguets 2016, piuttosto elegante, che concede anche toni minerali. Preciso che il viognier non è proprio il mio vino, più che per la grassezza e acidità in secondo piano (ogni tanto ci vuole anche qualche biancone), per la nota amarognola/ammandorlata finale che ogni tanto anno. Ma questo era piuttosto buono.
Tra i rossi non male il St. Joseph 2015 e il Côte-Rôtie Champin Le Seigneur 2015 da più parcelle in maggior parte in Cote Brune, e con circa il 7% di viogner (ci darà qualche info in più Jasmin), elegante e già definito, già approcciabile. Il capitolo rossi termina qui... Vialliere ultime bottiglie in vendita ma non in assaggio, gli altri cru terminati: più di un produttore ci ha detto che normalmente in questo periodo dell'anno hanno ancora tutto disponibile, mentre quest'anno sono andati a ruba... Secondo loro a seguito di annate mediocri in Borgogna l'attenzione si è spostata sul Rodano, e l'ottima annata 2015 ha fatto il resto. Qualche produttore ci ha detto di vendere circa il 70% in patria e il 30% all'estero, (strano? in Italia è ormai il contrario...) e visto da qui, il mercato del vino ha probabilmente una prospettiva diversa.


Rostaing
Sarei andato in Rodano solo per questa visita, folgorato da un Landonne 2012... Monsier Rostaing è piuttosto affabile, ci accoglie nella cantina ristrutturata a pochi metri da un Rodano piuttosto colmo ed impetuoso. Si parte dai vini che produce in Languedoc e devo dire che il Puech Noble rosso è piuttosto goloso e mediterraneo, ed ad un buon prezzo, ma ovviamente i pezzi forti sono i Côte-Rôtie, a partire dall'Ampodium 2015, antico nome romano di Ampuis, piuttosto centrato in quest'annata, di buona profondità e con una bella violetta, fuochi artificiali con La Landonne 2015 che spara arancia sanguinella, lavanda ed un tannino da battaglia, superato forse di poco dal Cote Blonde 2015 per un naso più sfaccettato con scorza d'arancia e incenso, meno irruento ma più elegante. La scelta di mettere i Condrieu a fine degustazione ha il suo perchè, La Bonnette 2016 è comunque buono di suo, ottimo equilibrio, piuttosto snello per la tipologia, con accenno di muschio bianco.



Un ora scarsa di macchina e siamo a Cornas, siamo in anticipo e in uno stretto vicoletto del centro storico Voge ha lo shop sempre aperto: ci imbuchiamo. Qui saltiamo i bianchi St. Peray per concentrarci sui rossi, segnalo: il Cornas Vieilles Vignes 2015(da riassaggiare in quanto bottiglia aperta da una settimana, ma gran bella materia), il V.V. 2014 che nonostante l'annata meno felice, è bello aperto e dal tannino cazzuto (contiene anche le uve del V. Fontaines non prodotto) e ovviamente il Vieilles Fontaines 2015, solare e floreale, naso profondo e bocca setosa e completa. E' una parcella del vigneto dal quale producono il V.V., prodotto solo nelle migliori annate, lo metto sul podio degli assaggi del week-end, subito dietro ai 2 carri armati di Rostaing. Unica pecca l'etichetta vecchia era molto più bella...
Alla fine veniamo anche omaggiati di un bottiglia di metodo classico: nella vicina zona St. Peray fino a metà novecento il 70% della produzione era bollicine.


Immagine

Pochissime centinaia di metri più in là e siamo nella minuscola piazza, dove a fianco di eglise e mairie c'è un'anonima e semi-abbandonata casa, tentenniamo, il nome sul campanello è praticamente sbiadito ma l'indirizzo è giusto: Guillaume Gilles. La cantina non è lì, ci porta in un vicino vicoletto, siamo nel cortile della casa di Robert Michel, la cantina di affinamento è minuscola e vecchissima, è praticamente un garagiste, circa 15.000 bottiglie. Produce anche un piacevole Gamay dalle colline a sud di Lyon, ed un cote du Rhone da vigne centenarie, ma il pezzo forte è il Cornas 2015 dal naso fruttato-floreale, agrumi, e tannino bello fitto. Anche il 2016 da botte promette piuttosto bene. Tipico caso in cui tanto è sporca la cantina (muffe da far impallidire una grotta per affinamento di formaggi) tanto più sono puliti e fragranti i vini...



Concludiamo la giornata al rist. La Ruche di Saint Peray dove si mangia piuttosto bene senza svenarsi. Del bevuto segnalo il Vin de Pays de l'Ardeche Les Iles Feray 2015 di Gonon (i vini provenienti dalla zona di St. Joseph fino ad ora assaggiati mi sembrano mediamente sfigatelli, ma ovviamente le eccezioni, come in questo caso, ci saranno anche lì). Se siete in zona e il motto è "save money to buy wine" l'Hotel Ibis Budget di Valence è fortemente consigliato...

Il secondo giorno apriamo le danze con Clusel-Roch: 50.000 bottiglie, hanno vigna anche nel Coteaux du Lyonnaise dove tira già aria di Borgogna (gamay e Chardonnay), ma gli assaggi notevoli saranno: il Côte-Rôtie Vialliere 2015 che ha una marcia in più rispetto al base, e il Côte-Rôtie Les grandes Places 2015, più scuro e minerale (grafite), concentrato e dal tannino levigato. Lo stile dei rossi qui è più preciso, più pettinato tanto per capirci, ma sempre mantenendo buon carattere. Segnalo anche il Condrieu Verchery 2016, con anice e finocchietto, poco aromatico e di bocca equilibrata.


G. Barge
In centro al paese, proprio difronte alla chiesa, c'è la sede di questo produttore che ha anche qualche camera, assaggiamo tutti i vini disponili (tranne il cote Blonde in vendita ma non in assaggio), tra qualche alto e basso i vini non sono male, ma dopo gli assaggi dei produttori precedenti desisto dagli acquisti... Segnalo comunque: un cotes du Rhone base q/p (sotto i 10 neuri, una rarità in zona..), un Côte-Rôtie Le Colombard 2015 piuttosto rotondo e facile, per chi non vuole aspettare anni. Interessante poi il Condrieu Les Origines 2016, con un leggero residuo zuccherino. Non mi dispiacerebbe assaggiarne qualche versione passita che ho intravisto nelle enoteche...


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vigneto a Condrieu

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Chateau Grillet


Villard
Il pomeriggio ci spostiamo a Condrieu, la strada che sale dallo Chateau Grillet porta alla sede aziendale in cima alla collina (un grosso capannone, 400.000 bott.,fa anche il negociant, da piccoli vignaioli seguiti tutto l'anno, ci tengono a precisare). Buona parte della produzione è di vini bianchi tra i quali spicca il Condrieu Deponcins 2016, profondo, e dalla bella scia minerale e sapida (Villa Ponticiana non assaggiato...). Qui sono interessanti anche i St. Joseph, sia il Marlant 2015 che soprattutto il Reflets 2015. Bella bevuta ovviamente anche il Côte-Rôtie Les Gallet Blanc 2015 (il nome si riferisce a Monsieur Gallet e Monsieur Blanc dai quali sono stati acquistati i vigneti, ed è una cuvée di più parcelle).



Qualche acquisto veloce di souvenir gastronomici (di pain brioché e confiture de mirabelle avrei dovuto comprarne un bancale, mannaggia a me...) e un passaggio all'enoteca di Condrieu La Bouteillerie ( a proposito, chi è J.M.B. Sorrel che produce Hermitage Le Vignon vieilles vignes? ha qualche legame con J.M. Sorrel?).

Ultima visita della giornata è da Jasmin, la sede è a fianco della ferrovia che attraversa Ampuis, con un orrenda insegna stile estetista (ma per lo meno qui un cartello c'è...). Il vigneron è entusiasta e chiacchierone, produce circa 30.000 bott., ed è già piuttosto buono il Colline Rhodaniennes La Chevaliere 2016, fragrante ed equilibrato, ma il best buy è il suo Côte-Rôtie La Giroflaire 2015, succoso, floreale ed elegante. Nasce da 12 parcelle sparse lungo tutta la costa, e contiene un 5/6% di viognier. Capitolo viognier: è tradizionalmente presente nei vigneti, in "complantation" mischiato alla Syrah (qui è sempre femminile), ci dice che serve a dare florealità e grassezza ai vini (soprattutto in passato, quando le maturazioni dei rossi faticavano un po'). Non è obbligatorio, ed anzi molti produttori nelle selezioni fanno 100% syrah, ma per la legislazione è possibile arrivare addirittura al 20%. Ci dice che in realtà oggi chi lo utilizza ne mette poco, fino al 6/7% e ci cita un unico produttore che ne dichiara il 10%, in quanto il viognier tende a marcare molto il vino soprattutto nei primi anni dalla vinificazione.
Assaggiamo quindi la nuova selezione delle 2 migliori botti dell'annata, non ancora in commercio, che diventeranno il Côte-Rôtie Oleà 2015, che sembra un base amplificato, con frutto più scuro, più spezia ed un tratto mediterraneo, piuttosto promettente, come anche gli assaggi dei 2016 da botte.
In generale i 2016 assaggiati sembrano provenire da una buona/ottima annata, anche se oggi, a fianco dei 2015, mostrano di avere qualcosina in meno. Finiamo con il 2012, ancora giovanissimo, di lamponi e note balsamiche.



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La Chapelle

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Tra le tante visite, è capitato di non riuscire ad infilarci nessun produttore di Hermitage... recuperiamo quindi domenica mattina, e dopo aver faticato parecchio a trovarne di disponibili, strappiamo una visita al Domaine du Colombier. Dopo le foto di rito alla Chapelle, fatte praticamente dal campanello di casa Chave, arriviamo alla sede aziendale, una tipica casa di campagna con la corte, proprio dove le ultime propaggini della collina dell'Hermitage degradano. I vigneti attorno alla cantina, più pianeggianti, sono già nell'aoc Crozes-Hermitage.
Dopo un paio di assaggi dei 2017 da botte segnalo: Crozes-Hermitage Cuvée Gaby blanc 2016, frutato e floreale, con una leggera mineralità, è poi già piuttosto buono il Crozes-Hermitage base 2016, con tanto pepe e tannino fine, il Crozes-Hermitage Cuvée Gaby 2016 ha poi più struttura ed una nota di olive, da attendere. Hermitage 2015 (5.000 bott.) è sul frutto scuro, con delle belle spezie orientali, e pienotto al sorso. Anche qui confrontiamo l'annata 2014, con l'Hermitage dell'omonima annata, meno definito e più fresco, con accenno di salamoia, e poi Hermitage 2005, giustamente più disteso, con un tocco sanguigno, ma che può attendere ancora.


Gran gran bel week-end, 11 produttori in due giorni e mezzo, possiamo essere soddisfatti, conto in banca in picchiata, colesterolo alle stelle (i numerosi assiette de fromage, terrine de foie gras e grenouille en persillade hanno fatto il loro lavoro), si torna a casa... à la prochaine!

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vigneto di Crozes-Hermitage
Ultima modifica di Ziliovino il 02 feb 2018 14:42, modificato 2 volte in totale.
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Re: Consigli Rodano Centro e Nord (più Bandol e Camargue)

Messaggioda Wineduck » 02 feb 2018 11:24

Bravissimo, una grande plauso anche a te! Grazie!
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Re: Consigli Rodano Centro e Nord (più Bandol e Camargue)

Messaggioda Andyele » 02 feb 2018 15:53

Mi associo ai complimenti, veramente grazie per la condivisione...e un pizzico (grande grande in realtà) di invidia per lo splendido viaggio.
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Re: Consigli Rodano Centro e Nord (più Bandol e Camargue)

Messaggioda vinogodi » 02 feb 2018 16:09

...tanchiù ... stop... :wink:
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videodrome
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Re: Consigli Rodano Centro e Nord (più Bandol e Camargue)

Messaggioda videodrome » 02 feb 2018 16:34

Wineduck ha scritto:Bravissimo, una grande plauso anche a te! Grazie!

ma vah... questo è un circolo pickwick... :D
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Re: Consigli Rodano Centro e Nord (più Bandol e Camargue)

Messaggioda arnaldo » 02 feb 2018 21:45

Bravo!!! Ottimo report!!!!! Risalgono le quotazioni del Rodano Vs Borgogna.per me non c e' partita ma i gusti son gusti e a ciascuno i propri.ora alcune considerazioni:
- Voge bravo produttore...ma i prezzi se rapportati ad altri per me sono un po' altini...vielles fontaines che stacca molto rispetto ai due prima sfiora gli 80 euro. A quel punto vado da altri.
-barge mi e' piaciuto sui prodotti piu' importanti. Cote blonde 15 in prospettiva buono. Ho preso il 14 piu' da breve medio periodo. Molto buono pure il cotebrune. Qua poi sono molto interessanti i prezzi...intorno al cinquantino....
Galets blanc 15 di villard mi era piaciuto pure a me...a 45 euro buon acquisto....
GILLES bravo produttore...qualche bt in cantina a nanna...pure i 14 piu' approcciabili sono molti buoni.....
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Wineduck
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Re: Consigli Rodano Centro e Nord (più Bandol e Camargue)

Messaggioda Wineduck » 03 feb 2018 02:26

videodrome ha scritto:
Wineduck ha scritto:Bravissimo, una grande plauso anche a te! Grazie!

ma vah... questo è un circolo pickwick... :D


Quindi avremo un lieto fine! Meglio, no? :wink:
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Re: Consigli Rodano Centro e Nord (più Bandol e Camargue)

Messaggioda Ziliovino » 03 feb 2018 09:48

arnaldo ha scritto:Risalgono le quotazioni del Rodano Vs Borgogna.per me non c e' partita ma i gusti son gusti e a ciascuno i propri.


anche con me la scintilla della Brogogna non è mai scoccata, però devo dire che il fascino è un po' diverso... è ho idea che pia piano i prezzi tenderanno ad avvicinarsi sempre più :evil:

Jasmin e' il nuovo acquisto di un amico di soave conosciuto per l ottimo catalogo di champagne 8) 8) 8)


a noi ha detto che non aveva un importatore italiano (in realtà anche altri produttori, ed eravamo piuttosto stupiti...). sarebbe Soavino?
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Re: Consigli Rodano Centro e Nord (più Bandol e Camargue)

Messaggioda arnaldo » 03 feb 2018 11:07

Si.presa da una settimana circa.ed esce al prezzo come a scaffale francia.
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Re: Consigli Rodano Centro e Nord (più Bandol e Camargue)

Messaggioda kubik » 03 feb 2018 14:20

Grazie mille Zilio, bel reportage.
biodinamico
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Re: Consigli Rodano Centro e Nord (più Bandol e Camargue)

Messaggioda biodinamico » 04 feb 2018 17:22

Complimenti Zilio per il bel reportage.
Mi permetto di aggiungere che anche sabato,tra un'azienda e l'altra,ci siamo fatti un'altro aperitivo con tanto di salumi al de l'or en Cote Rotie.Abbiamo bevuto il Cote Rotie Maison rouge 2015 del Domaine Duclaux,naso un po' compresso che pian piano si fa scappare note di mirtilli freschi,pepe e violetta,bocca intensa e elegante con un tannino perfettamente calibrato.
biodinamico
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Re: Consigli Rodano Centro e Nord (più Bandol e Camargue)

Messaggioda biodinamico » 23 gen 2019 20:35

Folgorati dalle visite dello scorso anno nel nord del Rodano,abbiamo deciso di ritornarci con una settimana di anticipo,per partecipare al Marché aux vins d’Ampuis,giusto per avere una visione più ampia della denominazione,le aziende che producono Cote Rotie erano praticamente tutte presenti e pure qualcuna di Cornas,Hermitage e Crozes Hermitage.

GARON
Eravamo stati in visita lo scorso anno da lui e ci erano piaciuti,quest’anno si conferma con un’ottima gamma,Sybarine 2017,il vino perfetto per avvicinarsi alla Cote Rotie,semplice,succoso e dalla beva trascinante,Les Triotes 2016,qui si cambia registro,più muscolare e dal tannino ancora da assestarsi,Les Rochins,elegante e complesso molto molto buono.

GALLET
Piccolo produttore che non conoscevo,un sola cuvee classica,due annate presentate,la 2016 più floreale e sussurrata e 2015 più potente e in fase di chiusura,mi sono parsi entrambi fatti bene,senza troppi slanci...a 25 euro non si può pretendere di più.

J.M. STEPHAN
Produttore di cui avevo sentito parlare,mi ha soddisfatto solo a metà...
Sicuramente ha uno stile sui generis,parte molto bene con un CR 2017 tutto frutto scuro e spezie,So Brune 2017 é una macedonia di frutta fresca e fiori,curiosa la scelta di uscire così giovane con un vino di punta,solamente 12 mesi in legno...Coteaux Tupin 2016 non mi ha convinto,stallatico come un Montepulciano Pepe e erbe amare,anche in bocca tannino scomposto e verdognolo,Coteaux de Bassenon 2016 mi é piaciuto parecchio,intenso e profondo,tannino fitto e di buona fattura uno dei migliori assaggi della Kermesse.

VOGE
Visitato lo scorso anno si conferma un produttore di grande talento,tre Cornas presentati,tutti 2016.
Les Chailles é fresco,di medio corpo e gradevolmente speziato da bere nei primi anni senza troppi patemi,Les Vielles Vignes é decisamente più intenso,si concede poco in questa fase ma darà grandi soddisfazioni molto buono anche se rispetto allo scorso anno é passato da 42 a 46 euro...Infine Les Vielles Fontaines,che dire,ci fece grande impressione lo scorso anno e si conferma ai vertici della denominazione,frutto cupo,spezie a profusione,terroso,lunghissimo...davvero grande!

ROUSSET
Questo non lo conoscevo e mi ha fatto una bella impressione,assaggiato i suoi due Crozes-Hermitage 2016,classico fresco e pulito,senza fronzoli e selezione Les Picaudieres sulla falsa riga del precedente con più intensità e persistenza in bocca,vini corretti al giusto prezzo tra i 15 e 20 euro a memoria.

CORPS DE LOUP
Anche qui 3 CR presentati,annata 2016,Corps de Loup,Marions Les e Paradis.
Non mi hanno proprio convinto,senza infamia e senza lode,li ho trovati costruiti,levigati,da una denominazione come questa mi aspetto molto di più...

GANGLOFF
A parte la calca iniziale,assaggiati poi con calma li ho trovati davvero molto buoni,si percepisce lo stile in tutti i suoi vini,non esili ma nemmeno goffi,freschi senza essere duri,mi é sembrato che qui la parola d’ordine sia equilibrio.
Non sono un amante di Condrieu ma questo era parecchio buono,già godibile anche se sicuramente dalla lunga vita,il Saint Joseph rouge 2016 é il biglietto da visita per i rossi della maison,di medio corpo e dal frutto cristallino,con la Barbarine 2016 si fa sul serio,frutto scuro e spezie,ha già un’intensitá non indifferente per non parlare della Sereine Noir 2016 sul podio della manifestazione per complessità e persistenza.

Continua...
biodinamico
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Re: Consigli Rodano Centro e Nord (più Bandol e Camargue)

Messaggioda biodinamico » 27 gen 2019 17:40

VILLARD
Dopo la visita dello scorso anno siamo ripassati per il riassaggio,2 Condrieu presentati,Les Terrasses du Palat e Le Grand Vallon entrambi 2017,li ho trovati ben fatti,puliti e di buona struttura soprattutto il secondo...in azienda ricordo di aver preferito il Deponcins,un filo più teso rispetto agli altri,ma in fiera non era in assaggio.
Molto belli anche i Saint Joseph presentati,entrambi 2016,Poivre et Sol più semplice e fragrante,Reflet più intenso e cupo,necessita di tempo in bottiglia ma già ora mi é piaciuto parecchio.Unico CR presentato Le Gallet Blanc che ho trovato leggermente sottotono rispetto allo scorso anno,senza difetti ma nemmeno particolari pregi degni di nota.Peccato non aver assaggiato La Brocarde,non presentato,mi incuriosiva assai...

SEMASKA
Prima volta che lo assaggiavo,4 CR presentati tutti 2016.Molto buono lo Chateau de Montlys,fresco,floreale e pepato,ottimo il Lancement 2016,più cupo,profondo,grande lunghezza per un grande vino!
Le altra due selezioni Fleur de Montlys e l’ Elixir d’Ariane li ho trovati più compressi,sicuramente di grande materia ma di difficile lettura,perlomeno in questa fase,azienda da seguire comunque...

GERIN
Dopo la visita dello scorso anno e la delusione per aver assaggiato solamente un CR ci dirigiamo allo stand con entusiasmo,assaggiamo Champin le Seigneur,La Vialliere,Les Grandes Places e La Landonne,che dire...vini puliti,tannini levigati,li ho trovati troppo perfettini,costruiti,buoni per carità,senza difetti ma non sono il mio stile.
Un’enotecaro molto competente in zona li ha definiti vini “Pinocchio” mi piacerebbe sentire altri pareri su quest’azienda che in fin dei conti non ha ripagato le aspettative.

JASMIN
Anch’esso visitato lo scorso anno si conferma un best buy in zona,fragrante,floreale ma anche complesso,molto molto buono,peccato per la cuvee Olea non ancora pronta,assaggiata da botte un anno fa prometteva davvero bene.

FAURIE
Si cambia zona,tre Hermitage,Cuvee Bessards/Greffieux 2016,fine,elegante e floreale,Cuvee Bessards/Méal 2016 piú intenso,potente e stratificato,Hermitage 2000 maturo,carne secca,fiori appassiti e nota fumé,bel naso anche se manca un po’ a centro bocca...costava meno delle due Cuvee ultima annata intorno ai 50 euro,tutto sommato un prezzo onesto.

FRANCOIS ET FILS
Sorpresa della giornata,CR classico 2016 fresco e speziato,molto intrigante...Rozier fine,agrumato davvero molto elegante,a 37 euro é proprio un bel bere.Assaggiati anche i campioni di Rozier e Rochins 2017 che promettono davvero molto bene,altra azienda da seguire con attenzione.

CLUSEL ROCH
Lo scorso anno ci fecero una bella impressione,quest’anno invece sottotono,una nuova Cuvee Les Schistes che non mi ha detto molto,Vialliere e Les Grands Places meno incisivi e intensi,sicuramente meglio la seconda ma a 75 euro compro altro,Cuvee Classique 2008 dal tannino rustico...prezzi abbastanza altini.

DUCLAUX
VinI molto belli,eleganti e ben leggibili,La Chana 2016 é più semplice ma ben fatto e molto gourmand,La Germine é più intenso,profondo senza diventare troppo importante,Maison Rouge davvero un campioncino...difficile bere meglio a 60 euro.

JAMET
Ufficialmente presentava solamente un CdR blanc 2017 che non mi ha detto molto e il CR Fructus Voluptas 2017,fresco e abbastanza semplice...poi compaiono i mostri...in successione CR 2016 già molto buono,intenso,complesso,agrumato...CR Cote Brune 2016 qui siamo ai vertici,ancora più intenso,balsamico,stratificato e di gran carattere,persistenza infinita,vino della giornata appena dopo il Cote Brune di Rostaing assaggiato qualche ora prima in azienda,CR 1999,iniziano a comparire i sentori terziari,oliva,carne affumicata bel frutto scuro e viola macerata,davvero grande...chiudiamo con il Condrieu 2017,buono,ma dopo i fenomeni di prima difficile imporsi...Merci Monsieur Jamet...

Altri vini assaggiati qua e là ci hanno colpito per esempio il CR Fongeant 16 di Villa e Les Becasses 16 di Chapoutier consigliati dagli amici forumisti,i 3 Cornas 2016 di Durand,CR Les Grand Places 15 di Montez,CR Rose Purpre 2016 di Gaillard e CR Cote Brune 2016 di Barge.
Un plauso ai cugini transalpini per l’organizzazione impeccabile dell’evento,servirebbe solamente uno spazio maggiore visto il crescente interesse verso questa zona,qualità media dei vini abbastanza alta,difficile trovare vini problematici...2016 sicuramente bell’annata,meno potente della precedente 2015 e a detta dei produttori più tipica per la zona.
Abbiamo anche visitato diverse aziende nei due giorni successivi... :D
Continua....
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Re: Consigli Rodano Centro e Nord (più Bandol e Camargue)

Messaggioda biodinamico » 02 feb 2019 10:33

Partiti durante la notte direzione Ampuis,alle 9.30 ci aspetta la prima visita,subito un mostro sacro...René Rostaing.
Incontriamo per la strada il simpatico René che ci accoglie in cantina,assaggiamo solamente i rossi partendo dall’Igp Les Lezardes 2016 piccoli frutti rossi e decisamente pepato,semplice e beverino,ottimo inizio.
Proseguiamo poi con i Cote Rotie,tutti annata 2016.Ampodium,bel frutto chiaro,spezie,floreale,bella versione...La Landonne,frutto più cupo,spezia scura,balsamico,il livello si alza vertiginosamente,bocca ancora da assestarsi,ho un debole per questo vino che mi fece innamorare di questa zona...La Vialliere,qui il frutto torna chiaro,agrumato,tannino un filo più rustico a detta del buon René vino che invecchia meravigliosamente,come dargli torto.Purtroppo Cote Blonde esaurita,assaggiamo quindi la Cote Brune che insieme alla Vialliere sono le novità di quest’anno,per modo di dire visto che sono state vinificate anche in precedenza ma non ogni anno.La Cote Brune la metto al primo posto tra gli assaggi del weekend,già complessa con mirtilli,spezie scure,anice,talco e una bellissima nota floreale,bocca potente,elegante,di lunghezza e stratificazione impressionante.Capolavoro.
Non ci resta che fare quattro passi e tuffarci nel Marché aux vin di Ampuis,distante poche centinaia di metri,il risultato dei numerosi assaggi é nei post addietro...
Abbiamo pernottato a Vienne all’economico,pulito e minimale Ibis Budget e la sera su consiglio di Monsieur Jamet abbiamo mangiato al ristorante Les Saveurs du Marché,buona cucina a prezzi giusti,ci siamo bevuti due vini del Domaine du Collier,il Saumur Blanc La Ripaille 2013,agrumato e minerale,davvero ottimo e il Saumur Rouge La Charpentrie 2012,ottimo anch’esso,frutto rosso e eucalipto,decisamente balsamico senza cadere in note troppo “da peperonata”.

L’indomani ci alziamo di buon mattino e ci dirigiamo un’oretta a sud,in quel di Mauves,ci attende un grande interprete della denominazione Saint Joseph...Pierre Gonon!!!!
Ci riceve proprio lui,che,bicchiere alla mano ci fa assaggiare il suo bianco.
Partiamo col Saint Joseph 2018,da botte,già bello equilibrato con note di pera e frutti gialli,bocca di buona grassezza con giusta acidità a bilanciare.Saint Joseph 2016,melone bianco e fiori di campo,mimosa,anche qui buon equilibrio e decisa mineralitá.Saint Joseph 2003,dorato,frutta secca,menta,lemongrass bocca secchissima,sapida e di buona lunghezza,davvero molto buono.
Passiamo poi ai rossi,assaggiamo prima da botte le 4 parcelle separate che andranno a comporre il Saint Joseph 2018,dalla più semplice e floreale alla più scura e tannica,inutile dirlo che ne avrei voluto una barrique di ognuna...
Proseguiamo poi con gli assaggi da acciaio,Cuvee già assemblate e pronte per andare in bottiglia nei prossimi mesi.Iles de Forey 2017,frutto rosso e pepe,tannino vispo,molto gourmand.Saint Joseph 2017 più cupo nel frutto,foglie secche e mineralitá,bocca intensa e buon allungo,promette davvero molto bene.
Concludiamo con il Saint Joseph 2016,attualmente in commercio,ancora su note di frutta scura,grafite e pelliccia,in bocca é duro con tannini in fase di assestamento,necessita di tempo.Saint Joseph 2001,rubino cupo,al naso di primo acchito pare un Cabernet Franc,asparago,peperone verde,balsamico,poi ancora fiori secchi e pepe nero,bocca elegante,tannino finissimo e integrato,buona lunghezza.

Ci spostiamo di qualche chilometro a Mercurol,in zona Hermitage per visitare il Domaine Yann Chave.
Cantina nuova,senza indicazioni,evidentemente come tanti in zona non hanno bisogno di vendere...
Partiamo col Crozes-Hermitage 2017,la “Barbera del Rodano” come l’ha definito un’enotecaro della zona,amante di vini piemontesi...in effetti...frutto rosso e pepe nero,corpo medio e bocca succosa,ottimo compagno a tavola.
Crozes-Hermitage La Rouvre 2017,da singola vigna ai confini dell’appellation e completamente esposta a sud,si cambia marcia,le note di frutta e spezie si fanno più cupe,leggera nota di legno da smaltire,bocca decisamente più potente e incisiva.Hermitage 2017,qui si sale ancora...marasca,mirtilli,fiori secchi,vasta gamma di spezie,intenso,potente finale lungo e coerente con quanto sentito al naso...in prospettiva é gran vino!
Hermitage 2010,rubino cupo,già di ottima complessità...ciliegia,fragolina,pout pourri,lavanda,pepe nero,petali di rosa,bocca di grande intensità e classe,trama tannica finissima...grandissimo!!!

Ci dirigiamo a Cornas,dove ad attenderci c’è un’altro grande Vigneron...Clape...
Lui,a differenza di altri che vinificano i cru separatamente,preferisce fare due Cuvee,il Cornas Renaissance da vigne più giovani e il Cornas da vigne più vecchie.
Anche qui si inizia con i campioni da botte 2018,prima delle vigne giovani(Patou)poi dalle vigne vecchie(Reynard)
Proseguiamo con l’assaggio da botte dell’annata 2017,vigne giovani(Patou,Reynard)vigne vecchie(Reynard,Patou,Sabarotte,Cote e Petite Cote) ognuna con il proprio tratto distintivo,una degustazione davvero didattica.
Passiamo ai vini in bottiglia,Cornas Renaissance 2016,frutto rosso e pepe nero,macis,molto giovane ma già leggibile e parecchio buono...Cornas 2016,più cupo,frutto scuro,pepe e bella nota balsamica,intenso,tannino fine e elegante,chiudiamo col Cornas 2015,sulla falsa riga del precedente ma ancora più intenso,scontroso e meno aperto anche se sicuramente dal grande avvenire.
Bellissima degustazione che ricorderò tra le più emozionanti.

Restiamo nel centro di Cornas e suoniamo a casa Dumien-Serrette,anche senza appuntamento ci ricevono senza problemi dopo averli bloccati al cancello di casa me tra stavano uscendo :oops: davvero gentili!!!!
In assaggio c’é solamente il Cornas Patou 2016,veste rubino,piccoli frutti rossi e pepe bianco,bella nota floreale e agrumata,corpo medio,tannino duretto ma abbastanza fine,vino nel complesso piacevole...Terminata la Cuvee Henry prodotta in pochi esemplari.

Torniamo in hotel,sempre Ibis però a Valance per poi uscire a cena a Tournon sur Rhone al ristorante Le Chaudron,anche qui buona cucina senza troppi fronzoli e carta vini ben assortita e con diverse chicche,noi scegliamo uno Chassagne Montrachet 2005 di Bernard Moreau,agrumi e polvere pirica,floreale,bocca di buona complessità e mineralitá...possiamo andare a letto contenti,il giorno successivo ancora due visite prima di tornare a casa.

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