CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

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Ludi
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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda Ludi » 08 nov 2013 13:24

vignadelmar ha scritto:Pochi giorni fa ho bevuto con il Giove Tonante dell'Enologia Italiana, oltre ad altre cosette, il suo Barbaresco 2010.
E' buonissimissimo, sicuramente uno dei più buoni degli ultimi vent'anni, se non il più buono.
Veramente un grandissimo barbaresco, fine, elegantissimo, da berne a fiumi. Certo adesso è giovanissimo ma ha tutte le doti per traguardarlo ad un luminoso futuro.

Ciao

.


concordo, bevuto anche io con lui ad ottobre. Oltretutto, l'ho trovato molto godibile già da ora.
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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda vittoxx » 08 nov 2013 15:39

Ludi ha scritto:
vignadelmar ha scritto:Pochi giorni fa ho bevuto con il Giove Tonante dell'Enologia Italiana, oltre ad altre cosette, il suo Barbaresco 2010.
E' buonissimissimo, sicuramente uno dei più buoni degli ultimi vent'anni, se non il più buono.
Veramente un grandissimo barbaresco, fine, elegantissimo, da berne a fiumi. Certo adesso è giovanissimo ma ha tutte le doti per traguardarlo ad un luminoso futuro.

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Oh, l'han beccata tutti, ma proprio tutti tutti allora la 2010 in langa :mrgreen:
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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda vinogodi » 08 nov 2013 16:46

vittoxx ha scritto:
Ludi ha scritto:
vignadelmar ha scritto:Pochi giorni fa ho bevuto con il Giove Tonante dell'Enologia Italiana, oltre ad altre cosette, il suo Barbaresco 2010.
E' buonissimissimo, sicuramente uno dei più buoni degli ultimi vent'anni, se non il più buono.
Veramente un grandissimo barbaresco, fine, elegantissimo, da berne a fiumi. Certo adesso è giovanissimo ma ha tutte le doti per traguardarlo ad un luminoso futuro.

Ciao

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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda Ludi » 08 nov 2013 17:19

vittoxx ha scritto:
Ludi ha scritto:
vignadelmar ha scritto:Pochi giorni fa ho bevuto con il Giove Tonante dell'Enologia Italiana, oltre ad altre cosette, il suo Barbaresco 2010.
E' buonissimissimo, sicuramente uno dei più buoni degli ultimi vent'anni, se non il più buono.
Veramente un grandissimo barbaresco, fine, elegantissimo, da berne a fiumi. Certo adesso è giovanissimo ma ha tutte le doti per traguardarlo ad un luminoso futuro.

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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda vittoxx » 08 nov 2013 18:31

Ludi ha scritto:
vittoxx ha scritto:
Ludi ha scritto:
vignadelmar ha scritto:Pochi giorni fa ho bevuto con il Giove Tonante dell'Enologia Italiana, oltre ad altre cosette, il suo Barbaresco 2010.
E' buonissimissimo, sicuramente uno dei più buoni degli ultimi vent'anni, se non il più buono.
Veramente un grandissimo barbaresco, fine, elegantissimo, da berne a fiumi. Certo adesso è giovanissimo ma ha tutte le doti per traguardarlo ad un luminoso futuro.

Ciao

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Intendevo i produttori, comunque :mrgreen:
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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda alì65 » 08 nov 2013 19:08

Wineduck ha scritto:
alì65 ha scritto:usa quello che vuoi ma l'edera no, sa di nulla, è solo verde e non da nessun sintomo di freschezza, che so, friarielli è piccante, fresco e vrde, peperoni bianchi di mantova è fresco e molto intenso somiglia al verde, foglia di pomodoro è più intensa verso la tonalità di verdura acerba, pomodoro acerbo, cetriolo ma è più dolce e virante al cumar (potrebbe essere anche della stessa famiglia, non saprei).....


... inaugurazione ancora no, eh? 8)


mi sto rompendo abbastanza i coglioni con questo tizio (diciamo amico, anche se l'amicizia è altra cosa, ma lasciamo perdere)
le offerte, per fortuna, non mancano e per il momento continuo a fare segatura, intanto cerco esperienza qua e la per un futuro (e qui parliamo di persona serissima quindi, in teoria, più concreta) a Milano, stiamo a vede...andrò a rompere le palle a Tunde!! :mrgreen:
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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda davidef » 08 nov 2013 19:48

alì65 ha scritto:
Wineduck ha scritto:
alì65 ha scritto:usa quello che vuoi ma l'edera no, sa di nulla, è solo verde e non da nessun sintomo di freschezza, che so, friarielli è piccante, fresco e vrde, peperoni bianchi di mantova è fresco e molto intenso somiglia al verde, foglia di pomodoro è più intensa verso la tonalità di verdura acerba, pomodoro acerbo, cetriolo ma è più dolce e virante al cumar (potrebbe essere anche della stessa famiglia, non saprei).....


... inaugurazione ancora no, eh? 8)


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io te l'ho detto che Mc Donald assume e puoi fare adeguata esperienza...te non ascoltarmi sai :mrgreen:
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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda la_crota1925 » 08 nov 2013 19:55

Domaine Gauby - Roussillon Villages Muntada 2004: :) :) :) floreale con note marine (alga). apparentemente sottile si è poi rivelato ben strutturato con note minerali e floreali. buona persistenza.
spedizione al ricevimento del pagamento.
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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda paperofranco » 08 nov 2013 21:54

Offida Pecorino " Fiobbo" 2011 Aurora.
Altro vino che ho stappato perché mi serviva un bianco per sfumare il soffritto di cipolla, e invece poi ha catturato la mia attenzione.
Giallo paglierino carico. Profilo aromatico essenzialmente fruttato, maturo, non particolarmente intenso ma molto naturale. Bello saporito in bocca, morbido, sta bene in tavola e me lo bevo con piacere. Mi ricorda per certi versi i verdicchi di Dottori, e non so se sia un complimento. In effetti è diverso da tutti i pecorini che ho bevuto e in base ai quali mi ero fatto un'idea del vitigno, così come anche i verdicchi di Dottori sono diversi da tutti gli altri verdicchi che ho sentito. Fatto sta che mi è piaciuto.
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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda Ludi » 08 nov 2013 21:59

vittoxx ha scritto:Intendevo i produttori, comunque :mrgreen:


ma dai, mi rovini così la botta di umiltà e autoironia?

:D :D :mrgreen: :mrgreen: :D :D
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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda alì65 » 08 nov 2013 22:37

davidef ha scritto:
alì65 ha scritto:
Wineduck ha scritto:
alì65 ha scritto:usa quello che vuoi ma l'edera no, sa di nulla, è solo verde e non da nessun sintomo di freschezza, che so, friarielli è piccante, fresco e vrde, peperoni bianchi di mantova è fresco e molto intenso somiglia al verde, foglia di pomodoro è più intensa verso la tonalità di verdura acerba, pomodoro acerbo, cetriolo ma è più dolce e virante al cumar (potrebbe essere anche della stessa famiglia, non saprei).....


... inaugurazione ancora no, eh? 8)


mi sto rompendo abbastanza i coglioni con questo tizio (diciamo amico, anche se l'amicizia è altra cosa, ma lasciamo perdere)
le offerte, per fortuna, non mancano e per il momento continuo a fare segatura, intanto cerco esperienza qua e la per un futuro (e qui parliamo di persona serissima quindi, in teoria, più concreta) a Milano, stiamo a vede...andrò a rompere le palle a Tunde!! :mrgreen:


io te l'ho detto che Mc Donald assume e puoi fare adeguata esperienza...te non ascoltarmi sai :mrgreen:


non mi fanno usare il melograno, come potrei resistere!!! :D
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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda alì65 » 08 nov 2013 22:40

Ludi ha scritto:
vignadelmar ha scritto:Pochi giorni fa ho bevuto con il Giove Tonante dell'Enologia Italiana, oltre ad altre cosette, il suo Barbaresco 2010.
E' buonissimissimo, sicuramente uno dei più buoni degli ultimi vent'anni, se non il più buono.
Veramente un grandissimo barbaresco, fine, elegantissimo, da berne a fiumi. Certo adesso è giovanissimo ma ha tutte le doti per traguardarlo ad un luminoso futuro.

Ciao

.


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molto buono, è vero, però questa sua "prontezza", non legata alla semplicità, tutt'altro, non sarà che anche loro stanno cavalcando l'andazzo del vino fruibile prima e da subito??? a scapito della longevità??? mi ricordo dei millesimi difficili appena usciti ma grandissimi dopo tot anni
il mondo è cambiato e il vino con noi, possibile???
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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda Baroloonline » 08 nov 2013 22:56

alì65 ha scritto:
Ludi ha scritto:
vignadelmar ha scritto:Pochi giorni fa ho bevuto con il Giove Tonante dell'Enologia Italiana, oltre ad altre cosette, il suo Barbaresco 2010.
E' buonissimissimo, sicuramente uno dei più buoni degli ultimi vent'anni, se non il più buono.
Veramente un grandissimo barbaresco, fine, elegantissimo, da berne a fiumi. Certo adesso è giovanissimo ma ha tutte le doti per traguardarlo ad un luminoso futuro.

Ciao

.


concordo, bevuto anche io con lui ad ottobre. Oltretutto, l'ho trovato molto godibile già da ora.


molto buono, è vero, però questa sua "prontezza", non legata alla semplicità, tutt'altro, non sarà che anche loro stanno cavalcando l'andazzo del vino fruibile prima e da subito??? a scapito della longevità??? mi ricordo dei millesimi difficili appena usciti ma grandissimi dopo tot anni
il mondo è cambiato e il vino con noi, possibile???


Credo sia piuttosto una costante del l'annata 2010.
Sono pochi i vini non pronti all'uscita.
Questo può essere uno dei limiti dell'annata, che per il resto si preannuncia straordinaria, sopratutto a Barolo, più che a barbaresco, dove ho notato qualche diluizione.
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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda Cristianmark » 09 nov 2013 00:25

Bellavista rose' sboccatura '10
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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda Nebbiolino » 09 nov 2013 11:28

Baroloonline ha scritto:
Credo sia piuttosto una costante del l'annata 2010.
Sono pochi i vini non pronti all'uscita.
Questo può essere uno dei limiti dell'annata,


Ma sai che, tutto sommato, se di tanto in tanto arriva una gran bella annata da non attendere gli eoni per potersela godere... ecco, non è che mi spiaccia poi tanto...
Io negli ultimi anni mi sono riempito le cantinette di gran vini mai pronti, sempre indietro e da attendere a lungo.
Purtroppo non siamo immortali.
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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda de magistris » 09 nov 2013 11:44

Nebbiolino ha scritto:
Baroloonline ha scritto:
Credo sia piuttosto una costante del l'annata 2010.
Sono pochi i vini non pronti all'uscita.
Questo può essere uno dei limiti dell'annata,


Ma sai che, tutto sommato, se di tanto in tanto arriva una gran bella annata da non attendere gli eoni per potersela godere... ecco, non è che mi spiaccia poi tanto...
Io negli ultimi anni mi sono riempito le cantinette di gran vini mai pronti, sempre indietro e da attendere a lungo.
Purtroppo non siamo immortali.


ho una lettura leggermente diversa da quella di Francesco, ne parlammo anche a proposito dei 2010 in Borgogna.
Assaggiandoli in cantina preimbottigliamento, erano talmente espressivi e gerarchizzati da sembrare - appunto - quasi "pronti", pieni di chiaroscuri, profondi, riconoscibili nelle zone ma anche adatti ad essere sgargarozzati senza grandi pentimenti. Poi, soprattutto negli ultimi mesi, sono diventati progressivamente arcigni, scorbutici, concavi, specialmente a livello di grand cru e premier "tosti".
E sono ragionevolmente convinto che accadrà qualcosa di simile per i nebbioli di Langa: una primissima fase di felicità e chiarezza espressiva, che aiuterà nella lettura delle migliori riuscite, dopo la quale ci vorrà pazienza.
Ecco, per quella che è la mia sensibilità e i miei gusti, è esattamente questa la "grande annata" che mi fa battere il cuore.
Molto di più di quella che parte quasi solo "prospettica", enigmatica, da decodificare come un manoscritto leonardiano, ma che poi "vedrai quando si distenderà.." (tipo 2006, per intenderci, che non è proprio la mia sul fronte nebbiolo).
Mi piace poter capire subito chi ho di fronte, nella sua essenza, per poi aggiungere altri elementi che arricchiscono la conoscenza senza resettare l'impressione iniziale. Magari accettando una finestra in cui ci si perde un po' di vista, non ci si sente tutti i giorni ma si resta intimamente legati..
Paolo De Cristofaro

http://www.tipicamente.it/

Ci si può divertire anche senza alcool. Ma perché correre il rischio? (Roy Hodgson)

Auspico una guida che non metta i vini DRC al vertice. Sarà la migliore. (Edoardo Francvino)
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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda alì65 » 09 nov 2013 12:50

de magistris ha scritto:ho una lettura leggermente diversa da quella di Francesco, ne parlammo anche a proposito dei 2010 in Borgogna.
Assaggiandoli in cantina preimbottigliamento, erano talmente espressivi e gerarchizzati da sembrare - appunto - quasi "pronti", pieni di chiaroscuri, profondi, riconoscibili nelle zone ma anche adatti ad essere sgargarozzati senza grandi pentimenti. Poi, soprattutto negli ultimi mesi, sono diventati progressivamente arcigni, scorbutici, concavi, specialmente a livello di grand cru e premier "tosti".
E sono ragionevolmente convinto che accadrà qualcosa di simile per i nebbioli di Langa: una primissima fase di felicità e chiarezza espressiva, che aiuterà nella lettura delle migliori riuscite, dopo la quale ci vorrà pazienza.
Ecco, per quella che è la mia sensibilità e i miei gusti, è esattamente questa la "grande annata" che mi fa battere il cuore.
Molto di più di quella che parte quasi solo "prospettica", enigmatica, da decodificare come un manoscritto leonardiano, ma che poi "vedrai quando si distenderà.." (tipo 2006, per intenderci, che non è proprio la mia sul fronte nebbiolo).
Mi piace poter capire subito chi ho di fronte, nella sua essenza, per poi aggiungere altri elementi che arricchiscono la conoscenza senza resettare l'impressione iniziale. Magari accettando una finestra in cui ci si perde un po' di vista, non ci si sente tutti i giorni ma si resta intimamente legati..


oh ma quanto rompe il cazzo il messaggino "se sei umano", cancella tutto, ti disconnette, ma va a cagare!!!!!

torniamo a noi che è meglio; Paolo la leggo al contrario, bella e solare oggi e anche domani, un piccolo periodo fisiologico di assestamento in bt ma niente di sconvolgente, per quel poco assaggiato mi piace visto come bevuta a medio termine
per una volta che l'ospite non ti dirà la frase classica, "oddio un Barolo, ma non sarà troppo pesante e impegnativo!!"
per me positivo, visto che sto andando sempre più verso vini goderecci nella loro esuberante gioventù, sarà l'età, cettedevodì!!
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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda de magistris » 09 nov 2013 13:00

alì65 ha scritto:
de magistris ha scritto:ho una lettura leggermente diversa da quella di Francesco, ne parlammo anche a proposito dei 2010 in Borgogna.
Assaggiandoli in cantina preimbottigliamento, erano talmente espressivi e gerarchizzati da sembrare - appunto - quasi "pronti", pieni di chiaroscuri, profondi, riconoscibili nelle zone ma anche adatti ad essere sgargarozzati senza grandi pentimenti. Poi, soprattutto negli ultimi mesi, sono diventati progressivamente arcigni, scorbutici, concavi, specialmente a livello di grand cru e premier "tosti".
E sono ragionevolmente convinto che accadrà qualcosa di simile per i nebbioli di Langa: una primissima fase di felicità e chiarezza espressiva, che aiuterà nella lettura delle migliori riuscite, dopo la quale ci vorrà pazienza.
Ecco, per quella che è la mia sensibilità e i miei gusti, è esattamente questa la "grande annata" che mi fa battere il cuore.
Molto di più di quella che parte quasi solo "prospettica", enigmatica, da decodificare come un manoscritto leonardiano, ma che poi "vedrai quando si distenderà.." (tipo 2006, per intenderci, che non è proprio la mia sul fronte nebbiolo).
Mi piace poter capire subito chi ho di fronte, nella sua essenza, per poi aggiungere altri elementi che arricchiscono la conoscenza senza resettare l'impressione iniziale. Magari accettando una finestra in cui ci si perde un po' di vista, non ci si sente tutti i giorni ma si resta intimamente legati..


oh ma quanto rompe il cazzo il messaggino "se sei umano", cancella tutto, ti disconnette, ma va a cagare!!!!!

torniamo a noi che è meglio; Paolo la leggo al contrario, bella e solare oggi e anche domani, un piccolo periodo fisiologico di assestamento in bt ma niente di sconvolgente, per quel poco assaggiato mi piace visto come bevuta a medio termine
per una volta che l'ospite non ti dirà la frase classica, "oddio un Barolo, ma non sarà troppo pesante e impegnativo!!"
per me positivo, visto che sto andando sempre più verso vini goderecci nella loro esuberante gioventù, sarà l'età, cettedevodì!!


forse l'ho detto con altre parole ma il concetto non è molto diverso: facendola semplice, la vera "grande annata" per come la vedo io è proprio quella che mette d'accordo sensibilità ed esigenze molto diverse, grazie alla sua "tridimensionalità".
La 2010, salvo eccezioni in poche zone, si sta rivelando grande dall'Inghilterra alla Tunisia, perché va bene se ti piace godere nella esuberante gioventù, va bene se vuoi sentire scheletro acido-tannico-minerale, va bene se vuoi sentire freschezza e chiarezza aromatica, va bene se non vuoi aspettare trent'anni per confrontarti con un "mostro sacro", va bene se vuoi dimenticarteli in cantina e sfidare il tempo.
C'è una virtuosa convergenza di tante strade, una specie di arco di trionfo da cui si ramificano le 7-8 arterie principali: dureranno eccome, questi vini, non ci vuole sempre squilibrio di partenza per avere longevità. Tutto naturalmente sempre imho. :D
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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda alì65 » 09 nov 2013 13:05

de magistris ha scritto:
alì65 ha scritto:
de magistris ha scritto:ho una lettura leggermente diversa da quella di Francesco, ne parlammo anche a proposito dei 2010 in Borgogna.
Assaggiandoli in cantina preimbottigliamento, erano talmente espressivi e gerarchizzati da sembrare - appunto - quasi "pronti", pieni di chiaroscuri, profondi, riconoscibili nelle zone ma anche adatti ad essere sgargarozzati senza grandi pentimenti. Poi, soprattutto negli ultimi mesi, sono diventati progressivamente arcigni, scorbutici, concavi, specialmente a livello di grand cru e premier "tosti".
E sono ragionevolmente convinto che accadrà qualcosa di simile per i nebbioli di Langa: una primissima fase di felicità e chiarezza espressiva, che aiuterà nella lettura delle migliori riuscite, dopo la quale ci vorrà pazienza.
Ecco, per quella che è la mia sensibilità e i miei gusti, è esattamente questa la "grande annata" che mi fa battere il cuore.
Molto di più di quella che parte quasi solo "prospettica", enigmatica, da decodificare come un manoscritto leonardiano, ma che poi "vedrai quando si distenderà.." (tipo 2006, per intenderci, che non è proprio la mia sul fronte nebbiolo).
Mi piace poter capire subito chi ho di fronte, nella sua essenza, per poi aggiungere altri elementi che arricchiscono la conoscenza senza resettare l'impressione iniziale. Magari accettando una finestra in cui ci si perde un po' di vista, non ci si sente tutti i giorni ma si resta intimamente legati..


oh ma quanto rompe il cazzo il messaggino "se sei umano", cancella tutto, ti disconnette, ma va a cagare!!!!!

torniamo a noi che è meglio; Paolo la leggo al contrario, bella e solare oggi e anche domani, un piccolo periodo fisiologico di assestamento in bt ma niente di sconvolgente, per quel poco assaggiato mi piace visto come bevuta a medio termine
per una volta che l'ospite non ti dirà la frase classica, "oddio un Barolo, ma non sarà troppo pesante e impegnativo!!"
per me positivo, visto che sto andando sempre più verso vini goderecci nella loro esuberante gioventù, sarà l'età, cettedevodì!!


forse l'ho detto con altre parole ma il concetto non è molto diverso: facendola semplice, la vera "grande annata" per come la vedo io è proprio quella che mette d'accordo sensibilità ed esigenze molto diverse, grazie alla sua "tridimensionalità".
La 2010, salvo eccezioni in poche zone, si sta rivelando grande dall'Inghilterra alla Tunisia, perché va bene se ti piace godere nella esuberante gioventù, va bene se vuoi sentire scheletro acido-tannico-minerale, va bene se vuoi sentire freschezza e chiarezza aromatica, va bene se non vuoi aspettare trent'anni per confrontarti con un "mostro sacro", va bene se vuoi dimenticarteli in cantina e sfidare il tempo.
C'è una virtuosa convergenza di tante strade, una specie di arco di trionfo da cui si ramificano le 7-8 arterie principali: dureranno eccome, questi vini, non ci vuole sempre squilibrio di partenza per avere longevità. Tutto naturalmente sempre imho. :D


ci siamo, volevo dire questo ma scritto da te è molto più bello!!! d'altronde, un mobile confezionato con le tue mani non sarà tanto quanto il mio!!! :mrgreen:
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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda de magistris » 09 nov 2013 13:11

alì65 ha scritto:
de magistris ha scritto:
forse l'ho detto con altre parole ma il concetto non è molto diverso: facendola semplice, la vera "grande annata" per come la vedo io è proprio quella che mette d'accordo sensibilità ed esigenze molto diverse, grazie alla sua "tridimensionalità".
La 2010, salvo eccezioni in poche zone, si sta rivelando grande dall'Inghilterra alla Tunisia, perché va bene se ti piace godere nella esuberante gioventù, va bene se vuoi sentire scheletro acido-tannico-minerale, va bene se vuoi sentire freschezza e chiarezza aromatica, va bene se non vuoi aspettare trent'anni per confrontarti con un "mostro sacro", va bene se vuoi dimenticarteli in cantina e sfidare il tempo.
C'è una virtuosa convergenza di tante strade, una specie di arco di trionfo da cui si ramificano le 7-8 arterie principali: dureranno eccome, questi vini, non ci vuole sempre squilibrio di partenza per avere longevità. Tutto naturalmente sempre imho. :D


ci siamo, volevo dire questo ma scritto da te è molto più bello!!! d'altronde, un mobile confezionato con le tue mani non sarà tanto quanto il mio!!! :mrgreen:


scemo... :lol: :lol: :lol: (anche se quando monto quelli di ikea, tra una sgranocchiata castoriana e l'altra... :lol: :P )
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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda paperofranco » 09 nov 2013 13:33

de magistris ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:
Baroloonline ha scritto:
Credo sia piuttosto una costante del l'annata 2010.
Sono pochi i vini non pronti all'uscita.
Questo può essere uno dei limiti dell'annata,


Ma sai che, tutto sommato, se di tanto in tanto arriva una gran bella annata da non attendere gli eoni per potersela godere... ecco, non è che mi spiaccia poi tanto...
Io negli ultimi anni mi sono riempito le cantinette di gran vini mai pronti, sempre indietro e da attendere a lungo.
Purtroppo non siamo immortali.


ho una lettura leggermente diversa da quella di Francesco, ne parlammo anche a proposito dei 2010 in Borgogna.
Assaggiandoli in cantina preimbottigliamento, erano talmente espressivi e gerarchizzati da sembrare - appunto - quasi "pronti", pieni di chiaroscuri, profondi, riconoscibili nelle zone ma anche adatti ad essere sgargarozzati senza grandi pentimenti. Poi, soprattutto negli ultimi mesi, sono diventati progressivamente arcigni, scorbutici, concavi, specialmente a livello di grand cru e premier "tosti".
E sono ragionevolmente convinto che accadrà qualcosa di simile per i nebbioli di Langa: una primissima fase di felicità e chiarezza espressiva, che aiuterà nella lettura delle migliori riuscite, dopo la quale ci vorrà pazienza.
Ecco, per quella che è la mia sensibilità e i miei gusti, è esattamente questa la "grande annata" che mi fa battere il cuore.
Molto di più di quella che parte quasi solo "prospettica", enigmatica, da decodificare come un manoscritto leonardiano, ma che poi "vedrai quando si distenderà.." (tipo 2006, per intenderci, che non è proprio la mia sul fronte nebbiolo).
Mi piace poter capire subito chi ho di fronte, nella sua essenza, per poi aggiungere altri elementi che arricchiscono la conoscenza senza resettare l'impressione iniziale. Magari accettando una finestra in cui ci si perde un po' di vista, non ci si sente tutti i giorni ma si resta intimamente legati..


Si può azzardare un parallelismo con la 2004?
dtts_it
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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda dtts_it » 09 nov 2013 13:42

Tra le ultime bevute in ordine sparso...

Zind Humbrecht Riesling Rangen de thann clos st urbain 2010 :D :D :D :D
Chateau Trotanoy 1989 :D :D :D :)
Chateau la Fleur de gay 2006 :D :D :D :D
Chateau calon segur 1988 :D :D :D :D :)
Chateau rieussec 2003 :D :D :D
Montevetrano 2004 :D :D :D
Chateau montrose 2006 :D :D :D troppo giovane
Colterenzio Lagrein Sigis Mundus 2010 :D :D :)
Monteraponi chianti classico 2008 :D :D

Ma sono l'unico che beve ancora bordeaux?
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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda Kalosartipos » 09 nov 2013 13:53

dtts_it ha scritto:Ma sono l'unico che beve ancora bordeaux?

E si vede che tu c'hai la grana... :mrgreen:
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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda de magistris » 09 nov 2013 14:13

paperofranco ha scritto:
Si può azzardare un parallelismo con la 2004?


secondo me no, perché la 2004 è stata annata quasi dappertutto abbondante come quantità, tanto per capirci "classica per difetto" (con estate che fondamentalmente non c'è stata, un po' come quest'anno), oltretutto a seguire due annate "estreme" per motivi opposti.
La 2010 una parte centrale estiva calda e solare l'ha avuta, seppur senza i picchi "tropicali" di 2009, 2011 e 2012, ma soprattutto è partita con freddo in fioritura e allegagione, quantità decisamente minori e formazioni di grappolo genericamente più piccole e spargole. E quello che in qualche vino manca a livello di "densità" è spesso compensato da sapore, scheletro, energia, fittezza di trama, che non sempre si incontrano nei 2004.
Paolo De Cristofaro

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Re: CHE BEVESSIMO A NOVEMBRE 2013

Messaggioda lafacciazza » 09 nov 2013 14:13

dtts_it ha scritto:Tra le ultime bevute in ordine sparso...

Zind Humbrecht Riesling Rangen de thann clos st urbain 2010 :D :D :D :D
Chateau Trotanoy 1989 :D :D :D :)
Chateau la Fleur de gay 2006 :D :D :D :D
Chateau calon segur 1988 :D :D :D :D :)
Chateau rieussec 2003 :D :D :D
Montevetrano 2004 :D :D :D
Chateau montrose 2006 :D :D :D troppo giovane
Colterenzio Lagrein Sigis Mundus 2010 :D :D :)
Monteraponi chianti classico 2008 :D :D

Ma sono l'unico che beve ancora bordeaux?

no io ne bevo parecchi e avendo cantina profonda come annate pesco roba matura quindi ti capisco quando apri un Montrose che e' poco leggibile da giovane per goderselo in pieno.
In compenso non sapendo il significato delle faccine mi stupisce che Trotanoy non venga descritto come vino di suprema classe e raffinatezza.
Roberto Andrea Balbo

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