Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

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gbaenergiaeco10
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 06 mar 2018 18:43

alì65 ha scritto:io non so come si fa a dire che il Cerasuolo non sia buono!!! ho visto scritti dove ne parlavano male...
ieri ho aperto una 2006 e l'ho seccata....semplicemente di livello!!!


perdonami Claudio, ma se non ricordo male tu non hai un particolare feeling con valentini..devo dedurre che c'è dell'ironia in questo tuo commento? :lol: :lol:
Lorenzo
AedesLaterani2012
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda AedesLaterani2012 » 06 mar 2018 18:51

gbaenergiaeco10 ha scritto:
AedesLaterani2012 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:Qualcuno sa quando uscirà la 14 del trebbiano di valentini? prezzi in aumento o stabili (sui 65)?
Aedes, com'è l'annata? vale la spesa?


Ancora non si sa quale, tra 2014 e 2015 in affinamento, uscirà per prima; potremmo assistere allo stesso 'sorpasso' che fece, ad esempio, la 2011 sulla 2010. Uscita prevista, si vocifera maggio, ma, ancora tutto da vedere sull'eventuale inversione dei millesimi.
Resto concentrato sullo sfuso 2017 (sia Cerasuolo che Trebbiano) di cui ho sentito parlare un gran bene.
Stay tuned... :D


sto benedetto sfuso rimane un miraggio..un casino pazzesco, devi andare a ritirarlo di persona nella settimana in cui ti dicono loro...nel caso ti posso commissionare e me ne spedisci un 5 litri per tipo? nella beneaugurata ipotesi in cui tu acconsenta, ha senso la spedizione di un prodotto sfuso? non rischia di rovinarsi?


Assolutamente no, lo imbottiglio il fine settimana successivo al ritiro, quindi dopo due/tre giorni dal trasporto in damigiane. Su 100 litri a disposizione, 10 te li metto da parte volentieri, ma, non te li spedirei prima di settembre per due motivi: 1) fa un caldo boia per spedire, ovunque, seppur in vetro e cantinette poliuretaniche; 2) tenuto conto che mi trovo ad imbottigliare mediamente a fine luglio, nelle settimane che precedono il ferragosto non ho tempo neppure per respirare, sostituendo il collega in ferie. Ci sentiamo in mp per ulteriori dettagli perché la conversazione ritengo sia OT. Grazie :D
Ultima modifica di AedesLaterani2012 il 06 mar 2018 20:08, modificato 1 volta in totale.
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda bpdino » 06 mar 2018 19:39

gbaenergiaeco10 ha scritto:
AedesLaterani2012 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:Qualcuno sa quando uscirà la 14 del trebbiano di valentini? prezzi in aumento o stabili (sui 65)?
Aedes, com'è l'annata? vale la spesa?


Ancora non si sa quale, tra 2014 e 2015 in affinamento, uscirà per prima; potremmo assistere allo stesso 'sorpasso' che fece, ad esempio, la 2011 sulla 2010. Uscita prevista, si vocifera maggio, ma, ancora tutto da vedere sull'eventuale inversione dei millesimi.
Resto concentrato sullo sfuso 2017 (sia Cerasuolo che Trebbiano) di cui ho sentito parlare un gran bene.
Stay tuned... :D


sto benedetto sfuso rimane un miraggio..un casino pazzesco, devi andare a ritirarlo di persona nella settimana in cui ti dicono loro...nel caso ti posso commissionare e me ne spedisci un 5 litri per tipo? nella beneaugurata ipotesi in cui tu acconsenta, ha senso la spedizione di un prodotto sfuso? non rischia di rovinarsi?

Una sorta di cammino verso Compostela :lol:
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda alì65 » 06 mar 2018 20:23

gbaenergiaeco10 ha scritto:
alì65 ha scritto:io non so come si fa a dire che il Cerasuolo non sia buono!!! ho visto scritti dove ne parlavano male...
ieri ho aperto una 2006 e l'ho seccata....semplicemente di livello!!!


perdonami Claudio, ma se non ricordo male tu non hai un particolare feeling con valentini..devo dedurre che c'è dell'ironia in questo tuo commento? :lol: :lol:


no, assolutamente; ritengo il Cerasuolo il vino più riuscito della casa
Montepulciano buono ma molto altalenante e Trebbiano me lo offri se vuoi farmi un torto... :D
i Cerasuolo sono gli unici che ancora acquisto
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
Vinos
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda Vinos » 26 giu 2018 20:41

alì65 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:
alì65 ha scritto:io non so come si fa a dire che il Cerasuolo non sia buono!!! ho visto scritti dove ne parlavano male...
ieri ho aperto una 2006 e l'ho seccata....semplicemente di livello!!!


perdonami Claudio, ma se non ricordo male tu non hai un particolare feeling con valentini..devo dedurre che c'è dell'ironia in questo tuo commento? :lol: :lol:


no, assolutamente; ritengo il Cerasuolo il vino più riuscito della casa
Montepulciano buono ma molto altalenante e Trebbiano me lo offri se vuoi farmi un torto... :D
i Cerasuolo sono gli unici che ancora acquisto


Claudio perdonami ma sul trebbiano, devo dirti che ti manca l’esperienza,scusami ma forse non sei in grado di leggerlo, dovresti comprarti il libbro delle favolette di cappuccetto rosso in modo da ampliare le tue conoscenze tramite nuove letture... ti consiglio di non avere schemi rigidi e di cercare di contestualizzare vitigno e territorio, magari aumentare anche il numero di masturbazioni mentali per entrarci ancora più dentro... ti chiedo di nuovo scusa, stavo cercando delle info su valentini e mi è venuto fuori questo messaggio e non ce lo fatta ad essere indifferente...
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda davidef » 26 giu 2018 21:04

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Ultima modifica di davidef il 04 nov 2018 21:46, modificato 1 volta in totale.
davidef
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda davidef » 26 giu 2018 21:06

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Ultima modifica di davidef il 04 nov 2018 21:46, modificato 1 volta in totale.
Vinos
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda Vinos » 26 giu 2018 21:24

davidef ha scritto:
Vinos ha scritto:Claudio perdonami ma sul trebbiano, devo dirti che ti manca l’esperienza,scusami ma forse non sei in grado di leggerlo, dovresti comprarti il libbro delle favolette di cappuccetto rosso in modo da ampliare le tue conoscenze tramite nuove letture... ti consiglio di non avere schemi rigidi e di cercare di contestualizzare vitigno e territorio, magari aumentare anche il numero di masturbazioni mentali per entrarci ancora più dentro... ti chiedo di nuovo scusa, stavo cercando delle info su valentini e mi è venuto fuori questo messaggio e non ce lo fatta ad essere indifferente...


ecco, questo è un ottimo approccio, bravo Vincenzo, non ci voleva molto :mrgreen:


Finalmente ti è tornato un pó di spirito ;-)
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda Vinos » 26 giu 2018 21:29

davidef ha scritto:sinteticamente, il Trebbiano '14 com'è riuscito ? me ne stanno proponendo e volevo valutare essendo impegnato su molti fronti ultimamente, grazie :wink:


Stavo cercando proprio delle info sulla 2014, perció mi è venuta fuori questa discussione, ma per solo prezzi... oggi ho stappato una 2011, magari domani metto 2 note....
Seguo con interesse...
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda davidef » 27 giu 2018 09:43

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Ultima modifica di davidef il 04 nov 2018 21:46, modificato 1 volta in totale.
Vinos
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda Vinos » 27 giu 2018 21:03

Trebbiano valentini 2011: solito colore mai limpido, con qualche deviazione olfattiva(ormai ci sono abituato,anche se va via presto in questo caso)
Fieno e profumi di camomilla non mancano, sambuco e zolfo. In bocca una leggera carbonica(proprio per non farsi mancare niente) accompagna un sorso meno pieno del solito, con un’acidità ben presente ma giá integrata. Continuo ad assaggiare i vini di valentini per scienza e conoscenza, ma hanno sempre qualcosa che mi lascia perplesso.
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda maxer » 27 giu 2018 21:53

davidef ha scritto: :mrgreen:

:lol: aaaaaaaahhhhhhhhahahahahahahaha :lol:
:lol: aaaaaaaahhhhhhhhahahahahahahaha :lol:

spirito rosicante (... "rosicone, m' hai provocato e io ..." ***)

:lol: aaaaaaaahhhhhhhhahahahahahahaha :lol:
:lol: aaaaaaaahhhhhhhhahahahahahahaha :lol:

ahi ahi ahi ... :?

*** libera versione da : "Un americano a Roma" - 1954 - regia di Steno - sceneggiatura di Ettore Scola e Alberto Sordi
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda davidef » 27 giu 2018 22:23

.
Ultima modifica di davidef il 04 nov 2018 21:45, modificato 1 volta in totale.
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda maxer » 28 giu 2018 08:26

davidef ha scritto: :mrgreen:
davidef ha scritto: :mrgreen:

Mi sa che abbiamo stancato
Propongo di ignorarci rispettivamente da oggi, 28 giugno 2018, senza ulteriori battute, offese, riferimenti più o meno "velati", tanto si è capito come la pensiamo l' uno dell' altro.
Dai, che se ci mettiamo d' impegno, ce la facciamo.
Siamo diversi, assolutamente non complementari, di più, incompatibili. Succede.
STOP DEFINITIVO (almeno da parte mia)
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda SommelierSardo » 28 giu 2018 11:32

Vinos ha scritto:Trebbiano valentini 2011: solito colore mai limpido, con qualche deviazione olfattiva(ormai ci sono abituato,anche se va via presto in questo caso)
Fieno e profumi di camomilla non mancano, sambuco e zolfo. In bocca una leggera carbonica(proprio per non farsi mancare niente) accompagna un sorso meno pieno del solito, con un’acidità ben presente ma giá integrata. Continuo ad assaggiare i vini di valentini per scienza e conoscenza, ma hanno sempre qualcosa che mi lascia perplesso.


L'ho bevuto circa 3 mesi fà... annata interlocutoria ma non è una scusante.
Non mi ha soddisfatto, non solo per le imperfezioni che ci possono stare anche su un vino esagerato: è stato il quadro generale a non lasciarmi nessun ricordo positivo e nessuna emozione particolare. Bevo il Trebbiano di Collecapretta (15 o 16 buone entrambe) e per la tipologia sono molto più soddisfatto spendendo 1/4 o giù di lì...
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda AedesLaterani2012 » 28 giu 2018 15:37

Visto che il thread ormai sta prendendo un'altra piega, ricordo - così, tanto per notiziare i più - che i vini di Valentini non sono 'limpidi' perché non subiscono interventi di chiarifica, in fase fermentativa del mosto, con alcun tipo di stabilizzante. Dal mio modesto punto di vista dovrebbe essere un valore aggiunto piuttosto che un 'difetto', se con assenza di limpidità ci riferiamo alla velatura nel calice alla mescita.
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda davidef » 28 giu 2018 17:04

.
Ultima modifica di davidef il 04 nov 2018 21:45, modificato 1 volta in totale.
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda win_67 » 28 giu 2018 18:45

Ma quindi, questo Trebbiano Valentini è ancora il miglior bianco italiano?
Se la risposta è no, l'alternativa?
Vincenzo
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda maxer » 28 giu 2018 21:52

davidef ha scritto:
maxer ha scritto:
davidef ha scritto: :mrgreen:
davidef ha scritto: :mrgreen:

Mi sa che abbiamo stancato
Propongo di ignorarci rispettivamente da oggi, 28 giugno 2018, senza ulteriori battute, offese, riferimenti più o meno "velati", tanto si è capito come la pensiamo l' uno dell' altro.
Dai, che se ci mettiamo d' impegno, ce la facciamo.
Siamo diversi, assolutamente non complementari, di più, incompatibili. Succede.
STOP DEFINITIVO (almeno da parte mia)


Per me il problema non si pone, in quanto interagisco solo con chi parla di vino, se da altri viene cercata la battutina sui miei interventi pertinenti più volte prima chiedo chiarimenti in pvt, poi se la solfa non cambia mi adeguo, la discussione su Sassicaia è esplicita nella volontà continua di provocare, dovevi finirla prima meglio tardi che mai .

BI-STOP BI-DEFINITIVO (almeno da parte mia) 2
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda l'oste » 28 giu 2018 23:59

win_67 ha scritto:Ma quindi, questo Trebbiano Valentini è ancora il miglior bianco italiano?
Se la risposta è no, l'alternativa?
Vincenzo

I gusti son gusti, a vedere le guide ci sarebbero il Cervaro o il Vintage Tunina tra i migliori bianchi italiani.
Il mio bianco italiano di sempre è un Fiorano Semillon 1971 di Boncompagni Ludovisi.
Considerando profonditá di annate e vini da vitigno autoctono secondo me oltre a Valentini puoi vedere la Madonna solo con vecchi Villa Bucci riserva e ribolla di Gravner.
Tra gli autoctoni sempre secondo me Villa Diamante è ormai tra i grandi per restarci e invecchiando fiorirá lo stupore.
Nei blended o francesi, trovare un Terre Alte di Felluga ben conservato e con una decina d'anni è sempre una notevole esperienza, come per le riserve di Terlano, Gaja e Rey. Altri grandi ma con piccolo distacco.
Credo che però l'imprevedibilitá del trebbiano, quando in positivo, resti unica.
Prendimi però con le molle, sono rossista da sempre, i bianchi li bevo 2/3 mesi l'anno.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda SommelierSardo » 29 giu 2018 13:28

AedesLaterani2012 ha scritto:Visto che il thread ormai sta prendendo un'altra piega, ricordo - così, tanto per notiziare i più - che i vini di Valentini non sono 'limpidi' perché non subiscono interventi di chiarifica, in fase fermentativa del mosto, con alcun tipo di stabilizzante. Dal mio modesto punto di vista dovrebbe essere un valore aggiunto piuttosto che un 'difetto', se con assenza di limpidità ci riferiamo alla velatura nel calice alla mescita.


Appunto corretto Ric, non è un dettaglio da nulla.
2007, 2010 e 2013 sono belle interpretazioni.
2011 non all'altezza del nome.
2014? Cosa ci racconterà? Lo hai già provato?
Non sono mai prevenuto sulle annate tribolate, sono il San Tommaso dell'assaggio :wink:
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda win_67 » 29 giu 2018 18:02

l'oste ha scritto:
win_67 ha scritto:Ma quindi, questo Trebbiano Valentini è ancora il miglior bianco italiano?
Se la risposta è no, l'alternativa?
Vincenzo

I gusti son gusti, a vedere le guide ci sarebbero il Cervaro o il Vintage Tunina tra i migliori bianchi italiani.
Il mio bianco italiano di sempre è un Fiorano Semillon 1971 di Boncompagni Ludovisi.
Considerando profonditá di annate e vini da vitigno autoctono secondo me oltre a Valentini puoi vedere la Madonna solo con vecchi Villa Bucci riserva e ribolla di Gravner.
Tra gli autoctoni sempre secondo me Villa Diamante è ormai tra i grandi per restarci e invecchiando fiorirá lo stupore.
Nei blended o francesi, trovare un Terre Alte di Felluga ben conservato e con una decina d'anni è sempre una notevole esperienza, come per le riserve di Terlano, Gaja e Rey. Altri grandi ma con piccolo distacco.
Credo che però l'imprevedibilitá del trebbiano, quando in positivo, resti unica.
Prendimi però con le molle, sono rossista da sempre, i bianchi li bevo 2/3 mesi l'anno.


Grazie Oste, visto che ultimamente da quello che leggo questa incostanza di Valentini sembra per così dire aumentare......pur rimanendo sempre all'apice dei bianchi ovviamente.
Vincenzo
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda AedesLaterani2012 » 30 giu 2018 07:50

SommelierSardo ha scritto:
AedesLaterani2012 ha scritto:Visto che il thread ormai sta prendendo un'altra piega, ricordo - così, tanto per notiziare i più - che i vini di Valentini non sono 'limpidi' perché non subiscono interventi di chiarifica, in fase fermentativa del mosto, con alcun tipo di stabilizzante. Dal mio modesto punto di vista dovrebbe essere un valore aggiunto piuttosto che un 'difetto', se con assenza di limpidità ci riferiamo alla velatura nel calice alla mescita.


Appunto corretto Ric, non è un dettaglio da nulla.
2007, 2010 e 2013 sono belle interpretazioni.
2011 non all'altezza del nome.
2014? Cosa ci racconterà? Lo hai già provato?
Non sono mai prevenuto sulle annate tribolate, sono il San Tommaso dell'assaggio :wink:


No, Giovanni, volendo acquistare la 2014 a fine luglio in cantina, non la degusterò prima di settembre; agosto vado di bianchi e rosati alto-atesini, come tradizione vuole! Sai che ti dico, riflettendo sulla dicotomia - tutt'altro che banale - "varietale vs territoriale"? Che dalla insignificante varietà di Trebbiano abruzzese - come diceva Antinori - si ottiene un vino così territoriale con Valentini, al punto che un artigiano come lui, sa sorprenderti con annate 'anomale', al pari della '99 o della 2011, o con "unica" da uve con maturazioni fenoliche così indietro, come nella 2009, in cui fai davvero fatica a pensare a ben due attacchi di botrytis in meno di un mese, quantunque il frutto diluito resti indicatore di anticipazioni vendemmiali e di un lavoro in vigna fuori del comune. 2007, 2010 e 2013 che hai citato sono annate con prospettive evolutive di lunga, lunghissima gittata, questo è arcinoto; da bere e ribere nel tempo per testarne il divenire.
Ho avuto la fortuna di assaggiare quasi tutte le annate di Trebbiano dal '78, molte di esse più volte. Apprezzo la forte identità e singolarità di un prodotto che reputo prossimo ai vertici assoluti nella sua peculiare diversità da millesimo a millesimo, da lotto a lotto, nel suo essere selezione, quando imbottigliato, e felice espressione di quella vendemmia e di quella soltanto. Il resto è destinato solo alla memoria succedanea dei privati e dei ristoratori che ogni anno acquistano lo sfuso per la mescita quotidiana. Una sorta di sapiente declassamento delle uve; il Trebbiano abruzzese, etimologicamente parlando, ritorna "vino casareccio", alimento quotidiano, non più 'cavallo di razza' figlio del genotipo che si è integrato con l'ambiente territorio, come scrisse qualcuno.
Che altro dire, Giovanni? Il bianco di casa Valentini che preferisco? Il 2006, mai commercializzato per vari motivi: un piccolo capolavoro di umiltà ed artigianalità.
Perdonate - e perdonami anche tu Giovanni - ma quando leggo del Trebbiano del Maestro lauretano - come piace chiamarlo - interpretato e categorizzato con caparbia devozione come un "vino varietale" attraverso la sequela trita e ritrita dei descrittori comuni, dico sempre tra me e me: "Ragazzi, o io non sento nulla o qui non ci si capisce proprio nulla!". Poi ripenso all'ubicazione delle vigne nel comprensorio lauretano, alla latitudine, all'influenza della costa, e a come si sia espresso il Trebbiano abruzzese in quel fazzoletto d'Abruzzo bene individuabile. E penso che senza il gran MANICO di Valentini non si parlerebbe così a lungo, nel bene e nel male, di Trebbiano d'Abruzzo.
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda maxer » 30 giu 2018 08:54

AedesLaterani2012 ha scritto:No, Giovanni, volendo acquistare la 2014 a fine luglio in cantina, non la degusterò prima di settembre; agosto vado di bianchi e rosati alto-atesini, come tradizione vuole! Sai che ti dico, riflettendo sulla dicotomia - tutt'altro che banale - "varietale vs territoriale"? Che dalla insignificante varietà di Trebbiano abruzzese - come diceva Antinori - si ottiene un vino così territoriale con Valentini, al punto che un artigiano come lui, sa sorprenderti con annate 'anomale', al pari della '99 o della 2011, o con "unica" da uve con maturazioni fenoliche così indietro, come nella 2009, in cui fai davvero fatica a pensare a ben due attacchi di botrytis in meno di un mese, quantunque il frutto diluito resti indicatore di anticipazioni vendemmiali e di un lavoro in vigna fuori del comune. 2007, 2010 e 2013 che hai citato sono annate con prospettive evolutive di lunga, lunghissima gittata, questo è arcinoto; da bere e ribere nel tempo per testarne il divenire.
Ho avuto la fortuna di assaggiare quasi tutte le annate di Trebbiano dal '78, molte di esse più volte. Apprezzo la forte identità e singolarità di un prodotto che reputo prossimo ai vertici assoluti nella sua peculiare diversità da millesimo a millesimo, da lotto a lotto, nel suo essere selezione, quando imbottigliato, e felice espressione di quella vendemmia e di quella soltanto. Il resto è destinato solo alla memoria succedanea dei privati e dei ristoratori che ogni anno acquistano lo sfuso per la mescita quotidiana. Una sorta di sapiente declassamento delle uve; il Trebbiano abruzzese, etimologicamente parlando, ritorna "vino casareccio", alimento quotidiano, non più 'cavallo di razza' figlio del genotipo che si è integrato con l'ambiente territorio, come scrisse qualcuno.
Che altro dire, Giovanni? Il bianco di casa Valentini che preferisco? Il 2006, mai commercializzato per vari motivi: un piccolo capolavoro di umiltà ed artigianalità.
Perdonate - e perdonami anche tu Giovanni - ma quando leggo del Trebbiano del Maestro lauretano - come piace chiamarlo - interpretato e categorizzato con caparbia devozione come un "vino varietale" attraverso la sequela trita e ritrita dei descrittori comuni, dico sempre tra me e me: "Ragazzi, o io non sento nulla o qui non ci si capisce proprio nulla!". Poi ripenso all'ubicazione delle vigne nel comprensorio lauretano, alla latitudine, all'influenza della costa, e a come si sia espresso il Trebbiano abruzzese in quel fazzoletto d'Abruzzo bene individuabile. E penso che senza il gran MANICO di Valentini non si parlerebbe così a lungo, nel bene e nel male, di Trebbiano d'Abruzzo.

Perfetta traduzione della filosofia interpretativa del Trebbiano da parte del grande Valentini.
Complimenti per la chiarezza con cui esprimi la tua passione per l' opera del Maestro lauretano. :wink:
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Re: Montepulciano e trebbiano d'Abruzzo

Messaggioda SommelierSardo » 30 giu 2018 09:43

AedesLaterani2012 ha scritto:
SommelierSardo ha scritto:
AedesLaterani2012 ha scritto:Visto che il thread ormai sta prendendo un'altra piega, ricordo - così, tanto per notiziare i più - che i vini di Valentini non sono 'limpidi' perché non subiscono interventi di chiarifica, in fase fermentativa del mosto, con alcun tipo di stabilizzante. Dal mio modesto punto di vista dovrebbe essere un valore aggiunto piuttosto che un 'difetto', se con assenza di limpidità ci riferiamo alla velatura nel calice alla mescita.


Appunto corretto Ric, non è un dettaglio da nulla.
2007, 2010 e 2013 sono belle interpretazioni.
2011 non all'altezza del nome.
2014? Cosa ci racconterà? Lo hai già provato?
Non sono mai prevenuto sulle annate tribolate, sono il San Tommaso dell'assaggio :wink:


No, Giovanni, volendo acquistare la 2014 a fine luglio in cantina, non la degusterò prima di settembre; agosto vado di bianchi e rosati alto-atesini, come tradizione vuole! Sai che ti dico, riflettendo sulla dicotomia - tutt'altro che banale - "varietale vs territoriale"? Che dalla insignificante varietà di Trebbiano abruzzese - come diceva Antinori - si ottiene un vino così territoriale con Valentini, al punto che un artigiano come lui, sa sorprenderti con annate 'anomale', al pari della '99 o della 2011, o con "unica" da uve con maturazioni fenoliche così indietro, come nella 2009, in cui fai davvero fatica a pensare a ben due attacchi di botrytis in meno di un mese, quantunque il frutto diluito resti indicatore di anticipazioni vendemmiali e di un lavoro in vigna fuori del comune. 2007, 2010 e 2013 che hai citato sono annate con prospettive evolutive di lunga, lunghissima gittata, questo è arcinoto; da bere e ribere nel tempo per testarne il divenire.
Ho avuto la fortuna di assaggiare quasi tutte le annate di Trebbiano dal '78, molte di esse più volte. Apprezzo la forte identità e singolarità di un prodotto che reputo prossimo ai vertici assoluti nella sua peculiare diversità da millesimo a millesimo, da lotto a lotto, nel suo essere selezione, quando imbottigliato, e felice espressione di quella vendemmia e di quella soltanto. Il resto è destinato solo alla memoria succedanea dei privati e dei ristoratori che ogni anno acquistano lo sfuso per la mescita quotidiana. Una sorta di sapiente declassamento delle uve; il Trebbiano abruzzese, etimologicamente parlando, ritorna "vino casareccio", alimento quotidiano, non più 'cavallo di razza' figlio del genotipo che si è integrato con l'ambiente territorio, come scrisse qualcuno.
Che altro dire, Giovanni? Il bianco di casa Valentini che preferisco? Il 2006, mai commercializzato per vari motivi: un piccolo capolavoro di umiltà ed artigianalità.
Perdonate - e perdonami anche tu Giovanni - ma quando leggo del Trebbiano del Maestro lauretano - come piace chiamarlo - interpretato e categorizzato con caparbia devozione come un "vino varietale" attraverso la sequela trita e ritrita dei descrittori comuni, dico sempre tra me e me: "Ragazzi, o io non sento nulla o qui non ci si capisce proprio nulla!". Poi ripenso all'ubicazione delle vigne nel comprensorio lauretano, alla latitudine, all'influenza della costa, e a come si sia espresso il Trebbiano abruzzese in quel fazzoletto d'Abruzzo bene individuabile. E penso che senza il gran MANICO di Valentini non si parlerebbe così a lungo, nel bene e nel male, di Trebbiano d'Abruzzo.


Questo è vero amore!
Un applauso

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