CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

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tisana
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CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda tisana » 01 dic 2013 01:16

Kalos, senza rancore, eh! :mrgreen:
Hunters Miru Miru reserve 2009: 'na zozzeria, odore di discarica ( quella schifezza che si sente nei pressi delle discariche) per i primi 10 minuti; grana delle bolle tra l'esile emorragico e il nulla, finiscono immediatamente, il vino si spezza dopo altri 15 minuti e resta liquido leggeremente colorato nel bicchiere.

Ma non potevo inaugurare con qualcosa di meglio, ora che ci penso?? :mrgreen:
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Kalosartipos
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda Kalosartipos » 01 dic 2013 08:58

tisana ha scritto:Ma non potevo inaugurare con qualcosa di meglio, ora che ci penso?? :mrgreen:

Ti sei auto-punita :lol:
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
Osvaldo Soriano - "L'ora senz'ombra"
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Teddy
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda Teddy » 01 dic 2013 11:42

Kalosartipos ha scritto:
tisana ha scritto:Ma non potevo inaugurare con qualcosa di meglio, ora che ci penso?? :mrgreen:

Ti sei auto-punita :lol:


:mrgreen:

In compenso non congeliamo mentre lei va al mare ......
paperofranco
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda paperofranco » 01 dic 2013 16:55

Oggi a pranzo, mi sono fatto un bel risotto coi porri dell'orto del mio vecchio(ospite a pranzo), e un arrostino girato di pollo, piccioni(sempre del mio vecchio e maiale).

Bourgogne v.v. 2010 Jean Philippe Fichet.
Un acquisto dell'ultimo viaggetto in Borgogna.
Profilo olfattivo segnato da una bella nota di burro fresca che poi sfuma verso l'agrumato, anche un tocco di vegetale nobile tipo felce(che ho ritrovato nel suo Meursault). Tanta freschezza gustativa ed una impronta leggermente rustica che dona spontaneità al quadro complessivo, disegnato da una mano veramente felice. Se vi trovaste a passare da quelle parti, mi permetto di consigliare la sosta e l'acquisto: 12,50 franco cantina, molto ben spesi.
Ha accompagnato egregiamente il mio risotto coi porri.

Chianti Rufina riserva "vigneto Bucerchiale" 1998 Fattoria Selvapiana.
Quando si parla, talvolta con inutile enfasi e talvolta mancando il bersaglio, di rapporto qualità/prezzo, secondo me non si citerà mai abbastanza questo vino. Un vino che viaggia ancora oggi intorno ai 20, che ha una capacità d'invecchiamento non comune, e di dare grandi soddisfazioni a chi si prende il tempo di seguirlo con calma nella sua evoluzione. Per contro non è adatto ai bevitori da fiera e agli stappatori e tracannatori schizzofrenici.
In questa versione, non nasconde i suoi quindici anni, ma li porta con disinvoltura. Se è vero che apre su note molto evolute di funghi secchi e sottobosco umido, con l'ossigeno e l'attesa nel bicchiere si riscatta ampiamente già a livello olfattivo, rinfrescandosi ad ogni rabbocco e dispiegando un ventaglio aromatico davvero complesso ed elegante, dove scorrono fiori secchi, cenni balsamici, una foglia d'alloro netta, spezie, agrumi, delle belle cose. In bocca è setoso, tannino completamente risolto, delicato nell'attacco e prorompente di sapidità sul finale. Nobile sangiovese pedemontano.
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda Sibballatore » 01 dic 2013 17:37

A pranzo, per festeggiare una bella notizia:
una di quelle viscerali che necessitano di vini semplici e diretti, a richiamare il legame con la terra.

IL Galantuomo 2011 - Collecapretta

Una delle mie cantine predferite.
Genuino e diretto. Primordiale.
Rubino intenso con sfumature violacee. Al naso violento, vinoso: ciliegia matura, speziato.
In bocca risaltano forti mineralità e sapidità.
Particolarmente denso e potente, sensazione simile al Lautizio bevuto qualche tempo fa, come a testimoniare il marchio di fabbrica di casa Mattioli: personalità!
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda ugc » 01 dic 2013 17:55

paperofranco ha scritto:...(sempre del mio vecchio e maiale)....

ah come ti cambia il senso di una frase una sola e piccola parentesi che casca più in là del necessario... :shock: :lol: :lol: :lol:
Rien n'y fait, menace ou prière, l'un parle bien, l'autre se tait;
et c'est l'autre que je préfère, il n'a rien dit, mais il me plaît.
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda Kalosartipos » 01 dic 2013 17:59

Oggi, a pranzo al ristorante (non il mio solito :roll: ), carta dei vini alquanto scarna ed obbligatorio giocare in difesa... VILLA RUSSIZ Friulano '12: potabile e poco più, servito a temperatura da limoncello e lasciato qualche minuto nel bicchiere per riprendersi.. meno male che si è mangiato bene :D
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda paperofranco » 01 dic 2013 18:08

ugc ha scritto:
paperofranco ha scritto:...(sempre del mio vecchio e maiale)....

ah come ti cambia il senso di una frase una sola e piccola parentesi che casca più in là del necessario... :shock: :lol: :lol: :lol:


:lol:
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda gianni femminella » 01 dic 2013 18:38

Mike76 ha scritto:Oggi a pranzo, con una bella bistecca alla brace, un paio di chianti di due "village" diversi:

Caparsa - Chianti Classico Riserva Caparsino 2007
Rubino con unghia ancora violacea, sa di frutti scuri, prugna essiccata, ciliegia sotto spirito.
Molto indietro in bocca, tannino ancora ruvido, di corpo pieno, ma un po' corto e asciutto il finale.

P.S. Il Caparsino è stato aperto 3 ore prima, scolmato e poi anche scaraffato, perchè aveva una volatile pronunciata ed erachiuso a riccio... è capitato a qualcun altro? A me era già capitato con Doccio a Matteo 2005.
Altra questione: le riserve di Caparsino 2006 e 2008 quando saranno pronte secondo voi?


Caparsino riserva ( 2005 ? ) bevuto mesi fa e molto chiuso. Non ricordo volatile. Idem doccio a Matteo.
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda arnaldo » 01 dic 2013 19:46

paperofranco ha scritto:Oggi a pranzo, mi sono fatto un bel risotto coi porri dell'orto del mio vecchio(ospite a pranzo), e un arrostino girato di pollo, piccioni(sempre del mio vecchio e maiale).

Bourgogne v.v. 2010 Jean Philippe Fichet.
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Ha accompagnato egregiamente il mio risotto coi porri.

Chianti Rufina riserva "vigneto Bucerchiale" 1998 Fattoria Selvapiana.
Quando si parla, talvolta con inutile enfasi e talvolta mancando il bersaglio, di rapporto qualità/prezzo, secondo me non si citerà mai abbastanza questo vino. Un vino che viaggia ancora oggi intorno ai 20, che ha una capacità d'invecchiamento non comune, e di dare grandi soddisfazioni a chi si prende il tempo di seguirlo con calma nella sua evoluzione. Per contro non è adatto ai bevitori da fiera e agli stappatori e tracannatori schizzofrenici.
In questa versione, non nasconde i suoi quindici anni, ma li porta con disinvoltura. Se è vero che apre su note molto evolute di funghi secchi e sottobosco umido, con l'ossigeno e l'attesa nel bicchiere si riscatta ampiamente già a livello olfattivo, rinfrescandosi ad ogni rabbocco e dispiegando un ventaglio aromatico davvero complesso ed elegante, dove scorrono fiori secchi, cenni balsamici, una foglia d'alloro netta, spezie, agrumi, delle belle cose. In bocca è setoso, tannino completamente risolto, delicato nell'attacco e prorompente di sapidità sul finale. Nobile sangiovese pedemontano.


Ma li mortacci....ma non avevi detto che facevi tutta questa strada ....per NON comprare tutti questi generici ed inutili appelation regionales???? :D :D
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
paperofranco
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda paperofranco » 01 dic 2013 21:11

arnaldo ha scritto:
paperofranco ha scritto:Oggi a pranzo, mi sono fatto un bel risotto coi porri dell'orto del mio vecchio(ospite a pranzo), e un arrostino girato di pollo, piccioni(sempre del mio vecchio e maiale).

Bourgogne v.v. 2010 Jean Philippe Fichet.
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Ha accompagnato egregiamente il mio risotto coi porri.

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Quando si parla, talvolta con inutile enfasi e talvolta mancando il bersaglio, di rapporto qualità/prezzo, secondo me non si citerà mai abbastanza questo vino. Un vino che viaggia ancora oggi intorno ai 20, che ha una capacità d'invecchiamento non comune, e di dare grandi soddisfazioni a chi si prende il tempo di seguirlo con calma nella sua evoluzione. Per contro non è adatto ai bevitori da fiera e agli stappatori e tracannatori schizzofrenici.
In questa versione, non nasconde i suoi quindici anni, ma li porta con disinvoltura. Se è vero che apre su note molto evolute di funghi secchi e sottobosco umido, con l'ossigeno e l'attesa nel bicchiere si riscatta ampiamente già a livello olfattivo, rinfrescandosi ad ogni rabbocco e dispiegando un ventaglio aromatico davvero complesso ed elegante, dove scorrono fiori secchi, cenni balsamici, una foglia d'alloro netta, spezie, agrumi, delle belle cose. In bocca è setoso, tannino completamente risolto, delicato nell'attacco e prorompente di sapidità sul finale. Nobile sangiovese pedemontano.


Ma li mortacci....ma non avevi detto che facevi tutta questa strada ....per NON comprare tutti questi generici ed inutili appelation regionales???? :D :D


Mi riferivo ai rossi, sui bianchi mi sembra sia un discorso diverso ma non ho ancora le idee chiare né elementi sufficienti per sostenere una discussione. Quindi mi astengo dall'aprire un 3ad specifico....... :mrgreen:
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda davidef » 01 dic 2013 22:55

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selezione da vecchie vigne questo S. Magdalener di Waldgries...necessita di aria e tempo nel bicchiere per distendersi ma non ci riesce mai fino in fondo restando sempre speziatamente scuro, è sicuramente un vino interessante ma ha perso il timbro giocoso del vino base, della schiava floreale fresca per cercare di essere un altro vino...ma se voglio bere un altro vino forse non compero questo prodotto
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda davidef » 01 dic 2013 22:57

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tutto qua' ?.....ahimè si..... :( :mrgreen:
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda trikki » 01 dic 2013 23:01

NOVELLUS 2013 di Nicola Ferri.
Che dire.....3 bottiglie in 4 hanno accompagnato un agnello alla scottadito.
Io che non prediligo i novelli, beh questo è davvero di un altro pianeta.
Non da bere a bocce. ....ma a secchi.
COMPRATELOOOOOOO
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda davidef » 01 dic 2013 23:03

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1995....mi è venuto in mente Valentini pari annata, una traccia di affinamento diverso ma la stessa carbonica, identica :mrgreen: :mrgreen:

...ed è stato un peccato perché il vino c'era eccome, vivo, con un frutto ancora fresco, al netto del difetto bollicioso bocca e naso erano veramente interessanti. ....me ne resta una, speriamo in un risultato migliore dai, ci spero :D
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda paperofranco » 01 dic 2013 23:11

davidef ha scritto:Immagine

1995....mi è venuto in mente Valentini pari annata, una traccia di affinamento diverso ma la stessa carbonica, identica :mrgreen: :mrgreen:

...ed è stato un peccato perché il vino c'era eccome, vivo, con un frutto ancora fresco, al netto del difetto bollicioso bocca e naso erano veramente interessanti. ....me ne resta una, speriamo in un risultato migliore dai, ci spero :D


Di codesto problema sul '95 del Villa Gemma di Masciarelli ne ho sentito parlare già diversi anni fa, da più persone. Non ho mai constatato personalmente perché non amo il vino in questione, ma se fossi in te non mi aspetterei grandi cose dall'ultima boccia. Comunque sperare non costa niente. Mentre ad esempio ho un gran ricordo dell'unica boccia di Valentini pari annata bevuta: un gran vino.
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda videodrome » 01 dic 2013 23:15

Giusto per cambiare e non bere sempre i soliti vini da forum...
Galardi - Terra di Lavoro 2005
un rosso così purporeo ed impenetrabile come non mi capitava da tempo,
al naso mora, mon chery, lieve sentore di vernice, goudron
il sorso è polposo, con una materia quasi masticabile di frutti scuri, anche una nota youghurtosa ai frutti di bosco (non così piacevole per me), cioccolato scuro, sensazione quasi inchiostrata, sapido in chiusura.
Un kolossal wine che sarà anche ben fatto ma non incontra molto i miei gusti. Meglio tornare sui soliti noti....
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda davidef » 01 dic 2013 23:38

videodrome ha scritto:Giusto per cambiare e non bere sempre i soliti vini da forum...
Galardi - Terra di Lavoro 2005
un rosso così purporeo ed impenetrabile come non mi capitava da tempo,
al naso mora, mon chery, lieve sentore di vernice, goudron
il sorso è polposo, con una materia quasi masticabile di frutti scuri, anche una nota youghurtosa ai frutti di bosco (non così piacevole per me), cioccolato scuro, sensazione quasi inchiostrata, sapido in chiusura.
Un kolossal wine che sarà anche ben fatto ma non incontra molto i miei gusti. Meglio tornare sui soliti noti....



bevi il 2001 se lo trovi, giovanissimo ma veramente grande, da li in poi TDL è un altro vino, punto.
davidef
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda davidef » 01 dic 2013 23:42

paperofranco ha scritto:
davidef ha scritto:Immagine

1995....mi è venuto in mente Valentini pari annata, una traccia di affinamento diverso ma la stessa carbonica, identica :mrgreen: :mrgreen:

...ed è stato un peccato perché il vino c'era eccome, vivo, con un frutto ancora fresco, al netto del difetto bollicioso bocca e naso erano veramente interessanti. ....me ne resta una, speriamo in un risultato migliore dai, ci spero :D


Di codesto problema sul '95 del Villa Gemma di Masciarelli ne ho sentito parlare già diversi anni fa, da più persone. Non ho mai constatato personalmente perché non amo il vino in questione, ma se fossi in te non mi aspetterei grandi cose dall'ultima boccia. Comunque sperare non costa niente. Mentre ad esempio ho un gran ricordo dell'unica boccia di Valentini pari annata bevuta: un gran vino.



onestamente il vino c'era ed aveva un profilo veramente interessante ma la carbonica tra ieri ed oggi non si è mai mossa pur senza arrivare a schiumare nel bicchiere come un Valentini pari annata

negli anni è il terzo Villa Gemma 1995 che stappo, tutte dallo stesso cartone, il primo troppo giovane, il secondo l'anno scorso con un tappi marcetto, questa con il tappo sempre scadente (imbibito, poco compatto) e pure frizzantino...che sia la maledizione del Vino Rosso dell'Anno del G.R. ? :mrgreen: :mrgreen:
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda diamonddave » 02 dic 2013 09:15

Fine settimana Toscano...

La Rosa di Pacina 2012 - Pacina :D :D :D :)
Bello croccante e di acidità estrema. Un bel rosato da Sangiovese, da bere a catinelle ed economicissimo.

il Secondo di Pacina 2012 - Pacina :D :D :D :)
Apre con qualche riduzione, ma poi si distende e si lascia bere con grande agilità. Una bella persistenza, acidità a go-go, ed un tannino risoluto ma non aggressivo fanno il resto. Piaciutissimo.

Pacina 2009 e 2008 - Pacina :D :D :D :D
Poco da dire, entrambi molto buoni, e con prezzo commovente, con la 2008 (da Magnum) complessivamente migliore, ma siamo lì. Una bella persistenza ed un tannino presente il giusto.

La Sopresa di Pacina - Pacina :D :D :D :D
il loro Vinsanto ed è eccellente. Bevibilità, persistenza, consistenza. Ne avessi avuto modo avrei bevuto un terzo bicchiere. Splendido.

Rosso Toscano 2011 - Montesecondo :D :D :D :)
Vino fresco, giovane, bei profumi di vino e spezie ed una gradevolissima linea di grafite a fare da continuo sottofondo. Ha un bel tannino, misurato e ripulente, ed in bocca dura il giusto e si lascia bere agilmente.
... per intenderci: la differenza fra me ed un sommelier è la stessa che passa fra un porno attore ed un ginecologo. © diamonddave 8)
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda Ludi » 02 dic 2013 11:05

S. Dagueneau, Pouilly Fumé 2008: ormai votato alla frutta tropicale e ad una mineralità fumè, con in sottofondo mentuccia e scorza di cedro; interessante esempio di evoluzione di un sauvignon della Loira di non illustrissimo blasone.
Couly-Dutheil, Chinon Clos de l'Echo Crescendo 2004: buono, ma francamente mi aspettavo qualcosa di più. Il naso è goduriosissimo, con note di mirtillo, grafite, menta ed un pizzico di pepe, spezie dolci e viola appassita. delude invece in bocca: è chiuso, sin troppo austero, e sfoggia una certa esilità.
F. Chidaine, Vouvray Les Argiles 2006: l'annata è quella che è, ma il vino si difende bene, anche se fatica inizialmente ad aprirsi al naso. Poi viene fuori con note di sasso di fiume, camomilla, miele, agrumi, finocchietto, con quel delizioso equilibrio zuccheri/acidi che tanto amo negli chenin della Loira.
Cave de Bourgueil, Bourgueil Philippe de Valois 2008: anche qui si replica la situazione dello Chinon: fruttato e goloso al naso, un pò gracile in bocca. Bevibilità assassina, in compenso....
Chjateau de Suronde, Quart de Chaume 1997: questo è semplicemente favoloso. Sfoggia un ventaglio olfattivo classico di albicocca, fichi al forno, miele, iodio, scorza d'arancia candita, cioccolato bianco, salamoia e solo in secondo piano zafferano. La notevole dolcezza è stemperata da vive acidità e mineralità.
Planeta, S. Cecilia 2006: buono, anche se personalmente il Nero d'Avola non mi fa mai impazzire. Vino piacione, certamente, ma esemplarmente ben fatto.
Ultima modifica di Ludi il 02 dic 2013 12:21, modificato 1 volta in totale.
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda gaprile » 02 dic 2013 11:30

Poggio Rosso CC Riserva 1990 - Agr. San Felice

Che bellezza scoprire un vino integro, di bella freschezza e grande eleganza. Maturo, si, ma nessun sentore di terziarizzazione avanzata, grande beva; sale in cattedra senza urlare.

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p.s.: Devo dire che sempre più spesso trovo grande piacere nei Chianti di quel periodo..
per aspera ad astra
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda paperofranco » 02 dic 2013 13:40

gaprile ha scritto:Poggio Rosso CC Riserva 1990 - Agr. San Felice

Che bellezza scoprire un vino integro, di bella freschezza e grande eleganza. Maturo, si, ma nessun sentore di terziarizzazione avanzata, grande beva; sale in cattedra senza urlare.

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p.s.: Devo dire che sempre più spesso trovo grande piacere nei Chianti di quel periodo..


Gran vino il Poggio Rosso di quegl'anni.
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda alì65 » 02 dic 2013 14:42

Ludi ha scritto:F. Chidaine, Vouvray Les Argiles 2006: l'annata è quella che è, ma il vino si difende bene, anche se fatica inizialmente ad aprirsi al naso. Poi viene fuori con note di sasso di fiume, camomilla, miele, agrumi, finocchietto, con quel delizioso equilibrio zuccheri/acidi che tanto amo negli chenin della Loira.


ho ancora un goccetto in frigo ma 2007, mi trovo in linea, molto giovane ma molto godurioso, naso poco espressivo ma credo sia anche la mano del vigneron e un vino non particolarmente ricco...
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Alberto
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Re: CHE COSA BEVEREMMO A DICEMBRE

Messaggioda Alberto » 02 dic 2013 17:09

paperofranco ha scritto:Ha accompagnato egregiamente il mio risotto coi porri.

["MODE PAPERO ON"]Il commercio del riso da risotti si spinge fino a lì giù in Toscana? Non lo sapevo... :shock: ["MODE PAPERO OFF"]
:wink: :mrgreen: :P
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.

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