CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

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Ludi
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda Ludi » 28 apr 2015 11:18

Coulée de Serrant 2004: versione molto ben giudicata dalla Robinson, a me è piaciuta meno di altre, soprattutto per la nota alcolica un po' sopra le righe. Per il resto, inevitabile pensare ad una bruschetta con le acciughe....
Dettori, Chimbanta 2007: particolare ma gradevolissimo il tono smaltato iniziale, poi esibisce note di oliva e salamoia che fanno quasi pensare al Rodano. Molto buono, comunque.
J. Saffirio, Barolo Persiera 2006: troppo, troppo legno e tannino troppo, troppo morbido (eccheddiamine, a me i Barolo, specie i 2006, mi piacciono più ruvidi in gioventù....)
Cantina Menegola, Sforzato 2009: questo mi è molto piaciuto. "Nebbioleggia" assai più del Barolo, e la rotondità non lo porta mai ad essere stucchevole, grazie anche ad una splendida freschezza.
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda landmax » 28 apr 2015 11:25

Ludi ha scritto:Coulée de Serrant 2004: versione molto ben giudicata dalla Robinson, a me è piaciuta meno di altre, soprattutto per la nota alcolica un po' sopra le righe. Per il resto, inevitabile pensare ad una bruschetta con le acciughe....


Bevuto un mesetto e mezzo fa: condivido la nota alcolica un po' sopra le righe (peraltro come altri assaggi più recenti, la 2007 ad es.). Volevo chiederti: il mio era ambrato e al naso aveva sentori quasi da vino dolce, hai avuto le stesse sensazioni? Comunque un vino dalla beva non proprio facile, non trovi?
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda zampaflex » 28 apr 2015 11:48

landmax ha scritto:
Ludi ha scritto:Coulée de Serrant 2004: versione molto ben giudicata dalla Robinson, a me è piaciuta meno di altre, soprattutto per la nota alcolica un po' sopra le righe. Per il resto, inevitabile pensare ad una bruschetta con le acciughe....


Bevuto un mesetto e mezzo fa: condivido la nota alcolica un po' sopra le righe (peraltro come altri assaggi più recenti, la 2007 ad es.). Volevo chiederti: il mio era ambrato e al naso aveva sentori quasi da vino dolce, hai avuto le stesse sensazioni? Comunque un vino dalla beva non proprio facile, non trovi?


Già si disse recentemente che Joly col nuovo millennio ha preso una piega spiacevole, fatta di surmaturazioni e vini grassi.
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda Ludi » 28 apr 2015 13:39

landmax ha scritto:
Ludi ha scritto:Coulée de Serrant 2004: versione molto ben giudicata dalla Robinson, a me è piaciuta meno di altre, soprattutto per la nota alcolica un po' sopra le righe. Per il resto, inevitabile pensare ad una bruschetta con le acciughe....


Bevuto un mesetto e mezzo fa: condivido la nota alcolica un po' sopra le righe (peraltro come altri assaggi più recenti, la 2007 ad es.). Volevo chiederti: il mio era ambrato e al naso aveva sentori quasi da vino dolce, hai avuto le stesse sensazioni? Comunque un vino dalla beva non proprio facile, non trovi?


assolutamente, confermo in tutto le tue impressioni. La 2003, bevuta un paio di volte, è molto più sciolta e godibile.
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda Ludi » 28 apr 2015 13:41

zampaflex ha scritto:
Già si disse recentemente che Joly col nuovo millennio ha preso una piega spiacevole, fatta di surmaturazioni e vini grassi.

2003, 2001 e 2008 a me son piaciute....questo era decisamente scisso nell'alcol
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda Alberto » 28 apr 2015 17:13

Oggi a pranzo per accompagnare un piattone di ottimi asparagi bianchi delle sorgenti del Sile con salsa béarnaise (un po' modificata, a dire il vero):
Toscana Sauvignon Melaia, Fattoria il Palagio, 2013 (13,5%)
Se uno non si fa condizionare dal fatto che proviene da un'azienda della galassia Zonin, si trova davanti ad una signora interpretazione di sauvignon: profumi loiresi classici, non amplissimi ma molto precisi e puliti, di bosso, uva spina e fagiolini freschi; al palato meno vegetale e più agrumato, con acidità potente e ma anche una bella vena salina da mezza bocca in poi. Bello il momento di beva giovanile in cui sembro aver colto questo vino, ma soprattutto stupendo l'abbbinamento al piatto.
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda Spectator » 28 apr 2015 18:05

..Dom Perignon 2000.Scelta da me,tra una 2003 e 2004,dalla cantinetta di un generoso amico.Sinceramente,mi aspettavo di piu' ,abbastanza di piu'!Naso opaco di fiorellini di campo,burro e un po' legno. Bocca di buon corpo,morbida di notevole equilibrio.Confortato da cio', attendo che dal bicchiere esca qualche altra bella nota piacevole al naso,..ma niente di niente,anzi il bel liquido giallo paglierino si siede ancor di piu' e..amen.E questa, e' la mia cronostoria del piu' famoso..sciampa del pianeta :mrgreen: .Li possono..accidere a sti' francesi :lol: .
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda Mike76 » 29 apr 2015 21:39

Immagine
Chateau de Pourcieux 2012
Buono questo castello dei porcili, fine nelle sue note di succo di pomodoro e rosa.
In bocca sussurrato, ma sapido e salato. Acidità non percepibile, al servizio dell'equilibrio.
Piaciutello. Da sorseggiare negli uggiosi pomeriggi a St.Tropez, immagino.
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda Becho » 29 apr 2015 21:41

Spectator ha scritto:..Dom Perignon 2000.Scelta da me,tra una 2003 e 2004,dalla cantinetta di un generoso amico.Sinceramente,mi aspettavo di piu' ,abbastanza di piu'!Naso opaco di fiorellini di campo,burro e un po' legno. Bocca di buon corpo,morbida di notevole equilibrio.Confortato da cio', attendo che dal bicchiere esca qualche altra bella nota piacevole al naso,..ma niente di niente,anzi il bel liquido giallo paglierino si siede ancor di piu' e..amen.E questa, e' la mia cronostoria del piu' famoso..sciampa del pianeta :mrgreen: .Li possono..accidere a sti' francesi :lol: .


Annata così così. Prova la 2002 :wink:
Spedisco il lunedì successivo al ricevimento del pagamento
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda Spectator » 30 apr 2015 08:14

Becho ha scritto:
Spectator ha scritto:..Dom Perignon 2000.Scelta da me,tra una 2003 e 2004,dalla cantinetta di un generoso amico.Sinceramente,mi aspettavo di piu' ,abbastanza di piu'!Naso opaco di fiorellini di campo,burro e un po' legno. Bocca di buon corpo,morbida di notevole equilibrio.Confortato da cio', attendo che dal bicchiere esca qualche altra bella nota piacevole al naso,..ma niente di niente,anzi il bel liquido giallo paglierino si siede ancor di piu' e..amen.E questa, e' la mia cronostoria del piu' famoso..sciampa del pianeta :mrgreen: .Li possono..accidere a sti' francesi :lol: .


Annata così così. Prova la 2002 :wink:


..Se..l'amico mi da ancora l'accesso alla cantinetta,vedo se c'e' :wink: !
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda vinogodi » 30 apr 2015 08:40

...ieri sera , alla trattoria-osteria da Bortolino, mentre si organizzava una bella bicchierata per mercoledì prossimo (Champagne, Bianconi di Borgogna e Loira e rossi 2001 da "tout le monde") sono saltati fuori fra una disquisizione e l'altra sul menu e il layout vini:
- Chablis Droin 2012 ( :D :D :D :) ) : nella sua semplicità elettrizzante per sapidità e freschezza. Con la spalla di Patanegra (hai ahi ... tagliata a macchina :roll: ) davvero piacevolissimo.
- Timorasso Walter Massa 2010 : poderoso e ampio, devo ritornare sul tema.... piaciuto assai :D :D :D :)
- Chateau Musar Blanc "Jeune" 2012: quasi sabbioso, secchissimo, originale.... come sempre quando c'è originalità mi infervoro. Da approfondire la tipologia .... :D :D :D :)
- Barco Reale di Capezzana 2012 : molto vaniglioso e con un legno non certo banale, morbidissimo, leggermente caldotto ma si beve bene con una tagliatina senza grosse pretese :D :D :D
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda arnaldo » 30 apr 2015 08:52

In questi giorni
VIGNEAU CHEVREAU - Vouvray 2011 - giallo paglierino. Didattico nei suoi profumi di roccia spaccata, fine note torbate,poi frutta gialla macerata. Bocca sapidissima,non molto ampia, ma minerale,coerente con le sensazioni olfattive. Discreta bottiglia (non Huet o Foreau per intenderci) ma ad un prezzo centrato,.
BURLOTTO - barolo Monvigliero 2004. spero solo sia stata una bt sfigata (ne ho un altra per la verifica). Rubino spento alla vista. naso con note quasi terziarizzate e svagate, profumi d'autunno, foglia di the',terra,tabacco.....ma tutto povero e decadente....bocca matura con poco slancio e piacevolezza....ripeto spero sia solo una boccia sfigata, non posso pensare che un 2004 di Fabio abbia gia' preso la via del declino....
I STEFANINI - Soave Sup Monte di Fice 2010 - paglierino vivo. Naso intenso di erbe aromatiche,pompelmo e fiori gialli. Qualche annetto di bottiglia hanno smorzato l'irruenza sapido minerale registrando toni piu' soavi e free-to-drink.......qualche soavetto ogni tanto ci vuole.......
BERNARD MOREAU Chassagne Montrachet Morgeot 2007 - paglierino lucido. Naso dolce simil smaltato tipico del produttore. Diro'.....il giorno appresso finalmente diventa piu' leggibile, dai toni di erbe aromatiche,salvia e menta,bon bon,lieve nota di pirite e frutta di ananas....bocca che spara anche l'affinamento, anche se acidita' ce nè ben bene (come fa notare pure Littlewood)....chiusura appena amarotica......bah.....produttore che fara' gran fatica a tornare nella mia cantina... 8) 8)
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda vinogodi » 30 apr 2015 09:10

arnaldo ha scritto:In questi giorni
BURLOTTO - barolo Monvigliero 2004. spero solo sia stata una bt sfigata (ne ho un altra per la verifica). Rubino spento alla vista. naso con note quasi terziarizzate e svagate, profumi d'autunno, foglia di the',terra,tabacco.....ma tutto povero e decadente....bocca matura con poco slancio e piacevolezza....ripeto spero sia solo una boccia sfigata, non posso pensare che un 2004 di Fabio abbia gia' preso la via del declino....

...tranquillissimo , Arnà .... in una verticalina di annate di quel decennio , è risultata la migliore assieme a 2001 e 2006 . Anzi, forse la migliore .Ti è incocciato male ...
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda marcolanc » 01 mag 2015 17:52

Ieri sera ho chiuso più che degnamente un aprile stra-soddisfacente, enologicamente parlando. La bordolata da Vinogodi mi ha permesso, tra l'altro, di conoscere splendide persone, tra cui Landmax che ieri ha ospitato un manipolo di bevitori, tra cui il sottoscritto.
Bevuti, in serie:
Champagne Benoit Lahaye Grand Cru Millesime 2007: si parte subito con il piede giusto. Buona acidità, ma soprattutto una notevole struttura, con una bolla (almeno nel mio bicchiere) precisa. E, devo dire, anche piuttosto lungo. Très bon!
Markus Molitor Riesling Spatlase Zeltinger Sonnenuhr 1996: un buon vino, bene evoluto, di un produttore che raramente mi delude. Per quanto mi riguarda, su questi vini contano più i giochi di acidità, mineralità e sapidità, che tutto il resto. E questo mi è piaciuto molto.
Villa Bucci Riserva 2001: tra i bianchi, a mio parere il meno entusiasmante. Praticamente privo di naso, in bocca era sicuramente equilibrato, ma senza particolari spunti. Non mi ha proprio esaltato.
Dolomytos 2007: un bianco che è un incrocio tra una poesia ed un mistero, per la sua storia purtroppo finita proprio con questa annata, a causa della morte del suo "inventore" (mi sembra la giusta definizione). Credo che abbia un buon potenziale di crescita, perché le spalle mi sembrano grosse. Per ora, a mio avviso il legno dolce è ancora troppo dominante, ma resta comunque una bella storia, con una mineralità eccellente ed una notevole sequenza di sentori.
Chateau Cheval Blanc 1978: chi parte con i favori del pronostico in un certo senso è penalizzato. Ma questo Cheval Blanc se ne sbatte e per me vince la serata (anche se ha avuto i suoi grattacapi ad avere la meglio su un concorrente di Langa...). Già appena versato nel bicchiere ha un naso spettacolare ed un tannino di un'avvolgenza ed una morbidezza, pur nella sua forza, veramente impressionanti. Ma è la sua evoluzione nel bicchiere la sua vera cifra stilistica (qualcosa alla bordolata di Vinogodi l'ha imparata anche una capra come me e così me lo sono goduto per un bel pezzo). Ci si trova, nelle due ore successive, ogni sorta di rimando: dalla sapidità marina dell'ostrica alla balsamica fragranza dell'erba tagliata di fresco, passando per il cuoio, la cioccolata, le spezie, con un piacevole goudron come fil rouge a collegare le varie fasi della sua evoluzione.
Paolo Scavino Barolo Bric del Fiasc 1998: al naso, veramente buono. Esattamente quel che vorrei da un barolo. Poi, all'assaggio, conferma ciò che sia l'occhio che il naso lasciavano presagire: un vino all'apice della sua evoluzione, equilibrato tra un tannino ancora pimpante ma educato dagli anni di affinamento in bottiglia ed un'acidità che ne invoglia la beva. Forse un filino meno travolgente nell'evoluzione rispetto allo Cheval Blanc, sicuramente con un tannino meno suadente del francese (poi magari c'è chi potrebbe preferire il Bric del Fiasc proprio per questo), ma si gode eccome anche a bere questo gioiellino!
Opus One 2008: un po' come ce lo si poteva aspettare, paga un po' il confronto con uno stupendo Cheval Blanc ma soprattutto l'eccessiva gioventù (andava bevuto probabilmente tra 8/10 anni). Inizialmente, è veramente troppo sgarbato: una melassa esageratamente dolce e concentrata. Poi, dopo qualche minuto di ossigenazione, guadagna un po' più di finezza, pur rimanendo lontano dal cugino (di terzo grado) francese, e diventa più piacevole. Credo comunque che, al di là dell'oggettiva troppa giovinezza di questo Opus One, poi sia una questione di gusti: se si cerca più concentrazione e potenza magari a leggero scapito della finezza, sicuramente con questo vino ci si troverà molto bene. Non è esattamente quel che cerco e così non resterà per quanto mi riguarda un vino memorabile.
Albarola Val di Nure 1995: chiudiamo in dolcezza, con un bianco che non passa inosservato già dal momento in cui lo versi nel bicchiere, per il colore ambrato intenso, nonché per una notevole densità. Al naso è intenso, così come all'assaggio, in cui oppone ad una dolcezza assai marcata una buonissima acidità, che lo rende piacevole, per poi rivelare una bella persistenza. Se dovessi trovare il pelo nell'uovo, avrei preferito che mi lasciasse la bocca leggermente meno dolce, ma siamo veramente ai dettagli, anche perché, goloso come sono, me ne sarei tracannato mezzo litro!

Chiudo ringraziando il padrone di casa Landmax, che, oltre ad averci apparecchiato un tavolo da re, ci ha anche proposto una serie di assaggi eccellenti (la burrata!!!).
Riassumendo: ottima compagnia, mangiato bene, bevuto bene... Meglio di così? :D
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda Kalosartipos » 01 mag 2015 18:50

marcolanc ha scritto:Riassumendo: ottima compagnia, mangiato bene, bevuto bene... Meglio di così? :D

C'era topa?
:mrgreen:
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
Osvaldo Soriano - "L'ora senz'ombra"
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda marcolanc » 01 mag 2015 19:15

Kalosartipos ha scritto:
marcolanc ha scritto:Riassumendo: ottima compagnia, mangiato bene, bevuto bene... Meglio di così? :D

C'era topa?
:mrgreen:


Errata corrige: compagnia migliorabile... :D
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda landmax » 02 mag 2015 12:59

marcolanc ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
marcolanc ha scritto:Riassumendo: ottima compagnia, mangiato bene, bevuto bene... Meglio di così? :D

C'era topa?
:mrgreen:


Errata corrige: compagnia migliorabile... :D


Chairaggiòne, prossima volta invito due belle z...!!! :lol: :lol: :lol:
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda marcolanc » 02 mag 2015 14:03

landmax ha scritto:
marcolanc ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
marcolanc ha scritto:Riassumendo: ottima compagnia, mangiato bene, bevuto bene... Meglio di così? :D

C'era topa?
:mrgreen:


Errata corrige: compagnia migliorabile... :D


Chairaggiòne, prossima volta invito due belle z...!!! :lol: :lol: :lol:
Ho paura che qualcuno (anzi, qualcuna...) a casa tua non sia molto d'accordo... :D
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda Smarco » 02 mag 2015 16:20

Spectator ha scritto:..Dom Perignon 2000.Scelta da me,tra una 2003 e 2004,dalla cantinetta di un generoso amico.Sinceramente,mi aspettavo di piu' ,abbastanza di piu'!Naso opaco di fiorellini di campo,burro e un po' legno. Bocca di buon corpo,morbida di notevole equilibrio.Confortato da cio', attendo che dal bicchiere esca qualche altra bella nota piacevole al naso,..ma niente di niente,anzi il bel liquido giallo paglierino si siede ancor di piu' e..amen.E questa, e' la mia cronostoria del piu' famoso..sciampa del pianeta :mrgreen: .Li possono..accidere a sti' francesi :lol: .

Se assaggiavi il 2003 li andavi a uccidere di persona :mrgreen:
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda landmax » 02 mag 2015 21:02

Metto alcuni rapidi commenti "dialogando" con le note di Marcolanc.

marcolanc ha scritto:Champagne Benoit Lahaye Grand Cru Millesime 2007: si parte subito con il piede giusto. Buona acidità, ma soprattutto una notevole struttura, con una bolla (almeno nel mio bicchiere) precisa. E, devo dire, anche piuttosto lungo. Très bon!

Naso classico e già bello evoluto su sentori di crosta di pane, agrumi e rancid. Da un naso così mi sarei aspettato una bocca più larga e "seduta", invece trovo una freschezza agrumata da manuale, una bella struttura, bolle fini (anche se non ultra-persistenti) e un finale lungo. Ottimo inizio. 91/100

Markus Molitor Riesling Spatlase Zeltinger Sonnenuhr 1996: un buon vino, bene evoluto, di un produttore che raramente mi delude. Per quanto mi riguarda, su questi vini contano più i giochi di acidità, mineralità e sapidità, che tutto il resto. E questo mi è piaciuto molto.

Piaciuto molto anche a me. Non tanto (o solo) per i profumi, didattici nei sentori di idrocarburo e cedro, quanto piuttosto per una bocca decisamente deliziosa, giocata sull'eleganza e la verticalità, estremamente bevibile senza cedere di un millimetro in profondità fresco/sapida. 91/100

Villa Bucci Riserva 2001: tra i bianchi, a mio parere il meno entusiasmante. Praticamente privo di naso, in bocca era sicuramente equilibrato, ma senza particolari spunti. Non mi ha proprio esaltato.

Purtroppo penalizzato da un naso pressoché muto, anche dopo mezz'ora/un'ora nel bicchiere, la bocca a me è piaciuta, per il suo grande equilibrio e per trasparenza territoriale, ho apprezzato in particolare questo suo reggersi su una sapidità molto viva, anche se forse manca un pò di "personalità". Molto buono, ma per me sotto l'eccellenza. 88/100

p.s. Pare che oggi il vino fosse decisamente migliorato, vero Lalas?

Dolomytos 2007: un bianco che è un incrocio tra una poesia ed un mistero, per la sua storia purtroppo finita proprio con questa annata, a causa della morte del suo "inventore" (mi sembra la giusta definizione). Credo che abbia un buon potenziale di crescita, perché le spalle mi sembrano grosse. Per ora, a mio avviso il legno dolce è ancora troppo dominante, ma resta comunque una bella storia, con una mineralità eccellente ed una notevole sequenza di sentori.

Il naso è davvero stupendo, di intensità e complessità notevoli, ricca di rimandi, dalla resina al miele, dal mazzo di fiori ai frutti gialli (pesca) e rossi (lampone), dal fieno alle note talcate. La bocca è potente, la freschezza non è esagerata, ma in compenso la mineralità è davvero profonda. Deve ancora digerire un pò il legno, ma si farà, eh che si farà... 92/100

Chateau Cheval Blanc 1978: chi parte con i favori del pronostico in un certo senso è penalizzato. Ma questo Cheval Blanc se ne sbatte e per me vince la serata (anche se ha avuto i suoi grattacapi ad avere la meglio su un concorrente di Langa...). Già appena versato nel bicchiere ha un naso spettacolare ed un tannino di un'avvolgenza ed una morbidezza, pur nella sua forza, veramente impressionanti. Ma è la sua evoluzione nel bicchiere la sua vera cifra stilistica (qualcosa alla bordolata di Vinogodi l'ha imparata anche una capra come me e così me lo sono goduto per un bel pezzo). Ci si trova, nelle due ore successive, ogni sorta di rimando: dalla sapidità marina dell'ostrica alla balsamica fragranza dell'erba tagliata di fresco, passando per il cuoio, la cioccolata, le spezie, con un piacevole goudron come fil rouge a collegare le varie fasi della sua evoluzione.

Già detto tutto, e ottimamente, da Marco. Aggiungo solo la capacità di questo vino di quasi nascondersi a centro bocca, per poi distendersi in un finale di una persistenza mirabile. 94/100

Paolo Scavino Barolo Bric del Fiasc 1998: al naso, veramente buono. Esattamente quel che vorrei da un barolo. Poi, all'assaggio, conferma ciò che sia l'occhio che il naso lasciavano presagire: un vino all'apice della sua evoluzione, equilibrato tra un tannino ancora pimpante ma educato dagli anni di affinamento in bottiglia ed un'acidità che ne invoglia la beva. Forse un filino meno travolgente nell'evoluzione rispetto allo Cheval Blanc, sicuramente con un tannino meno suadente del francese (poi magari c'è chi potrebbe preferire il Bric del Fiasc proprio per questo), ma si gode eccome anche a bere questo gioiellino!

L'evoluzione olfattiva di questo vino, di grande aderenza territoriale nonostante i 12 mesi mesi in barrique (e qui come la mettiamo, Papero? :mrgreen:), è stata davvero impressionante, a un certo punto è arrivato a piacermi di più del cavallo bianco. Paga qualcosa in finezza di trama tannica e in allungo, ma davvero un signor Barolo. 92/100

Opus One 2008: un po' come ce lo si poteva aspettare, paga un po' il confronto con uno stupendo Cheval Blanc ma soprattutto l'eccessiva gioventù (andava bevuto probabilmente tra 8/10 anni). Inizialmente, è veramente troppo sgarbato: una melassa esageratamente dolce e concentrata. Poi, dopo qualche minuto di ossigenazione, guadagna un po' più di finezza, pur rimanendo lontano dal cugino (di terzo grado) francese, e diventa più piacevole. Credo comunque che, al di là dell'oggettiva troppa giovinezza di questo Opus One, poi sia una questione di gusti: se si cerca più concentrazione e potenza magari a leggero scapito della finezza, sicuramente con questo vino ci si troverà molto bene. Non è esattamente quel che cerco e così non resterà per quanto mi riguarda un vino memorabile.

Ok, Marco, d'accordo che abbiamo commesso un infanticidio, ma era un 2003, non un 2008! Detto ciò, anche per me non è un vino memoribile, però devo ammettere che è molto migliorato nel bicchiere, buon segno di solito. Lo riassaggerò a breve, poi vi dirò. Per ora 86-87/100

Albarola Val di Nure 1995: chiudiamo in dolcezza, con un bianco che non passa inosservato già dal momento in cui lo versi nel bicchiere, per il colore ambrato intenso, nonché per una notevole densità. Al naso è intenso, così come all'assaggio, in cui oppone ad una dolcezza assai marcata una buonissima acidità, che lo rende piacevole, per poi rivelare una bella persistenza. Se dovessi trovare il pelo nell'uovo, avrei preferito che mi lasciasse la bocca leggermente meno dolce, ma siamo veramente ai dettagli, anche perché, goloso come sono, me ne sarei tracannato mezzo litro!

Vino di una densità impressionante (12 gradi + 11 di alcol non svolto!), i profumi di questo grande vin santo della tradizione italiana sono per me di un fascino estremo, e mi hanno ricordato il vin santo di Brisighella 1914 bevuto da Ivo circa un anno fa, per via di quelle sensazioni dolci e insieme cinerine, come di fuoco spento. La bocca è molto densa, ma ben contrastata da un'ottima freschezza. PAI molto lunga. 92/100

:D
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda paperofranco » 03 mag 2015 21:20

landmax ha scritto:M

L'evoluzione olfattiva di questo vino, di grande aderenza territoriale nonostante i 12 mesi mesi in barrique (e qui come la mettiamo, Papero? :mrgreen:), è stata davvero impressionante, a un certo punto è arrivato a piacermi di più del cavallo bianco. Paga qualcosa in finezza di trama tannica e in allungo, ma davvero un signor Barolo. 92/100


:D
[/quote]

Beh, ci credo, ci mancherebbe, Scavino non è un bischero qualunque, ed è la sua vigna più vecchia.
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Cristianmark
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda Cristianmark » 03 mag 2015 22:41

San Cristoforo mill '09 sboccatura '13
Vale un perle'.
Lungo, ciccioso, xsistente. Non ammandorlato.
Ottimo.
Chapeau.
eno
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda eno » 03 mag 2015 22:47

Negli ultimi giorni sto stappando alcuni vecchietti baldanzosamente arzilli.
Zind Humbr. Gewurz tram. Hengst 98-99.
)8 perfetto 99 con residuo zuccherino un po' sopra le righe per i miei gusti, ha coperto il filetto di rombo con puntarelle brasate, ma coi ravioli di zucca e salsa di porcini era una meraviglia.
Gewurztraminer Sghultzengass 97 di René Muré :D :D :D :D
Domaine de L'Ecu MuscadetOrthognei 2002, poco concede a grassezze e e florealità spinte, sussurrato su miele e camomilla su fondo minerale, di purezza cristallina :D :D :D :D

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