PINOT NERO

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il chiaro
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Re: PINOT NERO

Messaggioda il chiaro » 07 nov 2014 13:14

Io invece il cuna lo apprezzo proprio per quei sentori selvatici pronunciati. Ovvio che la bottiglia storta la lavandino, ma al momento è sempre stato sufficiente far prendere un po' di aria al vino.

Bressan: a me piace, però è vero che ricalca quasi per nulla il modello che abbiamo in testa. Pepe, rosmarino, pino silvestre a go go.

Segnalerei un altro pinot nero friulano per me ottimo: le due terre.
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alleg
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Re: PINOT NERO

Messaggioda alleg » 07 nov 2014 13:19

il chiaro ha scritto:Io invece il cuna lo apprezzo proprio per quei sentori selvatici pronunciati. Ovvio che la bottiglia storta la lavandino, ma al momento è sempre stato sufficiente far prendere un po' di aria al vino.

Bressan: a me piace, però è vero che ricalca quasi per nulla il modello che abbiamo in testa. Pepe, rosmarino, pino silvestre a go go.

Segnalerei un altro pinot nero friulano per me ottimo: le due terre.


Quoto. Bevuto poco tempo fa come ringer italiano in una Borgognata, interpretazione molto personale. A me ha convinto poco ad altri ancora meno, forse anche per il contesto in cui è stato bevuto.
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Re: PINOT NERO

Messaggioda gpetrus » 07 nov 2014 13:21

il chiaro ha scritto:Io invece il cuna lo apprezzo proprio per quei sentori selvatici pronunciati. Ovvio che la bottiglia storta la lavandino, ma al momento è sempre stato sufficiente far prendere un po' di aria al vino.

Bressan: a me piace, però è vero che ricalca quasi per nulla il modello che abbiamo in testa. Pepe, rosmarino, pino silvestre a go go.

Segnalerei un altro pinot nero friulano per me ottimo: le due terre.


altro bellissimo vino ma poco riconoscibile , non diresti mai ( o quasi ) che si tratta di pinot nero :shock:
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il chiaro
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Re: PINOT NERO

Messaggioda il chiaro » 07 nov 2014 14:39

gpetrus ha scritto:
il chiaro ha scritto:Io invece il cuna lo apprezzo proprio per quei sentori selvatici pronunciati. Ovvio che la bottiglia storta la lavandino, ma al momento è sempre stato sufficiente far prendere un po' di aria al vino.

Bressan: a me piace, però è vero che ricalca quasi per nulla il modello che abbiamo in testa. Pepe, rosmarino, pino silvestre a go go.

Segnalerei un altro pinot nero friulano per me ottimo: le due terre.


altro bellissimo vino ma poco riconoscibile , non diresti mai ( o quasi ) che si tratta di pinot nero :shock:


In effetti sacrisassi e merlot sono decisamente superiori al pinot nero. Sarà che io con il pinot nero non ho un feeling particolare e che preferisco Bordeaux alla Borgogna rossa.
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Re: PINOT NERO

Messaggioda Alberto » 07 nov 2014 15:18

cascinafrancia ha scritto:
gpetrus ha scritto:un super pinot nero e' quello di Vignai da Duline , quantita' confidenziali ma sembra un Gevrey chambertin di ottima fattura.......oltre all'A.Adige come detto


Qui un po' di promozione la faccio, invece.

Federica e Lorenzo hanno ripreso i 16 filari di pinot nero quasi abbandonati dal proprietario e hanno rinvivito la vigna.

In occasione della presentazione al bellissimo Tabarro di Diego Sorba, a Parma - posto fantastico ma lo sapete -, della prima annata ufficiale, la 2009, si ebbe modo di ripercorrere parecchie annate, alcuni vinificate da Lorenzo ma non commercializzate, e altre del proprietario, meno raffinate, diciamo.

Può piacere o non piacere: ma come filtro di quel terroir lì, vi assicuro che questo vino funziona, e alla grande.

Il 2009 convive con un'anima un po' bipolare, tra dolcezza e severità; Lorenzo ha di sicuro trattenuto la mano, in qualche modo, per renderlo forse più gentile, e qualcosa di questa "indecisione" è rimasto. Le annate successive sono più aderenti a lui, mi sembra. Non lo risento da marzo, ora mi monta la curiosità di vedere cos'è.

Non è regalato, no, ma non credo che il lavoro di Federica e Lorenzo, senza far torto a nessuno, sia un lavoro comune, in vigna e in cantina.

Interessante! Mai bevuto il PN di VdD purtroppo!
Ma la vigna è giù alla Duline, o sul Ronco Pitotti?
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Re: PINOT NERO

Messaggioda paperofranco » 07 nov 2014 16:12

paperofranco ha scritto:
cascinafrancia ha scritto:
il chiaro ha scritto:
l'oste ha scritto:Visto che si è un po' sforato da Trentino e Sudtirol e i nomi che mi piacciono li avete detti tutti, Dalzocchio prieferito per lo stile ciccia et nuits, Juval per la mineralità e l'eleganza algida di alcune annate (2005, 2006, in parte 2008) eccetera.
Ho provato il primo pinot nero toscano che mi sia piaciuto e aggiungo un bel po'.
Si sente la Toscana con uno sguardo a Volnay dopo che ha smesso di piovere. Peccato non sia proprio regalato.
Podere della Civettaja 2010, attendo e spero notizie del 2011.


Piaciuto molto anche a me. Primo assaggio al vinitaly, ma subito dopo provato il Cuna di Podere Santa Felicita, che sta nella stessa zona, e l'ho preferito decisamente


Trovo il giudizio di paperofranco sui pinot toscani invero troppo, troppo, troppo severo. Il gruppo dei vignaioli dell'Appennino sta facendo bene - il che non vuol dire che tutti i vini sono grandi -, ma lo spirito e l'approccio al pinot nero per me sono molto centrati ed interessanti.
Podere della Civettaja svetta (lungi da me la promozione commerciale pro domo mea, abbiamo tre bottiglie in croce e tocca litigare con tutti): Vincenzo Tommasi è un viticoltore vero, un uomo colto e modestissimo, signorile, dal tratto antico; il suo vino riflette un approccio delicato, tenero, anche sensuale; le vigne hanno poco più di 7 anni, quando invecchieranno, ci sarà da ridere. Pratovecchio è un posto da sogno, e un habitat magnifico per il pinot nero.

L'oste naturalmente predilige il 2010, di fattura magnifica e di classe superiore, ma il 2011 in questo anno di bottiglia, senza ricalcare i fasti del 2010, mi ha più che stupito ed è oggi un vino irresistibile: meno sinuoso, meno flessuoso, ma altrettanto saporito e ridente.

Il Cuna, pur provenendo da vigne adiacenti, riflette forse una vinificazione più "sauvage"; tutte le volte che lo provo, penso a Nuits-st-georges, ai rovi, all'ombra. Forse ha apparenze più severe e serie; è meno cremoso, più tosto, ma sul livello assoluto non mi sento di "spenzolarmi": decide il sentimento del degustatore.


Un po' si Luca, e ammetto di essere anche un tantino prevenuto, sulla base della mia personale esperienza in materia, ovviamente. Il Civettaia non l'ho sentito, magari lo proverò. Il Cuna lo assaggio più o meno regolarmente da quando l'ottimo Staderini ha cominciato a farlo e sinceramente non mi è mai piaciuto. Quella nota selvatica che giustamente hai sottolineato io la trovo al limite del brett più che del Nuit St. George, e faccio davvero fatica a sentirci il pinot nero.
Te ne segnalo anche un altro, il Coldaia. E' una nuova uscita, lo fanno al Castello di Fosini, un luogo fiabesco sulle "Carline", penso che abbiano rubato del terreno al bosco per piantare la vigna. Io lo conosco come un posto fantastico per i porcini e per i cinghiali(mio babbo e mio fratello ci vanno a caccia, io ci vado a funghi :D ), sul pinot nero non saprei dire, stiamo a vedere.
Infine c'è anche "la pineta", del Podere Monastero, una piccola nuova azienda di Alessandro Cellai a Castellina in Chianti. Alessandro è un amico, prima o poi dovrò sentirlo questo vino :D .


Errata corrige: il Coldaia è del Podere Fortuna, quello del Castello di Fosini non mi ricordo come si chiama, né il vino né l'azienda. Chiedo vènia.
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Re: PINOT NERO

Messaggioda cascinafrancia » 07 nov 2014 16:22

Alberto ha scritto:
cascinafrancia ha scritto:
gpetrus ha scritto:un super pinot nero e' quello di Vignai da Duline , quantita' confidenziali ma sembra un Gevrey chambertin di ottima fattura.......oltre all'A.Adige come detto


Qui un po' di promozione la faccio, invece.

Federica e Lorenzo hanno ripreso i 16 filari di pinot nero quasi abbandonati dal proprietario e hanno rinvivito la vigna.

In occasione della presentazione al bellissimo Tabarro di Diego Sorba, a Parma - posto fantastico ma lo sapete -, della prima annata ufficiale, la 2009, si ebbe modo di ripercorrere parecchie annate, alcuni vinificate da Lorenzo ma non commercializzate, e altre del proprietario, meno raffinate, diciamo.

Può piacere o non piacere: ma come filtro di quel terroir lì, vi assicuro che questo vino funziona, e alla grande.

Il 2009 convive con un'anima un po' bipolare, tra dolcezza e severità; Lorenzo ha di sicuro trattenuto la mano, in qualche modo, per renderlo forse più gentile, e qualcosa di questa "indecisione" è rimasto. Le annate successive sono più aderenti a lui, mi sembra. Non lo risento da marzo, ora mi monta la curiosità di vedere cos'è.

Non è regalato, no, ma non credo che il lavoro di Federica e Lorenzo, senza far torto a nessuno, sia un lavoro comune, in vigna e in cantina.

Interessante! Mai bevuto il PN di VdD purtroppo!
Ma la vigna è giù alla Duline, o sul Ronco Pitotti?


Ronco Pitotti.
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"Migliore della serata, Clos de Aramis 1969, di Armand Châtaigne.
Non cercatelo sulle mappe, come direbbero i vecchi geografi[...].
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Re: PINOT NERO

Messaggioda cascinafrancia » 07 nov 2014 16:25

claudietto ha scritto:Tra i toscani non ho visto citato il mugellano Podere Fortuna.
Vinificazione e imbottigliamento separato dei cru, stile per nulla scuro e pesante, un bel frutto croccante. Vini provati solo in banco d assaggio, a me non sono dispiaciuti; li aspetto alla prova della bottiglia intera.


Per me, il limite di questi vini è la loro estrema "levigatezza"; sul frutto croccante, non sono troppo d'accordo, sullo stile sì, ma, appunto, ne hanno un po' troppo, di stile.
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Re: PINOT NERO

Messaggioda claudietto » 07 nov 2014 19:10

cascinafrancia ha scritto:
claudietto ha scritto:Tra i toscani non ho visto citato il mugellano Podere Fortuna.
Vinificazione e imbottigliamento separato dei cru, stile per nulla scuro e pesante, un bel frutto croccante. Vini provati solo in banco d assaggio, a me non sono dispiaciuti; li aspetto alla prova della bottiglia intera.


Per me, il limite di questi vini è la loro estrema "levigatezza"; sul frutto croccante, non sono troppo d'accordo, sullo stile sì, ma, appunto, ne hanno un po' troppo, di stile.


E' vero che sono vini piu' tecnici rispetto per dire ad un Civettaja. Sono vini estremamente corretti, ma forse come dici tu un po' freddini in quanto a personalita'. Li preferisco comunque ai vini in cui la personalita' si manifesta con puzze ed imperfezioni varie. Ribadisco che secondo me in Italia oggi sul Pinot Nero di meglio c'e' pochino.
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Re: PINOT NERO

Messaggioda gpetrus » 07 nov 2014 21:56

cascinafrancia ha scritto:
Alberto ha scritto:
cascinafrancia ha scritto:
gpetrus ha scritto:un super pinot nero e' quello di Vignai da Duline , quantita' confidenziali ma sembra un Gevrey chambertin di ottima fattura.......oltre all'A.Adige come detto


Qui un po' di promozione la faccio, invece.

Federica e Lorenzo hanno ripreso i 16 filari di pinot nero quasi abbandonati dal proprietario e hanno rinvivito la vigna.

In occasione della presentazione al bellissimo Tabarro di Diego Sorba, a Parma - posto fantastico ma lo sapete -, della prima annata ufficiale, la 2009, si ebbe modo di ripercorrere parecchie annate, alcuni vinificate da Lorenzo ma non commercializzate, e altre del proprietario, meno raffinate, diciamo.

Può piacere o non piacere: ma come filtro di quel terroir lì, vi assicuro che questo vino funziona, e alla grande.

Il 2009 convive con un'anima un po' bipolare, tra dolcezza e severità; Lorenzo ha di sicuro trattenuto la mano, in qualche modo, per renderlo forse più gentile, e qualcosa di questa "indecisione" è rimasto. Le annate successive sono più aderenti a lui, mi sembra. Non lo risento da marzo, ora mi monta la curiosità di vedere cos'è.

Non è regalato, no, ma non credo che il lavoro di Federica e Lorenzo, senza far torto a nessuno, sia un lavoro comune, in vigna e in cantina.

Interessante! Mai bevuto il PN di VdD purtroppo!
Ma la vigna è giù alla Duline, o sul Ronco Pitotti?


Ronco Pitotti.


confermo e concordo in toto ...assaggiato parecchi anni fa da loro quando era ancora in botte...anzi aveva diviso due pinot nero.....la scelta e' stata poi di imbottigliare quello piu' gentile......ma anche l'altro non era male !!
inoltre assaggiato il vecchio pinot nero di Francesco Valori , proprietario del Ronco pitotti.......98- 96 e qualche altra annata che non ricordo erano dei buonissimi vini,molto riconoscibile il vitigno e qui da noi e' gia' molto :D
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Re: PINOT NERO

Messaggioda Unodimille » 11 nov 2014 15:41

Sulla via del ritorno da Merano ho avuto occasione di assaggiare un PN molto molto interessante di un nuovo produttore zona Appiano.
Si chiama Martin Abraham.
Qualche d'uno lo conosce? opinioni?
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Re: PINOT NERO

Messaggioda gp » 12 nov 2014 15:38

Sydney ha scritto:
davidef ha scritto:
il chiaro ha scritto:Senza entrare nel mio conflitto di interessi direi Castel Juval, Gottardi, Garlider, Stachlburg, Dalzocchio, Kranzel.


Castel Juval bevuto poco tempo fa, 2009 o 2010 (non ricordo ora), vino veramente tralasciabile...acidino/fruttino ma finita lì, grande delusione


Concordo pienamente

paperofranco ha scritto:Sui nomi io sono rimasto a Gottardi, di cui ricordo diverse belle bocce in annate passate, ora è da un po' che non lo bevo. Poi, alcune bevute interessanti di Castel Juval e Niedrist, sempre roba di qualche annetto fa.

il chiaro ha scritto:
davidef ha scritto:
il chiaro ha scritto:
davidef ha scritto:Castel Juval bevuto poco tempo fa, 2009 o 2010 (non ricordo ora), vino veramente tralasciabile...acidino/fruttino ma finita lì, grande delusione

Appena bevuto ad una manifestazione mi è parso sopra a tutti. Non ricordo l'annata.


blauburgunder ne bevo diversi perchè comunque mi piacciono (si può dire ? :mrgreen: ), se mettiamo il Blauburgunder di Castel Juval sopra a tutti forse viene da chiedersi cosa (legittimamente) ci si aspetti da un Blauburgunder appunto....perchè questo prodotto per me è scialbino rispetto a ben altre interpretazioni

se invece lo parametriamo nella fascia media 15/19€ scaffale capisco possa piacere appunto per il flicfloc/acidinofruttino ma la caratura delle selezioni di Strobhloff, Niedrist, Donà & c. è ben altra cosa dai....pure il Trattman di Girlan lo passa di netto nella sua fascia e così diversi altri, questo se si cerca pure un pochino di stratificazione ovvio, basta solo capirsi

Settimana scorsa avevo circa 70 produttori alto atesini uno in parte all'altro e ti assicuro che l'eleganza e le sfaccettature di Juval non hanno rivali.

l'oste ha scritto:i nomi che mi piacciono li avete detti tutti, Dalzocchio prieferito per lo stile ciccia et nuits, Juval per la mineralità e l'eleganza algida di alcune annate (2005, 2006, in parte 2008) eccetera.


Bicchiere alla mano, concordo con il chiaro, paperofranco e l'oste rispetto a Castel Juval di Unterortl (annata 2012). Vino tutt'altro che semplice, dalla balsamicità importante (pot pourri) che prevale sui piccoli frutti rossi e può ricordare Vosne Romanée, di una nitidezza quasi chirurgica (l' "eleganza algida" dell'oste la trovo molto azzeccata) nel gioco di acidità, tannini piuttosto duri / austeri e salinità, senza concessioni dolcine e fruttate nel sapore né eccessi di potenza (per esempio alcolica, come purtroppo spesso in Gottardi: qui fortunatamente 13° in etichetta) o di legno.

Ha staccato, anche se non di molto, il Fuchsleiten pari annata di Pfitscher, piuttosto simile nell'impianto ma con qualche cenno dolce in più (tra l'anice e la liquirizia), meno balsamicità e più spezie, tannini molto simili nell'assetto verticale, vino che ha perso qualcosa tra il primo e il secondo giorno in termini di dinamica e di presenza salina. Questo in effetti è un second vin (rispetto al Matan citato nel thread da docfa0332), ma il prezzo non è poi lontano da Castel Juval (in enoteca, 18 euro contro 22).

Sulla base di questi due vini direi che l'annata 2012 in A.A. potrebbe essere una di quelle propizie a questo incontentabile vitigno -- mi ha colpito soprattutto la qualità dei tannini. Sbaglio?
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Re: PINOT NERO

Messaggioda Ziliovino » 22 nov 2014 13:56

Visto che qui in giro dovrebbe esserci qualche estimatore di questo vino: un Barthenau s. urbano 1993 potrebbe essere ancora potabile?
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Re: PINOT NERO

Messaggioda gpetrus » 22 nov 2014 15:06

Ziliovino ha scritto:Visto che qui in giro dovrebbe esserci qualche estimatore di questo vino: un Barthenau s. urbano 1993 potrebbe essere ancora potabile?

Se può servire l'ultima 93 disponibile bervuta 5 anni fa circa ed era in buonissima forma
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Re: PINOT NERO

Messaggioda davidef » 23 nov 2014 15:17

gp ha scritto:
Sydney ha scritto:
davidef ha scritto:
il chiaro ha scritto:Senza entrare nel mio conflitto di interessi direi Castel Juval, Gottardi, Garlider, Stachlburg, Dalzocchio, Kranzel.


Castel Juval bevuto poco tempo fa, 2009 o 2010 (non ricordo ora), vino veramente tralasciabile...acidino/fruttino ma finita lì, grande delusione


Concordo pienamente

paperofranco ha scritto:Sui nomi io sono rimasto a Gottardi, di cui ricordo diverse belle bocce in annate passate, ora è da un po' che non lo bevo. Poi, alcune bevute interessanti di Castel Juval e Niedrist, sempre roba di qualche annetto fa.

il chiaro ha scritto:
davidef ha scritto:
il chiaro ha scritto:
davidef ha scritto:Castel Juval bevuto poco tempo fa, 2009 o 2010 (non ricordo ora), vino veramente tralasciabile...acidino/fruttino ma finita lì, grande delusione

Appena bevuto ad una manifestazione mi è parso sopra a tutti. Non ricordo l'annata.


blauburgunder ne bevo diversi perchè comunque mi piacciono (si può dire ? :mrgreen: ), se mettiamo il Blauburgunder di Castel Juval sopra a tutti forse viene da chiedersi cosa (legittimamente) ci si aspetti da un Blauburgunder appunto....perchè questo prodotto per me è scialbino rispetto a ben altre interpretazioni

se invece lo parametriamo nella fascia media 15/19€ scaffale capisco possa piacere appunto per il flicfloc/acidinofruttino ma la caratura delle selezioni di Strobhloff, Niedrist, Donà & c. è ben altra cosa dai....pure il Trattman di Girlan lo passa di netto nella sua fascia e così diversi altri, questo se si cerca pure un pochino di stratificazione ovvio, basta solo capirsi

Settimana scorsa avevo circa 70 produttori alto atesini uno in parte all'altro e ti assicuro che l'eleganza e le sfaccettature di Juval non hanno rivali.

l'oste ha scritto:i nomi che mi piacciono li avete detti tutti, Dalzocchio prieferito per lo stile ciccia et nuits, Juval per la mineralità e l'eleganza algida di alcune annate (2005, 2006, in parte 2008) eccetera.


Bicchiere alla mano, concordo con il chiaro, paperofranco e l'oste rispetto a Castel Juval di Unterortl (annata 2012). Vino tutt'altro che semplice, dalla balsamicità importante (pot pourri) che prevale sui piccoli frutti rossi e può ricordare Vosne Romanée, di una nitidezza quasi chirurgica (l' "eleganza algida" dell'oste la trovo molto azzeccata) nel gioco di acidità, tannini piuttosto duri / austeri e salinità, senza concessioni dolcine e fruttate nel sapore né eccessi di potenza (per esempio alcolica, come purtroppo spesso in Gottardi: qui fortunatamente 13° in etichetta) o di legno.



a Vosne R. c'ero ieri, ho cenato sabato sera con Vosne R. 2010 D. Duband......con i paragoni tra Castel Juval e quei vini per favore stoppiamoci quà o discutiamo su quali Vosne Romanée perché ho paura che ragioniamo su vini profondamente diversi

su C.J. resto sul mio parere, non riuscite a cambiarmelo :mrgreen: , lo riproverò a breve ma poi i miei 20/25€ in zona li spendo altrove
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Re: PINOT NERO

Messaggioda paperofranco » 23 nov 2014 19:02

davidef ha scritto:[
a Vosne R. c'ero ieri, ho cenato sabato sera con Vosne R. 2010 D. Duband......


Ti è piaciuto il VR di Duband, Davide?
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Re: PINOT NERO

Messaggioda Ziliovino » 23 nov 2014 19:29

gpetrus ha scritto:
Ziliovino ha scritto:Visto che qui in giro dovrebbe esserci qualche estimatore di questo vino: un Barthenau s. urbano 1993 potrebbe essere ancora potabile?

Se può servire l'ultima 93 disponibile bervuta 5 anni fa circa ed era in buonissima forma


Grazie.
Dal 1980 è chiedere un po' troppo? :mrgreen:
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Re: PINOT NERO

Messaggioda gp » 24 nov 2014 11:52

davidef ha scritto:
gp ha scritto:Bicchiere alla mano, concordo con il chiaro, paperofranco e l'oste rispetto a Castel Juval di Unterortl (annata 2012). Vino tutt'altro che semplice, dalla balsamicità importante (pot pourri) che prevale sui piccoli frutti rossi e può ricordare Vosne Romanée, di una nitidezza quasi chirurgica (l' "eleganza algida" dell'oste la trovo molto azzeccata) nel gioco di acidità, tannini piuttosto duri / austeri e salinità, senza concessioni dolcine e fruttate nel sapore né eccessi di potenza (per esempio alcolica, come purtroppo spesso in Gottardi: qui fortunatamente 13° in etichetta) o di legno.

a Vosne R. c'ero ieri, ho cenato sabato sera con Vosne R. 2010 D. Duband......con i paragoni tra Castel Juval e quei vini per favore stoppiamoci quà o discutiamo su quali Vosne Romanée perché ho paura che ragioniamo su vini profondamente diversi

Mi sembra di essere stato chiaro (vedi grassetto), ho collegato una nota spiccata di quel vino in quella annata a un tratto che mi risulta essere caratteristico dei vini di Vosne Romanée, generalmente parlando. Se non si possono fare neanche questo tipo di paragoni ho l'impressione che si stia sacralizzando la Borgogna, cosa che non giova a nessuno.
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Re: PINOT NERO

Messaggioda davidef » 24 nov 2014 19:05

gp ha scritto:
davidef ha scritto:
gp ha scritto:Bicchiere alla mano, concordo con il chiaro, paperofranco e l'oste rispetto a Castel Juval di Unterortl (annata 2012). Vino tutt'altro che semplice, dalla balsamicità importante (pot pourri) che prevale sui piccoli frutti rossi e può ricordare Vosne Romanée, di una nitidezza quasi chirurgica (l' "eleganza algida" dell'oste la trovo molto azzeccata) nel gioco di acidità, tannini piuttosto duri / austeri e salinità, senza concessioni dolcine e fruttate nel sapore né eccessi di potenza (per esempio alcolica, come purtroppo spesso in Gottardi: qui fortunatamente 13° in etichetta) o di legno.

a Vosne R. c'ero ieri, ho cenato sabato sera con Vosne R. 2010 D. Duband......con i paragoni tra Castel Juval e quei vini per favore stoppiamoci quà o discutiamo su quali Vosne Romanée perché ho paura che ragioniamo su vini profondamente diversi

Mi sembra di essere stato chiaro (vedi grassetto), ho collegato una nota spiccata di quel vino in quella annata a un tratto che mi risulta essere caratteristico dei vini di Vosne Romanée, generalmente parlando. Se non si possono fare neanche questo tipo di paragoni ho l'impressione che si stia sacralizzando la Borgogna, cosa che non giova a nessuno.



no dai...tutti i paragoni si possono fare, però per me, da sempre, il paragone più sbagliato è tra i Pinot nero di Borgogna e dell'Alto Adige, infatti da sempre io li chiamo Pinot Noir e Blauburgunder....non è una distinzione da piedini alle mosche ma una differenziazione stilistica totale, se li valutiamo come due mondi totalmente differenti tutto cambia o meglio si centra meglio

e te lo dice uno che la Borgogna non la sacralizza affatto, anzi spessissimo la critica...e che ama bere A.Adige
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Re: PINOT NERO

Messaggioda davidef » 24 nov 2014 19:09

paperofranco ha scritto:
davidef ha scritto:[
a Vosne R. c'ero ieri, ho cenato sabato sera con Vosne R. 2010 D. Duband......


Ti è piaciuto il VR di Duband, Davide?



NI, lo ho ordinato a cena, al tavolo era caruccio (80€ scarsi...ma insomma avevo abbastanza faticato quella settimana per star li a guardare dietro a cena e vino, suvvia :lol: ), nel complesso una riuscita buona per "dimensione" globale nel bicchiere con dei limiti sulla sfocatura olfattiva del vino non proprio nitido, avrei apprezzato maggior definizione....forse una fase un filo "cupa" ma comunque il vino c'era (facendo la tara al fatto che di Village si parla, ovvio), nulla però che mi abbia impedito di seccarmelo praticamente tutto e di farmi poi una rilassante passeggiata notturna con successiva dormita colossale nel bel lettone che mi ero prenotato :mrgreen:
paperofranco
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Re: PINOT NERO

Messaggioda paperofranco » 24 nov 2014 20:32

davidef ha scritto:
paperofranco ha scritto:
davidef ha scritto:[
a Vosne R. c'ero ieri, ho cenato sabato sera con Vosne R. 2010 D. Duband......


Ti è piaciuto il VR di Duband, Davide?



NI, lo ho ordinato a cena, al tavolo era caruccio (80€ scarsi...ma insomma avevo abbastanza faticato quella settimana per star li a guardare dietro a cena e vino, suvvia :lol: ), nel complesso una riuscita buona per "dimensione" globale nel bicchiere con dei limiti sulla sfocatura olfattiva del vino non proprio nitido, avrei apprezzato maggior definizione....forse una fase un filo "cupa" ma comunque il vino c'era (facendo la tara al fatto che di Village si parla, ovvio), nulla però che mi abbia impedito di seccarmelo praticamente tutto e di farmi poi una rilassante passeggiata notturna con successiva dormita colossale nel bel lettone che mi ero prenotato :mrgreen:


Bevuto anch'io a cena in un ristorante, dove ho tirato a limitare i danni, mi sembra che fosse proprio la 2010. Un vino discreto, decisamente caro, ma è facile trovare vini cari nei ristoranti da quelle parti, e basta.

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