davidef ha scritto:il chiaro ha scritto:yuzu ha scritto:puprtroppo il problema in italia è ingigantito dalla poca efficienza del sistema distributivo. vini che in cantina in borgogna costano 15 euro arrivano facilmente a 45/50 in enoteca qui da noi....
Spin off: ma se tu fossi un importatore, pagando 15 euro una boccia in francia, a quanto la venderesti a enoteche e ristoranti? Chiedo xchè a me incuriosisce tantissimo la percezione che si ha sui prezzi praticati dagli altri.
siamo O.T. quindi sarò rapidissimo
qualsiasi attività commerciale che abbia come oggetto un prodotto non di larga distribuzione dovrebbe avere mediamente un margine lordo del 35-40% sul prezzo di vendita e non ci sarebbe nulla di scandaloso perchè offre un servizio, oltre questo margine invece i problemi ci possono essere
l'equivoco di fondo è che spesso, sostanzialmente in Italia, il distributore acquista male in Francia ed il suo prezzo di partenza non è competitivo e diverse volte allineato allo scaffale, ovvero il suo prezzo è veramente molto simile a quello che spendo in una buona enoteca nella zona interessata (cosa verificata penso ormai su 50 prodotti diversi)
a questo si aggiunge un passaggio ulteriore, quello dell'enoteca, che applica il suo sacrosanto margine (vedi sopra) e quindi tutto si sfalla verso l'alto in modo inadeguato
a mio vedere si dovrebbe riuscire ad evitare un passaggio nella rete distributiva attuale o far si che il prezzo di acquisto sia realmente minore del prezzo medio di mercato nel paese di produzione, in questo modo il prodotto arriverebbe in Italia al prezzo del paese di origine già incluso il ricarico del distributore e le cose potrebbero quadrare
tornando ai famosi 15 € della boccia...se la compero in Francia a 15€ la vendo in Italia a 23€...ma va bene che la comperi a 15 se il prezzo scaffale in Francia è 20/21...23...se il prezzo è 15 ed è un bene tranquillamente acquistabile dal PC da cui scrivo adesso con un clic anche da me a 15€ allora qualcosa proprio non va bene, ma penso che questo sia logico direi
ricordo agli amici distributori che oggi in qualsiasi zona vinicola importante esistono enoteche che spediscono in Italia senza alcun problema da 1 a xxx bottiglie, se io oggi posso acquistare il prodotto ABC tranquillamente da casa al prezzo scaffale Francia perchè devo pagarlo quasi il doppio a scaffale Italia ? per vendere bene si deve in primis comprare bene, non serve appesantirsi di 257 referenze per zona, va visto il tutto con una imprenditorialità che qualche volta vedo essere un filo "biricchina"...non sempre questo avviene ed i listini ne risentono
La mia domanda era decisamente più semplice e non prevede l'acquisto a membro di segugio. Cioè io vorrei sapere se voi foste un importatore per l'Italia di un rosso di Borgogna che viene via a 15 euro, a quanto lo rivendereste ai vostri clienti (enoteche, ristoranti....). Basta mettere un numero.
Yuzu, niente di personale con te, io sono agente di commercio e non ho magazzino, non faccio distribuzione, ma semplicemente sono l'interfaccia di determinate aziende, in una determinata zona, con cui l'operatore di settore deve rapportarsi per acquistare vini che rappresento.