landmax ha scritto:miccel ha scritto:CASTELLO DI VERDUNO - BARBARESCO 2010
Parte bene perché il frutto c’è tutto e non copre le delicate note floreali e boscose, ma quello che mi è piaciuto tanto è l’eleganza, e la pulizia, con cui il vino “cade” dall’entrata in bocca all’uscita: non si ha neanche per un secondo la sensazione che qualcosa sia di troppo, o che manchi. Il finale è più grintoso, con una punta acida e sapida che si ferma al momento giusto. E pure l’allungo è notevole, anche se manca la “sventagliata” da grande vino. Buono buono, per me.
Io invece ne ho bevuta una bottiglia due mesetti fa (tra l'altro in più serate, nell'arco di due settimane) e non l'ho trovato affatto trascendentale: profumi discreti, ma di certo non molto ampi né particolarmente intriganti (ricordo una nespola matura che per essere un 2010 non dava certo il segno della gioventù; anch'io ricordo però quelle note "boscose", io direi di muschio, a cui facevi riferimento); bocca, è vero, elegante e pulita, ma con una punta di alcol a mio avviso non perfettamente registrata. Buon finale, ma senza particolare profondità. Insomma, IMHO, un vino che non dava particolari emozioni. L'avevo pagato veramente poco (16 euro a un'asta), ma non so se lo ricomprerei.
Condivido alcune delle osservazioni che fai (vino già pronto da bere, naso non esplosivo, frutto maturo), però non la tua impressione complessiva.
Quest’ultima in un certo senso credo di comprenderla, perché coi barbaresco alle volte mi è capitato di avere una sensazione simile: vino corretto, ben fatto ma che comunica poco e lascia il tempo che trova. Faccio solo un esempio: il base dei produttori dei barbaresco, bevuto un paio di volte.
Il fatto è che in questo caso il vino mi è parso espressivo, sobrio, elegante, insomma via, inutile sprecare aggettivi, mi è piaciuto parecchio. Sarà questione di gusti, non so…
Naturalmente stiamo parlando di un base destinato a essere bevibile fin da subito e pagato 22 euro, non si può pretendere una eccezionale complessità.