Cristianmark ha scritto:sintetizzando
sapido >> sale
acido >> limone >>> salivazione
Scusaci se abbiamo cercato di argomentare un po', capisco che per il tuo stile scarno/essenziale/monosillabico/monolettera sia stata veramente una palla.
Cristianmark ha scritto:sintetizzando
sapido >> sale
acido >> limone >>> salivazione
paperofranco ha scritto:Cristianmark ha scritto:sintetizzando
sapido >> sale
acido >> limone >>> salivazione
Scusaci se abbiamo cercato di argomentare un po', capisco che per il tuo stile scarno/essenziale/monosillabico/monolettera sia stata veramente una palla.
Spectator ha scritto:..Bougogne Aligote 2006,J.J.Confuron.Oro giallo carico,naso di camomilla,fiori di campo e frutta gialla.Bocca relativamente fresca,ma allo stesso tempo molle, stancante ,al limite della pesantezza.Vino per nulla invogliante al sorso.
Cristianmark ha scritto:paperofranco ha scritto:Cristianmark ha scritto:sintetizzando
sapido >> sale
acido >> limone >>> salivazione
Scusaci se abbiamo cercato di argomentare un po', capisco che per il tuo stile scarno/essenziale/monosillabico/monolettera sia stata veramente una palla.
No figurati, pensavo di leggere maggiori argomentazioni in merito.
Ma, forse, la voglia di scrivere o di esporsi da parte dei vari eno-acculturati latita.
Peccato, per chi come me non ha tali conoscenze.
Grazie
C.
gianni femminella ha scritto:Spectator ha scritto:..Bougogne Aligote 2006,J.J.Confuron.Oro giallo carico,naso di camomilla,fiori di campo e frutta gialla.Bocca relativamente fresca,ma allo stesso tempo molle, stancante ,al limite della pesantezza.Vino per nulla invogliante al sorso.
Vino troppo sapido?
Spectator ha scritto:gianni femminella ha scritto:Spectator ha scritto:..Bougogne Aligote 2006,J.J.Confuron.Oro giallo carico,naso di camomilla,fiori di campo e frutta gialla.Bocca relativamente fresca,ma allo stesso tempo molle, stancante ,al limite della pesantezza.Vino per nulla invogliante al sorso.
Vino troppo sapido?
..per nulla...saporito !
Alberto ha scritto:Ieri sera ritrovo veneto con focus sugli Jerez/Sherry dell'arcinota maison Bodegas Emilio Lustau, con una selezione di bottiglie provenienti da imbottigliamenti non recenti dell'azienda (arco temporale da metà a fine del decennio scorso). Divagazioni dalmate (e non solo) di contorno.
Nell'ordine:
Cartizze Brut, Colesel
Non millesimato in etichetta, ma quasi sicuramente annata 2013. Ha l'acidità giusta ma per me manca quasi completamente di profondità, di grip. Il naso tra l'incipriato e l'ingessato non aiuta. Non convincente.
Grk, Bartul Cebalo, 2012
Autoctono dell'isola dalmata di Cùrzola. Me lo aspettavo più salmastro/marino, invece è grasso, con tanto frutto giallo ed acidità media, ma si lascia bere sorprendentemente bene, senza che l'alcol (14,5% in etichetta) spari su, nemmeno a temperatura sostenuta. Mi è piaciuto.
Palo Cortado Single Cask Almacenista Vides, Lustau
Cosa piuttosto rara, proviene da una singola botte, non sottoposta al processo di blending frazionato nel c.d. sistema Solera e Criaderas; n. 144 di un lotto di 600 bottiglie. Colore ramato scuro, non limpido. Decisamente agrumato, si sente un fondo di flor ma soprattutto una traccia leggermente verde, come di mallo fresco, che pulisce molto bene la bocca in chiusura. Una bella partenza.
Oloroso Pata de Gallina Almacenista Garcia-Jarana, Lustau
Mogano. Naso bloccato per molto tempo su note di stofinaccio bagnato e sporco, se ne libera con molta aria (non ne hanno mai abbastanza dell'ossigeno, evidentemente!) facendo uscire un coté quasi iodato; bocca invece godibile fin da subito, non enorme, che mostra una traccia agrumata ben percepibile, assieme ad una carica salina notevole. Non per bevitori di primo pelo però!
Oloroso Emperatriz Eugenia, Lustau
Prima dell'introduzione della linea con certificazione VORS a 30 anni di invecchiamento (circa 4 anni fa cioè) era il vino secco top di Lustau, l'unico classificato Solera Gran Reserva. Tinta mogano, ancora più scura e concentrata. Un "sospetto" di dolcezza (pur essendo tutto da uve palomino fino, senza aggiunte del dolcissimo PX) che dà equilibrio ad un naso di mille e mille tostature, con un profilo alcolico complesso, quasi da brandy di pari invecchiamento; bocca enorme con tutta la concentrazione e lunghezza data dalla grande età, eppure ancora perfettamente dinamica, direi perfino fresca. Grande vino.
Pharos, Plancic, 2007
Plavac Mali dall'isola dalmata di Lesina. Riduzione iniziale che si confonde poi perfino con una smaltatura ben poco piacevole, bocca corta e con acidità completamente per i fatti suoi. Non ci siamo.
Dingac, Violic-Jurica, 2008
Sempre da uve Plavac Mali della penisola di Sabbioncello, è la denominazione dalmata storicamente più importante. Per fortuna, ben altra musica rispetto al vino precedente: intensa macchia mediterranea, col frutto rosso veicolato senza accessi dall'alcol (16,3%), "dettoreggiante" e molto gustoso, con una gradevole rusticità di fondo.
Lambrusco di Sorbara Primevo, Villa di Corlo, 2012
Essendosene parlato ultimamente sul forum, ho voluto testarlo con molta curiosità: niente da dire sulla fattura tecnica; mi sarebbe piaciuto un filo più di cuore. Compito di sgrassare e resettare la bocca assolto, ad ogni modo. Un Sorbara "pettinato" e che credo possa piacere a tutti.
Cream Solera East India, Lustau
Blend di oloroso (da palomino) e Pedro Ximenez. Anche in questo caso naso in partenza ostico, leggermente cartonato, ed anche in questo caso bocca bella sin da subito: profilo "scuro" simile all'Emperatriz Eugenia, e quasi la stessa trama del medesimo, con in più però la componente della dolcezza (meno accentuata rispetto al preventivato, ad ogni modo...forse gli anni di bottiglia hanno in qualche modo "digerito" gli zuccheri) a dare una dimensione in più. Persistenza lunghissima.
Moscatel Emilìn, Lustau
Circa 10 anni di invecchiamento in solera. Naso classicamente orientato su un mix di frutta disidratata, in abbinata alle altrettanto classiche erbe mediterranee, si rivela più "sbarazzino" (diciamo superficiale?) e decisamente più dolce dell'East India; ha di suo una bellissima acidità in grado di bilanciare i molti zuccheri e sostenere la beva. Sembra quasi giovane.
Un plauso per le ottime pizze della Pizzeria San Marco di Onara di Tombolo (PD)...cortesia e professionalità, siamo stati benissimo!
Vinis ha scritto:.
BARBACARLO 1989
Tappo o non tappo? Un po sì in realtà, ma non tanto da permettermi di buttare questo emozionante vino. Crepuscolare ma arzillo, è un concentrato di foglie bagnate, erbe, benzina. In bocca la sua vitalità è commovente, sorso snello e freschissimo, vino di altri tempi che sfugge ad ogni tentativo di catalogazione. Riempie di gioia.
Sono d'accordissimo con te i vini del Maga riempiono sempre il cuore di gioia e forse è proprio per la loro non omologazione che emozionano sempre, tranne, almeno per me, quando sono un po' abboccati che a me non fanno impazzire come la 2011
paperofranco ha scritto:Fammi capire Alberto, ringraziandoti per questo post visto che conosco pochissimo l /le tipologie: ma avete bevuto gli sherry sulla pizza? Niente fino e niente manzanilla o sbaglio?
Alberto ha scritto:Ieri sera ritrovo veneto con focus sugli Jerez/Sherry dell'arcinota maison Bodegas Emilio Lustau, con una selezione di bottiglie provenienti da imbottigliamenti non recenti dell'azienda (arco temporale da metà a fine del decennio scorso). Divagazioni dalmate (e non solo) di contorno.
vinogodi ha scritto:...qualche bevuta ieri al banco di assaggio post presentazione guida a Montecatini : grande rimpatriata fra amici produttori, poi ieri sera verticalina di Chambertin di Rousseau dal 1999 al 2010 : mancavano tre annate sostituite da Clos de Beze, comunque straordinario tutto, anche la 2004 (94/100 "reali" medi ).
Fra le cose davvero eccezionali o, per lo meno , impressionanti :
- Mi spiace dirlo , grande ES ma monumentale ES + Sole, entrato da quest'anno a tutti gli effetti nel gotha dei migliori 10 vini dolci d'Italia . La sua bevibilità e forza espressiva sono straordinari , altro piccolo miracolo di Gianfranco...
- Vietti : Chapeau , devo andare immediatamente in cantina al prossimo giretto in Langa...
- Massolino : ormai ai vertici da oggi ai prossimi anni, ma secondo me lo era già...
- Brunello di Montalcino Riserva Le Potazzine : mi levo il cappello perchè ad occhi chiusi ho immaginato un Poggio di Sotto di grandissima annata e ho chiesto timidamente al Sig.Goretti se avesse conosciuto un certo Palmucci nascondendomi dietro alla mia ignoranza e lui è scoppiato in fragorosa risata confermandomi che fu orgogliosamente suo allievo prediletto...: vino comodamente oltre i 90/100 anche in condizioni precarie.
- Biondi Santi 2009 Brunello : tagliente, territoriale, espressivo come poche volte losentivo in questo stadio. Vino anch'esso oltre i 90/100 prospettico...
- Biondi Santi 2007 Brunello Riserva : mi ha affettato la lingua ma mi ha scaldato il cuore.Poderoso, impettito, austero e digrignate ... un Brunello di Serralunga? L'ho battezzato fra le risate generali Brunello "Riserva Vigna Rionda". Da qui all'eternità .... Pensavo cosa potesse essere successo alla 2008 per essere stata così giudicata male , a questo punto passo dalla cantina per l'assaggio, già d'accordo con A***** A**, direttore commerciale...
- Currà e Pajoré Sottimano: ormai sta avvicinandosi ai vertici ...
- Poggio di Sotto: sempre stupendo...
- Peccato che molti amici mostri con i quali ho assaggiato lo scibile in cantina e che hanno presentato fra le migliori batterie della storia (Roagna, Bruna Giacosa, Mauro Mascarello, Roberto Conterno, Quintarelli) non hanno ritenuto opportuno presentarsi al banco d'assaggio anche perchè la vendemmia c'è e se non hai uno staff che ti segue i lavori , è difficile assentarsi
PS: qualche superpunteggiato mi ha lasciato tiepido . Forse le condizioni non erano idonee , soprattutto per i bianchi e bolle e ... alcuni bordolesi, ma il problema è soprattutto mio, ormai corrotto da ingollamenti ultraventennali di Montrachet e Meursault(e limitrofi) , di Sauvignon di Loira o selezioni di grandi bolle di Reims... oeh, con tutto il rispetto...
PS: mio pensiero personale. Dove ce la giochiamo sul nostro campo, non abbiamo rivali al mondo o , perlomeno, abbiamo un livello emozionale che si avvicina ai top mondiali (senza girarci attorno: Amarone, Nebbiolo, Sangiovese e ... altro). Quando si gioca su campo avversario, parlo dei vitigni "internazionalmente ... francesi" , ho qualche personale limite nell'emettere giudizi di valore assoluto , previa una chiarissima specificazione di valore relativo del giudizio, anche perchè effettivamente fuori dalla Francia siamo ai vertici ... dell'altro campionato, pronti ad essere promossi al cospetto di chi veramente è ai vertici: infatti, quando ci si avventura nel mondo dei bordolesi o dei Pinot Nero o delle bolle, o dei Sirah o dello Chardonnay o del Sauvignon , il nostro è solo un campionato diverso e giudizi stratosferici vanno comunque spiegati e argomentati, anche se la vasta platea non è ad oggi ancora sufficientemente pronta culturalmente e potrebbe effettuare, solo sulla carta, irriverenti paragoni ...
vinogodi ha scritto:...
Fra le cose davvero eccezionali o, per lo meno , impressionanti :
- Mi spiace dirlo , grande ES ma monumentale ES + Sole, entrato da quest'anno a tutti gli effetti nel gotha dei migliori 10 vini dolci d'Italia . La sua bevibilità e forza espressiva sono straordinari , altro piccolo miracolo di Gianfranco...
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