Comunque il tasso di conferme di questa lista rispetto agli anni precedenti è impressionante.
Dei 27 vini premiati quest’anno, la metà abbondante (14) erano stati premiati l’anno scorso, quando i 3 bicchieri regionali erano 26, mentre 2 erano stati premiati l’anno precedente. Altri 6 vini appartengono ad aziende di cui era stato premiato un altro vino l’anno scorso (e 1 l’anno precedente). Di conseguenza, le reali novità si contano sulle dita di una mano — Gottardi tra l’altro compare perché per la prima volta da anni sono stati premiati dei Pinot nero.
Si conferma poi questa particolarità, già presente gli scorsi anni, dei premi "un vino per azienda", con l'unica eccezione della Cantina Terlano (che però "raddoppia" con un vino della Cantina Andriano, che mantiene le proprie etichette anche se qualche anno fa è stata assorbita dalla prima). Se i YYY fossero assegnati interamente alla cieca dal primo all'ultimo momento, sarebbe veramente difficile che non venisse fuori qualche doppio premio. Dopodiché ogni scelta ha i suoi svantaggi: per esempio, con la "cieca totale globale" qualche premio potrebbe andare a vini di capacità evolutiva ignota perché mancanti di uno storico, in alternativa a vini al momento poco espressivi sul cui futuro si può essere quasi certi, ecc. Però correre qualche rischio ognittanto non guasta, altrimenti di conferma in conferma si finisce in quel "delirio di immobilità" di cui parlava il poeta...