Aglianico e dintorni - il thread relativistico

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Nexus1990
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Re: Aglianico e dintorni - il thread relativistico

Messaggioda Nexus1990 » 07 gen 2022 13:00

L_Andrea ha scritto:
vinogodi ha scritto:
L_Andrea ha scritto:Non ho approfondito molto il vitigno ma è senz altro affascinante quello che capita quando apro una bottiglia di vino fatto con quest'uva; si mantiene inaspettatamente bene anche a 4/5 giorni dall' apertura, certo perde il lato fruttato, emergono maggiormente le note di caffè però tiene benissimo.
Chissà come sono le mitiche riserve Mastroberardino degli anni 70/80...
...mitiche, appunto ( riserve 68 fra i piu' grandi vini mai prodotti in Italy...


E poi cosa è successo? Cambiamenti climatici? Cambio di gestione in cantina?

Gli effetti del cambiamento climatico in Irpinia sono in proporzione molto meno impattanti rispetto ad altre zone italiane. L’etichetta bianca è ancora un gran bel vino, certo da aspettare minimo 10/15 anni.
L_Andrea
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Re: Aglianico e dintorni - il thread relativistico

Messaggioda L_Andrea » 07 gen 2022 13:24

Nexus1990 ha scritto:
L_Andrea ha scritto:
vinogodi ha scritto:
L_Andrea ha scritto:Non ho approfondito molto il vitigno ma è senz altro affascinante quello che capita quando apro una bottiglia di vino fatto con quest'uva; si mantiene inaspettatamente bene anche a 4/5 giorni dall' apertura, certo perde il lato fruttato, emergono maggiormente le note di caffè però tiene benissimo.
Chissà come sono le mitiche riserve Mastroberardino degli anni 70/80...
...mitiche, appunto ( riserve 68 fra i piu' grandi vini mai prodotti in Italy...


E poi cosa è successo? Cambiamenti climatici? Cambio di gestione in cantina?

Gli effetti del cambiamento climatico in Irpinia sono in proporzione molto meno impattanti rispetto ad altre zone italiane. L’etichetta bianca è ancora un gran bel vino, certo da aspettare minimo 10/15 anni.

Mentre la versione base ( etichetta nera) com'è?
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Re: Aglianico e dintorni - il thread relativistico

Messaggioda Nexus1990 » 07 gen 2022 15:40

[url][/url]
L_Andrea ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
L_Andrea ha scritto:
vinogodi ha scritto:
L_Andrea ha scritto:Non ho approfondito molto il vitigno ma è senz altro affascinante quello che capita quando apro una bottiglia di vino fatto con quest'uva; si mantiene inaspettatamente bene anche a 4/5 giorni dall' apertura, certo perde il lato fruttato, emergono maggiormente le note di caffè però tiene benissimo.
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E poi cosa è successo? Cambiamenti climatici? Cambio di gestione in cantina?

Gli effetti del cambiamento climatico in Irpinia sono in proporzione molto meno impattanti rispetto ad altre zone italiane. L’etichetta bianca è ancora un gran bel vino, certo da aspettare minimo 10/15 anni.

Mentre la versione base ( etichetta nera) com'è?

A mio parere è superiore la differenza di qualità che la differenza di costo. Comunque buono è buono, sicuramente più approcciabile in gioventù. In ogni caso annate vecchie di mastro si trovano facilmente quindi se devo darti un consiglio cercati un‘etichetta bianca con almeno 10/15 anni sulle spalle non ti deluderà :wink:
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Re: Aglianico e dintorni - il thread relativistico

Messaggioda gianni femminella » 11 gen 2022 21:30

Irpinia Aglianico 2016 Contrade di Taurasi proprietà Lonardo
Colore violaceo quasi impenetrabile. Naso debole. È la bocca a dare il meglio, come è giusto che sia. Tannino in primo piano che raschia il palato, anche fresco, una nota lieve di caffè, fondo dolce di frutto maturo. Con un ragù appena preparato è andato d'incanto.
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Re: Aglianico e dintorni - il thread relativistico

Messaggioda markov » 13 feb 2022 15:14

Irpinia Aglianico Contrade di Taurasi 2015.

Naso intrigante di liquirizia, amarena, prugna, spezie scure. Palato equilibrato con tannino ben presente a dare giusta consistenza al sorso, buona acidità e discreta persistenza. Chiude su note leggermente agrumate.
Vale un Taurasi.

Annata migliore della 2016 che ha bevuto Gianni?
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Re: Aglianico e dintorni - il thread relativistico

Messaggioda gianni femminella » 13 feb 2022 23:53

markov ha scritto:Irpinia Aglianico Contrade di Taurasi 2015.

Naso intrigante di liquirizia, amarena, prugna, spezie scure. Palato equilibrato con tannino ben presente a dare giusta consistenza al sorso, buona acidità e discreta persistenza. Chiude su note leggermente agrumate.
Vale un Taurasi.

Annata migliore della 2016 che ha bevuto Gianni?


Ciao
a quanto leggo direi di sì. Teniamo conto anche di un anno in più in bottiglia che può aver fatto la differenza.

Generalizzando alla grande mi sembra sempre che la 2016 sia una annata molto ritrosa, che ha bisogno ancora di tempo per esprimersi. Ma non sento di avere una base sufficiente per dirlo. È una sensazione mia.
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Re: Aglianico e dintorni - il thread relativistico

Messaggioda gianni femminella » 15 set 2022 20:32

:!:
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Re: Aglianico e dintorni - il thread relativistico

Messaggioda Nexus1990 » 16 set 2022 23:54

Se proprio dobbiamo riportare su… Facciamolo per bene. Sabato scorso bella serata con un paio di buoni amici:
Perillo Taurasi 2010
Parte con un profumo incredibilmente torbato, con una nota di cenere un po’ eccessiva. Bocca al contrario subito energica e balsamica, agrumata e con tannini piuttosto eleganti, stratificato e persistente ma non infinito. La natura balsamica rimonta anche al naso, col tempo, naso che regala anche qualche bella spezia. Se il percorso in bottiglia ricalcherà quello nel calice ne vedremo delle belle…
Tecce Taurasi Purosangue 2013
Tecce più amichevole con un bel profilo floreale, viola e spezie, bocca di grande eleganza (qui l’agrume è proprio esplosivo) con una bella consistenza di trama, quasi cesellata, che non mi aspettavo. Col tempo guadagna in dolcezza di frutto e fa capolino anche una nota di cacao che conferisce ulteriore profondità. Buonissimo.
Interessante rilevare come le parabole dei due vini siano capovolte: Perillo parte più arcigno e poi si concede (sempre con un po’ di ritrosia) mentre Tecce all’inizio pare più “diliuto” (nel confronto chiaramente, non in assoluto) ma poi guadagna tanto in complessità.
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Re: Aglianico e dintorni - il thread relativistico

Messaggioda MarcelloR » 18 set 2022 18:16

Nexus1990 ha scritto:
L_Andrea ha scritto:
vinogodi ha scritto:
L_Andrea ha scritto:Non ho approfondito molto il vitigno ma è senz altro affascinante quello che capita quando apro una bottiglia di vino fatto con quest'uva; si mantiene inaspettatamente bene anche a 4/5 giorni dall' apertura, certo perde il lato fruttato, emergono maggiormente le note di caffè però tiene benissimo.
Chissà come sono le mitiche riserve Mastroberardino degli anni 70/80...
...mitiche, appunto ( riserve 68 fra i piu' grandi vini mai prodotti in Italy...


E poi cosa è successo? Cambiamenti climatici? Cambio di gestione in cantina?

Gli effetti del cambiamento climatico in Irpinia sono in proporzione molto meno impattanti rispetto ad altre zone italiane. L’etichetta bianca è ancora un gran bel vino, certo da aspettare minimo 10/15 anni.


…e invece le versioni “stilema” o “naturalis historia”? Vedo che sono uscite le 2015 come per l’etichetta Bianca……
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Re: Aglianico e dintorni - il thread relativistico

Messaggioda Nexus1990 » 04 ott 2022 13:50

MarcelloR ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
L_Andrea ha scritto:
vinogodi ha scritto:
L_Andrea ha scritto:Non ho approfondito molto il vitigno ma è senz altro affascinante quello che capita quando apro una bottiglia di vino fatto con quest'uva; si mantiene inaspettatamente bene anche a 4/5 giorni dall' apertura, certo perde il lato fruttato, emergono maggiormente le note di caffè però tiene benissimo.
Chissà come sono le mitiche riserve Mastroberardino degli anni 70/80...
...mitiche, appunto ( riserve 68 fra i piu' grandi vini mai prodotti in Italy...


E poi cosa è successo? Cambiamenti climatici? Cambio di gestione in cantina?

Gli effetti del cambiamento climatico in Irpinia sono in proporzione molto meno impattanti rispetto ad altre zone italiane. L’etichetta bianca è ancora un gran bel vino, certo da aspettare minimo 10/15 anni.


…e invece le versioni “stilema” o “naturalis historia”? Vedo che sono uscite le 2015 come per l’etichetta Bianca……

Scusa il ritardo… non saprei dire, mai assaggiate :roll:
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Re: Aglianico e dintorni - il thread relativistico

Messaggioda Nexus1990 » 04 ott 2022 13:54

Sabato sera, dopo una bella sequenza di Fiano, con un caro amico forumista:
Urciuolo Taurasi 2010 ***1/2+
Molto ben fatto, ancora un bel frutto, qualche riverbero speziato, la castagna che tradisce un po’ l’età, liquirizia. Bella trama, molto scorrevole, con tannini morbidi ed eleganti, direi al suo apice.
Luigi Tecce Taurasi Purosangue 2015 ***1/2++
Naso all’inizio forse un po’ ridotto, sporco, poi esce un bel balsamico (che cresce durante la serata) e un nota sanguigna piuttosto spiccata che interrompono di quando in quando un bel frutto scuro. La bocca si esprime con una potenza quasi bruta, tannini che sono un vero rullo compressore, bilancia l’agrume (marchio di fabbrica del produttore, c’è sempre stato nelle poche bottiglie bevute) e l’acidità sul finale
Molettieri Taurasi Cinque Querce Riserva 2001 ****+
È un caleidoscopio al naso tra fungo, spezie, cacao, liquirizia, superba integrità. Bocca che entra fresca e si sviluppa in lunghezza con una progressione notevole. Vino potente e stratificato, che racconta tanto, bene e non teme di alzare un po’ la voce. Quasi un po’ sfacciato nel concedersi con tanta generosità. Un po’ di calore sul finale tradisce i 15 gradi. Forse il miglior Molettieri mai bevuto.
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Re: Aglianico e dintorni - il thread relativistico

Messaggioda vinogodi » 04 ott 2022 15:21

Nexus1990 ha scritto:Molettieri Taurasi Cinque Querce Riserva 2001 ****+
È un caleidoscopio al naso tra fungo, spezie, cacao, liquirizia, superba integrità. Bocca che entra fresca e si sviluppa in lunghezza con una progressione notevole. Vino potente e stratificato, che racconta tanto, bene e non teme di alzare un po’ la voce. Quasi un po’ sfacciato nel concedersi con tanta generosità. Un po’ di calore sul finale tradisce i 15 gradi. Forse il miglior Molettieri mai bevuto.
...ti consiglio le Riserve 1999 : fra i più grandi Taurasi mai prodotti ... 8)
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
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Re: Aglianico e dintorni - il thread relativistico

Messaggioda Nexus1990 » 04 ott 2022 15:55

vinogodi ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:Molettieri Taurasi Cinque Querce Riserva 2001 ****+
È un caleidoscopio al naso tra fungo, spezie, cacao, liquirizia, superba integrità. Bocca che entra fresca e si sviluppa in lunghezza con una progressione notevole. Vino potente e stratificato, che racconta tanto, bene e non teme di alzare un po’ la voce. Quasi un po’ sfacciato nel concedersi con tanta generosità. Un po’ di calore sul finale tradisce i 15 gradi. Forse il miglior Molettieri mai bevuto.
...ti consiglio le Riserve 1999 : fra i più grandi Taurasi mai prodotti ... 8)

Accetto il consiglio. Ti scrivo l’indirizzo in privato 8)
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Re: Aglianico e dintorni - il thread relativistico

Messaggioda emigrato » 09 ott 2022 11:08

Nexus1990 ha scritto:Sabato sera, dopo una bella sequenza di Fiano, con un caro amico forumista:
Urciuolo Taurasi 2010 ***1/2+
Molto ben fatto, ancora un bel frutto, qualche riverbero speziato, la castagna che tradisce un po’ l’età, liquirizia. Bella trama, molto scorrevole, con tannini morbidi ed eleganti, direi al suo apice.
Luigi Tecce Taurasi Purosangue 2015 ***1/2++
Naso all’inizio forse un po’ ridotto, sporco, poi esce un bel balsamico (che cresce durante la serata) e un nota sanguigna piuttosto spiccata che interrompono di quando in quando un bel frutto scuro. La bocca si esprime con una potenza quasi bruta, tannini che sono un vero rullo compressore, bilancia l’agrume (marchio di fabbrica del produttore, c’è sempre stato nelle poche bottiglie bevute) e l’acidità sul finale
Molettieri Taurasi Cinque Querce Riserva 2001 ****+
È un caleidoscopio al naso tra fungo, spezie, cacao, liquirizia, superba integrità. Bocca che entra fresca e si sviluppa in lunghezza con una progressione notevole. Vino potente e stratificato, che racconta tanto, bene e non teme di alzare un po’ la voce. Quasi un po’ sfacciato nel concedersi con tanta generosità. Un po’ di calore sul finale tradisce i 15 gradi. Forse il miglior Molettieri mai bevuto.

C'ero e confermo quasi tutto, forse un pelino meno impressionato da Tecce ma per il resto mi ci ritovo pienamente.

Molettieri una boccia eccezionale di un integrita' incredibile, perfetto da bere ora ma anche da aspettare senza problemi (con ringraziamento a Wineduck per averla conservata cosi bene 8) )

A questa degustazione, nella mia settimana nei dintorni, siamo anche stati da Perillo. Non abbiamo potuto provare le annate correnti, ma le 2016, 17, 18 e 19 da acciaio.

In prospettiva 3 annate su 4 dal molto buono all'eccezionale, con la 16 che gia' ora e' stupefacente per completezza, 18 ancora molto giovane ma gia' fa intravedere tutto il suo potenziale, mentre una 19 che dire sara' eccezionale e' dire poco. Chi vivra' vedra' visto che usciranno fra i 5 e 9 anni da ora :lol:

Visita molto bella con discussioni molto interessanti, e Felice Perillo che ci ha accompagnato anche alla loro vigna di circa 80 anni da dove fanno Taurasi, che tra l'altro gode di una vista bellissima sulle colline circostanti.

Un grazie a Nexus per avermi fatto fare in questa settimana a Napoli un bel viaggio in una zona che finora conoscevo solo marginalmente <3
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Re: Aglianico e dintorni - il thread relativistico

Messaggioda Nexus1990 » 10 ott 2022 15:56

emigrato ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:Sabato sera, dopo una bella sequenza di Fiano, con un caro amico forumista:
Urciuolo Taurasi 2010 ***1/2+
Molto ben fatto, ancora un bel frutto, qualche riverbero speziato, la castagna che tradisce un po’ l’età, liquirizia. Bella trama, molto scorrevole, con tannini morbidi ed eleganti, direi al suo apice.
Luigi Tecce Taurasi Purosangue 2015 ***1/2++
Naso all’inizio forse un po’ ridotto, sporco, poi esce un bel balsamico (che cresce durante la serata) e un nota sanguigna piuttosto spiccata che interrompono di quando in quando un bel frutto scuro. La bocca si esprime con una potenza quasi bruta, tannini che sono un vero rullo compressore, bilancia l’agrume (marchio di fabbrica del produttore, c’è sempre stato nelle poche bottiglie bevute) e l’acidità sul finale
Molettieri Taurasi Cinque Querce Riserva 2001 ****+
È un caleidoscopio al naso tra fungo, spezie, cacao, liquirizia, superba integrità. Bocca che entra fresca e si sviluppa in lunghezza con una progressione notevole. Vino potente e stratificato, che racconta tanto, bene e non teme di alzare un po’ la voce. Quasi un po’ sfacciato nel concedersi con tanta generosità. Un po’ di calore sul finale tradisce i 15 gradi. Forse il miglior Molettieri mai bevuto.

C'ero e confermo quasi tutto, forse un pelino meno impressionato da Tecce ma per il resto mi ci ritovo pienamente.

Molettieri una boccia eccezionale di un integrita' incredibile, perfetto da bere ora ma anche da aspettare senza problemi (con ringraziamento a Wineduck per averla conservata cosi bene 8) )

A questa degustazione, nella mia settimana nei dintorni, siamo anche stati da Perillo. Non abbiamo potuto provare le annate correnti, ma le 2016, 17, 18 e 19 da acciaio.

In prospettiva 3 annate su 4 dal molto buono all'eccezionale, con la 16 che gia' ora e' stupefacente per completezza, 18 ancora molto giovane ma gia' fa intravedere tutto il suo potenziale, mentre una 19 che dire sara' eccezionale e' dire poco. Chi vivra' vedra' visto che usciranno fra i 5 e 9 anni da ora :lol:

Visita molto bella con discussioni molto interessanti, e Felice Perillo che ci ha accompagnato anche alla loro vigna di circa 80 anni da dove fanno Taurasi, che tra l'altro gode di una vista bellissima sulle colline circostanti.

Un grazie a Nexus per avermi fatto fare in questa settimana a Napoli un bel viaggio in una zona che finora conoscevo solo marginalmente <3

Quoto anche le virgole su Perillo
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Re: Aglianico e dintorni - il thread relativistico

Messaggioda mennella » 10 ott 2022 19:18

Nexus1990 ha scritto:A questa degustazione, nella mia settimana nei dintorni, siamo anche stati da Perillo. Non abbiamo potuto provare le annate correnti, ma le 2016, 17, 18 e 19 da acciaio.
In prospettiva 3 annate su 4 dal molto buono all'eccezionale, con la 16 che gia' ora e' stupefacente per completezza, 18 ancora molto giovane ma gia' fa intravedere tutto il suo potenziale, mentre una 19 che dire sara' eccezionale e' dire poco. Chi vivra' vedra' visto che usciranno fra i 5 e 9 anni da ora (fonte: Emigrato)

Ma che annate ci sono ora in commercio di Perillo?
Vende anche in azienda?
Online si trova poco e non oltre il 2010 del suo Taurasi.

grazie
ps. a Castelfranci erano i comuni dell'Irpinia quando facevo il forestale in zona :D
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Re: Aglianico e dintorni - il thread relativistico

Messaggioda emigrato » 11 ott 2022 10:07

mennella ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:A questa degustazione, nella mia settimana nei dintorni, siamo anche stati da Perillo. Non abbiamo potuto provare le annate correnti, ma le 2016, 17, 18 e 19 da acciaio.
In prospettiva 3 annate su 4 dal molto buono all'eccezionale, con la 16 che gia' ora e' stupefacente per completezza, 18 ancora molto giovane ma gia' fa intravedere tutto il suo potenziale, mentre una 19 che dire sara' eccezionale e' dire poco. Chi vivra' vedra' visto che usciranno fra i 5 e 9 anni da ora (fonte: Emigrato)

Ma che annate ci sono ora in commercio di Perillo?
Vende anche in azienda?
Online si trova poco e non oltre il 2010 del suo Taurasi.

grazie
ps. a Castelfranci erano i comuni dell'Irpinia quando facevo il forestale in zona :D

Zona molto bella davvero oltre ad essere una visita che merita.
Si, vende anche in azienda ed ha Riserva Quindicianni 2005, Riserva 2010 e annata 2011, oltre al Coda di Volpe 2019
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Re: Aglianico e dintorni - il thread relativistico

Messaggioda markov » 30 set 2023 15:33

Sannio Aglianico "Pisus" Torre del Pagus 2018

Naso abbastanza fine su note di frutta rossa, frutta e spezie scure, liquirizia e tanto cioccolato fondente.
Palato coerente con il naso, corposo e di buona acidità chiude troppo repentinamente.
Comprato al FIVI di due anni fa per 10 euro: IMHO un best buy.

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