paperofranco ha scritto:cascinafrancia ha scritto:paperofranco ha scritto:Ieri sera una bevutina fra amici.
Chambertin 2006 Rossignol-Trapet.
Parafrasando l’indio(Gianmaria Volonté) in “Per un pugno di dollari” che dice “….quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile l’uomo con la pistola è un uomo morto…”, si potrebbe dire “quando un rosso di Borgogna di un certo livello viene messo in tavola a confronto con altri rossi di un certo livello, il rosso di Borgogna arriva ultimo pulito, quasi sempre…….”.
Infatti, appena l’ho annusato ed ho annusato gli altri, l’ho detto subito: “ragazzi, questo arriva ultimo pulito”, e così è andata.
Una nota leggermente cartonata mi ha fatto pensare ad una bottiglia non perfetta, ma forse è più una scusa che mi sono voluto dare per non ammettere l’evidenza: manca totalmente della dimensione di grand cru, e manca di quei profumi eleganti che fanno grande la Borgogna quand’è buona davvero. Semplice e scolastico, fa un compitino e basta.
Lo Chambertin 2006 mi, ci lasciò parecchio perplessi, come tutto il resto della gamma, dall'assaggio di botte, e poi anche dalla bottiglia, peraltro bevuta da Francone, oste magnifico.
Come potevi aspettarti, non condivido l'assunto: quando.... , ma, naturalmente, potrei avere anche una devianza partigiana, e dunque, amen. Nel caso specifico, gli ormai almeno tre anni dall'ultimo assaggio mi rendono impossibile un confronto puntuale, ammettendo di poterlo fare, con la tua bottiglia.
Tuttavia, e lo scrivo come spunto di riflessione, Patrick Essa, notissima anima di degustateurs.com e oggi, mi pare a tempo pieno, vinificatore da suo suocero a Meursault, domaine Buisson - Charles, in uno scambio privato mi disse, e sostenne fieramente, che per lui questo vino, in questa annata, era una delle "summe" borgognone di sempre. Poi, non capendo che in qualche modo, ecco, insomma, mica siamo dei mostri ma ci proviamo, non riuscì esattamente a spiegare perchè, a me, dico, e si trincerò dietro un concetto che vagamente suonava: se non avete l'abitudine ad assaggiare questo profilo duro e puro di Borgogna, io non posso farci una beneamata; e sicchè, ho lasciato perdere il confronto.
Questo non toglie che, nonostante abbia sinora avuto prove contrarie alla sua lettura, il tarlo mi rimane.
Caro Luca, il mio assunto è, più che un assunto, una nota di delusione anche un po' piccata, perché fondamentalmente la amo, questa *** di Borgogna. Pur essendo stato il più severo, di quattro a bere, siamo stati tutti concordi sulla classifica della serata. A parte questo, che poco conta, per me il vino non aveva né lo spessore, né la profondità, né la classe che penso sia lecito attendersi da uno che si chiama "Chambertin". La poca espressività per la troppa gioventù mi sta bene, e la metto sempre in conto, ma quelle cose che ho detto prima o ce l'hai oppure non è che ti arrivano con il tempo. Per dovere di cronaca dico anche che è il mio unico Chambertin di Rossignol-Trapet bevuto, quindi la mia impressione è ovviamente limitata alla bottiglia di ieri sera; il virgolettato, come sai, è un tocco ironico, mezzo serio e mezzo no.
Però permettimi, riguardo a quanto ti ha confidato quel produttore, con tutto il rispetto, a noi gente di Toscana cresciuti a pane e sangiovese, il profilo duro e puro di Borgogna ci fa una bella sega.
Ieri ho avuto modo di bere un bicchierone di Chambertin 2010 (primo approccio con la borgona),
che dire l'ho sentito molto elegante, buon frutto rosso e sentori minerali... manca di struttura e tannini ma penso sia da imputare alla gioventù della boccia,
altro non so dire in quanto è il primo che bevo..ma rispetto ad un bordeaux mi affascinano di più questi bourgogne...
e intanto imparo