Tre bicchieri Puglia

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vignadelmar
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda vignadelmar » 09 set 2013 14:47

paperofranco ha scritto:

Mostruoso sta per "esageratamente grosso"? Battutaccia, ciao Luciano..... :mrgreen:


Ciao :lol:

Mostruoso sta a dire che i tre vini del 2012 sarebbero di slancio tre YYY, ma, ripeto, non so se vengono presentati alle guide. Di Jo ne produce molto poco, di Es + sole ancor meno, molto meno.

Fra qualche gg, appena finirò questo lungo "esilio" salentino, tornerò in azienda e potrò dirvi della 2013. Come rincomincerò a scrivere con maggiore assiduità qui ed anche su DW......lo dico per chi era in ansia nel non leggere cose scritte da me... :P :P :P
Ma il rientro in grande stile lo farò a Viadana per quella certa bevutina di barolo che si va organizzando.....

Ciao

.
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Alberto
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda Alberto » 09 set 2013 15:09

vignadelmar ha scritto:tornerò in azienda e potrò dirvi della 2013

Lo so già: migliore annata di sempre.

:mrgreen:

Scherzo...ti aspettiamo di nuovo sul forum Vigna!
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda zampaflex » 09 set 2013 15:19

vignadelmar ha scritto:
paperofranco ha scritto:

Mostruoso sta per "esageratamente grosso"? Battutaccia, ciao Luciano..... :mrgreen:


Ciao :lol:

Mostruoso sta a dire che i tre vini del 2012 sarebbero di slancio tre YYY, ma, ripeto, non so se vengono presentati alle guide. Di Jo ne produce molto poco, di Es + sole ancor meno, molto meno.



E viene voglia di dire peccato, ma d'altronde alla natura non si comanda. Del 2008 ne ho assaggiate alcune gocce, implorando per dieci minuti Simona di concedermi il fondo (letteralmente) della bottiglia. E quindi non vedo l'ora che venga messa in commercio questa 2012...
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda vinogodi » 09 set 2013 15:43

vignadelmar ha scritto:
paperofranco ha scritto:

Mostruoso sta per "esageratamente grosso"? Battutaccia, ciao Luciano..... :mrgreen:


Ciao :lol:

Di Jo ne produce molto poco, di Es + sole ancor meno, molto meno.

.
...poi ci lamentiamo del perchè in Francia la comunicazione sulle eccellenze, non importa il valore commerciale, permetta il traino di un intero movimento o comparto. Mentre noialtri, con stolta "cechitudine" (perchè cecità non mi piace), ci aggrappiamo sempre dietro alla coglionata galattica della "scarsa massa critica " o "rarità" per tagliarci i coglioni dei vertici qualitativi da presentare al mondo. Andatelo a dire alle varie superguide transalpine se è logica comunicativa far finta di ignorare i Chambertin di Bernard Dugat Py, o i Musigny di Leroy e Roumier, i Montrachet di Leflaive o i Perrieres e Corton Charlemagne di Coche Dury solo perchè prodotti in poche centinaia di bottiglie. A pensar male si farà pure peccato, ma sembra quasi che esaltare questi vini (i corrispondenti italiani) porta poco "oro in saccoccia" ai recensori... 8)
PS: soprattutto leggendo nelle varie classifiche certi (alcuni) nomi/ciofeca di industriali del vino... 8) ...che chi mi conosce sa bene che non ho preconcetti, ma certi vini proprio no, per grazia dei...
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda vignadelmar » 09 set 2013 16:00

Purtroppo sta prendendo piede l'idea, pare fondata, che si possa premiare un solo vino per anno con il massimo riconoscimento. Ed allora ciascun produttore decide quale sia per lui maggiormente favorevole far apparire e dunque far concorrere.

Io non sono d'accordo con questa impostazione: sia di premiarne uno solo, sia di presentarne uno solo. Ma poco conta. Così facendo la guida castra il produttore che propone molteplici potenziali eccellente, così il produttore si castra da solo per non correre il rischio che possa esser premiato il vino del quale ne produce pochissimo.

Nel merito di Es + sole chi abbia provato la precedente uscita, con il 2012 dovrà riparametrare i punteggi. Così con Jo ed anche con Es. Per molti, la mia compagfna inclusa, Jo è spesso migliore di Es. Nella 2012 vedrete che sarà difficilissimo scegliere il più buono.

Ciao

p.s. oggi il tempo è bruttissimo, ho più tempo.....

Sui rosati vorrei dire che al lido ho venduto fiumi di Girofle, per me buonissimo, ma tanti altri provati, pugliesi, non hanno la stessa forza, centratura di frutto e bontà a tutto tondo. Forse i produttori e gli enologi dovrebbero tornare sui banchi di scuola per capire cosa cerca il cliente, cosa propone il resto del mondo ed a quali prezzi.

.
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda pippuz » 09 set 2013 16:12

vignadelmar ha scritto:Sui rosati vorrei dire che al lido ho venduto fiumi di Girofle, per me buonissimo, ma tanti altri provati, pugliesi, non hanno la stessa forza, centratura di frutto e bontà a tutto tondo. Forse i produttori e gli enologi dovrebbero tornare sui banchi di scuola per capire cosa cerca il cliente, cosa propone il resto del mondo ed a quali prezzi.

.

Eh già.

Poi un giretto in Provenza è sempre bello. 8)
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda mbrown » 09 set 2013 16:59

vignadelmar ha scritto: Per molti, la mia compagfna inclusa, Jo è spesso migliore di Es.

.


Mica solo per la tua compagna... 8)
Forse ho sbagliato a giudicare Stromberg. Un uomo che beve Dom Perignon del '52 non può essere cattivo. (Bond)
Io nella guida dell'Emilia a 'sto Masseto gli dò 84!
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda ferri nicola » 09 set 2013 17:12

Ciao Vigna è un piacere leggerti, bentornato su questo forum. Da produttore, se non ho letto male ,il Girofle per te
dovrebbe essere il punto di riferimento per noi produttori ,ne prenderò visione subito .
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda vignadelmar » 09 set 2013 17:25

ferri nicola ha scritto:Ciao Vigna è un piacere leggerti, bentornato su questo forum. Da produttore, se non ho letto male ,il Girofle per te
dovrebbe essere il punto di riferimento per noi produttori ,ne prenderò visione subito .


No, ho detto una cosa diversa. Ho detto che a me piace tantissimo, da parecchi anni ne parlo sul forum e non solo, questa estate, quattro mesi, ne ho venduti decine e decine di cartoni, svariati magnum, tutti ad un prezzo davvero invitante. E non è un rosatino provenzale, erroneamente considerabile come facile facile. Ha una sua portanza, il suo bel colore marcato ed una bevibilità assassina. Il tutto ad un prezzo commovente.

I riferimenti possone essere anche altri, fuori dalla puglia, ma in puglia necessariamente si deve fare i conti con il Girofle.

Ciao

.
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda M. de Hades » 09 set 2013 17:28

vignadelmar ha scritto:Purtroppo sta prendendo piede l'idea, pare fondata, che si possa premiare un solo vino per anno con il massimo riconoscimento. Ed allora ciascun produttore decide quale sia per lui maggiormente favorevole far apparire e dunque far concorrere.
.



Del resto se ogni anno, quando escono gli elenchi di Bicchieri, Grappoli, Stelle, Stelline e Stelloni, si leva sempre il solito coretto di ca(p)ziose polemiche a dire che se ne premiano troppi, ci può anche stare che qualcuno cerchi di ridurre in qualche modo i premiati, finendo inevitabilmente per penalizzare vini che invece meriterebbero qualche riconoscimento in più. Il tutto, naturalmente, a mio modestissimo modo di vedere...

P.S. Ciao vigna! O devo chiamarti Lazzaro?
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda diamonddave » 11 set 2013 06:26

vignadelmar ha scritto:Sui rosati vorrei dire che al lido ho venduto fiumi di Girofle, per me buonissimo, ma tanti altri provati, pugliesi, non hanno la stessa forza, centratura di frutto e bontà a tutto tondo. Forse i produttori e gli enologi dovrebbero tornare sui banchi di scuola per capire cosa cerca il cliente, cosa propone il resto del mondo ed a quali prezzi.

Io non capirò un cazzo di vino, ma di certo sono scevro da vincoli di qualsiasi genere.
Il Girofle è ottimo, ma il Rubeo negli ultimi 3 anni, gli è superiore.
Di poco, ma lo è.

Discorso recensioni e guide: non compro più guide, il fuoco sacro dell'acquisto libresco s'è spento a furia di leggere sempre le solite puttanate (ed io bevo vino seriamente da soli 3 anni). Tornerò ad interessarmi ad una guida quando recensirà i vini andandoli a cercare, e non semplicemente se glieli invia il produttore.

Sono più utili a noi per poter sparlare di qualcosa, che ad un appassionato per capire e scegliere.
... per intenderci: la differenza fra me ed un sommelier è la stessa che passa fra un porno attore ed un ginecologo. © diamonddave 8)
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda higlander » 11 set 2013 14:16

diamonddave ha scritto:Io non capirò un cazzo di vino, ma di certo sono scevro da vincoli di qualsiasi genere.
Il Girofle è ottimo, ma il Rubeo negli ultimi 3 anni, gli è superiore.
Di poco, ma lo è.

Discorso recensioni e guide: non compro più guide, il fuoco sacro dell'acquisto libresco s'è spento a furia di leggere sempre le solite puttanate (ed io bevo vino seriamente da soli 3 anni).
Tornerò ad interessarmi ad una guida quando recensirà i vini andandoli a cercare, e non semplicemente se glieli invia il produttore.

Sono più utili a noi per poter sparlare di qualcosa, che ad un appassionato per capire e scegliere.


- dave e dai! non dirlo a tutti :P :lol:
- la Guida per te esiste e sai bene qual'è 8)
Lo so che higlander si scrive con l'acca in mezzo
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda MarioC77 » 13 set 2013 23:19

Ciao a tutti.

Non vedere i vini di Nicola Ferri (ma anche l'Amativo di Cantele) tra i premiati lascia un po' perplessi.

Di Nicola, da cui sono andato in cantina martedì mattina, trovo eccezionali Memor e Rubeo, ed in effetti mi chiedo come sia possibile che non sia stato premiato nemmeno un rosato.
H/=\V
paolozaccaria
Messaggi: 2
Iscritto il: 14 set 2013 20:49

Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda paolozaccaria » 14 set 2013 20:55

Salve a tutti
Visto che scrivo su questo forum per la prima volta mi presento:
sono paolo zaccaria, il responsabile della Puglia per la guida.
Collaboro con il GR dal 2001, sono nella commissione di degustazione della Puglia dal 2002 e ne scrivo le schede dal 2005. Vivo e lavoro a Roma (sono il docente principale per quanto riguarda il vino al GR). La commissione in questi anni è un po’ cambiata, ma fondamentalmente ci sono due-tre componenti pugliesi (Vincenzo Verrastro, Leonardo Marco, fino all’anno scorso Teodosio Buongiorno), e due romani (io e da un paio d’anni Giulia Sampognaro, fino ad allora Marco Sabellico).
Visto che ci sono varie domande sulla Puglia di quest’anno vorrei dare alcune risposte.
@vinogodi: Nicola Ferri quest’anno ha presentato solo il Rubeus, un vino a mio parere ben fatto e piacevole ma che non può garantire la presenza in guida di una cantina. L’azienda di Nicola è a 200 metri da dove svolgiamo le degustazioni (l’Istituto Agronomico Mediterraneo a Valenzano) e lui riceve regolarmente la richiesta di invio campioni, quindi devo presumere che all’inizio di Luglio avesse pronto e imbottigliato solo questo vino, o che volesse presentarci solo questa etichetta. Per quanto riguarda gli altri vini, li ho trovati spesso di buon livello (l’azienda è stata presente in guida nelle ultime quattro edizioni), ma mai così evidentemente superiori rispetto a quelli di altri produttori, come mi sembra tu li consideri. Insomma non è mai scattata la scintilla, e questo non solo per quanto riguarda me ma per l’intera commissione.
Antica Masseria Jorche non invia i campioni, né ha mai contattato il GR al proposito. Il nostro DB conta quasi 250 aziende pugliesi e ogni anno assaggiamo quasi mille vini, ma è comunque difficile poter contattare tutti i produttori di una regione così ampia e ricca di aziende.
Per quanto riguarda Graticciaia e Patriglione, l’argomento è per me più “doloroso”. In anni passati mi sono battuto spesso in finale di fronte ad alcuni membri della commissione che li consideravano semplicemente ossidati, e quindi da non prendere neanche in considerazione, ma in questi ultimi anni faccio davvero fatica ad apprezzarli come qualche anno fa. Nella guida 2014 non troverai valutato nessuno dei due. Il Patriglione non è stato inviato in degustazione, mentre ho preferito non inserire il Graticciaia, visto che su tre bottiglie una era completamente andata, tanto da non essere giudicabile, e due erano tappate. Una partita sfortunata? Può darsi, ma di fronte a certe situazioni mi risulta difficile consigliare ai lettori l’acquisto di una bottiglia. Nonostante questo, proprio per il rispetto dovuto a questi due veri e propri monumenti dell’enologia pugliese, ho deciso di mantenere le due aziende in guida con la scheda grande.
La ripetitività di certi vini premiati… beh, se ogni anno si trovano ai vertici regionali non è colpa mia. Vorrei anche far notare che in questi ultimi anni nei YYY (e tralascio la considerazione riguardo all’attenzione da dare non solo ai YYY ma alla guida nel suo complesso, basti dire che sull’argomento sono completamente d’accordo con Paolo De Cristofaro) di novità ce ne sono state eccome, a partire dall’emergere del primitivo, con la zona di Gioia del Colle o Morella.
Infine i vini di Gianfranco Fino. Anche in questo caso la scelta del produttore è stata di inviarci solo l’Es, quindi…
@divino59: per quanto riguarda i vini di Oreste Tombolini vale lo stesso discorso fatto per l’Antica Masseria Jorge
@adolforossetti: stessa cosa per Palmento Galilei di Paolo Mancino
@marioC77: l’Amativo quest’anno è stato portato in finale e lì si è fermato. Capita…
In chiusura, due discorsi più in generale.
I rosati sono senza dubbio una forza della Puglia, ma non ne ho ancora incontrato nessuno in grado di affermarsi senza se e senza ma. Per me quest’anno il miglior rosato di Puglia è il Metiusco di Palamà, che ho anche portato in finale, ma non mi sembra un vino da YYY. Inoltre, l’ho scritto nell’intro regionale, nonostante le molte parole non ci sono aziende che scelgono con decisione i rosati come loro vino di punta, a esclusione forse di Rosa del Golfo, che però a mio parere in questi ultimi anni ha avuto una notevole involuzione.
Come forse si è capito da quanto ho scritto precedentemente, ritengo che se il produttore decide per motivi propri di non presentare il vino alla guida questa decisione vada rispettata, anche quando questo significa perdere qualcosa in completezza nei confronti del lettore. Un caso: ritengo Attanasio un ottimo produttore, tra i migliori del Primitivo di Manduria, ma ha detto chiaramente che non vuole proporre i suoi vini alle guide, e io non credo sia giusto “costringerlo” a essere presente contro la sua volontà.
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda gabriele succi » 15 set 2013 09:18

paolozaccaria ha scritto:Salve a tutti
Visto che scrivo su questo forum per la prima volta mi presento:
sono paolo zaccaria, il responsabile della Puglia per la guida...

Ciao! Benvenuto!
E sei fortunato che non ti sei preso i nomi che si è beccato il responsabile dell'E.R.

:)
Per quanto riguarda Graticciaia e Patriglione, l’argomento è per me più “doloroso”. In anni passati mi sono battuto spesso in finale di fronte ad alcuni membri della commissione che li consideravano semplicemente ossidati, e quindi da non prendere neanche in considerazione, ma in questi ultimi anni faccio davvero fatica ad apprezzarli come qualche anno fa. Nella guida 2014 non troverai valutato nessuno dei due. Il Patriglione non è stato inviato in degustazione, mentre ho preferito non inserire il Graticciaia, visto che su tre bottiglie una era completamente andata, tanto da non essere giudicabile, e due erano tappate. Una partita sfortunata? Può darsi, ma di fronte a certe situazioni mi risulta difficile consigliare ai lettori l’acquisto di una bottiglia. Nonostante questo, proprio per il rispetto dovuto a questi due veri e propri monumenti dell’enologia pugliese, ho deciso di mantenere le due aziende in guida con la scheda grande.

Te la vedi te adesso con Vignadelmar...

:mrgreen:

I rosati sono senza dubbio una forza della Puglia, ma non ne ho ancora incontrato nessuno in grado di affermarsi senza se e senza ma. Per me quest’anno il miglior rosato di Puglia è il Metiusco di Palamà, che ho anche portato in finale, ma non mi sembra un vino da YYY. Inoltre, l’ho scritto nell’intro regionale, nonostante le molte parole non ci sono aziende che scelgono con decisione i rosati come loro vino di punta, a esclusione forse di Rosa del Golfo, che però a mio parere in questi ultimi anni ha avuto una notevole involuzione.
Come forse si è capito da quanto ho scritto precedentemente, ritengo che se il produttore decide per motivi propri di non presentare il vino alla guida questa decisione vada rispettata, anche quando questo significa perdere qualcosa in completezza nei confronti del lettore. Un caso: ritengo Attanasio un ottimo produttore, tra i migliori del Primitivo di Manduria, ma ha detto chiaramente che non vuole proporre i suoi vini alle guide, e io non credo sia giusto “costringerlo” a essere presente contro la sua volontà.

Per quello che conta, detto dal sottoscritto, complimenti per il post e per le risposte circostanziate.
Buon lavoro!
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda il chiaro » 15 set 2013 10:55

paolozaccaria ha scritto:Salve a tutti
Visto che scrivo su questo forum per la prima volta mi presento:
sono paolo zaccaria, il responsabile della Puglia per la guida.
Collaboro con il GR dal 2001, sono nella commissione di degustazione della Puglia dal 2002 e ne scrivo le schede dal 2005. Vivo e lavoro a Roma (sono il docente principale per quanto riguarda il vino al GR). La commissione in questi anni è un po’ cambiata, ma fondamentalmente ci sono due-tre componenti pugliesi (Vincenzo Verrastro, Leonardo Marco, fino all’anno scorso Teodosio Buongiorno), e due romani (io e da un paio d’anni Giulia Sampognaro, fino ad allora Marco Sabellico).
Visto che ci sono varie domande sulla Puglia di quest’anno vorrei dare alcune risposte.
@vinogodi: Nicola Ferri quest’anno ha presentato solo il Rubeus, un vino a mio parere ben fatto e piacevole ma che non può garantire la presenza in guida di una cantina. L’azienda di Nicola è a 200 metri da dove svolgiamo le degustazioni (l’Istituto Agronomico Mediterraneo a Valenzano) e lui riceve regolarmente la richiesta di invio campioni, quindi devo presumere che all’inizio di Luglio avesse pronto e imbottigliato solo questo vino, o che volesse presentarci solo questa etichetta. Per quanto riguarda gli altri vini, li ho trovati spesso di buon livello (l’azienda è stata presente in guida nelle ultime quattro edizioni), ma mai così evidentemente superiori rispetto a quelli di altri produttori, come mi sembra tu li consideri. Insomma non è mai scattata la scintilla, e questo non solo per quanto riguarda me ma per l’intera commissione.
Antica Masseria Jorche non invia i campioni, né ha mai contattato il GR al proposito. Il nostro DB conta quasi 250 aziende pugliesi e ogni anno assaggiamo quasi mille vini, ma è comunque difficile poter contattare tutti i produttori di una regione così ampia e ricca di aziende.
Per quanto riguarda Graticciaia e Patriglione, l’argomento è per me più “doloroso”. In anni passati mi sono battuto spesso in finale di fronte ad alcuni membri della commissione che li consideravano semplicemente ossidati, e quindi da non prendere neanche in considerazione, ma in questi ultimi anni faccio davvero fatica ad apprezzarli come qualche anno fa. Nella guida 2014 non troverai valutato nessuno dei due. Il Patriglione non è stato inviato in degustazione, mentre ho preferito non inserire il Graticciaia, visto che su tre bottiglie una era completamente andata, tanto da non essere giudicabile, e due erano tappate. Una partita sfortunata? Può darsi, ma di fronte a certe situazioni mi risulta difficile consigliare ai lettori l’acquisto di una bottiglia. Nonostante questo, proprio per il rispetto dovuto a questi due veri e propri monumenti dell’enologia pugliese, ho deciso di mantenere le due aziende in guida con la scheda grande.
La ripetitività di certi vini premiati… beh, se ogni anno si trovano ai vertici regionali non è colpa mia. Vorrei anche far notare che in questi ultimi anni nei YYY (e tralascio la considerazione riguardo all’attenzione da dare non solo ai YYY ma alla guida nel suo complesso, basti dire che sull’argomento sono completamente d’accordo con Paolo De Cristofaro) di novità ce ne sono state eccome, a partire dall’emergere del primitivo, con la zona di Gioia del Colle o Morella.
Infine i vini di Gianfranco Fino. Anche in questo caso la scelta del produttore è stata di inviarci solo l’Es, quindi…
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In chiusura, due discorsi più in generale.
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Come forse si è capito da quanto ho scritto precedentemente, ritengo che se il produttore decide per motivi propri di non presentare il vino alla guida questa decisione vada rispettata, anche quando questo significa perdere qualcosa in completezza nei confronti del lettore. Un caso: ritengo Attanasio un ottimo produttore, tra i migliori del Primitivo di Manduria, ma ha detto chiaramente che non vuole proporre i suoi vini alle guide, e io non credo sia giusto “costringerlo” a essere presente contro la sua volontà.


Amen.
Adesso possiamo passare a qualche altra regione serenamente che tra Emilia e Puglia mi sembra che abbiamo dato in abbondanza. Cosa potrebbe succedere in proporzione per Toscana e Piemonte?
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda gabriele succi » 15 set 2013 11:10

il chiaro ha scritto:
paolozaccaria ha scritto:Salve a tutti
Visto che scrivo su questo forum per la prima volta mi presento:
sono paolo zaccaria, il responsabile della Puglia per la guida.
Collaboro con il GR dal 2001, sono nella commissione di degustazione della Puglia dal 2002 e ne scrivo le schede dal 2005...
...


Amen.
Adesso possiamo passare a qualche altra regione serenamente che tra Emilia e Puglia mi sembra che abbiamo dato in abbondanza. Cosa potrebbe succedere in proporzione per Toscana e Piemonte?

Forse niente...se non ci sono premi dati ad cazzum...
...forse...

Mi preoccupano più le Marche...

:mrgreen:
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda barone rosso » 15 set 2013 11:13

Sbaglio o Attanasio è presente su Slow Wine e la guida del Touring?
mi sembra strano che dica di non voler essere nelle guide!?
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda ferri nicola » 15 set 2013 11:19

Egregio Dott. Paolo mi congratulo di averci edotto dei criteri valutativi della commissione G R con la sua onestà intellettuale.
Per quanto mi riguarda spero un giorno di produrre un vino che possa emozionarla perchè ritengo i YYY bichieri un traguardo
soprattutto professionale e poi occorre dirlo senza pudore che é un volano economico pazzesco. Vista la trasparenza del suo
intervento con altrettanta franchezza ho trovato assurdo che il Memor presentato in guida non abbia conseguito nemmeno un bicchiere nero e se lo lasci dire da uno che mastica vini da 45 anni che un prodotto cosi' difficilmete si riesce a produrre.
Per quanto riguarda il rosato faccio notare la differenza dei vitigni da cui sono ottenuti ,quello dell' amico Cosimo Palamà
è ottenuto da l classico e validissimo Negramaro mentre il mio è ottenuto da Bombino Nero e Nero di Troia.
Mi stia bene e continui a rendere trasparente il rapporto con noi produttori.
vinogodi
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda vinogodi » 15 set 2013 11:55

paolozaccaria ha scritto:Salve a tutti
Visto che scrivo su questo forum per la prima volta mi presento:
sono paolo zaccaria, il responsabile della Puglia per la guida.
Collaboro con il GR dal 2001, sono nella commissione di degustazione della Puglia dal 2002 e ne scrivo le schede dal 2005. Vivo e lavoro a Roma (sono il docente principale per quanto riguarda il vino al GR). La commissione in questi anni è un po’ cambiata, ma fondamentalmente ci sono due-tre componenti pugliesi (Vincenzo Verrastro, Leonardo Marco, fino all’anno scorso Teodosio Buongiorno), e due romani (io e da un paio d’anni Giulia Sampognaro, fino ad allora Marco Sabellico).
Visto che ci sono varie domande sulla Puglia di quest’anno vorrei dare alcune risposte.
@vinogodi: Nicola Ferri quest’anno ha presentato solo il Rubeus, un vino a mio parere ben fatto e piacevole ma che non può garantire la presenza in guida di una cantina. L’azienda di Nicola è a 200 metri da dove svolgiamo le degustazioni (l’Istituto Agronomico Mediterraneo a Valenzano) e lui riceve regolarmente la richiesta di invio campioni, quindi devo presumere che all’inizio di Luglio avesse pronto e imbottigliato solo questo vino, o che volesse presentarci solo questa etichetta. Per quanto riguarda gli altri vini, li ho trovati spesso di buon livello (l’azienda è stata presente in guida nelle ultime quattro edizioni), ma mai così evidentemente superiori rispetto a quelli di altri produttori, come mi sembra tu li consideri. Insomma non è mai scattata la scintilla, e questo non solo per quanto riguarda me ma per l’intera commissione.
Antica Masseria Jorche non invia i campioni, né ha mai contattato il GR al proposito. Il nostro DB conta quasi 250 aziende pugliesi e ogni anno assaggiamo quasi mille vini, ma è comunque difficile poter contattare tutti i produttori di una regione così ampia e ricca di aziende.
Per quanto riguarda Graticciaia e Patriglione, l’argomento è per me più “doloroso”. In anni passati mi sono battuto spesso in finale di fronte ad alcuni membri della commissione che li consideravano semplicemente ossidati, e quindi da non prendere neanche in considerazione, ma in questi ultimi anni faccio davvero fatica ad apprezzarli come qualche anno fa. Nella guida 2014 non troverai valutato nessuno dei due. Il Patriglione non è stato inviato in degustazione, mentre ho preferito non inserire il Graticciaia, visto che su tre bottiglie una era completamente andata, tanto da non essere giudicabile, e due erano tappate. Una partita sfortunata? Può darsi, ma di fronte a certe situazioni mi risulta difficile consigliare ai lettori l’acquisto di una bottiglia. Nonostante questo, proprio per il rispetto dovuto a questi due veri e propri monumenti dell’enologia pugliese, ho deciso di mantenere le due aziende in guida con la scheda grande.
La ripetitività di certi vini premiati… beh, se ogni anno si trovano ai vertici regionali non è colpa mia. Vorrei anche far notare che in questi ultimi anni nei YYY (e tralascio la considerazione riguardo all’attenzione da dare non solo ai YYY ma alla guida nel suo complesso, basti dire che sull’argomento sono completamente d’accordo con Paolo De Cristofaro) di novità ce ne sono state eccome, a partire dall’emergere del primitivo, con la zona di Gioia del Colle o Morella.
Infine i vini di Gianfranco Fino. Anche in questo caso la scelta del produttore è stata di inviarci solo l’Es, quindi…
@divino59: per quanto riguarda i vini di Oreste Tombolini vale lo stesso discorso fatto per l’Antica Masseria Jorge
@adolforossetti: stessa cosa per Palmento Galilei di Paolo Mancino
@marioC77: l’Amativo quest’anno è stato portato in finale e lì si è fermato. Capita…
In chiusura, due discorsi più in generale.
I rosati sono senza dubbio una forza della Puglia, ma non ne ho ancora incontrato nessuno in grado di affermarsi senza se e senza ma. Per me quest’anno il miglior rosato di Puglia è il Metiusco di Palamà, che ho anche portato in finale, ma non mi sembra un vino da YYY. Inoltre, l’ho scritto nell’intro regionale, nonostante le molte parole non ci sono aziende che scelgono con decisione i rosati come loro vino di punta, a esclusione forse di Rosa del Golfo, che però a mio parere in questi ultimi anni ha avuto una notevole involuzione.
Come forse si è capito da quanto ho scritto precedentemente, ritengo che se il produttore decide per motivi propri di non presentare il vino alla guida questa decisione vada rispettata, anche quando questo significa perdere qualcosa in completezza nei confronti del lettore. Un caso: ritengo Attanasio un ottimo produttore, tra i migliori del Primitivo di Manduria, ma ha detto chiaramente che non vuole proporre i suoi vini alle guide, e io non credo sia giusto “costringerlo” a essere presente contro la sua volontà.
..bene, soddisfatissimo della risposta : ce ne fossero, in altre commissioni regionali, di così chiari nell'enunciato. Può non essere condivisibile in alcuni passaggi, ma decisamente rispettabile. Buon lavoro...
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda il chiaro » 15 set 2013 11:58

ferri nicola ha scritto:Per quanto mi riguarda spero un giorno di produrre un vino che possa emozionarla perchè ritengo i YYY bichieri un traguardo soprattutto professionale e poi occorre dirlo senza pudore che é un volano economico pazzesco.


Gentile Nicola, con tutto il rispetto: davvero ritiene un traguardo professionale i YYY? Pensavo che per un produttore bastasse fare vini secondo uno stile proprio.

Sul volano pazzesco beh, i tempi sono fortunatamente cambiati e le assicuro che non c'è più tutta questa corsa al vino premiato. Io non conosco i suoi vini (solo pochi assaggi al vinitaly di un 2/3 anni fa e un paio di bottiglie qua e la), ma mi pare di capire che lei lavori con passione e onestà: ecco, se con i suoi vini riesce a trasmettere questo le cristallerie non contano più niente.
Stia bene.
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda Cristianmark » 15 set 2013 12:01

L'ha detto, e' una motovazione anche di marketing, oltre che di valutazione del prodotto.
I 3 bicch, sono in volano commerciale x aprire enoteche.
Amen
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda gabriele succi » 15 set 2013 13:49

il chiaro ha scritto:...
Sul volano pazzesco beh, i tempi sono fortunatamente cambiati e le assicuro che non c'è più tutta questa corsa al vino premiato. Io non conosco i suoi vini (solo pochi assaggi al vinitaly di un 2/3 anni fa e un paio di bottiglie qua e la), ma mi pare di capire che lei lavori con passione e onestà: ecco, se con i suoi vini riesce a trasmettere questo le cristallerie non contano più niente.

Certo Marco, la cosa fondamentale è trasmettere il proprio lavoro, la propria visione attraverso la bottiglia che si propone al prossimo...
...purtroppo devo dare ragione a Nicola Ferri su una cosa...la cristalleria, conta ancora...
Ci sono cose che ho visto che sono da antologia:
- persone che entravano in enoteca con la guida in mano dicendo: "vorrei il tal sangiovese che è stato premiato con i YYY quest'anno"...
- enotecari e/o ristoratori che fanno gli ordini in base alla cristalleria...a volte solo in base ai YYY...
- scaffali della GDO con appresso alla bottiglia esposto il bollino con il simbolo dei YYY...e mai, dico mai, i punteggi dell'espresso, bibenda, veronelli etc...

C'è una risposta a tutto questo, visto che mi dici che il vetro non conta più?
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda il chiaro » 15 set 2013 14:48

gabriele succi ha scritto:
il chiaro ha scritto:...
Sul volano pazzesco beh, i tempi sono fortunatamente cambiati e le assicuro che non c'è più tutta questa corsa al vino premiato. Io non conosco i suoi vini (solo pochi assaggi al vinitaly di un 2/3 anni fa e un paio di bottiglie qua e la), ma mi pare di capire che lei lavori con passione e onestà: ecco, se con i suoi vini riesce a trasmettere questo le cristallerie non contano più niente.

Certo Marco, la cosa fondamentale è trasmettere il proprio lavoro, la propria visione attraverso la bottiglia che si propone al prossimo...
...purtroppo devo dare ragione a Nicola Ferri su una cosa...la cristalleria, conta ancora...
Ci sono cose che ho visto che sono da antologia:
- persone che entravano in enoteca con la guida in mano dicendo: "vorrei il tal sangiovese che è stato premiato con i YYY quest'anno"...
- enotecari e/o ristoratori che fanno gli ordini in base alla cristalleria...a volte solo in base ai YYY...
- scaffali della GDO con appresso alla bottiglia esposto il bollino con il simbolo dei YYY...e mai, dico mai, i punteggi dell'espresso, bibenda, veronelli etc...

C'è una risposta a tutto questo, visto che mi dici che il vetro non conta più?


Gab, sai bene che il mercato del vino lo vivo ogni giorno. Il peso dei premi è decisamente calato (non scomparso) da almeno un lustro ad oggi.
Lavorare con il traguardo dei YYY per "aprire le enoteche" ci sta, salvo poi accorgersi l'anno successivo che l'enoteca automaticamente potrebbe chiudersi se l'anno prima si son venduti i YYY e non il vino dentro alla bottiglia.
Potrei diventare benestante se esistesse ancora forte questo appeal, al momento ne ho gia qualcuno di YYY e devono uscire ancora regioni dove mi pare di avere buone chances, ma se vado in enoteca a dire: comprami questo che quest'anno ha i YYY, devo aspettarmi che l'anno prossimo non me lo comprino perchè magari 2 anni di fila la piccola azienda emergente il premio non lo prende. Bisogna vendere il vino, non il premio. La medaglia va bene come soddisfazione personale, ma non deve essere la chiave per aprire le carte dei vini.
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Re: Tre bicchieri Puglia

Messaggioda diamonddave » 15 set 2013 17:03

il chiaro ha scritto:
ferri nicola ha scritto:Per quanto mi riguarda spero un giorno di produrre un vino che possa emozionarla perchè ritengo i YYY bichieri un traguardo soprattutto professionale e poi occorre dirlo senza pudore che é un volano economico pazzesco.


Gentile Nicola, con tutto il rispetto: davvero ritiene un traguardo professionale i YYY?

Però... che domanda del piffero.
Se fai impresa è ovvio che il raggiungimento di un traguardo ambizioso sia un obiettivo professionale.

Quanto alla tua esperienza, che non discuto minimamente, nella vendita del vino, qui ti parlo da acquirente e ti garantisco che qui a Bari la qualità media degli enotecari è "ha vinto i tre bicchieri quindi lo vendo". Ed anche nei ristoranti... se ne salvano 15 in tutta la Puglia (potrei aver esagerato per eccesso). Gli acquirenti poi entrano davvero con lo smart phone aperto sulla pagina dei tre bicchieri.

Il livello degli enotecari in terra di Bari è letteralmente scandaloso.
... per intenderci: la differenza fra me ed un sommelier è la stessa che passa fra un porno attore ed un ginecologo. © diamonddave 8)

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