Qualche giorno fa, con tema “Grandi Bianchi” abbiamo stappato:
Champagne Le Cran 2006 – Bereche. Nota ossidativa un po’ insistita, quasi fungosa, non eccessiva ma non convince appieno, bocca bella verticale e secca.
Champagne 1999 – Salon. Fresco e gessoso, floreale ed agrumato, leggero accenno verde tra il lime, l’anice e il sedano. In bocca l’acidità è decisa e citrina, ancora ruvido e spigoloso. Visto il blasone e il prezzo ci si poteva aspettare qual cosina in più. Riproverei tra qualche anno…
Meursault Charmes 2008 – Michelot. Bello disteso in bocca e bell’equilibrio, sembra che qualche anno gli faccia bene, tra acidità e grassezza misurata, si esprime poco al naso.
Cotes du Jura Savagnin Les Chalasses Marnes Blanche 2012 – Ganevat. Ossidazione molto controllata, sulla nocciola e sentori marini, col tempo arrivano anche gli agrumi. Bocca di acidità vibrante è salino se non quasi salato. Sicuramente pergli amanti del genere, e io amai…
Umbria bianco 1999 Cervaro della Sala – Antinori. Il colorone deciso e intenso anticipa comunque un discreto vino, ci sarà la vaniglia e leggere note mature di zabaione, ma anche camomilla e fiori, ananas, bocca larga ma non eccessivamente pesante. Non sa cos’è l’eleganza,ma èancora integro.
Vdt Gaja e Rey 1987 – Gaja. Qui invece troviamo tutta l’eleganza mancante al precedente, poteva benissimo essere stato prodotto oltralpe, decisamente integro e ancora pimpante, colore chiaro e brillante e una bocca con una bella acidità finale ad invogliare il sorso. Tanto di cappello a mister Gaja, uno chardonnay piemontese con più di 25 anni sul groppone…
Venezia Giulia Breg Anfora 2002 – Gravner. Questa volta non convince, colore ramato intenso, ha poco carattere,nonostante sia più elegante di altre versioni. Se penso ai suoi vini pre anfora…
Nahe Niederhauser Hrmannshohle Spatlese 2003 – Donnhof. Idrocarburo e pietra, quasi gasolio, poi qualche tocco verde e agrumato, bocca dove l’acidità non è prorompente e tamponata da dosata dolcezza.
Alsace Riesling Vendange Tardive Clos Windsbhul 2000 – Zind Humbrecht. Abbondante schiuma e frizzantatura… NG
Alsace Gewurztraminer Selection de Grains Noble 1994 – Stentz. Questo invece è integro, classica sinfonia di canditi e scorze d’agrumi, albicocca secca, sorso piuttosto grasso e di buon tenore alcolico.
Barolo Chinato – Cappellano. E’ sempre lui, immutato o quasi, con la classica nota balsamica mentolata, mi è sembrato più secco e asciutto di altri assaggi.