Bella serata, l’altra sera, al Divinis di Bologna dedicata all’aligotè in Borgogna. Vino sicuramente meno “conturbante” dello chardonnay, specie a livello olfattivo, ma che nelle migliori versioni regala vini affascinanti e tutt’altro che scontati.
Bouzeron Aligotè 2010 Aubert et Pamela De VillaineDal Maconnais questo vino che, considerando chi sono i produttori (ossia i proprietari del DRC), è insospettabilmente cheap (€ 16,50 bott. da 0,75), ma non scontato. Certo è un vino quotidiano, non ha l’ambizione della grande complessità, ma stupisce per dettaglio di aromi e fraseggio gustativo. Giallo paglierino tendente all’oro, al naso è pungente e intenso, dove si avverte il fior di camomilla, il cedro, la mela, un accenno di erbe aromatiche, erba tagliata, burro, leggera cipria e una scia sapida; bocca di peso “medio-leggero”, fresca, equilibrata e dal lungo finale agrumato e vanigliato.
88/100Bourgogne Aligotè Vielles Vignes 2011 Bruno ClevalierDecisamente meno “borghese” del precedente, al naso non è particolarmente espressivo, un po’ rustico, con sentori di buccia d’uva e pesca; bocca secca ed agrumata, poco morbida, forse un po’ sbilanciato sulle durezze, chiude abbastanza corto.
84/100Bourgogne Aligotè Raisins Dores 2010 Lafarge
Per me, il vino della serata. Giallo paglierino con riflessi dorati, parte con un leggera volatile, che dopo 5 minuti abbandona completamente il bicchiere. Il naso non è particolarmente espressivo, si sente la cipria, la nespola e non molto altro. E’ la bocca tuttavia a spiazzare: ingresso di bocca quasi sussurrato, col tempo si fa un po’ più pieno ma rimane un vino giocato sull’estrema eleganza, fresco e agrumato, con un finale insospettabilmente lungo grazie ad una scia sapida che ne prolunga i rimandi agrumati e incensosi. Davvero una bocca da incorniciare.
90/100 (qui forse potrei essere stato un po’ generoso io, comunque non meno di 88).
Bourgogne Aligotè 2009 Emmanuel RougetGiallo medio con unghia dorata, al naso inizialmente è percettibile una nota di grasso animale abbastanza evidente (e per me fastidiosa), col tempo libera profumi più piacevoli di camomilla, caramello ed erba tagliata; bocca di bella materia, forse non freschissimo, ma di buona lunghezza per un finale di legno dolce molto delicato.
87/100
Morey-Saint-Denis 1er cru Clos des Monts Luisants Monopole Vielles Vignes 2007 Ponsot
Io manco sapevo che esistesse un aligotè premier cru (e dite la verità, neanche voi...
)! Già dal colore (oro carico) e dalla lentezza degli archi si intuisce una materia ben più ricca delle precedenti. Anche questo vino parte con un leggero spunto acetico, che scompare però rapidamente, per lasciare spazio ad un quadro olfattivo da classico vino in barrique: prima chicco d’uva, poi vaniglia e burro, al secondo naso addirittura il frutto rosso (amarena); bocca ricca, potente e calda, ma ben contrastata da freschezza e sapidità e con un finale molto lungo, dove ritornano le note boisè ed una leggera nota ferrosa. Indubbiamente un vino da eccellenza, che Ponsot garantisce essere in grado di evolvere 50 anni, ma che tuttavia, almeno in questa fase, ho trovato troppo carico e spinto sul legno.
91/100Bourgogne Aligotè 2009 LeroyLa delusione della serata, anche visto il prezzo non proprio popolare (90 euro la bott.). Giallo oro, al naso è dominato da un netto odore di polvere da sparo, che molto lentamente concede qualcosa al resto (agrumi e una scia minerale). La bocca è di media concentrazione, caldo, secco e molto minerale (forse troppo), per un finale di media lunghezza, ma forse un pò caldo. In ogni caso, un vino che trasmette veramente poco.
84/100P.s. Piccola noticella a margine: se dovessi giudicare solo da questa serata, non avrei dubbi sulla maggior qualità dell’annata 2010 rispetto alla 2009, almeno per la Borgogna bianca…