CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda Spectator » 13 mar 2014 17:50

..Bel Air 98,Pomerol. Vino semplice,giovane,di poca struttura ;dalla sua una discreta croccantezza di frutto , un bel colore rosso rubino carico,ma nulla di piu',nemmeno un fremito..emozionale.Al suo costo,in Italia c'e' tanto ,ma tanto, di meglio.Piaciuto poco..pagato..assai.
Ultima modifica di Spectator il 14 mar 2014 09:29, modificato 1 volta in totale.
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gabriele succi
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda gabriele succi » 13 mar 2014 23:31

Chianti Classico 09 San giusto a Rentennano:
bel vino, figlio della sua annata... frutto scuro però vitale e energico, terroso in bocca, tipico chianti "sudista".
Buono assai.
A me è l'etichetta che piace più di San Giusto...
Anche un orologio rotto, due volte al giorno segna l'ora precisa (Anonimo)
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zampaflex
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda zampaflex » 14 mar 2014 00:16

Arrotondo il thread con due segnalazioni inutili :lol:

Mastrojanni - Brunello 2003
sente l'annata calda risultando ancora sul frutto ma piuttosto alcoolico e stanco in bocca. :)

Montevetrano 2000
Mi ha dato l'idea del gregario, che parte sparato al quinto chilometro di un tappone del Tour de France cercando una piccola gloria per poi essere irrimediabilmente preso e risucchiato in fondo al gruppo a quaranta chilometri dal traguardo. :P
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda paperofranco » 14 mar 2014 10:34

Egly-Ouriet 2002.
Premessa, come già detto altre volte, la mia maggiore difficoltà nel degustare e capire una bollicina rispetto ad un vino fermo, questa è stata una boccia a suo modo spiazzante e sorprendente.
Al naso, un profumo molto discreto, non particolarmente complesso come invece mi sarei aspettato, che insiste su nota di zabaione e una di torrefazione appena accennata, senza altri particolari spunti, quindi per certi versi un naso deludente. In bocca è semplicemente monumentale: a memoria non ricordo di aver mai trovato in uno champagne un tale appagamento gustativo. Cremoso, finissimo nella carbonica, intensità e consistenza, ma anche dinamismo e leggerezza al palato, sul filo di un equilibrio mirabile delle varie componenti, persistenza eccellente. Un vino di gran classe, che vorresti non finisse mai, e che costa un botto, purtroppo.
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda romanee' » 14 mar 2014 11:29

paperofranco ha scritto:Egly-Ouriet 2002.
Premessa, come già detto altre volte, la mia maggiore difficoltà nel degustare e capire una bollicina rispetto ad un vino fermo, questa è stata una boccia a suo modo spiazzante e sorprendente.
Al naso, un profumo molto discreto, non particolarmente complesso come invece mi sarei aspettato, che insiste su nota di zabaione e una di torrefazione appena accennata, senza altri particolari spunti, quindi per certi versi un naso deludente. In bocca è semplicemente monumentale: a memoria non ricordo di aver mai trovato in uno champagne un tale appagamento gustativo. Cremoso, finissimo nella carbonica, intensità e consistenza, ma anche dinamismo e leggerezza al palato, sul filo di un equilibrio mirabile delle varie componenti, persistenza eccellente. Un vino di gran classe, che vorresti non finisse mai, e che costa un botto, purtroppo.



quoto in tutto....egly ouriet,a mio modesto giudizio,fa degli champagne favolosi..dal ''Les Vignes de Vrigny'',fino ad arrivare al top della gamma,sono champagne,che oltre a non avere mai deluso,hanno dato vere emozioni....purtroppo ahime',come hai detto tu,anche questi stanno diventando sempre piu' cari.... :evil:
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda arnaldo » 14 mar 2014 12:04

In questi giorni
GOTTARDI - Pinot Nero Mazzon 2009 - rubino tendente al granato. Naso polveroso,poi note muschiate e via via sempre piu' speziate,intense in un crescendo continuo. Bocca coerente,ampia,sapida ma soprattutto caratterizzata da una evidente nota alcolica che sovrasta tutto il resto. Discreta bottiglia,sicuramente non una delle annate memorabili in Gottardi.
IL FILO'delleVIGNE - Cabernet Riserva Cecilia di Baone 2011 - rubino vivo. Bordolese con saldo di carmenere. Naso pimpante,con una delicata nota "dolcina" molto piacevole. Spezie a profusione,frutta in un alternarsi attraente. Bocca golosa,fresca,di gran bevibilita' nonostante i 14°, unico neo...scivola via con poche tracce....ma sarebbe stato chiedere troppo x 9,5 euro a scaffale!!!!
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda landmax » 14 mar 2014 12:47

paperofranco ha scritto:Egly-Ouriet 2002.
Premessa, come già detto altre volte, la mia maggiore difficoltà nel degustare e capire una bollicina rispetto ad un vino fermo, questa è stata una boccia a suo modo spiazzante e sorprendente.
Al naso, un profumo molto discreto, non particolarmente complesso come invece mi sarei aspettato, che insiste su nota di zabaione e una di torrefazione appena accennata, senza altri particolari spunti, quindi per certi versi un naso deludente. In bocca è semplicemente monumentale: a memoria non ricordo di aver mai trovato in uno champagne un tale appagamento gustativo. Cremoso, finissimo nella carbonica, intensità e consistenza, ma anche dinamismo e leggerezza al palato, sul filo di un equilibrio mirabile delle varie componenti, persistenza eccellente. Un vino di gran classe, che vorresti non finisse mai, e che costa un botto, purtroppo.


Bevuto a gennaio a casa di Marco (Vinogodi), è in effetti un vino eccellente, anche se l'ho trovato in parte diverso da come tu lo descrivi, in particolare al naso, dove ricordo più le sfumature minerali, rancìd e di crosta di pane. Comunque, concordo, non un naso particolarmente ampio. Ma è giovanissimo! A mio parere va lasciato lì almeno un quinquennio (se si è capaci di resistere) per potersi distendere al meglio.

Hai mai provato il loro Blanc de noirs? Costa, direi, molto meno dello '02 e a mio modesto parere gli è due spanne sopra. Un vino extra ordinem, indimenticabile.
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda paperofranco » 14 mar 2014 14:05

landmax ha scritto:
paperofranco ha scritto:Egly-Ouriet 2002.
Premessa, come già detto altre volte, la mia maggiore difficoltà nel degustare e capire una bollicina rispetto ad un vino fermo, questa è stata una boccia a suo modo spiazzante e sorprendente.
Al naso, un profumo molto discreto, non particolarmente complesso come invece mi sarei aspettato, che insiste su nota di zabaione e una di torrefazione appena accennata, senza altri particolari spunti, quindi per certi versi un naso deludente. In bocca è semplicemente monumentale: a memoria non ricordo di aver mai trovato in uno champagne un tale appagamento gustativo. Cremoso, finissimo nella carbonica, intensità e consistenza, ma anche dinamismo e leggerezza al palato, sul filo di un equilibrio mirabile delle varie componenti, persistenza eccellente. Un vino di gran classe, che vorresti non finisse mai, e che costa un botto, purtroppo.


Bevuto a gennaio a casa di Marco (Vinogodi), è in effetti un vino eccellente, anche se l'ho trovato in parte diverso da come tu lo descrivi, in particolare al naso, dove ricordo più le sfumature minerali, rancìd e di crosta di pane. Comunque, concordo, non un naso particolarmente ampio. Ma è giovanissimo! A mio parere va lasciato lì almeno un quinquennio (se si è capaci di resistere) per potersi distendere al meglio.

Hai mai provato il loro Blanc de noirs? Costa, direi, molto meno dello '02 e a mio modesto parere gli è due spanne sopra. Un vino extra ordinem, indimenticabile.


Crosta di pane certo, e concordo sulla giovinezza, può darsi che la complessità aromatica arriverà con il tempo, anche se da bere è stupendo già adesso.
Quando dici il BdN ti riferisci al v.v. les Crayères?
landmax
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda landmax » 14 mar 2014 14:11

Sì, mi riferisco a quello, il GC. Bocca straordinaria, a mio avviso superiore alla 2002.
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda romanee' » 14 mar 2014 14:12

paperofranco ha scritto:
landmax ha scritto:
paperofranco ha scritto:Egly-Ouriet 2002.
Premessa, come già detto altre volte, la mia maggiore difficoltà nel degustare e capire una bollicina rispetto ad un vino fermo, questa è stata una boccia a suo modo spiazzante e sorprendente.
Al naso, un profumo molto discreto, non particolarmente complesso come invece mi sarei aspettato, che insiste su nota di zabaione e una di torrefazione appena accennata, senza altri particolari spunti, quindi per certi versi un naso deludente. In bocca è semplicemente monumentale: a memoria non ricordo di aver mai trovato in uno champagne un tale appagamento gustativo. Cremoso, finissimo nella carbonica, intensità e consistenza, ma anche dinamismo e leggerezza al palato, sul filo di un equilibrio mirabile delle varie componenti, persistenza eccellente. Un vino di gran classe, che vorresti non finisse mai, e che costa un botto, purtroppo.


Bevuto a gennaio a casa di Marco (Vinogodi), è in effetti un vino eccellente, anche se l'ho trovato in parte diverso da come tu lo descrivi, in particolare al naso, dove ricordo più le sfumature minerali, rancìd e di crosta di pane. Comunque, concordo, non un naso particolarmente ampio. Ma è giovanissimo! A mio parere va lasciato lì almeno un quinquennio (se si è capaci di resistere) per potersi distendere al meglio.

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Crosta di pane certo, e concordo sulla giovinezza, può darsi che la complessità aromatica arriverà con il tempo, anche se da bere è stupendo già adesso.
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costa molto meno il "Les Vignes de Vrigny" - 1er Cru ....il Vieilles Vignes "Les Crayères" - Gr.Cru costa molto di piu'...almeno per i canali che ho io........
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda paperofranco » 14 mar 2014 14:33

romanee' ha scritto:
paperofranco ha scritto:
landmax ha scritto:
paperofranco ha scritto:Egly-Ouriet 2002.
Premessa, come già detto altre volte, la mia maggiore difficoltà nel degustare e capire una bollicina rispetto ad un vino fermo, questa è stata una boccia a suo modo spiazzante e sorprendente.
Al naso, un profumo molto discreto, non particolarmente complesso come invece mi sarei aspettato, che insiste su nota di zabaione e una di torrefazione appena accennata, senza altri particolari spunti, quindi per certi versi un naso deludente. In bocca è semplicemente monumentale: a memoria non ricordo di aver mai trovato in uno champagne un tale appagamento gustativo. Cremoso, finissimo nella carbonica, intensità e consistenza, ma anche dinamismo e leggerezza al palato, sul filo di un equilibrio mirabile delle varie componenti, persistenza eccellente. Un vino di gran classe, che vorresti non finisse mai, e che costa un botto, purtroppo.


Bevuto a gennaio a casa di Marco (Vinogodi), è in effetti un vino eccellente, anche se l'ho trovato in parte diverso da come tu lo descrivi, in particolare al naso, dove ricordo più le sfumature minerali, rancìd e di crosta di pane. Comunque, concordo, non un naso particolarmente ampio. Ma è giovanissimo! A mio parere va lasciato lì almeno un quinquennio (se si è capaci di resistere) per potersi distendere al meglio.

Hai mai provato il loro Blanc de noirs? Costa, direi, molto meno dello '02 e a mio modesto parere gli è due spanne sopra. Un vino extra ordinem, indimenticabile.


Crosta di pane certo, e concordo sulla giovinezza, può darsi che la complessità aromatica arriverà con il tempo, anche se da bere è stupendo già adesso.
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costa molto meno il "Les Vignes de Vrigny" - 1er Cru ....il Vieilles Vignes "Les Crayères" - Gr.Cru costa molto di piu'...almeno per i canali che ho io........


Caro Mauro, alla fine costano sempre tanto queste bollicine. Io non faccio il difficile e ammetto senza problemi che se potessi lo berrei tutti i giorni, a merenda e come aperitivo, ma una bibita da 50 euro, perché di queste cifre più o meno si parla per una boccia "normale", non me la posso permettere, purtroppo.
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda romanee' » 14 mar 2014 14:37

hai perfettamente ragione.....costano tanto...e non sempre si possono aprire...pero' che buone.... :oops:
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda landmax » 14 mar 2014 15:51

Se potessimo berli tutti i giorni, a colazione o a merenda, ci stuferemmo anche di quelli. I grandi vini, per definizione, non si bevono - mi spingo oltre: non si dovrebbero bere - tutti i giorni, perché sono fatti, appunto, per occasioni importanti, da abbinare a piatti importanti, etc. etc.

Poi, se vuoi che ti dica la mia, preferisco star senza vino (quello cattivo o insulso) qualche giorno e stapparmi una bottiglia veramente interessante/importante una volta ogni tanto.

P.s. Piccola rettifica: ho dato un veloce sguardo su wine-searcher: ricordavo male, il Blanc de noirs GC costa solo leggermente di meno (non molto meno) del millesimato 2002.
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda paperofranco » 14 mar 2014 16:05

landmax ha scritto:Se potessimo berli tutti i giorni, a colazione o a merenda, ci stuferemmo anche di quelli. I grandi vini, per definizione, non si bevono - mi spingo oltre: non si dovrebbero bere - tutti i giorni, perché sono fatti, appunto, per occasioni importanti, da abbinare a piatti importanti, etc. etc.

Poi, se vuoi che ti dica la mia, preferisco star senza vino (quello cattivo o insulso) qualche giorno e stapparmi una bottiglia veramente interessante/importante una volta ogni tanto.

P.s. Piccola rettifica: ho dato un veloce sguardo su wine-searcher: ricordavo male, il Blanc de noirs GC costa solo leggermente di meno (non molto meno) del millesimato 2002.


Sono perfettamente d'accordo, mi riferivo allo champagne come tipologia, e intendevo proprio berne almeno un bicchiere tutti i giorni prima di cominciare a mangiare, poi a quel punto entra in scena il sangiovese, e qui ci vado abbastanza vicino a berlo tutti i giorni........ :mrgreen:
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda Palma » 14 mar 2014 16:18

paperofranco ha scritto:
landmax ha scritto:Se potessimo berli tutti i giorni, a colazione o a merenda, ci stuferemmo anche di quelli. I grandi vini, per definizione, non si bevono - mi spingo oltre: non si dovrebbero bere - tutti i giorni, perché sono fatti, appunto, per occasioni importanti, da abbinare a piatti importanti, etc. etc.

Poi, se vuoi che ti dica la mia, preferisco star senza vino (quello cattivo o insulso) qualche giorno e stapparmi una bottiglia veramente interessante/importante una volta ogni tanto.

P.s. Piccola rettifica: ho dato un veloce sguardo su wine-searcher: ricordavo male, il Blanc de noirs GC costa solo leggermente di meno (non molto meno) del millesimato 2002.


Sono perfettamente d'accordo, mi riferivo allo champagne come tipologia, e intendevo proprio berne almeno un bicchiere tutti i giorni prima di cominciare a mangiare, poi a quel punto entra in scena il sangiovese, e qui ci vado abbastanza vicino a berlo due volte al giorno ........ :mrgreen:


Ti appena corretto la frase :mrgreen:
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda landmax » 14 mar 2014 16:22

paperofranco ha scritto:
landmax ha scritto:Se potessimo berli tutti i giorni, a colazione o a merenda, ci stuferemmo anche di quelli. I grandi vini, per definizione, non si bevono - mi spingo oltre: non si dovrebbero bere - tutti i giorni, perché sono fatti, appunto, per occasioni importanti, da abbinare a piatti importanti, etc. etc.

Poi, se vuoi che ti dica la mia, preferisco star senza vino (quello cattivo o insulso) qualche giorno e stapparmi una bottiglia veramente interessante/importante una volta ogni tanto.

P.s. Piccola rettifica: ho dato un veloce sguardo su wine-searcher: ricordavo male, il Blanc de noirs GC costa solo leggermente di meno (non molto meno) del millesimato 2002.


Sono perfettamente d'accordo, mi riferivo allo champagne come tipologia, e intendevo proprio berne almeno un bicchiere tutti i giorni prima di cominciare a mangiare, poi a quel punto entra in scena il sangiovese, e qui ci vado abbastanza vicino a berlo tutti i giorni........ :mrgreen:


:lol: :lol: :lol:
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda road » 14 mar 2014 17:13

paperofranco ha scritto:Collio Friulano 2012 Colle Duga.
Dopo il sauvignon bevuto sabato e apprezzato eccoci al vitigno tradizionale della zona(diciamo uno dei vitigni tradizionali). E' difficile da spiegare, ma secondo me si sente che l'azienda qui "gioca in casa", non che ci sia uno stacco qualitativo sensibile, ma ho la sensazione di un vino più completo, aldilà dell'espressione varietale, molto centrata in entrambi i casi.
Un giallo paglierino tenue, senza il riflesso verdolino più evidente che aveva il sauvignon. Una traccia vegetale, stavolta di tipo aromatico, un qualcosa come la nepitella, ma anche una bella nota floreale di biancospino, al momento solo accennata, un po' coperta da una leggera "pungenza" di fondo; un quadro molto espressivo, piacevolmente arruffato. Bocca dotata di buona tensione, tutto sommato equilibrata, persistenza media e molto gradevole nel suo retrogusto amaricante.
Sarà una mia allucinazione gustativa, ma non è la prima volta che mi capita di ravvisare delle somiglianze fra il tocai friulano e la vernaccia di San Gimignano. Non in delle specifiche caratteristiche condivise, quanto nel profilo complessivo: vini poco consolatori, che concedono quasi nulla al frutto rassicurante, giocati su chiaro scuri aromatici più di fascino che di effettiva bellezza, grandi a tavola.
Bel bianco, anche questo.


con questa descrizione mi hai risolto il dubbio su cosa aprire questa sera!
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda BorgognaMonAmour » 14 mar 2014 19:15

NOBILE DI MONTEPULCIANO VIGNA ASINONE 2006
rubino intenso, nota di testa: violetta; è un fuoriclasse di noblesse; a seguire è un sussulto senza posa di intrecci di confettura di mirtilli, tabacco e liquirizia; in bocca esplode calore ed estratto misurato, intensità da cardiopalma, i tannini sono puntiformi e levigati, grandemente bilanciato da una freschezza notevole, mineralità sfaccettatissima e persistenza fuori standard. Vinazzo super.
Francesco

e-commerce di vini di Borgogna: http://www.borgognamonamour.it
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda paperofranco » 15 mar 2014 22:30

Fiano d'Avellino 2009 Marsella.
Giallo paglierino abbastanza carico, di bella lucentezza. Una nota torbata "perfetta", nel senso che si sente quel tanto che basta per riconoscere il varietale e per dare personalità al vino, senza però eccedere come capita a volte; sensazioni minerali/iodate, ed un tocco di frutto, tipo susina gialla. Struttura di tutto rispetto, vino di tanto sapore e pochi fronzoli, la "rotondità" appagante del sorso suggerisce una maturazione dell'uva ottimale, la bella vena sapida, che segna una notevole persistenza, rende la bevuta avvincente e chiama il bicchiere successivo.
Stasera a cena, fantastico con uno scorfano nostrale vivo all'acqua pazza. Un Sig. Bianco.

ps.
spendo una parola anche per il mio meraviglioso scorfano: non lo cambierei con mille orate o spigole.
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda Ludi » 16 mar 2014 08:07

Ieri in Champagne visita da Collard Picard. Pur non essendo particolarmente appassionato della tipologia (lo confesso :oops: ) mi ha colpito la verticalita' dei vini, sin dalle cuvee base, la Selection piu' giocata sul frutto e sulla bevibilita', la Prestige piu' austera e complessa, molto minerale. Prezzi assolutamente abbordabili (rispettivamente 19.50 e 23 € in cantina). L'Essentiel 2006, un pas dose, ad alcuni non e' piaciuto per l'eccessiva chiusura aromatica, mentre io l'ho trovato
eccellente, anche se certamente chiede un po' di pazienza. Nel complesso, nulla a che vedere con la noia degli assaggi da alcune grandi maisons. Domani Beaufort e Gimonnet-Gonet...
Lo scorso fine settimana, invece, incursione veloce in Austria. Sempre una garanzia Rudi Pichler, con i suoi vini rigorosi, asciutti, certamente da attendere a lungo (i suoi Gruner Veltliner penso possano, in termini di potenziale di longevita', reggere il confronto con i Riesling). Entusiasmo assoluto per Triebaumer, che non solo fa dei vini dolci straordinari (e fa degustare a volonta' vecchie annate di Essenz....), ma riesce ad interpretare alla perfezione il Blaufrankisch. Simile discorso per Feiler-Artinger, del quale tra l'altro ho molto gradito il Ruster Ausbruch da Zweigelt, che mi ha curiosamente ricordato, per alcune suggestioni cromatiche ed aromatiche, il Bacca Rossa de La Palazzola.
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda vinogodi » 16 mar 2014 11:21

paperofranco ha scritto:Fiano d'Avellino 2009 Marsella.

Stasera a cena, fantastico con uno scorfano nostrale vivo all'acqua pazza. Un Sig. Bianco.

...non è "un Fiano" , è "il Fiano"... 8)
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda vinogodi » 16 mar 2014 11:38

...in attesa della "foto di gruppo" di quel caciarone di Endrya, bella beccata di pesce, ieri sera, alla Bussola del grande Luca con bellissimi esponenti di Borgogna e Chablis. In pratica, una minicarrellata di grandissimi manici. Cosa?
- APERITIVI:
Cremant de Bourgogne Blanc de Blanc Vitteau Alberti
Champagne Blanc de Blanc Brut Nature Laherte

POI, a coppie:
- Chablis 1er "Mont de Milieu" 2002 Billaud Simon (sedutino anche se ancora potabilissimo. Mancava di sferzata acida... :D :D :) vs Puligny Montrachet 2002 Domain Leflaive (ricco , seducente, fruttatissimo, leggermente pirico... grandissima boccia in assoluto. Quando terziarizza così la grande Borgogna bianca è libidine pura...) :D :D :D :D :)

- Chablis 1er Montmains 2011 Droin ( affilato e teso, ma ancora giovanissimo ... si farà...) :D :D :D :) vs Puligny Montrachet 2011 Etienne Sauzet (chevvidevo dire, produttore sempre più sui miei personalissimi altari. Nonostante la gioventù, bevibilità assassina...) :D :D :D :D

- Chablis Grand Cru 2009 "Les Clos" Duplessis (cangiante, opulento e espressivo... come me lo ricordavo. E' un grande, ormai, di Chablis) :D :D :D :D vs Chassagne Montrachet "Champ Canet" 2009 Ramonet (secondo me vino della serata: floreale, esplosivo, fantastico in bocca, teso come un arco...) :D :D :D :D :)
PS: ma quanto sono buoni, oggi, i 2009?

- Chablis 1er "Vaillons" 2008 Ravenau ( se la gioca con Les Clos come Chablis della giornata. Complesso, articolato, conchiglioso e minerale...) :D :D :D :D :) vs Bourgogne Chardonnay 2009 Coche Dury (sempre garnde anche se paga qualcosa in complessità a Ravenau. Polvere pirica appena accennata, è chiaramente il base ma un pò più di ciccia non strebbe male... sempre solità bevibilità coinvolgente,...) :D :D :D :D

FUORIPROGRAMMA : Bourgogne Rouge 2009 Mcheley Bissey ... delizioso pinottino da pesce, profumi dopo ossigenazione molto ma molto accattivanti, dopo una leggera chiusura all'apertura. Da ingollarsene da soli 'na boccia a pasto: fragoline, amarene, di bella balsamicità. Costa un cazzo e voglio vedere dalle nostre parti quale Pinot Nero si può bere alla faccia delle iperbole economiche che si sparano per i Cru...

FINALE : Loire Coteau De Layon 2011 "clos ..."... incredibile dolce/non dolce, freschissimo e pulente... da approfondire ulteriormente una bella panoramica di vini dolci della Loira...le fragole con gelato alla crema d'accompagnamento non erano granchè ma l'insieme ha valorizzato in mnaiera incredibile l'abbinamento... :D :D :D :D
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda Smarco » 16 mar 2014 11:55

bevuto ieri sera : faiveley 2007 gevrey chambertin la combe aux moines, ne avevo 3 bottiglie(stessa cassetta), 2 bevute tempo fa perfette questa di ieri invece lasciava presagire tutto dal colore un aranciato spento :evil: insomma non mi aspettavo un grande vino ma neanche un grande aceto... il naso era proprio acetico per poi passare dopo un po a note di cola/chinotto, in bocca era indefinibile e lasciava uno strano pizzicore sulla lingua. A questo punto mi chiedo il perche, io ho pensato: difettosa, sbalzo troppo forte di temperatura, un momento del vino.
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paperofranco
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda paperofranco » 16 mar 2014 15:14

Morey St. Denis 2009 Stephane Magnien.
Tanto per continuare sul filoncino borgognone degli ultimi post........ :mrgreen:
Rubino perfetto, da pinot nero, trasparenza e luce. Molto precisa la nota di lampone fresco, inserita in un quadro di ascendente minerale e, a mio avviso, piuttosto "chambollesco" nel complesso; poi con l'ossigeno s'impreziosisce di nuances agrumate e floreali, di rosa rossa. Grande freschezza gustativa, forse leggermente ossuto e un pochino indietro, ma appagante nel finale e di beva straordinaria, senza essere esile. Impossibile non sgocciolare la bottiglia.
Il primo vino che bevo di questo giovane produttore, mi è piaciuto e mi ha dato la sensazione di una mano leggera e felice. Da seguire.
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Kalosartipos
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Re: CHE BEVESSIMO A MARZO 2014

Messaggioda Kalosartipos » 16 mar 2014 18:52

Oggi

FLEURY Champagne Extra-Brut “Sonate n. 9”.

PIERRE MOREY Meursault “Les Tessons” ’02.

LA CHABLISIENNE Chablis 1er Cru Cru “Mont de Milieu” ’08.

WILLIAM FÈVRE Chablis Grand Cru “Valmur” ’08.

WILLIAM FÈVRE Chablis Grand Cru “Les Preuses” ’08.

DIDIER DAGUENEAU Pouilly-Fumé “Silex” ’08.

DOMAINE COFFINET-DUVERNAY Chassagne-Montrachet 1er Cru “Dent de chien” ’09.

BRUNO COLIN Chassagne-Montrachet 1er Cru “La Boudriotte” ’08.

JEAN-CLAUDE CHATELAIN Pouilly-Fumé “Les Chailloux Silex” ’09.

GAROFOLI Verdicchio dei Castelli di Jesi Passito “Brumato” ’06.
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
Osvaldo Soriano - "L'ora senz'ombra"

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