Abbiamo bevuto a Dicembre
Inviato: 30 nov 2014 23:42
Devo pensare come festeggiare adeguatamente, domani, il gol di Pirlo.....
Sydney ha scritto:Devo pensare come festeggiare adeguatamente, domani, il gol di Pirlo.....
davidef ha scritto:
Granbussia batte Asili 2:1, vittoria netta seppur iniziale vantaggio di Giacosa per estrema piacevolezza...ma la differente caratura atletica lasciato sfogare il rosso esce netta e chiude la partita
Chicco76 ha scritto:davidef ha scritto:
Granbussia batte Asili 2:1, vittoria netta seppur iniziale vantaggio di Giacosa per estrema piacevolezza...ma la differente caratura atletica lasciato sfogare il rosso esce netta e chiude la partita
Il 95 ancora in splendida forma ?
Chicco76 ha scritto:davidef ha scritto:
Granbussia batte Asili 2:1, vittoria netta seppur iniziale vantaggio di Giacosa per estrema piacevolezza...ma la differente caratura atletica lasciato sfogare il rosso esce netta e chiude la partita
Il 95 ancora in splendida forma ?
vinotec ha scritto:Chicco76 ha scritto:davidef ha scritto:
Granbussia batte Asili 2:1, vittoria netta seppur iniziale vantaggio di Giacosa per estrema piacevolezza...ma la differente caratura atletica lasciato sfogare il rosso esce netta e chiude la partita
Il 95 ancora in splendida forma ?
...devi sentire l'89 che roba è...
Chicco76 ha scritto:vinotec ha scritto:Chicco76 ha scritto:davidef ha scritto:
Granbussia batte Asili 2:1, vittoria netta seppur iniziale vantaggio di Giacosa per estrema piacevolezza...ma la differente caratura atletica lasciato sfogare il rosso esce netta e chiude la partita
Il 95 ancora in splendida forma ?
...devi sentire l'89 che roba è...
E che non lo so ... ci sta un abisso ... Ma comunque il 95 è per me una bellissima versione di questo vino, a Natale ne stappo una anch'io !!!
paperofranco ha scritto:Chicco76 ha scritto:vinotec ha scritto:Chicco76 ha scritto:davidef ha scritto:
Granbussia batte Asili 2:1, vittoria netta seppur iniziale vantaggio di Giacosa per estrema piacevolezza...ma la differente caratura atletica lasciato sfogare il rosso esce netta e chiude la partita
Il 95 ancora in splendida forma ?
...devi sentire l'89 che roba è...
E che non lo so ... ci sta un abisso ... Ma comunque il 95 è per me una bellissima versione di questo vino, a Natale ne stappo una anch'io !!!
Ma ora come sono i vini di Aldo Conterno, mi sembra che non se ne parli più molto.
paperofranco ha scritto:
Ma ora come sono i vini di Aldo Conterno, mi sembra che non se ne parli più molto.
Sydney ha scritto:Devo pensare come festeggiare adeguatamente, domani, il gol di Pirlo.....
Wineduck ha scritto:paperofranco ha scritto:
Ma ora come sono i vini di Aldo Conterno, mi sembra che non se ne parli più molto.
Splendidi... solo che ormai tutti i seguaci della setta AVR (gente che 2 volte l'anno risale l'alta valle del Reno scalza, portando sulle spalle un quarto di brenta di Monfortino), dopo averlo demonizzato per anni, non hanno il coraggio di ammettere che è uno dei 3 grandi di Langa (per me il n.2) e che anche le annate dal 90 in poi daranno, con il passare del tempo, le stesse emozioni di quelle degli anni 80.
Purtroppo di gente con le palle, capace di ammettere i propri errori, ce n'è sempre meno...
paperofranco ha scritto:
Ma ora come sono i vini di Aldo Conterno, mi sembra che non se ne parli più molto.
Nebbiolino ha scritto:paperofranco ha scritto:
Ma ora come sono i vini di Aldo Conterno, mi sembra che non se ne parli più molto.
Bellissima materia, ottima mano.
Purtroppo però l'uso dei legni è ancora piuttosto aggressivo, e nel vino si sente.
Ti faccio un esempio concreto: colonnello 2008. Bevuto appena uscito, col vino in piena apertura, era una meraviglia con uno splendido respiro langarolo; risentito un 6 mesi dopo, in fase di chiusura, il legno era netto e preponderante.
Detto questo, l'impressione è che con le ultime annate la mano sul legno sia un filo più dosata rispetto agli ultimi anni '90. Personalmente spero che in futuro l'alleggerisca ancor di più, perchè i vini in questione meritano.
paperofranco ha scritto:Ma si parla di rovere nuovo grande, vero?
paperofranco ha scritto:Nebbiolino ha scritto:paperofranco ha scritto:
Ma ora come sono i vini di Aldo Conterno, mi sembra che non se ne parli più molto.
Bellissima materia, ottima mano.
Purtroppo però l'uso dei legni è ancora piuttosto aggressivo, e nel vino si sente.
Ti faccio un esempio concreto: colonnello 2008. Bevuto appena uscito, col vino in piena apertura, era una meraviglia con uno splendido respiro langarolo; risentito un 6 mesi dopo, in fase di chiusura, il legno era netto e preponderante.
Detto questo, l'impressione è che con le ultime annate la mano sul legno sia un filo più dosata rispetto agli ultimi anni '90. Personalmente spero che in futuro l'alleggerisca ancor di più, perchè i vini in questione meritano.
Ma si parla di rovere nuovo grande, vero?
Nebbiolino ha scritto:paperofranco ha scritto:Nebbiolino ha scritto:paperofranco ha scritto:
Ma ora come sono i vini di Aldo Conterno, mi sembra che non se ne parli più molto.
Bellissima materia, ottima mano.
Purtroppo però l'uso dei legni è ancora piuttosto aggressivo, e nel vino si sente.
Ti faccio un esempio concreto: colonnello 2008. Bevuto appena uscito, col vino in piena apertura, era una meraviglia con uno splendido respiro langarolo; risentito un 6 mesi dopo, in fase di chiusura, il legno era netto e preponderante.
Detto questo, l'impressione è che con le ultime annate la mano sul legno sia un filo più dosata rispetto agli ultimi anni '90. Personalmente spero che in futuro l'alleggerisca ancor di più, perchè i vini in questione meritano.
Ma si parla di rovere nuovo grande, vero?
Credo sia proprio così, anche se di preciso non so dirti la capienza delle botti.
Bruno Giacosa ha scritto:[ho visto che usare le stesse botti per molti anni, per decenni addirittura, come si faceva una volta, dà al vino dei profumi che, appena aperta la bottiglia, non sono sempre convincenti e franchi, per cui bisognerebbe fare come si consigliava un tempo, e cioè aprire la bottiglia qualche ora prima di berla. Ma oggi quasi nessuno è più in grado di fare così, perché si va al ristorante e si sceglie un vino che sarà bevuto dopo 5 minuti.
Dopo varie esperienze ho allora deciso di non cambiare il volume delle botti, che possono tranquillamente restare attorno ai 10.000 litri o anche di più, ma che è opportuno cambiarle più spesso, diciamo attorno ai 10 anni. E, senza con questo fare l’occhiolino alla moda delle barrique, devo dire che da tanti anni uso solo rovere di origine francese, che trovo molto fine, elegante e sicuramente adatto a far maturare bene il nebbiolo.
gp ha scritto:Ha poco senso parlare di botti grandi nuove, semmai rinnovate con una certa frequenza.Bruno Giacosa ha scritto:[ho visto che usare le stesse botti per molti anni, per decenni addirittura, come si faceva una volta, dà al vino dei profumi che, appena aperta la bottiglia, non sono sempre convincenti e franchi, per cui bisognerebbe fare come si consigliava un tempo, e cioè aprire la bottiglia qualche ora prima di berla. Ma oggi quasi nessuno è più in grado di fare così, perché si va al ristorante e si sceglie un vino che sarà bevuto dopo 5 minuti.
Dopo varie esperienze ho allora deciso di non cambiare il volume delle botti, che possono tranquillamente restare attorno ai 10.000 litri o anche di più, ma che è opportuno cambiarle più spesso, diciamo attorno ai 10 anni. E, senza con questo fare l’occhiolino alla moda delle barrique, devo dire che da tanti anni uso solo rovere di origine francese, che trovo molto fine, elegante e sicuramente adatto a far maturare bene il nebbiolo.
http://www.slowfood.it/slowine/lectio-m ... o-giacosa/
..lo fanno solo quando lo ritengono all'altezza della fama. Un giorno chiesi ad Aldo perchè non avesse fatto il Gran Bussia nel 1993 mentre Giovanni fece il Monfortino. Aldo mi rispose : "perchè sono una persona seria" , dimostrando una certa acredine mai sopita ... sta di fatto che dal 2001 ad oggi le annate di Gran Bussia si possono contare sulle punte delle dita di una mano ... ricordo anche quando mi fece vedere i rotomaceratori in cantina : anche in questo caso , con orgoglio, affermò "che erano strumenti per chi non aveva voglia di lavorare e che fin quando c'era lui in vita, ma gli fu promesso anche dai figli che sarebbe successo nel futuro, Gran Bussia sarebbe sempre stato prodotto nel grande troncoconico che troneggiava in cantina e che il bottone di invecchiamento del Gran Bussia sarebbe stato per anni quello vicino al muro "là in fondo" ...paperofranco ha scritto:Faccio un'altra domanda un po' da ignorante: ma lo fanno sempre il Granbussia? Non avevano cominciato a vinificare separatamente anche la parcella del Romirasco da cui proveniva la maggior parte delle uve che finivano nel Granbussia, insieme ad una piccola parte di Cicala e Colonnello?