METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

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hansen
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda hansen » 26 set 2013 10:06

balzac ha scritto:
mofise ha scritto:. In merito al Percarlo il discorso è sensibilmente diverso. Non è uno stile di vino che può suscitare chissà quali divergenze di interpretazione qualitativa, non è un vino sfumato, posso arrivare ai tuoi 91 punti e capisco il tuo preferire pergole 90 (tra l'altro annata clamorosa lo sappiamo), ma non esiste dipingere il Percarlo 97 un "discreto sangiovese con molti difetti", significa proprio bastonarlo soltanto perché non è il proprio stile (e zona) di sangiovese e non per quello che c'è realmente nel bicchiere.


variabile bottiglia?


esatto :wink: ho sempre detto che ha me Percarlo è sempre piaciuto ma la 97 non l'avevo mai bevuta e quella bott. per me resta abbastanza deludente con quella nota pungente laccata al naso la bocca terrosa e sgranata ...se poi Mofise volesse far cambio Percalo 97 con PT 90 lo faccio volentieri e mi terrò il dubbio per tutta la vita se stoa versione di 97 è veramente un grande vino :mrgreen:
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Lalas
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda Lalas » 26 set 2013 10:12

mofise ha scritto:
Lalas ha scritto:
mofise ha scritto:
hansen ha scritto:poi come dicevo questo 97 è un discreto sangiovese ma con molti difetti e forse anzi di sicuro ha patito la vicinanza di pergole e biondi santi riserva   

Mi devi scusare, ma non è possibile che il Percarlo 1997 sia definito "un discreto sangiovese con molti difetti".Non è accettabile che un buon degustatore ribalti la realtà del bicchiere a favore di un suo gusto/stile personale. Percarlo 1997 può non essere nelle corde di tutti, ma è un grande vino che non ha proprio alcun difetto.


Ezio, scusa tanto, ma a Siena tu hai dato 97 a Soldera 2004 quando la gran parte dei "degustatori" al tavolo lo giudicava da 84/86 punti, alcuni anche meno. Ed io ero il più pirlotto del gruppo...
A me il Percarlo 97 mi è piaciuto (91p) ma ha patito i compagni di banco...veramente incrdibili tutti quanti!

Su intistieti 2004 credo sia un discorso molto, ma molto particolare.È l'eccezione che conferma la regola.Rientra in quella particolare casistica di vini dal tale, enorme carattere che può starci che ci siano delle divergenze anche nette tra degustatori, tantopiù se messo in paragone a brunelli "classici", cosa che Soldera non è . Quelle sfumature che per me possono valere il colpo di classe per altri diventano difetti e avere una valutazione uniforme diventa pressoché impossibile. Ammetto che nella scia emozionale possa aver dato 2/3 punti in più rispetto al mio schema classico di punteggi, ma per me erano strameritati per l'immensa personalità di quel vino. 84 punti per me non stanno né in cielo, né in terra e lo ribadisco con forza. Non si possono dare 84 punti ad un vino con una bocca di tale spessore e , al contempo, tale dolcezza e lunghezza complessivi. Ovviamente rispetto la tua e le opinioni di tutti, ci mancherebbe. In merito al Percarlo il discorso è sensibilmente diverso. Non è uno stile di vino che può suscitare chissà quali divergenze di interpretazione qualitativa, non è un vino sfumato, posso arrivare ai tuoi 91 punti e capisco il tuo preferire pergole 90 (tra l'altro annata clamorosa lo sappiamo), ma non esiste dipingere il Percarlo 97 un "discreto sangiovese con molti difetti", significa proprio bastonarlo soltanto perché non è il proprio stile (e zona) di sangiovese e non per quello che c'è realmente nel bicchiere.

Su Soldera non ho molta esperienza, ma intistieti 2004 non aveva nulla a che fare con altre bottiglie che ho bevuto...però forse erano "case basse". Per quanto riguarda il Percarlo non credo che Hansen avesse intenzione di bastonarlo però, a onor del vero, io il bicchiere l'ho finito, mentre il suo era ancora pieno alla fine. E non si può certo dire che a lui non piaccia il Sangiovese! Sono sicuro che se avessi bevuto con noi il Latour anche tu non gli avresti dato più di 91/92 punti, altrimenti quello era da 110 e lode!
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda Stefano-zaccarini » 26 set 2013 10:24

Più parlate di ste bott e più salivo ..... :P veramente uno stra compliminti ad ivo per la costante generosità
giusto per rispondere a chicco ...negli ultimi mesi abbiamo aperto insieme 2 pergole 90(di cui una da magnum)
La bott era fetida e il magnum buono anche se tappeto(alla Banfi )
il tappo anche se perfetto ed elastico può comunque fare scherzetti poco piacevoli :twisted:
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hansen
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda hansen » 26 set 2013 11:24

Stefano-zaccarini ha scritto:Più parlate di ste bott e più salivo ..... :P veramente uno stra compliminti ad ivo per la costante generosità
giusto per rispondere a chicco ...negli ultimi mesi abbiamo aperto insieme 2 pergole 90(di cui una da magnum)
La bott era fetida e il magnum buono anche se tappeto(alla Banfi )
il tappo anche se perfetto ed elastico può comunque fare scherzetti poco piacevoli :twisted:


si diciamo una era "cartonata" e l'altra discreta ma non era lei :evil: ..se te sentivi quella di sabato :oops: penso ti incatenavi al cancello della cantina di Ivo pregandolo di vendertene una :mrgreen: tra l'altro ho visto anche costudite dei grossi formati sempre di 90 :shock:
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda vinotec » 26 set 2013 14:34

Stefano-zaccarini ha scritto:Più parlate di ste bott e più salivo ..... :P veramente uno stra compliminti ad ivo per la costante generosità
giusto per rispondere a chicco ...negli ultimi mesi abbiamo aperto insieme 2 pergole 90(di cui una da magnum)
La bott era fetida e il magnum buono anche se tappeto(alla Banfi )
il tappo anche se perfetto ed elastico può comunque fare scherzetti poco piacevoli :twisted:


...quella bottiglia di pergole 90 è una delle 4 che ho comperato in Germania; Chicco mi aveva detto che lì, conservano le bottiglie in modo maniacale, e devo dargli ragione; me ne sono rimaste 2 e due magnum che vedrò di bere, ovviamente con qualcuno di voi, nel corso degli anni :wink:
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda Chicco76 » 26 set 2013 22:16

vinotec ha scritto:
Stefano-zaccarini ha scritto:Più parlate di ste bott e più salivo ..... :P veramente uno stra compliminti ad ivo per la costante generosità
giusto per rispondere a chicco ...negli ultimi mesi abbiamo aperto insieme 2 pergole 90(di cui una da magnum)
La bott era fetida e il magnum buono anche se tappeto(alla Banfi )
il tappo anche se perfetto ed elastico può comunque fare scherzetti poco piacevoli :twisted:


...quella bottiglia di pergole 90 è una delle 4 che ho comperato in Germania; Chicco mi aveva detto che lì, conservano le bottiglie in modo maniacale, e devo dargli ragione; me ne sono rimaste 2 e due magnum che vedrò di bere, ovviamente con qualcuno di voi, nel corso degli anni :wink:


Mezzi vini che ho in cantina li ho comprati dai crucchi ... Ti ricordi la verticale di BS riserva anni 70 a Natale scorso ? Sarà un caso ma l'ultimo vino della batteria è stato proprio quello preso in Italia ... :mrgreen:
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda Chicco76 » 26 set 2013 22:24

Direi che ci sta una precisazione in più sul Percarlo 97 ... Forse Hansen ricorda bene una frase che è uscita a tavola, nella quale non si parlava tanto dei difetti di questo vino (che non ne aveva) ma del fatto che la 97 si sentiva tutta ... nel senso di annata calda ! E per quanto Percarlo sia particolarmente incline ad invecchiare con una lentezza disarmante, questo 97 si è dimostrato "un po' meno aggressivo" di annate anche più vintage. Insomma la 97 l'ha sentita pure lui, non si può certo parlare di frutto cotto o terziarizzazione evoluta anzi, il vino era fresco e pimpante, ma visto che ha "solo" 16 anni ce lo aspettavamo più "acerbo". Poi che si voglia preferire la potenza di Percarlo all'eleganza di Pergole o viceversa ... quello è tutto un altro paio di maniche ... e di bicchieri !
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda hansen » 27 set 2013 12:43

Chicco76 ha scritto:Direi che ci sta una precisazione in più sul Percarlo 97 ... Forse Hansen ricorda bene una frase che è uscita a tavola, nella quale non si parlava tanto dei difetti di questo vino (che non ne aveva) ma del fatto che la 97 si sentiva tutta ...


si forse non mi sono espresso bene sul discorso difetti che può esser franiteso comunque diciamo così aveva dei limiti
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda Wineduck » 27 set 2013 23:32

Uffa! Con il poco tempo che ho a disposizione mi tocca stare qui a riscrivere concetti già ribaditi mille volte... 8)
Non si capisce come mai queste critiche ai Percarlo (soprattutto quelli degli anni '90) vengono quasi sempre da coloro che li bevono raramente e senza nessuna preparazione delle bottiglie. Ribadisco una regola ideata da Kira molti anni or sono: per capire la grandezza del Percarlo (almeno fino al 2004, con l'eccezione del 2003), la bottiglia deve essere aperta da 12 a 24 ore prima della degustazione. Pensate che sia un limite? Avete ragione. Se giudicate negativamente questo vino, vendetemi le vostre bottiglie e bevetevi altro.
Se però mettete delle note sul più grande sangiovese da zone calde del chianti classico, abbiate l'umiltà di trattarlo nel modo adeguato alla sua peculiarità.
Dopo alcune ore dall'apertura il vino trova il punto di incrocio perfetto fra la fittezza del tannino, l'acidità e la massa glicerica, con la rotondità e la dolcezza del tannino stesso, oltre che con la sua caratteristica succosità minerale che sarebbe capace di far sbavare come un Boxer anche chi ha lingua felpata come Fantocci dopo un colloquio con il super-mega capo galattico.
È una questione di chimica: sono necessarie molte ore d'aria, meglio se centellinate con gradualità e pazienza, dopodiché il vino mette la sesta e lascia indietro tutti gli altri (compreso PT che dopo tutte quelle ore ha normalmente già dato il suo meglio).
Il 97 ha una finezza di tannino esemplare: se lo avete trovato scontroso o amarognolo, era semplicemente nella sua versione Mr. Hyde.
Nelle ultime annate, complice il cambiamento climatico, è cambiata la politica di affinamento ed il vino sta diventando di anno in anno più elegante già in tempi brevi e senza ossigenazioni prolungate.
Ora faccio una copia del post, così da poterlo solo incollare la prossima volta che leggerò le solite inesattezze su questo campione dell'Italia enologica.
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda ZEL WINE » 28 set 2013 01:51

fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda Wineduck » 28 set 2013 08:59

ZEL WINE ha scritto:http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=gardini%20degusta&source=web&cd=2&ved=0CDUQtwIwAQ&url=http%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DsgvNA7XeROM&ei=kRtGUtz-E8qGswa2h4GACQ&usg=AFQjCNES83brgTdgw58dVn-3VVZj6PO_lw&bvm=bv.53217764,d.Yms

http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=d ... 7764,d.Yms

http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=a ... 7764,d.Yms


Quoto tutto, in particolare Albanese: questo video dovremmo guardarcelo tassativamente prima di ogni degustazione. Ma soprattutto prima di scrivere "note di degustazione" su un pubblico forum.. :wink:
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda Mike76 » 28 set 2013 09:05

Wineduck ha scritto:
Quoto tutto, in particolare Albanese: questo video dovremmo guardarcelo tassativamente prima di ogni degustazione. Ma soprattutto prima di scrivere "note di degustazione" su un pubblico forum.. :wink:


O, se proprio si devono scrivere, almeno facciamo partire la musichina del sommelier... :mrgreen:
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda JohnnyTheFly » 28 set 2013 12:43

Wineduck ha scritto:Uffa! Con il poco tempo che ho a disposizione mi tocca stare qui a riscrivere concetti già ribaditi mille volte... 8)
Non si capisce come mai queste critiche ai Percarlo (soprattutto quelli degli anni '90) vengono quasi sempre da coloro che li bevono raramente e senza nessuna preparazione delle bottiglie. Ribadisco una regola ideata da Kira molti anni or sono: per capire la grandezza del Percarlo (almeno fino al 2004, con l'eccezione del 2003), la bottiglia deve essere aperta da 12 a 24 ore prima della degustazione. Pensate che sia un limite? Avete ragione. Se giudicate negativamente questo vino, vendetemi le vostre bottiglie e bevetevi altro.
Se però mettete delle note sul più grande sangiovese da zone calde del chianti classico, abbiate l'umiltà di trattarlo nel modo adeguato alla sua peculiarità.
Dopo alcune ore dall'apertura il vino trova il punto di incrocio perfetto fra la fittezza del tannino, l'acidità e la massa glicerica, con la rotondità e la dolcezza del tannino stesso, oltre che con la sua caratteristica succosità minerale che sarebbe capace di far sbavare come un Boxer anche chi ha lingua felpata come Fantocci dopo un colloquio con il super-mega capo galattico.
È una questione di chimica: sono necessarie molte ore d'aria, meglio se centellinate con gradualità e pazienza, dopodiché il vino mette la sesta e lascia indietro tutti gli altri (compreso PT che dopo tutte quelle ore ha normalmente già dato il suo meglio).
Il 97 ha una finezza di tannino esemplare: se lo avete trovato scontroso o amarognolo, era semplicemente nella sua versione Mr. Hyde.
Nelle ultime annate, complice il cambiamento climatico, è cambiata la politica di affinamento ed il vino sta diventando di anno in anno più elegante già in tempi brevi e senza ossigenazioni prolungate.
Ora faccio una copia del post, così da poterlo solo incollare la prossima volta che leggerò le solite inesattezze su questo campione dell'Italia enologica.

Magari stampalo e mettilo come retroetichetta nelle bottiglie in commercio. Il consumatore ringrazia.
" Parlando e piangendo appese la giacca al muro poi chiese una birra mettendosi al sicuro " - MASSIMO BUBOLA [tratto dall'incipit della canzone MARIA CHE CI CONSOLA, 1979]
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda Wineduck » 28 set 2013 17:51

JohnnyTheFly ha scritto:Magari stampalo e mettilo come retroetichetta nelle bottiglie in commercio. Il consumatore ringrazia.


Consumatore? Quale consumatore? Ne esistono "n" categorie. Tu e Fabrizio Corona siete entrambi consumatori ma non credo che abbiate molti prodotti in comune e neppure le valutazioni sui pochi in comune coincideranno molto.
A forza di partecipare a degustazioni comparative, qui dentro si finisce per credere che tutti gli altri 'consumatori' bevano con lo stesso tipo di approccio "enofighetto" che spopola in questo forum.... 8)
Quanta gente avete visto ai tavoli dei ristoranti con 3-4 bottiglie coperte davanti ed altrettanti bicchieri?
La maggior parte dei vini che beviamo noi sono iperbolici comunque se bevuti da soli: anche per noi, figuriamoci per il rimanente 99,999999999 % del mercato.
Se mi devo basare sulla coda di distributori/ristoratori/enotecari che attendono mesi o anni per avere una, seppur piccolissima, assegnazione di Percarlo e dalla frequente annotazione "esaurito" che trovo accanto alle migliori annate di Percarlo nelle carte dei vini di molti ristoranti toscani. non mi sembra che i "consumatori" trovino "difettoso" ( 8) ) questo vino, anche quando non viene adeguatamente ossigenato.
Diverso il ragionamento per tutti i "rob.parker-de-noartri" che abbiamo sul forum a cui piace atteggiarsi da espertoni e che scrivono volentieri giudizi trancianti senza nemmeno avere l'accortezza di applicare quelle semplici regolette che permetterebbero loro di:
A) godersi un gran vino facendo una bevuta storica (che dovrebbe essere l'unico vero obiettivo di ogni appassionato)
B) evitare di fare la figura del "gino" che scrive senza aver capito una mazza di quello che ha avuto nel bicchiere

Purtroppo però lo scambio fra "fine e mezzo" è uno sport molto diffuso in questa penisola.
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda alì65 » 28 set 2013 18:12

Mike76 ha scritto:
Wineduck ha scritto:
Quoto tutto, in particolare Albanese: questo video dovremmo guardarcelo tassativamente prima di ogni degustazione. Ma soprattutto prima di scrivere "note di degustazione" su un pubblico forum.. :wink:


O, se proprio si devono scrivere, almeno facciamo partire la musichina del sommelier... :mrgreen:


se in una serata facessero partire la musichetta potrei morire.... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda JohnnyTheFly » 28 set 2013 18:16

Wineduck ha scritto:
JohnnyTheFly ha scritto:Magari stampalo e mettilo come retroetichetta nelle bottiglie in commercio. Il consumatore ringrazia.


Consumatore? Quale consumatore? Ne esistono "n" categorie. Tu e Fabrizio Corona siete entrambi consumatori ma non credo che abbiate molti prodotti in comune e neppure le valutazioni sui pochi in comune coincideranno molto.
A forza di partecipare a degustazioni comparative, qui dentro si finisce per credere che tutti gli altri 'consumatori' bevano con lo stesso tipo di approccio "enofighetto" che spopola in questo forum.... 8)
Quanta gente avete visto ai tavoli dei ristoranti con 3-4 bottiglie coperte davanti ed altrettanti bicchieri?
La maggior parte dei vini che beviamo noi sono iperbolici comunque se bevuti da soli: anche per noi, figuriamoci per il rimanente 99,999999999 % del mercato.
Se mi devo basare sulla coda di distributori/ristoratori/enotecari che attendono mesi o anni per avere una, seppur piccolissima, assegnazione di Percarlo e dalla frequente annotazione "esaurito" che trovo accanto alle migliori annate di Percarlo nelle carte dei vini di molti ristoranti toscani. non mi sembra che i "consumatori" trovino "difettoso" ( 8) ) questo vino, anche quando non viene adeguatamente ossigenato.
Diverso il ragionamento per tutti i "rob.parker-de-noartri" che abbiamo sul forum a cui piace atteggiarsi da espertoni e che scrivono volentieri giudizi trancianti senza nemmeno avere l'accortezza di applicare quelle semplici regolette che permetterebbero loro di:
A) godersi un gran vino facendo una bevuta storica (che dovrebbe essere l'unico vero obiettivo di ogni appassionato)
B) evitare di fare la figura del "gino" che scrive senza aver capito una mazza di quello che ha avuto nel bicchiere

Purtroppo però lo scambio fra "fine e mezzo" è uno sport molto diffuso in questa penisola.

Ripeto:
cosa costa al produttore scrivere in retroetichetta quante ore prima aprire la bottiglia "per capire la grandezza del Percarlo?"

Dì ai ristoratori di comprarlo qui:


http://forum.gamberorosso.it/viewtopic.php?f=17&t=135898&p=1276465&sid=faa715ca3611d0f4abe36c2628dd4fca&sid=faa715ca3611d0f4abe36c2628dd4fca#p1276465

http://forum.gamberorosso.it/viewtopic.php?f=17&t=149921&p=1274546&sid=faa715ca3611d0f4abe36c2628dd4fca&sid=faa715ca3611d0f4abe36c2628dd4fca#p1274546

Sono ancora in tempo.
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda Chicco76 » 28 set 2013 18:21

Wineduck ha scritto:Uffa! Con il poco tempo che ho a disposizione mi tocca stare qui a riscrivere concetti già ribaditi mille volte... 8)
Non si capisce come mai queste critiche ai Percarlo (soprattutto quelli degli anni '90) vengono quasi sempre da coloro che li bevono raramente e senza nessuna preparazione delle bottiglie. Ribadisco una regola ideata da Kira molti anni or sono: per capire la grandezza del Percarlo (almeno fino al 2004, con l'eccezione del 2003), la bottiglia deve essere aperta da 12 a 24 ore prima della degustazione. Pensate che sia un limite? Avete ragione. Se giudicate negativamente questo vino, vendetemi le vostre bottiglie e bevetevi altro.
Se però mettete delle note sul più grande sangiovese da zone calde del chianti classico, abbiate l'umiltà di trattarlo nel modo adeguato alla sua peculiarità.
Dopo alcune ore dall'apertura il vino trova il punto di incrocio perfetto fra la fittezza del tannino, l'acidità e la massa glicerica, con la rotondità e la dolcezza del tannino stesso, oltre che con la sua caratteristica succosità minerale che sarebbe capace di far sbavare come un Boxer anche chi ha lingua felpata come Fantocci dopo un colloquio con il super-mega capo galattico.
È una questione di chimica: sono necessarie molte ore d'aria, meglio se centellinate con gradualità e pazienza, dopodiché il vino mette la sesta e lascia indietro tutti gli altri (compreso PT che dopo tutte quelle ore ha normalmente già dato il suo meglio).
Il 97 ha una finezza di tannino esemplare: se lo avete trovato scontroso o amarognolo, era semplicemente nella sua versione Mr. Hyde.
Nelle ultime annate, complice il cambiamento climatico, è cambiata la politica di affinamento ed il vino sta diventando di anno in anno più elegante già in tempi brevi e senza ossigenazioni prolungate.
Ora faccio una copia del post, così da poterlo solo incollare la prossima volta che leggerò le solite inesattezze su questo campione dell'Italia enologica.


Ale scusa ma ti voglio fare una domanda, visto che ti ritengo uno dei massimi esperti di questo vino che conosca, visto il numero di bottiglie che avrai stappato in vita tua :mrgreen:

Il vino è stato stappato sicuramente assieme agli altri, quindi non ha goduto di un'iperossigenazione come hai giustamente fatto notare più volte. Quindi è partito alla pari, diciamo così.

Io personalmente sostengo solo una cosa, che il Percarlo 97 ha risentito dell'annata 97 in senso lato, per quello che è il Percarlo ovviamente ... sei d'accordo o meno ? Posso dire che per il mio gusto personale preferisco altre annate, ma non sminuirei mai questo vino per la costanza qualitativa che ha. Preferire eleganza a potenza è un atro discorso, si entra nel personale ovviamente
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda mofise » 28 set 2013 18:34

Chicco76 ha scritto:
Wineduck ha scritto:Uffa! Con il poco tempo che ho a disposizione mi tocca stare qui a riscrivere concetti già ribaditi mille volte... 8)
Non si capisce come mai queste critiche ai Percarlo (soprattutto quelli degli anni '90) vengono quasi sempre da coloro che li bevono raramente e senza nessuna preparazione delle bottiglie. Ribadisco una regola ideata da Kira molti anni or sono: per capire la grandezza del Percarlo (almeno fino al 2004, con l'eccezione del 2003), la bottiglia deve essere aperta da 12 a 24 ore prima della degustazione. Pensate che sia un limite? Avete ragione. Se giudicate negativamente questo vino, vendetemi le vostre bottiglie e bevetevi altro.
Se però mettete delle note sul più grande sangiovese da zone calde del chianti classico, abbiate l'umiltà di trattarlo nel modo adeguato alla sua peculiarità.
Dopo alcune ore dall'apertura il vino trova il punto di incrocio perfetto fra la fittezza del tannino, l'acidità e la massa glicerica, con la rotondità e la dolcezza del tannino stesso, oltre che con la sua caratteristica succosità minerale che sarebbe capace di far sbavare come un Boxer anche chi ha lingua felpata come Fantocci dopo un colloquio con il super-mega capo galattico.
È una questione di chimica: sono necessarie molte ore d'aria, meglio se centellinate con gradualità e pazienza, dopodiché il vino mette la sesta e lascia indietro tutti gli altri (compreso PT che dopo tutte quelle ore ha normalmente già dato il suo meglio).
Il 97 ha una finezza di tannino esemplare: se lo avete trovato scontroso o amarognolo, era semplicemente nella sua versione Mr. Hyde.
Nelle ultime annate, complice il cambiamento climatico, è cambiata la politica di affinamento ed il vino sta diventando di anno in anno più elegante già in tempi brevi e senza ossigenazioni prolungate.
Ora faccio una copia del post, così da poterlo solo incollare la prossima volta che leggerò le solite inesattezze su questo campione dell'Italia enologica.


Ale scusa ma ti voglio fare una domanda, visto che ti ritengo uno dei massimi esperti di questo vino che conosca, visto il numero di bottiglie che avrai stappato in vita tua :mrgreen:

Il vino è stato stappato sicuramente assieme agli altri, quindi non ha goduto di un'iperossigenazione come hai giustamente fatto notare più volte. Quindi è partito alla pari, diciamo così.

Io personalmente sostengo solo una cosa, che il Percarlo 97 ha risentito dell'annata 97 in senso lato, per quello che è il Percarlo ovviamente ... sei d'accordo o meno ? Posso dire che per il mio gusto personale preferisco altre annate, ma non sminuirei mai questo vino per la costanza qualitativa che ha. Preferire eleganza a potenza è un atro discorso, si entra nel personale ovviamente

No. Il Percarlo 1997 non ha risentito dell'annata. L'estrazione fenolica è a livelli TOP. Il naso non ha un neppur minimo cenno di cedimenti, evoluzioni precoci, terziarizzazioni. Zero. Il Percarlo 1997 ha solo il difetto di essere un vino che negli anni è rimasto immobile nella sua virilità e gioventù, senza speziarsi, senza aprirsi completamente, ma è il carattere di quest'annata ed è un vino che non ha nessun cedimento,diluizione, anzi. E' il Percarlo in assoluto più vicino al 1990. Se vuoi sentire un Percarlo che risente nettamente dell'annata calda assaggia il 2003, pur buonissimo,e capirai di cosa stiamo parlando.
Ultima modifica di mofise il 28 set 2013 19:12, modificato 4 volte in totale.
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda Chicco76 » 28 set 2013 18:57

mofise ha scritto:
Chicco76 ha scritto:
Wineduck ha scritto:Uffa! Con il poco tempo che ho a disposizione mi tocca stare qui a riscrivere concetti già ribaditi mille volte... 8)
Non si capisce come mai queste critiche ai Percarlo (soprattutto quelli degli anni '90) vengono quasi sempre da coloro che li bevono raramente e senza nessuna preparazione delle bottiglie. Ribadisco una regola ideata da Kira molti anni or sono: per capire la grandezza del Percarlo (almeno fino al 2004, con l'eccezione del 2003), la bottiglia deve essere aperta da 12 a 24 ore prima della degustazione. Pensate che sia un limite? Avete ragione. Se giudicate negativamente questo vino, vendetemi le vostre bottiglie e bevetevi altro.
Se però mettete delle note sul più grande sangiovese da zone calde del chianti classico, abbiate l'umiltà di trattarlo nel modo adeguato alla sua peculiarità.
Dopo alcune ore dall'apertura il vino trova il punto di incrocio perfetto fra la fittezza del tannino, l'acidità e la massa glicerica, con la rotondità e la dolcezza del tannino stesso, oltre che con la sua caratteristica succosità minerale che sarebbe capace di far sbavare come un Boxer anche chi ha lingua felpata come Fantocci dopo un colloquio con il super-mega capo galattico.
È una questione di chimica: sono necessarie molte ore d'aria, meglio se centellinate con gradualità e pazienza, dopodiché il vino mette la sesta e lascia indietro tutti gli altri (compreso PT che dopo tutte quelle ore ha normalmente già dato il suo meglio).
Il 97 ha una finezza di tannino esemplare: se lo avete trovato scontroso o amarognolo, era semplicemente nella sua versione Mr. Hyde.
Nelle ultime annate, complice il cambiamento climatico, è cambiata la politica di affinamento ed il vino sta diventando di anno in anno più elegante già in tempi brevi e senza ossigenazioni prolungate.
Ora faccio una copia del post, così da poterlo solo incollare la prossima volta che leggerò le solite inesattezze su questo campione dell'Italia enologica.


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Io personalmente sostengo solo una cosa, che il Percarlo 97 ha risentito dell'annata 97 in senso lato, per quello che è il Percarlo ovviamente ... sei d'accordo o meno ? Posso dire che per il mio gusto personale preferisco altre annate, ma non sminuirei mai questo vino per la costanza qualitativa che ha. Preferire eleganza a potenza è un atro discorso, si entra nel personale ovviamente

No. Il Percarlo 1997 non ha risentito dell'annata. L'estrazione fenolica è a livelli TOP. Il naso non ha un neppur minimo cenno di cedimenti, diluizioni, evoluzioni precoci, terziarizzazioni. Zero. Il Percarlo 1997 ha solo il difetto di essere un vino che negli anni è rimasto immobile nella sua virilità e gioventù, senza speziarsi, senza aprirsi completamente, ma è il carattere di quest'annata ed è un vino che non ha nessun cedimento, anzi. E' il Percarlo in assoluto più vicino al 1990. Se vuoi sentire un Percarlo che risente nettamente dell'annata calda assaggia il 2003, pur buonissimo,e capirai di cosa stiamo parlando.


Scusa ma dire che il Percarlo 97 è in assoluto il più vicino al 90 mi ha fatto sorridere ... Bevuti due volte entrambi e direi che mentre il 97 è un ottimo vino il 90 è proprio di un altro pianeta, anzi uno dei più grandi sangiovese mai prodotti nella storia della Toscana. Le ho entrambe in cantina, mi piacerebbe un confronto ma lo trovo decisamente fuori luogo

Non è che ne ho bevute 200 bottiglie ma quando l'annata è giusta ne metto sempre un pò in cantina, è un vino che mi piace seguire perché credo abbia uno dei più grandi rapporti qualità prezzo del mondo
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda Wineduck » 28 set 2013 19:03

JohnnyTheFly ha scritto:Ripeto:
cosa costa al produttore scrivere in retroetichetta quante ore prima aprire la bottiglia "per capire la grandezza del Percarlo?"


Ti ho già risposto, forse in modo troppo difficile, ripeto anch'io: la stragrande maggioranza del mercato non ha bisogno di istruzioni, la grandezza la capisce senza necessità di istruzioni. Servirebbero solo per quelli che bevono con atteggiamenti pregiudiziali e che hanno più lo scopo di giudicare i vini piuttosto che goderseli. Si tratta però di una percentuale assolutamente trascurabile del mercato, i costi di stampa sarebbero troppo elevati rispetto all'incremento marginale delle vendite.
E poi sarebbe come mettere le istruzioni al Codice Tributario per poi regalarlo a Berlusconi... tempo perso... 8)






E' un consiglio per gli acquisti che dovresti seguire tu, bere bene e senza superbia ti farebbe diventare un uomo migliore :mrgreen:
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda mofise » 28 set 2013 19:23

Chicco76 ha scritto:
mofise ha scritto:
Chicco76 ha scritto:
Wineduck ha scritto:Uffa! Con il poco tempo che ho a disposizione mi tocca stare qui a riscrivere concetti già ribaditi mille volte... 8)
Non si capisce come mai queste critiche ai Percarlo (soprattutto quelli degli anni '90) vengono quasi sempre da coloro che li bevono raramente e senza nessuna preparazione delle bottiglie. Ribadisco una regola ideata da Kira molti anni or sono: per capire la grandezza del Percarlo (almeno fino al 2004, con l'eccezione del 2003), la bottiglia deve essere aperta da 12 a 24 ore prima della degustazione. Pensate che sia un limite? Avete ragione. Se giudicate negativamente questo vino, vendetemi le vostre bottiglie e bevetevi altro.
Se però mettete delle note sul più grande sangiovese da zone calde del chianti classico, abbiate l'umiltà di trattarlo nel modo adeguato alla sua peculiarità.
Dopo alcune ore dall'apertura il vino trova il punto di incrocio perfetto fra la fittezza del tannino, l'acidità e la massa glicerica, con la rotondità e la dolcezza del tannino stesso, oltre che con la sua caratteristica succosità minerale che sarebbe capace di far sbavare come un Boxer anche chi ha lingua felpata come Fantocci dopo un colloquio con il super-mega capo galattico.
È una questione di chimica: sono necessarie molte ore d'aria, meglio se centellinate con gradualità e pazienza, dopodiché il vino mette la sesta e lascia indietro tutti gli altri (compreso PT che dopo tutte quelle ore ha normalmente già dato il suo meglio).
Il 97 ha una finezza di tannino esemplare: se lo avete trovato scontroso o amarognolo, era semplicemente nella sua versione Mr. Hyde.
Nelle ultime annate, complice il cambiamento climatico, è cambiata la politica di affinamento ed il vino sta diventando di anno in anno più elegante già in tempi brevi e senza ossigenazioni prolungate.
Ora faccio una copia del post, così da poterlo solo incollare la prossima volta che leggerò le solite inesattezze su questo campione dell'Italia enologica.


Ale scusa ma ti voglio fare una domanda, visto che ti ritengo uno dei massimi esperti di questo vino che conosca, visto il numero di bottiglie che avrai stappato in vita tua :mrgreen:

Il vino è stato stappato sicuramente assieme agli altri, quindi non ha goduto di un'iperossigenazione come hai giustamente fatto notare più volte. Quindi è partito alla pari, diciamo così.

Io personalmente sostengo solo una cosa, che il Percarlo 97 ha risentito dell'annata 97 in senso lato, per quello che è il Percarlo ovviamente ... sei d'accordo o meno ? Posso dire che per il mio gusto personale preferisco altre annate, ma non sminuirei mai questo vino per la costanza qualitativa che ha. Preferire eleganza a potenza è un atro discorso, si entra nel personale ovviamente

No. Il Percarlo 1997 non ha risentito dell'annata. L'estrazione fenolica è a livelli TOP. Il naso non ha un neppur minimo cenno di cedimenti, diluizioni, evoluzioni precoci, terziarizzazioni. Zero. Il Percarlo 1997 ha solo il difetto di essere un vino che negli anni è rimasto immobile nella sua virilità e gioventù, senza speziarsi, senza aprirsi completamente, ma è il carattere di quest'annata ed è un vino che non ha nessun cedimento, anzi. E' il Percarlo in assoluto più vicino al 1990. Se vuoi sentire un Percarlo che risente nettamente dell'annata calda assaggia il 2003, pur buonissimo,e capirai di cosa stiamo parlando.


Scusa ma dire che il Percarlo 97 è in assoluto il più vicino al 90 mi ha fatto sorridere ... Bevuti due volte entrambi e direi che mentre il 97 è un ottimo vino il 90 è proprio di un altro pianeta, anzi uno dei più grandi sangiovese mai prodotti nella storia della Toscana. Le ho entrambe in cantina, mi piacerebbe un confronto ma lo trovo decisamente fuori luogo

Non è che ne ho bevute 200 bottiglie ma quando l'annata è giusta ne metto sempre un pò in cantina, è un vino che mi piace seguire perché credo abbia uno dei più grandi rapporti qualità prezzo del mondo

Sorridi pure, ma è così.
Non sto parlando di valore assoluto, ma non esiste altro percarlo che abbia assonanze così nette col 1990 in quanto ad intelaiatura fenolica, struttura,densità palatale anche in invecchiamento, presunzione di longevità. Forse il 2006 che in bocca però è molto diverso. Poi che il 1990 è un Percarlo superiore , figlio di un'annata incredibile, super-giovane, ma apertissimo , virile, ma leggibile dal prima all'ultima snasata e dal primo all'ultimo sorso, questo lo si sa ed è inutile ripeterlo, ma non mi venire a ridere sul percarlo 1997 perché (RIPETO) da bottiglia perfetta è un Percarlo scioccante per quanto è incredibilmente in forma non solo al naso, ma soprattutto in bocca, con questo tannino fittissimo e questa bellissima densità di frutto. Ora vanno di moda i vini snelli e agili, il percarlo 97 è profondo e cazzuto. Si possono amare entrambe le tipologie, io ne sono l'esempio vivente :D
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda Chicco76 » 28 set 2013 19:42

mofise ha scritto:
Chicco76 ha scritto:
mofise ha scritto:
Chicco76 ha scritto:
Wineduck ha scritto:Uffa! Con il poco tempo che ho a disposizione mi tocca stare qui a riscrivere concetti già ribaditi mille volte... 8)
Non si capisce come mai queste critiche ai Percarlo (soprattutto quelli degli anni '90) vengono quasi sempre da coloro che li bevono raramente e senza nessuna preparazione delle bottiglie. Ribadisco una regola ideata da Kira molti anni or sono: per capire la grandezza del Percarlo (almeno fino al 2004, con l'eccezione del 2003), la bottiglia deve essere aperta da 12 a 24 ore prima della degustazione. Pensate che sia un limite? Avete ragione. Se giudicate negativamente questo vino, vendetemi le vostre bottiglie e bevetevi altro.
Se però mettete delle note sul più grande sangiovese da zone calde del chianti classico, abbiate l'umiltà di trattarlo nel modo adeguato alla sua peculiarità.
Dopo alcune ore dall'apertura il vino trova il punto di incrocio perfetto fra la fittezza del tannino, l'acidità e la massa glicerica, con la rotondità e la dolcezza del tannino stesso, oltre che con la sua caratteristica succosità minerale che sarebbe capace di far sbavare come un Boxer anche chi ha lingua felpata come Fantocci dopo un colloquio con il super-mega capo galattico.
È una questione di chimica: sono necessarie molte ore d'aria, meglio se centellinate con gradualità e pazienza, dopodiché il vino mette la sesta e lascia indietro tutti gli altri (compreso PT che dopo tutte quelle ore ha normalmente già dato il suo meglio).
Il 97 ha una finezza di tannino esemplare: se lo avete trovato scontroso o amarognolo, era semplicemente nella sua versione Mr. Hyde.
Nelle ultime annate, complice il cambiamento climatico, è cambiata la politica di affinamento ed il vino sta diventando di anno in anno più elegante già in tempi brevi e senza ossigenazioni prolungate.
Ora faccio una copia del post, così da poterlo solo incollare la prossima volta che leggerò le solite inesattezze su questo campione dell'Italia enologica.


Ale scusa ma ti voglio fare una domanda, visto che ti ritengo uno dei massimi esperti di questo vino che conosca, visto il numero di bottiglie che avrai stappato in vita tua :mrgreen:

Il vino è stato stappato sicuramente assieme agli altri, quindi non ha goduto di un'iperossigenazione come hai giustamente fatto notare più volte. Quindi è partito alla pari, diciamo così.

Io personalmente sostengo solo una cosa, che il Percarlo 97 ha risentito dell'annata 97 in senso lato, per quello che è il Percarlo ovviamente ... sei d'accordo o meno ? Posso dire che per il mio gusto personale preferisco altre annate, ma non sminuirei mai questo vino per la costanza qualitativa che ha. Preferire eleganza a potenza è un atro discorso, si entra nel personale ovviamente

No. Il Percarlo 1997 non ha risentito dell'annata. L'estrazione fenolica è a livelli TOP. Il naso non ha un neppur minimo cenno di cedimenti, diluizioni, evoluzioni precoci, terziarizzazioni. Zero. Il Percarlo 1997 ha solo il difetto di essere un vino che negli anni è rimasto immobile nella sua virilità e gioventù, senza speziarsi, senza aprirsi completamente, ma è il carattere di quest'annata ed è un vino che non ha nessun cedimento, anzi. E' il Percarlo in assoluto più vicino al 1990. Se vuoi sentire un Percarlo che risente nettamente dell'annata calda assaggia il 2003, pur buonissimo,e capirai di cosa stiamo parlando.


Scusa ma dire che il Percarlo 97 è in assoluto il più vicino al 90 mi ha fatto sorridere ... Bevuti due volte entrambi e direi che mentre il 97 è un ottimo vino il 90 è proprio di un altro pianeta, anzi uno dei più grandi sangiovese mai prodotti nella storia della Toscana. Le ho entrambe in cantina, mi piacerebbe un confronto ma lo trovo decisamente fuori luogo

Non è che ne ho bevute 200 bottiglie ma quando l'annata è giusta ne metto sempre un pò in cantina, è un vino che mi piace seguire perché credo abbia uno dei più grandi rapporti qualità prezzo del mondo

Sorridi pure, ma è così.
Non sto parlando di valore assoluto, ma non esiste altro percarlo che abbia assonanze così nette col 1990 in quanto ad intelaiatura fenolica, struttura,densità palatale anche in invecchiamento, presunzione di longevità. Forse il 2006 che in bocca però è molto diverso. Poi che il 1990 è un Percarlo superiore , figlio di un'annata incredibile, super-giovane, ma apertissimo , virile, ma leggibile dal prima all'ultima snasata e dal primo all'ultimo sorso, questo lo si sa ed è inutile ripeterlo, ma non mi venire a ridere sul percarlo 1997 perché (RIPETO) da bottiglia perfetta è un Percarlo scioccante per quanto è incredibilmente in forma non solo al naso, ma soprattutto in bocca, con questo tannino fittissimo e questa bellissima densità di frutto. Ora vanno di moda i vini snelli e agili, il percarlo 97 è profondo e cazzuto. Si possono amare entrambe le tipologie, io ne sono l'esempio vivente :D


Che ti devo dire, se è la tua opinione io la rispetto ... non ne faccio certo un dogma. Per me lo scarto è notevole invece, a favore del 90 un colore irreale e scintillante che il 97 si sogna, una dolcezza del frutto ancora viva e inattaccabile e soprattutto una perfezione stilistica, intesa come pulizia e capacità di integrazione di tutte le componenti, che a mio modesto parere non lascia dubbi ... se c'è qualcosa che la mia memoria ricorda del 90 è la scia sapida mista a dolcezza del frutto che rende il finale incredibile. Il 97 bevuto accanto a pergole e BS denotava addirittura un tannino fittissimo, come di consueto, ma leggermente amaricante, e si sentiva perché di contrario nel Pergole e nel BS trovi un frutto dolce nel finale e un impianto tannico di concezione diversa. Io personalmente ho una bassa soglia di tolleranza nei confronti del potere calorifero dell'alcool, ma su Pergole e BS nessuna traccia ... manco nel 90 ho ricordi "calorosi" perché la freschezza è in primo piano.
Ci giochiamo la carta della bottiglia sfortunata ? Mi piacerebbe averli nel bicchiere entrambi da bottiglia perfetta !
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda Chicco76 » 28 set 2013 20:03

Comunque ti quoto su tutto ... tranne la somiglianza ... :mrgreen:
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda Wineduck » 28 set 2013 20:04

Chicco76 ha scritto:
Ale scusa ma ti voglio fare una domanda, visto che ti ritengo uno dei massimi esperti di questo vino che conosca, visto il numero di bottiglie che avrai stappato in vita tua :mrgreen:

Il vino è stato stappato sicuramente assieme agli altri, quindi non ha goduto di un'iperossigenazione come hai giustamente fatto notare più volte. Quindi è partito alla pari, diciamo così.

Io personalmente sostengo solo una cosa, che il Percarlo 97 ha risentito dell'annata 97 in senso lato, per quello che è il Percarlo ovviamente ... sei d'accordo o meno ? Posso dire che per il mio gusto personale preferisco altre annate, ma non sminuirei mai questo vino per la costanza qualitativa che ha. Preferire eleganza a potenza è un atro discorso, si entra nel personale ovviamente

No. Il Percarlo 1997 non ha risentito dell'annata. L'estrazione fenolica è a livelli TOP. Il naso non ha un neppur minimo cenno di cedimenti, diluizioni, evoluzioni precoci, terziarizzazioni. Zero. Il Percarlo 1997 ha solo il difetto di essere un vino che negli anni è rimasto immobile nella sua virilità e gioventù, senza speziarsi, senza aprirsi completamente, ma è il carattere di quest'annata ed è un vino che non ha nessun cedimento, anzi. E' il Percarlo in assoluto più vicino al 1990. Se vuoi sentire un Percarlo che risente nettamente dell'annata calda assaggia il 2003, pur buonissimo,e capirai di cosa stiamo parlando.

Scusa ma dire che il Percarlo 97 è in assoluto il più vicino al 90 mi ha fatto sorridere ... Bevuti due volte entrambi e direi che mentre il 97 è un ottimo vino il 90 è proprio di un altro pianeta, anzi uno dei più grandi sangiovese mai prodotti nella storia della Toscana. Le ho entrambe in cantina, mi piacerebbe un confronto ma lo trovo decisamente fuori luogo

Non è che ne ho bevute 200 bottiglie ma quando l'annata è giusta ne metto sempre un pò in cantina, è un vino che mi piace seguire perché credo abbia uno dei più grandi rapporti qualità prezzo del mondo


Ciao Fede, purtroppo ti devo dire che ti sbagli. La 97 è un'annata che adoro e che ritengo veramente la più vicina alla 90, fra quelle degli anni 90, ovviamente. Negli anni 2000 è poi uscita un'annata che farà la storia dei vini toscani, forse di quelli italiani ed una seconda ha delle potenzialità simili se non superiori.
La 97 non ha assolutamente sentito l'annata calda (personalmente ritengo una bufala mediatica il fatto che i vini toscani 97 siano "cotti"): il caldo del 97 è stato "gelido" rispetto alla maggioranza degli ultimi 10 anni, 2003 e 2007 in primis. Ha invece una finezza ed allo stesso tempo una fittezza di tannino da scuola di enologia. Ho partecipato ad almeno 4 verticali di Percarlo, fra le quali una completa (dal 1983 al 2008) e l'ho sempre riconosciuto al volo. Mi permetto anche di contestare lo stereotipo del Percarlo come vino solo sbilanciato sulla potenza rispetto all'eleganza. Dopo un'adeguata ossigenazione e qualche anno di affinamento, la materia si distende e il vino si cesella in una miriade di sfumature che accarezzano il palato: la potenza si assottiglia al servizio della succosità, della mineralitá e del frutto (sempre croccante). Se avessi bevuto il 93 che abbiamo degustato nella verticale di Montaperti del 31 marzo 2012, saresti rimasto di stucco: nella sua batteria ha surclassato il 90 e per me è stata la bottiglia del giorno. Eppure la 93 fino a pochi anni fa era considerata (anche da me) un'annata dal tannino duro ed irrisolvibile. Tu hai bevuto con me una bottiglia di 90 fantastica, durante l'ultimo sangiovese 90 che abbiamo organizzato a Firenze: eppure sono certo che avrebbe combattuto meglio contro Soldera ris. 90 se solo lo avessi aperto la sera prima invece che la mattina presto. Sono rimasto spiazzato dalla gioventù impressionante di quella fantastica bottiglia: la più giovane che abbia mai bevuto (sembra paradossale, no?)
Una delle prossime volte che ci vedremo, magari organizziamo una mini verticale.... :wink:
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Re: METTI UN SABATO A MEZZODI' NELLA CANTINA DI IVO...

Messaggioda Wineduck » 28 set 2013 20:04

Chicco76 ha scritto:
Ale scusa ma ti voglio fare una domanda, visto che ti ritengo uno dei massimi esperti di questo vino che conosca, visto il numero di bottiglie che avrai stappato in vita tua :mrgreen:

Il vino è stato stappato sicuramente assieme agli altri, quindi non ha goduto di un'iperossigenazione come hai giustamente fatto notare più volte. Quindi è partito alla pari, diciamo così.

Io personalmente sostengo solo una cosa, che il Percarlo 97 ha risentito dell'annata 97 in senso lato, per quello che è il Percarlo ovviamente ... sei d'accordo o meno ? Posso dire che per il mio gusto personale preferisco altre annate, ma non sminuirei mai questo vino per la costanza qualitativa che ha. Preferire eleganza a potenza è un atro discorso, si entra nel personale ovviamente

No. Il Percarlo 1997 non ha risentito dell'annata. L'estrazione fenolica è a livelli TOP. Il naso non ha un neppur minimo cenno di cedimenti, diluizioni, evoluzioni precoci, terziarizzazioni. Zero. Il Percarlo 1997 ha solo il difetto di essere un vino che negli anni è rimasto immobile nella sua virilità e gioventù, senza speziarsi, senza aprirsi completamente, ma è il carattere di quest'annata ed è un vino che non ha nessun cedimento, anzi. E' il Percarlo in assoluto più vicino al 1990. Se vuoi sentire un Percarlo che risente nettamente dell'annata calda assaggia il 2003, pur buonissimo,e capirai di cosa stiamo parlando.

Scusa ma dire che il Percarlo 97 è in assoluto il più vicino al 90 mi ha fatto sorridere ... Bevuti due volte entrambi e direi che mentre il 97 è un ottimo vino il 90 è proprio di un altro pianeta, anzi uno dei più grandi sangiovese mai prodotti nella storia della Toscana. Le ho entrambe in cantina, mi piacerebbe un confronto ma lo trovo decisamente fuori luogo

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Ciao Fede, purtroppo ti devo dire che ti sbagli. La 97 è un'annata che adoro e che ritengo veramente la più vicina alla 90, fra quelle degli anni 90, ovviamente. Negli anni 2000 è poi uscita un'annata che farà la storia dei vini toscani, forse di quelli italiani ed una seconda ha delle potenzialità simili se non superiori.
La 97 non ha assolutamente sentito l'annata calda (personalmente ritengo una bufala mediatica il fatto che i vini toscani 97 siano "cotti"): il caldo del 97 è stato "gelido" rispetto alla maggioranza degli ultimi 10 anni, 2003 e 2007 in primis. Ha invece una finezza ed allo stesso tempo una fittezza di tannino da scuola di enologia. Ho partecipato ad almeno 4 verticali di Percarlo, fra le quali una completa (dal 1983 al 2008) e l'ho sempre riconosciuto al volo. Mi permetto anche di contestare lo stereotipo del Percarlo come vino solo sbilanciato sulla potenza rispetto all'eleganza. Dopo un'adeguata ossigenazione e qualche anno di affinamento, la materia si distende e il vino si cesella in una miriade di sfumature che accarezzano il palato: la potenza si assottiglia al servizio della succosità, della mineralitá e del frutto (sempre croccante). Se avessi bevuto il 93 che abbiamo degustato nella verticale di Montaperti del 31 marzo 2012, saresti rimasto di stucco: nella sua batteria ha surclassato il 90 e per me è stata la bottiglia del giorno. Eppure la 93 fino a pochi anni fa era considerata (anche da me) un'annata dal tannino duro ed irrisolvibile. Tu hai bevuto con me una bottiglia di 90 fantastica, durante l'ultimo sangiovese 90 che abbiamo organizzato a Firenze: eppure sono certo che avrebbe combattuto meglio contro Soldera ris. 90 se solo lo avessi aperto la sera prima invece che la mattina presto. Sono rimasto spiazzato dalla gioventù impressionante di quella fantastica bottiglia: la più giovane che abbia mai bevuto (sembra paradossale, no?)
Una delle prossime volte che ci vedremo, magari organizziamo una mini verticale.... :wink:
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