CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

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paperofranco
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda paperofranco » 29 ott 2014 21:23

gp ha scritto:Riferendo il discorso ai vitigni, potrebbe anche indicare una presenza di Nerello Cappuccio insieme al Mascalese, dato che il primo è quello con le caratteristiche più mediterranee. A me già la gradazione di 14,5° su un Etna rosso fa pensare alla ricerca di una maturazione troppo piena: ripeto che per le quote medie dei vigneti l'Etna non è mediterraneo.
Peraltro, io questo vino non l'ho bevuto (mi sembra costi anche un discreto botto, o sbaglio?)


Si, costa un botto, ma secondo me è un vino di alto rango, non è un bluff.
romanee'
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda romanee' » 29 ott 2014 21:31

paperofranco ha scritto:
gp ha scritto:Riferendo il discorso ai vitigni, potrebbe anche indicare una presenza di Nerello Cappuccio insieme al Mascalese, dato che il primo è quello con le caratteristiche più mediterranee. A me già la gradazione di 14,5° su un Etna rosso fa pensare alla ricerca di una maturazione troppo piena: ripeto che per le quote medie dei vigneti l'Etna non è mediterraneo.
Peraltro, io questo vino non l'ho bevuto (mi sembra costi anche un discreto botto, o sbaglio?)


Si, costa un botto, ma secondo me è un vino di alto rango, non è un bluff.

secondo il gusto mio e' un vero fuoriclasse.....e te lo dice uno che per i vini siciliani non ha mai fatto follie.......
SPEDISCO SOLITAMENTE DOPO 1 O 2 GIORNI DAL PAGAMENTO...MA A MOLTI HO SPEDITO E SPEDIRO' ANCOR PRIMA.. :D :wink:
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda paperofranco » 30 ott 2014 09:40

romanee' ha scritto:
paperofranco ha scritto:
gp ha scritto:Riferendo il discorso ai vitigni, potrebbe anche indicare una presenza di Nerello Cappuccio insieme al Mascalese, dato che il primo è quello con le caratteristiche più mediterranee. A me già la gradazione di 14,5° su un Etna rosso fa pensare alla ricerca di una maturazione troppo piena: ripeto che per le quote medie dei vigneti l'Etna non è mediterraneo.
Peraltro, io questo vino non l'ho bevuto (mi sembra costi anche un discreto botto, o sbaglio?)


Si, costa un botto, ma secondo me è un vino di alto rango, non è un bluff.

secondo il gusto mio e' un vero fuoriclasse.....e te lo dice uno che per i vini siciliani non ha mai fatto follie.......


Tra i siciliani non vi è dubbio, l'altra sera mentre lo bevevo facevo mentalmente un parallelo con il Vnupetra della stessa annata, altra boccia che ho apprezzato tanto, ma questo è superiore.
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda de magistris » 30 ott 2014 10:54

veloce passaggio in Campania di Luca Cascinafrancia Grandebozzo. Ne abbiamo approfittato per stappare qualche boccia. Poche ma buone:

- Trebbiano '10 -Valentini: a chi non piacciono le rusticità contadine di Valentini, non piacerà nemmeno questo 2010. I fan, categoria alla quale tutto sommato mi iscrivo, probabilmente la accoglieranno come una delle migliori versioni recenti. Sul naso si può dire tutto e il contrario di tutto, specie appena stappato, quando sgasa, il lievito indigeno spinge a manetta e le parti più belle vanno un po' cercate.
Ma la bocca non lascia dubbi: sontuosa, leggera eppure capace di occupare tutti gli spazi col sapore, i fiori, le erbe, le bacche di caffè e le ostriche. Persistenza iodata pressoché infinita, per me superiore alla celebrata 2007, che è più "cruda" e malica.

- Greco di Tufo '92 - Vadiaperti: bottiglia molto diversa da tante stappate in questi anni, ma non so dire se inferiore. Di sicuro era meno agrumata-nordica e più "terroso-speziata", ma quando prende ossigeno e temperatura viene fuori tutto il carattere da grande greco, col frutto rosso, la spalla, l'energia, l'integrità che pochissimi greco dimostrano ad oltre vent'anni (ma anche molto meno).

- Asili '99 - Giacosa: pronti via, il pomodorino del piennolo dice subito che è lui, Magrone, col suo timbro inconfondibile. Ed è un naso che resta sulle sottigliezze, sul frutto rosso quasi acerbo, un po' di radici, qualche tocco speziato, senza particolari ampiezze e complessità, almeno all'inizio. Nel bicchiere migliora tanto, diventa più profondo e aristocratico, restano invece i limiti di bocca: è vino freddo, algido, senza la fittezza saporosa e tannica dei grandi '99. E' buono ma non coinvolge fino in fondo, un filo stretto in definitiva.

- Clos de Chenes '96 - Lafarge: parte completamente muto al naso e più duro della durezza in bocca, come dice grandebozzo. Poi si apre e diventa decisamente più colloquiale ed empatico, conservando il suo profilo da cote de beaune serio da annata seria. Una velatura di chiusura al naso la mantiene, ma va giù che è una meraviglia, facilità di beva a 5 stelle senza ruffianerie. Adoro Lafarge.

- Rancia '95 - Felsina: alla cieca andiamo in due secondi su Chianti Classico (come zona), da sangiovese con aiutino di cabernet. Altro vino duro e freddo, che richiederebbe bisteccona tipo quelle di paperofranco. Non è il vino da fine cena disimpegnato, oggi ci ritorno su: la migliore boccia di Rancia '95 incontrata, comunque.
Paolo De Cristofaro

http://www.tipicamente.it/

Ci si può divertire anche senza alcool. Ma perché correre il rischio? (Roy Hodgson)

Auspico una guida che non metta i vini DRC al vertice. Sarà la migliore. (Edoardo Francvino)
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda paperofranco » 30 ott 2014 11:05

de magistris ha scritto:veloce passaggio in Campania di Luca Cascinafrancia Grandebozzo. Ne abbiamo approfittato per stappare qualche boccia. Poche ma buone:

- Trebbiano '10 -Valentini: a chi non piacciono le rusticità contadine di Valentini, non piacerà nemmeno questo 2010. I fan, categoria alla quale tutto sommato mi iscrivo, probabilmente la accoglieranno come una delle migliori versioni recenti. Sul naso si può dire tutto e il contrario di tutto, specie appena stappato, quando sgasa, il lievito indigeno spinge a manetta e le parti più belle vanno un po' cercate.
Ma la bocca non lascia dubbi: sontuosa, leggera eppure capace di occupare tutti gli spazi col sapore, i fiori, le erbe, le bacche di caffè e le ostriche. Persistenza iodata pressoché infinita, per me superiore alla celebrata 2007, che è più "cruda" e malica.

- Greco di Tufo '92 - Vadiaperti: bottiglia molto diversa da tante stappate in questi anni, ma non so dire se inferiore. Di sicuro era meno agrumata-nordica e più "terroso-speziata", ma quando prende ossigeno e temperatura viene fuori tutto il carattere da grande greco, col frutto rosso, la spalla, l'energia, l'integrità che pochissimi greco dimostrano ad oltre vent'anni (ma anche molto meno).

- Asili '99 - Giacosa: pronti via, il pomodorino del piennolo dice subito che è lui, Magrone, col suo timbro inconfondibile. Ed è un naso che resta sulle sottigliezze, sul frutto rosso quasi acerbo, un po' di radici, qualche tocco speziato, senza particolari ampiezze e complessità, almeno all'inizio. Nel bicchiere migliora tanto, diventa più profondo e aristocratico, restano invece i limiti di bocca: è vino freddo, algido, senza la fittezza saporosa e tannica dei grandi '99. E' buono ma non coinvolge fino in fondo, un filo stretto in definitiva.

- Clos de Chenes '96 - Lafarge: parte completamente muto al naso e più duro della durezza in bocca, come dice grandebozzo. Poi si apre e diventa decisamente più colloquiale ed empatico, conservando il suo profilo da cote de beaune serio da annata seria. Una velatura di chiusura al naso la mantiene, ma va giù che è una meraviglia, facilità di beva a 5 stelle senza ruffianerie. Adoro Lafarge.

- Rancia '95 - Felsina: alla cieca andiamo in due secondi su Chianti Classico (come zona), da sangiovese con aiutino di cabernet. Altro vino duro e freddo, che richiederebbe bisteccona tipo quelle di paperofranco. Non è il vino da fine cena disimpegnato, oggi ci ritorno su: la migliore boccia di Rancia '95 incontrata, comunque.


Anch'io.

E grazie per la pubblicità :mrgreen:
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda filvas » 30 ott 2014 12:37

Villa Bucci Riserva 2009
Ho bevuto ieri a pranzo questo vino pur non essendo un fan del verdicchio devo riconsocere che il riserva non mi dispiace affatto. Colore bello carico tendente all’oro ma è soprattutto in bocca che si fa notare, con una piacevole freschezza e sentori di mandorle tostate e miele. Unico dubbio a mio parere, ma non del mio commensale, mancava un po’ la persistenza.
alleg
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda alleg » 30 ott 2014 13:11

Lagrein 2010 Brunnenhof : Vigne di circa 40 anni. Violaceo e scuro con sentori di prugna e caffe ma equilibrato da una buona acidità. Tannino per niente ammorbito e nessuna concessione a dolcezze strane. Denso ma anche rustico, schietto. Ottima prova. 7.5/10

Vallagarina IGt rosato 2012 Eugenio Rosi: che roba! :shock: incredibile, MOLTO meglio della media provenzale, per la mia limitata esperienza se la gioca con Pibarnon. Regge benissimo l'abbinamento sia con una tartare di manzo, grazie alla struttura data dai vitigni utilizzati, che con delle acciughe gratinate in guazzetto di pomodori, grazie alla grande acidità. Rivelazione e bottiglia evaporata con gradimento anche della dolce metà. 8.5/10
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agamennone
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda agamennone » 30 ott 2014 14:00

Chianti Rufina 1997 Colognole Riserva del Don


Bottiglia messa in piedi da un mese.
Aspettavo soltanto la serata giusta.
Anzi, aspettavamo…eravamo in due ieri sera.
Lo avevo bevuto l'ultima volta diversi anni fa.
Avevo avuto l'impressione di un vino sicuramente interessante ma piuttosto difficile e sfuggente.
Mi ero ripromesso di aspettare qualche anno prima di ritornarci ed eccomi qui.

Colore stupendo, ancora vivo.
Se si fosse trattato di una cieca avrei probabilmente detto Pinot Nero, per rendere l'idea.
Al naso è inizialmente chiuso, spinge su note vegetali che ci spiazzano.
Decidiamo di aspettarlo senza metterlo in bocca.
Inganniamo l'attesa con un paio di flute di un Franciacorta senza infamia e senza lode.

Dopo mezz'ora abbondante di attesa(si fa per dire!), l'impatto olfattivo è prevalentemente floreale.
A me va benissimo così: preferisco il chianti che non straripa con il frutto.
In bocca il frutto comincia ad emergere: ciliegia su tutto.
Il sorso è complesso e di buona lunghezza, si percepisce una certa durezza che lo rende ostico e spigoloso, confermando la mia sensazione atavica di mancata immediatezza.

Qualche giorno fa un mio amico mi ha chiesto perché attendere un vino per così tanto tempo. Ho argomentato le mie ragioni per mezz'ora, accanendomi, ma non sono riuscito a convincerlo.
Se avessi avuto con me questa bottiglia, l'esito sarebbe stato opposto e con un bel po' di fiato risparmiato.
Quando il vino parla.
"Una sola cosa mi meraviglia più della stupidità con la quale la maggior parte degli uomini vive la sua vita: l'intelligenza che c'è in questa stupidità." (F.Pessoa)
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda Spectator » 31 ott 2014 09:25

...Sagrantino M.25a 1996,Caprai.Tappo sbriciolato,mi e' toccato passare il vino in un colino :mrgreen: .Colore rosso cupo ,integro e buon impatto olfattivo di frutta rossa matura e tabacco che si affievolisce purtroppo,velocemente.Sorso un tantino sfibrato per la struttura possente, solita di questo vino,ma comunque piacevole e godereccio. Tannini completamente risolti e discreta persistenza. Vino ancora..potabile nel complesso,ma lontano,lontanissimo,dalla maestosita' di altri millesimi bevuti.
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda gp » 31 ott 2014 12:18

filvas ha scritto:Villa Bucci Riserva 2009
Ho bevuto ieri a pranzo questo vino pur non essendo un fan del verdicchio devo riconsocere che il riserva non mi dispiace affatto. Colore bello carico tendente all’oro ma è soprattutto in bocca che si fa notare, con una piacevole freschezza e sentori di mandorle tostate e miele. Unico dubbio a mio parere, ma non del mio commensale, mancava un po’ la persistenza.

Senza offesa ma... complimenti al tuo commensale! :D
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda and.car » 31 ott 2014 16:41

ieri sera verticale di sassicaia con intruso.
Annate presenti 88-92-95-98-2000

Che dire, del mio primo approccio al sassicaia non poteva andare nel modo migliore. Una bella panoramica su annate e stile.
In tutte ho trovato analogie sensoriali al naso e bocca.
Macchia mediterranea, pino marittimo, rosmarino, terra bagnata, chiodini, sottobosco, qualche fruttino nero, pietra focaia, qualche accenno di pellame.
Gran acidità e mineralità, beva che mi ha colpito molto ma soprattutto la PAI, non pensavo che con così poca concentrazione potesse esse così lunga.
La graduatoria per i presenti:
2000 - 1988 - 1998 - 1995 - 1992.
Personale:
2000 - 1998 - 1995 - 1988 - 1992
88 e 92 partono chiusi ma bello il gioco acidità mineralità nonostante l'età
95 a me è piaciuta per qualche nota differente (vino non di certo monotono), il bimbo ha solamente 12 gradi ma ha una classe ed eleganza che a me hanno colpito
1998 la classica bottiglia che fa incazzare, che ti prende in giro.
Molti presenti l'avevano bisfrattata mettendola all'ultimo posto, e invece, durante il secondo piatto (ad un'ora dalle prime "sniffatine") il naso cambia in tutto: da note di pelle bagnata e chiodini (si pensava ad una bottiglia sfigata), evolve in tutto e per tutto, esprimendo tutti i sentori che fin da subito la 2000 ha espresso, ni definitiva, mentre gli altri calavano, questo evolveva, "spiritosa dai"!
2000 pulito, elegante, deciso..con i tannini setosi che spennellano la bocca..ha un leggero frutto in più rispetto agli altri e caffè tostato.

L'intruso...e sti c***i
Merlot 2001 Miani..per me il vero vincitore.
Da molto desideravo assaggiarlo, e così alla cieca è stato ancora più sorprendente...sa subito ti schiaffeggia allegramente con balsamicità, marasca e cacao...altro vino rispetto al sassicaia (per me Miani vince)..in bocca potente ma elegante, gran concentrazione e che persistenza..un vero purosangue!
Lo spreco della vita si trova nell’amore che non si è saputo dare, nel potere che non si è saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità. [Oscar Wilde]
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda kubik » 31 ott 2014 16:49

and.car ha scritto:ieri sera verticale di sassicaia con intruso.
Annate presenti 88-92-95-98-2000

88 e 92 partono chiusi ma bello il gioco acidità mineralità nonostante l'età


Qualcosa in più della '88?
Non credevo potesse essere così indietro di preferenza nella media, la ricordo favolosa qualche anno fa.
Incredibile per la 2000, pensavo fosse molto in la per maturazione.
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda and.car » 31 ott 2014 17:02

kubik ha scritto:
and.car ha scritto:ieri sera verticale di sassicaia con intruso.
Annate presenti 88-92-95-98-2000

88 e 92 partono chiusi ma bello il gioco acidità mineralità nonostante l'età


Qualcosa in più della '88?
Non credevo potesse essere così indietro di preferenza nella media, la ricordo favolosa qualche anno fa.
Incredibile per la 2000, pensavo fosse molto in la per maturazione.


beh indietro non proprio..è arrivata terza su 5..diciamo che il naso non era così espressivo, anzi...pulito si ma non dava l'espressività per esempio della 95 o 2000..
Lo spreco della vita si trova nell’amore che non si è saputo dare, nel potere che non si è saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità. [Oscar Wilde]
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda davidef » 31 ott 2014 17:43

and.car ha scritto:
kubik ha scritto:
and.car ha scritto:ieri sera verticale di sassicaia con intruso.
Annate presenti 88-92-95-98-2000

88 e 92 partono chiusi ma bello il gioco acidità mineralità nonostante l'età


Qualcosa in più della '88?
Non credevo potesse essere così indietro di preferenza nella media, la ricordo favolosa qualche anno fa.
Incredibile per la 2000, pensavo fosse molto in la per maturazione.


beh indietro non proprio..è arrivata terza su 5..diciamo che il naso non era così espressivo, anzi...pulito si ma non dava l'espressività per esempio della 95 o 2000..



propendo per un 1988 non a posto, questa annata polverizza quelle dopo senza alcun problema, a meno che non si amino le rotondità disimpegnate e questo spiegherebbe il successo della 2000 che, personalmente, non trovo particolarmente interessante come millesimo in quasi tutta Italia Valpolicella esclusa
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda and.car » 31 ott 2014 17:59

davidef ha scritto:
and.car ha scritto:
kubik ha scritto:
and.car ha scritto:ieri sera verticale di sassicaia con intruso.
Annate presenti 88-92-95-98-2000

88 e 92 partono chiusi ma bello il gioco acidità mineralità nonostante l'età


Qualcosa in più della '88?
Non credevo potesse essere così indietro di preferenza nella media, la ricordo favolosa qualche anno fa.
Incredibile per la 2000, pensavo fosse molto in la per maturazione.


beh indietro non proprio..è arrivata terza su 5..diciamo che il naso non era così espressivo, anzi...pulito si ma non dava l'espressività per esempio della 95 o 2000..



propendo per un 1988 non a posto, questa annata polverizza quelle dopo senza alcun problema, a meno che non si amino le rotondità disimpegnate e questo spiegherebbe il successo della 2000 che, personalmente, non trovo particolarmente interessante come millesimo in quasi tutta Italia Valpolicella esclusa


Su 12 persone, solo una non ha messo al primo posto la 2000, potrebbe quindi esser che effettivamente la bottiglia era sottoperformante.
Lo spreco della vita si trova nell’amore che non si è saputo dare, nel potere che non si è saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità. [Oscar Wilde]
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda romanee' » 31 ott 2014 22:48

paleo 97....
con una grigliata di arrosticini di pecora (di quelli veri e non roba da supemercato)
ho avuto una sorpresa assoluta....
documentandomi,ho visto che almeno l'annata 97 85 % cabernet sauvignon-5 % cabernet franc-10 % sangiovese....
totamente diverso dal paleo dei giorni nostri....una bonta',un equilibrio,e una bevibilita' notevolissima...
fine,elegante,il frutto ancora vivissimo,ma senza essere surmaturo...evidentissimi al naso,ciliegia,macchia mediterranea,ginepro, cuoio...corposo,senza essere per nulla pesante...la trama tannica e' finissima,e la persistenza notevole...13 gradi di assoluta finezza ed equilibrio...sembra un grande francese...
se penso poi che in quel periodo costava 2 lire....
rapporto qualita' prezzo supremo (almeno per me...)
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda de magistris » 01 nov 2014 12:21

Pranzo di Hallowine. Poche ma buone.

Salon '02

Giovanissimo ma già grande, ce ne vorrebbero almeno sei bottiglie da stappare una ogni biennio. Naso già impressionante per la purezza del frutto bianco, le erbe, l'acqua di mare, il gesso, bocca iperenergetica, dritta e verticale ma non inutilmente tagliente. Il tempo gli farà trovare maggiore cremosità e sapore. Il ritorno di Salon, dopo due versioni per me deludenti ('97 e '99): over 95 già adesso.

Vosne Romanée 2010 Mugneret Gibourg Vs Vosne Romanée 2010 Rouget

Due grandi vini in una grande annata, che di "village" hanno poco. Bellissimi oltretutto da assaggiare a fianco: fedelissimi ad ogni cliché, nelle prime fasi il VR delle sorelle è la femmina e Rouget il maschio, MG tutto sui fiori, il frutto rosso freschissimo, la souplesse di beva che non diventa mai semplicità, Rouget più riduttivo e terroso, con un filo di rovere da smaltire ma presenza di bocca superiore. Con l'ossigeno tendono ad affratellarsi: MG prende chiaroscuri di radici e spezie orientali, Rouget si schiarisce e prende fantastici toni termali. Impossibile stabilire un vincitore alla fine: è solo questione di gusti personali e di predisposizione d'animo, anche in base al momento.

Rocche del Falletto Et. Rossa Ris. '01 Giacosa VS Montofortino Ris. 2001 Conterno

Per molti versi vale la stessa identica chiosa di sopra: due grandissimi vini che raccontano due storie e due caratteri diversi. Ma se sfida deve essere, il verdetto è abbastanza chiaro: vince Giacosa per complessità, stratificazione, eleganza, dolcezza, meraviglia tannica. Monfortino è più indietro di come me lo aspettavo e sostanzialmente diverso da come lo ricordavo: tanto angurioso (la solita parte quasi bianca vicino alla buccia), ci mette tanto tempo per scrollarsi di dosso la chiusura e liberare tutta la sua forza motrice. Nel lungo periodo non so che succede, ma da qui a 10 anni credo che il "clasico" '01 se lo aggiudicherà puntualmente la Roja..
Paolo De Cristofaro

http://www.tipicamente.it/

Ci si può divertire anche senza alcool. Ma perché correre il rischio? (Roy Hodgson)

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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda paperofranco » 01 nov 2014 12:51

de magistris ha scritto:Pranzo di Hallowine. Poche ma buone.

Salon '02

Giovanissimo ma già grande, ce ne vorrebbero almeno sei bottiglie da stappare una ogni biennio. Naso già impressionante per la purezza del frutto bianco, le erbe, l'acqua di mare, il gesso, bocca iperenergetica, dritta e verticale ma non inutilmente tagliente. Il tempo gli farà trovare maggiore cremosità e sapore. Il ritorno di Salon, dopo due versioni per me deludenti ('97 e '99): over 95 già adesso.

Vosne Romanée 2010 Mugneret Gibourg Vs Vosne Romanée 2010 Rouget

Due grandi vini in una grande annata, che di "village" hanno poco. Bellissimi oltretutto da assaggiare a fianco: fedelissimi ad ogni cliché, nelle prime fasi il VR delle sorelle è la femmina e Rouget il maschio, MG tutto sui fiori, il frutto rosso freschissimo, la souplesse di beva che non diventa mai semplicità, Rouget più riduttivo e terroso, con un filo di rovere da smaltire ma presenza di bocca superiore. Con l'ossigeno tendono ad affratellarsi: MG prende chiaroscuri di radici e spezie orientali,Rouetg si schiarisce e prende fantastici toni termali. Impossibile stabilire un vincitore alla fine: è solo questione di gusti personali e di predisposizione d'animo, anche in base al momento.

Rocche del Falletto Et. Rossa Ris. '01 Giacosa VS Montofortino Ris. 2001 Conterno

Per molti versi vale la stessa identica chiosa di sopra: due grandissimi vini che raccontano due storie e due caratteri diversi. Ma se sfida deve essere, il verdetto è abbastanza chiaro: vince Giacosa per complessità, stratificazione, eleganza, dolcezza, meraviglia tannica. Monfortino è più indietro di come me lo aspettavo e sostanzialmente diverso da come lo ricordavo: tanto angurioso (la solita parte quasi bianca vicino alla buccia), ci mette tanto tempo per scrollarsi di dosso la chiusura e liberare tutta la sua forza motrice. Nel lungo periodo non so che succede, ma da qui a 10 anni credo che il "clasico" '01 se lo aggiudicherà puntualmente la Roja..


Sapeva di solfatara?
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda de magistris » 01 nov 2014 12:59

paperofranco ha scritto:
Sapeva di solfatara?


puoi fare di meglio, papero.. :wink:
Paolo De Cristofaro

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Ci si può divertire anche senza alcool. Ma perché correre il rischio? (Roy Hodgson)

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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda paperofranco » 01 nov 2014 14:54

de magistris ha scritto:
paperofranco ha scritto:
Sapeva di solfatara?


puoi fare di meglio, papero.. :wink:


C'eravamo tanto amati!
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda paperofranco » 01 nov 2014 14:54

de magistris ha scritto:
paperofranco ha scritto:
Sapeva di solfatara?


puoi fare di meglio, papero.. :wink:


C'eravamo tanto amati!
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delta
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda delta » 01 nov 2014 16:52

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in cantina a luglio mi dissero che bisognava prenotarlo l'anno prima
ieri sera l'ho provato e onestamente non mi ha convinto più di tanto
solita pipì di gatto insomma :wink:
Alberto
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Andyele
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda Andyele » 02 nov 2014 11:10

de magistris ha scritto:

Rocche del Falletto Et. Rossa Ris. '01 Giacosa VS Montofortino Ris. 2001 Conterno

Per molti versi vale la stessa identica chiosa di sopra: due grandissimi vini che raccontano due storie e due caratteri diversi. Ma se sfida deve essere, il verdetto è abbastanza chiaro: vince Giacosa per complessità, stratificazione, eleganza, dolcezza, meraviglia tannica. Monfortino è più indietro di come me lo aspettavo e sostanzialmente diverso da come lo ricordavo: tanto angurioso (la solita parte quasi bianca vicino alla buccia), ci mette tanto tempo per scrollarsi di dosso la chiusura e liberare tutta la sua forza motrice. Nel lungo periodo non so che succede, ma da qui a 10 anni credo che il "clasico" '01 se lo aggiudicherà puntualmente la Roja..


E' un paio di anni che non bevo questi due vini, visto che mi fido abbastanza del tuo palato :mrgreen: , devo dedurre che in questo biennio hanno avuto parabole evolutive completamente divergenti se addirittura siamo arrivati al sorpasso.

Ad esempio dici che Giacosa vince nettamente per alcune caratteristiche che non avrei mai pensato dai miei precedenti assaggi e precisamente:
de magistris ha scritto:vince Giacosa
per complessità non lo avrei mai creduto
stratificazione questo ancora meno
eleganza più discutibile ma tendenzialmente no
dolcezza questo me l'aspettavo
meraviglia tannica non so cosa sia :mrgreen:
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de magistris
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda de magistris » 02 nov 2014 17:39

Andyele ha scritto:
de magistris ha scritto:

Rocche del Falletto Et. Rossa Ris. '01 Giacosa VS Montofortino Ris. 2001 Conterno

Per molti versi vale la stessa identica chiosa di sopra: due grandissimi vini che raccontano due storie e due caratteri diversi. Ma se sfida deve essere, il verdetto è abbastanza chiaro: vince Giacosa per complessità, stratificazione, eleganza, dolcezza, meraviglia tannica. Monfortino è più indietro di come me lo aspettavo e sostanzialmente diverso da come lo ricordavo: tanto angurioso (la solita parte quasi bianca vicino alla buccia), ci mette tanto tempo per scrollarsi di dosso la chiusura e liberare tutta la sua forza motrice. Nel lungo periodo non so che succede, ma da qui a 10 anni credo che il "clasico" '01 se lo aggiudicherà puntualmente la Roja..


E' un paio di anni che non bevo questi due vini, visto che mi fido abbastanza del tuo palato :mrgreen: , devo dedurre che in questo biennio hanno avuto parabole evolutive completamente divergenti se addirittura siamo arrivati al sorpasso.

Ad esempio dici che Giacosa vince nettamente per alcune caratteristiche che non avrei mai pensato dai miei precedenti assaggi e precisamente:
de magistris ha scritto:vince Giacosa
per complessità non lo avrei mai creduto
stratificazione questo ancora meno
eleganza più discutibile ma tendenzialmente no
dolcezza questo me l'aspettavo
meraviglia tannica non so cosa sia :mrgreen:


sarebbe interessante sentire altri pareri: alla fine in certi lidi sono bevuti più facilmente questi due che il fianetto da 5 euro.. :D
Paolo De Cristofaro

http://www.tipicamente.it/

Ci si può divertire anche senza alcool. Ma perché correre il rischio? (Roy Hodgson)

Auspico una guida che non metta i vini DRC al vertice. Sarà la migliore. (Edoardo Francvino)
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agamennone
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Re: CHE BEVESSIMO AD OTTOBRE 2014

Messaggioda agamennone » 03 nov 2014 22:58

Dolcetto Albino Rocca 2012

Imbarazzante.
Del dolcetto davvero non ha nulla.
"Una sola cosa mi meraviglia più della stupidità con la quale la maggior parte degli uomini vive la sua vita: l'intelligenza che c'è in questa stupidità." (F.Pessoa)

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