CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

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Teddy
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda Teddy » 02 feb 2014 23:34

Chianti classico 2006 Castell'in Villa.
Frutto maturo e un che di selvatico, in definitiva poco espresso al naso. Bocca compatta, vigorosa, scalpitante, ancora tutta da svolgere. Molto bello ma da attendere diversi anni.

Assiolo 2011 Costa Archi.
Bellissimo questo sangiovese di romagna. Naso pulitissimo e preciso, un cestino di frutti di bosco con la mora in primo piano.
Bocca ruvida ma succosa, dalla beva trascinante.Dichiara 14,5 gradi, eppure non li senti.
Complimenti al Succi, vai avanti cosi' !
Ultima modifica di Teddy il 02 feb 2014 23:53, modificato 1 volta in totale.
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andrea
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda andrea » 02 feb 2014 23:42

Teddy ha scritto:Assiolo 2001 Costa Archi.
Bellissimo questo sangiovese di romagna. Naso pulitissimo e preciso, un cestino di frutti di bosco con la mora in primo piano.
Bocca ruvida ma succosa, dalla beva trascinante.Dichiara 14,5 gradi, eppure non li senti.
Complimenti al Succi, vai avanti cosi' !

2001 o 2011??
Ti amo Licia!!!
mangè mangè nu sèi chi ve mangià

Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina
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Teddy
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda Teddy » 02 feb 2014 23:54

andrea ha scritto:
Teddy ha scritto:Assiolo 2001 Costa Archi.
Bellissimo questo sangiovese di romagna. Naso pulitissimo e preciso, un cestino di frutti di bosco con la mora in primo piano.
Bocca ruvida ma succosa, dalla beva trascinante.Dichiara 14,5 gradi, eppure non li senti.
Complimenti al Succi, vai avanti cosi' !

2001 o 2011??


2011, hai ragione. Editato ora.
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Pot
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda Pot » 03 feb 2014 00:23

Teddy ha scritto:Assiolo 2011 Costa Archi.
Bellissimo questo sangiovese di romagna. Naso pulitissimo e preciso, un cestino di frutti di bosco con la mora in primo piano.
Bocca ruvida ma succosa, dalla beva trascinante.Dichiara 14,5 gradi, eppure non li senti.
Complimenti al Succi, vai avanti cosi' !


Quoto tutto.
Assaggiato un paio di giorni fa per la prima volta, e ne sono rimasto piacevolmente colpito; mi è sembrato forse un po' irrequieto nel tannino, ma la bottiglia è veramente finita in un attimo.
...La vita va corretta, eccome, è troppo dura da buttare giù liscia.

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trikki
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda trikki » 03 feb 2014 02:03

Curto Fontanelle Riserva - Nero d'Avola 2006 :D :D :D :)

Aperto a pranzo; un'ora di ossigenazione. Penetrante al naso frutta rossa e tabacco.Un bel colore rosso intenso. In bocca buona persistenza rotondo di gran corpo.Sicuramente nel suo momento migliore. Abbinato ad una tagliata di manzo podolica grigliata, è stato davvero un bel connubio.
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda piergi » 03 feb 2014 08:46

Oscar Sturm- collio sauvignon 2010
Naso varietale ma senza toni caricaturistici, note vegetali in prevalenza. Bocca che vira su una discreta mineralità , chiude un po' amaro.
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda calzidavide » 03 feb 2014 12:39

calzidavide ha scritto:Pubblico la media dei voti: il voto dei 10 partecipanti è stato secretato sino alla fine per non condizionare nessuno.....

AGRAPART & FILS Champagne Extra-Brut Blanc-de-Blancs “Minéral” ‘06. 83,7
MARIE-NOËLLE LEDRU Champagne Brut Nature Grand Cru ’02 84,6
IL PENDIO Franciacorta Non Dosato “Il Contestore” ’08. 83,9
ALFRED GRATIEN Champagne Brut “Cuvée Paradis”. 86,8

FERDINANDO PRINCIPIANO Barbera d’Alba “La Romualda” ’10. 85,1
LEROY Bourgogne ’09. 81,5
GIACOMO CONTERNO Barbera d’Alba “Cascinafrancia” ’08. 83,7
ELISABETTA DALZOCCHIO Vigneti delle Dolomiti Pinot Nero ’09. 87,9
OTTOMANI Chianti Colli Fiorentini ’10. 85,0

ANFRA Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo “Reilla” ’07. 83,1
MONTEVERTINE Toscana “Le Pergole Torte” ’98. 85,9
GORETTI Colli Perugini “L’Arringatore” ’07. 86,0
ANTINORI Toscana “Tignanello” ’08. 84,9

AURELIO SETTIMO Barolo “Rocche” ’06. 87,6
LA SPINETTA Barbaresco “Starderi” ’99. 85,0
CHÂTEAU HAUT-BEAUSÉJOUR Saint-Estèphe ’94. 84,3
CASCINA DARDI-BUSSIA Barolo Riserva ’04. 87,5
DOMAINE GUYON Echézeaux ’08. 85,5

Due parole.....
La giornata è nata così: ognuno poteva portare ciò che riteneva adeguato al menù proposto, ovvero pappardelle al ragù di cinghiale, tagliata di manzo e stufato di cinghiale con polenta.
Le bottiglie sono state servite stagnolate ed alcune versate in "contenitori" del tipo diverso dall'originale (vedi La Spinetta di cui solo il conferitore era a conoscenza).
La platea era composta da 10 amici + o - "esperti", sicuramente almeno la metà qualcosina ha bevuto (vedi Kalos...o Videodrome...), altri magari non hanno mai bevuto 128 Monfortino o fatto verticali di Leroy ma hanno comunque una grande passione per il vino...
La votazione è stata secretata sino all'ultimo e devo dire che il GIOCO è stato divertente, si son fatte quattro risate...
Personalmente il voto più alto l'ho dato al Rocche 2006 di Aurelio Settimo (90/100), seguito dal P.N. di Elisabetta Dalzcchio (89/100) e dalla Riserva 2004 di Fantino (88/100)....
Al Barbaresco de La Spinetta ho dato 84/100: senza sapere cosa fosse (senza quindi cercare la rosa macerata dei Barolo, o l'anguria della Cascina Francia o la ferrosità di alcuni Serralunga 8) ), devo ammettere che il vino non nasconde ciò che porta in dote: tanto frutto, speziatura, accenni cosmetici senza però perdre in bevibilità e risultare squilibrato o "astringente" o peggio ancora vuoto...Sabato l'ho preferito al Tignanello e alla Barbera di Conterno... sempre alla cieca... che vi devo dire.... :roll:
Poi è logico che si può rimanere male quando a fine giornata scopri che 10 persone danno 2-3 punti di media in + al Pinot Nero della Dalzocchio rispetto ad un Echezeaux di Guyon ....
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda Kalosartipos » 03 feb 2014 12:45

calzidavide ha scritto:Al Barbaresco de La Spinetta ho dato 84/100: senza sapere cosa fosse (senza quindi cercare la rosa macerata dei Barolo, o l'anguria della Cascina Francia o la ferrosità di alcuni Serralunga 8) ), devo ammettere che il vino non nasconde ciò che porta in dote: tanto frutto, speziatura, accenni cosmetici senza però perdre in bevibilità e risultare squilibrato o "astringente" o peggio ancora vuoto

Concordo: quando leggi "Barbaresco" sull'etichetta capisci che il vino che hai nel bicchiere è lontanissimo dalla denominazione... però non si trattava di un vino cattivo o difettoso, era un vino piacione e turbomodernista :mrgreen:.. alla cieca non si poteva bastonarlo (a meno di essere così bravi da riconoscerlo.. e non si trattava del nostro caso :roll: ).
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda pippuz » 03 feb 2014 12:56

Kalosartipos ha scritto:
calzidavide ha scritto:Al Barbaresco de La Spinetta ho dato 84/100: senza sapere cosa fosse (senza quindi cercare la rosa macerata dei Barolo, o l'anguria della Cascina Francia o la ferrosità di alcuni Serralunga 8) ), devo ammettere che il vino non nasconde ciò che porta in dote: tanto frutto, speziatura, accenni cosmetici senza però perdre in bevibilità e risultare squilibrato o "astringente" o peggio ancora vuoto

Concordo: quando leggi "Barbaresco" sull'etichetta capisci che il vino che hai nel bicchiere è lontanissimo dalla denominazione... però non si trattava di un vino cattivo o difettoso, era un vino piacione e turbomodernista :mrgreen:.. alla cieca non si poteva bastonarlo (a meno di essere così bravi da riconoscerlo.. e non si trattava del nostro caso :roll: ).

Strano, su un loro Barbaresco (non ricordo quale, ma era un 2001) qualche anno fa eravamo tutti indecisi se fosse rive gauche oppure costa toscana. :mrgreen:

Il vino comunque era molto buono, tanto che prese punteggi vicini ai 90/100
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda Sydney » 03 feb 2014 13:08

A casa di amici poco avezzi ai vini buoni mi sono trovato di fronte questo:

Quattroenne Faro 2010 Le Casematte, senza sapere cosa fosse quando mi hanno chiesto cosa ne pensassi ho detto "sembra un Faro Palari". 5 minuto di gloria perchè non era Palari ma Faro si (che botta di culo). :mrgreen:
Vino non precisissimo al naso, leggermente velato da puzzette da riduzione (ma è stato aperto al momento), molti fruttini rossi, sottobosco, e quella mineralità scuro/pirica che mi ricorda quello di Palari. Bocca equilibrata, fresca, molto saporita e gustosa. L'unica cosa che mi ha lasciato perplesso è che il vino sembrava ben più vecchio (avevo ipotizzato un 2004 o 2006). Comunque piacevole scoperta.
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda calzidavide » 03 feb 2014 13:20

Teddy ha scritto:Chianti classico 2006 Castell'in Villa.
Frutto maturo e un che di selvatico, in definitiva poco espresso al naso. Bocca compatta, vigorosa, scalpitante, ancora tutta da svolgere. Molto bello ma da attendere diversi anni.

Assiolo 2011 Costa Archi.
Bellissimo questo sangiovese di romagna. Naso pulitissimo e preciso, un cestino di frutti di bosco con la mora in primo piano.
Bocca ruvida ma succosa, dalla beva trascinante.Dichiara 14,5 gradi, eppure non li senti.
Complimenti al Succi, vai avanti cosi' !

Quoto sull'Assiolo 2011
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda videodrome » 03 feb 2014 13:23

vinogodi ha scritto:... riflessione da ciò che leggo: impressionante la costanza qualitativa dei vini bevuti, quindi complimenti per la selezione. Su 18 vini , una quindicina nel range di due o tre punti, davvero notevole. La "ciofeca" 81.5 punti (come disse qualcuno, 2 bicchieri pieni...) il "fenomeno" della giornata , 87.9/100.Belle sorprese, leggo:grande prova del Franciacorta sullo stesso livello degli Champagne . Dalzocchio grande Pinot Noir ma ha da vedersela dall'arrembante ritorno dell'Arringatore. Il Bourgogne di Leroy un pò sotto di quello assaggiato martedì all'Angiol, lì era attorno agli 83-84/100, anche in quel caso non certo un vino epico...
PS: da un "vino vergogna" mi aspetto però voti attorno ai 65 - 70 ...

a mio parere si è intrufolato tra i giurati qualche ex redattore de Il mio vino :D
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Ludi
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda Ludi » 03 feb 2014 16:39

Redigaffi 2011: vino di estrema gradevolezza e rara bevibilità. Pur giovanissimo, è già espressivo ed equilibrato, anche se invecchierà bene. Tra i pochi merlot in purezza che si bevono con gioia.
Sassicaia 2010: rispetto all'assaggio di aprile, si è leggermente chiuso, ma per me sarà un grande Sassicaia, giocato sulla finezza più che sulla potenza. Son contento di averne preso qualche bottiglia.
Ornellaia 2009: molto potente, espressivo, intrigante. Appena un filino sotto il Sassicaia.
Lupicaia 2009: a me il Lupicaia piace veramente tanto, e questo 2009, carnoso, potente ma giocoso, certamente non mi fa ricredere. Bevibilità già assassina.
Solaia 2004: aveva dalla sua l'età ed una grande annata, e certo non delude. I terziari di goudron e le spezie scure (netto il cumino) stanno ormai dando il meglio di se nel dialogare con il persistente frutto rosso maturo. Grande.
Biondi Santi, Brunello Annata 2007: appena un pò evoluto e sottoperformante. Conferma tutte le mie perplessità sulla 2007 a Montalcino, intaccate, sinora, solo dallo splendido Poggio di Sotto.
J. Saffirio, Langhe Bianco 2010: gradevole e ben fatto, anche se certo non un mostro di complessità.
Ravenswood, Old Vine Zinfandel 2008: io le zinfandel proprio non andiamo d'accordo. Il vino era pesante, faticoso, con una vistosa scissione alcolica in bocca.
Collavini, Broy 2006: tipico vino che qualche anno fa giudicavo over 90, ed oggi non è più nelle mie corde, con la grassezza ed un fruttone tropicale a farla da padrone.
Merryvale, Cabernet Sauvignon Starmont 2009: classico CS californiano, per gli amanti del genere (ed io non lo sono), tutto giocato sulla potenza, sul frutto e sulla presenza invasiva del legno.
A. Occhipinti, Siccagno 2011: incredibile: un Nero d'Avola che, una volta tanto, mi piace davvero, che abbandona il frutto e la piacioneria per giocar tutto sulla mineralità. Veramente una gran bella sorpresa.
Dettori, Chimbanta & Battoro 2006: quando la volatile è funzionale all'equilibrio. L'ho preso da solo, ma penso che darebbe il meglio con una sacher torte.
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda Andyele » 03 feb 2014 16:57

Ludi ha scritto:Redigaffi 2011: vino di estrema gradevolezza e rara bevibilità. Pur giovanissimo, è già espressivo ed equilibrato, anche se invecchierà bene. Tra i pochi merlot in purezza che si bevono con gioia.
Sassicaia 2010: rispetto all'assaggio di aprile, si è leggermente chiuso, ma per me sarà un grande Sassicaia, giocato sulla finezza più che sulla potenza. Son contento di averne preso qualche bottiglia.
Ornellaia 2009: molto potente, espressivo, intrigante. Appena un filino sotto il Sassicaia.
Lupicaia 2009: a me il Lupicaia piace veramente tanto, e questo 2009, carnoso, potente ma giocoso, certamente non mi fa ricredere. Bevibilità già assassina.
Solaia 2004: aveva dalla sua l'età ed una grande annata, e certo non delude. I terziari di goudron e le spezie scure (netto il cumino) stanno ormai dando il meglio di se nel dialogare con il persistente frutto rosso maturo. Grande.
Biondi Santi, Brunello Annata 2007: appena un pò evoluto e sottoperformante. Conferma tutte le mie perplessità sulla 2007 a Montalcino, intaccate, sinora, solo dallo splendido Poggio di Sotto.
J. Saffirio, Langhe Bianco 2010: gradevole e ben fatto, anche se certo non un mostro di complessità.
Ravenswood, Old Vine Zinfandel 2008: io le zinfandel proprio non andiamo d'accordo. Il vino era pesante, faticoso, con una vistosa scissione alcolica in bocca.
Collavini, Broy 2006: tipico vino che qualche anno fa giudicavo over 90, ed oggi non è più nelle mie corde, con la grassezza ed un fruttone tropicale a farla da padrone.
Merryvale, Cabernet Sauvignon Starmont 2009: classico CS californiano, per gli amanti del genere (ed io non lo sono), tutto giocato sulla potenza, sul frutto e sulla presenza invasiva del legno.
A. Occhipinti, Siccagno 2011: incredibile: un Nero d'Avola che, una volta tanto, mi piace davvero, che abbandona il frutto e la piacioneria per giocar tutto sulla mineralità. Veramente una gran bella sorpresa.
Dettori, Chimbanta & Battoro 2006: quando la volatile è funzionale all'equilibrio. L'ho preso da solo, ma penso che darebbe il meglio con una sacher torte.


Toglimi una curiosità: ma tutte queste bottiglie come fai a berle?...organizzi delle serate?
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda Ludi » 03 feb 2014 17:04

Andyele ha scritto:
Toglimi una curiosità: ma tutte queste bottiglie come fai a berle?...organizzi delle serate?


i primi sei vini li ho degustati a Frascati nell'ambito di un evento di AIS Roma.....gli altri li ho bevuti a casa nel weekend (mia moglie è anche lei appassionata e siamo due buoni....bicchieri)
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda paperofranco » 03 feb 2014 17:12

Ludi ha scritto:
Andyele ha scritto:
Toglimi una curiosità: ma tutte queste bottiglie come fai a berle?...organizzi delle serate?


i primi sei vini li ho degustati a Frascati nell'ambito di un evento di AIS Roma.....gli altri li ho bevuti a casa nel weekend (mia moglie è anche lei appassionata e siamo due buoni....bicchieri)


Giuliano, ma tu sei relatore?
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda Ludi » 03 feb 2014 17:15

paperofranco ha scritto:
Ludi ha scritto:
Andyele ha scritto:
Toglimi una curiosità: ma tutte queste bottiglie come fai a berle?...organizzi delle serate?


i primi sei vini li ho degustati a Frascati nell'ambito di un evento di AIS Roma.....gli altri li ho bevuti a casa nel weekend (mia moglie è anche lei appassionata e siamo due buoni....bicchieri)


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si, ma non a quell'evento.....
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda @ndre@ » 03 feb 2014 17:21

calzidavide ha scritto:Poi è logico che si può rimanere male quando a fine giornata scopri che 10 persone danno 2-3 punti di media in + al Pinot Nero della Dalzocchio rispetto ad un Echezeaux di Guyon ....

pensa te...io lo trovo positivo!!
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda Spectator » 03 feb 2014 17:56

...Bramaterra 2005,Sella. Rosso rubino brillante,al naso..per giusto un minuto..un poco di violetta e un pizzico di ferro . Al sorso, l'ho travoto scarno , poco sapido ma di buona freschezza. Piaciuto..poco.

...Rossese di D 2011.,Vigneto Poggio Pini,Anfosso. Forse, troppo, troppo giovane. Bel rosso rubino luccicante, naso poco espressivo e alcool in buona evidenza, che ne rende la beva ,a me, poco invogliante.Infatti,dopo una 15cina di minuti ho rinunciato a berlo ; ne ho un'altra bottiglia,e dall'alto della mia ignoranza,avro' bisogno,per decidere bene ,di una buona..ripetizione.
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda Alberto » 03 feb 2014 19:42

Ieri Treviso Slow Wine 2014, prima giornata dedicata ad una selezione di produttori di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige recensiti dalla guida chioccioluta, con presenti una cinquantina di aziende presso l'area congressi dell'Hotel BHR Best Western.

Segue un mini-zibaldone di personali considerazioni su qualche assaggio fatto, più o meno interessante...

Fuoriclasse in erba, fatta anche la tara all'annata, il Calvarino 2011 di Pieropan: non una bomba aromatica, ma dotato di una splendida tridimensionalità in bocca (leggi larghezza, lunghezza e profondità). La Rocca 2011 cremoso e "giallo", meno fresco e reattivo del compagno di scuderia, come al solito molto lungo e potente, e sicuramente più indietro a parità di annata. Sulla stessa traccia del La Rocca, ma nel complesso un filo più fresco, l'Alzari 2011 di Coffele in bello spolvero (non convincente invece il loro Soave Classico 2012 di base, in bottiglia da un anno e già dai preoccupanti segni di stanchezza, a parer mio).

Detto di qualche ottimo veronese, la palma della linea aziendale di maggior valore assaggiata ieri va però al bravo Matijaz Tercic di San Floriano del Collio, che ha portato una signora scaletta di bianchi, tutti accomunati dall'assoluta precisione espressiva e dalla grande ricchezza della materia di base: Vino degli Orti 2011 (tocai e malvasia) dall'aromaticità sottile, Friulano Isonzo 2011 fresco e reattivo, pieno di sale; Pinot Grigio 2011 il meno convicente del gruppo (l'unico vino in cui l'alcol debordava un po'), eppoi due annate di Pinot Bianco con caratteri diversissimi tra loro (in purezza viene imbottigliato non in tutte le annate): 2009 tesa ed elegante, 2008 morbida e quasi "decadente" (ma non ossidata); Chardonnay Planta 2011 (unico vino in assaggio passato in legno) elegante e misurato nella tostatura. Chapeau!

Da Franca Miotti (azienda Firmino Miotti) ho ritrovato un mio vecchio "pallino", il Gruajo 2012 antico rosso vernacolare di Breganze, vinificato in purezza in acciaio per poco più di 1000 bottiglie all'anno, dal naso affascinante di incenso e pelliccia, e dalla bocca calda e rustica, un vino dal taglio quasi ancestrale e sicuramente affascinante. Sempre per il capitolo "Bestiario Veneto", bizzarro ma riuscito il Theo Broma 2010 di Antolini, taglio di croatina ed altre uve (anche bordolesi) che sapeva proprio di Valpolicella (ben fatta ovviamente, ed ovviamente Classica... :wink: ). Saltati purtroppo per ragione di tempo i due Amarone da singolo vigneto, Moropio e Ca' Coato...peccato, ma mi voglio rifare visitando l'azienda del simpatico Pierpaolo e fratello.

Miglior assaggio in rosso della rassegna, e per distacco, il Sacrisassi Rosso 2009 de Le Due Terre, vino di una lucentezza aromatica oserei dire abbagliante, resa in fruttino di bosco dai colori vivissimi e puri, ed una bocca all'insieme pienamente "furlana" e dall'eleganza quasi magica, dalla bevibilità incredibile; fu l'unico rosso trebicchierato del FVG per il Gambero nella guida 2013, e devo battezzare tale premio come stra-meritato. Degli altri assaggi aziendali: Sacrisassi Bianco 2011 dal timbro macerativo e dalla bocca più sapida che acida, concentrata; rossi 2011 (Pinot Nero, Sacrisassi, Merlot) marcati tutti da note leggermente selvatiche, quasi fermentative, sia al naso che in bocca: per me meno convincenti, sicuramente in una fase ancora di assestamento giovanile. Ma rimane un'azienda-faro dei Colli Orientali.

Gradino intermedio del podio tra i rossi di giornata, il caro vecchio Capo di Stato 2008 di Loredan-Gasparini, al suo primo giorno di commercializzazione per quest'annata (Lorenzo Palla fa le cose con calma): profumi riservati e mai esplosivi, flemmatici come da DNA di questo storico campione montelliano, bocca ben più espressiva e dall'impianto tannico esemplare, per finezza, fittezza e definizione. Senza tempo.

Ai vini di Peter Dipoli (in assaggio Voglar 2011 e Iugum 2009) non si può imputare certo un carattere improvvisato e volubile, ma è forse questo loro taglio estremamente "ragionato", irreprensibile, anche in annata non proprio felice come nel caso del sauvignon, a far sì che possano risultare (se non per altri, perlomeno per me) poco coinvolgenti. Iugum comunque un bordolese dall'eleganza non banale...ed infatti va di filato al gradino basso del mio podio di giornata per quanto riguarda i rossi.

Infine, una vecchia conoscenza veneta a nome Masari, da ricordare per i due passiti che secondo me rimangono le punte di diamante aziendali: il Doro 2010 (65% durella, 35% garganega, 8% alcol svolto e 230 g/l circa di residuo zuccherino) una specie di eiswein in salsa vicentina, e l'Antico Pasquale 2006 (vinsanto di durella in purezza, 12% e circa 250 g/l di r.z. e 12 g/l di acidità totale) un filo meno "masticabile"della 2005 che superava i 300 g/l di zuccheri residui, ma comunque a livelli di complessità sempre notevolissimi. Apprezzabile per il bilanciamento polpa-freschezza, anche se non lo consiglierei ai fobici del legno, anche il rosso di punta Masari 2009, mentre il San Martino 2010 (che ha dentro il Masari 2010 non prodotto, peraltro) palesa tutti i limiti di un'annata davvero troppo scarna.

Per l'anno prossimo si prevede un raddoppio ad un centinaio di produttori: bene così! :D
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
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alì65
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda alì65 » 03 feb 2014 20:14

Alberto ha scritto:Ieri Treviso Slow Wine 2014, prima giornata dedicata ad una selezione di produttori di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige recensiti dalla guida chioccioluta, con presenti una cinquantina di aziende presso l'area congressi dell'Hotel BHR Best Western.

Segue un mini-zibaldone di personali considerazioni su qualche assaggio fatto, più o meno interessante...

Fuoriclasse in erba, fatta anche la tara all'annata, il Calvarino 2011 di Pieropan: non una bomba aromatica, ma dotato di una splendida tridimensionalità in bocca (leggi larghezza, lunghezza e profondità). La Rocca 2011 cremoso e "giallo", meno fresco e reattivo del compagno di scuderia, come al solito molto lungo e potente, e sicuramente più indietro a parità di annata. Sulla stessa traccia del La Rocca, ma nel complesso un filo più fresco, l'Alzari 2011 di Coffele in bello spolvero (non convincente invece il loro Soave Classico 2012 di base, in bottiglia da un anno e già dai preoccupanti segni di stanchezza, a parer mio).

Detto di qualche ottimo veronese, la palma della linea aziendale di maggior valore assaggiata ieri va però al bravo Matijaz Tercic di San Floriano del Collio, che ha portato una signora scaletta di bianchi, tutti accomunati dall'assoluta precisione espressiva e dalla grande ricchezza della materia di base: Vino degli Orti 2011 (tocai e malvasia) dall'aromaticità sottile, Friulano Isonzo 2011 fresco e reattivo, pieno di sale; Pinot Grigio 2011 il meno convicente del gruppo (l'unico vino in cui l'alcol debordava un po'), eppoi due annate di Pinot Bianco con caratteri diversissimi tra loro (in purezza viene imbottigliato non in tutte le annate): 2009 tesa ed elegante, 2008 morbida e quasi "decadente" (ma non ossidata); Chardonnay Planta 2011 (unico vino in assaggio passato in legno) elegante e misurato nella tostatura. Chapeau!

Da Franca Miotti (azienda Firmino Miotti) ho ritrovato un mio vecchio "pallino", il Gruajo 2012 antico rosso vernacolare di Breganze, vinificato in purezza in acciaio per poco più di 1000 bottiglie all'anno, dal naso affascinante di incenso e pelliccia, e dalla bocca calda e rustica, un vino dal taglio quasi ancestrale e sicuramente affascinante. Sempre per il capitolo "Bestiario Veneto", bizzarro ma riuscito il Theo Broma 2010 di Antolini, taglio di croatina ed altre uve (anche bordolesi) che sapeva proprio di Valpolicella (ben fatta ovviamente, ed ovviamente Classica... :wink: ). Saltati purtroppo per ragione di tempo i due Amarone da singolo vigneto, Moropio e Ca' Coato...peccato, ma mi voglio rifare visitando l'azienda del simpatico Pierpaolo e fratello.

Miglior assaggio in rosso della rassegna, e per distacco, il Sacrisassi Rosso 2009 de Le Due Terre, vino di una lucentezza aromatica oserei dire abbagliante, resa in fruttino di bosco dai colori vivissimi e puri, ed una bocca all'insieme pienamente "furlana" e dall'eleganza quasi magica, dalla bevibilità incredibile; fu l'unico rosso trebicchierato del FVG per il Gambero nella guida 2013, e devo battezzare tale premio come stra-meritato. Degli altri assaggi aziendali: Sacrisassi Bianco 2011 dal timbro macerativo e dalla bocca più sapida che acida, concentrata; rossi 2011 (Pinot Nero, Sacrisassi, Merlot) marcati tutti da note leggermente selvatiche, quasi fermentative, sia al naso che in bocca: per me meno convincenti, sicuramente in una fase ancora di assestamento giovanile. Ma rimane un'azienda-faro dei Colli Orientali.

Gradino intermedio del podio tra i rossi di giornata, il caro vecchio Capo di Stato 2008 di Loredan-Gasparini, al suo primo giorno di commercializzazione per quest'annata (Lorenzo Palla fa le cose con calma): profumi riservati e mai esplosivi, flemmatici come da DNA di questo storico campione montelliano, bocca ben più espressiva e dall'impianto tannico esemplare, per finezza, fittezza e definizione. Senza tempo.

Ai vini di Peter Dipoli (in assaggio Voglar 2011 e Iugum 2009) non si può imputare certo un carattere improvvisato e volubile, ma è forse questo loro taglio estremamente "ragionato", irreprensibile, anche in annata non proprio felice come nel caso del sauvignon, a far sì che possano risultare (se non per altri, perlomeno per me) poco coinvolgenti. Iugum comunque un bordolese dall'eleganza non banale...ed infatti va di filato al gradino basso del mio podio di giornata per quanto riguarda i rossi.

Infine, una vecchia conoscenza veneta a nome Masari, da ricordare per i due passiti che secondo me rimangono le punte di diamante aziendali: il Doro 2010 (65% durella, 35% garganega, 8% alcol svolto e 230 g/l circa di residuo zuccherino) una specie di eiswein in salsa vicentina, e l'Antico Pasquale 2006 (vinsanto di durella in purezza, 12% e circa 250 g/l di r.z. e 12 g/l di acidità totale) un filo meno "masticabile"della 2005 che superava i 300 g/l di zuccheri residui, ma comunque a livelli di complessità sempre notevolissimi. Apprezzabile per il bilanciamento polpa-freschezza, anche se non lo consiglierei ai fobici del legno, anche il rosso di punta Masari 2009, mentre il San Martino 2010 (che ha dentro il Masari 2010 non prodotto, peraltro) palesa tutti i limiti di un'annata davvero troppo scarna.

Per l'anno prossimo si prevede un raddoppio ad un centinaio di produttori: bene così! :D


oh, Alberto, non ne manchi una, è!!! :wink:
Ultima modifica di alì65 il 03 feb 2014 22:09, modificato 1 volta in totale.
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda Kalosartipos » 03 feb 2014 21:42

Alberto ha scritto:la palma della linea aziendale di maggior valore assaggiata ieri va però al bravo Matijaz Tercic di San Floriano del Collio, che ha portato una signora scaletta di bianchi, tutti accomunati dall'assoluta precisione espressiva e dalla grande ricchezza della materia di base: Vino degli Orti 2011 (tocai e malvasia) dall'aromaticità sottile, Friulano Isonzo 2011 fresco e reattivo, pieno di sale; Pinot Grigio 2011 il meno convicente del gruppo (l'unico vino in cui l'alcol debordava un po'), eppoi due annate di Pinot Bianco con caratteri diversissimi tra loro (in purezza viene imbottigliato non in tutte le annate): 2009 tesa ed elegante, 2008 morbida e quasi "decadente" (ma non ossidata); Chardonnay Planta 2011 (unico vino in assaggio passato in legno) elegante e misurato nella tostatura. Chapeau!

Grande Matijaz! :D
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda Alberto » 04 feb 2014 11:03

Sydney ha scritto:A casa di amici poco avezzi ai vini buoni mi sono trovato di fronte questo:

Quattroenne Faro 2010 Le Casematte, senza sapere cosa fosse quando mi hanno chiesto cosa ne pensassi ho detto "sembra un Faro Palari". 5 minuto di gloria perchè non era Palari ma Faro si (che botta di culo). :mrgreen:
Vino non precisissimo al naso, leggermente velato da puzzette da riduzione (ma è stato aperto al momento), molti fruttini rossi, sottobosco, e quella mineralità scuro/pirica che mi ricorda quello di Palari. Bocca equilibrata, fresca, molto saporita e gustosa. L'unica cosa che mi ha lasciato perplesso è che il vino sembrava ben più vecchio (avevo ipotizzato un 2004 o 2006). Comunque piacevole scoperta.

L'ho bevuto alle Osterie un tre mesetti fa e non mi ha convinto: ho trovato più riuscito il base (FiglioDiEnneEnne)...non ricordo però le annate, sinceramente.
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda Alberto » 04 feb 2014 11:04

calzidavide ha scritto:FERDINANDO PRINCIPIANO Barbera d’Alba “La Romualda” ’10. 85,1

Qualche nota su questa, plz? Una Barberona?
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda davidef » 04 feb 2014 14:48

Alberto ha scritto:
Da Franca Miotti (azienda Firmino Miotti) ho ritrovato un mio vecchio "pallino", il Gruajo 2012 antico rosso vernacolare di Breganze, vinificato in purezza in acciaio per poco più di 1000 bottiglie all'anno, dal naso affascinante di incenso e pelliccia, e dalla bocca calda e rustica, un vino dal taglio quasi ancestrale e sicuramente affascinante.


se non ricordo male, memoria permettendo, si tratta comunque di vino abbastanza semplice nelle sue sfaccettature e nel comportamento tutto, con una bocca abbastanza sgrassante nel complesso, vino da costine e salsiccie di maiale per eccellenza se non sbaglio...o mi confondo ?

come sta lavorando poi quest'azienda sul resto della gamma ? ricordo un discreto Valletta ad esempio...

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