CHE BEVESSIMO A GIUGNO 2014

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Alberto
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Re: CHE BEVESSIMO A GIUGNO 2014

Messaggioda Alberto » 27 giu 2014 15:33

Ieri approfittando del giorno fiore :wink: , serata friulana chez l'amico Curaden e signora, gentilissimi padroni di casa, assieme a qualche usuale compare di bevuta veneto.

Nell'ordine:

Monopolio della Contessa, Nec-Otium, 2008
Tocai (in larga maggioranza) e malvasia da vecchie vigne in Cormons. Bella freschezza al naso, di frutto bianco e toni ammandorlati, sensazioni che si ritrovano puntuali in un palato piuttosto concentrato ma non grasso, in cui l'acidità non altissima è compensata da una vena sapida notevole; tiene bene nel bicchiere ed anzi rilancia tropicalizzando leggermente il frutto al naso, rimanendo però pulito e lontano da surmaturazioni. Buono!

Bianco San Zuan Sol, Ronco del Gnemiz, 2008
Per me la piccola, grande delusione della serata. Il tocai di punta di Serena Palazzolo si mostra qui in versione dimessa, forse penalizzato dall'annata: frutto giallo interessante al naso col contrappunto di note quasi ferrugginose, bocca però abbastanza mancante di spinta, primariamente acida. Piccola consolazione, il legno non sembra essere un fattore...ma è tutto il resto a zoppicare, peccato...

Collio Malvasia, Francesco Vosca, 2008
Naso non amplissimo, di menta e buccia di pesca, bocca di bella naturalezza e dal "filo" acido preciso e tagliente; vino verticale e sicuramente rustico ma molto concreto e sommamente bevibile (alcol a 14% che non si sente minimamente, peraltro)...bravo a questo piccolo produttore di Brazzano!

Dis Cumieris, Vie di Romans, 2008
Malvasia in purezza. Mai bottiglie banali quelle dei Gallo, anzi vini che fanno sempre alquanto discutere: naso personalissimo su note quasi idrocarburiche, poi vegetali (qualcuno alla cieca dice sauvignon!), bocca grassa e piena, quasi nocciolata, lunghissima, di un'eleganza tutta sua nonostante la mole. Chiude amarognolo, e per questo rinfrescante.

Collio Tocai Friulano Zegla, Renato Keber, 2004
Chapeau ad un grande maestro del Collio, purtroppo (o per fortuna :wink: ), misconosciuto ai più. Ci mette un quarto d'ora a "scortecciarsi" da un'influenza del legno inizialmente molto marcata, ma poi è poesia, frutto giallo freschissimo ed integro, erbe di montagna, caramella d'orzo, bocca lunga e setosa, ravvivata continuamente da una traccia sapido-minerale splendida. Complesso.

Kai, Paraschos, 2004
Strettamente per gli amanti del genere, un Orange Wine di alto lignaggio, fin dal colore ambrato pieno; al naso lo puoi aspettare parecchio e sentirlo cambiare con l'alzarsi della temperatura (personalmente consiglio di servirlo appena fresco, credo che 14-15 °C sia l'optimum), sempre però su una forte traccia agrumata matura e speziata (marmellata, chinotto); al palato è un'orchestra che colpisce più per l'equilibrio complessivo che per i singoli descrittori più o meno marcati e definiti. Tannico ma non amaro, lascia la bocca secchissima e pulita. Miglior bianco di Paraschos bevuto finora, assieme direi ad un paio di annate "mitiche" dell'uvaggio Bianco Riserva di fine anni '90.

Pinot Nero Ronco del Palazzo, Torre Rosazza, 2008
Anche se bevuto con non molta attenzione, devo dirlo ben fatto nella sua linearità, frutto rosso soffice e speziatura dolce, ed una freschezza apprezzabile: non molto carattere, ma pazienza. Interessante però il rapporto Q/P.

Une Mufe di Verduz dal Nuf, Marco Sara, 2009
Qui sarò tranchant: campione da Top Ten/Top Twelve dei dolci italiani (azzardo, anche se me ne mancano un paio). Naso caleidoscopico su mille varietà di fiori e mieli, bocca dolcissima contrastata da una salinità impressionante, botrite di pulizia estrema; non so quanto cantino gli zuccheri (chiederò informazioni a Marco) ma viaggia secondo me ben oltre i 200 g/l...gestiti con equilibrio fantastico! Complimenti.

Per finire un Ramandolo 1964 (Corrado's Year :D ) non meglio specificato, e purtroppo ormai completamente trasfigurato, quasi secco e con un'acetica davvero alle stelle...anche se il naso diceva ancora qualcosa...

Alla prossima!
Ultima modifica di Alberto il 27 giu 2014 17:55, modificato 1 volta in totale.
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Re: CHE BEVESSIMO A GIUGNO 2014

Messaggioda Smarco » 27 giu 2014 16:27

Ieri sera in giardino dopo cena dato che l aria era bella fresca ne ho approfittato per stappare un rosso: Dugat Py pommard 2010, il colore non saprei dirlo perché era buio quindi sorvolo, al naso appena versato si riconosce subito una bella prugna secca per poi cambiare dopo un po' in frutti rossi e note minerali molto intense, in bocca un tannino molto presente anzi troppo quasi che rendeva difficile berlo, nel complesso vino sicuramente molto giovane
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Re: CHE BEVESSIMO A GIUGNO 2014

Messaggioda Spectator » 27 giu 2014 16:45

...Lupicaia 1995,Terriccio.Primo assaggio di un trittico(95,96,97) appena arrivato.Se tanto mi da tanto,stavolta, i sedicenti appassionati/venditori che popolano questi lidi, nn mi hanno..mollato boccie prese chissa' dove :mrgreen: .Rosso granato profondo,naso lieve di prugna,liquirizia,cassis , caffe ; bocca sontuosa,potente e decisa,lievemente dolce, con un notevole..calore che va scemando dopo pochi minuti.Si percepisce per via retronasale una sottile tostatura.Beva..gratificante con una lunghezza e una persistenza..infinite.Piaciuto assai,anche se abbinato maldestramente ad un ottimo spaghettone di Li Campi con pomodorini del..piennolo pesce spada a tocchetti e cozze pugliesi.
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Re: CHE BEVESSIMO A GIUGNO 2014

Messaggioda zampaflex » 28 giu 2014 17:50

Altro vino che scappa ai disastri dell'annata (2003).

Foradori - Granato 2003 :D :D :D :) +
Impressioni simili a quelle dei NAV che ho visto l'hanno bevuto tre mesi fa. Davvero una buona riuscita: non memorabile, ma mirabile per la finezza dei tannini appena percettibili e per l'insperato abbinamento buona maturità / non esagerato tasso alcoolico (13°). Fruttini neri (tutti!), tabacco biondo, fumé, mancano giusto un po' di acidità e quindi di chiusura per renderlo ottimo. In bocca è velluto, davvero carezzevole e cremoso senza ridondanze. Mi ha ricordato Bordeaux per la sua souplesse.
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Re: CHE BEVESSIMO A GIUGNO 2014

Messaggioda Ludi » 30 giu 2014 09:46

Per festeggiare la promozione al Master, questo w-e si è bevuto piuttosto bene....

Vittorio Moretti 2001: bel naso, non c'è che dire, con una nota di gianduiotto davvero intrigante. Peccato che in bocca la freschezza sia carente....è la Franciacorta, bellezza.
Valentini, Trebbiano 2003: decisamente animale e fumé, con le tipiche note di pepe bianco, camomilla e caffé verde. Annata minore, ma è sempre un gran bel bere.
Sassicaia 1997: veramente buono: grande eleganza e rigore, varietalità ma al tempo stesso aderenza al terroir. Una garanzia.
Montevetrano 1997: uscito malconcio dal confronto con il Sassicaia, per le evidenti note dolci e fruttate che gli fanno pagar pegno quanto ad eleganza. Molto giovanile.
Fleury, Brut 1996: grandissimo champagne, gioca alla perfezione il profilo ossidativo, con una bocca che lascia stecchiti per freschezza e PAI.
Chave, Hermitage Blanc 2006: vincitore assoluto tra i bianchi. Ricco, impetuoso al naso, si distende in bocca con grandissima agilità e verticalità, non lasciando alcuno spazio a note amarognole o surmature. Fantastico.
Clos des Lambrays 2010: giovanissimo, ha stregato tutti al naso, con note agrumate e speziate (netto il pepe di Szechuan). Personalmente non mi ha convinto al 100% in bocca, ma forse è un peccato di gioventù.
Scavino, Barolo Bric del Fiasc 1998: naso reticente e un pò chiuso, ma bocca veramente eccellente, anche grazie alla setosità della trama tannica.

E poi ieri il gran finale....

Salon 1996: che dire? Eleganza allo stato puro, quasi sottile nel dipanarsi della palette aromatica, ma complesso, avvolgente, persino troppo giovane. La sublimazione dell'equilibrio.
Bouchard, Montrachet 1998: che vino! Ricco ed intenso, non deborda mai sul pesante, pur avendo una densità glicerica veramente impressionante. Finale...senza fine.
Chateau Margaux 1986: anche qui, l'eleganza e la perfezione stilistica lasciano a bocca aperta. La suprema sintesi del Margaux, in annata di grazia, con una incredibile vitalità.
Guigal, La Turque 1995: bevuto dopo un mostro come il Margaux, ne è uscito clamorosamente (ma forse non troppo) vincitore. Spicca la giocosità della trama fruttata e speziata, l'agilità di beva, la voglia di continuare ad assaggiarlo. Commovente.
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Re: CHE BEVESSIMO A GIUGNO 2014

Messaggioda paperofranco » 30 giu 2014 10:49

Ludi ha scritto:Per festeggiare la promozione al Master, .


Congratulazioni, Giuliano :D
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Ludi
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Re: CHE BEVESSIMO A GIUGNO 2014

Messaggioda Ludi » 30 giu 2014 11:51

paperofranco ha scritto:
Congratulazioni, Giuliano :D


grazie Franco! Esame tutt'altro che banale, ma di grande soddisfazione :D
Spectator
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Re: CHE BEVESSIMO A GIUGNO 2014

Messaggioda Spectator » 30 giu 2014 13:26

...Herzu 2011,E.Germano.Giallo paglierino carico con lievi riflessi di verde. Naso..timido ma facile di fiori bianchi,lime , camomilla , 'qualcosa' proveniente dal mare :shock: e kerosene(!).Bocca intensa,fresca e saporita,forse un po' troppo. Bevibilita' sciolta ,la boccia dura poco, ce ne sarebbe voluta un'altra,che purtroppo nn c'era.Buon vino,penso propio che lo ricomprero', magari in annata piu' vetusta.
aleman10
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Re: CHE BEVESSIMO A GIUGNO 2014

Messaggioda aleman10 » 04 lug 2014 03:18

Morgon 1998- Domaine J.Chamonard

Ebbene sì, un gamay di 16 anni. Ma il gamay può invecchiare? Invecchiare bene intendo... La risposta si è palesata nel mio bicchiere questa sera. Rosso granato con qualche riflesso aranciato. Il naso è variegatissimo ma allo stesso tempo si svela senza strafare. Non urla ma sussurra. Esce fuori subito un bel frutto. Mirtillo e fragolina di bosco, seguiti in successione da un profluvio di spezie orientali,cola,cannella il tutto adagiato su un fondo terroso. A tratti ricorda un pinot nero, con la connotazione terrosa tipica di alcuni gevrey-chambertin.In bocca bella acidità a dispetto degli anni che passano, carezza il palato come velluto, un ricordo di tannino come a ribadire la vitalità di questo vino fascinossissimo. Sì, è davvero buono.
danyraffy
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Re: CHE BEVESSIMO A GIUGNO 2014

Messaggioda danyraffy » 04 lug 2014 09:53

Spectator ha scritto:...Herzu 2011,E.Germano.Giallo paglierino carico con lievi riflessi di verde. Naso..timido ma facile di fiori bianchi,lime , camomilla , 'qualcosa' proveniente dal mare :shock: e kerosene(!).Bocca intensa,fresca e saporita,forse un po' troppo. Bevibilita' sciolta ,la boccia dura poco, ce ne sarebbe voluta un'altra,che purtroppo nn c'era.Buon vino,penso propio che lo ricomprero', magari in annata piu' vetusta.


mi è piaciuta molto... a voler fare un appunto la nota di idrocarburi troppo marcata..

daniele

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