Messaggioda paolozaccaria » 14 set 2013 20:55
Salve a tutti
Visto che scrivo su questo forum per la prima volta mi presento:
sono paolo zaccaria, il responsabile della Puglia per la guida.
Collaboro con il GR dal 2001, sono nella commissione di degustazione della Puglia dal 2002 e ne scrivo le schede dal 2005. Vivo e lavoro a Roma (sono il docente principale per quanto riguarda il vino al GR). La commissione in questi anni è un po’ cambiata, ma fondamentalmente ci sono due-tre componenti pugliesi (Vincenzo Verrastro, Leonardo Marco, fino all’anno scorso Teodosio Buongiorno), e due romani (io e da un paio d’anni Giulia Sampognaro, fino ad allora Marco Sabellico).
Visto che ci sono varie domande sulla Puglia di quest’anno vorrei dare alcune risposte.
@vinogodi: Nicola Ferri quest’anno ha presentato solo il Rubeus, un vino a mio parere ben fatto e piacevole ma che non può garantire la presenza in guida di una cantina. L’azienda di Nicola è a 200 metri da dove svolgiamo le degustazioni (l’Istituto Agronomico Mediterraneo a Valenzano) e lui riceve regolarmente la richiesta di invio campioni, quindi devo presumere che all’inizio di Luglio avesse pronto e imbottigliato solo questo vino, o che volesse presentarci solo questa etichetta. Per quanto riguarda gli altri vini, li ho trovati spesso di buon livello (l’azienda è stata presente in guida nelle ultime quattro edizioni), ma mai così evidentemente superiori rispetto a quelli di altri produttori, come mi sembra tu li consideri. Insomma non è mai scattata la scintilla, e questo non solo per quanto riguarda me ma per l’intera commissione.
Antica Masseria Jorche non invia i campioni, né ha mai contattato il GR al proposito. Il nostro DB conta quasi 250 aziende pugliesi e ogni anno assaggiamo quasi mille vini, ma è comunque difficile poter contattare tutti i produttori di una regione così ampia e ricca di aziende.
Per quanto riguarda Graticciaia e Patriglione, l’argomento è per me più “doloroso”. In anni passati mi sono battuto spesso in finale di fronte ad alcuni membri della commissione che li consideravano semplicemente ossidati, e quindi da non prendere neanche in considerazione, ma in questi ultimi anni faccio davvero fatica ad apprezzarli come qualche anno fa. Nella guida 2014 non troverai valutato nessuno dei due. Il Patriglione non è stato inviato in degustazione, mentre ho preferito non inserire il Graticciaia, visto che su tre bottiglie una era completamente andata, tanto da non essere giudicabile, e due erano tappate. Una partita sfortunata? Può darsi, ma di fronte a certe situazioni mi risulta difficile consigliare ai lettori l’acquisto di una bottiglia. Nonostante questo, proprio per il rispetto dovuto a questi due veri e propri monumenti dell’enologia pugliese, ho deciso di mantenere le due aziende in guida con la scheda grande.
La ripetitività di certi vini premiati… beh, se ogni anno si trovano ai vertici regionali non è colpa mia. Vorrei anche far notare che in questi ultimi anni nei YYY (e tralascio la considerazione riguardo all’attenzione da dare non solo ai YYY ma alla guida nel suo complesso, basti dire che sull’argomento sono completamente d’accordo con Paolo De Cristofaro) di novità ce ne sono state eccome, a partire dall’emergere del primitivo, con la zona di Gioia del Colle o Morella.
Infine i vini di Gianfranco Fino. Anche in questo caso la scelta del produttore è stata di inviarci solo l’Es, quindi…
@divino59: per quanto riguarda i vini di Oreste Tombolini vale lo stesso discorso fatto per l’Antica Masseria Jorge
@adolforossetti: stessa cosa per Palmento Galilei di Paolo Mancino
@marioC77: l’Amativo quest’anno è stato portato in finale e lì si è fermato. Capita…
In chiusura, due discorsi più in generale.
I rosati sono senza dubbio una forza della Puglia, ma non ne ho ancora incontrato nessuno in grado di affermarsi senza se e senza ma. Per me quest’anno il miglior rosato di Puglia è il Metiusco di Palamà, che ho anche portato in finale, ma non mi sembra un vino da YYY. Inoltre, l’ho scritto nell’intro regionale, nonostante le molte parole non ci sono aziende che scelgono con decisione i rosati come loro vino di punta, a esclusione forse di Rosa del Golfo, che però a mio parere in questi ultimi anni ha avuto una notevole involuzione.
Come forse si è capito da quanto ho scritto precedentemente, ritengo che se il produttore decide per motivi propri di non presentare il vino alla guida questa decisione vada rispettata, anche quando questo significa perdere qualcosa in completezza nei confronti del lettore. Un caso: ritengo Attanasio un ottimo produttore, tra i migliori del Primitivo di Manduria, ma ha detto chiaramente che non vuole proporre i suoi vini alle guide, e io non credo sia giusto “costringerlo” a essere presente contro la sua volontà.