Messaggioda pudepu » 15 mar 2014 09:20
Dico anche io la mia, scusandomi se ripetero' qualche concetto gia' espresso ma essendo il thread troppo lungo correro' il rischio.
Sicuramente le frasi di Martino , scritte cosi' e lette da una persona che non lo conosca sono abbastanza sconvenienti. (tranne quella dello sparare al ladro, ho una bimba di due anni e se avessi un fucile sparerei anche io a uno che mi entra in casa).
Cio' detto, fufluns ha fatto la sua classifica , legittima ci mancherebbe, a me personalmente non piacciono i criteri e l'ho anche scritto su intravino. Comunque la classifica e' sua e se la fa come gli pare. Dopodiche' c'e' stato uno sfruttamento mediatico esagerato da parte dei blog e questo credo sia innegabile, visto anche l'alto profilo dell'azienda coinvolta. Anche questo e' legittimo ovviamente, le frasi le ha dette e i blog le hanno riportate, credo che pero' ci sia stato un accanimento eccessivo e che cio' sia stato fatto per generare traffico sul blog. Credo che giudicare le aziende in base a parametri morali, come fa Slow wine e come ha fatto fufluns su intravino sia abbastanza problematico. Innanzitutto , quali sono i parametri morali, chi li stabilisce? Ad esempio vanno bene i marxisti, anti americani e anti israeliani? Ho visto una cantina con un busto di Lenin in bella mostra e un'altra ancora con un quadro di Mao? Per non parlare di aziende che impiegano squadre di extra comunitari con stipendi da fame e poi magari vanno a La terra trema. Cosa devo fare in questi casi, scrivo a slow wine? Ci sara' un ufficio addetto alla moralita' dei produttori?
patetico valutatore di etichette