alì65 ha scritto:ma pensate che tutto quel legno venga assorbito negli anni???
per me rimarrà per sempre lasciando un tannino da legno particolarmnete amaro
Cattivone!!!!!!!
alì65 ha scritto:ma pensate che tutto quel legno venga assorbito negli anni???
per me rimarrà per sempre lasciando un tannino da legno particolarmnete amaro
meursault ha scritto:alì65 ha scritto:ma pensate che tutto quel legno venga assorbito negli anni???
per me rimarrà per sempre lasciando un tannino da legno particolarmnete amaro
Cattivone!!!!!!!
alì65 ha scritto:
ma pensate che tutto quel legno venga assorbito negli anni???
per me rimarrà per sempre lasciando un tannino da legno particolarmnete amaro
arnaldo ha scritto:alì65 ha scritto:
ma pensate che tutto quel legno venga assorbito negli anni???
per me rimarrà per sempre lasciando un tannino da legno particolarmnete amaro
Alla grande. se ti bevi i 2000 e i 2001 te ne accorgi....son buoni adesso......
de magistris ha scritto:arnaldo ha scritto:alì65 ha scritto:
ma pensate che tutto quel legno venga assorbito negli anni???
per me rimarrà per sempre lasciando un tannino da legno particolarmnete amaro
Alla grande. se ti bevi i 2000 e i 2001 te ne accorgi....son buoni adesso......
un po' di 2001 Sottimano li ho stappati negli ultimi mesi e me ne sono accorto...
... che proprio non sono i miei, diciamo così.
gp ha scritto:Mi sembra che Arnaldo dia per scontato che l'affinamento di un vino da invecchiamento debba essere dedicato allo smaltimento del legno inizialmente in eccesso. Invece l'affinamento di Baroli e Barbareschi meno legnosi serve comunque ad arricchire i vini, a patto naturalmente che abbiano una effettiva capacità di invecchiamento (ma questo vale per entrambe le tipologie).
Dopodiché lo smaltimento del legno non è un fatto scontato, in particolare per chi applica protocolli fissi indipendenti dalla qualità della materia prima in quell'annata, e soprattutto il risultato finale non è necessariamente apprezzabile da parte di chi ha preferenze stilistiche diverse, anche se ultimamente si predica molto il "volemose bene".
de magistris ha scritto:
un po' di 2001 Sottimano li ho stappati negli ultimi mesi e me ne sono accorto...
... che proprio non sono i miei, diciamo così.
arnaldo ha scritto:gp ha scritto:Mi sembra che Arnaldo dia per scontato che l'affinamento di un vino da invecchiamento debba essere dedicato allo smaltimento del legno inizialmente in eccesso. Invece l'affinamento di Baroli e Barbareschi meno legnosi serve comunque ad arricchire i vini, a patto naturalmente che abbiano una effettiva capacità di invecchiamento (ma questo vale per entrambe le tipologie).
Dopodiché lo smaltimento del legno non è un fatto scontato, in particolare per chi applica protocolli fissi indipendenti dalla qualità della materia prima in quell'annata, e soprattutto il risultato finale non è necessariamente apprezzabile da parte di chi ha preferenze stilistiche diverse, anche se ultimamente si predica molto il "volemose bene".
verissimo. ti posso comunque dire,rimanendo circostanziati a Sottimano, che nel lungo periodo,il legno si smaltisce eccome. Riferimento in particolare su annate 2000 e 2001.
gp ha scritto:Mi sembra che Arnaldo dia per scontato che l'affinamento di un vino da invecchiamento debba essere dedicato allo smaltimento del legno inizialmente in eccesso. Invece l'affinamento di Baroli e Barbareschi meno legnosi serve comunque ad arricchire i vini, a patto naturalmente che abbiano una effettiva capacità di invecchiamento (ma questo vale per entrambe le tipologie).
Dopodiché lo smaltimento del legno non è un fatto scontato, in particolare per chi applica protocolli fissi indipendenti dalla qualità della materia prima in quell'annata, e soprattutto il risultato finale non è necessariamente apprezzabile da parte di chi ha preferenze stilistiche diverse, anche se ultimamente si predica molto il "volemose bene".
Kalosartipos ha scritto:Questa non doveva essere stappata, in quanto si trattava di omaggio del produttore (presente a tavola) al padrone di casa-chef, da conservare negli anni.. ma il padrone di casa non ha resistito ... pur se giovanissimo (il produttore ha detto che si dovrebbe stappare dalla 2007 a scendere), ha mostrato una personalità ed una bellissima freschezza, che non la rendeva assolutamente stucchevole.. meglio di alcune Malvasie passite al di là del Po... un migliaio di mezzine, a 12 euro in cantina.
claudietto ha scritto:Kalosartipos ha scritto:Questa non doveva essere stappata, in quanto si trattava di omaggio del produttore (presente a tavola) al padrone di casa-chef, da conservare negli anni.. ma il padrone di casa non ha resistito ... pur se giovanissimo (il produttore ha detto che si dovrebbe stappare dalla 2007 a scendere), ha mostrato una personalità ed una bellissima freschezza, che non la rendeva assolutamente stucchevole.. meglio di alcune Malvasie passite al di là del Po... un migliaio di mezzine, a 12 euro in cantina.
Bella la cantina, dalla pulizia della bottaia sembra quella di un francese
Francvino ha scritto:Champagne L'Amateur, D.Léclapart
Chardonnay in purezza, ha note ossiditive evidenti che sovrastano gli accenti "pannosi" di tipicizzati blanc de blancs. Bocca saporita, non vivacissima, più larga che profonda. Non amo particolarmente la vena ossidativa nello Champagne in genere e questo vino non mi fa cambiare idea. Altri lo hanno fatto, esempio RD 1996. Ok, ok, esempio del cavolo, ne convengo..
arnaldo ha scritto:Francvino ha scritto:Champagne L'Amateur, D.Léclapart
Chardonnay in purezza, ha note ossiditive evidenti che sovrastano gli accenti "pannosi" di tipicizzati blanc de blancs. Bocca saporita, non vivacissima, più larga che profonda. Non amo particolarmente la vena ossidativa nello Champagne in genere e questo vino non mi fa cambiare idea. Altri lo hanno fatto, esempio RD 1996. Ok, ok, esempio del cavolo, ne convengo..
Mai piaciuto nemmeno a me....sicuramente bollicina dal carattere forte, vinosa,autentica.....ma spesso abbastanza sgraziata,grossolana...rusticotta......
..
Francvino ha scritto:Prulke 2008 Zidarich
Non esulto mai quando arriva un bianco macerato in tavola. Li trovo difficili da abbinare, talvolta banali, qualcuno apertamente mal riuscito. Ci devo metter prima naso e palato: saranno loro a decidere. Fosse stato per me avrei scelto Les Monts Damnes di Pascal Cotat, un vino che berrei anche sulla Fiorentina. Ma avevo giocato il mio bonus sul Valentini precedente. Toccava ad altri. È andata comunque bene: mandarino, accenni di albicocca in confettura, piccole quote di foglie di te e terra umida. Bocca espansiva, sapida e appagante ma d'insospettabile levità. Bravo Beniamino.
arnaldo ha scritto:de magistris ha scritto:
un po' di 2001 Sottimano li ho stappati negli ultimi mesi e me ne sono accorto...
... che proprio non sono i miei, diciamo così.
Non ho visto le note.....ma ti credo....non ti piacciono...ok.....io invece mi piacciano o no....li giudico in modo neutro e basta. legni smaltiti,comunque ben integrati.
Francvino ha scritto:Cornas 2006 Clape
Qui c'è poco da attendere. Grattato il lieve velo vegetale delle note di testa si sparge un profumo di pepe nero inebriante. L'acidità ravviva al palato e fa sentire la sua scudisciata, specie se relativizzata ai maturi equilibri dei due vini precedenti. Il tannino morde, non gioca di dettagli e finezze ma sulla svolge bene il suo ruolo a tavola. L'ossigeno ne svela il lato più minerale, legato probabilmente al granito dei suoli in cui poggiano le vigne di syrah.
Difficile trovare qualcosa di simile in Italia anche se quel Lagrein cresciuto sul porfido di Terlano....
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