Aglianico e dintorni - il thread relativistico

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de magistris
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Re: Aglianico e dintorni - il thread relativistico

Messaggioda de magistris » 03 nov 2014 20:19

Sibballatore ha scritto:
de magistris ha scritto:2) non è così facile distinguere alla cieca gli aglianico lavorati totalmente in botte grande e quelli maturati esclusivamente in barrique.


Quest'ultima nota mi pare interessantissima: mi pare di capire che l'aglianico abbia una caratteristica quasi unica nell'assorbire il legno, fino a 'dominarlo'.
Per altri vitigni (penso a nebbiolo e sangiovese su tutti) la distinzione è abbastanza netta. Anche una bocca poco esperta come la mia riesce con una certa facilità a distinguere un barolo invecchiato in barrique da uno invecchiato in maniera classica.


l'aglianico è un casino.. :D
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda Sibballatore » 10 nov 2014 22:29

Qualcuno conosce il Taurasi Feudo Apiani?
Mi consigliate la 2006 e quale sarebbe un prezzo equo? Me l'hanno offerto a 16,50 euro a bottiglia.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda de magistris » 11 nov 2014 10:34

Sibballatore ha scritto:Qualcuno conosce il Taurasi Feudo Apiani?
Mi consigliate la 2006 e quale sarebbe un prezzo equo? Me l'hanno offerto a 16,50 euro a bottiglia.


Feudo Apiano è una piccola azienda di Lapio, specializzata nel Fiano (hanno belle vigne di proprietà sui 3 versanti principali), con una piccola produzione di aglianico da Taurasi. Il 2006 non è male, ma a quel prezzo (giusto) puoi trovare diverse cose di livello superiore, naturalmente Imho.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda paperofranco » 21 nov 2014 12:32

Che mi sapete dire dell'Aglianico del Vulture "Titolo" di Elena Fucci?
C'è una degustazione in AIS e stavo pensando di partecipare, un po' perché volevo ricominciare a frequentare, almeno sporadicamente, l'associazione, e un po' per allargare i miei orizzonti :mrgreen: .
Grazie
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda piergi » 21 nov 2014 13:59

paperofranco ha scritto:Che mi sapete dire dell'Aglianico del Vulture "Titolo" di Elena Fucci?
C'è una degustazione in AIS e stavo pensando di partecipare, un po' perché volevo ricominciare a frequentare, almeno sporadicamente, l'associazione, e un po' per allargare i miei orizzonti :mrgreen: .
Grazie

Aglianico di fattura moderna, abbastanza profondo e minerale ma piuttosto segnato dal legno in gioventù. A me non dispiace,se non lo conosci proprio, una puntata la farei.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda gp » 21 nov 2014 16:06

In termini di "giudizio della critica", è l'unico vino da uve aglianico che quest'anno è riuscito a mettere d'accordo almeno 5 guide sulle 8 ( :shock: ) più o meno serie attualmente in circolazione, che lo hanno premiato con l'annata 2012. Hanno "votato contro" solo Slowine, Bibenda e ""Veronelli"".
A quota 4 Basilisco 2011 nel Vulture, a Taurasi la riserva Radici 2008 di Mastroberardino e la Riserva 2006 di Perillo, a quota 3 tra gli altri il Don Anselmo 2010.
Ultima modifica di gp il 24 nov 2014 16:46, modificato 1 volta in totale.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda de magistris » 21 nov 2014 20:20

gp ha scritto:In termini di "giudizio della critica", è l'unico vino da uve aglianico che quest'anno è riuscito a mettere d'accordo almeno 5 guide sulle 8 ( :shock: ) più o meno serie attualmente in circolazione, che lo hanno premiato. Hanno "votato contro" solo Slowine, Bibenda e ""Veronelli"".
A quota 4 Basilisco 2011 nel Vulture, a Taurasi la riserva Radici 2008 di Mastroberardino e la Riserva 2008 di Perillo, a quota 3 tra gli altri il Don Anselmo 2010.


volevi dire Riserva 2006 di Perillo, vero?
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda gp » 22 nov 2014 12:11

Yes :oops:
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda yuzu » 24 nov 2014 10:40

de magistris ha scritto:
zampaflex ha scritto:Quelli nominati dal bravo De Magistris restano i migliori. Provati da me e molto graditi Caggiano, Di Prisco, Urciuolo e Tecce. Aggiungi i classici Molettieri e Mastro e sei a posto.


non è così semplice. E credo che il buon Miccel ha centrato una delle questioni chiave: l'incostanza, la mancanza di una visione più ampia da parte dei produttori anche bravi, che sommata alle difficoltà viticole ed enologiche di un vitigno come l'aglianico porta ad un continuo rimescolamento di carte e gerarchie.

Nella pratica secondo me bisogna assaggiare tutti gli anni e non ci si può affidare a dei manici "sicuri" come accade in altre zone. Uomini soli al comando non ne vedo, sinceramente, almeno sulle uscite recenti, mentre sulle cose "vecchie" è tutta un'altra storia.

Se ti capita tra le mani un Mastroberardino, un D'Angelo, un Paternoster, un Fontanavecchia di vent'anni e più, sai che difficilmente bevi male. Su anni più vicini, invece, i punti fermi e quelli che mettono d'accordo sensibilità anche molto diverse faccio fatica a dire quali siano.

:shock: :D
Paolo vedo che abbiamo una visione della zona che adesso collima alla perfezione.. magari la vediamo anche allo stesso modo sul perchè :)
se ti va ci vediamo per una bevuta di aglianico quando scendo (o quando sali tu?). così facciamo 4 chiacchiere.. la zona è rimasta un pò indietro se pensi a ciò che stanno facendo sull'etna o in Puglia.. zone alle quali non credo abbiamo nulla da invidiare.

venendo al post, mi accodo al commento sul bue apis (cantina sociale del taburno). trovo l'aglianico del taburno molto piacevole, e il bue apis per quanto NON corrisponda al mio stile di vino preferito, ha raggiunto nell'ultimo decennio (15 anni) vette anche superiori a fontanavecchia. minore invasità del legno soprattutto. anche se ammetto di non bere fontanavecchia da quasi un decennio
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda de magistris » 24 nov 2014 11:25

yuzu ha scritto:
venendo al post, mi accodo al commento sul bue apis (cantina sociale del taburno). trovo l'aglianico del taburno molto piacevole, e il bue apis per quanto NON corrisponda al mio stile di vino preferito, ha raggiunto nell'ultimo decennio (15 anni) vette anche superiori a fontanavecchia. minore invasità del legno soprattutto. anche se ammetto di non bere fontanavecchia da quasi un decennio


io parlavo dei vecchi Fontanavecchia, specie quelli degli anni '90 (se ti capita, assaggia i Vigna Cataratte '95 o '96..), quando il Bue Apis nemmeno esisteva (prima annata 1998, in tiratura semisperimentale).
Anche sulle ultime uscite, il Bue Apis resta piuttosto lontano dalla mia idea di Aglianico appenninico, pur riconoscendo che qualche bella versione, non troppo marcata nella apporto estrattivo e del rovere, c'è stata di tanto in tanto.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda gp » 24 nov 2014 13:39

de magistris ha scritto:o parlavo dei vecchi Fontanavecchia, specie quelli degli anni '90 (se ti capita, assaggia i Vigna Cataratte '95 o '96..), quando il Bue Apis nemmeno esisteva

Mannaggia, due anni e mezzo fa a "Lost in Aglianico" c'era il 1997 :twisted: . Sarebbe stata l'occasione buona per far correre un campione, visto che si trattava di una disfida tra le tre aree più vocate per il vitigno...
Nel suo terzetto, gli avevo preferito decisamente l'Aglianico del Vulture Don Anselmo 1998.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda yuzu » 24 nov 2014 15:51

gp ha scritto:
de magistris ha scritto:o parlavo dei vecchi Fontanavecchia, specie quelli degli anni '90 (se ti capita, assaggia i Vigna Cataratte '95 o '96..), quando il Bue Apis nemmeno esisteva

Mannaggia, due anni e mezzo fa a "Lost in Aglianico" c'era il 1997 :twisted: . Sarebbe stata l'occasione buona per far correre un campione, visto che si trattava di una disfida tra le tre aree più vocate per il vitigno...
Nel suo terzetto, gli avevo preferito decisamente l'Aglianico del Vulture Don Anselmo 1998.

io credo che gli aglianico del vulture godano di maggior consenso verso critica e pubblico (I famosi roinos, cinque querce, patnernoster, etc) perchè li si hanno meno problem di maturazione.. e perchè "tecnicamente" c'è stato un gruppo di produttori più "moderno" al momento giusto. però sono vini per I quali l'interesse è durato pochissimo, quindi io conosco una breve parentesi.. idem bue apis, ecc. ecc.
quando ho trovato I vecchi mastroberardino (anni 60/70) ho comprato a più non posso, ho anche inondato il forum.. e continuo a godermi quelle bottiglie. siamo su altri mondi rispetto ad oggi.
alla cieca ho portato un mastro 68 riserva ad una cena con produttori di langa.. l'unico che ha capito che non fosse Barolo è stato beppe rinaldi (che pure inizialmente c'era cascato), gli altri ci son cascati tutti :) e hanno citato come annata probabile la 1990 o giù di li.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda de magistris » 24 nov 2014 15:59

yuzu ha scritto:
gp ha scritto:
de magistris ha scritto:o parlavo dei vecchi Fontanavecchia, specie quelli degli anni '90 (se ti capita, assaggia i Vigna Cataratte '95 o '96..), quando il Bue Apis nemmeno esisteva

Mannaggia, due anni e mezzo fa a "Lost in Aglianico" c'era il 1997 :twisted: . Sarebbe stata l'occasione buona per far correre un campione, visto che si trattava di una disfida tra le tre aree più vocate per il vitigno...
Nel suo terzetto, gli avevo preferito decisamente l'Aglianico del Vulture Don Anselmo 1998.

io credo che gli aglianico del vulture godano di maggior consenso verso critica e pubblico (I famosi roinos, cinque querce, patnernoster, etc) perchè li si hanno meno problem di maturazione.. e perchè "tecnicamente" c'è stato un gruppo di produttori più "moderno" al momento giusto. però sono vini per I quali l'interesse è durato pochissimo, quindi io conosco una breve parentesi.. idem bue apis, ecc. ecc.
quando ho trovato I vecchi mastroberardino (anni 60/70) ho comprato a più non posso, ho anche inondato il forum.. e continuo a godermi quelle bottiglie. siamo su altri mondi rispetto ad oggi.
alla cieca ho portato un mastro 68 riserva ad una cena con produttori di langa.. l'unico che ha capito che non fosse Barolo è stato beppe rinaldi (che pure inizialmente c'era cascato), gli altri ci son cascati tutti :) e hanno citato come annata probabile la 1990 o giù di li.


il Vulture è in grossissima crisi, sotto tutti i punti di vista, altroché..
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda yuzu » 24 nov 2014 16:13

de magistris ha scritto:il Vulture è in grossissima crisi, sotto tutti i punti di vista, altroché..

come dicevo Paolo, specific meglio che mi riferisco ad una parentesi di un decennio fa (o giù di li), quando nel mondo regnava il parkerismo ed I vini del vulture collimavano alla perfezione con quel mondo. quando le guide premiavano I vari clerico, sandrone, voerzio, e gente come mascarello, giacosa, ecc. erano relegate ad un gradino inferior.
io già all'epoca mi interessavo di un altro tipo di vini, per cui non bevo certe cose da anni e anni. sarei felice di vedere qualche emergente in Campania.. perchè è una terra che a livello di patrimonio viticolo non ha nulla da invidiare ad altre zone oggi protagoniste. purtroppo però manca ancora qualcosa, temo
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda de magistris » 24 nov 2014 16:30

yuzu ha scritto:
de magistris ha scritto:il Vulture è in grossissima crisi, sotto tutti i punti di vista, altroché..

come dicevo Paolo, specific meglio che mi riferisco ad una parentesi di un decennio fa (o giù di li), quando nel mondo regnava il parkerismo ed I vini del vulture collimavano alla perfezione con quel mondo. quando le guide premiavano I vari clerico, sandrone, voerzio, e gente come mascarello, giacosa, ecc. erano relegate ad un gradino inferior.
io già all'epoca mi interessavo di un altro tipo di vini, per cui non bevo certe cose da anni e anni. sarei felice di vedere qualche emergente in Campania.. perchè è una terra che a livello di patrimonio viticolo non ha nulla da invidiare ad altre zone oggi protagoniste. purtroppo però manca ancora qualcosa, temo


avevo capito, infatti quello è stato il periodo che ha in qualche modo illuso una serie di produttori e territori, che oggi si trovano in grandi difficoltà.
E infatti siamo da dieci anni a dire sempre le stesse cose e ad abusare delle stesse parole, in primis: potenzialità. Sembra la storia di Balotelli.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda Alberto » 24 nov 2014 16:33

de magistris ha scritto:il Vulture è in grossissima crisi, sotto tutti i punti di vista, altroché..

Paolo, potresti per cortesia argomentare questa tua opinione...quando hai un po' di tempo...
Seguo con molto interesse.
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda de magistris » 24 nov 2014 16:48

Alberto ha scritto:
de magistris ha scritto:il Vulture è in grossissima crisi, sotto tutti i punti di vista, altroché..

Paolo, potresti per cortesia argomentare questa tua opinione...quando hai un po' di tempo...
Seguo con molto interesse.


provando almeno per una volta ad essere sintetico:

- territorio uscito dai riflettori mediatici, a parte poche eccezioni
- cantine piene, totale disordine nelle uscite e nelle gerarchie di gamma: i 10-15 produttori più significativi fanno uscire contemporaneamente vini di almeno 3-4 annate diverse, tra cui diversi "base" tipo del 2009-2011, a volte anche più vecchi.
- diverse etichette "fuori prezzo", aumentate negli anni in cui sembrava che il Vulture dovesse essere un nuovo grande terroir mondiale, con bottiglie litigate da americani e compagnia. Tanti vini costano da qualche anno come alcuni buonissimi e caratterizzatissimi Barolo.
- una certa omologazione tecnico-stilistica, sbilanciata su vini di struttura, alcol, legno, modello La Firma per capirci. Solo nelle ultimissime vendemmie (e senza un vero percorso d'insieme) si affacciano sulla scena interpreti che provano a portare avanti strade diverse, proponendo vini più eleganti e rilassati.
- mancanza di un vero leader a cui ispirarsi, grande litigiosità e competizione tra molti produttori, con dinamiche tipiche da "guerra tra poveri", grande debolezza di una filiera enoturistica in grado di supportare e sostenere nelle fasi di vacche magre.

Problematiche che valgono per molti altri distretti delle zone interne del sud, ma che nel Vulture appaiono più evidenti che mai, con mio sommo dispiacere.
Ultima modifica di de magistris il 24 nov 2014 16:54, modificato 1 volta in totale.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda yuzu » 24 nov 2014 16:52

de magistris ha scritto:
yuzu ha scritto:
de magistris ha scritto:il Vulture è in grossissima crisi, sotto tutti i punti di vista, altroché..

come dicevo Paolo, specific meglio che mi riferisco ad una parentesi di un decennio fa (o giù di li), quando nel mondo regnava il parkerismo ed I vini del vulture collimavano alla perfezione con quel mondo. quando le guide premiavano I vari clerico, sandrone, voerzio, e gente come mascarello, giacosa, ecc. erano relegate ad un gradino inferior.
io già all'epoca mi interessavo di un altro tipo di vini, per cui non bevo certe cose da anni e anni. sarei felice di vedere qualche emergente in Campania.. perchè è una terra che a livello di patrimonio viticolo non ha nulla da invidiare ad altre zone oggi protagoniste. purtroppo però manca ancora qualcosa, temo


avevo capito, infatti quello è stato il periodo che ha in qualche modo illuso una serie di produttori e territori, che oggi si trovano in grandi difficoltà.
E infatti siamo da dieci anni a dire sempre le stesse cose e ad abusare delle stesse parole, in primis: potenzialità. Sembra la storia di Balotelli.

haha grande, e concordo anche con la tua analisi successiva, che si può applicare a tantissime zone. ANZI, almeno nella zona di taurasi c'è Mastroberardino che offre un livello che per quanto non eccellente, almeno è più o meno costante nel tempo (seppur con gli alti e bassi di cui dicevamo, legati all'annata). idem terredora e feudi. insomma, industrie, ma quantomeno professionali.
però basta dai, è arrivato il momento per una reinassance in zona. ormai la cultura del vino è sempre più diffusa.. non c'è nessun motivo perchè non si faccia un significativo passo Avanti. se non la chiusura mentale.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda agamennone » 24 nov 2014 18:20

de magistris ha scritto:il Vulture è in grossissima crisi, sotto tutti i punti di vista, altroché..


Non posso che sottoscrivere, a malincuore, queste parole.
Che fanno male, nella loro verità.

La realtà è che il Vulture un'identità non l'ha mai avuta.
Se in langa i vini di stampo moderno si sono scontrati con la storia e la tradizione, nel Vulture non c'è stato spazio per il confronto, per mancanza quasi totale di uno storico.
Scoppiata la bolla...il vuoto.
Che a dirla tutta, la grande attenzione sul Vulture è scoppiata in seguito alla nascita di Cantine del Notaio(1998 primo anno di produzione).
Prima di allora le cantine all'attenzione nazionale erano davvero pochissime(Paternoster e d'Angelo su tutti, poi poco altro).
La quasi totalità delle cantine produce vini troppi giovani, mortificando un vitigno votato all'invecchiamento.
Ovviamente qualche realtà buona, fatta di gente seria che ci prova c'è.
Penso a Carbone, che fa buoni vini, lavora in silenzio lontano dalle guide ma a cui, forse, manca il coraggio di provare ad uscire con un vino più territoriale, allungando magari i tempi di affinamento e/o provando ad utilizzare legno grande.
Penso a Musto Carmelitano, guidata da 2 ragazzi giovani ma con poca esperienza: il loro vino migliore, il Serra del Prete, è un vino sicuramente territoriale ma presenta evidenti problemi di longevità, problemi figli sicuramente di annate recenti non propriamente eccelse ma anche di scelte di vinificazione e affinamento da rivedere: il Serra del Prete non fa legno e i 2007 e 2008 hanno un profilo marcatamente ossidativo già oggi.

Problemi ci sono anche col Taurasi ma lì, a mio avviso, le cose vanno un po' meglio:
la storia di Mastroberardino parla chiaro. Un modello a cui ispirarsi, per intenderci, c'è. Ecco che alcuni produttori illuminati hanno investito, rischiando e rinunciando ad introiti immediati, preferendo puntare su vini con qualche anno sulle spalle.
Penso a Perillo, ad esempio, che oggi è in commercio con la 2006.
Mi rendo conto che è poco ma qui un punto d'appoggio su cui sollevare il mondo c'è.

Questa dovrebbe essere, a mio avviso, la strada maestra anche nel Vulture.
Purtoppo manca la conoscenza e anche il palato, in una zona dove "il cantante non ascolta mai la musica, se non la sua in ogni istante".
"Una sola cosa mi meraviglia più della stupidità con la quale la maggior parte degli uomini vive la sua vita: l'intelligenza che c'è in questa stupidità." (F.Pessoa)
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda de magistris » 24 nov 2014 18:39

agamennone ha scritto:
de magistris ha scritto:il Vulture è in grossissima crisi, sotto tutti i punti di vista, altroché..


Non posso che sottoscrivere, a malincuore, queste parole.

[...]

Questa dovrebbe essere, a mio avviso, la strada maestra anche nel Vulture.
Purtoppo manca la conoscenza e anche il palato, in una zona dove "il cantante non ascolta mai la musica, se non la sua in ogni istante".


analisi molto condivisibile, la tua.
Come dicevo, le eccezioni come sempre non mancano a cercar bene (e vale lo stesso discorso per il Taurasi, meno per il Taburno, dove si fa veramente fatica oggi a trovare un Aglianico che se la giochi nello stile "territorio ed eleganza").
Ma se ragioniamo in termini di distretto e filiera, purtroppo sono troppo più i punti di debolezza che di forza a manifestarsi in questa fase. Non è detto che sarà per sempre così, ma devono cambiare molte cose, a cominciare dalla consapevolezza dei produttori e dalla loro conoscenza dei "competitor" (troppi sono quelli ancora assaggiano solo i loro vini, o poco più).
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda yuzu » 25 nov 2014 14:37

de magistris ha scritto:a cominciare dalla consapevolezza dei produttori e dalla loro conoscenza dei "competitor" (troppi sono quelli ancora assaggiano solo i loro vini, o poco più).
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda gp » 25 nov 2014 15:06

agamennone ha scritto:Penso a Musto Carmelitano, guidata da 2 ragazzi giovani ma con poca esperienza: il loro vino migliore, il Serra del Prete, è un vino sicuramente territoriale ma presenta evidenti problemi di longevità, problemi figli sicuramente di annate recenti non propriamente eccelse ma anche di scelte di vinificazione e affinamento da rivedere: il Serra del Prete non fa legno e i 2007 e 2008 hanno un profilo marcatamente ossidativo già oggi.

Infatti il Serra del Prete 2008, che all'uscita secondo me (e non solo) era un gran vino di matrice vulcanica, all'ultimo assaggio un annetto fa si stava perdendo qualche pezzo. Molto buono adesso il 2011 (il 2010 no), ma la parabola potrebbe essere la stessa.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda agamennone » 25 nov 2014 23:57

gp ha scritto:
agamennone ha scritto:Penso a Musto Carmelitano, guidata da 2 ragazzi giovani ma con poca esperienza: il loro vino migliore, il Serra del Prete, è un vino sicuramente territoriale ma presenta evidenti problemi di longevità, problemi figli sicuramente di annate recenti non propriamente eccelse ma anche di scelte di vinificazione e affinamento da rivedere: il Serra del Prete non fa legno e i 2007 e 2008 hanno un profilo marcatamente ossidativo già oggi.

Infatti il Serra del Prete 2008, che all'uscita secondo me (e non solo) era un gran vino di matrice vulcanica, all'ultimo assaggio un annetto fa si stava perdendo qualche pezzo. Molto buono adesso il 2011 (il 2010 no), ma la parabola potrebbe essere la stessa.


Confermo in toto.
Quel che vale per il 2008 l'ho riscontrato anche per il 2007.
Probabilmente la scarsa tenuta nel tempo del Serra del Prete è legata al tipo di affinamento: niente legno ed affinamento piuttosto breve in acciaio e cemento.
E' un vero peccato perché si tratta della bottiglia più marcatamente territoriale del Vulture, a mio avviso.
Qualche giorno fa ho provato la 2009 che sta reggendo bene.
La 2010 è una pessima riuscita. Andava saltata quell'annata, come ha fatto Carbone.
La 2011 l'ho provata appena uscita e mai più sentita. Ancora troppo giovane per i miei gusti. Mi era sembrata simile alla 2008.
La 2012 non è ancora uscita. Pare abbiano allungato i tempi di affinamento di 1 anno. Buona scelta, questa. Forse si dovrebbe osare allungando i tempi ancora un po' ma a quel punto diventerebbe indispensabile un passaggio in legno.
Sono molto curioso di provarla anche perché la 2012 si annuncia come un'ottima annata nel Vulture. E' uscita una versione senza solfiti del Serra del Prete 2012 'Etichetta Bianca' che non ho ancora provato.

Poi c'è il Pian del Moro che fa legno piccolo. Non mi è mai piaciuto più di tanto per via di quei sentori netti di incenso, a mio avviso, troppo invadenti.
"Una sola cosa mi meraviglia più della stupidità con la quale la maggior parte degli uomini vive la sua vita: l'intelligenza che c'è in questa stupidità." (F.Pessoa)
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Bordolese78
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda Bordolese78 » 26 nov 2014 00:38

Azienda "giovane" non menzionata: San Salvatore...siamo zona piana di Paestum, fanno una riserva "omaggio a Gillo Dorfles" di sicuro impatto per colore, profumone e concentrazione (non per amanti del Pinot Nero)...

E lo Jungano, interpretazione di Aglianico per palati più avvezzi all'eleganza...

Bei prodotti.
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Andyele
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda Andyele » 26 nov 2014 01:35

paperofranco ha scritto:Che mi sapete dire dell'Aglianico del Vulture "Titolo" di Elena Fucci?
C'è una degustazione in AIS e stavo pensando di partecipare, un po' perché volevo ricominciare a frequentare, almeno sporadicamente, l'associazione, e un po' per allargare i miei orizzonti :mrgreen: .
Grazie


Stasera ho bevuto il Titolo 2006. Bo' che ti devo dire, mi ha lasciato così così. Me lo ricordavo sicuramente meglio quando lo bevvi l'ultima volta circa un annetto fa. Questa volta il profilo "moderno" con alcol esuberante, strutturone e apporto sostanzioso del legno prendeva decisamente la scena rispetto al profilo più sobrio, concreto e profondo che mi ricordavo.
Forse ti dirò che a questo punto di pari annata preferisco il Basilisco.

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