davidef ha scritto:io vorrei veder eliminata la bevibilità, questo concetto così astratto e così abusato...
poi oltre a diversi citati toglierei lo yoghurt alla fragola ed affini, i piaciutini/piaciutelli/piaciutazzi e le sigle da social in genere, il commovente non lo sopporto e lo sbuffo per me è una minchiata a priori, l'elenco sterile una puttanata di cui si può fare a meno....spero a priori che il 2014 ci porti ad un ritorno nel chiaccherare di vino serenamente ed in modo aperto ma comprensibile dove ognuno senza problemi dice quello che pensa e trova in un vino e perché senza timori, senza code di paglia e senza l'ansia da prestazione nel sentirsi sotto esame, bere è un piacere, un divertimento, una passione, comunicarlo lo dovrebbe essere di conseguenza...spero che l'anno che arrivi ci riporti un pochino di più su questa dimensione
Il termine bevibilità secondo me spesso è abusato e usato troppo genericamente ma rende l'idea di quando ci si strappa la bottiglia. Credo che usandolo oltre ad una piacevolezza aromatica e tattile, si sottintenda anche la sua leggerezza del vino, sia in termini di alcool che di trama tannica e infatti spesso il termine viene utilizzato per definire vini di fascia di prezzo accessibile che sebbene manchino di complessità hanno appunto il pregio di essere equilibrati e così piacevoli da finire velocemente. Ne fanno parte molti Chianti e Valpolicella base per esempio. In fondo scrivere "bottiglia finita in un amen" è uguale, anzi più lungo di "bevibilità".
Sono invece daccordo quando dici che bere è un piacere, un divertimento e una passione, anche se leggendoti sul forum molto spesso tutto ciò da te non esce, sebbene ti impegni e fai di tutto per far capire quanto sei bravo.
Forse con te il modo ideale di conversare di vino è darti ragione, si risparmia tempo e pistolotti.
Per il piaciuti e piaciutucci che tanto ti rodono, sono felice di essere un po' la tua paranoia e -tempo permettendo- prometto di continuare a usarli nel 2014. Scimmiottare Robert Parker non mi interessa.
Per fortuna delle nostre "schermaglie dialettiche" ne fruirà comunque la community che potrà leggere due stili totalmente diversi per comunicazione, percezione e scrittura sul vino.
Uno da osteria e uno evoluto.