Ho finalmente recuperato le note e trovato il tempo di postare, per cui provvedo velocemente:
St.Joseph-Chave 2009 -> floreale, mora, pietra; bella struttura, lungo. Un po' pettinato.
-Michal 2009 -> più fumé, scuro (mirtillo), fresco. Coda importante e sapida, poi emergono note mentolate. Peccato non cresca, ma il mio preferito nella batteria.
-Graillot 2009 -> rustico, sgarbatello, verdino. Non il mio vino, già è una AOC "fredda", se vinifica così non mi cattura.
Cornas-Clape 2004 -> vaniglia, salamoia, balsamico; chiude con una scivolata, buono ma non emerge.
-Allemand Chaillot 2006 -> animale, vinoso, lieve volatile, pepato. Firmato Allemand insomma. Bel finale setoso.
-Gilles 2010 -> naso più intenso e scuro (l'annata...), anche in bocca è più robusto, oltre che un po' ruffiano. Piaciuto più degli altri, ovviamente
Cote-Rotie-Barge Cote-Brune 2007 -> bell'equilibrio, sensazione di completezza; pepato e lungo, mi è piaciuto non poco. Top della batteria.
-Rostaing cuvee classic 2007 -> acciuga e golia, carne e mora, caffé: sfaccettato. Peccato una bocca sfuggente e con note di carne frolla penalizzanti.
-Jamet 2005 -> balsamico, aguzzo e fresco, anche quasi ferruginoso. Piuttosto duro ed evidentemente giovane. Vedendo il riassaggio serale di Claudio (nonostante fosse stato aperto il giorno prima) appare chiaro come al momento non lo abbiamo potuto cogliere al meglio.
Chateauneuf du Pape-Beaucastel 2001 -> un poco cotto (propoli e uva passa annotati) ma costante in bocca e meno apparentemente dolce. Anche floreale, un buon prodotto medio.
-Cailloux 2007 -> per me dava frutto troppo maturo, piuttosto alcoolico e un po' sfuggente; molto floreale peraltro.
-Fonsalette 2005 -> partito schivo, ha dimostrato una bella progressione, grip e lunghezza. Purtroppo abbiamo finito tempo e palato quando stava ancora progredendo, sospetto fosse il meglio del ceppo.
Io mi sono annotato punteggi tra 82 e 87: insomma una bella bevuta di buona qualità media, con personalità diverse via via più calde e meridionali essendo partiti dal nord di Saint Joseph e con mano dei produttori adeguatamente riconoscibili così come per il diverso profilo delle annate.
Pertanto la nostra gamma di giudizi è stata alquanto distribuita, vertendo soprattutto, secondo me, sulla preferenza individuale per un "modello" (rustico-pettinato; lieve e fresco -caldo e corposo).
Davvero molto istruttiva. Grazie ancora Claudio.
PS: apertura con un Drappier Sans Soufre dalla bocca purtroppo vuotarella e chiusura con un Moscato d'Autunno Saracco 2006 dalla splendida tenuta e dotato di vivacissime note di salvia e mentuccia.