CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

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mofise
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda mofise » 18 feb 2014 10:21

Roland ha scritto:Stasera in visita clienti cinesi ristoratori sono stato invitato a cenare con loro :
Cibo a girare sul tavolo :
tagliata ,branzino , aragosta , un tubero cinese similpatata, pata negra con melone bianco spagnolo , verdure miste e crepe di riso con marmellata di soia
tutto molto buono .......senonchè....il vino era patrimo 2011.............perchèèèèèèè :?: :?: :?:
ho dovuto pure dirgli che era buono e maledetti mi hanno costretto a berlo.....
a fine serata è stato aperto un sassicaia 2010.......nn gradtio sembrava dolce pure lui

avrei preferito un campino( vinello da tavola ) a tutto pasto .....al limite anche una gazzosa

Sassicaia 2010 dolce? :shock: :shock: :shock:
Gianni...mi sa che ti hanno fatto un blend col pAtrimo :mrgreen:
Dalla ricezione del pagamento impieghiamo pochissimo tempo! I vini partono il martedì e il mercoledì con corriere espresso 24 H.
VIENE SEMPRE EMESSO SCONTRINO FISCALE O FATTURA.
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda zampaflex » 18 feb 2014 10:23

paperofranco ha scritto:Carema 2010 Produttori.
Ma quant'è buono questo vinello? Mi viene quasi voglia di inserirlo fra i miei rossi quotidiani, sarebbe in questo momento l'unica eccezione al sangiovese, quindi un grande onore per lui.
L'ho trovato delizioso nella sua asciuttezza e "trasparenza" da nebbiolo d'altura.


Eh già. Ultimamente hanno azzeccato una fila di annate niente male. E come nebbiolo di montagna ha un suo profilo, diverso dalla Valtellina ma altrettanto caratteristico. Dovresti passare da Carema a vedere le terrazze alla base delle montagne, stupende!
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda Ludi » 18 feb 2014 10:39

paperofranco ha scritto:
Come ti tratti male, ragazzi..... :mrgreen:

Giuliano, Chapoutier o Chave? Risposta secca :mrgreen:


accidenti, come fare a rispondere?
Forse con la pistola alla tempia Chave, ma certi Pavillon ed Ermite....(sigh)
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda Roland » 18 feb 2014 12:47

mofise ha scritto:
Roland ha scritto:Stasera in visita clienti cinesi ristoratori sono stato invitato a cenare con loro :
Cibo a girare sul tavolo :
tagliata ,branzino , aragosta , un tubero cinese similpatata, pata negra con melone bianco spagnolo , verdure miste e crepe di riso con marmellata di soia
tutto molto buono .......senonchè....il vino era patrimo 2011.............perchèèèèèèè :?: :?: :?:
ho dovuto pure dirgli che era buono e maledetti mi hanno costretto a berlo.....
a fine serata è stato aperto un sassicaia 2010.......nn gradtio sembrava dolce pure lui

avrei preferito un campino( vinello da tavola ) a tutto pasto .....al limite anche una gazzosa

Sassicaia 2010 dolce? :shock: :shock: :shock:
Gianni...mi sa che ti hanno fatto un blend col pAtrimo :mrgreen:



ho scritto sembrava..........ma ero consapevole che era la mia bocca impregnata
Importiamo vino,champagne e pata negra
Spediamo il lunedi successivo al ricevimento del pagamento
Emettiamo scontrino fiscale o fattura .

http://www.facebook.com/pages/ENOTECA-B ... 4224421705
tel: 3317841888
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda mofise » 18 feb 2014 13:02

Roland ha scritto:
mofise ha scritto:
Roland ha scritto:Stasera in visita clienti cinesi ristoratori sono stato invitato a cenare con loro :
Cibo a girare sul tavolo :
tagliata ,branzino , aragosta , un tubero cinese similpatata, pata negra con melone bianco spagnolo , verdure miste e crepe di riso con marmellata di soia
tutto molto buono .......senonchè....il vino era patrimo 2011.............perchèèèèèèè :?: :?: :?:
ho dovuto pure dirgli che era buono e maledetti mi hanno costretto a berlo.....
a fine serata è stato aperto un sassicaia 2010.......nn gradtio sembrava dolce pure lui

avrei preferito un campino( vinello da tavola ) a tutto pasto .....al limite anche una gazzosa

Sassicaia 2010 dolce? :shock: :shock: :shock:
Gianni...mi sa che ti hanno fatto un blend col pAtrimo :mrgreen:



ho scritto sembrava..........ma ero consapevole che era la mia bocca impregnata

Gazzosa e vino bianco era perfetto! :D
Dalla ricezione del pagamento impieghiamo pochissimo tempo! I vini partono il martedì e il mercoledì con corriere espresso 24 H.
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda Spectator » 18 feb 2014 14:30

...Vigna delle Oche 2011,Fattoria san Lorenzo.Trattasi del Verdicchio di J classico superiore : paglierino carico dorato brillante,naso tenue di fiori bianchi , camomilla ed erba appena tagliata ; intenso ma nn complesso. Bocca ampia,di notevole struttura ma con un filo di alcool in buona evidenza ed un finale leggermente amarognolo.Forse,andava bevuto un po' piu' freddo?! Piaciutino..ma nn assai.
Ultima modifica di Spectator il 19 feb 2014 17:43, modificato 1 volta in totale.
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda paperofranco » 19 feb 2014 10:35

Ieri sera una bevutina fra amici.

Grande Année 2002 Bollinger.
Dovendo spendere un centone penso che sceglierei spesso questo, così, tanto per andare sul sicuro ed evitare brutte sorprese. Per me è sempre un gran bello champagne, pienamente appagante.

Chambertin 2006 Rossignol-Trapet.
Parafrasando l’indio(Gianmaria Volonté) in “Per un pugno di dollari” che dice “….quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile l’uomo con la pistola è un uomo morto…”, si potrebbe dire “quando un rosso di Borgogna di un certo livello viene messo in tavola a confronto con altri rossi di un certo livello, il rosso di Borgogna arriva ultimo pulito, quasi sempre…….”.
Infatti, appena l’ho annusato ed ho annusato gli altri, l’ho detto subito: “ragazzi, questo arriva ultimo pulito”, e così è andata.
Una nota leggermente cartonata mi ha fatto pensare ad una bottiglia non perfetta, ma forse è più una scusa che mi sono voluto dare per non ammettere l’evidenza: manca totalmente della dimensione di grand cru, e manca di quei profumi eleganti che fanno grande la Borgogna quand’è buona davvero. Semplice e scolastico, fa un compitino e basta.

CdP Rayas 2003.
Il mio primo Rayas, mi colpisce fin da subito con una trasparenza da Monprivato, che non mi aspettavo di trovare in un vino di quelle terre. Al naso è intenso e fascinosissimo: olive in salamoia, ciliegie in confettura, macchia mediterranea, poi entri in un mercato delle spezie in qualche posto d’oriente, chiudi gli occhi e fai un viaggio. Avvincente.
In bocca la morbidezza e il calore sono ben modulati da una eccellente sapidità e da un certo dinamismo gustativo; Chiude in lunghezza ed eleganza. Una gran boccia.

Brunello di Montalcino riserva 1995 Poggio di Sotto.
Che bello ritrovarlo oggi, dopo quattro cinque anni dall’ultima boccia bevuta, in questa forma smagliante. Ha acquisito una maggiore complessità aromatica mantenendo intatta la profondità gustativa e la capacità di vibrare al palato, e il finale di bocca di una succosità irresistibile. Un monumento al sangiovese, un luminoso ricordo del mai dimenticato “bicchierino”, e per me, il miglior Poggio di Sotto di sempre.
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda cascinafrancia » 19 feb 2014 16:41

paperofranco ha scritto:Ieri sera una bevutina fra amici.

Chambertin 2006 Rossignol-Trapet.
Parafrasando l’indio(Gianmaria Volonté) in “Per un pugno di dollari” che dice “….quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile l’uomo con la pistola è un uomo morto…”, si potrebbe dire “quando un rosso di Borgogna di un certo livello viene messo in tavola a confronto con altri rossi di un certo livello, il rosso di Borgogna arriva ultimo pulito, quasi sempre…….”.
Infatti, appena l’ho annusato ed ho annusato gli altri, l’ho detto subito: “ragazzi, questo arriva ultimo pulito”, e così è andata.
Una nota leggermente cartonata mi ha fatto pensare ad una bottiglia non perfetta, ma forse è più una scusa che mi sono voluto dare per non ammettere l’evidenza: manca totalmente della dimensione di grand cru, e manca di quei profumi eleganti che fanno grande la Borgogna quand’è buona davvero. Semplice e scolastico, fa un compitino e basta.

Brunello di Montalcino riserva 1995 Poggio di Sotto.
Che bello ritrovarlo oggi, dopo quattro cinque anni dall’ultima boccia bevuta, in questa forma smagliante. Ha acquisito una maggiore complessità aromatica mantenendo intatta la profondità gustativa e la capacità di vibrare al palato, e il finale di bocca di una succosità irresistibile. Un monumento al sangiovese, un luminoso ricordo del mai dimenticato “bicchierino”, e per me, il miglior Poggio di Sotto di sempre.


Lo Chambertin 2006 mi, ci lasciò parecchio perplessi, come tutto il resto della gamma, dall'assaggio di botte, e poi anche dalla bottiglia, peraltro bevuta da Francone, oste magnifico.
Come potevi aspettarti, non condivido l'assunto: quando.... , ma, naturalmente, potrei avere anche una devianza partigiana, e dunque, amen. Nel caso specifico, gli ormai almeno tre anni dall'ultimo assaggio mi rendono impossibile un confronto puntuale, ammettendo di poterlo fare, con la tua bottiglia.

Tuttavia, e lo scrivo come spunto di riflessione, Patrick Essa, notissima anima di degustateurs.com e oggi, mi pare a tempo pieno, vinificatore da suo suocero a Meursault, domaine Buisson - Charles, in uno scambio privato mi disse, e sostenne fieramente, che per lui questo vino, in questa annata, era una delle "summe" borgognone di sempre. Poi, non capendo che in qualche modo, ecco, insomma, mica siamo dei mostri ma ci proviamo, non riuscì esattamente a spiegare perchè, a me, dico, e si trincerò dietro un concetto che vagamente suonava: se non avete l'abitudine ad assaggiare questo profilo duro e puro di Borgogna, io non posso farci una beneamata; e sicchè, ho lasciato perdere il confronto.

Questo non toglie che, nonostante abbia sinora avuto prove contrarie alla sua lettura, il tarlo mi rimane.
Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
"Migliore della serata, Clos de Aramis 1969, di Armand Châtaigne.
Non cercatelo sulle mappe, come direbbero i vecchi geografi[...].
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda cascinafrancia » 19 feb 2014 16:43

Concordo, con altrettanto entusiasmo, mai più ripetuto, sul Brunello di Palmucci Riserva 1995, bevuto non meno di 7 anni fa in Friuli.
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda arnaldo » 19 feb 2014 20:33

paperofranco ha scritto:CdP Rayas 2003.
Il mio primo Rayas, mi colpisce fin da subito con una trasparenza da Monprivato, che non mi aspettavo di trovare in un vino di quelle terre. Al naso è intenso e fascinosissimo: olive in salamoia, ciliegie in confettura, macchia mediterranea, poi entri in un mercato delle spezie in qualche posto d’oriente, chiudi gli occhi e fai un viaggio. Avvincente.
In bocca la morbidezza e il calore sono ben modulati da una eccellente sapidità e da un certo dinamismo gustativo; Chiude in lunghezza ed eleganza. Una gran boccia.



Nel giro di pochi giorni leggo di una tua profonda delusione su una Chambertin 2006.......unite ad altre piu' o meno velate......
poi ti folgori con questo Rayas 2003.....poi apri un thread su RODANO dove chiedi informazioni dalla A alla Z...... :lol: :lol:
a parte che io era qualche mesetto che te lo dicevo........ma non è che cominci pian pianino a invertire la rotta ??? :lol: :lol:
PS dai, stasera apriti la quinta bt di Chambolle 2009 di Barthot che quella sai che è buona...e vai a botta sicura.... :lol: :lol:
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda paperofranco » 19 feb 2014 22:39

cascinafrancia ha scritto:
paperofranco ha scritto:Ieri sera una bevutina fra amici.

Chambertin 2006 Rossignol-Trapet.
Parafrasando l’indio(Gianmaria Volonté) in “Per un pugno di dollari” che dice “….quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile l’uomo con la pistola è un uomo morto…”, si potrebbe dire “quando un rosso di Borgogna di un certo livello viene messo in tavola a confronto con altri rossi di un certo livello, il rosso di Borgogna arriva ultimo pulito, quasi sempre…….”.
Infatti, appena l’ho annusato ed ho annusato gli altri, l’ho detto subito: “ragazzi, questo arriva ultimo pulito”, e così è andata.
Una nota leggermente cartonata mi ha fatto pensare ad una bottiglia non perfetta, ma forse è più una scusa che mi sono voluto dare per non ammettere l’evidenza: manca totalmente della dimensione di grand cru, e manca di quei profumi eleganti che fanno grande la Borgogna quand’è buona davvero. Semplice e scolastico, fa un compitino e basta.

Brunello di Montalcino riserva 1995 Poggio di Sotto.
Che bello ritrovarlo oggi, dopo quattro cinque anni dall’ultima boccia bevuta, in questa forma smagliante. Ha acquisito una maggiore complessità aromatica mantenendo intatta la profondità gustativa e la capacità di vibrare al palato, e il finale di bocca di una succosità irresistibile. Un monumento al sangiovese, un luminoso ricordo del mai dimenticato “bicchierino”, e per me, il miglior Poggio di Sotto di sempre.


Lo Chambertin 2006 mi, ci lasciò parecchio perplessi, come tutto il resto della gamma, dall'assaggio di botte, e poi anche dalla bottiglia, peraltro bevuta da Francone, oste magnifico.
Come potevi aspettarti, non condivido l'assunto: quando.... , ma, naturalmente, potrei avere anche una devianza partigiana, e dunque, amen. Nel caso specifico, gli ormai almeno tre anni dall'ultimo assaggio mi rendono impossibile un confronto puntuale, ammettendo di poterlo fare, con la tua bottiglia.

Tuttavia, e lo scrivo come spunto di riflessione, Patrick Essa, notissima anima di degustateurs.com e oggi, mi pare a tempo pieno, vinificatore da suo suocero a Meursault, domaine Buisson - Charles, in uno scambio privato mi disse, e sostenne fieramente, che per lui questo vino, in questa annata, era una delle "summe" borgognone di sempre. Poi, non capendo che in qualche modo, ecco, insomma, mica siamo dei mostri ma ci proviamo, non riuscì esattamente a spiegare perchè, a me, dico, e si trincerò dietro un concetto che vagamente suonava: se non avete l'abitudine ad assaggiare questo profilo duro e puro di Borgogna, io non posso farci una beneamata; e sicchè, ho lasciato perdere il confronto.

Questo non toglie che, nonostante abbia sinora avuto prove contrarie alla sua lettura, il tarlo mi rimane.


Caro Luca, il mio assunto è, più che un assunto, una nota di delusione anche un po' piccata, perché fondamentalmente la amo, questa *** di Borgogna. Pur essendo stato il più severo, di quattro a bere, siamo stati tutti concordi sulla classifica della serata. A parte questo, che poco conta, per me il vino non aveva né lo spessore, né la profondità, né la classe che penso sia lecito attendersi da uno che si chiama "Chambertin". La poca espressività per la troppa gioventù mi sta bene, e la metto sempre in conto, ma quelle cose che ho detto prima o ce l'hai oppure non è che ti arrivano con il tempo. Per dovere di cronaca dico anche che è il mio unico Chambertin di Rossignol-Trapet bevuto, quindi la mia impressione è ovviamente limitata alla bottiglia di ieri sera; il virgolettato, come sai, è un tocco ironico, mezzo serio e mezzo no.
Però permettimi, riguardo a quanto ti ha confidato quel produttore, con tutto il rispetto, a noi gente di Toscana cresciuti a pane e sangiovese, il profilo duro e puro di Borgogna ci fa una bella sega. :D
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda paperofranco » 19 feb 2014 22:48

arnaldo ha scritto:
paperofranco ha scritto:CdP Rayas 2003.
Il mio primo Rayas, mi colpisce fin da subito con una trasparenza da Monprivato, che non mi aspettavo di trovare in un vino di quelle terre. Al naso è intenso e fascinosissimo: olive in salamoia, ciliegie in confettura, macchia mediterranea, poi entri in un mercato delle spezie in qualche posto d’oriente, chiudi gli occhi e fai un viaggio. Avvincente.
In bocca la morbidezza e il calore sono ben modulati da una eccellente sapidità e da un certo dinamismo gustativo; Chiude in lunghezza ed eleganza. Una gran boccia.



Nel giro di pochi giorni leggo di una tua profonda delusione su una Chambertin 2006.......unite ad altre piu' o meno velate......
poi ti folgori con questo Rayas 2003.....poi apri un thread su RODANO dove chiedi informazioni dalla A alla Z...... :lol: :lol:
a parte che io era qualche mesetto che te lo dicevo........ma non è che cominci pian pianino a invertire la rotta ??? :lol: :lol:
PS dai, stasera apriti la quinta bt di Chambolle 2009 di Barthot che quella sai che è buona...e vai a botta sicura.... :lol: :lol:


Caro Arnaldo, in Borgogna mi ci ha portato la curiosità, non certo i discorsi della gente, e così sarà anche(eventualmente) per il Rodano.
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda vittoxx » 19 feb 2014 22:57

arnaldo ha scritto:
paperofranco ha scritto:CdP Rayas 2003.
Il mio primo Rayas, mi colpisce fin da subito con una trasparenza da Monprivato, che non mi aspettavo di trovare in un vino di quelle terre. Al naso è intenso e fascinosissimo: olive in salamoia, ciliegie in confettura, macchia mediterranea, poi entri in un mercato delle spezie in qualche posto d’oriente, chiudi gli occhi e fai un viaggio. Avvincente.
In bocca la morbidezza e il calore sono ben modulati da una eccellente sapidità e da un certo dinamismo gustativo; Chiude in lunghezza ed eleganza. Una gran boccia.



Nel giro di pochi giorni leggo di una tua profonda delusione su una Chambertin 2006.......unite ad altre piu' o meno velate......
poi ti folgori con questo Rayas 2003.....poi apri un thread su RODANO dove chiedi informazioni dalla A alla Z...... :lol: :lol:
a parte che io era qualche mesetto che te lo dicevo........ma non è che cominci pian pianino a invertire la rotta ??? :lol: :lol:
PS dai, stasera apriti la quinta bt di Chambolle 2009 di Barthot che quella sai che è buona...e vai a botta sicura.... :lol: :lol:

Dici che dopo la dodicimillesima volta fa ridere ancora?? :wink:
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda giucas » 19 feb 2014 23:32

....BAROLO PARUSSO 2009 ...CHIANTI CLASSICO BUONDONNO 2011......ETNA ROSSO TERRE NERE 2012....: tutti simpatici :D , ma mi pare con le stesse sfumature 'tropicali' al naso (mango, pesca bianca..). Sono io che sogno o son desto :shock: ?....( da nord a sud : stessi lieviti, legni,.?.. boh...). Non sarà una moda in via di affermazione :roll: ?...Urge - si fa per dire...-chiarimento dai piu' competenti. Grazie.
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda cascinafrancia » 20 feb 2014 00:37

paperofranco ha scritto:
cascinafrancia ha scritto:
paperofranco ha scritto:Ieri sera una bevutina fra amici.

Chambertin 2006 Rossignol-Trapet.
Parafrasando l’indio(Gianmaria Volonté) in “Per un pugno di dollari” che dice “….quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile l’uomo con la pistola è un uomo morto…”, si potrebbe dire “quando un rosso di Borgogna di un certo livello viene messo in tavola a confronto con altri rossi di un certo livello, il rosso di Borgogna arriva ultimo pulito, quasi sempre…….”.
Infatti, appena l’ho annusato ed ho annusato gli altri, l’ho detto subito: “ragazzi, questo arriva ultimo pulito”, e così è andata.
Una nota leggermente cartonata mi ha fatto pensare ad una bottiglia non perfetta, ma forse è più una scusa che mi sono voluto dare per non ammettere l’evidenza: manca totalmente della dimensione di grand cru, e manca di quei profumi eleganti che fanno grande la Borgogna quand’è buona davvero. Semplice e scolastico, fa un compitino e basta.

Brunello di Montalcino riserva 1995 Poggio di Sotto.
Che bello ritrovarlo oggi, dopo quattro cinque anni dall’ultima boccia bevuta, in questa forma smagliante. Ha acquisito una maggiore complessità aromatica mantenendo intatta la profondità gustativa e la capacità di vibrare al palato, e il finale di bocca di una succosità irresistibile. Un monumento al sangiovese, un luminoso ricordo del mai dimenticato “bicchierino”, e per me, il miglior Poggio di Sotto di sempre.


Lo Chambertin 2006 mi, ci lasciò parecchio perplessi, come tutto il resto della gamma, dall'assaggio di botte, e poi anche dalla bottiglia, peraltro bevuta da Francone, oste magnifico.
Come potevi aspettarti, non condivido l'assunto: quando.... , ma, naturalmente, potrei avere anche una devianza partigiana, e dunque, amen. Nel caso specifico, gli ormai almeno tre anni dall'ultimo assaggio mi rendono impossibile un confronto puntuale, ammettendo di poterlo fare, con la tua bottiglia.

Tuttavia, e lo scrivo come spunto di riflessione, Patrick Essa, notissima anima di degustateurs.com e oggi, mi pare a tempo pieno, vinificatore da suo suocero a Meursault, domaine Buisson - Charles, in uno scambio privato mi disse, e sostenne fieramente, che per lui questo vino, in questa annata, era una delle "summe" borgognone di sempre. Poi, non capendo che in qualche modo, ecco, insomma, mica siamo dei mostri ma ci proviamo, non riuscì esattamente a spiegare perchè, a me, dico, e si trincerò dietro un concetto che vagamente suonava: se non avete l'abitudine ad assaggiare questo profilo duro e puro di Borgogna, io non posso farci una beneamata; e sicchè, ho lasciato perdere il confronto.

Questo non toglie che, nonostante abbia sinora avuto prove contrarie alla sua lettura, il tarlo mi rimane.


Caro Luca, il mio assunto è, più che un assunto, una nota di delusione anche un po' piccata, perché fondamentalmente la amo, questa *** di Borgogna. Pur essendo stato il più severo, di quattro a bere, siamo stati tutti concordi sulla classifica della serata. A parte questo, che poco conta, per me il vino non aveva né lo spessore, né la profondità, né la classe che penso sia lecito attendersi da uno che si chiama "Chambertin". La poca espressività per la troppa gioventù mi sta bene, e la metto sempre in conto, ma quelle cose che ho detto prima o ce l'hai oppure non è che ti arrivano con il tempo. Per dovere di cronaca dico anche che è il mio unico Chambertin di Rossignol-Trapet bevuto, quindi la mia impressione è ovviamente limitata alla bottiglia di ieri sera; il virgolettato, come sai, è un tocco ironico, mezzo serio e mezzo no.
Però permettimi, riguardo a quanto ti ha confidato quel produttore, con tutto il rispetto, a noi gente di Toscana cresciuti a pane e sangiovese, il profilo duro e puro di Borgogna ci fa una bella sega. :D


Infatti, e non solo per questo, ho lasciato perdere.
Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
"Migliore della serata, Clos de Aramis 1969, di Armand Châtaigne.
Non cercatelo sulle mappe, come direbbero i vecchi geografi[...].
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda paperofranco » 20 feb 2014 14:34

giucas ha scritto:....BAROLO PARUSSO 2009 ...CHIANTI CLASSICO BUONDONNO 2011......ETNA ROSSO TERRE NERE 2012....: tutti simpatici :D , ma mi pare con le stesse sfumature 'tropicali' al naso (mango, pesca bianca..). Sono io che sogno o son desto :shock: ?....( da nord a sud : stessi lieviti, legni,.?.. boh...). Non sarà una moda in via di affermazione :roll: ?...Urge - si fa per dire...-chiarimento dai piu' competenti. Grazie.


Codeste note esotiche sul barolo di Parusso non sono una novità, a qualcuno possono piacere, io faccio anche fatica a chiamarlo barolo. Sul Chianti 11 di Buondonno invece non sono d'accordo, l'ho già sentito e bevuto più volte, e a mio modesto parere l'annata arroventata è stata gestita molto bene; io non ce le ho trovate note di frutta esotica, ma neanche un frutto cotto. Il terzo non l'ho bevuto.
gp
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda gp » 20 feb 2014 16:02

Discorso interessante, quello delle note esotiche (frutta esotica ecc.) comuni ad alcuni vini diversi.
E' probabile che le note fortemente esotiche sui Baroli di Parusso derivino soprattutto dalla concia dei legni (anche rovere americano?) che vira in quella direzione alcuni tratti aromatici del Nebbiolo. Questo l'ho ritrovato anche su alcuni Valtellina Sup. Riserva di Rainoldi, anche se su scala meno... pirotecnica. Anche a me, per la cronaca, urtano.

Su Buondonno 2011 posso dire di averlo appena assaggiato, col caveat dei banchi d'assaggio e dell'alta temperatura. Il tratto principale che ha colpito anche me è una nota di fiori esotici carnosi, che riconduco al Cabernet Franc sulla base del ricordo di un assaggio del famoso Cheval Blanc, dove erano ovviamente in versione de luxe. Non so se a Buondonno hanno Cabernet Franc (syrah sicuramente sì), ma nel Chianti Cl non è uno sconosciuto: per esempio ce l'hanno a Vignamaggio (e secondo me lo usano nella Riserva Monna Lisa, almeno nel 2006, sempre a giudicare da quella nota di fiori esotici che dicevo), a Ama dove lo mettono nell'Haiku ecc.

L'Etna Rosso base 2012 di Terre Nere (un'uscita decisamente anticipata rispetto ad altri, per esempio l'Etna Rosso di Verzella di Benanti) ha delle note fortemente speziate che se mi ricordo bene virano anche sul curry. Secondo me anche qui c'è concia dei legni e concia più generale per propiziare l'uscita anticipata. Uno dei possibili effetti sono i tannini molto asciuganti, secondo me più da concia (quindi gallici) che da vino giovane a base di uve tanniche com'è il Nerello Mascalese. Vino che mi dà una forte impressione di artificiosità e che mi è capitato di riconoscere in cieca totale, proprio perché porta un chiaro "marchio di fabbrica" del produttore. Anche qui sul forum è stato lodato, ma non per me (provare per credere l'Etna Rosso di Verzella 2010, tutt'altra storia).
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda gmi1 » 20 feb 2014 16:21

Vigna d'Alceo 1999 questo é veramente buono, dal colore inchiostro, ad un naso che si apriva sempre piú, fruttato ciliegia, ribes, mora... perfetta sintonia poi in bocca, con aggiunta di una leggera liquirizia e chiodo di garofano. Non si hanno dubbi che sia un vino toscano, un grande vino toscano, anche conoscendone l'uvaggio, l'unica cosa é che sono sicuro che una ulteriore terziarizzazione gli renderá una totale complessitá e un fascino veramente irresistibile, tale da renderlo un vino assoluto o quasi.... bevuto con colleghi svedesi e clienti inglesi al ristorante Strada Facendo a Modena ha fatto un figurone, sicuramente un vino da 95-96 punti.
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda paperofranco » 20 feb 2014 17:13

gp ha scritto:Su Buondonno 2011 posso dire di averlo appena assaggiato, col caveat dei banchi d'assaggio e dell'alta temperatura. Il tratto principale che ha colpito anche me è una nota di fiori esotici carnosi, che riconduco al Cabernet Franc sulla base del ricordo di un assaggio del famoso Cheval Blanc, dove erano ovviamente in versione de luxe. Non so se a Buondonno hanno Cabernet Franc (syrah sicuramente sì), ma nel Chianti Cl non è uno sconosciuto: per esempio ce l'hanno a Vignamaggio (e secondo me lo usano nella Riserva Monna Lisa, almeno nel 2006, sempre a giudicare da quella nota di fiori esotici che dicevo), a Ama dove lo mettono nell'Haiku ecc.
.


No, non ce l'hanno il cabernet franc. Nel chianti classico base c'è una percentuale di merlot e syrah.
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda Spectator » 20 feb 2014 18:22

...Rampaniuci 2008,Falerno del M.,az Migliozzi.Una vera sorpresa questo Falerno.Rosso scuro quasi impenetrabile ,naso di frutti di bosco con una mora matura a sovrastare ,poi mirto , oliva nera,certamente altro. Sorso corposo,intenso ,solare,con una splendida bevibilita'. Manca un pizzico di armonia nel..totale,forse per la maturita' eccessiva del frutto ,per il resto nulla da dire.Uno di quei vini con i quali ritieni di aver fatto..una bella scoperta a..15 metri da casa tua.Anche in virtu' del prezzo,sui 15 euri!
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda Kalosartipos » 20 feb 2014 21:17

BORGO PAGLIANETTO Verdicchio di Matelica "Petrara" '12: quello col tappo in silicone giallo... mah, io mi ero divertito di più col "Terravignata" :roll:
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda giucas » 21 feb 2014 02:00

gp ha scritto:Discorso interessante, quello delle note esotiche (frutta esotica ecc.) comuni ad alcuni vini diversi.
E' probabile che le note fortemente esotiche sui Baroli di Parusso derivino soprattutto dalla concia dei legni (anche rovere americano?) che vira in quella direzione alcuni tratti aromatici del Nebbiolo. Questo l'ho ritrovato anche su alcuni Valtellina Sup. Riserva di Rainoldi, anche se su scala meno... pirotecnica. Anche a me, per la cronaca, urtano.

Su Buondonno 2011 posso dire di averlo appena assaggiato, col caveat dei banchi d'assaggio e dell'alta temperatura. Il tratto principale che ha colpito anche me è una nota di fiori esotici carnosi, che riconduco al Cabernet Franc sulla base del ricordo di un assaggio del famoso Cheval Blanc, dove erano ovviamente in versione de luxe. Non so se a Buondonno hanno Cabernet Franc (syrah sicuramente sì), ma nel Chianti Cl non è uno sconosciuto: per esempio ce l'hanno a Vignamaggio (e secondo me lo usano nella Riserva Monna Lisa, almeno nel 2006, sempre a giudicare da quella nota di fiori esotici che dicevo), a Ama dove lo mettono nell'Haiku ecc.

L'Etna Rosso base 2012 di Terre Nere (un'uscita decisamente anticipata rispetto ad altri, per esempio l'Etna Rosso di Verzella di Benanti) ha delle note fortemente speziate che se mi ricordo bene virano anche sul curry. Secondo me anche qui c'è concia dei legni e concia più generale per propiziare l'uscita anticipata. Uno dei possibili effetti sono i tannini molto asciuganti, secondo me più da concia (quindi gallici) che da vino giovane a base di uve tanniche com'è il Nerello Mascalese. Vino che mi dà una forte impressione di artificiosità e che mi è capitato di riconoscere in cieca totale, proprio perché porta un chiaro "marchio di fabbrica" del produttore. Anche qui sul forum è stato lodato, ma non per me (provare per credere l'Etna Rosso di Verzella 2010, tutt'altra storia).


Grazie per i pareri , compreso quello di Paperofranco. Sono piu' sollevato: qualcosina ci capisco... :wink: . Comunque i sentori esotici , in vini rossi da nebbiolo, nerello, sangiovese..., mi paiono quantomeno un segno di 'tecnica applicata'. Aggiungo che a me , per altro, piacciono assai poco. Da qui la curiosità.
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda Spectator » 21 feb 2014 11:27

...JO 2012,G.Fino.Sto cominciando a chiedermi: tutti sti vari..blogghisti che scrivono di vino su internet,ma dove..c@@@ :oops: li sentono tutti sti profumi,descrittori e amenita' varie ,dentro vini cosi giovani :? ? Aperto con congruo anticipo,io vi posso solo dire che al sorso e' un buon bere,caldo,avvolgente ,in conclusione piu' che soddisfacente ,con un bel tannino gia' definito e dolce, malgrado l'eta. Ma riguardo..altro ,al momento io vi scorto solo lievi sentori di frutta rossa..mischiata :D e una leggera nota salmastra .Il cappero,il mirto,il timo,la maggiorana ,l'origano,la..salsedine,i fiori rossi,la freschezza marina , la mineralita' ,la liquirizia e tanto altro di cui ho letto su questo vino in questa annata,.. ma addo'..stann :D ??
Ultima modifica di Spectator il 21 feb 2014 11:37, modificato 2 volte in totale.
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda balzac » 21 feb 2014 11:29

Siccagno 2007, A. Occhipinti
Bellissimo rosso rubino trasparente, naso sorprendentemente comunicativo, sin da subito caleidoscopico con netta prevalenza di marasca e qualcosa di assimilabile all’incenso
Bocca dominata da una buona acidità che però tradisce buona parte delle aspettative sul profilo aromatico/speziato suggerite dall’esperienza olfattiva
tannino scarsamente percepibile e chiusura abbastanza corta
leggo che affina in legno grande, ma anche qui avrei detto solo acciaio
vino che mi lascia interdetto per il profilo quasi chiantigiano e per una esilità (per non dire diluizione) inconsueta…
inaspettato

Mongrana 2009, Querciabella
Il vino maremmano dell’azienda, mix di Sangiovese (50%), Merlot (25%) e Cabernet Sauvignon (25%)
Sangiovese notevolmente penalizzato in un sorso dove emerge prepotentemente un frutto maturo, cotto e una nota alcolica sopra le righe…
Chiusura caratterizzata da rotondità e dolcezza al limite dello stucchevole…
Faticato a portare a termine la bottiglia…
La tradizione è la custodia del fuoco, non l'adorazione della cenere.
Gustav Mahler
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2014

Messaggioda gp » 21 feb 2014 13:01

Kalosartipos ha scritto:BORGO PAGLIANETTO Verdicchio di Matelica "Petrara" '12: quello col tappo in silicone giallo... mah, io mi ero divertito di più col "Terravignata" :roll:

Se magari hai voglia di postarlo tu stesso sul thread "assolutistico" sul Verdicchio, visto che è esattamente l'ultimo vino di cui si è parlato lì...
Così posso scrivere "telavevodetto" :wink:
gp

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