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Re: Chianti Classico

Inviato: 20 feb 2014 21:43
da il chiaro
paperofranco ha scritto:....che è ben diverso dal "Radda" di Montevertine, Monteraponi, Valdellecorti, ecc.


Ecco, chiedo a chi ci capisce di più una cosa su questo passaggio.
Non è la prima volta che bevo i vini di Radda in comparata e ieri una volta di più ho avuto la conferma (almeno per il mio corrottissimo palato) che, a prescindere dalle preferenze personali, i vini di Monteraponi stilisticamente siano diversissimi da Valdellecorti, Istine, Volpaia, Erta di radda (ieri non c'era), Caparsa....
Quindi secondo voi quale è il timbro più rappresentativo di Radda?

Re: Chianti

Inviato: 20 feb 2014 21:49
da il chiaro
alì65 ha scritto:quoto il chiaro e aggiungo alcoli troppo imponenti, vini fuori temperatura e qualche proposta indecente.....(enoica non figosa!! :D )

comunque gli emiliano/romagnoli presenti alzavano la media figacciona, i toscani e bresiani la abbassavano!!! :mrgreen: :mrgreen:


i bresciani abbassano "la media figacciona" perchè finiti gli assaggi rimorchiano le 3/4 sventole più notevoli e voi restate con i paracarri tamponati a bere i supertuscan.

Re: Chianti

Inviato: 20 feb 2014 21:57
da il chiaro
alcuni appunti all'organizzazione: la manifestazione si chiama Chianti Classico Collection per cui si dovrebbe impedire alle aziende di portare i supertuscan, anche se 100% sangiovese (ho discusso molto con Le cinciole sul fatto di portare il Petresco 2009, declassato da chianti riserva a igt toscana pur restando lo stesso vino di sempre e pure con Riecine che propone la sua ex riserva come igt in bottiglia borgognotta). Figuriamoci i merlot in purezza (casalferro di ricasoli). Non parliamo dei bianchi, dei rosati e delle bollicine.
Ci si dia anche una regola sulle annate da portare perchè da un'anteprima da cemento di Chianti cl. 2012 di Monteraponi ad un chianti Cl. annata 2009 di Cacchiano (entrambi piaciuti molto) di differenza ne passa. Idem per le riserve.

Re: Chianti Classico

Inviato: 21 feb 2014 11:11
da paperofranco
il chiaro ha scritto:
paperofranco ha scritto:....che è ben diverso dal "Radda" di Montevertine, Monteraponi, Valdellecorti, ecc.


Ecco, chiedo a chi ci capisce di più una cosa su questo passaggio.
Non è la prima volta che bevo i vini di Radda in comparata e ieri una volta di più ho avuto la conferma (almeno per il mio corrottissimo palato) che, a prescindere dalle preferenze personali, i vini di Monteraponi stilisticamente siano diversissimi da Valdellecorti, Istine, Volpaia, Erta di radda (ieri non c'era), Caparsa....
Quindi secondo voi quale è il timbro più rappresentativo di Radda?


Bella domanda Marco. Io penso che il manico giochi sempre un ruolo importante, oltre ovviamente alle vigne di cui uno dispone; quindi, considerata la diversità di territorio di Radda, come degli altri comuni, si fa presto ad avere una vasta scelta di stili.
Detto questo, per me, il Montevertine di Montevertine è un bel paradigma della zona, ed è un peccato che non si chiami Chianti Classico: trasparenza, fragranza floreale del profumo, freschezza da acidità luminosa e trama tannica sottile, eleganza.

Re: Chianti

Inviato: 21 feb 2014 12:21
da gp
paperofranco ha scritto:
gp ha scritto:
gabriele succi ha scritto:
paperofranco ha scritto:... Rimanendo su questa tipologia e annata secondo (2010) me sono degne di nota anche (...) la Gran Selezione(di questo sono certo) di Fattoria Montemaggio.

Giusto Franco, la gran selezione 2010 di Fattoria Montemaggio è un vino ottimo, io lo farei uscire ora...non aspetterei oltre.

Sicuri che sia 2010 e non 2009, come da brochure dei 35 Gran Selezione?
Comunque, se pensi che il 2010 "semplice" era a tutti gli effetti un'anteprima, dato che uscirà tra circa un anno... :shock:
L'azienda mi interessava sulla carta anche per questa loro lentezza, ma sia il 2009 sia il 2010 non mi hanno convinto per la marcatura di legno comune a entrambi, come se tutto questo tempo si traducesse in un eccesso di esposizione al legno. Nasi in entrambi i casi secondo me poco brillanti, come invece ci si aspetterebbe da Radda: a questo, in bocca il 2009 aggiunge note di farina di castagna da surmaturazione/ appassimento, il 2010 una nota vegetale- amarognola insistita. Gran Selezione non pervenuto (li ho evitati quasi tutti 8) ).


Mah, sinceramente io tutto codesto legno non lo sento e non l'ho sentito, poiché qualche boccia me la sono già bevuta con calma a tavola. Men che meno la farina di castagna, comunque questo non vuol dire niente; se ci si mette a disquisire sul primo naso di un banco d'assaggio, nel mezzo del casino, coi vini serviti per lo più a temperature sbagliate, non se ne esce più; c'è anche chi ha sentito delle chiare note da osmosi inversa, non rivelo il nome per la privacy e qui mi fermo :mrgreen: :mrgreen: .

Ehi, un momento: d'accordissimo sui limiti dei banchi d'assaggio, ma questo non significa che un bravo assaggiatore possa sentire in un vino una nota dominante che poi non c'è per nulla, né come dominante né come secondaria. La castagna secca/ bollita / farina di castagna l'ho sentita nettamente sul 2009 sia al naso sia in bocca, per me fino a prova contraria c'è (prova contraria che farei molto volentieri anche subito, ovviamente alla cieca e in mezzo ad altri Chianti Cl, ma purtroppo gli enotecari de Roma ignorano Montemaggio, così come al momento Lilliano, tanto per dire :roll: )

paperofranco ha scritto:Secondo me il naso è molto fascinoso, con un profilo balsamico, tipico della zona di Volpaia, che è ben diverso dal "Radda" di Montevertine, Monteraponi, Valdellecorti, ecc. d'altronde versante e altitudine sono quelli del Castello di Volpaia.

"Balsamico" effettivamente è il tratto principale che ho colto nel naso del 2010, poi come ho scritto sopra il sapore mi ha convinto ancora meno del 2009. Non so se su questo "base 2010" ci può essere stato un fraintendimento, perché pur nella confusione ho sentito chiaramente (e annotato) che esce tra un anno, ma in realtà il base 2010 dovrebbe essere già in bottiglia dall'anno scorso (Merum ott-nov 2013 ha recensito il lotto 1/13). Possibile che gli facciano fare tutta questa bottiglia?
Se qualche anima pia riporta almeno quello che c'è scritto sul catalogo sui loro vini in assaggio, ci fa solo un piacere! :|

Re: Chianti

Inviato: 24 feb 2014 15:19
da gp
gp ha scritto:Se qualche anima pia riporta almeno quello che c'è scritto sul catalogo sui loro vini in assaggio, ci fa solo un piacere! :|

Rinnovo la richiesta relativa a Fattoria Montemaggio: quali erano i vini in assaggio, almeno quelli "ufficiali"?
Possibile che nessuno abbia sottomano il catalogo della Collection 2014? A me purtroppo hanno visto bene di sottrarlo (menomale per il colpevole che tutti i miei appunti stavano nel taccuino, altrimenti una Macumba di quelle vere non gliela levava nessuno).

Re: Chianti

Inviato: 24 feb 2014 17:49
da alì65
gp ha scritto:
gp ha scritto:Se qualche anima pia riporta almeno quello che c'è scritto sul catalogo sui loro vini in assaggio, ci fa solo un piacere! :|

Rinnovo la richiesta relativa a Fattoria Montemaggio: quali erano i vini in assaggio, almeno quelli "ufficiali"?
Possibile che nessuno abbia sottomano il catalogo della Collection 2014? A me purtroppo hanno visto bene di sottrarlo (menomale per il colpevole che tutti i miei appunti stavano nel taccuino, altrimenti una Macumba di quelle vere non gliela levava nessuno).


se dovessi ritrovare scritte le tue note da qualche potresti denunciarlo per furto di "note descrittive sui Chianti Classico", da smuovere un pm.... :)

pensa che io non ho mai segnato nulla nelle rassegne perché, generalmente, sono assaggi falsati da vari motivi ambientali, dalla profumazione delle gnocche presenti alla griglia del bar alla temperatura......il catalogo l'ho mollato sul primo tavolino che ho trovato, una gran rottura di palle!!

Re: Chianti

Inviato: 24 feb 2014 19:46
da gp
Allora che ci vai a fare, per il penultimo motivo che hai detto?
Comunque grazie, vediamo se c'è qualcun altro che il catalogo se l'è tenuto, magari per accendere il camino... :D

Re: Chianti

Inviato: 25 feb 2014 10:42
da Alberto
paperofranco ha scritto:
Stefano-zaccarini ha scritto:Qualcuno ha sentito rocca di montegrossi?


Buonissimo Stefano, il vigna San Marcellino. Mi sembra che fosse annata 2009; come al solito legno ben percepibile, ma una materia di prim'ordine. Sulla stessa lunghezza d'onda, anche perché siamo sempre a Monti in Chianti, il Grosso Sanese 2008 di Podere il Palazzino, forse anche superiore.

Chiedo anch'io ragguagli su RdM Chianti Classico 2010 (anche se alla Lepoloda era in assaggio il 2011, immagino), e se per l'annata 2010 sarà prodotto anche il San Marcellino, se qualcuno lo sa. Grassie.

Re: Chianti

Inviato: 27 feb 2014 13:12
da ILMarcoG
e di Tenuta di Lilliano che mi dite?

voglio provare il base 2011, la riserva 2009 e la Gran selezione 2010...

Re: Chianti

Inviato: 27 feb 2014 13:31
da Mike76
ILMarcoG ha scritto:e di Tenuta di Lilliano che mi dite?

voglio provare il base 2011, la riserva 2009 e la Gran selezione 2010...


Bevuto il base 2010 e la riserva 2007.
Il base è molto semplice, si trova molto di meglio anche in altre zone.
La riserva è già più interessante, non so però la 2009...

Re: Chianti

Inviato: 27 feb 2014 16:07
da gp
ILMarcoG ha scritto:e di Tenuta di Lilliano che mi dite?

Usare "cerca" prima di postare no, eh? :roll:

Sul base 2011, vedi il primo post a pagina 3.
Sul GS 2010 (assaggiato solo per cortesia) la mia impressione è questa: note di noce e di menta, con effetto "after eight" al naso, bocca burrosa con cenni surmaturi di farina di castagna, cenni balsamici (ancora la menta) e di vernice. A detta dell'azienda, oltre a Sangiovese e Colorino c'è un po' di Merlot.
Direi un prodotto più adatto al mercato estero che a quello interno, come d'altronde è nello spirito dei Gran Selezione.

Re: Chianti Classico

Inviato: 13 mar 2014 18:11
da gp
in altro thread, miccel ha scritto:San Giusto a Rentennano – Chianti Classico 2011 Ritorno a questo vino, che ho bevuto tante volte (ma non nelle ultime annate) incuriosito dal giudizio alla soglia dell'eccellenza dato dalla guida espresso. Condivido, anche se con motivazioni non del tutto coincidenti: là si parla (più o meno) di un vino piacevole ed equilibrato anche se non troppo complesso. Io mi ritrovo nel bicchiere un liquido dal profumo di ciliegia e amarena davvero attraente; un po' troppo alcol in giro, volendo, e il finale è a tratti amaro, ma la bevuta è profonda e intensa, e piena di variazioni e richiami. Lo consiglio caldamente.

E’ rarissimo leggere sul forum riferimenti ai giudizi e alle descrizioni dei vini che si trovano nelle guide: il mantra è “le guide sono morte” (a quanto pare, sarebbero state giustiziate dalla Rete), quindi confrontarsi con loro non è per niente cool (lo dico in faccinese: non è per niente 8) ).

Prendo la palla al balzo per ampliare lo spunto.
Premessa: non ho assaggiato il Chianti Cl 2011 di S.G.R., ma… ci sono andato vicino. Dato che non bevevo da un po’ questo vino, qualche tempo fa ho visto cosa c’era in giro, e potendo scegliere tra il 2010 (un anno in più di bottiglia e 14° in etichetta) e il 2011 (un anno in meno di bottiglia e 14,5°, coerenti con l’annata più calda) ho optato senza esitazioni per il primo. Racconterò un’altra volta di questo assaggio.

Rispetto alle due guide e alle due riviste che seguo, il Chianti Cl 2011 di S.G.R. ha avuto giudizi diversi.
Molto buono e non lontano dall’eccellenza sia per la guida L’Espresso 2014, come dice Miccel (17/20), sia per Enogea (89/100, il migliore ex aequo tra i Chianti Cl di questa annata sul n. 51 del 2013). Buono ma con riserva per la guida GR 2014 (YY neri, quindi niente finale) e infine non meritevole di segnalazione secondo la rivista italo-svizzera Merum, che premia in particolare l’immediatezza e la bevibilità dei vini (n. 5 2013). Interessante la relazione simmetrica con il giudizio sul Chianti Cl ris. Le Baroncole 2010 della stessa azienda, il “fratello maggiore” del nostro: L’Espresso e Enogea hanno preferito il Chianti Cl 2011, seppure di poco, la guida GR il contrario (YY rossi).

Fin qui i giudizi, ma come ben sappiamo le descrizioni sono importanti: innanzitutto, dovrebbero farci capire di che tipo di vino si tratta. Non sempre le descrizioni sono disponibili, purtroppo, magari per ragioni di spazio: in questo caso invece siamo fortunati. Le metterei più o meno in ordine di apprezzamento, iniziando dal basso:
“Naso di confetture, anche legno; [al sapore,] confetture, rigido/austero, dolcezza, poi un po’ amaro” (Merum, tradotto dal tedesco)
“Belle le note di frutti rossi, un vino piacevole ma con qualche rigidità di troppo” (GR)
“apprezzabile impronta territoriale, con il frutto della ciliegia in evidenza; buona saldezza al gusto, carnoso, intenso, senza fronzoli (…) godibile e centrato” (Espresso)
“Varietale ineccepibile, che oscilla tra il cosmetico e il floreale, e tannino che prende il meglio dell’annata, restituendo certezza per il futuro” (Enogea).

C’è una buona concordanza tra queste descrizioni e quella di Miccel qui sul forum. Il frutto rosso è uno dei tratti, con varianti più stilizzate (il floreale di Enogea) o più materiche (le confetture di Merum): un tratto che viene correttamente definito varietale da Enogea, mentre l’identificazione con il territorio proposta dall’Espresso non mi convince. Due altri tratti comuni sono i tannini marcati, con esiti che variano tra la rigidità (GR, Merum) e la solidità (Espresso, Enogea) – sfumature che potrebbero riflettere un giudizio sulla loro qualità più o meno segnata dal legno – che coesistono con una dolcezza/piacevolezza di fondo.
Sono invece minoritari descrittori come il legno (Merum) e l’alcol (Miccel), elementi che tuttavia è plausibile siano presenti: in particolare l’alcol, che spesso si fa sentire a Gaiole sud, tanto più in un’annata come la 2011, compromettendo l’eleganza e la bevibilità dei vini chiantigiani (la scheda aziendale rivela che sono 14,96°: per i miei gusti ce n’è già troppo nel loro Chianti Cl 2010 che dalla stessa fonte risulta averne 14,14…). Idem per la nota amarognola (Merum, Miccel). Assenti le spezie, che mi sarei invece aspettato di vedere esplicitate almeno in una descrizione, dato che di solito fanno parte dello stile della casa. Altrettanto assenti dalle descrizioni sia l’acidità, sia la mineralità: si intuisce che non devono essere di particolare rilievo (peraltro dalle schede aziendali risulta un pH più basso – maggiore forza acida – nel 2011 che nel 2010, 3,36 contro 3,46, a parità di acidità totale: o che non abbiano fatto la malolattica??).

Mia personale conclusione di questa rassegna: è molto probabile che questo vino non sia il mio tipo, e in generale il vino di chi preferisce Chianti Cl più stilizzati, più “a levare” che “a mettere”, e se possibile con una matrice minerale definita. D’altronde è già l’annata a “remare contro” in questo senso, in più c’è Gaiole sud con le sue quote relativamente basse.
Prima o poi l’assaggerò, magari quando troverò in giro il Chianti Cl 2011 di Badia a Coltibuono per un sano confronto alla cieca… (sempre di Gaiole si tratta e le zone dovrebbero essere vicine, salvo che a quanto pare da qualche anno B. a C. mette nel Chianti Cl anche una quota di uve da Castelnuovo Berardenga). Nel frattempo, bevo altro, per esempio il Chianti Cl 2010 di B. a C. che è assai più nelle mie corde!

Re: Chianti

Inviato: 13 mar 2014 23:31
da Sibballatore
Bellissimo thread questo.
Molto utile a chi si sta avvicinando al vino in generale(da meno di un paio di anni io) e al chianti in particolare, come sta capitando a me in questi giorni.
Complimenti a chi lo alimenta e a chi tira fuori tutta la passione per il sangiovese.
Vi assicuro che arriva tutta a chi vi legge.
Detto questo ho una richiesta: mi hanno proposto a buon prezzo qualche bottiglia del Fontodi 'base' 2009.
Che faccio, lo prendo?
Leggevo che la 2009 non è una buona annata per il brunello. Vale lo stesso per il chianti visto che si tratta sempre di sangiovese?

Re: Chianti

Inviato: 14 mar 2014 10:51
da paperofranco
Sibballatore ha scritto:Bellissimo thread questo.
Molto utile a chi si sta avvicinando al vino in generale(da meno di un paio di anni io) e al chianti in particolare, come sta capitando a me in questi giorni.
Complimenti a chi lo alimenta e a chi tira fuori tutta la passione per il sangiovese.
Vi assicuro che arriva tutta a chi vi legge.

Detto questo ho una richiesta: mi hanno proposto a buon prezzo qualche bottiglia del Fontodi 'base' 2009.
Che faccio, lo prendo?


Leggevo che la 2009 non è una buona annata per il brunello. Vale lo stesso per il chianti visto che si tratta sempre di sangiovese?


Come recitava un vecchio adagio borsistico dei folli anni ruggenti: "strong buy"........ :mrgreen:

A parte gli scherzi, trovo che sia un chianti eccellente, perfettamente rappresentativo del vitigno e del territorio. Ne ho già bevute diverse bottiglie, di cui l'ultima poco tempo fa, ed ho postato una nota nel 3ad mensile. Secondo me ne mette in fila tanti, anche se magari Fontodi non fa proprio figo come altri nomi molto più di moda. Ha una dimensione più da riserva che da base, puoi berlo adesso o puoi aspettarlo senza patemi, in ogni caso non sbagli.

Re: Chianti

Inviato: 14 mar 2014 11:22
da balzac
Sibballatore ha scritto:Detto questo ho una richiesta: mi hanno proposto a buon prezzo qualche bottiglia del Fontodi 'base' 2009.


per curiosità, a quanto?

Re: Chianti

Inviato: 14 mar 2014 12:35
da Sibballatore
paperofranco ha scritto:
Come recitava un vecchio adagio borsistico dei folli anni ruggenti: "strong buy"........ :mrgreen:


Più che di 'strong buy' trattasi di 'ugly win' :)
Scherzi a parte, il mio tono era tra il sincero e il grato.

Qualcosa sulla correlazione tra annata 2009 del brunello e del chianti? é possibile trarla?

PS: ho cercato nel thread che mi indichi. Non ho trovato nulla. Sicuro fosse nel mese di marzo?

Re: Chianti

Inviato: 14 mar 2014 12:36
da Sibballatore
balzac ha scritto:
Sibballatore ha scritto:Detto questo ho una richiesta: mi hanno proposto a buon prezzo qualche bottiglia del Fontodi 'base' 2009.


per curiosità, a quanto?


Qualche euro in meno di 40 euro per 6 bottiglie.
Peccato ne avesse solo 6, a questo punto.

Re: Chianti

Inviato: 14 mar 2014 12:41
da gp
Fontodi ha le vigne (tutte?) nella frazione Panzano di Greve in Chianti, località Conca d'oro. Anni fa questa località era considerata unanimemente un grand cru in pectore, ma da qualche tempo risente del riscaldamento globale, come altri grand cru italici (penso per esempio al San Michele per il Verdicchio di Jesi). L'alcol è quindi salito e la freschezza aromatica si è un po' appannata: per il base di Fontodi, ricordo uno straordinario 2001 che per me non si è più ripetuto, anche se alcune annate recenti sono decisamente buone (per esempio il 2006). Ancora più marcato l'ispessimento della riserva Vigna del Sorbo, che da tempo non si avvicina ai vertici degli anni '90.
I Chianti Classico di Fontodi comunque sono di solito vini inequivocabilmente chiantigiani, come ha detto qui anche il Papero, il che fino a qualche anno fa li staccava dalla maggioranza dei vini della denominazione per cui non si poteva dire altrettanto. Oggi fortunatamente il Chianti Classico e il suo vitigno cardine, il Sangiovese, sono in ripresa.
Consiglio: tenere traccia del lotto di produzione per il base di Fontodi, dato che gli imbottigliamenti sono multipli: per la mia esperienza con il 2006, le differenze tra lotti in genere non sono marcate, diversamente da altri casi, ma qualche tacca in più o in meno ci può sempre essere.

Re: Chianti

Inviato: 14 mar 2014 12:46
da gp
Sibballatore ha scritto:
balzac ha scritto:
Sibballatore ha scritto:Detto questo ho una richiesta: mi hanno proposto a buon prezzo qualche bottiglia del Fontodi 'base' 2009.


per curiosità, a quanto?


Qualche euro in meno di 40 euro per 6 bottiglie.
Peccato ne avesse solo 6, a questo punto.

Attenzione ai prezzi fuori mercato, questa non è nemmeno la metà del prezzo in enoteca.
Se per esempio è stato conservato male, ti puoi ritrovare nella condizione equivalente a quella di mercato (una bottiglia su due è buona) o anche peggio...

Re: Chianti

Inviato: 14 mar 2014 12:51
da gp
Dirotto nuovamente da altro thread, visto che prima abbiamo parlato del 2011:
gabriele succi ha scritto:Chianti Classico 09 San giusto a Rentennano:
bel vino, figlio della sua annata... frutto scuro però vitale e energico, terroso in bocca, tipico chianti "sudista".
Buono assai.
A me è l'etichetta che piace più di San Giusto...

Re: Chianti

Inviato: 14 mar 2014 14:08
da paperofranco
Sibballatore ha scritto:
paperofranco ha scritto:
Come recitava un vecchio adagio borsistico dei folli anni ruggenti: "strong buy"........ :mrgreen:


Più che di 'strong buy' trattasi di 'ugly win' :)
Scherzi a parte, il mio tono era tra il sincero e il grato.

Qualcosa sulla correlazione tra annata 2009 del brunello e del chianti? é possibile trarla?

PS: ho cercato nel thread che mi indichi. Non ho trovato nulla. Sicuro fosse nel mese di marzo?


E' in un mese precedente, non ricordo quale, ma non lontano.

Cavolo, ma 40 euro per 6 bt. è la metà o anche meno di quanto costano in enoteca o in azienda, ma sei sicuro?

Re: Chianti

Inviato: 14 mar 2014 14:14
da romanee'
esce dall'azienda a circa 10,50 + iva.....se ne trovassi io a quel prezzo,e di sicura conservazione,ne prenderei un pallet... :D

Re: Chianti

Inviato: 14 mar 2014 15:21
da Sibballatore
Prese.
Bottiglie perfette.
Grazie a chi mi ha consigliato.
La persona che me le ha cedute è un amico affidabilissimo che me le ha date al prezzo di acquisto.
Come faccia ad avere prezzi così bassi non lo so.
Ne aveva solo 6, purtroppo.

Ad ogni modo c'è qualcuno su ebay che le vende ad un prezzo simile.
Credo che l'asta scada fra un paio di giorni.

Forse si ottengono prezzi migliori sulla quantità, non so cosa dirvi.

Re: Chianti

Inviato: 14 mar 2014 16:35
da miccel
paperofranco ha scritto:
Stefano-zaccarini ha scritto:
paperofranco ha scritto:
Stefano-zaccarini ha scritto:Qualcuno ha sentito rocca di montegrossi?


Buonissimo Stefano, il vigna San Marcellino. Mi sembra che fosse annata 2009; come al solito legno ben percepibile, ma una materia di prim'ordine. Sulla stessa lunghezza d'onda, anche perché siamo sempre a Monti in Chianti, il Grosso Sanese 2008 di Podere il Palazzino, forse anche superiore.

Grazie Franco
Mi incuriosiva riprovare qualcosa di questa azienda che non sento dal san Marcellino 99 (forse una ne ho ancora)


Poco tempo fa ho aperto un 2001 strepitoso.


Sottoscrivo questo “strepitoso” sul San Marcellino 2001, che estendo al 1998. Io li ho bevuti entrambi intorno ai 10 anni di invecchiamento. Lo estendo anche al 2003, più facile ma altrettanto strepitoso; questo nel 2010 e mi è sembrato già pronto. Se posso sdirazzare solo un po’, vorrei aggiungere che il Geremia 2003, che assaggiato da loro nel 2007 mi era parso il classico merl-cab ben fatto ma largo e un po’ rozzo, l’ho risentito l’anno scorso, si era rimangiato il legno ed era diventato buono buono, dolce dolce ma anche salato e vivido. Ma tanto buono.