il costo di una btg. di Chateau Petrus ( di di Edith Di Salv

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chris715
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Messaggioda chris715 » 28 lug 2015 16:00

E del Dom Perignon o del Musigny Grand Cru di Roumier? Questo è quanto si è chiesto Jérôme Baudouin in una famosa inchiesta intitolata “Il vero prezzo delle grandi bottiglie”, e pubblicata dalla prestigiosa rivista “Revue du Vin de France”. Il desiderio di Baudouin, ma anche il nostro, era quello di capire quale fosse il costo all’origine per bottiglie vendute a prezzi che variano dalle centinaia alle migliaia di euro. Ebbene, il risultato è stato che una bottiglia di Dom Perignon costa alla Moët & Chandon tra i 17.28 e i 22.28 euro, a fronte di un prezzo di vendita consigliato in enoteca di 129 euro. Lo Chateau Petrus esce dalla cantina a 450 euro più tasse, ed ha un costo di circa 30 euro, confermato dallo stesso Christian Moueix, proprietario dello Chateau. Petrus 2005 arriva a costare sugli scaffali delle enoteche anche 4.500 euro a bottiglia. Altro caso clamoroso è quello del Musigny Grand Cru 2006 di Roumier, prodotto in sole 450 bottiglie, che costa in enoteca 1.500 euro. Il costo di 750 ml di questo vino, tutto compreso, è di 5.50 euro, a cui vanno aggiunti, per bottiglia, 11.30 euro di costi di affinamento e 3.50 euro di imbottigliamento. Altri 3.50 euro come costi di amministrazione, commercializzazione, etc. e i costi fiscali che portano ad una cifra finale di 30.00 euro a bottiglia. - See more at: http://gustodivino.it/home-gusto-vino/q ... KVlfL.dpuf
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Re: il costo di una btg. di Chateau Petrus ( di di Edith Di Salv

Messaggioda chris715 » 28 lug 2015 16:00

interessante questo articolo......
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Re: il costo di una btg. di Chateau Petrus ( di di Edith Di Salv

Messaggioda bpdino » 28 lug 2015 16:42

Per non parlare poi del costo irrisorio delle tempere che utilizzava Van Gogh o delle semplici matite con le quali scarabocchiava Picasso... un vero scandalo!
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Re: il costo di una btg. di Chateau Petrus ( di di Edith Di Salv

Messaggioda vinogodi » 28 lug 2015 16:55

...una novità sconcertante , è giusto riprendere la discussione ... ne parlammo 15 anni fa , poi 12 anni fa , poi 11 anni fa , poi 9 anni fa , poi otto anni fa, poi sette anni fa ... poi , esausti, sospendemmo la discussione per un paio d'anni, fin quando un nuovo forumista, 4 anni fa...
PS: dodici anni fa penso intervenne anche mio padre (d'altronde era il suo mestiere) snocciolando conti economici a destra e a manca inducendo la prima vera fuga dal forum del 71,6 % degli "storici" forumisti, ancora oggi rimpianti periodicamente in thread appositi da parte di tanti "anziani" , che ancora non si spiegano tali transumanze ... 8)
PPS: ... e io che, ingenuamente, ancora oggi sono convinto che per produrre Romanée Conti si spendano circa 10.000 Euro di costi variabili + 2000 Euro di costi fissi, con un onesto ricarico di vendita di circa 20 Euro a bottiglia, che se ci pensiamo bene non sono così pochi, rispetto ad un ricarico di un Lambrusco di Sorbara... 8)
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Re: il costo di una btg. di Chateau Petrus ( di di Edith Di Salv

Messaggioda yotamoteuchi » 29 lug 2015 09:13

Quando leggo queste cose mi viene da ridere e devo (purtroppo) dare ragione a vinogodi... :lol:
Mi piacerebbe avere il dettaglio di quando fanno questi conti perchè di solito lasciano sempre fuori qualcosa.
Cosa viene considerato? Bottiglia, tappo, etichetta e capsula? Ok.
I cartoni o le scatole in legno?
La corrente per far funzionare tutti i macchinari?
La manodopera più o meno specializzata che segue tutto il processo (dalle cure della vite, la raccolta, etc.)?
Poi non ci dimentichiamo che i macchinari vanno ammortizzati, non è che li regalano e ci vogliono anni. Così come i pali, i tralci, i fili, le barbatelle e quanto serva di cambiare di anno in anno ai filari.
Tutte quelle figure che ruotano intorno al vino? Enologi, cantinieri, commerciali, magazzinieri, etc.
Anche il costo "stupido" del telefono o della connessione internet devono rientrare comunque nel costo finale del vino. I costi per la manutenzione del sito internet (che non è che una volta fatto non si paga più, c'è da pagare annualmente il dominio e l'hosting).
Sai quante altre cose ci sarebbero da aggiungere che sicuramente mi sono dimenticato...
Il vino non è un iPhone che ogni volta lo smontano e calcolano il prezzo di ogni singolo componente arrivando così al costo finale del prodotto (di solito il 50% rispetto al prezzo di vendita). Un'azienda che "campa" dalla vendita del vino dovrà, per forza, inserire nel prezzo del vino TUTTI i costi che sostiene, anche quelli per l'acquisto della carta igienica. Poi ci deve anche guadagnare qualcosa, oltre a fare pari di tutte le spese!
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Re: il costo di una btg. di Chateau Petrus ( di di Edith Di Salv

Messaggioda vinogodi » 29 lug 2015 09:39

yotamoteuchi ha scritto:..Un'azienda che "campa" dalla vendita del vino dovrà, per forza, inserire nel prezzo del vino TUTTI i costi che sostiene, anche quelli per l'acquisto della carta igienica. Poi ci deve anche guadagnare qualcosa, oltre a fare pari di tutte le spese!
...e , infatti, rifacendo bene i conti ma, soprattutto, dopo una telefonata (sul cellulare) fattami ieri sera da De Villaine che sta leggendo il forum, sembra che su ogni bottiglia di Romanée Conti ci guadagni anche meno , dei 20 Euro ipotizzati ( snocciolandomi dati che poco comprendevo, si era arrivati a 18,45 Euro a bottiglia) , ma fra i costi fissi aveva anche calcolato le cene a lume di candela e l'albergo di lusso (spese "amante") , il Porsche Cayenne Turbo scaricato sull'azienda, i vini del Domaine Leroy che beve tutti i giorni (solo Grands Cru, tra l'altro, perché quelli di DRC gli piacciono meno) , la parrucchiera della moglie (75.000 Euro al mese) , l'acconciatore della cagnetta della moglie (81.000 Euro) , l'iscrizione ai corsi AIS del figlio ... insomma, tutta una serie di voci che solitamente incidono significativamente sulla determinazione del prezzo di vendita... 8)
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Re: il costo di una btg. di Chateau Petrus ( di di Edith Di Salv

Messaggioda bpdino » 29 lug 2015 09:47

vinogodi ha scritto:...l'acconciatore della cagnetta della moglie (81.000 Euro)...


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Re: il costo di una btg. di Chateau Petrus ( di di Edith Di Salv

Messaggioda yotamoteuchi » 29 lug 2015 10:17

vinogodi ha scritto:...e , infatti, rifacendo bene i conti ma, soprattutto, dopo una telefonata (sul cellulare) fattami ieri sera da De Villaine che sta leggendo il forum, sembra che su ogni bottiglia di Romanée Conti ci guadagni anche meno , dei 20 Euro ipotizzati ( snocciolandomi dati che poco comprendevo, si era arrivati a 18,45 Euro a bottiglia) , ma fra i costi fissi aveva anche calcolato le cene a lume di candela e l'albergo di lusso (spese "amante") , il Porsche Cayenne Turbo scaricato sull'azienda, i vini del Domaine Leroy che beve tutti i giorni (solo Grands Cru, tra l'altro, perché quelli di DRC gli piacciono meno) , la parrucchiera della moglie (75.000 Euro al mese) , l'acconciatore della cagnetta della moglie (81.000 Euro) , l'iscrizione ai corsi AIS del figlio ... insomma, tutta una serie di voci che solitamente incidono significativamente sulla determinazione del prezzo di vendita... 8)


Alcune voci possono anche starci, eh... voglio dire... un De Villaine non è che può andare in giro con la Panda 4x4 sporca di mota (fango per i non maremmani). L'iscrizione ai corsi AIS (o l'equivalente francese) per i figli mi sembra allo stesso modo "utile" (almeno per l'apparenza). I vini del Domaine Leroy possono essere inseriti tra le voci "ricerche e studio del mercato", quindi perchè no?
Quelli che digerisco meno, nel prezzo del vino, sono i soldi per pagarsi la/le amanti e i contentini alla moglie perchè se ne faccia una ragione (i 75k euro di parrucchiera e gli 81k del cane).
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Re: il costo di una btg. di Chateau Petrus ( di di Edith Di Salv

Messaggioda zampaflex » 29 lug 2015 10:50

In effetti, dimenticarsi per gli Chateaux il costo delle barriques (quelle buone vanno sopra i 600 euro), dei rototurbomaceratori/tavoli di scelta con vibromassaggio refrigerato e soprattutto delle megaconsulenze dei vari Rolland o Parker o chi altro, non porta a fare i conti giusti... :lol:

Ora, io sono per il libero mercato. Quindi, domanda = offerta.
Ma se i migliori produttori di vino di una zona fanno cartello e alzano i prezzi di un ordine di grandezza, e a te resta solo la scelta tra comprare UNA bottiglia di premier cru o una cassa di cru bourgeois (o village, va...), potremo protestare, o no?
Come si dice negli USA, votiamo con le gambe. Comprando altro. Ma restando con l'amarognolo (da tannino gallico :mrgreen: ) in bocca per non avere avuto l'occasione di mettersi in cantina un vino desiderato.

Perfino i francesi, anche quelli istituzionali (RVF) non ne possono più della continua corsa al rialzo dei prezzi dei propri vini. Siamo nella bolla...
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Re: il costo di una btg. di Chateau Petrus ( di di Edith Di Salv

Messaggioda vinogodi » 29 lug 2015 11:39

zampaflex ha scritto:Ora, io sono per il libero mercato. Quindi, domanda = offerta.
Ma se i migliori produttori di vino di una zona fanno cartello e alzano i prezzi di un ordine di grandezza, e a te resta solo la scelta tra comprare UNA bottiglia di premier cru o una cassa di cru bourgeois (o village, va...), potremo protestare, o no?
Come si dice negli USA, votiamo con le gambe. Comprando altro. Ma restando con l'amarognolo (da tannino gallico :mrgreen: ) in bocca per non avere avuto l'occasione di mettersi in cantina un vino desiderato.

Perfino i francesi, anche quelli istituzionali (RVF) non ne possono più della continua corsa al rialzo dei prezzi dei propri vini. Siamo nella bolla...
...la Borgogna fa storia a se; purtroppo vedo poche vie di uscita e non comprare noi significa solo che qualcun altro ha avuto l'opportunità... che tanto compra a prescindere , se ha le risorse, perché alternative ad un grande Chardonnay o Pinot Nero, ma veramente grandi, ne vedo pochi sul pianeta e, soprattutto, il Pinot Nero è quasi una malattia per taluni , tra l'altro difficilmente curabile . Non c'è bisogno di cartello , quando si vuole alzare i prezzi, basta vosservare l'articolazione della domanda. Sta succedendo lo stesso in Langa. Lo capiscono bene i produttori , che fino a 5 anni fa avevano il magazzino pieno e arrivavano alla contingenza della vendemmia successiva con metà vino invenduto dell'annata precedente , mentre ora iniziano la nuova vendemmia con i magazzini vuoti e venduto tutto a tre mesi dall'imbottigliamento, maledendo quella volta che non hanno comprato , a poco, l'appezzamento del vicino...
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Re: il costo di una btg. di Chateau Petrus ( di di Edith Di Salv

Messaggioda zampaflex » 29 lug 2015 14:13

vinogodi ha scritto:...la Borgogna fa storia a se...


...ma converrai che Bordeaux, con i volumi che fa, è uno scandalo.
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Re: il costo di una btg. di Chateau Petrus ( di di Edith Di Salv

Messaggioda vinogodi » 29 lug 2015 14:35

zampaflex ha scritto:
vinogodi ha scritto:...la Borgogna fa storia a se...


...ma converrai che Bordeaux, con i volumi che fa, è uno scandalo.
...Bordeaux è un discorso diverso, perché ha massa critica per sostenere i momenti speculativi ma anche i momenti di parabola discendente, come succede periodicamente. E' la borsa del vino vera e proprio e questo da almeno 250 anni. Per la Borgogna, invece, la vedo dura per numeri irrisori e frazionamento/parcellizzazioni spaventose, peggio ancora che in Langa , perché la domanda di un mercato mondiale non la si può sostenere con micro produzioni di poche centinaia di bottiglie ( o migliaia globali) , pena andamento sempre crescente dei prezzi, e come sta succedendo, fuori controllo anche in annate relativamente scadenti... 8)
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Re: il costo di una btg. di Chateau Petrus ( di di Edith Di Salv

Messaggioda zampaflex » 29 lug 2015 16:09

Leggevo giusto oggi che il DRC, che era già famoso tra i produttori, ciò nonostante riuscì a produrre il suo PRIMO esercizio in utile nel 1959, casualmente in corrispondenza con quell'annata famosa. E mi sono tornate in mente le parole di Elio Altare in Barolo Boys quando ricordava che negli anni '60 in Langa c'era la fame.

A leggerle adesso questo cose fa un po' specie, e fa capire quali passi in avanti abbia fatto il mondo del vino in mezzo secolo. Da comune produzione agricola a status symbol.
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Re: il costo di una btg. di Chateau Petrus ( di di Edith Di Salv

Messaggioda Pot » 29 lug 2015 21:04

bpdino ha scritto:Per non parlare poi del costo irrisorio delle tempere che utilizzava Van Gogh o delle semplici matite con le quali scarabocchiava Picasso... un vero scandalo!



:lol:
...La vita va corretta, eccome, è troppo dura da buttare giù liscia.

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