NEBBIOLO STORY 2013

[marcolandia]

Complimenti as usual per la belle bottiglie. Qualche anima pia mi descrive com'era il '26, in tutta onestà?

[Kalosartipos]

bella storia!!! chi è stato il migliore, Roagna!!

Il migliore degli "altri" è stato un testa a testa fra Sorì Tildìn e Cà d'Morissio... fra i Monfortini, invece, direi che il top è stata la 1961.. la gemella era stata stappata cinque anni fa, ma credo che il livello qualitativo non si sia mosso di un millimetro

Giacosa '01 com'era?

Decisamente buono e godibile fin dalla prima snasata, con la gelatina di fragola in evidenza... da solo avrebbe fatto un figurone, ma i suoi compari gli hanno rifilato qualche ceffone ... dopo un'oretta di bicchiere dava segni di cedimento.

[Kalosartipos]

Qualche anima pia mi descrive com'era il '26, in tutta onestà?

Ancora clamorosamente vivo, come puoi vedere dal colore nel bicchiere... per me, fatta la tara all'emozione, nettamente over 90.

[vinogodi]

Complimenti as usual per la belle bottiglie. Qualche anima pia mi descrive com'era il '26, in tutta onestà?

..era meglio aprirlo vent'anni prima (cosa che ho già fatto in due occasioni) e davvero un grandissimo vino in assoluto. Era aranciato "carico" , gli anni li sentiva, ma era ancora vivo e guizzante,senza concessioni maderizzate, con note balsamiche e leggermente fungine affascinanti . Setoso in bocca, con l'acidità non epica ma presente. Non do voti, mi sembra un assurdo, anche perchè vicino aveva un '61 da 100/100. Diciamo che necessariamente vino di straordinaria beva meditativa/emozionale, non posso esprimermi altrimenti...

[arnaldo]

Beh....piu' che fare i complimenti.......emozione pura nel vedere i colori brillanti del vecchi Monfo....bravo Kalos che coglie l'attimo!!!!!!!

[vinotec]

...a parte i commenti a latere sul bevuto, l'intento era di valutare la parabola completa della storia del Monfortino. Quello che ci ha confermato è che assieme alla Riserva di Biondi Santi è forse il vino più longevo d'Italia e fra i più longevi del mondo. Abbiamo seguito tutta la parabola, da un imberbe inizio, quasi scontroso e di grande stoffa come la 2006 appena messa in commercio, al probabile apice in annata straordinaria (il '61, chiaramente vino della giornata, direi quasi a 90/100, pur senza esagerare) alla parabola discendente, seppur lentissima. Tenuto conto delle performances precedenti del 1967 e 1964 bevuti di recente, la bicchierata dice chiaramente che il vertice della parabola evolutiva di Monfortino va dai 40 ai 60 anni . Poi cala , seppur lentissimamente...

...quindi Marco, un tuo giudizio prospettico sul monfo 2006?...paragonato alla 2004, meglio o peggio?
Grazie, Ivo.
P.S.: ovvi complimenti per la stratosferica bevuta!

[vinogodi]

...a parte i commenti a latere sul bevuto, l'intento era di valutare la parabola completa della storia del Monfortino. Quello che ci ha confermato è che assieme alla Riserva di Biondi Santi è forse il vino più longevo d'Italia e fra i più longevi del mondo. Abbiamo seguito tutta la parabola, da un imberbe inizio, quasi scontroso e di grande stoffa come la 2006 appena messa in commercio, al probabile apice in annata straordinaria (il '61, chiaramente vino della giornata, direi quasi a 90/100, pur senza esagerare) alla parabola discendente, seppur lentissima. Tenuto conto delle performances precedenti del 1967 e 1964 bevuti di recente, la bicchierata dice chiaramente che il vertice della parabola evolutiva di Monfortino va dai 40 ai 60 anni . Poi cala , seppur lentissimamente...

...quindi Marco, un tuo giudizio prospettico sul monfo 2006?...paragonato alla 2004, meglio o peggio?
Grazie, Ivo.
P.S.: ovvi complimenti per la stratosferica bevuta!

... preferisco la più materica 2006. Questo, chiaramente, paragonandoli in periodi similari e andando a memoria. Tieni conto che li sto seguendo entrambi da quando erano nelle bottone/vascelli ;il più delle volte, quindi, in cantina anche nello stesso tempo come assaggi "in embrione" e ho sempre intravvisto questo maggiore grip potenziale nel 2006, davvero un carroarmato... diciamo , però, che stiamo analizzando ilpelo di fica, perchè sono due versioni storiche di Monfortino...

[Patatasd]

Pubblico le mie note anche se per certe impressioni si discostavano dalla maggioranza, sono un semplice appassionato, quindi perdonatemi se non faccio buon uso dei vari descrittori e prendete quel che scrivo con il beneficio del dubbio.

Tutti i vini erano in buona forma a parte un ringer tappato (Grazie a idddio non era un monfortino!), la tenuta negli anni del Monfortino è impressionante, anche al colore erano tutti puliti e brillanti, nessun cenno di mattonato.
L'unica nota dolente generale era la temperatura della stanza, secondo me i vini con qualche grado in più di temperatura si sarebbero espressi ancora meglio.

Bonneau du Martray - Corton-Charlemagne - 1999
Naso di pasticcini, abbastanza grasso ma con una bella acidità agrumata in bocca che gli dava una lunghezza molto piacevole.

Étienne Sauzet - Chevalier-Montrachet - 2006
Naso con nota pirica molto marcata, io l'ho trovato pesante per questo aspetto, ho trovato più piacevole alla beva il Corton, ma la maggioranza era di altra opinione.

Bruno Giacosa - Barolo "Le rocche del Falletto" - 2001
Apertura di naso balsamica con note verdi, dopo un pò di tempo si è aperto su note floreali per poi poco dopo sedersi e chiudersi in se stesso.
Tannino ben presente ma non fastidioso. Per alcuni questo era il Barolo più "franco" o tipico, a me non ha detto granchè rispetto agi altri.

Aldo Conterno - Barolo Granbussia - 1999
Naso più caldo del Giacosa (non intendo cotto), note balsamiche unite a floreali e di liquirizia, alla lunga si è rivelato quello con la balsamicità più presente rispetto agli altri.
In bocca ha tannini più presenti del Giacosa, ma ben risolti,che unita al frutto gli da una bellissima lunghezza polposa. Per me il più piacevole della batteria.

Roagna - Barolo Crichet-Paje 1999
Naso balsamico di liquirizia, radice, goudron. Tannino molto vivo ancora non risolto, il più tannico della batteria, sicuramente da aspettare ancora per anni per poter goderlo.

Gaja - Barbaresco Sorì Tildin - 1995
Naso più tendente ai frutti rossi rispetto agli altri, tannini molto fini e bella lunghezza che alterna frutto e tannino, molto piacevole, tecnicamente il migliore della batteria.

Giuseppe Mascarello - Barolo Monprivato Riserva “Cà d’Morissio” - 1995
Al naso l'ho trovato indecifrabile, era il più cangiante di tutti passando poi per note strane come note marine/iodate o di lattice.
In bocca era più morbido con i tannini più risolti degli altri, d'altro canto però aveva un'ottima mineralità con finale molto sapido.

Giacomo Conterno - Monfortino 2006
Naso con molto frutto, tannino pesantissimo e acidità a mille, per me impossibile da giudicare.

Giacomo Conterno - Monfortino - 1999
Per tanti il migliore dopo il '61, per me invece aveva al naso una nota netta di lattice, come quello dei preservativi o dei guanti che l'ha reso proprio fastidioso.
In bocca chiudeva con un pò di frutto ma era coperto dall'astringenza in netta predominanza e chiudeva con una nota amarognola.

Giacomo Conterno - Monfortino - 1974
Naso balsamico più caldo, molto fruttoso e polposo in bocca, bella acidità con tannino risolto, peccato per il finale che chiude con secchezza e note un pò amaricanti.

Giacomo Conterno - Monfortino - 1961
Anche qua naso molto balsamico, buona acidità e tannino più presente che bel '74.
Al naso è dove ho sentito più la famosa anguria, anche se ammetto che magari questa sensazione potrebbe essere anche dovuta più ad un'impressione mentale che altro.
Lunghezza mostruosa con ottima evoluzione, il più buono della batteria senza dubbi.

Giacomo Conterno - Monfortino - 1952
Si sente ancora la balsamicità e il colore è ancora brillante, non si può parlare proprio di aranciato in quanto il colore predominante era sempre il rubino.
Anche qua un'ottima lunghezza, con buona acidità e ancora qualche cenno di frutto, più secco e asciutto del '61 o più austero se preferite.
Per me il secondo più buono.

Giacomo Conterno - Monfortino - 1926
Che dire, il vino più vecchio che abbia mai bevuto in vita mia, con una tenuta migliore di tanti altri vini anni '80/'90 che ho bevuto, naso di polvere/soffitta ma con una nota calda sotto come a dire: "Hei, ascoltami un'attimo con attenzione che ho ancora qualcosa da dire", in bocca ha ancora acidità e un'astringenza finale molto lieve.
Nessun cenno di ossidazione/marsalatura o altre sensazioni sgradevoli, non ha il frutto dei suoi fratelli ma l'acidità la tiene tutta... Un monumento liquido!

Infine grazie come sempre a Marco per la giornata e a chi c'era e ha condiviso con me questa esperienza.

P.S. Gradirei che gli altri presenti facessero notare divergenze o incongruenze tra le mie impressioni e le loro, grazie.

[petitbogho]

Pubblico le mie note anche se per certe impressioni si discostavano dalla maggioranza, sono un semplice appassionato, quindi perdonatemi se non faccio buon uso dei vari descrittori e prendete quel che scrivo con il beneficio del dubbio.
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P.S. Gradirei che gli altri presenti facessero notare divergenze o incongruenze tra le mie impressioni e le loro, grazie.

Secondo me lo spirito è quello giusto, hai bevuto e hai fatto lo sforzo di raccontarci le tue impressioni. Benissimo!
Ne scrivo io di cavolate, ohh se ne scrivo.

[arnaldo]

P.S. Gradirei che gli altri presenti facessero notare divergenze o incongruenze tra le mie impressioni e le loro, grazie.

Ti ringrazio molto per le ottime note usate nel descrivere tali nettari,anche se credo come al solito, la maggior parte dei partecipanti,rimane talmente in estasi per settimane, che nulla proferisce. D'altronde l'importante è bere, non scrivere. (Gino Veronelli docet)

[symbolic]

Mi appresto a mettere qualche nota anch'io, non ho l'esperienza di molti dei forumisti, non mi capita così spesso di bere certe bottiglie, quindi scusatemi se magari scriverò inesatezze o cose che per alcuni possono essere banali ma vorrei dare comunque il mio contributo.


BRUNO GIACOSA Barolo “Le Rocche del Falletto” ’01.
A distanza di 2 giorni mi sono trovato a bere un'altra etichetta rossa(non ne avevo mai bevute prima), come per Asili riserva 2000 ho trovato un naso veramente bello, subito espressivo e intenso con note di gelatina di fragola che si alternavano e si mischiavano a note di pomodoro, viola e liquirizia, molto bella la mobilità nel bicchiere e la pulizia dei profumi, in bocca molto elegante con un bel tannino vellutato e una freschezza che invogliava alla beva (bocca sensibilmente più giovane della Asili riserva 2000). Unica pecca, come per Asili, il fatto che dopo un ora nel bicchiere si sia seduto e chiuso.

ALDO CONTERNO Barolo Riserva “Granbussia” ’99.
Parte su note di vaniglia e cioccolato bianco per poi aprirsi e far venire fuori delle sensazioni balsamiche e una bella rosa. In bocca più incazzoso di Giacosa ma decisamente piacevole

ROAGNA Barbaresco “Crichët-Pajé” ’99.
Al naso non molto espressivo con sentori floreali e di goudron, in bocca il più indietro di tutti con tannini astringenti e buona acidità, da rivalutare tra qualche anno.


GAJA Barbaresco “Sorì Tildìn” ’95.
Appena messo nel bicchiere parte su sentori di cacao, poi viene fuori una bella nota di rosa canina e fruttini rossi maturi.
In bocca grande equilibrio valorizzato da una finissima trama tannica. Di sicuro non il più emozionante però un vino fatto molto bene.

GIUSEPPE MASCARELLO Barolo Monprivato Riserva “Cà d’Morissio” ’95.
Naso cangiante, molto intrigante ma secondo me meno nitido di quello di Giacosa. Bocca succosa e intensa già abbastanza equilibrata con un tannino non vellutato come quello di Gaja ma cmq piacevole.

GIACOMO CONTERNO Barolo Riserva “Monfortino” ’99.
Appena versato parte su note di stalla ma con il passare del tempo viene fuori un bellissimo naso in continua evoluzione, dalle note floreali ai frutti rossi maturi per passare poi alle spezie dolci fino ad una delicata sensazione di thè.In bocca è sontuoso, persistenza decisamente più lunga rispetto ai vini precedenti con tannino e acidità ancora vivissimi ma mai scomposti che renderebbero la beva compulsiva e si fa fatica a tenerlo nel bicchiere nell'attesa degli altri vini

GIACOMO CONTERNO Barolo Riserva “Monfortino” ’06.
Difficile da giudicare un vino così giovane senza aver bevuto in passato altre annate nella stessa fase, di sicuro stupisce per la grande intensità e per la potenza della sua trama tannica

CERETTO Barolo “Bricco Rocche” ’85.
Tappazzo violentissimo

GIACOMO CONTERNO Barolo Riserva “Monfortino” ’74.
Naso veramente interessante, molto solare parte su note di marasca e pesca gialla matura per poi virare su sensazioni di thè, fiori appassiti e fiori "giamaicani".
Meglio al naso che in bocca dove il tannino è completamente risolto e pur avendo ancora una buona acidità la beva non è invitante come per altre annate e dopo un po' comincia ad avere una chiusura leggermente amaricante.

GIACOMO CONTERNO Barolo Riserva “Monfortino” ’61.
Vino della giornata, una bocca veramente monumentale, guizzante con una persistenza infinita, vino "giovane" in maniera imbarazzante.

GIACOMO CONTERNO Barolo Riserva “Monfortino” ’52.
Anche questo 52 veramente sbalorditivo, non ha la lunghezza del 61 e il perfetto equilibrio acido-tannico ma ha comunque tanto da dire.

GIACOMO CONTERNO Barolo Riserva “Monfortino” ’26.
Questo vecchietto di 87 anni non ha ancora bisogno del viagra! Unico su tonalità aranciate ma decisamente brillanti al naso presenta inizialmente una netta nota di pomodoro secco che viene poi affianchata lentamente da polvere e sottobosco, in bocca è commovente come si sentano ancora l'acidtà e una leggera sensazione tannica.

All'inizio:
POL ROGER Champagne Brut “Sir Winston Churchill” ’99.
Non ho un esperienza tale per fare termini di paragone e forse per questo l'ho trovato veramente eccezionale, Naso molto classico e intenso, bocca potente ma mai pesante, di una bevibilità assoluta.

BONNEAU DU MARTRAY Corton-Charlemagne ’99.
Un po' troppo ciccione per i miei gusti con il legno, di quello buono, un pelo troppo in evidenza.

ÉTIENNE SAUZET Chevalier-Montrachet ’06. Piaciuto tanto, naso molto intrigate con giocato su un bel mix di floreale, speziato, minerale e beva assassina

L'INTRUSO
DOMAINE HENRI PERROT-MINOT Charmes-Chambertin ’99.
Subito beccato a causa del tannino risolto, vino comunque molto interessante con un naso splendido.


Un grande ringraziamento a Marco per l'ospitalità e la bellissima bevuta!!

[george7179]

Monfortino, Monfortino, Monfortino... ecco il mio podio, abbastanza scontato, ma sono rimasto impressionato dalla struttura, dai profumi e dalla profondità e ampiezza della bocca!
Ovviamente 1961 su tutti, un vino monumentale, seguito a ruota da un 1926 veramente commovente, incredibile che dopo più di 80 anni in bottiglia sia riuscito a mantenere un'integrità e una bontà ancora assolutamente accesa!!!!
Fantastico poi aver potuto valutare l'evoluzione durante le decadi, un percorso che per un vino di questo tipo direi fondamentale... anche se difficile da poter fare...

Gli altri, a mio parere... grandissimo il GranBussia di Conterno, bellissimo naso e potentissimo in bocca, in continuo miglioramento con il passare del tempo. Sorì Tildin, una sorpresa, appena di sotto al precendente. Rocche del Falletto, un naso bellissimo e delicato di fragoline mature peccato che in bocca, specie dopo un po' abbia perso di vigore!
Mascarello, concordo con Symbolic, non mi è piaciuto molto, naso indefinibile e bocca non armonica... non so forse è un mio limite ma non ci ho capito un cazzo! Roagna, non mi è piaciuto, punto, nè al naso nè in bocca, "profumo" di frescura, stalla, cane bagnato... non saprei, per me veramente poco elegante, vale quanto detto per Mascarello.

infine come sempre ringrazio Marco per la possibilità data e anche per l'impegno profuso nella cucina sempre ottima e abbondante...un po' come i vini...

Stefano

[Nebbiolino]

Com'è il 2006?

Compra,

Eh, dubito, ai prezzi a cui ormai gira...

[Sincero]

il sentore di preservativo in effetti mi mancava

[vinogodi]

il sentore di preservativo in effetti mi mancava

...è il culo di avere avuto sempre femmine che usano la pillola...

[Sydney]

il sentore di preservativo in effetti mi mancava

...è il culo di avere avuto sempre femmine che usano la pillola...

E senza sifilide.....

[vinogodi]

il sentore di preservativo in effetti mi mancava

...è il culo di avere avuto sempre femmine che usano la pillola...

E senza sifilide.....

...ma che ambienti frequenti?...

[paperofranco]

Che avete mangiato?

[Francovic]

il sentore di preservativo in effetti mi mancava

e fiori "giamaicani".

e invece fiori giamaicani c'è l'avevi?

ps: La mia è tutta invidia , complimeti per la bevuta e grazie per le note.

[davidef]

ma il Granbussia 1999 non doveva essere una bottiglia che fa cacare ? strasmaltata, acetonica, vanigliata, coprente, distruttiva del nebbiolo buono, una di quelle in cui Aldo Conterno ha rovinato l'ottima materia di cui dispone ecc. ecc. ?

[Sincero]

il sentore di preservativo in effetti mi mancava

e fiori "giamaicani".

e invece fiori giamaicani c'è l'avevi?

ps: La mia è tutta invidia , complimeti per la bevuta e grazie per le note.

no, mi ero fermato nella lettura

[Andyele]

Ma il Sori Tildin 1995 e del Ca d'Morissio 1995 hanno messo su un tannino fine e vellutato tutto quest'anno? Si sono così distesi dall'anno scorso?

[davidef]

Ma il Sori Tildin 1995 e del Ca d'Morissio 1995 hanno messo su un tannino fine e vellutato tutto quest'anno? Si sono così distesi dall'anno scorso?

Tildin 1995 è in beva da un po' ormai e problemi di tannini aggressivi non li ha mai avuti

[videodrome]

Per "fiori giamaicani", non è che si intende qualche sostanza stupefacente?

[Patatasd]

Beh è proprio l'odore di lattice che ci sentivo... l'ho usato perchè presumo che tutti ce l'abbiano ben presente!