Il buon Marco ha sintetizzato al meglio un po' di quello che volevo dire e comunque è vero, non c'è alcun intento provocatorio quando affermo che spendere più di 100/150 euro per acquistare una bottiglia è un qualcosa di assurdo e sotto altri aspetti immorale (ma qui purtroppo il discorso sarebbe assai più lungo...).
Semplicemente mi rendo conto, dopo tanti anni passati a bere (facciamo 32, mese più mese meno...
), dopo tante emozioni ed altrettante delusioni sperimentate nell'assaggiare vini diversi tra di loro, di alta, media e bassa gamma, mi sono fatto l'idea che entro quella cifra posso e riesco ancora a bere benissimo, nonostante i prezzi TOTALMENTE AMORALI imposti parzialmente dai produttori ma in misura maggiore da distributori, grossisti ed alcuni "cavisti".
Quello che mi si deve spiegare è come mai un vino prodotto in circa 20000 unità e di cui l'assetto qualitativo, pur con tutte le magagne dellle annate cattive, rimane pur sempre di buon livello, costasse circa 200 euro per l'annata 2000 e quasi 1000 per l'annata 2010 da una onesta enoteca italiana. Che cosa è cambiato ? Non sarà che, a nostra insaputa, assumono la Bellucci a raccogliere gli acini mano a mano ? Non sarà che, a nostra insaputa, ma a causa nostra, DEVONO imbottigliare quel vino dopo averlo assemblato e non a piéce come facevano precedentemente e che il tutto gli costa di più ?
Mi si spiega perchè una bottiglia tra le più pregiate in Borgogna, con l'annata 2002, la PRIMA annata di produzione gestita TOTALMENTE dal domaine, si acquistava a meno di 200 euro mentre adesso per l'annata 2010 ce ne vogliono 1200 di euro ? Forse che qui l'uva viene pestata dai santi e caritatevoli piedini delle pornostar francesi ?
Sono due estremi della stessa faccia in Borgogna...20000 bottiglie da una parte, 2000 (qualcosa in più adesso) dall'altra...Più "giustificabile" la seconda della prima, certo, ma non cambia il discorso, nè la proporzione.
E purtroppo tutto questo vale per una miriade di vini, di svariati produttori più o meno conosciuti perchè il bello della Borgogna è pure quello che negli ultimi anni sono "usciti" nuovi produttori (figlio di...., compagno di....., cugino di.....) e che questi con poche annate sulle spalle in prima linea adottano prezzi che non fanno invidia ai produttori storici.
Posso ancora "cercare" di giustificare alcuni prezzi dove la produzione è veramente infinitesimale (facciamo sotto le 400/600 bottiglie....) ma dove sono migliaia di bottiglie, che cosa posso giustificare ? NIENTE.
Non sempre quei vini mi daranno emozione profonde, non sempre saranno come li ho immaginati ed a volte sognati, non sempre saranno in grado di primeggiare se messi a confronto con altri vini e spesso ti chiedu e ti sei chiesto se ne valeva la pena.Perchè a volte saranno grandi delusioni.Questo è il tutto.
Che poi, all'interno di tutto questo ci sia pure un meccanismo perverso dove qualche produttore di grido venda a privati una marea di bottiglie (prezzi ? corton ad 80/100 euro, perrieres a 60/80 euro, i vari mersault a 40,,,) e che quest'ultimi, che la PASSIONE non sanno cosa sia, li rivendano appena usciti dal domaine alle cifre che ben conosciamo è un dato di fatto.
Che poi, sempre all'interno di tutto questo, ci siano pure produttori che vagano come schegge impazzite e che vendano villages a 500 euro è un altro dato di fatto.
E allora ? La ricerca continua Marco, eccome se continua (venerdì prossimo vado da Moreau di cui ho provato un ruchottes ed uno chevalier strepitosi a dicembre...
) ma alcune dabbenaggini personalmente le ho un po' accantonate : se in una degustazione è importante avere ed assaggiare tutto quello che si riesce a trovare di un determinato vino e/o denominazione (senza guardare al prezzo perchè è pur sempre importante acclarare alcune.... diversità
) trovo veramente osceno andare al di là di determinate cifre per potere bere decisamente bene ed anche con grandi proiezioni future ed andare a pisciare senza troppi rimorsi i liquidi trattenuti.
Anche se mi rendo conto che è dolce lasciarsi ammaliare dal fascino di alcuni vini e, più maliziosamente, di alcuni nomi....
Ho conosciuto, grazie ad un'altra persona, e con in mano un kebab (così per distinguermi dai...francesi
) Heny Jayer a Nuits-Saint-Georges diversi anni fa : abbiamo parlato di vino e con molto disincanto diceva che quel mondo, il SUO mondo, aveva preso una brutta piega ed era diventato folle...Erano appena passate in asta a Londra alcune sue bottiglie di Richebourg (posso sbagliare ma mi sembra fossero dei 1959 o giù di lì) ad un prezzo allucinante e lui diceva di non riuscire a capire e che la gente era pazza a spendere cifre folli per una bottiglia di vino ed allora non era ancora iniziata la folle corsa della speculazione a 360 gradi !!
Lui che era l'unico prodttore ad avere tenuto in piedi l'INTERO settore vinicolo della Borgogna in quegli anni....E' uno dei più bei ricordi che ho nel modno del vino : un uomo immenso, non alto di statura, gentile ed affabile, nella penombra della sera che stava scendendo su Nuits.
E comunque, senza svenarsi, si può bere nel Jura quel che si vuole, nel Rodano tanti bei nomi, nella Loira quasi tutti Top compresi, in Borgogna qualcosa e comunque anche grandi nomi e vini quasi eterni (basta pensare al ruchottes ed al Cailleret, al bienvenue ed al batard di Ramonet), a bordeaux tutto quello che ne viene fuori dopo avere scremato i primi circa 50 produttori oggetto di transazioni e fondi bancari....Continuo
?
Chiedo scusa ad Ivo per avere maramaldeggiato nel suo post!!!