COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

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il chiaro
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda il chiaro » 13 gen 2015 22:09

alleg ha scritto:
Weingut Zohlhof Tre bianchi prodotti da due ettari di terreno, un Sylvaner, un Gewurztraminer ed un blend di Muller, Sylvaner e GWT che mi hanno fatto sbarrare gli occhi. Soppratutto il Sylvaner che presenta una complessità inusuale per il vitigno. Biologico, biodinamico e chi più ne ha più ne metta ma anche a bottiglie appena aperte non ho avvertito puzze fastidiose. Per me una rivelazione. Produce anche un rosso da uve Portugieser parecchio intrigante. Qui sulla bottiglia aperta la sera a casa di riduzioni iniziali ce ne erano ma, dato il poco tempo a disposizione, è stata effettuata una decantazione rapida in pentola d'acciaio stile Gaja d'Antatan che ha prontamente eliminato il problema... la prossima volta la apro un po' prima :mrgreen:


Avete assaggiato i bianchi in vasca? Il 2013 non è ancora imbottigliato e per quel he riguarda il gewurz anche Josef è perplesso: il 2012 ha 1 gr/litro di residuo, il 2013 da vasca è dolce e fino a un paio di mesi fa continuava a fermentare. Vedremo cosa ne uscirà, ma di certo in bottiglia, da Zohlhof, ci finisce solo l'uva e il clima dell'annata.
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda alleg » 14 gen 2015 00:56

il chiaro ha scritto:
alleg ha scritto:
Weingut Zohlhof Tre bianchi prodotti da due ettari di terreno, un Sylvaner, un Gewurztraminer ed un blend di Muller, Sylvaner e GWT che mi hanno fatto sbarrare gli occhi. Soppratutto il Sylvaner che presenta una complessità inusuale per il vitigno. Biologico, biodinamico e chi più ne ha più ne metta ma anche a bottiglie appena aperte non ho avvertito puzze fastidiose. Per me una rivelazione. Produce anche un rosso da uve Portugieser parecchio intrigante. Qui sulla bottiglia aperta la sera a casa di riduzioni iniziali ce ne erano ma, dato il poco tempo a disposizione, è stata effettuata una decantazione rapida in pentola d'acciaio stile Gaja d'Antatan che ha prontamente eliminato il problema... la prossima volta la apro un po' prima :mrgreen:


Avete assaggiato i bianchi in vasca? Il 2013 non è ancora imbottigliato e per quel he riguarda il gewurz anche Josef è perplesso: il 2012 ha 1 gr/litro di residuo, il 2013 da vasca è dolce e fino a un paio di mesi fa continuava a fermentare. Vedremo cosa ne uscirà, ma di certo in bottiglia, da Zohlhof, ci finisce solo l'uva e il clima dell'annata.
[quote="il chiaro"][quote="alleg"]

No solo assaggi da bottiglia. Ma ci ha accennato al fatto che sulla 2013 sta avendo dei problemi con rifermentazioni continue. Da quello che ho capito non solo sul GWT... Però non mi era sembrato preoccupatissimo. Ha concluso dicendo qualcosa tipo: "Beh li imbottiglieremo quando saranno pronti"
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda gp » 14 gen 2015 15:37

alleg ha scritto:I Blauburgunder:
Pfitscher Vigneto "Fuchsleiten" 2013 Fresco e beverino ma troppo sempliciotto per i miei gusti, mi ha lasciato poco. :)

Su questo concordo, sarei anzi più drastico: uno scalone sotto l'annata precedente (vedi sotto). E' forse un problema più generale di annata difficile per questo capriccioso vitigno in Alto Adige :?: Se qualcuno lo sa, lo dica!
tempo fa, gp ha scritto:Castel Juval di Unterortl (annata 2012) (…) ha staccato, anche se non di molto, il Fuchsleiten pari annata di Pfitscher, piuttosto simile nell'impianto ma con qualche cenno dolce in più (tra l'anice e la liquirizia), meno balsamicità e più spezie, tannini molto simili nell'assetto verticale, vino che ha perso qualcosa tra il primo e il secondo giorno in termini di dinamica e di presenza salina. Questo in effetti è un second vin (rispetto al Matan)


alleg ha scritto:Weingut Zohlhof Tre bianchi prodotti da due ettari di terreno, un Sylvaner, un Gewurztraminer ed un blend di Muller, Sylvaner e GWT che mi hanno fatto sbarrare gli occhi. Soppratutto il Sylvaner che presenta una complessità inusuale per il vitigno. Biologico, biodinamico e chi più ne ha più ne metta ma anche a bottiglie appena aperte non ho avvertito puzze fastidiose. Per me una rivelazione.

Sul Sylvaner di Zohlhof (annata 2012) invece non mi ritrovo: vino davvero anonimo, tanto che per quanto mi sforzi non riesco a ricordare nulla (ma l'ho scritto nella sua scheda), salvo la delusione, dato che mi aspettavo qualcosa di simile ai Sylvaner di 10 anni fa e passa, prima che mettessero su tutta quella ciccia e quell'alcol. Probabilmente anche un'anticchia dolcino, il che collimerebbe con la vinificazione alla "fate vobis" e i possibili residui zuccherini di cui parla il chiaro.
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda filvas » 14 gen 2015 16:09

Barbaresco Borgese 2009 francamente dopo una bottiglia bevuta non ho ancora capito se può andare o meno…trovato abbastanza atipico per essere un Barbaresco. Colore tendente al granato, morbido ma tannino piuttosto pronunciato e lieve profumi speziati. Mi sarei aspettato un bouquet molto più ricco e maggiore struttura.
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda gp » 14 gen 2015 16:31

Busso? (nel senso del produttore :wink: )
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda alleg » 14 gen 2015 16:34

gp ha scritto:
alleg ha scritto:I Blauburgunder:
Pfitscher Vigneto "Fuchsleiten" 2013 Fresco e beverino ma troppo sempliciotto per i miei gusti, mi ha lasciato poco. :)

Su questo concordo, sarei anzi più drastico: uno scalone sotto l'annata precedente (vedi sotto). E' forse un problema più generale di annata difficile per questo capriccioso vitigno in Alto Adige :?: Se qualcuno lo sa, lo dica!
tempo fa, gp ha scritto:Castel Juval di Unterortl (annata 2012) (…) ha staccato, anche se non di molto, il Fuchsleiten pari annata di Pfitscher, piuttosto simile nell'impianto ma con qualche cenno dolce in più (tra l'anice e la liquirizia), meno balsamicità e più spezie, tannini molto simili nell'assetto verticale, vino che ha perso qualcosa tra il primo e il secondo giorno in termini di dinamica e di presenza salina. Questo in effetti è un second vin (rispetto al Matan)


alleg ha scritto:Weingut Zohlhof Tre bianchi prodotti da due ettari di terreno, un Sylvaner, un Gewurztraminer ed un blend di Muller, Sylvaner e GWT che mi hanno fatto sbarrare gli occhi. Soppratutto il Sylvaner che presenta una complessità inusuale per il vitigno. Biologico, biodinamico e chi più ne ha più ne metta ma anche a bottiglie appena aperte non ho avvertito puzze fastidiose. Per me una rivelazione.

Sul Sylvaner di Zohlhof (annata 2012) invece non mi ritrovo: vino davvero anonimo, tanto che per quanto mi sforzi non riesco a ricordare nulla (ma l'ho scritto nella sua scheda), salvo la delusione, dato che mi aspettavo qualcosa di simile ai Sylvaner di 10 anni fa e passa, prima che mettessero su tutta quella ciccia e quell'alcol. Probabilmente anche un'anticchia dolcino, il che collimerebbe con la vinificazione alla "fate vobis" e i possibili residui zuccherini di cui parla il chiaro.


Non discuto il fatto che possa non piacere ed è vero che è stato assaggiato durante una visita quindi non con tutta la calma che meriterebbe, ma a me è sembrato tutto fuorchè un vino anonimo... per i gusti di qualcuno magari pessimo ma non anonimo... per me è un vino molto particolare, con un profilo diverso da quello di altri Sylvaner più tecnici (vedi Val d'Isarco), tutt'altro che ciccione ed alcolico.
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda filvas » 14 gen 2015 16:37

gp ha scritto:Busso? (nel senso del produttore :wink: )


Si sorry :oops: Piero Busso
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda vignadelmar » 14 gen 2015 16:40

Mi collego solo un attimo, sono in vacanza ed in viaggio, per dirvi che ieri, dai Casolanetti, ci siamo scolati la verticale completa di Kurni, sei annate di Kupra, compresa una inedita 2000 e svariate altre bottiglie più o meno a tema.
Ah, se il Kurni è dolce io sono uno che ha sempre votato Berlusconi......

Appena potrò mi ricolleghero'.

Ciao

.
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda gp » 14 gen 2015 16:45

alleg ha scritto:
gp ha scritto:
alleg ha scritto:Weingut Zohlhof Tre bianchi prodotti da due ettari di terreno, un Sylvaner, un Gewurztraminer ed un blend di Muller, Sylvaner e GWT che mi hanno fatto sbarrare gli occhi. Soppratutto il Sylvaner che presenta una complessità inusuale per il vitigno. Biologico, biodinamico e chi più ne ha più ne metta ma anche a bottiglie appena aperte non ho avvertito puzze fastidiose. Per me una rivelazione.

Sul Sylvaner di Zohlhof (annata 2012) invece non mi ritrovo: vino davvero anonimo, tanto che per quanto mi sforzi non riesco a ricordare nulla (ma l'ho scritto nella sua scheda), salvo la delusione, dato che mi aspettavo qualcosa di simile ai Sylvaner di 10 anni fa e passa, prima che mettessero su tutta quella ciccia e quell'alcol. Probabilmente anche un'anticchia dolcino, il che collimerebbe con la vinificazione alla "fate vobis" e i possibili residui zuccherini di cui parla il chiaro.


Non discuto il fatto che possa non piacere ed è vero che è stato assaggiato durante una visita quindi non con tutta la calma che meriterebbe, ma a me è sembrato tutto fuorchè un vino anonimo... per i gusti di qualcuno magari pessimo ma non anonimo... per me è un vino molto particolare, con un profilo diverso da quello di altri Sylvaner più tecnici (vedi Val d'Isarco), tutt'altro che ciccione ed alcolico.

Certo, con "ciccia e alcol" mi riferivo ai Sylvaneroni da 14,5°, questo invece era sui 13°, da cui le aspettative che nel mio caso sono andate deluse. Chiaro anche che si tratta di un vino meno tecnico di quello che può produrre una grossa cantina sociale come la Produttori Valle Isarco. Ma visto che ti è piaciuto non ne hai portato a casa qualche bottiglia da riassaggiare?
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda iulo » 14 gen 2015 16:50

[Ah,
se il Kurni è dolce io sono uno che ha sempre votato Berlusconi......



Camerata Vigna ! Finalmente ti sei rilevato :lol:

.[/quote]
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda alleg » 14 gen 2015 16:52

gp ha scritto:
alleg ha scritto:
gp ha scritto:
alleg ha scritto:Weingut Zohlhof Tre bianchi prodotti da due ettari di terreno, un Sylvaner, un Gewurztraminer ed un blend di Muller, Sylvaner e GWT che mi hanno fatto sbarrare gli occhi. Soppratutto il Sylvaner che presenta una complessità inusuale per il vitigno. Biologico, biodinamico e chi più ne ha più ne metta ma anche a bottiglie appena aperte non ho avvertito puzze fastidiose. Per me una rivelazione.

Sul Sylvaner di Zohlhof (annata 2012) invece non mi ritrovo: vino davvero anonimo, tanto che per quanto mi sforzi non riesco a ricordare nulla (ma l'ho scritto nella sua scheda), salvo la delusione, dato che mi aspettavo qualcosa di simile ai Sylvaner di 10 anni fa e passa, prima che mettessero su tutta quella ciccia e quell'alcol. Probabilmente anche un'anticchia dolcino, il che collimerebbe con la vinificazione alla "fate vobis" e i possibili residui zuccherini di cui parla il chiaro.


Non discuto il fatto che possa non piacere ed è vero che è stato assaggiato durante una visita quindi non con tutta la calma che meriterebbe, ma a me è sembrato tutto fuorchè un vino anonimo... per i gusti di qualcuno magari pessimo ma non anonimo... per me è un vino molto particolare, con un profilo diverso da quello di altri Sylvaner più tecnici (vedi Val d'Isarco), tutt'altro che ciccione ed alcolico.

Certo, con "ciccia e alcol" mi riferivo ai Sylvaneroni da 14,5°, questo invece era sui 13°, da cui le aspettative che nel mio caso sono andate deluse. Chiaro anche che si tratta di un vino meno tecnico di quello che può produrre una grossa cantina sociale come la Produttori Valle Isarco. Ma visto che ti è piaciuto non ne hai portato a casa qualche bottiglia da riassaggiare?


Assolutamente si 8) ma a fine febbraio, prima mi depuro un po' dagli eccessi autunnali....
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda il chiaro » 14 gen 2015 19:18

gp ha scritto:
alleg ha scritto:I Blauburgunder:
Pfitscher Vigneto "Fuchsleiten" 2013 Fresco e beverino ma troppo sempliciotto per i miei gusti, mi ha lasciato poco. :)

Su questo concordo, sarei anzi più drastico: uno scalone sotto l'annata precedente (vedi sotto). E' forse un problema più generale di annata difficile per questo capriccioso vitigno in Alto Adige :?: Se qualcuno lo sa, lo dica!
tempo fa, gp ha scritto:Castel Juval di Unterortl (annata 2012) (…) ha staccato, anche se non di molto, il Fuchsleiten pari annata di Pfitscher, piuttosto simile nell'impianto ma con qualche cenno dolce in più (tra l'anice e la liquirizia), meno balsamicità e più spezie, tannini molto simili nell'assetto verticale, vino che ha perso qualcosa tra il primo e il secondo giorno in termini di dinamica e di presenza salina. Questo in effetti è un second vin (rispetto al Matan)


alleg ha scritto:Weingut Zohlhof Tre bianchi prodotti da due ettari di terreno, un Sylvaner, un Gewurztraminer ed un blend di Muller, Sylvaner e GWT che mi hanno fatto sbarrare gli occhi. Soppratutto il Sylvaner che presenta una complessità inusuale per il vitigno. Biologico, biodinamico e chi più ne ha più ne metta ma anche a bottiglie appena aperte non ho avvertito puzze fastidiose. Per me una rivelazione.

Sul Sylvaner di Zohlhof (annata 2012) invece non mi ritrovo: vino davvero anonimo, tanto che per quanto mi sforzi non riesco a ricordare nulla (ma l'ho scritto nella sua scheda), salvo la delusione, dato che mi aspettavo qualcosa di simile ai Sylvaner di 10 anni fa e passa, prima che mettessero su tutta quella ciccia e quell'alcol. Probabilmente anche un'anticchia dolcino, il che collimerebbe con la vinificazione alla "fate vobis" e i possibili residui zuccherini di cui parla il chiaro.


Il residuo zuccherino di cui parlo riguarda l'annata 2013 che è ancora in vasca e in particolare il gwt.
Il sylvaner 2012 adesso in commercio non arriva a 2 gr/litro, il gwt 2012 ha un gr/lt
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda vinogodi » 14 gen 2015 20:04

il chiaro ha scritto:Il sylvaner 2012 adesso in commercio non arriva a 2 gr/litro, il gwt 2012 ha un gr/lt
...determinazione effettuata con una tradizionale titolazione Fehling , empiricamente con un rifrattometro ottico o con un HPLC? ... no, perchè o si parla a ragion veduta o è inutile blaterare sul nulla e a vanvera... 8)
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda videodrome » 14 gen 2015 23:30

vignadelmar ha scritto:Mi collego solo un attimo, sono in vacanza ed in viaggio, per dirvi che ieri, dai Casolanetti, ci siamo scolati la verticale completa di Kurni, sei annate di Kupra, compresa una inedita 2000 e svariate altre bottiglie più o meno a tema.
Ah, se il Kurni è dolce io sono uno che ha sempre votato Berlusconi......

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Eh bei tempi quelli del forum in cui c'era chi si prendeva la briga di fare analisi chimiche per confutare o meno il residuo zuccherino nel Kurni. Sembra passato un secolo... :(
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda paperofranco » 15 gen 2015 01:08

Cepparello 2009.
Il legno piccolo c'è e si sente, inutile girarci intorno, aprendo al naso con una nota smaltata che però si diluisce rapidamente con l'ossigeno. Se si ha la pazienza e la fiducia di andare oltre a questo, quindi basta berlo, si troverà un sangio di razza, vivace e dinamico al palato, sostenuto da una trama tannica pregiata e dalla giusta acidità che fanno dimenticare facilmente i 14,5% alc. Un gran bel bere.
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda vinogodi » 15 gen 2015 09:36

videodrome ha scritto:
vignadelmar ha scritto:Mi collego solo un attimo, sono in vacanza ed in viaggio, per dirvi che ieri, dai Casolanetti, ci siamo scolati la verticale completa di Kurni, sei annate di Kupra, compresa una inedita 2000 e svariate altre bottiglie più o meno a tema.
Ah, se il Kurni è dolce io sono uno che ha sempre votato Berlusconi......

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Eh bei tempi quelli del forum in cui c'era chi si prendeva la briga di fare analisi chimiche per confutare o meno il residuo zuccherino nel Kurni. Sembra passato un secolo... :(

... vero... 8)
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda gp » 15 gen 2015 12:50

alleg ha scritto:
gp ha scritto:
alleg ha scritto:
gp ha scritto:
alleg ha scritto:Weingut Zohlhof Tre bianchi prodotti da due ettari di terreno, un Sylvaner, un Gewurztraminer ed un blend di Muller, Sylvaner e GWT che mi hanno fatto sbarrare gli occhi. Soppratutto il Sylvaner che presenta una complessità inusuale per il vitigno. Biologico, biodinamico e chi più ne ha più ne metta ma anche a bottiglie appena aperte non ho avvertito puzze fastidiose. Per me una rivelazione.

Sul Sylvaner di Zohlhof (annata 2012) invece non mi ritrovo: vino davvero anonimo, tanto che per quanto mi sforzi non riesco a ricordare nulla (ma l'ho scritto nella sua scheda), salvo la delusione, dato che mi aspettavo qualcosa di simile ai Sylvaner di 10 anni fa e passa, prima che mettessero su tutta quella ciccia e quell'alcol. Probabilmente anche un'anticchia dolcino, il che collimerebbe con la vinificazione alla "fate vobis" e i possibili residui zuccherini di cui parla il chiaro.


Non discuto il fatto che possa non piacere ed è vero che è stato assaggiato durante una visita quindi non con tutta la calma che meriterebbe, ma a me è sembrato tutto fuorchè un vino anonimo... per i gusti di qualcuno magari pessimo ma non anonimo... per me è un vino molto particolare, con un profilo diverso da quello di altri Sylvaner più tecnici (vedi Val d'Isarco), tutt'altro che ciccione ed alcolico.

Certo, con "ciccia e alcol" mi riferivo ai Sylvaneroni da 14,5°, questo invece era sui 13°, da cui le aspettative che nel mio caso sono andate deluse. Chiaro anche che si tratta di un vino meno tecnico di quello che può produrre una grossa cantina sociale come la Produttori Valle Isarco. Ma visto che ti è piaciuto non ne hai portato a casa qualche bottiglia da riassaggiare?


Assolutamente si 8) ma a fine febbraio, prima mi depuro un po' dagli eccessi autunnali....


Ho ritrovato la scheda. Assaggio di 6 mesi fa, quindi tutt’altra stagione, per contestualizzare un po’.

Alto Adige Valle Isarco Sylvaner 2012 Zöhlhof, doc 13° (Velturno, BZ), lotto L2 (17,50 euro in enoteca)
Bianco dai tratti maturi e marcatamente “uvosi”, con netta nota di crema nel sapore, goloso ma carente di contrasto (acidità e sale giusto q.b., senza alcuna sferzata morenica, pennellata vegetale) e di complessità, intercambiabile.

Classico vino che può piacere a tutti, ma delude chi cerca vini di un certo carattere connesso almeno a grandi linee con il territorio da cui provengono. Alla cieca si potrebbe dire Collio (in versione moderatamente alcolica): mi riesce veramente difficile immaginare dietro a questo vino un vigneto prealpino a 600 metri su terreni morenici, al netto della varietà, che senza essere un fulmine di guerra è comunque quella più tradizionale della Valle Isarco. Se mi capita, assaggerò l’annata successiva per cercare di capire quanto possa avere pesato l’annata 2012, calda e arida, che in zona potrebbe essere stata ancora più anomala che altrove.
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda diamonddave » 15 gen 2015 17:07

vignadelmar ha scritto:Mi collego solo un attimo, sono in vacanza ed in viaggio, per dirvi che ieri, dai Casolanetti, ci siamo scolati la verticale completa di Kurni, sei annate di Kupra, compresa una inedita 2000 e svariate altre bottiglie più o meno a tema.
Ah, se il Kurni è dolce io sono uno che ha sempre votato Berlusconi......

Appena potrò mi ricolleghero'.

Ciao

.

Tu negheresti anche tua mamma quando si parla di Kurni.
Il Kurni ha una bocca dolce, anche per chi come me lo ritiene un gran vino.

(alimentiamo un po' di sana querelle) :lol:
... per intenderci: la differenza fra me ed un sommelier è la stessa che passa fra un porno attore ed un ginecologo. © diamonddave 8)
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda davidef » 15 gen 2015 17:31

diamonddave ha scritto:
vignadelmar ha scritto:Mi collego solo un attimo, sono in vacanza ed in viaggio, per dirvi che ieri, dai Casolanetti, ci siamo scolati la verticale completa di Kurni, sei annate di Kupra, compresa una inedita 2000 e svariate altre bottiglie più o meno a tema.
Ah, se il Kurni è dolce io sono uno che ha sempre votato Berlusconi......

Appena potrò mi ricolleghero'.

Ciao

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Tu negheresti anche tua mamma quando si parla di Kurni.
Il Kurni ha una bocca dolce, anche per chi come me lo ritiene un gran vino.

(alimentiamo un po' di sana querelle) :lol:


qualche settimana fa, durante una bevuta tra produttori della Valpolicella (tra cui alcuni dei massimi esponenti qualitativamente della denominazione ) Kurni 2005 è stato accantonato e riproposto a fine bevuta al posto del Recioto ....

sempre la 2005, in altra occasione anni fa, era talmente tanto dolce che, per curiosità, alla prova di laboratorio fatta commissionare da uno dei più stimati enologi della Valpolicella presente alla bevuta, diede un valore di zucchero residuo di 35 grammi/litro....prova di laboratorio e non pippa

La cosa che più mi stupisce è il codone di paglia di amici del produttore che al posto di chiedere perché son prodotti lotti diversi (imbottigliamento diverso magari per barrique esempio) e messi in commercio vini in bottiglie secche o dolci nella stessa annata. ...preferiscono invece sbeffeggiare periodicamente chi questi vini dolci li ha trovati e testati...

ragazzi, è acclamato che ci sono state bottiglie differenti nella stessa annata...è stato dimostrato pure analiticamente, ma di cosa ancora parliamo ? Suvvia.... :mrgreen:
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda alì65 » 15 gen 2015 17:50

davidef ha scritto:
diamonddave ha scritto:
vignadelmar ha scritto:Mi collego solo un attimo, sono in vacanza ed in viaggio, per dirvi che ieri, dai Casolanetti, ci siamo scolati la verticale completa di Kurni, sei annate di Kupra, compresa una inedita 2000 e svariate altre bottiglie più o meno a tema.
Ah, se il Kurni è dolce io sono uno che ha sempre votato Berlusconi......

Appena potrò mi ricolleghero'.

Ciao

.

Tu negheresti anche tua mamma quando si parla di Kurni.
Il Kurni ha una bocca dolce, anche per chi come me lo ritiene un gran vino.

(alimentiamo un po' di sana querelle) :lol:


qualche settimana fa, durante una bevuta tra produttori della Valpolicella (tra cui alcuni dei massimi esponenti qualitativamente della denominazione ) Kurni 2005 è stato accantonato e riproposto a fine bevuta al posto del Recioto ....

sempre la 2005, in altra occasione anni fa, era talmente tanto dolce che, per curiosità, alla prova di laboratorio fatta commissionare da uno dei più stimati enologi della Valpolicella presente alla bevuta, diede un valore di zucchero residuo di 35 grammi/litro....prova di laboratorio e non pippa

La cosa che più mi stupisce è il codone di paglia di amici del produttore che al posto di chiedere perché son prodotti lotti diversi (imbottigliamento diverso magari per barrique esempio) e messi in commercio vini in bottiglie secche o dolci nella stessa annata. ...preferiscono invece sbeffeggiare periodicamente chi questi vini dolci li ha trovati e testati...

ragazzi, è acclamato che ci sono state bottiglie differenti nella stessa annata...è stato dimostrato pure analiticamente, ma di cosa ancora parliamo ? Suvvia.... :mrgreen:


infatti si parlò proprio della 2005 come unico esempio, mi sembra di ricordare....
o c'è stato qualche riscontro anche su altre annate
io ricordo solo la 05, per quanto mi compete
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda gp » 15 gen 2015 19:30

filvas ha scritto:Barbaresco Borgese 2009 Busso francamente dopo una bottiglia bevuta non ho ancora capito se può andare o meno…trovato abbastanza atipico per essere un Barbaresco. Colore tendente al granato, morbido ma tannino piuttosto pronunciato e lieve profumi speziati. Mi sarei aspettato un bouquet molto più ricco e maggiore struttura.

Bevuto l’annata 2010 recentemente, perché mi incuriosiva questo produttore portato in palma di mano da buona parte della critica negli ultimi anni. Non so la 2009, ma la 2010 riporta in etichetta il cru di Neive (Albesani) all’interno del quale si trova la vigna Borgese.
Mi è sembrato un vino di impostazione moderna ma con giudizio, dai profumi netti e puliti, con un’aromaticità speziata centrata su note arancioni (soprattutto il mandarino) e un’acidità decisamente più rilevata dei tannini e leggermente vibrante, come preannunciato al naso dalla volatile – tratto questo che potrebbe anche infastidire e non so se si assesterà col tempo; alcol ben gestito, a differenza di altri casi i 14,5° in etichetta non bucano. C’è un po’ di legno a condire il tutto, ma non prevarica in alcun modo il vino (il sito aziendale parla di legno grande, anche se su altri 2 dei suoi 4 Barbareschi l’azienda usa anche o solo barrique: l’età non è specificata, ma a giudicare dal vino direi che i legni sono piuttosto nuovi).
Per l’aromaticità e la speziatura arancioni, il perno acido e il tocco di legno fresco mi è sembrato simile nell’impostazione a un Barbaresco prodotto nello stesso cru ma da un altro vigneto, l’Albesani S. Stefano 2010 del Castello di Neive bevuto qualche tempo fa, e questo mi sembra un buon segno di relativa tipicità, sia pure all’interno di un’impostazione più moderna di quelle che preferisco. Questo sembrerebbe indicare che se si cerca "maggiore struttura" bisogna rivolgersi altrove a Barbaresco (nel senso di altri cru) se non direttamente a Barolo.
Resta il fatto che è presto per un giudizio sufficientemente meditato: anche se purtroppo prende sempre più piede l’abitudine di bere questi vini da giovani e di giudicarli per come si presentano a quello stadio, a un Barbaresco come questo come minimo altri tre anni bisognerebbe darglieli.
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda Mike76 » 15 gen 2015 23:42

Colterenzio - Pinot nero 2013
Snellino e fruttatino. Un po' magrino e asprino per me.

Monterinaldi - Chianti Classico Riserva 2007
Un signor Chianti floreale e speziato.
Viola mammola, pepe nero, tabacco dolce. Ingresso in bocca signorile, ma vivo e dinamico.
Finale lungo, sul panpepato.
Piaciuto tanterrimo. Tra l'altro, poco cagato da queste parti.

Saracco - Moscato d'Asti 2014
Miglior moscato 2014 finora sentito.
Meglio senz'altro di Massolino che nel pari annata mi ha un po' deluso.
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda gp » 16 gen 2015 12:46

Mike76 ha scritto:Colterenzio - Pinot nero 2013
Snellino e fruttatino. Un po' magrino e asprino per me.

Piano piano stiamo acccumulando un po' di evidenze concordanti. Di questo passo forse tra un paio di mesi riusciamo a rispondere da soli alla domanda che ponevo agli esperti di Alto Adige...

gp ha scritto:
alleg ha scritto:I Blauburgunder:
Pfitscher Vigneto "Fuchsleiten" 2013 Fresco e beverino ma troppo sempliciotto per i miei gusti, mi ha lasciato poco. :)

Su questo concordo, sarei anzi più drastico: uno scalone sotto l'annata precedente. E' forse un problema più generale di annata difficile per questo capriccioso vitigno in Alto Adige :?: Se qualcuno lo sa, lo dica!
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda Ludi » 16 gen 2015 13:11

Ieri grande degustazione al Cavalieri, che ho avuto il privilegio di condurre. Ecco le "cosette" che ci siamo bevuti:

Terlaner 1971: forse la vera sorpresa della serata, sin dal colore dorato intenso e brillantissimo. L'ossidazione è controllata, quasi da Chateau Chalon, con cenni di mallo di noce ma soprattutto tante spezie, dallo zafferano alla curcuma al pepe bianco, refoli balsamici, pesca bianca, anice, miele e, dopo qualche minuto, liquirizia e rabarbaro fresco. In bocca sfodera una inaspettata, vivacissima freschezza, che fa presagire ulteriori potenzialità evolutive.
Domaine Leflaive, Batard Montrachet 2010: dichiaratamente un infante in fasce, ma che bel pupo! Naso soave che parla di fiori bianchi, di appena accennata pietra focaia, di zucchero a velo, di miele millefiori, di susina gialla, di scorza di agrume (cedro) e di polpa di papaya. La bocca definisce il concetto di verticalità: non impetuosa ma coerente e lunga, lunghissima, con un caleidoscopio di sensazioni ed una lieve e gradevole testimonianza residua del passaggio in legno in una burrosità a metà assaggio. Tra cinque anni farà svenire.
Grattamacco 2006: un po' maltrattato dall'accostamento con gli altri vini, tanto è vero che lo colloco all'inizio della batteria dei rossi per coglierne il netto stacco rispetto al Batard (e per chiudere in crescendo). Molto bolgherese al naso, che parla subito, dopo la ventata di ribes nero, di macchia mediterranea, mirto, salsedine, sottobosco, spezie nettamente dolci, note ematiche e mentolate, con chiusura in cui il merlot dice la sua mirtillosa opinione (mi sembro Maroni). In bocca è assolutamente orizzontale: entra impetuoso, caldo, fruttato e si spegne dopo pochi secondi, lasciando una sensazione gradevole ma inappagante di sapidità. Needs food.
Sorì San Lorenzo 1998: i vini di Gaja possono far discutere, ma qui c'è poco da dire: di un granato compatto, irrompe al naso con sensazioni di tabacco da pipa, sottobosco, goudron, rosa appassita, scorza di arancia, amarena matura, menta, spezie orientali e pepe di Szechuan. In bocca è massiccio quasi come il Grattamacco, ma assai più coerente e lunghissimo nella persistenza. All'apogeo.
Biondi Santi annata 1990: lo stacco è ovviamente notevole, sin dal colore assai più chiaro, con sensazioni olfattive di tabacco Latakia, viola appassita, polvere di cacao, caffé, cumino, accompagnati da una vivace amarena fresca e sorprendentemente croccante. Bocca sferzante per freschezza, vivida e quasi giovanile...emozionale.
Romanée Conti, Richebourg 1998: batticuore per l'ultimo assaggio, che si presenta nel bicchiere con un granato appena velato con riflessi aranciati. Il naso è indescrivibile, tanto sono elusivi i profumi che, ad ogni "tuffo" nel bicchiere, si rinnovano e spiazzano. Provo a declinare caffé americano, humus e terriccio appena smosso, cera d'api, incenso, camino spento, torba, refoli balsamici e freschi, garam masala....ma la bella, indimenticabile ciliegia è sempre lì, che chiede di essere scoperta. La bocca è paragonabile a Carla Fracci: esile e minuta all'apparenza, ma appena danza riempie, da sola, l'intero palcoscenico, evocando sensazioni che non sono nè da vino rosso, nè da vino bianco, ma esprimono, in un certo senso, una idea platonica del vino. indimenticabile.
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Re: COSA ABBIAMO BEVUTO A GENNAIO 2015...

Messaggioda alleg » 16 gen 2015 13:37

gp ha scritto:Ho ritrovato la scheda. Assaggio di 6 mesi fa, quindi tutt’altra stagione, per contestualizzare un po’.

Alto Adige Valle Isarco Sylvaner 2012 Zöhlhof, doc 13° (Velturno, BZ), lotto L2 (17,50 euro in enoteca)
Bianco dai tratti maturi e marcatamente “uvosi”, con netta nota di crema nel sapore, goloso ma carente di contrasto (acidità e sale giusto q.b., senza alcuna sferzata morenica, pennellata vegetale) e di complessità, intercambiabile.

Classico vino che può piacere a tutti, ma delude chi cerca vini di un certo carattere connesso almeno a grandi linee con il territorio da cui provengono. Alla cieca si potrebbe dire Collio (in versione moderatamente alcolica): mi riesce veramente difficile immaginare dietro a questo vino un vigneto prealpino a 600 metri su terreni morenici, al netto della varietà, che senza essere un fulmine di guerra è comunque quella più tradizionale della Valle Isarco. Se mi capita, assaggerò l’annata successiva per cercare di capire quanto possa avere pesato l’annata 2012, calda e arida, che in zona potrebbe essere stata ancora più anomala che altrove.

Per punti:
- Uvoso si ma non così marcatamente
- Se acidità e sale sono qb, vuol dire che ce ne è il giusto, no? E se è giusto perchè mettercene di più? In un piatto mica si aggiunge sale ad oltranza solo per dire che "ha una grande sapidità"...
- Intercambile: quali altri sylvaner hai trovato così simili?

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