Chianti

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Re: Chianti

Messaggioda Spectator » 05 giu 2014 17:19

..Penso,nn sia il caso di aprire un altro..tread per chiedervi se conoscete questi 2 Chianti cl :Colle Bereto ris 09 di Pinzauti, e Monte Bernardi ris 09(Panzano).A detta di..ben informati,molto,molto buoni,e piu' abbordabili nei costi.
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Re: Chianti

Messaggioda paperofranco » 05 giu 2014 23:01

Spectator ha scritto:..Penso,nn sia il caso di aprire un altro..tread per chiedervi se conoscete questi 2 Chianti cl :Colle Bereto ris 09 di Pinzauti, e Monte Bernardi ris 09(Panzano).A detta di..ben informati,molto,molto buoni,e piu' abbordabili nei costi.


Dico la mia. Per me sono due aziende che hanno sempre fatto vini trascurabili, seppure con stili ben diversi, almeno da quando Montebernardi è rimasta folgorata sulla via di Damasco. Colle Bereto privilegia la confezione e la mancanza di sorprese, Montebernardi si è buttata sul naturale ma, a mio avviso, senza mai centrare il bersaglio. I due vini specifici forse li ho assaggiati o forse no, comunque non li ricordo, però vorrei farti una domanda, da girare anche a quelli bene informati: più abbordabili nei costi, di che?
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Re: Chianti

Messaggioda Spectator » 06 giu 2014 09:32

paperofranco ha scritto:
Spectator ha scritto:..Penso,nn sia il caso di aprire un altro..tread per chiedervi se conoscete questi 2 Chianti cl :Colle Bereto ris 09 di Pinzauti, e Monte Bernardi ris 09(Panzano).A detta di..ben informati,molto,molto buoni,e piu' abbordabili nei costi.


Dico la mia. Per me sono due aziende che hanno sempre fatto vini trascurabili, seppure con stili ben diversi, almeno da quando Montebernardi è rimasta folgorata sulla via di Damasco. Colle Bereto privilegia la confezione e la mancanza di sorprese, Montebernardi si è buttata sul naturale ma, a mio avviso, senza mai centrare il bersaglio. I due vini specifici forse li ho assaggiati o forse no, comunque non li ricordo, però vorrei farti una domanda, da girare anche a quelli bene informati: più abbordabili nei costi, di che?


...tra 18 e 20 eur per le ris 2009 .Questo ,almeno e' il costo che mi si chiede.Poco,troppo?
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Re: Chianti

Messaggioda paperofranco » 06 giu 2014 20:46

Spectator ha scritto:
paperofranco ha scritto:
Spectator ha scritto:..Penso,nn sia il caso di aprire un altro..tread per chiedervi se conoscete questi 2 Chianti cl :Colle Bereto ris 09 di Pinzauti, e Monte Bernardi ris 09(Panzano).A detta di..ben informati,molto,molto buoni,e piu' abbordabili nei costi.


Dico la mia. Per me sono due aziende che hanno sempre fatto vini trascurabili, seppure con stili ben diversi, almeno da quando Montebernardi è rimasta folgorata sulla via di Damasco. Colle Bereto privilegia la confezione e la mancanza di sorprese, Montebernardi si è buttata sul naturale ma, a mio avviso, senza mai centrare il bersaglio. I due vini specifici forse li ho assaggiati o forse no, comunque non li ricordo, però vorrei farti una domanda, da girare anche a quelli bene informati: più abbordabili nei costi, di che?


...tra 18 e 20 eur per le ris 2009 .Questo ,almeno e' il costo che mi si chiede.Poco,troppo?


Io sarò lapalissiano :D , ma codesto modo di ragionare davvero non lo capisco. Cosa vuol dire poco o troppo? Dipenderà dal vino, no? Se ci si limita ad incasellare il vino come prezzo di cartellino sullo scaffale riferito alla tipologia di appartenenza va bene di certo, costeranno anche meno di altre riserve, ma ad esempio io non li comprerei nemmeno se costassero 10 euro, e sarebbe un prezzone per una riserva, magari qualcun altro ne spenderebbe volentieri anche 30. Voglio dire che si parla di un range di prezzo che non mi sembra così decisivo da incaponircisi.
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Re: Chianti

Messaggioda Spectator » 07 giu 2014 08:51

paperofranco ha scritto:
Spectator ha scritto:
paperofranco ha scritto:
Spectator ha scritto:..Penso,nn sia il caso di aprire un altro..tread per chiedervi se conoscete questi 2 Chianti cl :Colle Bereto ris 09 di Pinzauti, e Monte Bernardi ris 09(Panzano).A detta di..ben informati,molto,molto buoni,e piu' abbordabili nei costi.


Dico la mia. Per me sono due aziende che hanno sempre fatto vini trascurabili, seppure con stili ben diversi, almeno da quando Montebernardi è rimasta folgorata sulla via di Damasco. Colle Bereto privilegia la confezione e la mancanza di sorprese, Montebernardi si è buttata sul naturale ma, a mio avviso, senza mai centrare il bersaglio. I due vini specifici forse li ho assaggiati o forse no, comunque non li ricordo, però vorrei farti una domanda, da girare anche a quelli bene informati: più abbordabili nei costi, di che?


...tra 18 e 20 eur per le ris 2009 .Questo ,almeno e' il costo che mi si chiede.Poco,troppo?


Io sarò lapalissiano :D , ma codesto modo di ragionare davvero non lo capisco. Cosa vuol dire poco o troppo? Dipenderà dal vino, no? Se ci si limita ad incasellare il vino come prezzo di cartellino sullo scaffale riferito alla tipologia di appartenenza va bene di certo, costeranno anche meno di altre riserve, ma ad esempio io non li comprerei nemmeno se costassero 10 euro, e sarebbe un prezzone per una riserva, magari qualcun altro ne spenderebbe volentieri anche 30. Voglio dire che si parla di un range di prezzo che non mi sembra così decisivo da incaponircisi.



..Concetto,come quello..dall'altra parte, che mi e' ben chiaro,caro papero.Le mie richieste di delucidazioni ,prendile come una sorta di ansia a nn voler ''sbagliare'' e bere cose..inutili e senz'anima ; per me,che bevo max 2/3 boccie a settimana e'..importante , e vale sia per i vini da..pochi soldini che per i grossi..calibri che costano quanto uno stipendio da comunale par time. Nn faccio differenze :wink: :mrgreen: !
Ultima modifica di Spectator il 17 giu 2014 07:33, modificato 1 volta in totale.
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Re: Chianti

Messaggioda miccel » 15 giu 2014 15:41

Riecine - Chianti Classico 2009
Un vino che qui, chi più chi meno, conosceranno tutti, quindi inutile entrare in notizie di dettaglio. Mi limito a dire che mi è piaciuto: molto chiantigiano nel frutto della ciliegia, nel gioco tra il dolce e il salato, e con tannini"golosi" che sembrano sciogliersi tra la lingua e il palato nel finale.
In un vecchio thread dedicato trovo un mini-dibattito sulla natura più o meno "pettinata" dei vini di questo produttore, e vorrei dire la mia: è vero che non è uno stile scapigliato, che sembra privilegiaree la precisione, la misura; perö il vino mantiene la sua tipicità, che per me ė la cosa piū importante. Anzi, in un certo senso mi ė sembrato un chianti didattico, che consiglierei ad un ipotetico amico che non conoscesse affatto il chianti classico e volesse farsi un'idea delle sue caratteristiche generali.
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Re: Chianti

Messaggioda paperofranco » 16 giu 2014 14:41

miccel ha scritto:Riecine - Chianti Classico 2009
Un vino che qui, chi più chi meno, conosceranno tutti, quindi inutile entrare in notizie di dettaglio. Mi limito a dire che mi è piaciuto: molto chiantigiano nel frutto della ciliegia, nel gioco tra il dolce e il salato, e con tannini"golosi" che sembrano sciogliersi tra la lingua e il palato nel finale.
In un vecchio thread dedicato trovo un mini-dibattito sulla natura più o meno "pettinata" dei vini di questo produttore, e vorrei dire la mia: è vero che non è uno stile scapigliato, che sembra privilegiaree la precisione, la misura; perö il vino mantiene la sua tipicità, che per me ė la cosa piū importante. Anzi, in un certo senso mi ė sembrato un chianti didattico, che consiglierei ad un ipotetico amico che non conoscesse affatto il chianti classico e volesse farsi un'idea delle sue caratteristiche generali.


La tipicità è un concetto che presenta diverse sfumature, come quello di "chianti didattico", comunque anche per me Riecine '09 è un ottimo chianti.
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Re: Chianti

Messaggioda miccel » 16 giu 2014 17:42

paperofranco ha scritto:
miccel ha scritto:Riecine - Chianti Classico 2009
Un vino che qui, chi più chi meno, conosceranno tutti, quindi inutile entrare in notizie di dettaglio. Mi limito a dire che mi è piaciuto: molto chiantigiano nel frutto della ciliegia, nel gioco tra il dolce e il salato, e con tannini"golosi" che sembrano sciogliersi tra la lingua e il palato nel finale.
In un vecchio thread dedicato trovo un mini-dibattito sulla natura più o meno "pettinata" dei vini di questo produttore, e vorrei dire la mia: è vero che non è uno stile scapigliato, che sembra privilegiaree la precisione, la misura; perö il vino mantiene la sua tipicità, che per me ė la cosa piū importante. Anzi, in un certo senso mi ė sembrato un chianti didattico, che consiglierei ad un ipotetico amico che non conoscesse affatto il chianti classico e volesse farsi un'idea delle sue caratteristiche generali.


La tipicità è un concetto che presenta diverse sfumature, come quello di "chianti didattico", comunque anche per me Riecine '09 è un ottimo chianti.


Acc...ho esagerato di nuovo, specie con la storia della didattica e dell'amico ipotetico. :? :? :? Però davvero, bel vino, mi riesce difficile immaginare a chi possa non piacere.
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Re: Chianti

Messaggioda Mike76 » 17 giu 2014 00:15

Stasera un Chianti...non Classico...ma Rufina...vale lo stesso?
Selvapiana 2012, servito ghiacciato come un mojito perché la serata lo richiedeva.
Ciliegia su tutto, almeno fin quando non lo tolgo dal ghiaccio, poi emergono le classiche note ferrose e terrose, ma meno in evidenza rispetto al frutto e alle altre annate provate.
Tannino vino, ma non aggressivo. Bel chianti da tavola, per quando si vuole giocare sul trasparente e sul verticale.
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Re: Chianti

Messaggioda paperofranco » 17 giu 2014 09:00

miccel ha scritto:
paperofranco ha scritto:
miccel ha scritto:Riecine - Chianti Classico 2009
Un vino che qui, chi più chi meno, conosceranno tutti, quindi inutile entrare in notizie di dettaglio. Mi limito a dire che mi è piaciuto: molto chiantigiano nel frutto della ciliegia, nel gioco tra il dolce e il salato, e con tannini"golosi" che sembrano sciogliersi tra la lingua e il palato nel finale.
In un vecchio thread dedicato trovo un mini-dibattito sulla natura più o meno "pettinata" dei vini di questo produttore, e vorrei dire la mia: è vero che non è uno stile scapigliato, che sembra privilegiaree la precisione, la misura; perö il vino mantiene la sua tipicità, che per me ė la cosa piū importante. Anzi, in un certo senso mi ė sembrato un chianti didattico, che consiglierei ad un ipotetico amico che non conoscesse affatto il chianti classico e volesse farsi un'idea delle sue caratteristiche generali.


La tipicità è un concetto che presenta diverse sfumature, come quello di "chianti didattico", comunque anche per me Riecine '09 è un ottimo chianti.


Acc...ho esagerato di nuovo, specie con la storia della didattica e dell'amico ipotetico. :? :? :? Però davvero, bel vino, mi riesce difficile immaginare a chi possa non piacere.


Ma guarda che non ti volevo riprendere, si fa per parlare. :D
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Re: Chianti

Messaggioda Sibballatore » 12 lug 2014 01:31

Stimolato da questo thread, ho acquistato alcuni Chianti cercando di orientarmi un po'.
Dopo averne bevuto qualcuno (7-8) fra quelli che avete descritto, ho notato che:

1) Al naso c'è una certa variabilità: alcuni presentano un bouquet ampio e generoso, giocato molto sul floreale(Fontodi) oltre che sulla ciliegia, mentre altri sono decisamente più parchi. Per cui non ho ben inquadrato la situazione.
2) In bocca, invece, ho notato dei tratti piuttosto comuni che potrei definire 'caratteristici'(per quanto possa aver senso un'affermazione del genere da uno che ha bevuto solo una decina di Chianti :) ). Mi riferisco a sentori terrosi, di sottobosco che ho sentito spesso in alcuni Dolcetto.

L'accostamento col Dolcetto può stare in piedi, secondo voi?
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Re: Chianti

Messaggioda paperofranco » 12 lug 2014 14:03

Sibballatore ha scritto:Stimolato da questo thread, ho acquistato alcuni Chianti cercando di orientarmi un po'.
Dopo averne bevuto qualcuno (7-8) fra quelli che avete descritto, ho notato che:

1) Al naso c'è una certa variabilità: alcuni presentano un bouquet ampio e generoso, giocato molto sul floreale(Fontodi) oltre che sulla ciliegia, mentre altri sono decisamente più parchi. Per cui non ho ben inquadrato la situazione.
2) In bocca, invece, ho notato dei tratti piuttosto comuni che potrei definire 'caratteristici'(per quanto possa aver senso un'affermazione del genere da uno che ha bevuto solo una decina di Chianti :) ). Mi riferisco a sentori terrosi, di sottobosco che ho sentito spesso in alcuni Dolcetto.

L'accostamento col Dolcetto può stare in piedi, secondo voi?


Per me può stare in piedi nella misura in cui si attribuisce ad entrambi la connotazione di vino quotidiano da pasto regionale, e finisce qui. Va da sé che non cambierei una bottiglia di chianti buono con mille dolcetti, ma so che un langarolo mi potrebbe dire l'opposto, ovviamente,
Il tratto "terroso" può essere più tipico di zona, che di denominazione o di vitigno. In ogni caso, cercare di inquadrare con dei comuni denominatori il chianti, può essere impresa davvero ardua. I sentori di sottobosco, per me sono indice di evoluzione e terziarizzazione, comuni a molti vitigni e denominazioni, poi mi bisognerebbe vedere caso per caso.
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Re: Chianti

Messaggioda gp » 13 lug 2014 17:31

Come si è detto mille volte, Chianti e Chianti Classico sono due cose diverse. Immagino che Sibballatore intendesse Chianti Classico, visto l'unico che ha citato (Fontodi), ma anche se uno va di fretta a scrivere "Chianti Cl." dovrebbe farcela.

Il Chianti Cl. è una zona abbastanza ampia, con stili che variano a seconda dei produttori e uvaggi che variano tra il 100% di Sangiovese e l'80%, con aggiunte che possono essere solo Canaiolo e Colorino (o altri autoctoni) per i tradizionali oppure Cabernet, Merlot, Syrah eccetera per gli altri -- dove conta naturalmente la percentuale, un Chianti Cl. con il 95% di Sangiovese e un saldo di Merlot spesso è indistinguibile da un 100% Sangiovese. Negli ultimi anni lo "stile internazionale" che era dominante negli anni '90 è diventato meno baldanzoso, così come l'idea che il Sangiovese debba essere (robustamente) aiutato per fare grandi vini. Tuttavia i marcatori tipici del Sangiovese chiantigiano (frutta rossa, florealità di viola o di iris, anice) non è detto che siano dominanti, dipende anche da quanto sono sviluppati i sentori minerali, a volte quelli animali (se non altro cuoio) e variamente terrosi (il sottobosco potrebbe rientrare tra questi), sempre che gli apporti del legno (nel migliore dei casi una certa speziatura) non siano dominanti come avviene a volte negli esemplari più barricati. Comunque insisterei con gli assaggi, tenendo traccia anche del comune di appartenenza dell'azienda, che a volte marca abbastanza i vini (Radda alta, la frazione di Lamole nel comune di Greve, ecc.), nonché delle annate che ultimamente sono state altalenanti. Per farsi un'idea, meglio comunque partire dai Chianti Cl. che dai Chianti Cl. Riserva, più costruiti dei loro fratelli minori e secondo me spesso meno riusciti.
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Re: Chianti

Messaggioda emigrato » 14 lug 2014 12:34

Comunque qui sono stati nominati solo Chianti Classici e un Rufina, direi che il titolo inganna, un po' come la distinzione Classico/generico :lol:
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Re: Chianti

Messaggioda Sibballatore » 15 lug 2014 12:09

gp ha scritto:Come si è detto mille volte, Chianti e Chianti Classico sono due cose diverse. Immagino che Sibballatore intendesse Chianti Classico, visto l'unico che ha citato (Fontodi), ma anche se uno va di fretta a scrivere "Chianti Cl." dovrebbe farcela.

Il Chianti Cl. è una zona abbastanza ampia, con stili che variano a seconda dei produttori e uvaggi che variano tra il 100% di Sangiovese e l'80%, con aggiunte che possono essere solo Canaiolo e Colorino (o altri autoctoni) per i tradizionali oppure Cabernet, Merlot, Syrah eccetera per gli altri -- dove conta naturalmente la percentuale, un Chianti Cl. con il 95% di Sangiovese e un saldo di Merlot spesso è indistinguibile da un 100% Sangiovese. Negli ultimi anni lo "stile internazionale" che era dominante negli anni '90 è diventato meno baldanzoso, così come l'idea che il Sangiovese debba essere (robustamente) aiutato per fare grandi vini. Tuttavia i marcatori tipici del Sangiovese chiantigiano (frutta rossa, florealità di viola o di iris, anice) non è detto che siano dominanti, dipende anche da quanto sono sviluppati i sentori minerali, a volte quelli animali (se non altro cuoio) e variamente terrosi (il sottobosco potrebbe rientrare tra questi), sempre che gli apporti del legno (nel migliore dei casi una certa speziatura) non siano dominanti come avviene a volte negli esemplari più barricati. Comunque insisterei con gli assaggi, tenendo traccia anche del comune di appartenenza dell'azienda, che a volte marca abbastanza i vini (Radda alta, la frazione di Lamole nel comune di Greve, ecc.), nonché delle annate che ultimamente sono state altalenanti. Per farsi un'idea, meglio comunque partire dai Chianti Cl. che dai Chianti Cl. Riserva, più costruiti dei loro fratelli minori e secondo me spesso meno riusciti.


Si, sono partito dal Chianti Classico.
Mi sembrava la scelta più naturale visto che l'eterogeneità del Chianti mi avrebbe portato non pochi problemi.
Non ho specificato la denominazione anche perché mi sono accodato alla tendenza del thread: il titolo è Chianti ma chiunque cita indistintamente sia Chianti che Chianti Classico.

Grazie per i consigli, li ho appuntati.

A questo punto, forse mi sarebbe utile anche una bella mappa del Chianti Classico.
Sapete se ne esiste una versione digitale online da qualche parte?
In modo da cominciare a capire anche le differenze di terreno.
Ultima modifica di Sibballatore il 15 lug 2014 16:01, modificato 2 volte in totale.
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Re: Chianti

Messaggioda Sibballatore » 15 lug 2014 12:14

paperofranco ha scritto:Per me può stare in piedi nella misura in cui si attribuisce ad entrambi la connotazione di vino quotidiano da pasto regionale, e finisce qui. Va da sé che non cambierei una bottiglia di chianti buono con mille dolcetti, ma so che un langarolo mi potrebbe dire l'opposto, ovviamente,
Il tratto "terroso" può essere più tipico di zona, che di denominazione o di vitigno. In ogni caso, cercare di inquadrare con dei comuni denominatori il chianti, può essere impresa davvero ardua. I sentori di sottobosco, per me sono indice di evoluzione e terziarizzazione, comuni a molti vitigni e denominazioni, poi mi bisognerebbe vedere caso per caso.


Chiaro, grazie.
Nell'ambito del Chianti Classico, quali sarebbero, a tuo avviso, le zone in cui è più evidente la presenza di sentori terrosi? ("Il tratto "terroso" può essere più tipico di zona", fermo restando il discorso sull'evoluzione che mi è ben chiaro).
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Re: Chianti

Messaggioda paperofranco » 15 lug 2014 15:38

Sibballatore ha scritto:
paperofranco ha scritto:Per me può stare in piedi nella misura in cui si attribuisce ad entrambi la connotazione di vino quotidiano da pasto regionale, e finisce qui. Va da sé che non cambierei una bottiglia di chianti buono con mille dolcetti, ma so che un langarolo mi potrebbe dire l'opposto, ovviamente,
Il tratto "terroso" può essere più tipico di zona, che di denominazione o di vitigno. In ogni caso, cercare di inquadrare con dei comuni denominatori il chianti, può essere impresa davvero ardua. I sentori di sottobosco, per me sono indice di evoluzione e terziarizzazione, comuni a molti vitigni e denominazioni, poi mi bisognerebbe vedere caso per caso.


Chiaro, grazie.
Nell'ambito del Chianti Classico, quali sarebbero, a tuo avviso, le zone in cui è più evidente la presenza di sentori terrosi? ("Il tratto "terroso" può essere più tipico di zona", fermo restando il discorso sull'evoluzione che mi è ben chiaro).


Penso a Castelnuovo Berardenga(vedi Felsina), ma anche il manico in altre zone può dare vini caratterizzati da una certa "terrosità" che spesso va a braccetto con "rusticità". Penso allo stile Ormanni(Poggibonsi) o allo stile Bucciarelli(Castellina in Chianti, Loc la Piazza).

Per una buona mappatura del Chianti Classico ti consiglio le cartine di Enogea.
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Re: Chianti

Messaggioda gp » 15 lug 2014 17:44

... con l'avvertenza che a differenza di altre denominazioni (Barolo, Barbaresco, Valpolicella) la mappatura di Enogea è incompleta, perchè lascia fuori alcuni comuni (Greve, escluse le frazioni di Panzano e Lamole, C. Berardenga e San Casciano), come si vede chiaramente qui:
http://www.insidechianticlassico.com/th ... erale.html
Poi come è naturale i testi che illustrano le diverse sezioni di ogni comune mappato, così come delimitate da Masnaghetti, non possono dare informazioni esaurienti, altrimenti ognuna sarebbe un libro. E per ultimo riflettono in parte i gusti dell'autore in materia di Chianti Classico, che seppure evoluti rispetto a qualche anno fa (quando la sua top five era interamente occupata dai vini confezionati da Ferrini) restano piuttosto lontani da quelli di alcuni di noi. Per fare un esempio, lui pare convinto che per altitudine ed esposizione la località Malpensata di Radda non può dare vini degni di nota, mentre negli ultimi anni parecchi di noi ne hanno apprezzato un esemplare (Val delle Corti).
gp
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Re: Chianti

Messaggioda paperofranco » 15 lug 2014 21:42

gp ha scritto:... con l'avvertenza che a differenza di altre denominazioni (Barolo, Barbaresco, Valpolicella) la mappatura di Enogea è incompleta, perchè lascia fuori alcuni comuni (Greve, escluse le frazioni di Panzano e Lamole, C. Berardenga e San Casciano), come si vede chiaramente qui:
http://www.insidechianticlassico.com/th ... erale.html
Poi come è naturale i testi che illustrano le diverse sezioni di ogni comune mappato, così come delimitate da Masnaghetti, non possono dare informazioni esaurienti, altrimenti ognuna sarebbe un libro. E per ultimo riflettono in parte i gusti dell'autore in materia di Chianti Classico, che seppure evoluti rispetto a qualche anno fa (quando la sua top five era interamente occupata dai vini confezionati da Ferrini) restano piuttosto lontani da quelli di alcuni di noi. Per fare un esempio, lui pare convinto che per altitudine ed esposizione la località Malpensata di Radda non può dare vini degni di nota, mentre negli ultimi anni parecchi di noi ne hanno apprezzato un esemplare (Val delle Corti).


Giust'avvertenza, la mappatura di Enogea è incompleta, ma è anche l'unica, almeno a quanto mi risulta. Le informazioni sono ovviamente sintetiche ma corrette, con i gusti personali dell'autore che non entrano in gioco nelle mappe, com'è giusto che sia, non è mica una degustazione. Quanto alla zona di Radda da te citata, è vero che dà un vino che molti di noi qui apprezzano(e io sono fra i più convinti fans), ma è anche vero che "storicamente" non è una zona di grandissimo pregio, basta chiederlo a Roberto Bianchi e te lo confermerà. E' uno di quei casi in cui il cambiamento climatico ha giocato un ruolo molto incisivo, non ultima la bravura del produttore.
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Re: Chianti

Messaggioda gp » 16 lug 2014 10:33

Ovvio che i gusti di Masnaghetti non entrano in gioco nelle mappe, parlavo dei testi che le accompagnano. Dato che sono giocoforza sintetici, a volte l'accento cade su sottozone e versanti da cui vengono i vini che piacciono a lui, mentre chi legge e ha gusti diversi sarebbe curioso di saperne di più sulle zone da cui provengono altri vini.

Riguardo a Val delle Corti e alla sua zona è vero quello che dici, salvo il fatto che il Masna pare convinto che tuttora non è zona degna di nota, tanto è vero che fino all'ultimo numero di Enogea sui Chianti Classico dell'annata i vini di Val delle Corti non sono stati presi proprio in considerazione (nemmeno i 2006, tanto per dire). Nell'ultima tornata di assaggi raccontata nel numero 51 finalmente i vini sono stati inclusi e commentati, ma solo per scrivere che entrambi (Chianti Classico 2010 e Riserva 2009) "hanno poco da dire". Tutto legittimo, per carità, ma non sono per niente d'accordo: la Riserva 2006, in particolare, la ricordo come uno dei migliori Chianti Classico degli ultimi 5 anni, averla ignorata negli assaggi panoramici sulla denominazione per me è un limite.
gp
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Re: Chianti

Messaggioda paperofranco » 16 lug 2014 11:45

gp ha scritto:Ovvio che i gusti di Masnaghetti non entrano in gioco nelle mappe, parlavo dei testi che le accompagnano. Dato che sono giocoforza sintetici, a volte l'accento cade su sottozone e versanti da cui vengono i vini che piacciono a lui, mentre chi legge e ha gusti diversi sarebbe curioso di saperne di più sulle zone da cui provengono altri vini.

Riguardo a Val delle Corti e alla sua zona è vero quello che dici, salvo il fatto che il Masna pare convinto che tuttora non è zona degna di nota, tanto è vero che fino all'ultimo numero di Enogea sui Chianti Classico dell'annata i vini di Val delle Corti non sono stati presi proprio in considerazione (nemmeno i 2006, tanto per dire). Nell'ultima tornata di assaggi raccontata nel numero 51 finalmente i vini sono stati inclusi e commentati, ma solo per scrivere che entrambi (Chianti Classico 2010 e Riserva 2009) "hanno poco da dire". Tutto legittimo, per carità, ma non sono per niente d'accordo: la Riserva 2006, in particolare, la ricordo come uno dei migliori Chianti Classico degli ultimi 5 anni, averla ignorata negli assaggi panoramici sulla denominazione per me è un limite.


Certo, avevo capito, ma non sono molto d’accordo su quanto dici. Io me le sono lette tutte e secondo me non ci sono accenti forzati dettati dalla preferenza personale verso certi vini. Ti faccio un esempio: che le vigne del Castello di Fonterutoli e del Castello di Ama, tanto per citare due nomi ben conosciuti, siano di grandissimo pregio e vocazione per il sangiovese, data la composizione del terreno, l’esposizione, la quota altimetrica, ecc……è un dato di fatto difficilmente confutabile. Che poi se ne ricavino dei vini che non rendono giustizia alla terra di provenienza e al sangiovese, per me è altrettanto inconfutabile, ma ci sarà chi la pensa diversamente.

Su Valdellecorti ti quoto alla virgola.
Spectator
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Re: Chianti

Messaggioda Spectator » 28 lug 2014 18:17

..Lamole di Lamole,riserva 2009. Carissimi,com'e' :D ?
GabrieleB.
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Re: Chianti

Messaggioda GabrieleB. » 29 lug 2014 10:52

Piccola riflessione...domenica ho aperto il base di San Giusto a Rentennano annata 2007,l'ho trovato buono e convincente sia al naso che in bocca però un po' distante dalla fresca golosità di altri base provati(Villa Rosa,Valdellecorti per citarne un paio..),qui c'era un legnetto che si sentiva abbastanza ed una struttura già un po' più importante,ripeto,bevuto molto volentieri ma senza quella beva compulsiva che mi aspetterei da un Chianti base come si deve,e che perdonatemi l'OT ma sempre di Sangio si tratta,ho recentemente trovato nel base di Le Potazzine 2010.
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Re: Chianti

Messaggioda paperofranco » 29 lug 2014 12:18

Spectator ha scritto:..Lamole di Lamole,riserva 2009. Carissimi,com'e' :D ?


...ma è l'etichetta blu o il "Vigneto Campolungo"?
mofise
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Re: Chianti

Messaggioda mofise » 29 lug 2014 12:21

GabrieleB. ha scritto:Piccola riflessione...domenica ho aperto il base di San Giusto a Rentennano annata 2007,l'ho trovato buono e convincente sia al naso che in bocca però un po' distante dalla fresca golosità di altri base provati(Villa Rosa,Valdellecorti per citarne un paio..),qui c'era un legnetto che si sentiva abbastanza ed una struttura già un po' più importante,ripeto,bevuto molto volentieri ma senza quella beva compulsiva che mi aspetterei da un Chianti base come si deve,e che perdonatemi l'OT ma sempre di Sangio si tratta,ho recentemente trovato nel base di Le Potazzine 2010.

Alcune considerazioni. L'annata 2007 per san giusto ( e non solo..)è così. Molto estratta di frutto, non solo a livello aromatico, ma soprattutto in bocca...molta polpa e rotondità. Il base è quasi una riserva. Detto questo non puoi paragonare un chianti classico sel confine sud di gaiole a un chianti classico di Radda...sono due estremi. Altra considerazione. Il paragone lo fai a parità di annata? INtendo...Sangiusto 2007 vs valdellecorti 2007? O parli di annate diverse? PErché allora il discorso cambia ancora :D
PEr fugarti ogni dubbio stappa una boccia di chianti classico 2012 di san giusto e poi dimmi cosa ne pensi (se non la trovi da altre parti tira un fischio :mrgreen: )
Dalla ricezione del pagamento impieghiamo pochissimo tempo! I vini partono il martedì e il mercoledì con corriere espresso 24 H.
VIENE SEMPRE EMESSO SCONTRINO FISCALE O FATTURA.
PER INFO CEL ( ANCHE VIA WA ) 3773833030 Diego

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