l'oste ha scritto:paperofranco ha scritto:l'oste ha scritto:Se si generalizza banalizzando ad effetto, indubbiamente in molti casi la Borgogna è troppo cara per mangiare, per bere e forse anche per ciulare.
Ovvio che a cercare si riescono a trovare luoghi alternativi dove si spende meno per i ristoranti e per le bottiglie.
Anche in Italia se paragono Montalcino all'Abruzzo (primo esempio a caxxo che mi viene in mente) si spende meno nel secondo caso, sia per mangiare che per bere. Idem in Spagna tra Rioja e Somontano e si potrebbe continuare per ore.
Forse chi ama generalizzare però non coglie la magia, le emozioni e la sensazione che si prova in alcuni luoghi, parlando soprattutto in ottica vino. E quando parlo di emozioni non intendo certo il valore e le rivalutazioni delle bottiglie costose.
Comunque meglio così, la Borgogna è una trappola per turisti, costa tutto troppo caro, non c'è più niente da scoprire (risate a crepapelle) e parlano solo francese.
Se uno che passa di qui per caso, si legge il 3ad in quanto interessato all'argomento e conclude che la Borgogna è un posto di merda, allora alzo le mani e mi cheto, perché qualsiasi ragionamento è inutile. Perdonami oste, ma stavolta a me sembra che sia tu a generalizzare.
La mia frase finale che tacci di generalizzazione è ovviamente ironica/retorica.
Se qualcuno interessato all'argomento leggesse solo alcuni interventi
flamer in questo ed in altri thread, non penserà certo che la Borgogna è un posto di mierda
ma concluderà di sicuro che non vale la spesa di andarci perchè i vini che val la pena e l'emozione di bere sono introvabili o troppo cari e che i ristoranti stellati spennano l'ignaro turista. Sarò stato fortunato, informato o meno prevenuto ma a me non capita mai, però ci vado solo una volta l'anno...
Se si discute invece giustamente dell'aumento dei prezzi anche dei vini di fascia media, stiamo purtroppo parlando della semplice e spietata regola di domanda/offerta e delle speculazioni che ciclicamente colpiscono alcune zone vinicole del pianeta.
E secondo me sarebbe sbagliata anche codesta seconda conclusione. Io posso aver peccato di troppa sintesi ma ho cercato di motivare i miei accenti “negativi”.
Generalizzazioni e luoghi comuni non sono mai una cosa buona per chi vuole approfondire, ma talvolta, generalizzare almeno un po’, serve ad inquadrare velocemente l’argomento e a dare un’informazione corretta, anche se magari un po’ superficiale, poi ognuno deciderà per conto suo se approfondire o meno.
Ristoranti.
A mio modo di vedere, sulla base di un’esperienza triennale(immagino che la tua sia molto più corposa), “mediamente” in Borgogna non si mangia proprio da Dio, e “diffusamente” i ricarichi sui vini sono delinquenziali. Che poi cercando bene si trovino dei buoni posti, addirittura quasi onesti nei ricarichi sul vino, questo lo so, l’ho detto, ma vorrei sottolineare che non è la norma. Siamo ben lontani dalla Langa, tanto per fare un paragone con un altro posto a me molto caro.
Vini, emozioni e scoperte.
I vini in Borgogna non costano molto più che da noi se si guarda in modo asettico i prezzi dei vini d’ingresso, il secondo scalino, il terzo, i vini top e così via. Ho detto che a me i vini d’ingresso non interessano per niente e se devo andare in Borgogna a caricare un furgoncino di ottimo Bourgogne rouge a 10/15 la bottiglia(che è un prezzo equo), me ne sto tranquillamente a casa, non vorrei ripetere a bere Chianti perché tanto si capisce. Mentre mi è sembrato di capire che tu ti gusti con grande piacere questi vini, posizione rispettabilissima.
Per quanto riguarda le “scoperte”, è ovvio che c’è sempre qualcosa da scoprire, soprattutto per chi ci va la prima volta. Quello che io sostengo è che la chance di trovare un nuovo “Roumier” o un nuovo “Coche-Dury”, da cui ancora non è passato quasi nessuno, con vini emozionanti a prezzi commoventi, è molto remota. Quindi, in sintesi, sognare è giusto e bello, ma serve anche un po’ di sano realismo se non si vuole incappare in delusioni cocenti.
Tu parlavi di altre zone poco battute. Per le persone normali, a parte che il tempo e i soldi che uno può spendere impongono per forza delle scelte, sicuramente un posto vergine e non riconosciuto come “nobile” costerà meno e consentirà di fare buoni acquisti. Però, se oggi passasse di qui anche l’oramai leggendario Giama a dirmi che in Cote Chalonnaise ci sono dei gioielli imperdibili, non sono mica sicuro che gli crederei
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