Messaggioda egio » 22 apr 2014 22:08
Provo a dare il mio punto di vista a un argomento, quello sollevato da Davide, che devo dire ronzava in testa anche a me da un po'.
Grazie quindi innanzitutto a lui per averlo espresso e posto all'attenzione di tutti. Mi sembra che il numero di risposte dica chiaramente che è qualcosa di sentito.
Io non credo di essere molto aggiornato, rispetto ai social, in generale, e alle varie tecnologie di comunicazione - aperta, chiusa o circolare che sia - oggi a disposizione. Confesso dunque che, un po' per mancanza di tempo, un po' per pigrizia, non so nulla dei mondi paralleli che in tema di vino esistono sulle altre piattaforme citate; non ho mai cercato (oggi ci ho provato senza grandi esiti), e nemmeno ne sono curioso.
Ma il punto non è questo, per me.
Qualcuno in qualche intervento lo ha espresso già: questo forum ha delle caratteristiche, che sono quelle che mi avvicinano e che non trovo altrove. Libertà pressoché totale (=anarchia?); apertura quasi incondizionata (=mancanza di filtri e conseguente abbassamento del livello?); vastità del bacino di potenziali partecipanti (=dispersività, cazzeggio, quando non aggressività reciproca?).
Il punto è che ogni aspetto può essere visto sotto luce diversa. Ma io sinceramente trovo che un posto come questo, che sai che c'è, dove metti la testa dentro quando ti va e sai che trovi sempre un buon numero di persone che bene o male condivide con te una passione; di cui conosci in certi casi le facce, in altri nemmeno sai da dove escano fuori. E dove ognuno può dire la sua col medesimo spazio. Ebbene, mi sembra insostituibile da altre forme tra quelle che sono state elencate.
Di questo posto mi piace che è come una specie di "bar sport", dove anziché del gol fantastico o della formazione sbagliata, si racconta della bevuta epica o si discute del produttore incapace, con lo stesso spirito col quale si entra nel proprio bar abituale, sentendosi fuori casa, e quindi un po' ospiti, ma al tempo stesso a casa propria, nel senso vero del pub inglese, come "public house", e quindi leggeri e a proprio agio.
Parlo ovviamente solo e esclusivamente per me. Ma io sinceramente, non avendo mai utilizzato facebook, non sapendo come funziona twitter e ignorando totalmente instagram o altre cose del genere, sento che comunque non sarei interessato a entrare "in casa d'altri", in una pagina facebook di qualcuno a commentare, o inserendomi non so come in liste chiuse di altri, o a diventare follower o "mipiacitore" (non so come si dice) o adepto di qualcuno; non per rifiuto o tantomeno per orgoglio, ma perché non lo andrei a cercare e, se ci capitassi, non mi sentirei a mio agio a... "entrare". Ma son d'accordo che son tutti strumenti che hanno una funzione ben precisa e che consentono di comunicare con rapidità e efficacia e quindi capisco perfettamente il punto di vista dell'ottimo wineduck.
Ma so anche che sinceramente, se non ci fosse un posto come questo, o simile a questo (il citato La passion du Vin per esempio, pur non intervenendo di fatto mai, mi piace davvero) non credo proprio che potrei sostituirlo con quelle altre forme di aggregazione virtuale citate. Probabilmente anni fa il forum era meglio, non lo so, son qua da relativamente poco; e pure ultimamente gli interventi sono meno assidui, soprattutto da parte di certi forumisti un tempo molto attivi. Ma di certo, non conosco molti altri posti in cui so che, se voglio sapere come è quella bottiglia assurda prodotta in 4 esemplari per sbaglio nel '78 da un produttore di langa poi emigrato in kamchatka, posso fare una ricerca o postare una richiesta, e nel giro di due giorni ho la risposta di chi ha in cantina due delle quattro bottiglie, di chi ha visto di recente il produttore in questione coi baffi alla mongola a Petropavlovsk intento a spacciare ai Coriachi per elisir di lunga vita del barolo chinato industriale allungato con acqua termale del posto, nonché di chi si vanta di essersi tr...ato sua sorella proprio nel '78, durante la vendemmia...
La differenza è tutta qui. Mi sembra che i social di cui parlate siano bi-direzionali, chi posta e chi visita e commenta, quando non addirittura unidirezionali. O al massimo, come dicevo, circolari. E' come andare a casa di qualcuno, di un amico, un conoscente, e raccontarsi le proprie cose. E poi da un altro, e poi da un altro ancora. Mentre il forum mi sembra ancora il bar in mezzo alla piazza, o una fiera, dove incontri tutti e ognuno dice la sua. E in mezzo a tante cose inutili, a qualche cazzeggio, trovi sempre la perla di saggezza o il motivo di una bella risata, impagabili entrambi.
Insomma, se non si era capito, io la testa in questo bar sport di squinternati, faziosi, caciaroni, generosi e a volte litigiosi appassionati del vino e della vita, continuo quando posso a mettercela volentieri...
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egio il 23 apr 2014 08:42, modificato 1 volta in totale.