lafacciazza ha scritto:Metto delle note sui vini bevuti tra la sera dell' 11 e ieri sera
Olivier Pere Non dose NV
e' a mio parere un ottimo vino impeccabile, forse troppo giovane ed esuberante in cui le note di agrumi sono nettissime e molto piacevoli. Penso abbia necessita' di essere scaraffato per distendersi nel bicchiere. Non so se faccia botte piccola , forse Davide potra' dare il suo punto dii vista.
Hochheimer Hölle Auslese trocken 2002 di Franz Künstler; un grandissimo vino perfetto adesso ma che potra' durare tanto; mi piace lo stile, niente orpelli, va dritto come una lama, minerale , affilato con tantissima frutta.
Ieri sera una magnifica bottiglia, Herbert Beaufort Champagne Cuvée Du Mélomane Bouzy Grand Cru Blanc de Blancs Brut U.V
Elegantissimo, impeccabile come un vestito di alta sartoria. naso di assoluta precisione, bocca calibratissima. Non ha sfigurato affatto accanto al vino aperto dopo.Pericolosissimo, dovrebbero scrivere sull'etichetta, attenzione perche' potrebbe dare assuefazione
Domaine de l'Ecu Muscadet de Sèvre-et-Maine Taurus 2010
penso sia il miglior Muscadet mai bevuto anche se alla cieca potrebbe ricordare troppo uno chablis.
Sono 3000 bottiglie, a Malta ne sono arrivate penso non piu' di 18; seguio' l'evoluzione delle rimanenti 5 nei prossiomi 10 anni come suggerisce lo stesso Guy Bossard nel retro etichetta. L'etichetta frontale e' bellissima e ricorda vagamente Dagueneu Jardin de Babilon
C'e' rovere ma non si sente al naso. Salino e agrumato palato cremoso in cui si sente una vena acida pazzesca ma perfettamente bilanciata dal frutto.
Philipponat Clos des Goisses 1982 sboccatura 5/1/1989
Oro antico, bollicina finissimissima. All'apice forse, della sua curva evolutiva; leggere note ossidative che scompaiono dopo 15 minuti nel bicchiere
Devo dire che a me piacciono i vini maturi e questo me lo sono goduto nel momento giustoTanto zenzero caffe' e poi mandorla tostata e marzapane che si sente anche al palato. Ipnotico; infatti l'ultima bottiglia stamattina mi chiamava dalla cantina
Chateau Lagrange 2000 St. Julien
Non lo bevevo da tempo e l'ho, beccato all'inizio della curva di maturita'. Ancora scuro ma non fittissimo al colore, mirtilli appena un cenno di grafite e poi si liberano note di menta. Al palato e' sontuoso, ha peso ma finezza; il tannino e' carezzevole. grande rapporto Q/P visto quanto l'ho pagato en primeur
Hermitage la Chapelle 1996 Jaboulet
annata minore solo sulla carta segnata da una discreta variabilita 'e' questa non era la migliore tra tutte quelle bevute.
Olive in salamoia appena accennate, pepe e bacon al naso mentre al palato ha fatto il suo compitino, mancava l'allungo e la complessita.
Buono ma non indimenticabile.
Sabato prossimo con una ventina di amici provero' a fare di meglio