Aglianico e dintorni - il thread relativistico

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de magistris
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda de magistris » 27 ago 2014 12:31

gp ha scritto:
de magistris ha scritto:Se ti capita tra le mani un Mastroberardino, un D'Angelo, un Paternoster, un Fontanavecchia di vent'anni e più, sai che difficilmente bevi male. Su anni più vicini, invece, i punti fermi e quelli che mettono d'accordo sensibilità anche molto diverse faccio fatica a dire quali siano.

Nel Taurasi, come li vedi Molettieri e Perillo, almeno come punti fermi (a "mettere d'accordo sensibilità anche molto diverse" ci tengo di meno... :wink: )?


se devo fare un nome secco sul Taurasi, dico senza alcun dubbio Perillo. La Romanée Conti della denominazione è dietro casa sua.
Su Molettieri ho detto nel precedente intervento.
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kubik
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda kubik » 27 ago 2014 12:58

de magistris ha scritto:.
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Grazie Paolo per la panoramica
gp
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda gp » 27 ago 2014 13:03

Grazie, è interessante come quasi sempre si capisce che stiamo parlando degli stessi oggetti, anche se osservati da punti di vista a volte diversi... (e con diversi livelli di approfondimento della materia, è ovvio) :wink:

Aggiungo due brevi note tratte dallo stesso assaggio su un paio di vini che hai citato sopra. Il Renonno di Molettieri è uno dei due Taurasi della difficile annata 2009 che mi hanno convinto, nonostante una certa tendenza dolce (fichi secchi) e alcolica del sapore, apparentemente ben oltre i 14° dichiarati in etichetta (l'altro è il Principe di Amarano, mentre il Poliphemo di Tecce è stato deludente, anche qui con qualche dubbio sulla bottiglia).

Concordo sul 1999 come ultima grande annata dell'"etichetta bianca" di Mastroberardino. Peraltro anche su questo vino c'è una carambola di lotti, anche se probabilmente più omogenei rispetto a altre annate e rispetto all'"etichetta nera" per cui li hai citati.
Nell' assaggio di quattro mesi fa c'era il Riserva Radici 2008, che mi è sembrato buono anche se non pienamente convincente: il naso segnato da una nota di vernice viene riscattato da una bocca che mi è sembrata antologica, nel suo comporre con mestiere acidità citrina, prugna speziata, un cenno balsamico e un tocco di idrocarburi.
Ultima modifica di gp il 01 set 2014 11:39, modificato 2 volte in totale.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda zampaflex » 27 ago 2014 13:05

Paolo, cosa causa tutta questa disomogeneità? E' forse il passaggio da una fase "contadina" in cui si produceva vino senza pensarci su ad una "industriale" in cui si tenta di realizzare vini meditati e coerenti, salvo incappare in questi svarioni, causati probabilmente da una mancanza di quello strato storico di conoscenza della combinazione vitigno/annate/territorio/tecniche che invece vediamo bene all'opera in Borgogna?
E' cioè la semplice mancanza di adeguate conoscenze? O è altro (fatta la tara alla moda che ha voluto vini muscolosi come pugili prima, e ora li vuole magri come ciclisti)?
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda de magistris » 27 ago 2014 13:06

gp ha scritto:Grazie, è interessante come quasi sempre si capisce che stiamo parlando degli stessi oggetti, anche se osservati da punti di vista a volte diversi... (e con diversi livelli di approfondimento della materia, è ovvio) :wink:

Aggiungo due brevi note tratte dallo stesso assaggio su un paio di vini che hai citato sopra. Il Renonno di Molettieri è uno dei due Taurasi della difficile annata 2009 che mi hanno convinto, nonostante una certa tendenza dolce (fichi secchi) e alcolica del sapore, apparentemente ben oltre i 14° dichiarati in etichetta (l'altro è il Principe di Amarano, mentre il Poliphemo di Tecce è stato deludente, anche qui con qualche dubbio sulla bottiglia).

Concordo sul 1999 come ultima grande annata dell'"etichetta bianca" di Mastroberardino. Nell' assaggio di sei mesi fa c'era il Riserva Radici 2008, che mi è sembrato buono anche se non pienamente convincente: il naso segnato da una nota di vernice viene riscattato da una bocca che mi è sembrata antologica, nel suo comporre con mestiere acidità citrina, prugna speziata, un cenno balsamico e un tocco di idrocarburi.


Renonno 2009 non è male, sono d'accordo, ma più in rapporto all'annata a mio avviso totalmente negativa che preso da solo.
Anche per me Poliphemo '09 è una riuscita trascurabile, 2010 e 2008 sono tutta un'altra storia.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda gp » 27 ago 2014 13:08

E il Principe di Amarano di quell'annata, che mi è piaciuto soprattutto grazie al piglio minerale-cinerino e acido del sapore?
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda de magistris » 27 ago 2014 13:10

zampaflex ha scritto:Paolo, cosa causa tutta questa disomogeneità? E' forse il passaggio da una fase "contadina" in cui si produceva vino senza pensarci su ad una "industriale" in cui si tenta di realizzare vini meditati e coerenti, salvo incappare in questi svarioni, causati probabilmente da una mancanza di quello strato storico di conoscenza della combinazione vitigno/annate/territorio/tecniche che invece vediamo bene all'opera in Borgogna?
E' cioè la semplice mancanza di adeguate conoscenze? O è altro (fatta la tara alla moda che ha voluto vini muscolosi come pugili prima, e ora li vuole magri come ciclisti)?


la testa delle persone, in primis.
in secundis, il non aver alcuna idea (salvo eccezioni) di quello che esista fuori dai confini provinciali e più spesso comunali.
L'informazione "locale" poi non aiuta da questo punto di vista: è divertente scrivere che il Taurasi è il Barolo del sud, o che il Barolo è il Taurasi del nord. Si beccano clic e applausi, però chi scrive queste cose spesso un grande Barolo in vita sua non l'ha mai assaggiato. Nè ha alcuna idea di quali siano i "concorrenti" dell'aglianico, su che prezzi si muovono le rispettive filiere, e così via.
E vale lo stesso identico discorso per i produttori, che al massimo si bevono i vini che fanno loro.
Ultima modifica di de magistris il 27 ago 2014 13:15, modificato 1 volta in totale.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda de magistris » 27 ago 2014 13:15

gp ha scritto:E il Principe di Amarano di quell'annata, che mi è piaciuto soprattutto grazie al piglio minerale-cinerino e acido del sapore?


Amarano è il "nuovo" Antico Castello degli ultimi anni: con 2008, 2009 e 2010 si piazza tra le migliori riuscite dei rispettivi millesimi. Anche in questo caso però il 2009 soffre a confronto con le annate vicine.
Spero tanto che Adelina Romano e famiglia non si fermino qui, ma continui ad andare avanti. Ne dubito però, perché per salire l'ultimo gradino devi avere un'idea tua del vino che vuoi e puoi fare. E vale il discorso di prima.
La bravura di Tecce, al di là delle riuscite meno felici, è stata questa: rischiare in ogni annata, anche a costo di cannare. E' così che in pochi anni è riuscito a diventare un riferimento della denominazione, a prescindere dal fatto che ti piaccia o meno.
Ultima modifica di de magistris il 27 ago 2014 16:08, modificato 1 volta in totale.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda kubik » 27 ago 2014 13:25

de magistris ha scritto:
zampaflex ha scritto:Paolo, cosa causa tutta questa disomogeneità? E' forse il passaggio da una fase "contadina" in cui si produceva vino senza pensarci su ad una "industriale" in cui si tenta di realizzare vini meditati e coerenti, salvo incappare in questi svarioni, causati probabilmente da una mancanza di quello strato storico di conoscenza della combinazione vitigno/annate/territorio/tecniche che invece vediamo bene all'opera in Borgogna?
E' cioè la semplice mancanza di adeguate conoscenze? O è altro (fatta la tara alla moda che ha voluto vini muscolosi come pugili prima, e ora li vuole magri come ciclisti)?


la testa delle persone, in primis.
in secundis, il non aver alcuna idea (salvo eccezioni) di quello che esista fuori dai confini provinciali e più spesso comunali.
L'informazione "locale" poi non aiuta da questo punto di vista: è divertente scrivere che il Taurasi è il Barolo del sud, o che il Barolo è il Taurasi del nord. Si beccano clic e applausi, però chi scrive queste cose spesso un grande Barolo in vita sua non l'ha mai assaggiato. Nè ha alcuna idea di quali siano i "concorrenti" dell'aglianico, su che prezzi si muovono le rispettive filiere, e così via.
E vale lo stesso identico discorso per i produttori, che al massimo si bevono i vini che fanno loro.

E' vero, è una tremenda quanto "semplice" verità, è la grave mancanza che affligge tante teste in tanti luoghi di viticultura, con grandissime potenzialità ma anche non: di fatto non matura la consapevolezza e la sensibilità per ciò che si ha e quindi viene meno la possibilità di impiegare intelligenza nella ricerca di quei percorsi davvero idonei alla crescita. Forse le nuove generazioni in avvicendamento saranno più aperte e consapevoli, ma non è detto ..
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda gp » 27 ago 2014 13:59

de magistris ha scritto:Amarano è il "nuovo" Antico Castello degli ultimi anni: con 2008, 2009 e 2010 si piazza tra le migliori riuscite dei rispettivi millesimi. Anche in questo caso però il 2009 soffre a confronto con le annate vicine.
Spero tanto che Adelina Molettieri e famiglia non si fermi qui, ma continui ad andare avanti. Ne dubito però, perché per salire l'ultimo gradino devi avere un'idea tua del vino che vuoi e puoi fare.

Non ho capito: Amarano e Adelina Molettieri (entrambi a Montemarano) sono collegati?
Il Cesinè 2010 di A. Molettieri è uno dei due migliori Irpinia Aglianico / Irpinia Campi Taurasini della decina che ho assaggiato sei mesi fa, grazie alla mineralità cinerina che fa perdonare un naso non irreprensibile -- in effetti tratti abbastanza simili al Taurasi Principe 2009 di Amarano (l'altro è il giovanissimo Satyricon 2011 di Tecce, come sempre materico e veramente… energetico, con una volatile meno borderline e un’acidità meno aggressiva rispetto al 2010).

Interessante quello che dici di Tecce: a questo punto le note sporche e di straccio bagnato del Poliphemo 2009 che mi avevano fatto pensare a una bottiglia storta penso di poterle attribuire all'annata.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda miccel » 27 ago 2014 14:24

Intanto che la discussione va avanti, ringrazio tutti per le indicazioni. Traggo la conclusione che la situazione permane complessa da interpretare, anche se vivace.
Per la mia scelta, in un caso come questo, in affiancamento ai vostri consigli mi sa che darò una rispolverata alle ultime guide annuali, strumento statico che però ha il pregio di offrire sinteticamente valutazioni sulle diverse annate e sui diversi vini dei vari produttori date da una stessa mano (o quantomeno da uno stesso orientamento), e permette un rapido confronto. Naturalmente incrociando con quanto si dice sul forum (che è molto più utile ma non è sistematico) e altrove. A partire da questo thread, dove già si colgono ulteriori informazioni che danno l’idea di come si muovono le cose. Molto interessante ed utile.
P.s. Il Radici Riserva 1999 di Mastroberardino l'ho bevuto anch'io ed era spettacoloso.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda de magistris » 27 ago 2014 16:11

gp ha scritto:
de magistris ha scritto:Amarano è il "nuovo" Antico Castello degli ultimi anni: con 2008, 2009 e 2010 si piazza tra le migliori riuscite dei rispettivi millesimi. Anche in questo caso però il 2009 soffre a confronto con le annate vicine.
Spero tanto che Adelina Molettieri e famiglia non si fermi qui, ma continui ad andare avanti. Ne dubito però, perché per salire l'ultimo gradino devi avere un'idea tua del vino che vuoi e puoi fare.

Non ho capito: Amarano e Adelina Molettieri (entrambi a Montemarano) sono collegati?
Il Cesinè 2010 di A. Molettieri è uno dei due migliori Irpinia Aglianico / Irpinia Campi Taurasini della decina che ho assaggiato sei mesi fa, grazie alla mineralità cinerina che fa perdonare un naso non irreprensibile -- in effetti tratti abbastanza simili al Taurasi Principe 2009 di Amarano (l'altro è il giovanissimo Satyricon 2011 di Tecce, come sempre materico e veramente… energetico, con una volatile meno borderline e un’acidità meno aggressiva rispetto al 2010).

Interessante quello che dici di Tecce: a questo punto le note sporche e di straccio bagnato del Poliphemo 2009 che mi avevano fatto pensare a una bottiglia storta penso di poterle attribuire all'annata.


perdonami, lapsus: la titolare di Amarano si chiama Adele (detta Adelina) Romano.
Adelina Molettieri è un'altra azienda, poi c'è anche Giovanni Molettieri e altri ancora: se non si fosse capito di Romano e di Molettieri nell'alta valle del Calore ce ne sono un bel po'.
Le vigne sono tutte abbastanza vicine tra loro, tra Chianzano e Iampenne, da google maps si vedono bene, compresa la parte storica espiantata da Salvatore Molettieri l'anno scorso.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda gp » 27 ago 2014 16:37

Già, nella contrada Iampenne c'è anche Il Cancelliere di Soccorso Romano, altro assaggio positivo di sei mesi fa: il suo Taurasi Nero Nè 2010 mi è sembrato promettente nonostante la giovinezza, compreso il cammeo di frutti di bosco neri tipico di questa etichetta, anche se al momento il naso era un po' opaco.

2009 saltato come Taurasi, in questo caso. Consulenza di Di Gruttola, che mi sembra abbia effetti meno estremisti di quanto non avvenga per i suoi vini (intendo Cantina Giardino: il Drogone 2008 bevuto non molto tempo fa l'ho trovato devastante per l'acidità scomposta, e sì che l'acidità dei Taurasi d'altura non mi spaventa, e che altri vini di Cantina Giardino mi sono piaciuti, soprattutto in passato).
Ultima modifica di gp il 27 ago 2014 17:25, modificato 2 volte in totale.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda Spectator » 27 ago 2014 17:22

de magistris ha scritto:
gp ha scritto:
de magistris ha scritto:Se ti capita tra le mani un Mastroberardino, un D'Angelo, un Paternoster, un Fontanavecchia di vent'anni e più, sai che difficilmente bevi male. Su anni più vicini, invece, i punti fermi e quelli che mettono d'accordo sensibilità anche molto diverse faccio fatica a dire quali siano.

Nel Taurasi, come li vedi Molettieri e Perillo, almeno come punti fermi (a "mettere d'accordo sensibilità anche molto diverse" ci tengo di meno... :wink: )?


se devo fare un nome secco sul Taurasi, dico senza alcun dubbio Perillo. La Romanée Conti della denominazione è dietro casa sua.
Su Molettieri ho detto nel precedente intervento.

...Paolo,di Perillo qualche annata in particolare ? Grazie.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda de magistris » 27 ago 2014 17:49

Spectator ha scritto:
de magistris ha scritto:
gp ha scritto:
de magistris ha scritto:Se ti capita tra le mani un Mastroberardino, un D'Angelo, un Paternoster, un Fontanavecchia di vent'anni e più, sai che difficilmente bevi male. Su anni più vicini, invece, i punti fermi e quelli che mettono d'accordo sensibilità anche molto diverse faccio fatica a dire quali siano.

Nel Taurasi, come li vedi Molettieri e Perillo, almeno come punti fermi (a "mettere d'accordo sensibilità anche molto diverse" ci tengo di meno... :wink: )?


se devo fare un nome secco sul Taurasi, dico senza alcun dubbio Perillo. La Romanée Conti della denominazione è dietro casa sua.
Su Molettieri ho detto nel precedente intervento.

...Paolo,di Perillo qualche annata in particolare ? Grazie.


le mie preferite sono 2001, 2005 e 2008 (non ancora in commercio), ma c'è un buon motivo per stappare ogni annata, 2002 e 2003 comprese. La più "debole" forse è la 2000, la '99 non piace a tutti ma ha altri 70-80 anni davanti..

ps in quasi tutte le annate si trovano anche delle versioni "Riserva": di solito è fatta con la stessa massa del "base", non è una parcella a parte, semplicemente affinata più a lungo in legno e acciaio e imbottigliata più tardi.
Qualche differenza naturalmente c'è, ma ci vuole un mago vero per distinguere alla cieca il "base" e la "riserva" della stessa annata. Ecco perché ne parlo quasi sempre come se fosse un unico Taurasi.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda meursault » 28 ago 2014 09:30

de magistris ha scritto:le mie preferite sono 2001, 2005 e 2008 (non ancora in commercio), ma c'è un buon motivo per stappare ogni annata, 2002 e 2003 comprese. La più "debole" forse è la 2000, la '99 non piace a tutti ma ha altri 70-80 anni davanti..

ps in quasi tutte le annate si trovano anche delle versioni "Riserva": di solito è fatta con la stessa massa del "base", non è una parcella a parte, semplicemente affinata più a lungo in legno e acciaio e imbottigliata più tardi.
Qualche differenza naturalmente c'è, ma ci vuole un mago vero per distinguere alla cieca il "base" e la "riserva" della stessa annata. Ecco perché ne parlo quasi sempre come se fosse un unico Taurasi.


Il Taurasi 2008 di Michele Perillo, per me, è un grande vino.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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Messaggioda trikki » 28 ago 2014 22:42

Nel Vulture, Fucci, Musto Carmelitano e D'Angelo.
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Messaggioda de magistris » 29 ago 2014 10:50

trikki ha scritto:Nel Vulture, Fucci, Musto Carmelitano e D'Angelo.


quale dei due D'Angelo?
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Messaggioda Andyele » 29 ago 2014 11:54

Paolo le ultime uscite del Taurasi di Urciuolo come sono?
Io avevo preso qualche bottiglia di 2005 ed era molto buono ma ancora per me un po' troppo giovane, per cui ne ho aperte un paio ma le altre aspetto ancora a berle.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda gianni femminella » 29 ago 2014 12:03

Andyele ha scritto:Paolo le ultime uscite del Taurasi di Urciuolo come sono?
Io avevo preso qualche bottiglia di 2005 ed era molto buono ma ancora per me un po' troppo giovane, per cui ne ho aperte un paio ma le altre aspetto ancora a berle.


Mi accodo e chiedo se D'Angelo ha avuto buone riuscite anche recentemente. Ho stappato a maggio un Vigna Caselle 2006 strepitoso.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda de magistris » 29 ago 2014 12:30

Andyele ha scritto:Paolo le ultime uscite del Taurasi di Urciuolo come sono?
Io avevo preso qualche bottiglia di 2005 ed era molto buono ma ancora per me un po' troppo giovane, per cui ne ho aperte un paio ma le altre aspetto ancora a berle.


da Urciuolo non bisogna attendersi il vino da 95 punti, fatta forse eccezione per il '99, che a questo punteggio non ci arriva ma sta evolvendo magnificamente ed è già uno degli spot migliori per le denominazione, specie per chi non crede che c'è un'anima "nebbiolesca" nell'aglianico.
Quello che manca a livello di punte "emozionali", nei Taurasi di Urciuolo è compensato secondo me da un'ammirevole costanza di rendimento, anche in annate molto diverse, seconda forse solo a quella dei Taurasi di Mastroberardino. Chiaramente devono piacerti gli spigoli acidi e una certa severità tannica (che qualcuno potrebbe anche ricondurre ad una velatura gallica), così come non devi aspettarti fuochi d'artificio, specie da giovani, su nasi tendenzialmente riduttivi e giocati su umori terrosi e speziati più che sul frutto chiaro.
Dal 2000 al 2010 le meno convincenti secondo me sono 2000, 2004 e per alcuni versi 2008, che non è cattivo ma è sicuramente la migliore annata del decennio per il Taurasi e si poteva fare probabilmente di più. Per 2002 e 2003 vale un po' il discorso inverso: annate difficili per motivi opposti, ma pochi hanno fatto meglio degli Urciuolo (il miglior 2002 è senza dubbio quello di Perillo e sul 2003 c'è solo il Radici Riserva Etichetta Bianca forse su uno scalino più alto).
2005, 2006 e 2007 li metto sullo stesso piano come riuscite, anche se naturalmente con declinazioni diverse legate ai millesimi (più acido e sottile il 2005, più pieno e rigoglioso il 2006, orizzontale ma vitale il 2007).
2009 è un'altra bella versione se consideriamo l'annata disastrosa, il 2010 è giovanerrimo ma a mio avviso il tempo gli darà ragione.
2011 e 2012 in affinamento mi sembra continuino il discorso in maniera coerente.
Paolo De Cristofaro

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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda de magistris » 29 ago 2014 12:34

gianni femminella ha scritto:
Andyele ha scritto:Paolo le ultime uscite del Taurasi di Urciuolo come sono?
Io avevo preso qualche bottiglia di 2005 ed era molto buono ma ancora per me un po' troppo giovane, per cui ne ho aperte un paio ma le altre aspetto ancora a berle.


Mi accodo e chiedo se D'Angelo ha avuto buone riuscite anche recentemente. Ho stappato a maggio un Vigna Caselle 2006 strepitoso.


sinceramente su D'Angelo non ci ho capito molto dopo la divisione familiare..
Sul Vigna Caselle sono fermo anch'io alla 2006 che è molto buono, sono d'accordo, se becchi la bottiglia giusta. Purtroppo non sempre succede.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda Spectator » 29 ago 2014 12:39

...Se ho letto bene,nessuno l'ha nominato :Bue Apis...Aglianico del beneventano di di Cantina del Taburno.In annate ok,..vecchiarelle (98/2001),ho bevuto belle cose.Le annate relativamente nuove,2006/2008,invece, le ho trovate un po'grassottelle e con legno ancora in buona evidenza.
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda de magistris » 29 ago 2014 12:49

Spectator ha scritto:...Se ho letto bene,nessuno l'ha nominato :Bue Apis...Aglianico del beneventano di di Cantina del Taburno.In annate ok,..vecchiarelle (98/2001),ho bevuto belle cose.Le annate relativamente nuove,2006/2008,invece, le ho trovate un po'grassottelle e con legno ancora in buona evidenza.


l'ulltima annata del Bue Apis mandata in degustazione dalla Cantina del Taburno è stata la 2004. Da quel momento in poi non l'ho più assaggiato: per "scienza e conoscenza" lo farei, ma 50 euro per un vino che tendenzialmente non mi è mai piaciuto (tranne forse il 2001) non li spendo.
Paolo De Cristofaro

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Andyele
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Re: Aglianico: i migliori.

Messaggioda Andyele » 29 ago 2014 12:51

Grazie Paolo :wink:





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