CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

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delta
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda delta » 05 apr 2015 16:04

Bevibile ma le aspettative erano ben altre
:|

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delta
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda delta » 05 apr 2015 16:10

Bella bolla, rosa intenso
Frutti di bosco, amarena, spezie....mi piace :D

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Kalosartipos
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda Kalosartipos » 05 apr 2015 17:03

delta ha scritto:Bevibile ma le aspettative erano ben altre
:|

Che ti aspettavi da un Crémant de Bourgogne Rosé?
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda Ziliovino » 05 apr 2015 17:30

Venerdì sera panoramica Supertuscans, appena ho tempo metto le note:

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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda vinogodi » 05 apr 2015 18:26

...che nostalgia... 8)
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda paperofranco » 05 apr 2015 19:40

Oggi a pranzo, ritrovo in famiglia con il classico arrosto girato come piatto forte.
Si è bevuto:
Gatinois "brut tradition"(Ay gran cru); per me è sempre un buon champagne dall'ottimo rapporto qualità prezzo, prevalenza pn, credo intorno all'80%.
Volnay 2012 Lafarge; considerata l'annata merdosa, in modo particolare da quelle parti dove la grandine si è fatta sentire pesantemente, direi che il buon Lafarge ha fatto un lavorone.
Rosso di Montalcino 2012 Baricci; il miglior compagno di tavola possibile, se in tavola metti la ciccia, come oggi. Una garanzia.

Emblematico il commento di mio fratello:
gli chiedo "quale ti piace di più?", e lui "......via, non scherziamo, buoni tutti e due per carità, ma questo è vino(Baricci) e si sente, quest'altro(Lafarge) è acquetta......"
:mrgreen:
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda Kalosartipos » 05 apr 2015 20:37

Pranzo pasquale da mammà, assieme alla moglie... l'altro ieri stavo giusto pensando a quale bollicina :D portare, quando mammà mi comunica che ha ripescato dalla sua cantina (dove solitamente si trovano solo bottiglie di acqua ed olio e flaconi di detersivo) uno spumante che aveva comprato un anno e mezzo fa (in previsione di un arrivo di parenti poi non verificatosi), quindi si sarebbe bevuto quello... vabbè, almeno nelle feste comandate facciamo contenta mammà :roll: .

Beh... non lo assaggiavo da almeno un anno (e si trattava di un calice, non una boccia), ma, contestualizzando e relativizzando, a me è piaciuto e non vedo nessuna bolla, almeno fra quelle che ho bevuto (tante :mrgreen: ), che gli possa stare davanti nella sua fascia di prezzo (mammà disse 9,99 all'IperCoop, con tanto di astuccio).
Prodotto industriale e circa quattro milioni di bottiglie/anno.. sarà forse la sboccatura 2013 ed il tempo passato in cantina a maturare, però il sorso era gradevole, bollicina a posto, un po' grasso, ma con buona freschezza ed acidità, pur senza essere una lama di quelle a me gradite. Chapeau!
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda romanee' » 05 apr 2015 20:39

la mamma ha sempre ragione..... :wink: :wink: :wink:
SPEDISCO SOLITAMENTE DOPO 1 O 2 GIORNI DAL PAGAMENTO...MA A MOLTI HO SPEDITO E SPEDIRO' ANCOR PRIMA.. :D :wink:
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda zampaflex » 06 apr 2015 09:10

Pranzo dai parenti ieri e quindi condizioni non ideali per "leggere" i vini, ma segnalo la notevolissima struttura in termini di sapidità e freschezza del Perlé Nero 2006 di Ferrari e la agilità del Capovolto 2010. Davvero due buoni vini, lo spumante in particolare passibile di mimetismo con i cugini d'oltralpe.
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda Cristianmark » 06 apr 2015 09:28

zampaflex ha scritto:Perlé Nero 2006 di Ferrari e la agilità ....lo spumante in particolare passibile di mimetismo con i cugini d'oltralpe.


Testato recentemente, rispetto alla versione con chardonnay, questo lo trovo un po cupo e statico. Mi sembra piu' una scelta di segmentazione di gamma prodotto che di innalzamento della qualita'. Buono si, ma il perle' (normale) ha altra dinamicita' e finezza.
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda zampaflex » 06 apr 2015 11:50

Cristianmark ha scritto:
zampaflex ha scritto:Perlé Nero 2006 di Ferrari e la agilità ....lo spumante in particolare passibile di mimetismo con i cugini d'oltralpe.


Testato recentemente, rispetto alla versione con chardonnay, questo lo trovo un po cupo e statico. Mi sembra piu' una scelta di segmentazione di gamma prodotto che di innalzamento della qualita'. Buono si, ma il perle' (normale) ha altra dinamicita' e finezza.
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Potrei essere d'accordo, nel senso che non avendo avuto dei bicchieri decenti e poco tempo per seguirlo non sono riuscito a valutarlo bene al naso; ciò nonostante non mi è parso brillantissimo. Però, che telaio!
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda gianni femminella » 06 apr 2015 18:52

zampaflex ha scritto:
Becho ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
Becho ha scritto:Ieri sera due bei 2004 a confronto: Cascina Francia e Poggio di Sotto.
Bellissimo il colore di entrambi, limpido trasparente. Profilo olfattivo migliore per il barolo, veramente bella la sventagliata speziata/fruttata, mentre il naso del brunello è appena accennato e lievemente penalizzato da una puntino d'alcol. Belli e sfacciati con un fruttino dolce a centro bocca, che insieme ad un filo d'alcol, caratterizza i due vini.
Bella acidità e tannini vivi, soprattutto su PdS dove il finale allappante lo penalizza un pò. Buona persistenza per entrambi.
Nel complesso due bellissime bt, molto giovani ma anche molto gourmand, ieri ho preferito CF ( 92+ ), ma per il futuro PdS ( 91+ ) ha secondo me più margini di miglioramento.


Sbaglio o Poggio di sotto 2004 sbaraglió fior fior di concorrenza alla orizzontale Brunello a Siena? ( quella di settembre 2013 gestita da Brozzi )

Ad ogni modo PDS 2004 lo ricordo perfino più godibile ( e più pronto ) rispetto alle tue note sebbene non possa minimamente paragonarmi a te come degustatore.


Non ero presente a quell'orizzontale, penso comunque che PdS 2004 possa stare benissimo nella top 5 di Montalcino per quanto riguarda l'annata in questione. Di sicuro è inferiore a PdS riserva e Soldera, mentre l'ho preferito, seppur di poco, a Poggio al Vento e Salvioni ( BS riserva e Cerbaiona mi mancano ).


Gianni, ti ricordi quasi bene, sono pressoché sicuro che finì nei primi tre. Bisognerebbe recuperare il thread per rileggere la classifica finale tra tutti noi partecipanti.
Io mi ricordo un grande Poggio al Vento, un Soldera strampalato, una delle due bottiglie di PdS difettata (ahimé), un Macioche annata godurioso, e bene anche Colleoni, Tornesi e Potazzine. Con BS (c'era la riserva) personalmente mai avuto sintonia. Salvioni PdS riserva e Cerbaiona non provati neanche io.


Io ero troppo preso a assaggiare e a godermela :mrgreen: , di note ne presi poche e alla fine feci anche un po' di confusione ( i miei giudizi non hanno contribuito a fare media perché li ho tenuti per me ).
Ad ogni modo preferii Pian dell'Orino ai primi due della classifica; di Poggio al Vento posso aggiungere che quel 2004 aveva già strabiliato tutti noi in precedenza, quando fummo invitati a una visita in azienda tramite vinogodi.
Sarebbe interessante, una volta o l'altra, un confronto diretto tra qualche eccellenza di Montalcino e qualche Barolo pari grado.

1 XXX Poggio di sotto ris. 92,1
2 XXX Poggio al Vento ris 91,2
3 XXX Pian dell'orino ris 90,2
4 XXX Paradiso Manfredi ris. 90,1
5 XXX Colleoni Riserva 89,4
5 XXX Soldera ris. Intistieti F77 89,4
7 XXX Biondi santi riserva 89,3
8 XXX Potazzine Riserva 88,7
9 XXX Tenuta di Sesta Ris. 88,6
10 XXX Macioche 88,6
11 XXX Mastrojanni 88,4
12 XXX Le chiuse riserva 87,3
13 XXX Fortuna 86,7
14 XXX Tornesi 86,5
15 XXX Gianni Brunelli ris. 86,4
16 XXX Barbi Vigna d. Fiore ris. 85,8
17 XXX Ragnaie 85,3
18 XXX Sassetti Riserva 85,3
19 XXX Fattoi 85,2
20 XXX San Lorenzo 84,9
21 XXX Marroneto 84,1
22 XXX Macioche riserva 83,9
23 XXX Poggione Ris. Paganelli 83,7
24 XXX Tiezzi v.soccorso 82,6
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda Spectator » 07 apr 2015 08:05

..Purpureus 2011 e Ad Mira 2009,N.Ferri.Pasqua e pasquetta con amici e parenti,una..ventina.Poco..capiscenti,ma molto,molto..beventi.Sei,piu' sei bottiglie:un figurone,massima resa..poca spesa. Bevibilita' straordinaria x entrambi, specie il Purpureus : amabile,schietto ,godibile,duttile,perfetto accompagnamento a tutto quel che si e' mangiato.
Ultima modifica di Spectator il 07 apr 2015 11:57, modificato 1 volta in totale.
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda arnaldo » 07 apr 2015 08:19

Nel weekend...
az agr FOSSACOLLE - Brunello di Montalcino 2001 - non avevo grosse aspettative...invece qualche anno in piu' di bt gli hanno fatto bene. Naso intenso,speziato,fruttato di prugna,frutta macerata,spezie,cenni terrosi,in un bel mix.Bocca piena,morbida,di buona struttura ed intensita' con discreto allungo,rimandi di frutta matura.
az agr SESTI - Rosso di montalcino 2009 - qua' invece parziale delusione. Naso quasi muto.guardo il tappo che presenta lieve tracce di muffetta.....si percepisce a tratti al naso.qualche traccia di frutta ma troppo poco. Bocca che invece tiene botta limitando i difetti,anche qui direi in fase matura,da bere,sapido,solare,con guizzo minerale ma senza grossi slanci.....
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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giucas
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda giucas » 07 apr 2015 15:18

...miscellanea...:...buono, fresco e citrino è il Collestefano 2009 , a cui si danno altri 3/4 anni almeno di presenza. Piu' cicciotto e grasso il Pinot Bianco 2009 Terlano, ora in beva di grande soddisfazione. Meno in forma il Pinot Grigio Sot Lis Rivis 2010 Ronco del Gelso, sfuocato da note casearie e dal palato poco definito. Elegantemente ossidato è l'Enosi 2006 Caldaro , che soddisfa per le note complesse di frutta tropicale e zenzero. Stupefacente e buonissimo :D il Fiano 2008 di Picariello, integro nel colore ed originale nei decisi toni fumè e fruttato vegetali (ananas, menta, erba tagliata..). Sottotono la Valpolicella 1999 Dal Forno, nerastra terrificante che non si schioda però da una liquirizia un po' cortecciosa e monocorde. Tanta roba ma poca armonia. Sorprendente nel suo genere il Brunello 2010 Casanova di Neri, meno laccato e dimostrativo di quanto uno si aspetti :shock: , anzi, in grado di rivelare una tensione ed un volume interno non banali. Al netto di un tappo lievissimo ma fetesio :( , un po' troppo vitalizzato da acidità e tannini risulta adesso il Brunello 2010 del Poggione, comunque da risentire fra un po'. Ottimo è l ' Outis 2004 Biondi, integro e leggero, giocato sul fruttino rosso, l'agrume e tante spezie. Elegante ed intimo; piaciuto assai.
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda Ziliovino » 07 apr 2015 23:14

Ziliovino ha scritto:Venerdì sera panoramica Supertuscans, appena ho tempo metto le note:

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Stupiscono tutti per integrità e vitalità, anche i più vecchi, diversi vini non li conoscevo affatto:

Flaccianello 2009 - Fontodi: ancora decisamente duro (e ci mancherebbe), leggere note tostate lasciano spazio a fiori e frutta, si distende un poco col tempo. Non sembra affatto un mostro ma in prospettiva gli darei sicuramente una chance.

Fontalloro 2009 - Felsina: questo invece convince poco, sicuramente più chiuso, ma il leggero smalto e vaniglia non aiutano, bocca sicuramente dura ma anche squilibrata, manca un po’ a centro bocca e col tempo non migliora molto…

Carbonaione 2001 – Poggio Scalette: profilo più scuro al naso, compiuto e risolto, da l’idea di essere arrivato, ha una bella speziatura intrigante, legno di cedro, bocca rotonda e morbida.

Dopoteatro 2001 – Salicutti: inizia un po’ confuso al naso, poi una bella prugna decisa, quasi prugna secca e leggero vegetale/peperone, bella concentrazione e freschezza in bocca.

Avvoltore 1997 – Moris Farms: ancora piuttosto vitale, con un tocco di grafite e leggera vena vegetale che vira verso il rosmarino e la macchia mediterranea. Bocca tendente al morbido ma senza esagerare. Mediterraneo.

Rosso di Sera 1995 – Fattoria Poggiopiano: Poco espressivo al naso, concede un po’ di pepe nero e speziature varie, meglio in bocca dove è potente ma di buon equilibrio.

Concerto 1993 – Castello di Fonterutoli: non sapevo neanche non venisse più prodotto… bel fruttato rosso ancora vivo, con peperone grigliato in evidenza, bocca succosa nella media dei precedenti.

Ornellaia 1993 – Tenuta dell’Ornellaia: qui il tocco di maggior eleganza è notevole, molto bordolese e rigoroso, senza cedimenti, anche in bocca l’equilibrio la fa da padrone, gran bella bottiglia. In annata mediocre pensavo di trovarlo anche più in là…

Balifico 1990 – Castello di Volpaia: questo invece è sangiovese fino al midollo, nonostante l’uvaggio, fresco, vivio, sanguigno, con un leggero fumé, sapido.

Querciagrande 1988 – Podere Capaccia: tanta ruggine e profilo più autunnale, sorso più semplice e rustico, comunque di carattere.
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda gp » 08 apr 2015 12:49

Ma che bicchieri sono? Sembrerebbero i famigerati nanerottoli ISO :!:
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda b.severini » 08 apr 2015 19:42

LES CRETES Petite Arvine 2013 :D :D :D :D bello, pulito, sopratutto beverino

LUIGI BAUDANA Langhe Bianco 2013 :D :D :D :D bello, strutturato, entrata in bocca molto delicata e finale di una sapidità incredibile

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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda Alberto » 08 apr 2015 21:31

Montello e Colli Asolani Cabernet Franc VCR10 Velluto del Montello, Emilio Sartor, 2013 (13%)
Ottenuto presumibilmente dal clone n. 10 di Vivai Cooperativi Rauscedo, uno di quelli che spesso in Veneto sono indicati come "franc francese" per distinguerli da vecchie selezioni clonali in uso anni fa e più recentemente (e correttamente) identificati come carmenère. Il nome Velluto inganna un po', infatti è un vin de soif peperino, ben fatto e paradigmatico nel suo stile, erbaceo e pepato senza scusanti al naso, tutto verticale e graffiante di acidità in bocca, non lunghissimo ma nemmeno troppo spoglio o elementare: anzi il tannino è vivace e "propositivo", di buona fattura. Costa meno di 5 EUR in enoteca, e non ci si può lamentare: per una grigliata rustica (l'ho abbinato infatti ad un hamburger taglia XXL), magari servito un po' fresco, fa al caso. Azienda di Venegazzù con una storia abbastanza lunga, un nome sicuro in zona.
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda il chiaro » 09 apr 2015 00:37

blanc des blancs extra brut Henriet Bazin: molto buono, agrumato e fine
chapelle chambertin grand cru 2007 rossignol trapet: boh, il vino è buono per carità, ma definirlo un gran vino proprio non si può. Il naso mi manda in alto adige, la bocca, almeno quella, è più interessante, ma non decolla mai
barolo le vigne 2009 Sandrone: colore scuro e intenso, al naso è decisamente boisé. In bocca pesante e adiposo, fa sembrare il rosso precedente un campione assoluto. boh
cote 2002 blanc des blancs 2002 bereche: si torna a ragionare, tutto spezia e frutta secca e spina acida
fute de chene brut Henri Giraud: grande champagne senza possibilità di smentita, pieno, avvolgente, lungo, fresco, belissimo.
Quinta do Vesuvio vintage port 2006: non so che dire, ero decisamente pieno e stanco per cui non sono ruscito ad apprezzarlo ed ascoltarlo come credo avrebbe meritato
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda vinogodi » 09 apr 2015 08:50

il chiaro ha scritto:...cote 2002 blanc des blancs 2002 bereche: si torna a ragionare, tutto spezia e frutta secca e spina acida

...certo, mica te lo tirano dietro, ma è un gran vino... 8)
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda landmax » 09 apr 2015 09:16

il chiaro ha scritto:Quinta do Vesuvio vintage port 2006....


Questo l'hai trovato al mercato di Posillipo, dì la verità???? :lol:
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda paperofranco » 09 apr 2015 10:21

Volnay Taillepieds 2009 De Montille.
Dico subito che mi aspettavo di più. Ovviamente il vino è giovane, forse un po’ troppo presto per valutarlo, ma con i 2009 aperti fino adesso ho avuto solo esperienze positive, questo invece non mi ha convinto.
Al naso, inizialmente, una leggera riduzione(straccio bagnato), poi si apre su una traccia vegetale che mi fa pensare all’uso di raspi, non so in che percentuale, fruttino rosso e lieve speziatura, non particolarmente complesso. Bocca di una certa rotondità, quasi “grassa”, soprattutto per essere un Taillepieds, appena tannico e di buona persistenza, però manca di progressione e di profondità; buono e basta.
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda zampaflex » 09 apr 2015 10:33

landmax ha scritto:
il chiaro ha scritto:Quinta do Vesuvio vintage port 2006....


Questo l'hai trovato al mercato di Posillipo, dì la verità???? :lol:


Se a Posillipo riuscissero a farlo uguale a 20 euro invece che ai 100 che normalmente costa il loro vintage ne ordino una cassa! :wink:
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda picenum » 09 apr 2015 15:49

Due parole su Colle Santa Mustiola, ed il suo sangiovese (composto di 28 cloni diversi), con alcuni filari a piede franco. Per me gran bella bevuta, anche meglio di quella che mi sarei aspettato dopo l’assaggio a sangiovese purosangue.
In particolare:

- POGGIO AI CHIARI il top dell’azienda, “un rosso che matura in barriques e botti grandi per 36/48 mesi e non esce in commercio prima del settimo anno”;
2006 rosso mattone scuro, al naso pulito con qualche nota di tabacco e cuoio e forti sentori di frutta rossa matura (mirtillo e prugna) che ritroviamo anche in bocca, dove in più emerge anche una bella nota speziata; corposo, bel tannino anche se un po’ deve aggraziarsi, legno mi sembra ben integrato, persistenza lunga e ancora tanta freschezza… vini già godibili ma lo saranno ancora di più tra qualche tempo, comunque tanta roba. Da lungo invecchiamento.
2005 riprende un po’ le sensazioni del 2006 anche se mi da la sensazione di essere un po’ più chiuso e con un po’ di materia in meno.
2002 …è il secondo 2002 che bevo con tanta piacevolezza (insieme al montevertine) un vino fatto bene da tutti i punti di vista… fantastico.


VIGNA FLAVIA “un rosso più giovane ottenuto da 5 cloni selezionati che matura solo in botti di rovere di Slavonia da 20 e 30 hl per 24/30 mesi.”
2009 di grandissimo fascino, rubino chiaro sull’unghia, al naso si presenta con un turbinio di profumi incredibile, di una bellezza disarmante, intenso, c’ha un frutto nitido, croccante, fresco con qualche rimando anche ad erbette di campo, in bocca è goloso, molto, anche se rispetto al naso non ritrovo rispondenza (sarebbe troppo); vino comunque fresco, leggermente sapido, dal tannino leggero, in perfetto equilibrio con la componente acida e glicerica, insomma dalla beva goduriosa che lo rende IMHO un ottimo compagno in tavola. Non so definirne le potenzialità evolutive ma penso che qualche anno lo regga bene.

So che oggi c'è stata una verticale completa presso l'azienda e che c'era qualcuno di noi... se fosse possibile (senza forzature) e se ne avesse voglia due ma proprio due parole per avere le sue impressioni. grazie.

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