ravag3 ha scritto:Vabbè ma allora posso fare una domanda? Perchè le cantine frigo da invecchiamento sono così bistrattate?
Alla fine se prendi una cantina che ha igrometro, regolazione di temperatura e ventilazione, combinata a materiali ad hoc e un sistema antivibrazioni, direi che li il vino può invvecchiare anche 50 anni tranquillamente, se le variabili che contano sono quelle da voi descritte.
Mi sbaglio?
Ovviamente il mio discorso non tiene conto del lato estetico...
Non voglio fare considerazioni autoreferenziali (ho anche una cantina climatizzata per l'invecchiamento dei cru), ma se la cantina-frigo è collocata in un luogo idoneo le tue eccezioni non fanno una piega. Il problema nasce quando (spesso per necessità) bisogna posizionare una cantina da invecchiamento, specie se con porta in cristallo (diciamo "da esposizione"), in ambienti rumorosi, super frequentati, pregni di altri aromi ed odori vari. Diciamo che l'armadio climatizzato pieno zeppo di Bordeaux "blue-chip", stile complemento d'arredo nella zona living dello psichiatra forense Jack Gramm, interpretato dal bravo Al Pacino in "88 minuti", non è proprio il massimo: farà pure tendenza e sarà pure 'fighissimo', ma il soggiorno di casa non è certo un ambiente consono per il lungo invecchiamento di quelle bottiglie.
Il punto è sempre quello ed i quesiti fondamentali da porsi sono due: 1) qual è il potenziale d'invecchiamento della mia bottiglia?; 2) posso garantire parametri costanti nel tempo in assenza di luce, rumore, vibrazioni (magari c'è una strada finitima alla cantina), sbalzi repentini di temperatura e di umidità?
Che poi si tratti di un ambiente naturale (magari termo-controllato) o 'confinato' (la cantina-soffitta in un edificio/villetta con tetto coibentato e ventilato) la cosa ha poca importanza, purché quei parametri sopra esplicitati da Marco siano scrupolosamente e rigorosamente rispettati.
Certo, ogni cantina climatizzata abbisogna di manutenzione periodica e, dopo un determinato periodo (perdendo di efficienza) di essere sostituita. La cantina naturale chiaramente, se ben costruita, no.
Avendo entrambe, sia a Roma che ai Castelli romani, in ambienti più che idonei, personalmente non ho riscontrato pecche nella conservazione "domestica". Certo il vino respira e l'ambiente naturale non è certo quello di una grande città, quantunque in uno spazio "pulito" e distante dal traffico veicolare.