Le bevute di APRILE 2014

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seicorde6
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda seicorde6 » 21 apr 2014 22:16

Stappature outsider pasquali:

PIO CESARE BARBARESCO IL BRICCO '98
Cominciamo bene con un tappo spezzato clamorosamente, ma versato nel bicchiere il vino veste di un rosso ancora bello carico e molto accattivante, naso persino meglio, tipico e molto espressivo che stimola la salivazione e la voglia di bere un sorso ma la poesia si ferma qua.
In bocca c'è fieno, radici in prevalenza, spezie, china....niente viola, niente rosa appassita.
Chiude parecchio amaro.

TRIACCA SFORZATO S.DOMENICO '02
Bel rosso rubino con riflessi aranciati didattici. Naso moooolto alcoolico piuttosto invasivo che non molla la presa nemmeno dopo la dovuta ossigenazione nel bicchiere.
In bocca è aggressivo, strutturato sempre marcatamente alcoolico con note di cuoio, pelle, cacao amaro e mon cherì.
Forse aveva ancora bisogno di affinamento in bottiglia.
Nella mia ignoranza (se fosse stato alla cieca) l'avrei scambiato per una valpolcella di DalForno.

EGON MULLER RIESLING SCHARZHOF '09
peccato per quella punta di carbonica ma è un dettaglio da nulla.
10 gradi alcolici di puro godimento. Ne voglio ettolitri!! :shock:

LAMBORGHINI CAMPOLEONE '03
Ehm...
cenere, legno, tannini mostruosi. Erano anni che non bevevo un vino così. Ah....i vecchi barricatoni..... Che ricordi! :oops:

SKERK VITOVSKA (non ricordo l'annata)
Non ho molta dimestichezza con questa tipologia di bianchi ma l'ho bevuto volentieri.
Bella personalità!

CANTINE FERRI MEMOR '09
La solita meravigliosa certezza.
Ottimo come sempre.

ODDERO BAROLO VIGNA RIONDA '00
Rosso mattone con riflessi molto aranciati e stanchi che ingannano riguardo l'età di questo Barolo ancora piuttosto giovane.
Al naso non va molto meglio, c'è del tabacco, foglie secche, funghi....e la situazione peggiora col passare del tempo.
In bocca patè d'olive a parte c'e ben poco da raccontare.
Piuttosto deludente.
Perché devi aver per forza torto solo se alcuni milioni di persone la pensano così?
(Frank Zappa)
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seicorde6
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda seicorde6 » 21 apr 2014 22:21

paperofranco ha scritto:Poggio ai Chiari 2004 Colle Santa Mustiola.
Capita a volte di fare incontri sorprendenti dove e quando meno te l'aspetti. Oggi, Pasquetta, gitarella disimpegnata fuori porta che non sia mare: opto per il lago di Chiusi. Ristorante il Pesce d'Oro, proprio sul lago, classico posto da tavolate e da notevole rigirìo di gente, con variegata umanità di passaggio, compresi campeggiatori, ciclisti, pescatori, ecc.
Ordiniamo dei piatti di pesce di lago, ovviamente, poi dò un'occhiata alla carta più per abitudine meccanica che per fiducia di trovarci qualcosa di buono. Invece non è niente male, denota una certa cura da parte di chi l'ha redatta(che poi scopro essere un collega sommelier con cui avevo fatto servizio a Montepulciano un paio di volte), così trovo questa etichetta di cui avevo sentito parlare, ma che non avevo mai bevuto, e fregandomene delle regole di abbinamento me la faccio portare.
Si presenta con un rubino/granato luminoso e trasparente, da sangiovese d'antàn. Il profumo è finissimo e complesso, di un'ampiezza e di un respiro più da nebbiolo che da sangiovese. Le note si susseguono in modo avvincente, crescendo di espressività con l'ossigeno: principalmente floreali e agrumate, ma anche ferrose, speziate, di piccoli frutti rossi; un quadro olfattivo di gran classe. In bocca è setoso, perfettamente bilanciato nelle componenti, di medio corpo, tannino sottilissimo che sfuma a livello tattile in una lunga scia di sali minerali. PAI elegantissima, di alto profilo, chiude su rimandi floreali e agrumati, coerentemente con il primo naso.
Una gran boccia, tanto bella quanto inaspettata. A questo punto si rende obbligatoria la conoscenza diretta dell'artefice di questa chicca da una zona "povera".




Quoto! Gran boccia!
Sarebbe interessante qualche nota su altre annate del Poggio ai chiari.
Il guru una volta mi disse che quando assaggiò al Vinitaly il Poggio ai chiari (annata 2004) anni orsono fu molto emozionato da questo vino.....più che da ornellaia, sassicaia e solaia messi insieme.
Perché devi aver per forza torto solo se alcuni milioni di persone la pensano così?
(Frank Zappa)
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda paperofranco » 21 apr 2014 22:47

gottino ha scritto:
paperofranco ha scritto:Poggio ai Chiari 2004 Colle Santa Mustiola.
Capita a volte di fare incontri sorprendenti dove e quando meno te l'aspetti. Oggi, Pasquetta, gitarella disimpegnata fuori porta che non sia mare: opto per il lago di Chiusi. Ristorante il Pesce d'Oro, proprio sul lago, classico posto da tavolate e da notevole rigirìo di gente, con variegata umanità di passaggio, compresi campeggiatori, ciclisti, pescatori, ecc.
Ordiniamo dei piatti di pesce di lago, ovviamente, poi dò un'occhiata alla carta più per abitudine meccanica che per fiducia di trovarci qualcosa di buono. Invece non è niente male, denota una certa cura da parte di chi l'ha redatta(che poi scopro essere un collega sommelier con cui avevo fatto servizio a Montepulciano un paio di volte), così trovo questa etichetta di cui avevo sentito parlare, ma che non avevo mai bevuto, e fregandomene delle regole di abbinamento me la faccio portare.
Si presenta con un rubino/granato luminoso e trasparente, da sangiovese d'antàn. Il profumo è finissimo e complesso, di un'ampiezza e di un respiro più da nebbiolo che da sangiovese. Le note si susseguono in modo avvincente, crescendo di espressività con l'ossigeno: principalmente floreali e agrumate, ma anche ferrose, speziate, di piccoli frutti rossi; un quadro olfattivo di gran classe. In bocca è setoso, perfettamente bilanciato nelle componenti, di medio corpo, tannino sottilissimo che sfuma a livello tattile in una lunga scia di sali minerali. PAI elegantissima, di alto profilo, chiude su rimandi floreali e agrumati, coerentemente con il primo naso.
Una gran boccia, tanto bella quanto inaspettata. A questo punto si rende obbligatoria la conoscenza diretta dell'artefice di questa chicca da una zona "povera".



Gran bella riuscita di questo vino poco conosciuto,io ho assaggiato anche 2005 e 2006,trovandole meno equilibrate e piu' segnate dal legno,ma le condizioni in cui si assaggiava non erano delle migliori,spero di ricredermi.La visita all'azienda comunque dev'essere molto interessante,vediamo se si riesce ad organizzare giornatina didattica in loco :mrgreen:


Lo sai, ho pensato che ci sarebbe stato bene messo alla cieca in mezzo ai vini di sabato. Se calate nel senese, si comincia a bere molto prima di arrivare a Chiusi, anzi, mi sa che non ci si arriva nemmeno.... :mrgreen:
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda paperofranco » 21 apr 2014 22:48

seicorde6 ha scritto:
paperofranco ha scritto:Poggio ai Chiari 2004 Colle Santa Mustiola.
Capita a volte di fare incontri sorprendenti dove e quando meno te l'aspetti. Oggi, Pasquetta, gitarella disimpegnata fuori porta che non sia mare: opto per il lago di Chiusi. Ristorante il Pesce d'Oro, proprio sul lago, classico posto da tavolate e da notevole rigirìo di gente, con variegata umanità di passaggio, compresi campeggiatori, ciclisti, pescatori, ecc.
Ordiniamo dei piatti di pesce di lago, ovviamente, poi dò un'occhiata alla carta più per abitudine meccanica che per fiducia di trovarci qualcosa di buono. Invece non è niente male, denota una certa cura da parte di chi l'ha redatta(che poi scopro essere un collega sommelier con cui avevo fatto servizio a Montepulciano un paio di volte), così trovo questa etichetta di cui avevo sentito parlare, ma che non avevo mai bevuto, e fregandomene delle regole di abbinamento me la faccio portare.
Si presenta con un rubino/granato luminoso e trasparente, da sangiovese d'antàn. Il profumo è finissimo e complesso, di un'ampiezza e di un respiro più da nebbiolo che da sangiovese. Le note si susseguono in modo avvincente, crescendo di espressività con l'ossigeno: principalmente floreali e agrumate, ma anche ferrose, speziate, di piccoli frutti rossi; un quadro olfattivo di gran classe. In bocca è setoso, perfettamente bilanciato nelle componenti, di medio corpo, tannino sottilissimo che sfuma a livello tattile in una lunga scia di sali minerali. PAI elegantissima, di alto profilo, chiude su rimandi floreali e agrumati, coerentemente con il primo naso.
Una gran boccia, tanto bella quanto inaspettata. A questo punto si rende obbligatoria la conoscenza diretta dell'artefice di questa chicca da una zona "povera".




Quoto! Gran boccia!
Sarebbe interessante qualche nota su altre annate del Poggio ai chiari.
Il guru una volta mi disse che quando assaggiò al Vinitaly il Poggio ai chiari (annata 2004) anni orsono fu molto emozionato da questo vino.....più che da ornellaia, sassicaia e solaia messi insieme.


O chi è il guru? :D
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda Andyele » 21 apr 2014 23:02

paperofranco ha scritto:Lo sai, ho pensato che ci sarebbe stato bene messo alla cieca in mezzo ai vini di sabato


Lascia stare anche io avevo pensato che un altro vino alla cieca ci sarebbe stato bene :oops: :oops: :oops: :mrgreen:
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda Andyele » 21 apr 2014 23:09

Oggi a pranzo Passopisciaro Contrada Porcaria 2008: era l'ultima Contrada che mi mancava, con questa le ho sentite tutte nell'annata 2008 e devo dire che questa è quella che mi è piaciuta di più. Veramente un vino molto interessante che univa all'eleganza e sobrietà delle altre Contrade la dolcezza di un tannino che rendeva il sorso appagante e succoso. Un vino che ricomprerei senza indugio.
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda davidef » 22 apr 2014 08:28

Andyele ha scritto:Oggi a pranzo Passopisciaro Contrada Porcaria 2008: era l'ultima Contrada che mi mancava, con questa le ho sentite tutte nell'annata 2008 e devo dire che questa è quella che mi è piaciuta di più. Veramente un vino molto interessante che univa all'eleganza e sobrietà delle altre Contrade la dolcezza di un tannino che rendeva il sorso appagante e succoso. Un vino che ricomprerei senza indugio.



a quanto sta oggi a scaffale enoteca ? over 30 ?
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda zampaflex » 22 apr 2014 09:13

seicorde6 ha scritto:Stappature outsider pasquali:

TRIACCA SFORZATO S.DOMENICO '02

LAMBORGHINI CAMPOLEONE '03

SKERK VITOVSKA (non ricordo l'annata)


Triacca: lasciali stare, sono sempre così, se vuoi bere bene in Valle devi abbandonare i grossi (Negri, Triacca, Nera, Bettini, Sertori Salis; per certi versi anche Fay e Mamete Prevostini).
Campoleone: per me sei stato sfortunato, pur non essendo un campione di finezza ne ho bevuto alcune bottiglie decisamente migliori (non '03).
Skerk: provato tutta la sua gamma al Vinitaly e tanto di cappello! Come dosare bene la mano con le macerazioni senza produrre mostri.
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda Südtiroler Spitzbua » 22 apr 2014 10:35

Montevertine 2004
Frutto scuro e piuttosto legnoso, non mi è piaciuto.
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda arnaldo » 22 apr 2014 20:51

Oggi a pranzo
Alain Coudert -Fleurie Clos de la Roilette 2011 - rubino vivo.annata in chiaroscuro anche qui e si sente.Profumi vaghi,confusi, Toni floreali si mischiano ad una nota radicosa,quasi vegetale. Bocca che ha beva,scioltezza,equilibrio ma poca sostanza e acidita'.nel complesso devo dire poco soddisfacente.
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda egio » 22 apr 2014 21:23

W. de Battè - Cinque Terre 2008: Ecco un altro bell'esempio di come si possano fare delle scelte molto nette, in vigna e in cantina, dando vita a bottiglie di personalità enorme, di grande fascino, senza quelle derive che troppo spesso mi respingono, ma invece emozionali e pure emozionanti come questa. Un vino che, aperto per tempo, versato con sgarbo, lasciato riprendere nel bicchiere e bevuto alla temperatura di cantina, può bastare a se stesso. Ma che abbinato a casaccio con dei peperoni ripieni col pesto degli agnolini e passati lentamente al forno, bagnati col loro fondo deglassato con brodo sincero, stasera ha lasciato il segno. Colore arancione da tramonto da sopra Vernazza. Naso fascinoso, che si fa più complesso col passare del tempo. Come se dal freddo del mattino in riva al mare, con note più balsamiche e iodate, sorgesse poi il sole a scaldare; e con esso la frutta giustamente matura, pesca gialla, albicocca, iniziasse a liberare i suoi profumi. In bocca i 15% di certo non svaniscono, ma nemmeno prevaricano; resta equilibrato, vibrante, appena tannico. Bene. Non il mio vino da tutti i giorni, ma decisamente bene.
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda landmax » 22 apr 2014 22:36

L’altra sera dal Divinis a Bologna, serata dedicata ai riesling alsaziani:

Alsace Grand Cru Hengst Resling 2009 Josmeyer
Giallo paglierino con riflessi dorati, i profumi sono subito intriganti: leggermente idrocarburico, arachidi, mela gialla ed infine una bella nota balsamica di mentuccia; bocca molto elegante, del tutto secca, sapida, abbastanza fresca (ma forse meno di quanto mi sarei aspettato), lunga ma non lunghissima. Bel vino, ma gli manca qualcosa per l’eccellenza. 88/100

Alsace Riesling Cuvee Precieuse 2009 Pierre Frick
Bel giallo dorato, piuttosto chiuso nei profumi, fatica a togliersi di dosso una sensazione un po’ vegetale di raspo; la bocca è grassa, oleosa (sensazione tattile avvertibile in tutti i vini, tranne quello di Josmeyer, dovuta, ritengo, al residuo zuccherino chiaramente percepibile), ma un po’ troppo calda e non contrastata a sufficienza dall’acidità, finale lungo, ma non particolarmente interessante. 85/100

Alsace Grand Cru Muenchberg Riesling 2012 Ostertag
Qui si cambia decisamente passo. Giallo dorato, naso già molto aperto, intenso ed articolato, giocato su una florealità affascinante (rosa, geranio), su un frutto esotico maturo ma mai stucchevole (riconosco mango e mela delicius) ed una scia finemente minerale a ingentilire il quadro olfattivo; la bocca è grassa ed oleosa, ma molto ben contrastata da freschezza e sapidità, per un finale molto lungo e veramente irradiante, in cui ritornano prepotentemente i rimandi olfattivi. Vino giovanissimo, ma che stoffa! 93/100

Alsace Grand Cru Rangen de Thann Riesling Clos Saint-Theobald 2009 Schoffit
Giallo dorato, naso giocato sui classici rimandi di idrocarburi e frutta gialla (mela renetta), ma certamente non molto aperto in questa fase; la bocca però è davvero monumentale per ricchezza estrattiva, oleosità, freschezza, profondità. Grande bottiglia, aperta però in una fase di “semi-chiusura”. 91/100

Alsace Grand Cru Schlossberg Riesling 2010 Albert Mann
Giallo dorato, al naso è chiaramente avvertibile una nota di grasso animale non particolarmente elegante e che solo dopo molto tempo tende a scomparire, poi rimandi di fragola e burro di arachidi; la bocca, pur mantenendo una certa oleosità, è più secca delle precedenti, in particolare l’acidità si avverte con una piacevole nota agrumata. Tuttavia il vino manca un po’ di complessità e nell’insieme non offre, a mio avviso, particolari spunti. 87/100

Alsace Grand Cru Altenberg de Bergheim 2006 Marcell Deiss
Unico vino della serata non riesling al 100% (anche se con quota di riesling significativa), gioca un campionato a parte. A partire dal colore, ambrato; i profumi offrono tutta la complessità di un grande vino dolce: uva passa, noce, frutta candita, confettura di albicocca, rosmarino, una scia balsamica di eucalipto e molto altro. Davvero un naso coinvolgente e su cui rimanere per ore; in bocca è viscoso, il residuo zuccherino chiaramente superiore agli altri, anche se alla fine un poco deludente, non molto articolato e forse un po’ corto (le aspettative offerte dal naso erano decisamente superiori). Per me è a tutti gli effetti un vino dolce, anche se tale non dovrebbe essere, almeno in teoria (non è una vendage tardive né tantomeno una SGN). 89/100

Nell’insieme, serata molto istruttiva per comprendere la tipologia, anche se devo ammettere di non essere rimasto eccessivamente affascinato da questi vini (Ostertag a parte).

Nota dolente e non trascurabile: la mattina seguente, quando mi sono svegliato, avevo un netto cerchio alla testa… segno che la solforosa, qui, la usano pesantemente (nonostante 5 produttori su 6 si dichiarino biodinamici)!
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda miccel » 23 apr 2014 00:02

Dettori-Tenores 2006
Come altre volte, provo una specie di senso di gratitudine quando bevo il vino di questo produttore. Colore rosso-rosato pastello, un profumo molto ampio, percepibile nettamente anche direttamente dalla bottiglia, di fragola, lampone e mora. In bocca gli stessi frutti, ma come fossero in macedonia conditi con spremuta d'arancia e una freschezza incredibile per la gradazione (16). Macchia mediterranea, mare e una dolcezza mitigata da buccia di agrumi e iodio (quest'ultimo senza eccessi come invece un'altra volta mi è capitato con un altro loro vino). Mille centesimi parker.
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda alì65 » 23 apr 2014 07:07

landmax ha scritto:Alsace Grand Cru Altenberg de Bergheim 2006 Marcell Deiss
Unico vino della serata non riesling al 100% (anche se con quota di riesling significativa), gioca un campionato a parte. A partire dal colore, ambrato; i profumi offrono tutta la complessità di un grande vino dolce: uva passa, noce, frutta candita, confettura di albicocca, rosmarino, una scia balsamica di eucalipto e molto altro. Davvero un naso coinvolgente e su cui rimanere per ore; in bocca è viscoso, il residuo zuccherino chiaramente superiore agli altri, anche se alla fine un poco deludente, non molto articolato e forse un po’ corto (le aspettative offerte dal naso erano decisamente superiori). Per me è a tutti gli effetti un vino dolce, anche se tale non dovrebbe essere, almeno in teoria (non è una vendage tardive né tantomeno una SGN). 89/100


Nota dolente e non trascurabile: la mattina seguente, quando mi sono svegliato, avevo un netto cerchio alla testa… segno che la solforosa, qui, la usano pesantemente (nonostante 5 produttori su 6 si dichiarino biodinamici)!


amo lo stile Deiss, per me uno dei più articolati della zona solo che gli va dato molto ma molto tempo; sicuro non fosse SGN perché esiste questa etichetta e mi stupisce questo residuo che hai trovato, di solito sono vini molto bene amalgamati.....difficili in fase di gioventù
la biodinamica non è legata ai solfiti, dipende dove è condotta e di solito gli alsaziani sono per la cura della vigna, oltre sarebbe impensabile con queste glicerine e zuccheri, uno stabilizzante serve
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda alì65 » 23 apr 2014 07:52

egio ha scritto:W. de Battè - Cinque Terre 2008: Ecco un altro bell'esempio di come si possano fare delle scelte molto nette, in vigna e in cantina, dando vita a bottiglie di personalità enorme, di grande fascino, senza quelle derive che troppo spesso mi respingono, ma invece emozionali e pure emozionanti come questa. Un vino che, aperto per tempo, versato con sgarbo, lasciato riprendere nel bicchiere e bevuto alla temperatura di cantina, può bastare a se stesso. Ma che abbinato a casaccio con dei peperoni ripieni col pesto degli agnolini e passati lentamente al forno, bagnati col loro fondo deglassato con brodo sincero, stasera ha lasciato il segno. Colore arancione da tramonto da sopra Vernazza. Naso fascinoso, che si fa più complesso col passare del tempo. Come se dal freddo del mattino in riva al mare, con note più balsamiche e iodate, sorgesse poi il sole a scaldare; e con esso la frutta giustamente matura, pesca gialla, albicocca, iniziasse a liberare i suoi profumi. In bocca i 15% di certo non svaniscono, ma nemmeno prevaricano; resta equilibrato, vibrante, appena tannico. Bene. Non il mio vino da tutti i giorni, ma decisamente bene.


bevuto l'anno passato la 2005, sicuramente l'annata non l'ha aiutato perché l'ho trovato pesante, un frutto molto maturo con note ossidative abbastanza marcate, colore molto marcato come da macerazione spinta, di certo non il mio genere
avevo provato una 2004 e m'era piaciuta di più, un mineralità evidente con frutta matura al punto giusto
ora ha cambiato proprietà, sai da che anno non è più sua l'azienda?
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda egio » 23 apr 2014 08:54

alì65 ha scritto:
egio ha scritto:W. de Battè - Cinque Terre 2008: Ecco un altro bell'esempio di come si possano fare delle scelte molto nette, in vigna e in cantina, dando vita a bottiglie di personalità enorme, di grande fascino, senza quelle derive che troppo spesso mi respingono, ma invece emozionali e pure emozionanti come questa. Un vino che, aperto per tempo, versato con sgarbo, lasciato riprendere nel bicchiere e bevuto alla temperatura di cantina, può bastare a se stesso. Ma che abbinato a casaccio con dei peperoni ripieni col pesto degli agnolini e passati lentamente al forno, bagnati col loro fondo deglassato con brodo sincero, stasera ha lasciato il segno. Colore arancione da tramonto da sopra Vernazza. Naso fascinoso, che si fa più complesso col passare del tempo. Come se dal freddo del mattino in riva al mare, con note più balsamiche e iodate, sorgesse poi il sole a scaldare; e con esso la frutta giustamente matura, pesca gialla, albicocca, iniziasse a liberare i suoi profumi. In bocca i 15% di certo non svaniscono, ma nemmeno prevaricano; resta equilibrato, vibrante, appena tannico. Bene. Non il mio vino da tutti i giorni, ma decisamente bene.


bevuto l'anno passato la 2005, sicuramente l'annata non l'ha aiutato perché l'ho trovato pesante, un frutto molto maturo con note ossidative abbastanza marcate, colore molto marcato come da macerazione spinta, di certo non il mio genere
avevo provato una 2004 e m'era piaciuta di più, un mineralità evidente con frutta matura al punto giusto
ora ha cambiato proprietà, sai da che anno non è più sua l'azienda?


L'ho seguito poco, ultimamente. Ma da quanto ne so, lui è sempre in Prima Terra, coi suoi due soci storici, dove fa vini sempre molto particolari, mi pare dal 2003. Non sapevo di avvicendamenti, se è a questa azienda che ti riferisci. Poi imbottiglia (o imbottigliava) col suo nome solamente proprio il 5 terre. Nel 2008 di ieri mi ha colpito la quasi totale assenza proprio di note ossidative marcate, tutto era equilibrato e armonico.
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda landmax » 23 apr 2014 09:25

alì65 ha scritto:
landmax ha scritto:Alsace Grand Cru Altenberg de Bergheim 2006 Marcell Deiss
Unico vino della serata non riesling al 100% (anche se con quota di riesling significativa), gioca un campionato a parte. A partire dal colore, ambrato; i profumi offrono tutta la complessità di un grande vino dolce: uva passa, noce, frutta candita, confettura di albicocca, rosmarino, una scia balsamica di eucalipto e molto altro. Davvero un naso coinvolgente e su cui rimanere per ore; in bocca è viscoso, il residuo zuccherino chiaramente superiore agli altri, anche se alla fine un poco deludente, non molto articolato e forse un po’ corto (le aspettative offerte dal naso erano decisamente superiori). Per me è a tutti gli effetti un vino dolce, anche se tale non dovrebbe essere, almeno in teoria (non è una vendage tardive né tantomeno una SGN). 89/100


Nota dolente e non trascurabile: la mattina seguente, quando mi sono svegliato, avevo un netto cerchio alla testa… segno che la solforosa, qui, la usano pesantemente (nonostante 5 produttori su 6 si dichiarino biodinamici)!


amo lo stile Deiss, per me uno dei più articolati della zona solo che gli va dato molto ma molto tempo; sicuro non fosse SGN perché esiste questa etichetta e mi stupisce questo residuo che hai trovato, di solito sono vini molto bene amalgamati.....difficili in fase di gioventù
la biodinamica non è legata ai solfiti, dipende dove è condotta e di solito gli alsaziani sono per la cura della vigna, oltre sarebbe impensabile con queste glicerine e zuccheri, uno stabilizzante serve


Su Deiss sicurissimo, non era una SGN né una vendemmia tardiva, vedi qui:

http://www.divinis.it/allegati_db/2014_ ... aziano.pdf

Anche a me, devo dire, ha stupito, avevo bevuto qualcosa di Deiss in passato (purtroppo non ricordo più l'etichetta) e non lo ricordavo così marcatamente abboccato. Quello dell'altra sera, però, te lo assicuro, se fosse stato servito in una batteria di vini dolci, nessuno avrebbe avuto da obiettare. Chiaro, il paragone non va fatto con un Tockaji Essencia, tanto per dirne uno, piuttosto con un dolce/non dolce, tipo Sauternes, anche se lo spettro aromatico era molto diverso, poteva ricordare un Vino Santo Trentino, se non addirittura certe espressioni più eleganti di vini mediterranei (per via di certi richiami alle erbe aromatiche come il rosmarino e anche timo). Non ho invece avuto l'impressione di un vino indietro con la maturazione, anzi, il profilo olfattivo era veramente dispiegato, mancava però un po' di nerbo acido per renderlo più articolato. Forse la 2006 anche in Alsazia...

Quanto alla solforosa, hai perfettamente ragione quando dici che la biodinamica è una pratica agronomica e non di cantina, ma est modus in rebus! Diciamo che mi aspetterei una mano più leggera anche in cantina e così, evidentemente, non è...
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda balzac » 23 apr 2014 10:46

Molto distrattamente a Pasquetta:
Rosso di Montalcino 2009, Agostina Pieri: veste leggermente spenta connotata da un rosso tendente al mattonato, ingresso in bocca dimesso con netta percezione del legno… a dispetto della gradazione non esattamente trascurabile (15), la nota alcolica, in parte bilanciata da un’acidità residuale, non infastidisce… finale fin troppo dolciastro per i miei gusti e per l’abbinamento alle costolette di maialino e alle salsicce alla brace (slurp)…

Cosmato 2009, Coletti Conti: questo proprio non l’ho capito… blend dei consueti vitigni internazionali (cab. sauvignon, merlot, p. verdot,...) con il cesanese di Affile, ne viene fuori un pastrocchio che come miglior risultato può aspirare all’anonimato…
deluso anche perché il suo cesanese in purezza (hernicus 2009), provato qualche anno fa, non mi era affatto dispiaciuto…
La tradizione è la custodia del fuoco, non l'adorazione della cenere.
Gustav Mahler
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Sydney
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda Sydney » 23 apr 2014 11:31

alì65 ha scritto:
landmax ha scritto:Alsace Grand Cru Altenberg de Bergheim 2006 Marcell Deiss
Unico vino della serata non riesling al 100% (anche se con quota di riesling significativa), gioca un campionato a parte. A partire dal colore, ambrato; i profumi offrono tutta la complessità di un grande vino dolce: uva passa, noce, frutta candita, confettura di albicocca, rosmarino, una scia balsamica di eucalipto e molto altro. Davvero un naso coinvolgente e su cui rimanere per ore; in bocca è viscoso, il residuo zuccherino chiaramente superiore agli altri, anche se alla fine un poco deludente, non molto articolato e forse un po’ corto (le aspettative offerte dal naso erano decisamente superiori). Per me è a tutti gli effetti un vino dolce, anche se tale non dovrebbe essere, almeno in teoria (non è una vendage tardive né tantomeno una SGN). 89/100


Nota dolente e non trascurabile: la mattina seguente, quando mi sono svegliato, avevo un netto cerchio alla testa… segno che la solforosa, qui, la usano pesantemente (nonostante 5 produttori su 6 si dichiarino biodinamici)!


amo lo stile Deiss, per me uno dei più articolati della zona solo che gli va dato molto ma molto tempo; sicuro non fosse SGN perché esiste questa etichetta e mi stupisce questo residuo che hai trovato, di solito sono vini molto bene amalgamati.....difficili in fase di gioventù
la biodinamica non è legata ai solfiti, dipende dove è condotta e di solito gli alsaziani sono per la cura della vigna, oltre sarebbe impensabile con queste glicerine e zuccheri, uno stabilizzante serve


Nei suoi gran cru io ricordo sempre una dolcezza ben percepibile. Sia nei 2005 (fantastici) e 2006 bevuti in una mia visita in azienda che in alcuni 2000 e 2001.
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda Andyele » 23 apr 2014 13:16

davidef ha scritto:
Andyele ha scritto:Oggi a pranzo Passopisciaro Contrada Porcaria 2008: era l'ultima Contrada che mi mancava, con questa le ho sentite tutte nell'annata 2008 e devo dire che questa è quella che mi è piaciuta di più. Veramente un vino molto interessante che univa all'eleganza e sobrietà delle altre Contrade la dolcezza di un tannino che rendeva il sorso appagante e succoso. Un vino che ricomprerei senza indugio.



a quanto sta oggi a scaffale enoteca ? over 30 ?


Credo decisamente si.
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda alì65 » 23 apr 2014 13:30

Sydney ha scritto:
alì65 ha scritto:
landmax ha scritto:Alsace Grand Cru Altenberg de Bergheim 2006 Marcell Deiss
Unico vino della serata non riesling al 100% (anche se con quota di riesling significativa), gioca un campionato a parte. A partire dal colore, ambrato; i profumi offrono tutta la complessità di un grande vino dolce: uva passa, noce, frutta candita, confettura di albicocca, rosmarino, una scia balsamica di eucalipto e molto altro. Davvero un naso coinvolgente e su cui rimanere per ore; in bocca è viscoso, il residuo zuccherino chiaramente superiore agli altri, anche se alla fine un poco deludente, non molto articolato e forse un po’ corto (le aspettative offerte dal naso erano decisamente superiori). Per me è a tutti gli effetti un vino dolce, anche se tale non dovrebbe essere, almeno in teoria (non è una vendage tardive né tantomeno una SGN). 89/100


Nota dolente e non trascurabile: la mattina seguente, quando mi sono svegliato, avevo un netto cerchio alla testa… segno che la solforosa, qui, la usano pesantemente (nonostante 5 produttori su 6 si dichiarino biodinamici)!


amo lo stile Deiss, per me uno dei più articolati della zona solo che gli va dato molto ma molto tempo; sicuro non fosse SGN perché esiste questa etichetta e mi stupisce questo residuo che hai trovato, di solito sono vini molto bene amalgamati.....difficili in fase di gioventù
la biodinamica non è legata ai solfiti, dipende dove è condotta e di solito gli alsaziani sono per la cura della vigna, oltre sarebbe impensabile con queste glicerine e zuccheri, uno stabilizzante serve


Nei suoi gran cru io ricordo sempre una dolcezza ben percepibile. Sia nei 2005 (fantastici) e 2006 bevuti in una mia visita in azienda che in alcuni 2000 e 2001.


stiamo parlando di Altenberg con etichetta ocra o quella con scritta tipo pergamena? in questi casi (contrariamente alla mia idea) servirebbe la foro
per me le etichette "barocche" non hanno questo residuo che leggo, o almeno non lo percepisco così accentuato come lo notate voi....e non amo i vini pseudo dolci
ricordo un 99 e 01 Schoenenbourg molto eclettici, nessuno residuo con molte sfaccettature, direi caricaturali; la difficoltà fu quella di abbinarli ai piatti perché l'intensità tende a sovrastare
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda landmax » 23 apr 2014 14:15

alì65 ha scritto: stiamo parlando di Altenberg con etichetta ocra o quella con scritta tipo pergamena? in questi casi (contrariamente alla mia idea) servirebbe la foro
per me le etichette "barocche" non hanno questo residuo che leggo, o almeno non lo percepisco così accentuato come lo notate voi....e non amo i vini pseudo dolci
ricordo un 99 e 01 Schoenenbourg molto eclettici, nessuno residuo con molte sfaccettature, direi caricaturali; la difficoltà fu quella di abbinarli ai piatti perché l'intensità tende a sovrastare


Questo, dal sito dello stesso Deiss:

http://www.marceldeiss.com/en/28-grand- ... e-bergheim

In effetti, lui stesso lo descrive così: "this Grand Cru is terribly hot, dry and almost overexposed. The maturities of grapes, often amplified by the noble rot, are non-standard..."
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda Sydney » 23 apr 2014 14:32

alì65 ha scritto:
stiamo parlando di Altenberg con etichetta ocra o quella con scritta tipo pergamena? in questi casi (contrariamente alla mia idea) servirebbe la foro
per me le etichette "barocche" non hanno questo residuo che leggo, o almeno non lo percepisco così accentuato come lo notate voi....e non amo i vini pseudo dolci
ricordo un 99 e 01 Schoenenbourg molto eclettici, nessuno residuo con molte sfaccettature, direi caricaturali; la difficoltà fu quella di abbinarli ai piatti perché l'intensità tende a sovrastare


Si, quelli con le etichette barocche: Schoenenbourg, Altenberg e Mambourg.
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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda Alberto » 23 apr 2014 15:09

Sydney ha scritto:
alì65 ha scritto:
stiamo parlando di Altenberg con etichetta ocra o quella con scritta tipo pergamena? in questi casi (contrariamente alla mia idea) servirebbe la foro
per me le etichette "barocche" non hanno questo residuo che leggo, o almeno non lo percepisco così accentuato come lo notate voi....e non amo i vini pseudo dolci
ricordo un 99 e 01 Schoenenbourg molto eclettici, nessuno residuo con molte sfaccettature, direi caricaturali; la difficoltà fu quella di abbinarli ai piatti perché l'intensità tende a sovrastare


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Re: Le bevute di APRILE 2014

Messaggioda videodrome » 23 apr 2014 15:13

Sydney ha scritto:
alì65 ha scritto:
stiamo parlando di Altenberg con etichetta ocra o quella con scritta tipo pergamena? in questi casi (contrariamente alla mia idea) servirebbe la foro
per me le etichette "barocche" non hanno questo residuo che leggo, o almeno non lo percepisco così accentuato come lo notate voi....e non amo i vini pseudo dolci
ricordo un 99 e 01 Schoenenbourg molto eclettici, nessuno residuo con molte sfaccettature, direi caricaturali; la difficoltà fu quella di abbinarli ai piatti perché l'intensità tende a sovrastare


Si, quelli con le etichette barocche: Schoenenbourg, Altenberg e Mambourg.

Che mi risulti di Altenberg de Bergheim Gran Cru ce n'è solo 1 perché le VT o SGN non hanno il nome dell'altenberg; cmq su questo suo vino da complantation, non percepire il residuo è dura, trattandosi di vino che annata più annata meno, ha un residuo di almeno 50/60 Gr/L. Per me grandissimo vino, non facilmente abbinabile, ma secco proprio no.

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